Film molto fluido, scorrevole e piacevole per la sua genuinità, per la sua semplicità, per le sue poche pretese. Di immediata rappresentazione, molto efficace e divertente. In questo film Gigi e Andrea sono una coppia formidabile; puntano tutto sull'accento bolognese e sull'aria da grulli e nullafacenti che si portano addosso. La Gegia è ancora agli inizi, quando il suo accento salentino le dava quell'aria da scema del villaggio, comica nella sua ingenuità. Film carino quanto stupido.
Gli Anni Ottanta sono stati il periodo visivamente più sciatto di Sergio Martino. Colui che si era distinto negli Anni Settanta per un indubbio gusto per l'inquadratura, ora arranca in commediole d'avanspettacolo regionale e in tv movie. Prova ne è questa seconda avventura filmica di Gigi e Andrea. Nonostante ciò, il film risulta essere godibile e divertente, almeno per un bolognese. Merito della simpatia dei due protagonista. Ma nondimeno, con una sceneggiatura migliore in mano, avrebbero potuto fare davvero faville.
Colti nel loro momento migliore, Gigi e Andrea tutto sommato funzionano, e portano avanti dignitosamente un filmino piacevole e assai funzionale alla sua destinazione naturale, la tv. Martino (il più rapido, fra i nostri alfieri del bis anni-70, a scendere a patti col piccolo schermo) ne è consapevole e si limita infatti a piazzare la macchina. Onesto
Un punto fermo senza il quale non si può asserire di conoscere la commedia italiana degli Anni Ottanta. La vacanza sfigata di due poser bolognesi interpretati da Gigi e Andrea fa sorridere in più di un'occasione anche perché i due, non avendo la classe per utilizzare il fioretto, sfoderano magistralmente la sciabola come Dio comanda. Gradevole la colonna sonora, buone le gag, discreto il finale e ben caratterizzati i personaggi di contorno. Che ci do, che ci do, che ci do. Valido.
MEMORABILE: Durante una corsa sulla spiaggia, Gigi segnala ad Andrea che il cetriolo da questi inserito nell'avancostume si è tragicamente spostato nel backoffice.
Se non fosse per la (unica, purtroppo) bellezza dell'ex Miss Italia (e non solo) 1977, accostata all'irreale e sognata presenza di un fantasmatico Jimmy il Fenomeno, con buona probabilità il risultato finale di questa "vacanzifera" commedia sarebbe decisamente scarso. Resta, di fatto, uno dei più riusciti lavori dell'accoppiata Roncato/Sammarchi, sputata sugli schermi cinematografici lo stesso anno dell'abbronzato Sapore di mare, a conferma che gli italiani, nei primi Anni Ottanta, potevano (almeno) permettersi qualche giorno in riva al mare...
Sì, i protagonisti sono in forma e la commedia ha un ritmo giusto, ma questo non toglie un peccato comune a molti film del genere: sembrano una sequenza di gag incollate con una malta poco adesiva. Si ride quindi tra musiche in tema e la spontaneità degli attori (Gegia e Jimmy in particolare), ma la sceneggiatura zoppica.
Filmetto che più disimpegnato non si può. Il risultato tuttavia è piacevole, anche perché i due protagonisti guadagnano subito la simpatia dello spettatore e la trama scorre via senza momenti di stanca. Merito di Sergio Martino, che però dirige con meno cura rispetto al suo standard. Simpatica Simona Marchini, che volutamente esaspera il suo personaggio.
Probabilmente il miglior prodotto della trina Gigi-Andrea-Martino. Lo spunto vacanziero non è affatto nuovo ed anche la sceneggiatura è esilissima, ma a farla da padrone è il ritmo incalzante senza attimi di pausa che quella vecchia volpe del Sergio conferisce al film. Tale scorrevolezza si addice molto alla comicità del duo che in quegli anni toccò il suo apice. Simpatica la canzone di accompagnamento e cameo per Jimmy il fenomeno in versione "San Vito".
MEMORABILE: La stanza della pensione appioppata a Gigi e Andrea con porte e finestre "murate".
Mitico e tuttora insuperato nel genere comico-balneare. Tra i punti di svolta della commedia all'italiana, figlio di un periodo "magico" del nostro cinema popolare, questo film offre il massimo della coppia Roncato/Sammarchi, mai stati così in forma e in parte. Le battute e le sequenze comiche si susseguono con buon ritmo e si ride davvero tanto. Certo, talvolta è stupidotto, ma se si vuole vedere un film di genere che sappia davvero divertire, questo è uno dei massimi esempi consigliati. Altro che le boiate che fanno oggigiorno...
MEMORABILE: Gigi: "[... ] E poi cosa gli dai, del cervellino fritto? " Andrea: "Ma che cervellino fritto! Ma dagli ben della bella mortadellona! "
Commedia genuina e ruspante, nel senso migliore del termine. I goffi tentativi di dei due "wannabe" seduttori Gigi e Andrea di intortarsi le donne più belle e disinibite si risolvono in comici fallimenti, fino alla disavventura finale che costringe i nostri eroi ad un forzato rientro a Bologna. Dove per fortuna li aspetta Gegia: non bella e apparentemente non disinibita. Apparentemente. Che sia un film stupidotto, ok. Però si ride. Di gusto.
MEMORABILE: Sicuramente "viva le donne che son come l'acqua santa quando le tocchi il miracolo non manca"!
Il capolavoro di Gigi e Andrea; come dire "il più bello del condominio". Una delle peggiori coppie comiche di sempre (battuti solo da Malandrino e Veronica) realizzano un film passatempo, che strappa qualche risata ritraendo due morti di figa in piena estate romagnola. Memorabili le forme eleganti di Anna Kanakis e quelle voluminose della tabaccaia Mirella Banti. E basta.
La commediola è modello base, ma non si può non ammettere che i due protagonisti siano perfetti come super fancazzisti refrattari a ogni tipo di lavoro, alla continua ricerca di donne e col portafoglio sempre vuoto. Come cretini sono più che credibili e molto naturali; e questo fa sì che la pellicola abbia un suo perché, nonostante la grana ultragrossa e una inevitabile ripetitività nelle situazioni. Da segnalare: il padre di Gigi, autista di autobus: "Ma trovati un lavoro, vagabondo!", le mutande imbottite di Andrea, Jimmy il Fenomeno cameriere e il geloso Diomede che mena Andrea.
MEMORABILE: La canzone "Viva le donne che son come l'acqua santa, quando le tocchi il miracolo non manca... Oh quant'è bello, oh quant'è bello".
Il migliore film con Gigi&Andrea che io conosca. Ha i suoi momenti no, ma presenta molti siparietti gustosi nei quali la coppia funziona benissimo, grazie specialmente all’auto-ironia del gallismo bolognese, che ha un noto precedente umoristico in Stefano Benni (Renzo, il sedicente playboy del "Bar Sport"). Strappa più di una risata, per cui è un prodotto che mantiene quanto promette.
Gigi & Andrea riescono molto come coppia in questo buon film, che mostra le tipiche vacanze romagnole di due ragazzoni bolognesi troppo cresciuti e che cercano di ritornare a Bologna con un sacco di esperienze da raccontare, mentr invece torneranno un po' con la coda fra le gambe accontentandosi di quello che avevano già sotto gli occhi...
MEMORABILE: Il padre di Gigi che per protestare della mancanza di WC ai capolinea dei bus urina in piazza.
Uno di quei filmetti che 7Gold manda in onda un mese sì e l'altro anche, ed anche uno di quei film che rivedo puntualmente ognuna di queste volte. Motivo? La bravura dei due comici, spesso riposti ingiustamente a margine della comicità italiana, e la storiella semplice, ma uguale a tante vicende, che in fondo possono anche accadere. Immancabile parte anche per la simpatica "sexy" Gegia, in un contesto non volgare e capace di metter voglia di rispolverare un po' di quei begli anni di sano B-movie made in Italy!
Si gioca con Mezzo destro, mezzo sinistro la palma di miglior Gigi&Andrea-movie, non esattamente un riconoscimento probante. Ma l'affiatamento dei due è esemplare e i comprimari sono adeguati al compito: Martino dirige con una buona dose di mestiere un'epica autoironica del gallismo balneare, dove Roncato è mattatore. Ennesima comparsata della Grandi prima del lancio brassiano di metà decennio.
Capolavoro assoluto del duo nonchè della comicità in voga in quel periodo. Le battute sono perfette, i protagonisti anche, le location incredibili (ho fatto pure tappa a Cesenatico trovando il famigerato bagno "quattro venti" e il palazzo dov'era sita la "finta" pensione Celso. Gag e battute memorabili, anche intellettualoidi ("ma cosa fate qua, i primi? Ma noi mangiamo alla francese! Il primo datelo ai maiali!"). Capolavoro assoluto e autentico cult che batte sicuramente le sciocchezze di oggi.
Quante volte ci si è trovati in due a "baccagliare" come dei dannati? A me spesso! Pellicola simpatica e scorrevole con i due (soprattutto Andrea) straripanti nel loro momento migliore; film che si lascia vedere volentieri, regalandoci per chi come me all'epoca era piccolissimo, uno spaccato dell'Italia vacanziera primi anni '80! A me fa morire dal ridere la scena in cui arriva il marito della mamma veneta (Clarita Gatto) e ad Andrea scappa quella che potrebbe sembrare una bestemmia! Si ride genuinamente! Bella la cena alla pensione Celso!
MEMORABILE: Pensione Celso... pensione cesso!!!; il dialogo tra Roncato e l'impiegato all'agenzia per baby sitter; dio... medeeeeeeeeeeeee!!!
Grande cult estivo e cartina tornasole (manco il caso di dirlo) della comicità anni '80. Senza dubbio il miglior film della coppia bolognese, perfettamente a loro agio nella rappresentazione di due galli spennati di riviera tanto bravi a immaginar conquiste, quanto infallibili nel mancar l'obiettivo. Andrea semplicemente incontenibile nel suo sproloquio da erotomane incallito, Gigi lo spalleggia pertinentemente. Ruspante fin troppo la regia di Martino. Nel brioso cast di contorno si segnalano Serena Grandi mascherina hot e una Gegia a briglie sciolte.
Un film molto divertente, questo di Martino. Una pellicola a basso budget ma ricchissima di idee e di trovate comiche. Gigi e Andrea, da perfetti romagnoli, si trovano del tutto a loro agio nell'interpretazione dei classici vitelloni felliniani sfaccendati ed inconcludenti, perennemente in cerca di ragazze e ai quali non ne va mai bene una. Sono veramente incredibili nella loro genuinità, nella loro schiettezza, nelle loro numerosissime battute andate a segno. Un piccolo gioiello di comicità artigianale. Tutte stupende le attrici di contorno, brava la Gegia.
MEMORABILE: Il tormetone dell'acquisto dei fiammiferi Minerva ha momenti di comicità surreale.
L'estate degli anni '80 si può declinare in diversi aspetti: quella tutto revival di Viareggio e Forte de Marmi (Sapore di mare), quella del villaggio vacanze (Professione vacanze) e quella degli squattrinati alla ricerca di sesso facile e conquiste. È questo il caso della coppia Sammarchi & Roncato, che in questo film trovano un'affinita e dei tempi comici notevoli.
Oltre ad essere il più riuscito, il film rappresenta il definitivo trampolino di lancio della coppia, che dall'ottobre del 1983 acquisteranno maggiore notorietà nello show di Canale 5 "Premiatissima". La canzone dei titoli di testa del film, rappresenta un biglietto da visita per la semplicità della trama, senza troppe pretese ma con gag indimenticabili. Gli ingredienti sufficienti per renderlo un piccolo cult movie.
MEMORABILE: Il padre di Gigi orina all'aperto; La bambinaia; L' "assalto" alla tabaccaia; Il costume di Andrea; Il cono gelato riempito con la sabbia.
Unico film degno di nota del duo comico bolognese, a Cesenatico (molto diversa da allora) per cercare un po' di divertimento e spasso. Battute allegre, grasse, tipiche emiliane. Film caricatura dell'invasione degli abitanti della città "dotta" in terra di Romagna negli anni 80. Divertente.
Commedia anni ’80 ottimamente diretta da un maestro come Martino, è il film che consacra definitivamente sul grande schermo la coppia di comici bolognesi Gigi &a Andrea. In pratica è un continuo florilegio di battute folgoranti ma mai volgari, protese a sbeffeggiare il tipico prototipo di galletto italiano che, durante le vacanze al mare, è convinto di fare strage di cuori. I due vitelloni romagnoli, millantando vacanze a Acapulco o alle Antille, finiscono come al solito a Cesenatico senza un soldo e rimediano solo botte e figuracce. Gustoso.
MEMORABILE: "Quei bei Minerva con lo zolfone rosso..."; "W le donne che son come l'acquasanta..."
C'è ritmo, voglia di divertirsi e di divertire, oltre che di sfoggiare quanto di meglio l'accoppiata bolognese Gigi & Andrea sapesse offrire in quel loro periodo di grande ascesa artistica. Il film (d'ambientazione balneare) sotto le sapienti mani di Sergio Martino trasmette armonia, scorrevolezza e sane risate destinate a un pubblico senza pretese. Opera complessivamente povera, ma ricca di sapore e genuinità Anni '80.
Indubbiamente il miglior film del duo Gigi e Andrea. Certo non è un capolavoro, ma ha dei momenti divertenti, seppur manchi una vera e propria trama e sia semplicemente un collage di gag e battute dalla comicità semplice e mai volgare. Roncato e Sammarchi se la cavano abbastanza bene e il cast di contorno è quanto mai azzeccato, tra validissimi caratteristi (tra cui un formidabile Jimmy il fenomeno) e bellissime donne, tra cui una splendida Anna Kanakis. Martino dirige bene, simpatica la OST di Detto Mariano.
MEMORABILE: La stanza della squallida pensione dove vanno Gigi e Andrea; L'acquisto dei fiammiferi Minerva.
Il duo comico Gigi e Andrea ebbe il suo momento di maggior splendore proprio negli anni '80, anzi si può dire che rappresentssero in pieno quel tipo di comicità. Il film di Martino strappa qualche risata ma talvolta risulta stucchevole, specie nel personaggio di Andrea, che rappresenta come detto da altri il tipico gallismo bolognese. Di certo, rispetto a I camionisti e al successivo Lupo di mare i due sembrano dare il meglio, il che è tutto dire. Però si rivede volentieri. Per una serata spensierata.
Punta di diamante della comicità nostrana incentrata sull'Homus Mandrillus, specie autoctona che negli anni 80, con meno mezzi di oggi ma con più fantasia, andava alla ricerca di piccanti avventure che si concludevano spesso con un fiasco (pieno, ma con la tendenza a svuotarsi lentamente... per dimenticare). Gigi & Andrea erano gli interpreti ideali: affiatatissimi e capaci di compensarsi reciprocamente, hanno dato fondo al repertorio tenendo su una commediola sciocca eppure simpatica, che si vede e si scorda subito, ma nel frattempo si ride.
Avara la vita per i neo-vitelloni che fan del maldestro provolare un modus pirlandi che manda in bianco che più non si può: di qua il wannabe maître à penser che vede nel cervello la più potente arma seduttrice (e avrebbe ragione, se lo adoperasse), di là il mancato Toro d'Or ligio al detto che il sesso non ammette pensieri. Di mezzo, un Martino che lascia ai due il timone di un film che va troppo a singhiozzo malgrado la grinta e la simpatia di Roncato e Sammarchi. Peccato, ché l'egida dell'italiota fanfarone che millanta conquiste era un ottimo spunto per avocare risate meno crasse.
Due disoccupati squattrinati alla ricerca di avventure bollenti, sognando i tropici. La trama è all'osso, i luoghi comuni si sprecano, ma la bravura del (sottovalutato) duo è convincente. Gigi e Andrea sono alla miglior prova di sempre e si destreggiano bene nella trama cucita ad hoc. La comicità è grossolana, eppure la volgarità è più contenuta rispetto allo standard delle commedie attuali. Degni di nota la straripante Gegia e Jimmy. E così Bologna, una volta sopite le agitazioni studentesche, si abbandona all'edonismo vacanziero anni '80...
Pieni anni 80 non tanto come anno di uscita, ma come pensiero di fondo. Gigi & Andrea al comando di un battaglione di facce note che anche con piccoli camei riesce a tenere a galla la pellicola quando sembra arrancare. Il canovaccio ruota attorno alle vitellonate di due improbabili sciupafemmine, che trasudano voglia di "gnocca" e finiscono per convogliare verso terreni noti. Sicuramente il più fresco dei film del duo e senza dubbio un piacevole tuffo malinconico negli anni che furono.
Il miglior film della coppia bolognese, nonché la loro migliore performance insieme a quella nell'Allenatore nel pallone. Si tratta di una commedia balneare divertentissima, movimentata, dove i due ne passano di tutti i colori; senza soldi, senza donne e senza fortuna in ogni dove... Simpatica Gegia, stralunata Simona Marchini, bellissime la Grandi e le altre bellezze. Finale degno dei due. Uno di quei film che si rivedono sempre; anche nostalgico, se vogliamo... Mitica la sigla con i due che cantano!
MEMORABILE: La sigla; I minerva; Gli slip modello Incredibile Hulk; La camera dell'albergo...
Filmetto semplice semplice, con una trama esile ma che sa far divertire, se non altro per la perfetta sintonia del duo Gigi e Andrea. Roncato è il protagonista assoluto, più in forma e leader della scena; Gigi in ogni caso è un'ottima spalla. Detto che non bisogna aspettarsi nulla di eclatante, il film fa scappare più di una risata (la scena al ristorante con Jimmy il Fenomeno su tutte...) e per questo non può che essere promosso. Bella la colonna sonora.
Uno dei film più divertenti, se non il migliore, della coppia Roncato/Sammarchi. Costretti dalle finanze a dirottare la propria vacanza a Cesenatico, i due andranno alla caccia di belle ragazze con cui condividere facili avventure. La comicità ruspante del duo trova l'habitat ideale nella Riviera Romagnola regalandoci momenti di sana comicità. Sergio Martino sfrutta al meglio le caratteristiche dei propri attori costruendo un film fatto a loro misura.
MEMORABILE: Andrea che approccia le ragazze in spiaggia con la protesi spostata nel sedere; La mitica Pensione Celso.
Trashissima commediola girata da quel "Martin Dolman" che ci ha regalato tante chicche in ambito fantascientifico-horror. Il film in questione è veramente poca cosa, ma i due comici bolognesi sfoggiano il meglio del proprio repertorio e alla fine la pellicola sta in piedi e diverte. Una chicca la presenza della Gegia, che alla fine mostra pure i seni...
MEMORABILE: "Mi piace il culo di Miranda: è sano, genuino"!
Commediola balneare diretta da Sergio Martino che, pur non realizzando un capolavoro, riesce a tirare fuori il meglio dai due protagonisti, Gigi e Andrea, mai così efficaci al cinema. I comici bolognesi impersonano bene la versione aggiornata dei vitelloni in vacanza, ovviamente sulla costa romagnola. Gli autori riescono persino ad inserire qualche piccolo elemento di satira di costume, affiancati peraltro da un cast di comprimari all'altezza, "trash" quanto basta. Non male.
Commediola estiva un po' povera di contenuti ma prontamente riscattata soprattutto dalla verve di Andrea Roncato, che spalleggiato da Gigi Sammarchi ci regala alcuni momenti frizzanti. Vero è che in alcuni momenti la pellicola si ingolfa con gag incolori penalizzate da una sceneggiatura altrettanto incolore. A suo modo un cult, per gli estimatori del duo bolognese.
Mentre dall'altra parte dell'Appennino i Giancattivi proponevano la loro comicità dall'accento toscano con Ad ovest di Paperino, Gigi & Andrea rispondevano in bolognese che Acapulco era la prima spiaggia a sinistra di... Cesenatico. Fatto su misura per i due amici bolognesi, che hanno la possibilità di dar fondo ai loro personaggi (caricature di altri comunque veri e non solo di quegli anni). Ottimo pure il prologo, che mostra l'ambiente dove vivono i due e le loro frequentazioni, a cui si legherà il finale. Sceneggiatura e direzione adeguate.
Una villeggiatura disastrosa sulla riviera romagnola per gli scalognati bighelloni Gigi e Andrea. Lungo questo esilissimo filo conduttore estivo viene imbastita una serie di sketch monotematici, monocordi e non di rado grossolani, solo in parte riusciti e divertenti in virtù della felice interazione tra i due comici bolognesi. Regia di Sergio Martino al minimo indispensabile.
MEMORABILE: "Che ci do che ci do che ci do"; L'incendio; La protesi negli slip di Andrea; La cena da Jimmy il Fenomeno.
Commediola di poche pretese, di grana grossa sin dalle premesse, come la canzone sui titoli di testa - perfetta: vero e proprio emblema del film - lascia perfettamente intuire. Ogni tanto si ridacchia e il ritmo c'è, ma il film è penalizzato dall'assenza di un soggetto articolato, presentandosi come una mera successione di sketch di ambientazione balneare, di livello che oscilla tra il buono e l'imbarazzante (il bambino, il massaggio). Regia di Martino piuttosto elementare, che si affida totalmente ai due protagonisti, decisamente affiatati.
MEMORABILE: La cena con Jimmy il fenomeno cameriere.
Commediaccia balneare girata dal bravo Martino con la mano sinistra, che ripropone Gigi e Andrea nei soliti ruoli di mandrilloni sfigati. La storia è un pretesto per inanellare una serie di gag già abbondantemente viste in contesti più nobili. Le battute 9 volte su 10 non fanno ridere e le scarse doti da improvvisatori dei protagonisti non riescono a riempire le numerose falle della sceneggiatura. Ritmo non lento ma che non riesce ad allontanare un fastidioso senso di noia che persiste per tutto il film. Fra i peggiori esempi del genere.
Tipico, forse il più classico dei film a tema commedia balneare assieme a Sapore di mare; tuttavia qui non c'è nostalgia ma solo goliardia, ben rappresentata da Gigi e Andrea, mai più così in palla. Non è altro che un collage di sketch dei due tenuti assieme da una trama che è solo un pretesto, ma se non altro si ride e non ci si annoia. Se lo si prende per quello che è, ovvero un film leggero e senza pretese, ci si può benissimo divertire.
Riesce a divertire questo filmino artigianale (ottantiano e si vede eccome); scapestrato-sguaiato e dall'umorismo quasi lunatico (qua e là sottile). Equivoci popolari e avventure cittadine e marittime; all'insegna del gallismo scalcagnato e improvvisato, qui di marca emiliano-romagnola, simpaticamente restituito da una coppia artistica affiatata, che con sincerità vitalizza uno script esilissimo, puro pretesto per infilare battute e situazioni comiche capaci di mandare in vacanza (gratis) il cervello. Mezzo pallino in più: meritatatissimo.
MEMORABILE: In tabaccheria; Il finale a casa della Gegia.
Sognavano Acapulco e si ritrovarono nella caotica Casenatico, pur se pullulante di bei... didietro. Questa volta tocca alla comicità romagnola avere il suo palcoscenico, forte di una parlata giù simpatica in sé, forte dell'accoppiata Gigi & Andrea. Forse un po' troppo pecoreccio per i più raffinati, il film resta un'occasione per sgranare qualche risata liberatoria e godere della visione di belle donne, in primis Mirella Banti e Anna Kanakis.
MEMORABILE: Gli sguardi ammiccanti di Simona Marchini.
Gigi & Andrea nel loro periodo di massimo "fulgore" tirano fuori dal cilindro, con la complicità di Sergio Martino, uno scult da tramandare ai posteri. Due fannulloni bolognesi sognano spiagge esotiche e conquiste mirabolanti, ma finiranno a passare le vacanze a Cesenatico, tra due di picche clamorosi e scalcinate pensioncine. L'impianto è ovviamente quello che è, tra recitazione parrocchiale e fuori sincrono da denuncia, ma i due compari sanno farsi voler bene tra battutacce grevi e situazioni al limite dell'avanguardia. E la risata non manca.
MEMORABILE: La canzone sui titoli di testa; Il colloquio per la baby sitter; "Ci do, che ci do, che ci do!"
Si sorride per quasi tutta la durata, ma si ride per davvero soltanto un paio di volte. E’ una commedia spensierata, priva di qualsiasi elemento impegnativo, con forse qualche parolaccia fuori luogo e un paio di topless femminili gratuiti. La vicenda della vacanza per "cuccare" risulta funzionale ai due comici e viene sviluppata nell'apprezzabile atmosfera degli 80s; ma tutto si svolge in modo un po’ piatto, senza spunti di comicità incisiva e con dialoghi a volte anche noiosi. Il finale serve a riabilitare il Ferragosto in città e appare lo sviluppo più scontato della storia.
MEMORABILE: La baby sitter in camera d'albergo; Il finale in città.
Un piccolo cult dei due comici bolognesi: due giovani mantenuti dalle rispettive famiglie (Gigi col diploma in agraria) cercano dì passare un Ferragosto movimentato (per le donne) ma finiscono per tornare a Bologna senza soldi... accontentandosi. Situazioni esilaranti tra cui la “protesi” di Andrea che si sposta e l’incendio alla pensione della zia di Gigi causato dall’eccessivo acquisto di fiammiferi per conquistare una bella tabaccaia.
MEMORABILE: Andrea incastrato nella sedia del bar che esclama "Diomede" e si prende tanti pugni in testa.
Considerato in generale la migliore prova cinematografica del duo di comici bolognesi, il film è in realtà composto da una serie di sketch di livello altalenante in cui i due tentano di approcciare belle figliole per poi essere regolarmente respinti o malmenati da mariti gelosi. Alcune gag e tormentoni funzionano, altre molto meno (soprattutto la parte con i due stranieri ubriachi). Gigi e Andrea sono comunque simpatici e naturali e chi vuole passare una serata guardando qualcosa di leggero gli può dedicare un'ora e mezzo senza pentirsi troppo.
MEMORABILE: I Minerva; Diomede; I 12 apostoli.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DiscussioneRuber • 29/04/19 03:17 Contratto a progetto - 9143 interventi
Rivisto al giorno d'oggi, a me non mi fa tutto sto ridere, vedo che ha preso diversi voti alti, (alcuni anche meno). Il commento di Galbo lo condivido in pieno, è una semplice commedia balneare che sfrutta l'allora coppia comica in auge di Gigi&Andrea, qualche battuta quà e là, ma nulla di che, oltretutto il comparto femminile a mio giudizio è scarsino, e di nudi non se ne vede neanche l'ombra o quasi, ed è strano per un film goliardico del Martino di quegli anni.
HomevideoBuiomega71 • 27/08/21 21:16 Pianificazione e progetti - 24012 interventi
In blu ray per Mafarka Home Video, disponibile a fine settembre 2021
HomevideoZender • 28/08/21 07:36 Pianificazione e progetti - 45849 interventi
Molto curioso di vedere come sarà questa edizione in HD!
HomevideoDusso • 8/10/21 20:53 Archivista in seconda - 1678 interventi
Il Blu-Ray Mafarka ha una durata di 1:30:39 formato video corretto 1:85:1 rispetto al dvd Millenium Storm Audio ita in lpcm 2.0 l'unico extra presente (intervista al regista Sergio Martino) dura 32:14
HomevideoZender • 9/10/21 08:29 Pianificazione e progetti - 45849 interventi
La qualità è superiore di molto al dvd? Val la pena quindi?
HomevideoDusso • 9/10/21 10:19 Archivista in seconda - 1678 interventi
Sicuramente superiore al dvd ovviamente, la qualità mi pare buona ma non me la sento al contrario di un dvd di esprimere un giudizio in quanto non ho un lettore Blu-ray per esaminare il disco su un pc per esempio con uno schermo piccolo e non sparato su un 55 pollici. Oltre all'edizione standard in Blu-Ray che viene sui 20 euro c'è un edizione speciale con in regalo il telo mare del film che costa il doppio.
Il giornale dietro al quale si nascondono Andrea (Roncato) e Gigi (Sammarchi) è la Gazzetta dello Sport del 2 settembre 1982. Qui sotto il confronto con la pagina che vediamo nel fotogramma, del quale ringraziamo l'amico Adriano Stabile.