Seguito di Trappola in alto mare e fa più pena del precedente. Il solito ex-agente CIA tradito dalla agenzia è divenuto ora un terrorista (che non si capisce se vuole soldi o solo vendicarsi). Assieme a una banda di mercenari sequestrerà un treno; non sa però che il forzuto Casey Ryback (il pessimo Seagal) è li in viaggio con l'adorata nipote. Film squallido e ridicolo, con poca azione (eccetto le lotte corpo a corpo, fatte bene) e pieno di esagerazioni all'americana. La parte del peggior attore la prende Bogossian (complice anche un doppiaggio orrido).
Sequel molto mediocre di Trappola in alto mare. La storia non ha le basi per fare un buon salto di qualità, anzi rimane piuttosto piatta. Un treno che viene preso in ostaggio con tutte le persone a bordo non risulta molto credibile e poi la storia è sempre la stessa: un ex poliziotto, agente della CIA, agente dell'FBI che si trova in una situazione di pericolo... basta!!!
Uno dei film più assurdi fra quelli interpretati da Seagal, eppure è uno di quelli che mi divertono di più! Mi attraggono il plot vagamente bondiano, i combattimenti e talune sequenze marginali (Brenda Bakke buttata spietatamente e sbrigativamente nel vuoto). Spassoso il finale, dove Seagal, che è alto e grosso, mentre il treno deraglia e va in pezzi, riesce non solo a passare in pertugi nei quali non entrerebbe nemmeno Topo Gigio, ma oltretutto con Bogosian alle calcagna che con la voce italiana di Francesco Pannofino gli urla dietro "Ryback!"
Il granitico ed inossidabile (nonchè scarsamente dotato dal punto di vista attoriale) Steven Seagal torna all'action puro dopo il tutto sommato godibile Trappola in alto mare. Questo film non si può dire altrettanto riuscito e il limite va ricercato nel cambio di regia, dall'esperto Davis all'anonimo Murphy. Il film risulta esagerato in tutto (spari, acrobazie e quant'altro), laddove un uso più morigerato della spettacolarità avrebbe giovato.
A me è piaciuto quanto il primo, questo sequel di Trappola in alto mare: tanta azione e tutta ben girata (spettacolare il combattimento nelle cucine con i coltelli). Bogosian sostituisce degnamente Jones come cattivo e Seagal è ancora al meglio della forma. Simpatica la giovane Heigl, ma anche Chestnut cameriere imbranato che aiuta il protagonista. Sono tre anni che spero in un terzo capitolo!
MEMORABILE: Seagal cade dal treno, ruba una macchina, la spinge al massimo su un monte parallelo al vagone e ci risalta sopra!
Torna il cuoco protagonista di Trappola in alto mare. Cambia l'ambientazione ma per il resto è tutto, o quasi, uguale. Quasi perché qui al posto di Davis, regista del film precedente, c'è il mediocre Murphy. E non c'è più neanche il grandissimo Tommy Lee Jones nel ruolo del cattivo, ma un pessimo Eric Bogosian. Scene d'azione al limite del ridicolo. Da evitare.
Un treno, terroristi, ostaggi, una cucina piena di potenziali armi e il cuoco di Trappola in alto mare... ditemi voi come potrei silurare questa pellicola! Non ho intenzione di farlo, d'altronde: i film di Seagal sono quel che sono e questo è probabilmente uno dei migliori. Senza pretendere nulla in fatto di trama o innovazione, l'unica cosa da fare è accendere la TV e assistere (divertendosi pure) a quella che ormai è una rimpatriata con il caro vecchio Steven.
Modesto sequel del ben più riuscito Trappola in alto mare: il problema è che non c'è più un regista di talento dietro la macchina da presa, né cattivi adorabili come Lee Jones o Busey davanti alla stessa (il pur bravo Bogosian qui non impressiona nessuno). C'è sempre Segal - ossia un handicap, più che una certezza su cui contare - e ci sono gli scenari montuosi, ma il merito è tutto di mamma Natura. Un treno in corsa inoltre offre sempre l'occasione per scene movimentate, in cui un'occhiata, magari distratta, si può pure dare.
C'è poco da fare, lo zio Steve dei bei tempi andati fa tuttora trascorrere un'ora e mezza di grande goduria per gli amanti, come me, dell'azione più caciarona e sfrontata. Un pelo inferiore al capitolo precedente, stavolta il Gabbiano (che cambia un paio di espressioni) è sotto assedio all'interno di un treno e deve salvare il mondo (senza sgualcire il capino di buona sartoria). Il film è girato con mezzi importanti e si vede, i comprimari fanno la loro figura (McGill, Greene, Kilpatrick). La 17enne Heigl conferma la mia teoria: le donne sbocciano dopo i 30!
Il classico action sparatutto, interpretato dall'esperto Seagal, questa volta alle prese con un gruppo di terroristi che hanno assalito un treno. La sceneggiatura pare un po' buttata lì e ci si affida all'esperienza del protagonista. Certo ci si diverte, ma troppe scene sono parecchio forzate. Si può guardare, ma rimane lontano anni luce dai migliori film d'azione.
Sequel riuscito di Trappola in alto mare che vede sempre come protagonista il nostro granitico e inespressivo Steven Seagal. Il vero cinema è tutt'altra cosa ma devo ammettere che mi sono divertito: le scene d'azione sono ben realizzate e l'ambientazione sul treno in movimento gli dà quel qualcosa in più. Anche la trama non è delle più originali ma, ripeto, il film è divertente e soprattutto tanto "ignorante". Promosso.
Torna il "cuoco" più decorato del mondo in questo secondo capitolo non al livello del primo (il cattivo qui tende troppo alla caricatura). Il protagonista ha anche un facchino come spalla pseudo comica, che riuscirà persino a rendersi utile nei pochi momenti in cui Seagal non gli salva la vita. Non male il vecchio mercenario incarognito, come anche alcune scene d'azione. L'ironia è presente, ma sa tutto un po' di già visto, con il solo cambio di cattivo e location. Comunque vedibile.
MEMORABILE: Seagal girando l'impasto della torta si lamenta: il movimento del treno gli danneggia lo stile; "La supposizione è la madre di tutte le cazzate".
Ritorna Casey Ryback (Seagal, molto più bravo a menare che non a recitare) in un film che ricalca sostanzialmente la precedente trappola, spostandosi soltanto da una nave a un treno. Stavolta il Nostro, che passava di lì per caso con sua nipote, deve sconfiggere con l'aiuto di un facchino (!) un commando di spietati ceffi guidati da un caricaturale psicopatico; nulla di eccezionale. Qualche sequenza d'azione è decisamente esagerata, ma nel complesso il film è ritmato e guardabile a cuor leggero, anche soltanto per gustarsi le immarcescibili mazzate di Seagal. Onesto.
MEMORABILE: Seagal aggrappato alla parete rocciosa con un'espressione di quasi totale disinteresse.
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Zender, si potrebbe aggiungere al cast Peter Greene ?
DiscussioneZender • 20/09/16 16:29 Capo scrivano - 46934 interventi
Fatto. Non usare nemmeno il condizionale Kanon. Imponimelo e non c'è problema. Se hai preso nome e cognome esatti da Imdb (e non fai questo tipo di richiesta ogni giorno) hai diritto di impormi l'aggiunta: significa che hai i tuoi buoni motivi per richiederla :)