Hai sempre mentito - Film (1949)

Un'opera minore di Ray che si confronta ancora una volta col genere noir ottenendo risulati dignitosi. La storia non è il massimo ma gli attori sono bravi (la Grahame su tutti) e i dialoghi sono ben scritti e a tratti divertenti: a tal proposito si vedano i duetti tra l'ispettore e la moglie che risulta essere un personaggio davvero riuscito e molto spassoso. Non male.

Dopo un diverbio acceso, due donne si trovano chiuse dentro a una stanza e sarà... bang! Senza che sia chiaro chi, cosa e perché. La storia non è granché, ma al solito la maestria registica e la presenza di attori e attrici come si deve (Melvin Douglas e Gloria Grahame in primis) ne fanno un noir interessante, per le angolature psicologiche e anche le componenti umoristiche. Non un capolavoro, ma qualcosa che vale comunque la pena di vedere.

L'ottimo incipit alimenta elevate aspettative che il prosieguo non mantiene; colpa di una sceneggiatura che, sul versante prettamente noir, dimostra di avere il fiato decisamente corto e che per raggiungere una durata decorosa deve rifugiarsi in qualche intermezzo canoro di troppo e negli immancabili risvolti sentimentali. A salvare la baracca provvede la bravura del regista e soprattutto quella del cast, dove accanto a una bella e glaciale O'Hara e a un irascibile Douglas, si fa notare Flippen laconico ispettore di polizia con moglie ficcanaso al seguito.