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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tremendamente disomogeneo, FALLING DOWN alterna momenti azzeccati (quasi tutti quelli con Michael Douglas, una volta di più perfetto nella parte dell'americano qualunque) ad altri gonfi di retorica e privi di mordente (quasi tutti quelli con Robert Duvall che, pur eccellente attore, fatica nel dare al suo personaggio il necessario spessore). Inoltre, nella seconda metà del film, le stesse parti con Douglas cominciano a perdere di incisività prima di avviarsi in direzione di un finale fortunatamente degno. Joel Schumacher sfrutta bene il carisma e la forza del borghese bianco incattivito dallo stress trovando miracolosamente un equilibrio straordinario nel dosare l'ironia, che si affaccia colorandosi...Leggi tutto di nero e proponendo una serie di dialoghi che si risolvono in semi-monologhi logici quanto spiazzanti. Memorabili le scene allo spaccio dove lavora un coreano poco onesto e soprattutto al fast food, dove la politica aziendale di queste enormi catene di ristorazione viene satireggiata con ferocia. Ma indubbiamente è l'eccezionale aderenza fisica di Douglas al ruolo il punto di forza di FALLING DOWN, tanto che la storia parallela del poliziotto buono (Duvall) all'ultimo giorno di lavoro prima del pensionamento anticipato si pone decisamente in secondo piano ed è zeppa di luoghi comuni e banalità terrificanti, destinate a concludersi malamente. Un’opera a suo modo innovativa, capace di fotografare con arguzia una situazione che non è poi così infrequente e che portata agli accessi produce un effetto quasi parodistico talvolta esilarante. Da ricordare pure l'episodio con il proprietario di un negozio di abbigliamento per “uomini duri”.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Fabbiu 5/04/07 13:55 - 2144 commenti

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Lo stress generato nella metropoli, che sale sempre di più fino a sfociare nella follia e nell'aggressione umana. Un onesto cittadino, che all'improvviso diventa un pericolo pubblico (il cui peggior nemico è il mondo intero) che si orienta nell'ira per mezzo della violenza e della strafottenza. Soggetto molto interessante, ben sceneggiato e con ritmi coerenti. Peccato però che tra il primo e il secondo tempo ci sia un po' di differenza: molto più attento, particolare e accattivante il primo, un po' prevedibile il secondo.

Undying 12/04/07 00:38 - 3807 commenti

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Michael Douglas veste i panni di un uomo afflitto, tormentato da continui solleciti esterni, prodotti dal ritmo di vita metropolitano. Oppresso dagli impegni e costretto a correre, si ritrova al centro d'un ingorgo stradale. La classica goccia che fa traboccare il vaso, ovvero lo stress generato dalla rivalità quotidiana e dall'isolamento dell'individuo. Si scatena, così, "l'alter ego" di un uomo pacato, educato e mite, ma che può - all'occorenza - trasformarsi in una macchina di morte. Buon dramma diretto da Schumacher, regista particolarmente predisposto a girare scene d'azione e thriller.

Red Dragon 14/04/07 21:08 - 125 commenti

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Quando la pressione della quotidianità si fa eccessiva poi è normale che uno dia i numeri. A parte gli scherzi, uno dei film migliori di Schumacher, con un Douglas in gran forma. Non si può giustificare lo scoppio di lucida follia del personaggio di Foster, ma si è portati per certi versi ad un atteggiamento simpatetico nei suoi confront, a causa dei problemi di una società dove non ti servono la colazione se arrivi un minuto dopo o dove il primo negoziante che trovi ti esaurisce per una coca-cola. Forte l'inizio, poi rallenta; bene il finale. Bel film.

Deepred89 12/05/07 14:01 - 3706 commenti

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Gran bel film. La sceneggiatura è interessantissima e viene portata avanti con intelligenza senza calare mai di ritmo. Ottima la regia di Schumacher, soprattutto nelle scene con Douglas all'azione (mentre si registra qualche calo nelle parti con la polizia). Bravissimi Douglas e Duvall, molte le scene memorabili. Consigliatissimo.

Magnetti 25/07/07 09:43 - 1103 commenti

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Un cittadino bersagliato dalle difficoltà della vita (soprattutto la separazione e la forzata lontananza dai figli) e una città, Los Angeles, dai ritmi alienanti... risultato? William Foster/Douglas raccoglie le ultime gocce di amor proprio rimastegli e comincia a vagare per la città, fermamente deciso a non farne passare più una a chicchessia. Ed è proprio questo incedere errante la parte veramente riuscita del film: Douglas è bravissimo in un ruolo difficile. Tutto il resto è il solito evitabilissimo condimento all'americana.
MEMORABILE: N.B. Raro caso in cui il titolo in italiano è più azzeccato di quello originale.

Il Gobbo 3/12/07 08:57 - 3015 commenti

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Uno di quei film in cui lo spunto è meglio della realizzazione, e la riscatta in parte. Merito di un Douglas perfettamente in parte, e della capacità di immedesimazione che suscita, specie se uno ha a che fare con uno sportello postale (o analogo ufficio) italiano: in effetti è sorprendente che siano così poche le borse lasciate cadere per terra, a preludio di un'esplosione di collera... Qualche lungaggine e parecchia concessione alla retorica impediscono di ragiungere l'alta classifica.

Stubby 3/12/07 11:58 - 1147 commenti

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Ottimo film, grazie ad un Michael Douglas in splendida forma che non ha alcun problema a caricarsi sulle spalle tutto il peso del film. Il resto del cast è assolutamente anonimo (nel senso della presenza scenica). Buon ritmo incalzante, soprattutto nel primo tempo, bella la sequenza del continuo cambio d'armi sempre più offensive che il protagonista trova lungo il suo percorso. Società veramente malata, quella descritta nel film. Da vedere certamente.

Capannelle 3/12/07 12:23 - 4411 commenti

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Non credo che il film abbia la pretesa di essere credibile, quanto invece di denunciare la quantità di stress, di sollecitazioni negative e incoerenti in cui tutti noi abbiamo scelto di vivere. Foster è un tipo folle ma simpatico, portavoce delle frustrazioni dell'uomo medio. Un personaggio che vive le situazioni ai limiti dell'incoscienza, quasi un Forrest Gump fuori di testa e che viene magistralmente interpretato da Michael Douglas.
MEMORABILE: Da Mc Donald parte la mitragliata e Foster chiede scusa.

Galbo 16/12/07 09:39 - 12392 commenti

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Uno dei migliori film del regista Schumacher, è il lucido racconto del frutto dell'oppressione (e alienazione) metropolitana su soggetti decisamente disturbati come quello interpretato ottimamente da Michael Douglas. Il film, volutamente eccessivo ed esasperante, risulta ottimamente girato (con alcune sequenze molto efficaci) e ha come valore aggiunto la bella intepretazione di Robert Duvall, vero contraltare razionale del paranoico protagonista.

Lovejoy 11/07/08 17:47 - 1823 commenti

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Splendido dramma sulla follia urbana diretto da uno Schumacher che non toccherà più simili vertici. Ritmo notevole, scene d'azione ottimamente realizzate, personaggi ben calibrati e interpreti in gran forma. Douglas si riscatta ampiamente dopo il brutto Basic Instict con una prova davvero notevole. Ma la scena è tutta per Duvall, sbirro ad un passo dalla pensione che vuole fermare Douglas a tutti i costi. Grande film.

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Cangaceiro 23/09/08 15:17 - 982 commenti

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Grande esempio di cinema a partire dall'ottima regia di Schumacher (che praticamente non sbaglia un'inquadratura) per passare poi alla pregevole sceneggiatura di Ebbe Roe Smith, un crescendo rossiniano di follia e violenza, per finire con la prova degli attori. Douglas tratteggia alla perfezione, anche fisicamente, uno stagionato nerd completamente pazzo che un bel giorno sbrocca e semina panico (e morte) in una Los Angeles afosa e multietnica. Molto bene anche il misurato poliziotto Duvall. Davvero un bel film!
MEMORABILE: D-Fens cliente (che ha sempre ragione) al fast food...

Ciavazzaro 28/09/08 12:31 - 4770 commenti

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Davvero un buon film. Michael Douglas interpreta perfettamente il tranquillo uomo americano che impazzito comincia a girare con un fucile per sparare a destra e a manca, Duvall il poliziotto sulla via della pensione che deve cercare di fermarlo. Oltre ai convincenti attori, la storia è costruita con una buona tensione e belle ambientazioni.

Homesick 28/09/08 18:35 - 5737 commenti

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Come un Taxi driver più qualunquista e sfortunato, Douglas irrompe contro quella degenerata società atomistica che lo ha inghiottito e distrutto, travolgendo al suo passaggio immigrati strozzini ed approfittatori, teppisti mezzosangue, negozianti nazisti, pensionati arroganti e snob. Schumacher dirige con stile secco e preciso due personalità opposte (il nevrotico e impetuoso Douglas contro il flemmatico Duvall) garantendo una tensione intatta e un finale tutt'altro che consolatorio.

Herrkinski 7/02/09 18:28 - 8109 commenti

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Indubbiamente un piccolo classico nel suo genere, questo film del discreto Schumacher mette in scena un Michael Douglas inedito, mai così spietato e spiritato. E in effetti le sequenze che vedono l'impiegato medio impazzito scatenarsi contro i fastidi della vita quotidiana sono le migliori, non prive di un'ironia mai fuori luogo. Ma il film è anche molto drammatico quando deve esserlo, come nella parte finale. Il personaggio di Duvall è abbastanza stereotipato e alla fine si finisce per stare dalla parte del presunto "cattivo". Buona tensione.

Rickblaine 18/07/09 09:48 - 635 commenti

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Memorabile opera di Joel Schumacher con uno straordinario Michael Douglas, il quale si impegna ad interpretare un personaggio "colpito" dalla società in seguito al divorzio. Un film ricco di significati che possono essere recepiti solo se correttamente interpretati. La morale è ben evidente anche tenendo presente il personaggio del poliziotto Robert Duvall. Da vedere.

Losciamano 3/12/09 10:13 - 112 commenti

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Poteva andare meglio, ma il solito - sprecone - Joel Schumacher prende in mano un'attendibile storia e la rovina con le sue maniere di sempre: ovvero inserendo spunti di vario genere come qui un ritmo poliziesco che fa rammentare le fiction americane. Ecco, sembra che il regista (e gli sceneggiatori) non facciano sul serio e prendano il tema del "cittadino-stanco-disilluso-del-sogno-americano" come un'iniziativa commerciale. Comunque, per alcune scene che uno non si stancherà mai di rivedere, resta un film difficile da dimenticare.

Cotola 25/05/10 23:49 - 9043 commenti

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L’idea di partenza è interessante e possente: vedere Michael Douglas (molto bravo) che cammina armato e incravattato per la città non si dimentica. Peccato che la realizzazione non sia sempre efficace e graffiante come avrebbe dovuto essere. La colpa principale è di una sceneggiatura “ondeggiante” che alterna momenti, verbali e non, riusciti ed altri invece inutilmente sopra le righe che rischiano il ridicolo. Può meritare comunque una visione.

Rambo90 28/11/10 14:51 - 7697 commenti

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Ottimo film di Schumacher, apologo di un uomo che, dopo anni di stress e umiliazioni (ha perso famiglia e lavoro), impazzisce e si trasforma in una specie di giustiziere. Magnifico Douglas, ma anche Duvall nel ruolo del poliziotto al limite della pensione (represso anch'esso) non è da meno. Buono il crescendo di azioni squilibrate del protagonista, fino al punto di non ritorno con l'omicidio del negoziante convinto nazista. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: La sfuriata nel fast food.

Stefania 17/04/11 03:23 - 1599 commenti

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Bill D-Fens è un personaggio che non può lasciare indifferenti, un Charles Bronson degli opachi novanta, un giustiziere senza alcun concetto (neppure distorto) di giustizia. Non vuole migliorare la società eliminandone la feccia, perché la feccia che la società ha già eliminato è proprio lui: un disoccupato di mezza età, senza più famiglia, senza più chances, avviato a un anonimo declino. Il film accusa una fase di stanca nella seconda parte, vista la dinamica incompleta, parziale, tra Bill e l'antagonista (Duvall). Ottimo, invece, il confronto-duello finale.

Belfagor 12/06/11 12:06 - 2690 commenti

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Non serve essere un serial killer o un vigilante per seminare il panico in città. All'uomo qualunque William Foster bastano il caldo, un ingorgo stradale e tanta frustrazione repressa. Senza alcun desiderio di giustizia, la sua furia omicida è la semplice estremizzazione del principio "homo homini lupus" alla base della società occidentale, del quale anche l'eroe designato (l'ispettore) è una vittima. Purtroppo, all'ultimo Schumacher disinnesca l'esplosivo, relegando il tutto all'evento singolare in un finale di borghese sollievo.
MEMORABILE: Gli spari accidentali nel fast food; Bill che maldestramente cerca di usare il bazooka, facendosi aiutare da un ragazzino.

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Ishiwara 19/06/11 11:14 - 214 commenti

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Un ingorgo stradale diventa la goccia che fa traboccare il vaso della rabbia di un uomo frustrato. Un Douglas semplicemente perfetto per un film che nel complesso ha un buon ritmo, ma non equilibrio fra le parti decisamente riuscite con Douglas e quelle più piatte e banali con Duvall. Si finisce per parteggiare platealmente con lo psicopatico-vendicatore... Memorabile praticamente ogni incontro di D-Fense, con una miscela di comico e drammatico ben riuscita. Senz'altro un film che non invecchia: da vedere!
MEMORABILE: Il piano sequenza che apre il film; il discorso del ragazzo col ottiene la valigetta; "Morire con quello stupido cappello in testa che effetto fa?"

Piero68 3/10/11 10:43 - 2957 commenti

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Girato quasi 20 anni fa il film è purtroppo ancora tremendamente attuale. Grazie anche ad una sceneggiatura non eccelsa ma sicuramente diversa. Douglas è attore di razza e non si discute e Duvall da tempo è praticamente abbonato a ruoli del genere (Colors, John Q): lo sbirro anziano, prossimo alla pensione, strafottente ma sensibile. Ne esce fuori uno spaccato in cui, tragicamente, ci si possono riconoscere in molti. Onestamente quanti di noi, recandosi al lavoro la mattina, sparerebbero volentieri una bazookata in un cantiere stradale "eterno"?

Pigro 24/02/12 11:54 - 9666 commenti

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Notevole l’avvio e la prima parte, quando un normalissimo “uomo medio” si ribella con la violenza a quel sistema di piccoli soprusi e maleducazioni che ci assediano quotidianamente. Poi si capisce che il protagonista ha dei problemi privati e, da folgorante sguardo sulla società contemporanea, la storia si assesta sul caso personale di uno psicotico, con la solita evoluzione poliziesca, perdendo di mordente. Ma si tratta comunque di un’opera poderosa, sottile in alcuni punti, e ben sostenuta dall’allucinato Douglas e dal più posato Duvall.

Albstef90 2/12/12 09:21 - 78 commenti

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Grande esempio di cinema! Una tra i film più interessanti, intelligenti e meglio diretti da Joel Schumacher. La storia di un uomo che colpito dallo stress quotidiano abbandona tutto per raggiungere la sua ex-moglie. Schumacher fotografa una Los Angeles multietnica e aggressiva con intelligenza. Il degrado sociale della società è il vero protagonista del film insieme alla frustrazione del personaggio. Ottimo Robert Duvall e grande prova per Michael Douglas. Promosso a pieni voti.
MEMORABILE: Quando il protagonista abbandona l'auto; La scena al fast food; Il duello finale.

Furetto60 6/02/13 13:13 - 1194 commenti

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Un Michael Douglas da urlo incarna quello che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, avrebbe voluto provare: i barman vi rifiutano il cappuccino per 3 minuti di ritardo? Il solito questuante drogatello vi assilla? L’isterico di turno vi rimprovera per una telefonata troppo lunga? E via giù mazzate! La catarsi abbraccia anche il represso poliziotto all’ultimo giorno di servizio, per il quale si divide il tifo degli spettatori. Da vedere e rivedere. Liberatorio.
MEMORABILE: Douglas guarda l'orologio e legge l'ora: sono passati solo 3 minuti dall'orario max per il servizio della colazione. Alzi la mano chi non ha ghignato.

Tommy3793 14/02/13 22:06 - 72 commenti

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Racconto di una giornata di ordinaria e lucida follia di un uomo, narrato efficacemente da Schumacher e interpretato ottimamente da un irriconoscibile Micheal Douglas. Molto tarantiniano in alcuni punti, altro non è che un'enorme metafora sulla nostra vita, in balia ormai di un sistema e di una società schiavista e crudele. Il minimo segno di ribellione porta all'alienazione sociale e psichica dalla quale deriva, in ultimo, la metodica e lucida follia del Douglas uomo comune. Funziona un po' meno Duvall.

B. Legnani 10/08/14 23:54 - 5532 commenti

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Tecnicamente impeccabile, spunto notevole, ottime interpretazioni, qualche luogo comune di troppo, ottimo inizio, proseguimento talora buono, talora così così, alcune scene indimenticabili (a partire da quella con la colazione non servita perché le 11,30 sono appena passate: la cassiera è Dedee Pfeiffer, sorella di Michelle). Un buon film sull'alienazione della vita moderna, specialmente se metropolitana.

Vitgar 27/09/14 10:57 - 586 commenti

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Drammatica presa di coscienza dell'"horror autotoxicus" della società contemporanea metropolitana, cinica e spietata, che annienta e distrugge i suoi stessi creatori (gli uomini). Un uomo psichicamente distrutto da una serie di drammi personal si trasforma in giustiziere in nome di un passato in cui era, forse, felice. Abbastanza telefonato il finale ma tutto sommato consolatorio e foriero di speranza. Buone le interpretazioni del cast.

Saintgifts 24/10/14 19:07 - 4098 commenti

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Michael Douglas, perfetto americano medio: giusto taglio di capelli, occhiali che hanno tutti, camicia, cravatta e valigetta... finché nell'altra mano prima appare una mazza, poi un fucile automatico. Le gesta di Bill sono formidabili, ma l'intento di Schumacher è quello di evidenziare uno stile di vita e una società che è una giungla camuffata per farla apparire civile. O ci navighi dentro con astuzia o ti sottometti, o ti scende la catena e vivi il tuo giorno di ordinaria follia. Bravo anche Duvall. Credo che Tarantino ci abbia pescato.

Ultimo 3/12/14 23:08 - 1655 commenti

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Grande film interamente basato sul dramma psicologico che vive il protagonista Michael Douglas, che di punto in bianco si trasforma da uomo qualunque a feroce criminale spietato. Tutto si sviluppa magnificamente, senza noia e con una grande prova di tutto il cast, ove anche il poliziotto Robert Duvall (attore di fama ed esperienza) non sbaglia un colpo. Triste e forte il finale, per una pellicola da 4 pallini.

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Schramm 10/06/15 12:59 - 3495 commenti

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All’alienato Douglas in salsa urban Rambo salgono crimine e svastica e sarà tutto un debellare paradossi e contraddizioni del mondo moderno grigliato da ismi e dogmi, cappi e museruole, ottusità burocratiche e ideologiche. Il kamikaze di Schumacher sembra talora anticipare lo spirito contestatario del no global, talaltra dirci che ricettacolo di psicosi e mine vaganti è lo status quo. Douglas è strepitoso nel rendere scena madre ogni minuto in cui presenzia, assecondato da una mdp che ne riflette la lucida follia. L’innecessaria sottotrama matrimoniale di Duvall si porta via mezzo punto.
MEMORABILE: La proverbiale mosca al naso resa in immagini alla lettera; l'amaro duello finale.

Didda23 29/07/15 16:52 - 2426 commenti

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Probabilmente il vertice della carriera di Schumacher, che da parte sua ci mette una regia molto ispirata nei primissimi minuti per poi mantenere il livello comunque alto nonostante subentri della convenzionalità. Sceneggiatura con molti alti (il fast food, il clima ossessivo) e parecchi bassi dovuti soprattutto a cliché (il coreano e il nazista). Gran merito della buona riuscita è la maiuscula intepretazione di Douglas (da noi doppiato dal grande Colizzi), che surclassa i pur validi Duvall e Hershey. Un buon film, molto 90's.

Paulaster 30/07/15 15:46 - 4417 commenti

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Se l’idea iniziale può portare a considerare un giustiziere - a suo modo civile - quasi come un tutore della legge, col passare degli eventi si approfondisce il tema dell’alienazione. Soggetto interessante (lo psicotico nei panni di un bianco incravattato) fino a una chiusura epica che invece mette un velo di tristezza. La moglie di Duvall e i colleghi di ufficio restano sopra le righe e incidono sul giudizio comunque positivo. Buone riprese anche ravvicinate, a descrivere al meglio l’oppressione pronta a esplodere.
MEMORABILE: La Coca gelata sulla fronte sudata.

Alex75 10/03/16 09:21 - 880 commenti

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Potente rappresentazione di alienazione urbana e disagio sociale, centrata su un uomo medio, che i fallimenti personali, il caldo e un contesto frenetico (nonché un’evidente predisposizione alla paranoia) trasformano in una bomba a orologeria. Pur con qualche evitabile eccesso di spettacolarizzazione e di retorica, il film di Schumacher coinvolge e coglie nel segno, soprattutto grazie alla sorprendente interpretazione di Michael Douglas, che trova un degno contraltare nella sobrietà di Duvall.
MEMORABILE: Il negozio sfasciato a mazzate; La colazione negata al fast food; Il gestore neonazista dell’armeria.

Il ferrini 6/06/16 22:54 - 2357 commenti

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Con questo film Joel Schumacher arriva al grande pubblico (dopo il pur ottimo Linea mortale) e crea un personaggio destinato a rimanere nella storia del cinema: D-Fens, interpretato da un Michael Douglas in stato di grazia. Molte le scene che non si dimenticano: dal market coreano in cui il protagonista si autopratica uno sconto con una mazza da baseball, al negozio di armi gestito del neonazi. Il titolo originale della pellicola, "Falling Down", descrive perfettamente la parabola dell'ex Signor Rose. Assolutamente da vedere.
MEMORABILE: Non sono io il ladro. Non sono io che chiedo 85 centesimi per una coca cola, sei tu il ladro. Io riporto solo i prezzi al 1965.

Parsifal68 9/06/16 08:08 - 607 commenti

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Un uomo umile vessato dagli avvenimenti della vita, lasciato dalla moglie e licenziato dal lavoro. Un perdente, insomma, fin quando una mattina, esplode in tutta la sua irrazionale follia, disseminando violenza lungo il suo cammino. Senza ombra di dubbio il miglior film di Schumacher, che sottolinea con pregevole accuratezza il dramma di un alienato, un mediocre che grazie a una banale scintilla diventa spietato. Douglas è bravissimo ma Duvall, nella parte del detective, non gli è da meno.

Mco 26/09/16 18:12 - 2327 commenti

I gusti di Mco

La società è la scaturigine di tutti i mali? A veder come si muove Michael Douglas per le strade di Los Angeles parrebbe proprio di sì. Una famiglia distrutta, un lavoro che non c'è più e l'intollerabile comunità fatta di ottusità e soprusi. Il film di Schumacher è un lungo viaggio nella mente di un uomo che non ha più nulla da perdere sentendosi inutile sotto ogni punto di vista. L'incontro con i due delinquentelli di quartiere ci riporta alla mente qualche suggestione dei Guerrieri della notte. Eccellente l'espressività del protagonista.
MEMORABILE: La colazione tardiva.

Daniela 22/02/18 19:25 - 12660 commenti

I gusti di Daniela

Un collega protervo, un passante maleducato, un automobilista scorretto: chi, di fronte alle piccole/grandi ingiustizie della vita, non ha mai provato il desiderio di avere fra le mani un bazooka? E'su questo senso di rivalsa che punta il film, giocando le sue carte migliori durante la parte iniziale. Poi però saltano fuori i guai pregressi del protagonista, facendo scemare l'empatia nei suoi confronti, mentre si accumulano le forzature ed il film perde quota. Efficaci le prestazioni speculari di Douglas e Duvall, poliziotto umiliato ed offeso con moglie rompipalle da competizione.
MEMORABILE: I primi minuti con Douglas nell'auto bloccata in un ingorgo: afa, mosche, maniglia del finestrino che si rompe... un inferno in miniatura.

Modo 14/07/18 23:54 - 949 commenti

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Un film ben fatto che amplifica l'alienazione dell'uomo oppresso dalla vita caotica e stressante del nostro tempo... ante telefonino! Il protagonista ha un equilibro psicofisico fragile, ma capire dove sta il punto di confine tra malattia e società divoratrice di "anime" e "speranza" è esile. Ottimamente interpretato da Michael Douglas e Robert Duvall. Sceneggiatura e regia senza sbavature si uniscono a una storia avvincente.

Pinhead80 8/09/18 19:17 - 4758 commenti

I gusti di Pinhead80

Tormentato da una vita infelice, un uomo qualunque decide di sfogare la sua rabbia contro il mondo che lo circonda. Un grandissimo Michael Douglas è il protagonista assoluto di quello che può essere definito un film di culto. Non c'è una goccia di sudore che non faccia pensare a una immediata esplosione di violenza. Nel suo progressivo e lento incedere William attraversa non solo una città ma un mondo in cui non riesce più a identificarsi.

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Una pellicola robusta che si avvale di un Douglas monumentale come normale cittadino all'inizio e psicopatico nel prosieguo della narrazione. Indubbiamente un'idea interessante che mette in luce le manie del protagonista e una valida efficacia nella trama. Ottima anche la prova di Duvall, vecchio investigatore tiranneggiato dall'odiosa moglie.

Zio bacco 12/04/20 14:05 - 240 commenti

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Grandissima prova di Michael Douglas, perfettamente calato nel delirio della frustrazione di un americano medio. Decisamente il miglior film di Schumacher, che con questa pellicola non sbaglia un colpo. Alcune scene sono nell'immaginario collettivo (fast food su tutte), merito di un'ottima sceneggiatura, a tratti notevole. Finale un po' telefonato. Perfetto Duvall, elegante e a suo agio nei panni del poliziotto schiacciato da una moglie opprimente. Da vedere assolutamente!

Minitina80 7/12/19 09:07 - 2984 commenti

I gusti di Minitina80

Superbo baluardo della filmografia di Joel Schumacher che si avvale delle interpretazioni eccezionali di Douglas e Duvall. Non esiste una figura completamente a proprio agio, ma tutti sono bombe pronte a deflagrare che la giungla cittadina si prepara a innescare. Non meno importante è il ruolo della città di Los Angeles, diversa dalla sua tipica immagine brillante; se ne scoprono angoli bui e una multiculturalità diffusa. La linea di confine tra buoni e cattivi non è netta e il personaggio di Douglas acquisisce una prospettiva diversa.

Lupus73 10/12/19 14:36 - 1494 commenti

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Un colletto bianco che lavora come ingegnere (progettazione di missili) in un giorno molto caldo abbandona l'auto nel traffico. Inizia un'odissea metropolitana attraverso la città per raggiungere la figlia per il compleanno. Seguono vari episodi di intolleranza alla sistematica quotidianità. Questa è una delle vette di Michael Douglas protagonista, qui distante dai suoi ruoli abituali (anche visivamente) e nonostante la confezione tipicamente hollywoodiana potrebbe essere un film indipendente. Un plauso alla regia e all'interpretazione di Douglas.
MEMORABILE: La scena nel fast food.

Bubobubo 19/05/20 21:28 - 1847 commenti

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L'ultimo giorno di lavoro del sergente Prendergast (Duvall) è consacrato all'inseguimento perpetuo di Bill Foster (Douglas) e del suo testardo, non gradito nostos da ex moglie e figlioletta che ne certificherà la lucida discesa nella follia. Pur senza particolari guizzi, la regia di Schumacher riesce in un miracolo non meno ammirevole: farci provare una sorta di empatia per le disavventure di un uomo le cui reazioni smodate sembrano sempre innescate da intense sollecitazioni (e non, piuttosto, da una psiche già compromessa). Finale giusto.
MEMORABILE: Il proprietario nazista di un negozio d'abbigliamento infrange il regalo che il protagonista aveva comprato per la figlioletta.

Redeyes 12/06/20 08:31 - 2449 commenti

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Un classico datato ma non "vecchio" che ancora oggi riesce a catturarci e anzi, vuoi per il gap sociale fra noi e gli States, è più attuale di quando uscì. Senza dubbio le prime scene efficacemente disturbano ponendoci quasi sul livello del disturbato protagonista: piano piano scivoliamo verso situazioni sempre più prossime a noi, fra integrazione mal vista, povertà e disagio. Questo crescendo, seppur funzionale, perde un po' di efficacia strada facendo e il buon Duvall fatica a tenere il passo di Douglas con un personaggio un po' stereotipato.

Anthonyvm 14/03/21 02:46 - 5686 commenti

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Divertente e in un certo senso catartico thriller urbano del bravo Schumacher. Douglas incarna alla perfezione la rivincita dell'uomo medio sulla società, che non fa sconti a nessuno (si parte dalle minoranze dei quartieri malfamati e si arriva ai ricchi snob con villa e piscina), mentre la sua controparte buona Duvall si rivolta specularmente contro le oppressioni lavorative e familiari. Sebbene si ricorra spesso all'uso di macchiette e stereotipi (il commesso coreano, l'esaltato neonazista), la tensione è tagliente e l'immagine di Douglas armato e in cravatta non si scorda. Buono.
MEMORABILE: L'inizio in auto sotto il sole; La sparatoria della gang; Douglas al fast food; Sfogo sul campo da golf; I filmini di famiglia; Il finale sul molo.

Katullo 17/08/21 12:37 - 329 commenti

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Misantropi si nasce o si diventa? Allontanato dalla famiglia, licenziato, imbottigliato nel traffico come nella società, il Foster/Douglas di Schumacher è l'insuperabile vittima sacrificale di una storia molto più ordinaria che folle. Resilienza ed equilibrio vanno a farsi benedire quando l'intero universo sembra proprio darti contro; d'altra parte i peccati di Bill sono esplicitamente presunti e la vena idealista, per quanto esponenziale, evita di farne il solito psicopatico di turno. La personale bizzarria del regista e il mestiere degli interpreti conducono a una risposta amara.
MEMORABILE: Il contenuto della valigetta; Al fast-food; La pistola ad acqua.

Alexcinema 26/04/22 23:34 - 116 commenti

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Una interessante e poco comune deviazione dal genere thriller psicologico, che ovviamente regge tutto sulla bravura e credibilità di Douglas, unita anche alla classe di Duvall. Diverse le punte di ironia grottesca mescolate però a momenti di iperviolenza e strazianti autocommiserazioni da parte del protagonista che opterà per un epilogo amarissimo, a conferma della sua "discesa mentale negli inferi". Visione consigliata a spettatori psicologicamente maturi.
MEMORABILE: Le diverse tappe del viaggio a piedi di Foster-Douglas: una più distruttiva dell'altra.

Noodles 2/08/22 17:09 - 2227 commenti

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Quante volte abbiamo avuto lo stesso rigetto di Michael Douglas (straordinario) verso la società e il suo andamento! Certo, magari noi non saremmo andati a sparare a destra e a manca, ma comunque è difficile non simpatizzare ed empatizzare con il protagonista di questo film che racconta una storia credibile nella sua poca credibilità, in cui non è difficile rispecchiarsi. Società americana criticata, anche se Joel Schumacher a tratti sembra voler tornare di corsa alla cultura a stelle e a strisce inserendo un po' di inutile dolcezza. Film di grande intensità, da vedere assolutamente.

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Pesten 18/12/22 10:14 - 790 commenti

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L'alienazione del protagonista descrive sensazioni che quasi tutti noi abbiamo provato, bisogna ammetterlo. Questa è la forza del film, che potrebbe passare per una tipica pellicola d'azione violenta ma in realtà è molto di più. Si alternano momenti ad altissima tensione e violenti ad altri di calma piatta che incutono comunque un'ansia non indifferente, perché lasciano la porticina aperta a chissà quale nuova reazione. Il saliscendi non è magari perfetto, ma nel complesso ancora oggi il film regala grandi emozioni e una piacevole visione. Ottimo Douglas, Duvall a fasi alterne.
MEMORABILE: Gli sfoghi di D-Fense: alzi la mano chi non ha mai provato le stesse sensazioni; Le location losangeline.

Jena 20/05/23 20:45 - 1555 commenti

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DFens è il prototipo dell'americano bianco wasp eterosessuale che si sente minacciato dalle minoranze etniche (il negoziante coreano, la gang dei latinos), vessato dalle banche e dai grandi poteri (il licenziamento, i lavori in strada) e dalle donne (la moglie divorziata che gli ho tolto casa e bimba) e allora sbarella. Interessante sociologicamente in quanto anticipa di trent'anni il trumpismo, ben girato, ha un buon ritmo senza troppi eccessi, bilanciando le esplosioni di violenza (moderata) con la vicenda del poliziotto represso Duvall (di mostruosa bravura). Bene anche Douglas.
MEMORABILE: All'inizio in macchina; La distruzione del negozio; Nella tana del negoziante nazista col ZyclonB; L'infarto del riccone; Il "suicidio" finale; .

Sonoalcine 31/07/23 20:53 - 184 commenti

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Demitizzante viaggio nella mente di un personaggio all'apparenza del tutto fuori di testa ma che alla fin fine cela una logica sorprendente. Ottimo Michael Douglas nell'interpretare un personaggio tremendamente assetato di giustizia. Meno bravo invece Robert Duvall nei panni del solito paladino della giustizia secondo il tipico stile Hollywoodiano. Il punto di forza della pellicola è sicuramente la sceneggiatura asciutta e coinvolgente di Ebbe Roe Smith, che riesce a non perdersi mai in inutili lungaggini a tenere sempre alta la tensione.
MEMORABILE: La visita al negozio del coreano; L'irruzione nel campo da golf.
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  • Curiosità Buiomega71 • 22/06/15 16:59
    Consigliere - 25998 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi & Canzoni della Prima Visione Tv (martedì 10 ottobre 1995) di Un giorno di ordinaria follia:

  • Discussione Digital • 22/06/15 17:03
    Portaborse - 3994 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi & Canzoni della Prima Visione Tv (martedì 10 ottobre 1995) di Un giorno di ordinaria follia



    E quei tre pallini alla casella sentimento che ci stanno a fare? :-D
    Ultima modifica: 22/06/15 17:54 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 22/06/15 17:08
    Consigliere - 25998 interventi
    Digital ebbe a dire:
    E quei tre pallini alla casella sentimento che ci stanno a fare? :-D

    Abbò, bisognerebbe rivolgere la domanda ai redattori di Tv e sorrisi...
  • Discussione Capannelle • 22/06/15 20:05
    Scrivano - 3509 interventi
    Digital ebbe a dire:
    E quei tre pallini alla casella sentimento che ci stanno a fare? :-D

    Ahahah Sorrisi ha veramente toppato.

    @ Schramm no dai non vedo similitudini tra il carattere, le motivazioni e le azioni dei due. Due miti comunque.
  • Discussione Herrkinski • 23/06/15 00:47
    Consigliere avanzato - 2631 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:

    Il capolavoro di Joel insieme a 8mm

    Concordo su questo film, mentre al posto di 8mm io metto Linea mortale e il classico Ragazzi perduti.
  • Discussione Alex75 • 16/08/16 18:07
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Nemesi ebbe a dire:
    Il fast food in cui si reca D-Fens.

    Che mito la scena dentro quel fast food: la disquisizione sull'hamburger reale e su quello della foto.


    Mi fa venire in mente l'avvertenza riportata su molte confezioni di prodotti alimentari: "L'immagine ha il solo scopo di presentare il prodotto" :-)
  • Discussione Alex75 • 16/08/16 18:09
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Digital ebbe a dire:
    E quei tre pallini alla casella sentimento che ci stanno a fare? :-D

    Ahahah Sorrisi ha veramente toppato.

    Forse voleva dire "risentimento" :-D
  • Musiche Schramm • 11/09/17 10:42
    Scrivano - 7694 interventi
    * Graeme Revell compose uno score che gli venne rifiutato.

    * London Bridge is Falling Down, la canzoncina popolare usata come jingle pubblicitario per Halloween III, fa capolino parecchie volte nel film: Prendergast la canta alla moglie al telefono. Il motivo è suonato dalla palla di neve che D-Fens acquista a Wilshire. Le lyrics della canzoncina (“London Bridge is falling down, falling down"), contengono il titolo originale del film. Un ponte appare nella torta di congedo di Pendergrast; quando poco dopo scazzotta Lydecker (D.W. Moffett), questi cade proprio dentro il ponte. Prendergast sta tra l’altro pianificando di ritirarsi sul lago Havasu, in Arizona, dove il vecchio ponte London Bridge fu demolito nel 1971. D-Fens dice anche a Nick The Nazi (Frederic Forrest) "La gravità mi farà precipitare"; nella scena del bazooka l’operaio stradale spiega che è lì per impedire alla gente di sprofondare; e quando D-Fens apre il fuoco sulla cabina telefonica, un ciclista cade dalla bici.

    * La canzone Man on the Edge degli Iron Maiden è basata su questo film. Anche il video dei Foo Fighters realizzato per Walk vi è ispirato, e praticamente lo scimmiotta.
  • Curiosità Schramm • 11/09/17 10:58
    Scrivano - 7694 interventi
    * Tutti gli studio di Hollywood rifiutarono lo script di Ebbe Roe Smith. Il produttore Arnold Kopelson stave arrivando al punto da ridurlo a un film tv quando a Michael Douglas capitò sottomano lo script, giudicanolo uno dei migliori mai letti.

    * Il film venne girato a Lynwood, California quando le rivolte di Los Angeles legate al caso di Rodney King scoppiarono. Il 30 Aprile, erano a un tale stato di pericolosità da forzare l’arresto delle riprese. Le scene mancanti vennero realizzate all’interno degli studio della Warner a Burbank mentre le rivolte procedevano. Il 4 Maggio erano previste riprese a Pasadena, ma per motivi di sicurezza i permessi vennero inizialmente negati alla crew causando notevoli rallentamenti produttivi. I realizzatori ritennero che le tensioni innescate dalle rivolte (per le quali Douglas decise di lasciare casa propria) avrebbero contribuito positivamente sulla carica finale del film.

    * L’uomo di colore davanti alla banca che urla di non essere economicamente affidabile veste i medesimi abiti di D-Fens. Anche il modello della cravatta è lo stesso. Mentre viene portato via udiamo la medesima traccia sonora che c’è nel confronto finale sul pontile.

    * Il detective Brian (Steve Park) dice che non può tradurre per Mr. Lee (Michael Paul Chan) essendo lui giapponese e Mr. Lee coreano. Nella vita reale, Park è coreano e Chan è ciinese.

    * Nella scena in cui la gang ha l’incidente d’auto, c’è un murale di Cristo in uno dei muri delle vie. È il medesimo presente in Colors - colori di guerra, con Robert Duvall poliziotto, nella scena in cui Sean Penn, spruzza vernice nella faccia del ragazzo. Dennis Hopper venne ipotizzato per la regia.

    * La cassiera del Whammy Burger, Sheila, è interpretata dalla sorella più giovane di Michelle Pfeiffer, Dedee. È apparsa nel febbraio 2002 su Playboy.

    * La sequenza di aperture in cui Forrester è imbottigliato nel traffico, è un omaggio diretto all’incipit di .

    * La mazza da baseball e la mitragliatrice sono le uniche armi che Bill Foster usa più di una volta

    * La Korean American Coalition protestò per il modo in cui le minorità coreane vengono tratteggiate nel film, picchettando agli ingressi nelle sale in cui venne proiettato. Sempre per lo stesso motive, venne bandito in Corea del Sud.

    * Il ragazzo che spiega a D-Fens come usare il lanciarazzi potrebbe aver imparato le dettagliate istruzioni guardando “alla tv” Beverly Hills Cop II - Un piedipiatti a Beverly Hills II.

    * La stripper di Prendergast (Robert Duvall) si chiama Suzie. Quando inizia a ballare, qualcuno incita dicendo Susie Q, un riferimento alla canzone dei Creedence Clearwater Revival usata in Apocalypse Now, che aveva Duvall tra gli interpreti.

    * La bancarella ove D-Fens (Michael Douglas) acquista il globo musicale per Adele si trovava accanto agli esterni della Kobra Kai di Karate Kid - Per vincere domani.

    * Lois Smith, che interpreta la madre di Michael Douglas, gli era già stata segretaria in Attrazione fatale.

    * Robert Duvall, Frederic Forrest, e James Keane erano già stati assieme in Apocalypse Now.

    * Il cast include due vicnitori Oscar (Michael Douglas, Robert Duvall) e tre nominati all’Oscar: Barbara Hershey, Tuesday Weld, Frederic Forrest.

    * Quando D-Fens spara alla cabina eelefonica si trova nello stesso centro commerciale della palestra in cui si recavano Kane & Dooley (Eugene Levy e John Candy) in Pazzi da legare. La scena è stata girata in un’angolazione tale da farlo sembrare tutt’altro posto, ma è l’edificio è il medesimo.

    * Il telefono pubblico fuori dal Whammy Burger è l’unico che D-Fens non utilizza.

    * La location dove Douglas aziona il lanciarazzi è ad appena mezzo chilometro da dove Robert Craig (Brian Davis) viene colpito all’inizio di Colors - colori di guerra, che aveva tra gli attori Robert Duvall, sempre tra le forze dell’ordine.

    * Nonostante le due leggende dello schermo Michael Douglas e Robert Duvall siano i protagonisti, non appaiono insieme fino alla fine del film.

    * La scena in cui Sandra (Rachel Ticotin) e Prendergast pranzano assieme è stata filmata a 3 km e mezzo dalla casa dei Cunnigham di Happy Days.

    * Robert Duvall e Jack Kehoe appaiono successivamente in Cronisti d'assalto, un altro film che si svolge in una giornata concitata.

    * D.W. Moffett ha recitato con Michael Douglas anche in Traffic.

    * Jack Nicholson, Ed Harris, Robert De Niro, Alec Baldwin, Jeff Bridges, Nick Nolte, Mel Gibson, Michael Keaton, Robin Williams, Harrison Ford e Dustin Hoffman vennero considerati per il ruolo di D-Fens.
    Per quello di Prendergast vennero vagliati invece Gene Hackman, Walter Matthau, Sidney Poitier, Paul Newman, Jason Robards, e Jack Lemmon.

    * Ai tempi della sua uscita, Kirk Douglas considerò la performance del figlio la sua migliore di sempre. Lo stesso Michael la considera la sua preferita ancora oggi.

    (Fonte: Imdb)
  • Discussione Maxspur • 16/02/20 16:40
    Galoppino - 208 interventi
    La scena del Fast food potrebbe aver preso spunto da un reale fatto di cronaca: il massacro del McDonald's di San Ysidro, una strage avvenuta nel quartiere di San Diego il 18 luglio 1984.L'esecutore,il quarantunenne James Huberty, sparò uccidendo 21 persone e ferendone 19, prima di essere ucciso da un cecchino della SWAT.
    Ultima modifica: 17/02/20 16:09 da Maxspur