Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(ULTRA BABY VINTAGE COLLECTION) Argento e Romero avevano già da tempo in cantiere l’idea di girare un film insieme, dopo il successo di ZOMBI. Dieci anni dopo, i due decidono di concretizzarla e nasce questo DUE OCCHI DIABOLICI. A Edgar Allan Poe, grandissimo autore di racconti da brivido dell’Ottocento, si sono ispirati in moltissimi. Addirittura “Il gatto nero”, forse il più celebre di tutti i suoi capolavori, è stato trasportato su grande schermo almeno una dozzina di volte dai registi più diversi (con risultati altrettanto diversi). Alla lista non potevano quindi mancare due icone del genere come Argento e Romero. E, dispiace dirlo, questa...Leggi tutto volta la poesia macabra di Romero ha sicuramente la meglio sul tecnicismo esasperato di Argento, troppo impegnato nella ricerca di ardite soluzioni registiche per potersi concentrare sullo svolgimento del racconto. E infatti quest'ultimo risulta essere più che altro un'accozzaglia incongruenta di citazioni poeiane: si prende non solo dal “Gatto nero” ma anche da “Berenice” (riesumata e privata dei suoi denti), “Il pozzo e il pendolo” (la scena iniziale della ragazza sezionata in due) e molti altri, tutti citati nel tentativo (frequente, peraltro) di cacciare all'interno della storia più Poe possibile (lo stesso protagonista si chiama come quello della “Caduta di casa Usher”). Solo nel finale Argento riuscirà a dimostrare ancora la sua bravura dipingendo una scena indimenticabile. Romero invece, affezionato alle storie con qualche morto vivente, fa suo il breve racconto “Fatti nella vita di mister Valdemar” senza doverne nemmeno stravolgere troppo la parte più affascinante, nella quale il morto-non morto ipnotizzato descrive tragicamente l'aldilà senza aprire bocca. Coadiuvato da una bravissima Adrienne Barbeau e dal simpatico medico, Romero dirige un episodio splendido e visionario (perlomeno nel finale), assolutamente angosciante quanto terrorizzante, senza un attimo di tregua. una vera perla!

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Undying 25/04/07 22:58 - 3807 commenti

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Dopo Inferno, Argento torna a dirigere un film in America. Il progetto, nelle intenzioni iniziali, doveva essere codiretto da quattro grandi nomi del panorama horror internazionale (gli altri due sarebbero dovuti essere Carpenter e Craven) e presentare diversi episodi tratti dai racconti di Edgar Allan Poe. Sopravvenuti impegni lavorativi rischiarono di mandare a monte il film, quindi Argento e Romero decisero di portare a compimento ugualmente l'opera, mediante due mediometraggi (quasi un'ora ciascuno). Argento batte Romero 2 a 0... Strabico.
MEMORABILE: Usher sogna una donna che le mostra una macchia a forma di capestro tra i peli della gatta nera: "Guardala bene: la vedi? Il tuo destino è scritto!"

Puppigallo 2/05/07 18:20 - 5250 commenti

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Notevole il primo episodio (deliziosamente perfido e buona l’idea). I due in combutta sono ben interpretati (lui è una iena, mentre lei ha qualche rigurgito di umanità). Il vecchio più morto che vivo rappresenta poi la ciliegina sulla torta. Peccato per il finale, un po’ eccessivo, ma ci può stare. Il secondo invece, pur avendo una fantastica scena iniziale e potendo contare su un bravo Keitel, è decisamente inferiore (anche se con bei cadaveri). Non coinvolge e ha una trama un po' esile. La scena finale è disgustosa e pagliaccesca. Nel complesso, non annoia e merita comunque la visione.

Caesars 9/05/07 11:33 - 3772 commenti

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Prendiamo due registi che hanno firmato dei veri e propri capolavori del cinema horror (o giù di lì) e facciamo loro dirigere un film tratto da racconti del grande Edgar Allan Poe. Cosa otteniamo? Una delusione, anche se sicuramente l'episodio di Romero è ben più riuscito di quello argentiano. Il regista americano svolge il suo compito in modo corretto, ma senza lasciare il segno, mentre Dario Argento crea un episodio confuso (troppe citazioni da troppi racconti di Poe) e senza una vera anima. Peccato, un'occasione sprecata. Comunque vedibile.

B. Legnani 1/06/07 18:26 - 5519 commenti

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Sagace opera, ispirata da due racconti di Poe. La parte di Romero vive sul rimorso scaturente dalle pareti domestiche: ricorda alcune cose di Creepshow e vive specialmente sull’angolosa Barbeau. Quella di Argento è superiore, con la sua pittoricità, a partire dal volto, quasi magico, della Potter (!). Indugia assai bene su colori e particolari. Perfetto Keitel (grande prova vocale d'Amendola). Apparizioni di E. G. Marshall, di Balsam (con deliziosa citazione da Psycho, quando approccia frontalmente la scala) e di Atkins.

Il Gobbo 16/07/07 09:08 - 3015 commenti

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In barba alla critica (eccitata dalla telefonatissima moralina anti-capitalistica) quasi unanime nel prediligere Romero, preferiamo di gran lunga il segmento argentiano, manieristico finché si vuole, ma di notevolissimo spessore visionario. Anzi, diciamola tutta, la sua versione del Gatto nero è (perlomeno ad oggi, e con la speranziella residua dea ancora ad aggirarsi fra i sepolcri) l'ultima grande cosa del cinema argentiano. Ottimo Keitel.

Cotola 8/01/08 22:43 - 8998 commenti

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Film diviso in due episodi, ispirati ad altrettanti racconti di Poe e proprio per questo riuscito solo a metà. La storia girata da Romero, infatti, è di buona qualità e riesce a coinvolgere abbastanza lo spettatore, grazie al clima di tensione psicologica che il regista cerca di creare, nonostante la pochezza di mezzi a disposizione. La storia girata da Argento invece è piuttosto fiacca e si perde in farraginosi andirivieni temporali ed in inutili ed assolutamente gratuiti effettacci. Ornamentali anche gli omaggi al grande scrittore americano.

Ciavazzaro 15/04/08 16:18 - 4768 commenti

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Buon horror che omaggia Edgar Alla Poe adattando due racconti del maestro. Il primo viene diretto con una certa sicurezza da Romero e può vantare come protagonista la brava Barbeau e la partecipazione di E.G. Marshall (con un make-up convincente). Ricco di inventiva ma leggermente inferiore l'episodio di Argento, con un bravo Keitel e un bel prologo (oltre all'apparizione della coppia Balsam-Kim Hunter.) con citazione iniziale da "Il Pozzo E Il Pendolo".

Sunchaser 7/09/08 11:56 - 127 commenti

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Film diviso in due episodi, "I fatti nella vita di mr. Valdemar" di Romero e "Il gatto nero" di Argento. Risulta nettamente più riuscito il secondo, carico di immagini inquietanti, ossessioni tipiche (il transfert tra l'assassino ed il suo autore; all'inizio del segmento, notare come Usher faccia partire il marchingegno per rigustarsi l'omicidio) e immaginosi movimenti della telecamere. Romero, invece, gira in maniera piatta e paratelevisiva, ottenendo un episodio dignitoso e niente più, con scontata moralina anticapitalista incorporata.

Deepred89 20/10/08 23:13 - 3701 commenti

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Horror in due episodi ispirati a Poe. Mediocre l'episodio di Romero: gli attori sono scarsi, la regia insolitamente piatta, gli effetti speciali piuttosto brutti, la storia poco interessante e la voce che esce dal cadavere ridicola. Decisamente meglio l'episodio di Argento: bravissimo Keitel (con la voce di Amendola) e sorprendente la Potter; buona la regia di Argento e ben realizzati gli effetti gore che riproducono alcune della morti più famose dei libri di Poe. Da vedere, ma solo per l'episodio di Argento.

Lovejoy 22/10/08 16:44 - 1823 commenti

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Film in due episodi non propriamente indimenticabile. Le due storie presenti sono in gran parte prevedibili, i personaggi poco interessanti e in cabina di regia si perde più volte colpi. Comunque, l'episodio di Argento è di poco superiore a quello di Romero anche per merito del buon cast coinvolto. Così così.

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Lucius 22/07/09 19:04 - 3015 commenti

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Ottimo film costituito da due episodi ambedue validi, uno diretto da Romero, l'altro dal maestro del brivido Argento. Quest'ultimo, ancora una volta alle prese con un soggetto che non gli appartiene, dimostra grande disinvoltura con la macchina da presa ed un attaccamento al malinconico Edgar Allan Poe, rendendogli un grande omaggio con questa sua nuova opera. Nel complesso i due mediometraggi sono riusciti e costituiscono in todo un'opera che incuriosisce e che si lascia visionare con non poco interesse.

Funesto 4/12/09 14:33 - 525 commenti

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Gran film a episodi diretto da due grandi mattatori dell'horror. Due validi mediometraggi che, con la scusa di trasporre due racconti di Poe su pellicola, hanno modo di far sbizzarrire i registi con le loro tematiche più care: Romero gli zombies, Argento la follia e la perversione. Il primo episodio (di Romero) è un grande esempio di tensione, con un'ottima attrice come la Barbeau; l'altro è psicologico, più lento e meno immediato, ma molto incisivo, con un buon Keitel. La fotografia è un po' deludente, ma il tutto è ben recitato e musicato.
MEMORABILE: Il colpo di mannaia che affetta il palmo della mano della Potter; le grida di Valdemar; la scopa che cade nella cantina e rotola giù per le scale.

Il koreano 7/03/10 12:08 - 44 commenti

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Rivisitazione moderna di due racconti di Edgar A. Poe, "Due occhi diabolici" vede l'ennesima collaborazione tra Romero e Argento, entrambi pronti a spaventarvi con tanta suspence e poco sangue: se il primo cerca invano di liberarsi dalle catene di uno stile puramente statunitense, il secondo riesce invece a globalizzarsi in una regia tipicamente "oltreoceanica", fallendo nel risollevare le sorti di un canovaccio scialbo e risentito. Il commento musicale di Pino Donaggio, poi, è un'offesa ai grandi compositori cinematografici nostrani.

Capannelle 25/05/10 11:14 - 4394 commenti

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L'episodio di Romero non mi è sembrato troppo emozionante: ricorda il De Palma più scolastico con attori prevedibili, musiche invadenti e sfumature poco accennate. Diventa terrorizzante con le inquadrature della scala ma l'effetto dura poco. Meglio Argento che, seppure ripetitivo a tratti ed eccessivo nel sogno di Keitel, confeziona qualcosa di più pulsante e virtuoso come regia. Nel complesso non male.

John trent 13/06/10 21:50 - 326 commenti

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Due episodi di due Maestri dell'horror per omaggiare Poe e trasposti in chiave moderna. Se nel primo segmento Romero è quasi pragmatico e diluisce la tensione sapientemente per farla poi deflagrare nel possente finale, nel secondo Argento è ispirato e forsennato e il suo episodio si lascia, seppur di poco, preferire. Adrienne Barbeau e soprattutto Harvey Keitel sfornano due prove davvero maiuscole e il film è godibilissimo dall'inizio alla fine. Il pazzo nel cimitero che strappa i denti alla cugina defunta è Tom Savini. Consigliato.
MEMORABILE: Edgar Allan Poe... dai suoi racconti nasce il nostro film... sognando sogni che nessun mortale aveva mai osato sognare prima...

Buiomega71 6/01/11 11:19 - 2899 commenti

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Se l'episodio Romeriano è piuttosto lento e deludente (**), riscattato dal finalone splatter, quello di Argento (****) è un piccolo capolavoro di tensione e raccapriccio. Sfruttando il racconto di Poe, Argento realizza qualcosa di sorprendente, usa al meglio gli sfx di Tom Savini e non si risparmia in cattiveria. Tra incubi premonitori, gatti accusatori e cadaveri violati. Il finale poi è di una violenza feroce unica. Straordinario Harvey Keitel, fotografo di agonie e a dir poco ironico/macabro il suo tentativo di far spacciare per viva la Potter.
MEMORABILE: Il ghigno del cadavere coi denti strappati, con la bocca aperta da un divaricatore, al cimitero.

Galbo 8/01/11 16:10 - 12372 commenti

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Due degli universalmente riconosciuti maestri dell'horror cinematografico alle prese con due racconti (più o meno attualizzati) dello scrittore americano Edgar Allan Poe. Risultati altalenanti: più manieristico e routinario l'episodio diretto da Romero; più incisivo e spiazzante (con immagini spesso fortemente disturbanti e quindi efficaci) quello diretto da Argento, che rappresenta peraltro una delle cose migliori dirette dal regista romano negli anni '90 e che può contare sull'ottimo apporto del grande Keitel.

Herrkinski 18/02/11 14:10 - 8052 commenti

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Sorprendente omaggio a Poe da parte di due tra i migliori registi horror di sempre. L'episodio firmato Romero offre una bella atmosfera morbosa e funebre, con momenti di tensione ideali, colpi di scena da vero horror d'altri tempi e una notevole prova della Barbeau. L'episodio di Argento è altrettando valido, segnalandosi come una delle cose migliori post-Opera siglate dal regista; non mancano le scene crudeli e sanguinarie che hanno reso unico il suo stile, così come gli arditi movimenti di mdp. Da incorniciare anche la prova di Keitel.
MEMORABILE: Nell'episodio di Argento, la mannaiata nella mano e la vasca piena di sangue.

Von Leppe 8/03/11 13:30 - 1255 commenti

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Un film nell'insieme piacevole ma non eccezionale. Romero forse si trova non troppo a suo agio con certe tematiche (anche se c'è lo zombi di Valdemar), ma l'episodio ha risvolti ottimi e inaspettati nella trama ricordando lo stile umoristico di Creepshow. Argento dimostra ancora nell'89 di essere un regista capace, come nella soggettiva della lama del pendolo ed altre sequenze. Il finale anche quì viene arricchito da colpi di scena che aggiungono un qualcosa ai risaputi (per i cultori dell'orror) racconti di Poe.
MEMORABILE: Il prologo su Poe e la frase sulla lapide: "Sognando sogni che nessun mortale aveva osato sognare prima".

Didda23 6/06/11 18:46 - 2424 commenti

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L'episodio di Romero l'ho trovato piuttosto deboluccio e noioso: non si percepisce nessuna atmosfera e la regia è piuttosto piatta e convenzionale (*!). La seconda parte diretta da Argento è di una bellezza clamorosa: non si possono che apprezzare le eccellenti soluzioni registiche adottate dal Maestro. La prova di Keitel è concreta e la sceneggiatura, seppur non perfetta, risulta intrigante (****!). Operazione nel complesso riuscita.

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Pinhead80 30/09/11 12:07 - 4715 commenti

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Che accoppiata! Romero e Argento sfornano due ottimi episodi tratti da altrettanti racconti di Edgar Allan Poe. Romero si diletta come al suo solito a far virare il suo episodio nel genere zombesco anche quando si tratta di ipnosi (ma va più che bene, visto il risultato). Argento invece, aiutato dal solita magistrale interpretazione di Keitel, disegna una nuova rilettura del Gatto nero omaggiando molto anche altri grandi racconti di Poe e inserendo alcune scene davvero agghiaccianti (le foto al gatto e il finale). Una chicca.
MEMORABILE: Il finale di entrambi gli episodi.

Homesick 8/10/11 18:08 - 5737 commenti

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Dittico di Romero e Argento ispirato a Poe. Il primo ("Fatti nella vita del signor Valdemar") è tutto atmosfera e indugia sul limbo dell’esperienza di pre-morte sotto ipnosi culminante nello humour nero à la Creepshow di una spettrale processione di morti viventi; il secondo (“Il gatto nero”) accenna a qualche fuga visionaria per poi fare marcia indietro verso il puro tecnicismo e ingozzarsi di ridondanze splatter. Entrambi beneficiano degli interni pittorici fotografati con raffinatezza da Beppe Maccari e del colto commento sonoro di Pino Donaggio.
MEMORABILE: In Romero, l’animazione del metronomo ipnotico; in Argento, la soggettiva della lama che oscilla sul cadavere.

Cloack 77 26/04/12 20:18 - 547 commenti

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Un classico del "poteva essere" e invece non è. Una clamorosa occasione mancata. Romero dirige stancamente un film spento, senza intuizioni né riflessioni ardite sull'umanità con poche vette e tanta noia; mentre Argento inaugura "la crisi" con l'ennesima sceneggiatura forzata e traballante e un finale assolutamente ridicolo, ma con una regia "movimentata", una soggettiva della lama del pendolo curiosa ed un finale "argentiano" in tutto e per tutto.

Rambo90 30/06/12 15:58 - 7659 commenti

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Due ottimi episodi dell'orrore, diretti da due maestri in particolare stato di grazia. L'episodio di Romero è il più teso e imprevedibile, con una brava Barbeau e una seconda parte particolarmente scioccante e ansiogena. Argento, per fortuna, non è ancora in crisi creativa e, dopo una prima parte un po' lenta e ripetitiva, riesce a far decollare una storia abusatissima dal cinema e già conosciuta, con ottime invenzioni visive, inquadrature e un Harvey Keitel praticamente perfetto. Buona la colonna sonora di Donaggio, due piccoli gioielli.

Disorder 1/04/13 15:30 - 1416 commenti

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L'episodio di Romero è forse quello più inquietante (d'altronde i non-morti fanno sempre il loro effetto...), ma la storia è molto debole e la regia fin troppo canonica. Argento osa di più e centra alcune delle sue ultime "visioni" registiche di alto livello (incredibile il finale). Deludente lo score di Donaggio. Un'operazione complessivamente riuscita ma non indimenticabile, visti i nomi in campo.

Viccrowley 12/07/13 00:22 - 814 commenti

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Romero e Argento, sodali fin dai tempi di Zombi, si cimentano in due riletture di altrettanti racconti di Poe sfoggiando i loro differenti modus operandi nei confronti del genere. E dal confronto esce nettamente vincitore il Valdemar romeriano interpretato da una Barbeau in parte e immerso in una tenebra costante ricca di sottesti metaforici. Eccellente lavoro su regia e costruzione della scena per il Gatto di Argento, ma la storia è sconclusionata e farraginosa e il ricorso eccessivo e inutile allo splatter ne involgarisce il risultato.

Myvincent 10/10/13 07:49 - 3721 commenti

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Due grandi maestri rendono omaggio al suscitatore dei loro incubi Edgar Allan Poe confezionando due mediometraggi, ognuno secondo uno stile personale. Se nel primo il regista ha modo di inserire con abilità narrativa le figure zombesche, nel secondo un gatto nero graffia a sangue sulle vite di alcuni malcapitati. Cinema in grande stile (pur se in tempi ridotti) e brividi assicurati. Inutile mettere a confronto i due autori che risplendono uno nell'altro, vicendevolmente.

Schramm 28/12/13 16:11 - 3490 commenti

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Sono occhi strabici e manchevoli di gradi quelli del diablo: sinusoidalmente i due lasciti presentano sintomatologia di uno stato di salute difettoso, con nette incongruenze tra forma e sostanza: se Romero ribadisce l'ossessione per i revenants che più gli ha recato allori con una buona idea mal cucinata dalla statica forma telenovelistica, Argento si sbizzarrisce in virtuosismi ed eccessi -talvolta sconfinanti nel risibile come il sogno medievale- senza però riuscire a dare coesione e credibilità al pretesto narrativo sfruttato, per lo più trainato da un Keitel di tutto rispetto.
MEMORABILE: Sconfinferano gli innesti le ibridazioni e gli injokes con altre opere di Poe: Usher, Cuore rivelatore, Annabel, Sepolto vivo, Il pozzo e il pendolo.

Hackett 6/03/15 10:11 - 1865 commenti

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Film diviso in due parti distinte, sia volutamente (si tratta di due episodi) che nei risultati. Il primo degli episodi ispirati a Poe, girato da Romero, è una trasposizione abbastanza piatta, di maniera e senza entusiasmi. L'episodio di Argento invece è decisamente più riuscito, con un interprete formidabile e un'accuratezza tecnico stilistica di livello superiore.

Nicola81 26/04/15 22:52 - 2827 commenti

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Risultato inferiore alle attese per questa rilettura in chiave moderna di due celebri racconti di Poe firmata da due maestri del genere. Romero, che con gli zombi gioca in casa, dirige correttamente ma senza troppa convinzione. Argento, all'opposto, mette fin troppa carne al fuoco, finendo con l'andare fuori giri. Un film che si lascia vedere, anche per merito dei bravi attori coinvolti, ma che in definitiva non aggiunge e non toglie nulla al valore della carriera dei due registi.

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Ultimo 21/07/15 14:56 - 1652 commenti

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Horror a episodi: il primo, di Romero, si lascia guardare ma specie nella prima mezz'ora non colpisce molto. Meglio la seconda parte, con un susseguirsi di scene degne dei migliori film del regista americano. Il secondo episodio, di Argento, è una piccola perla: un Harvey Keitel in forma smagliante è il protagonista di un episodio mozzafiato senza un attimo di tregua, che cede qualcosa solo nel finale. Nel complesso un buon tributo a Edgar Allan Poe da parte di due maestri del genere.
MEMORABILE: Le inquadrature disturbanti sul gatto nero.

Minitina80 19/08/15 05:39 - 2976 commenti

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È vero che entrambi gli episodi sono ispirati a racconti di Poe, ma lo stile dei due registi è comunque riconoscibile. La poetica di Romero è sintetizzabile nei brevi fotogrammi finali dei dollari macchiati di sangue, mentre Argento sfoggia tutto il suo mestiere nelle scene più cruente e disturbanti. Le sensazioni sono ovunque disturbanti e angoscianti e spicca la notevole interpretazione di Keitel nel capitolo più ricco di citazioni.

Fulcanelli 1/09/15 23:10 - 135 commenti

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Il primo episodio è decisamente il migliore. Anche tenendo conto del soggetto non originale la rielaborazione che ne risulta è molto ben realizzata. Azzeccati gli attori e fantastici gli effetti speciali come anche quelli sonori. Il secondo episodio sembra quasi una puntata del tenente Colombo... Keitel ha la faccia giusta e interpreta bene, purtroppo la voce di Amendola nel doppiaggio italiano è troppo caratteristica di altri attori. Nell'insieme l'episodio appare un po' troppo fantasioso. Complessivamente un bel film a tutti gli effetti.

Andypanda 28/12/15 18:38 - 29 commenti

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Originale trasposizione di due celebri racconti di Poe. Romero si occupa del "Caso Valdemar" trovando il modo di inserire la tematica che gli è più cara, ovvero quella dei morti viventi. Argento invece adatta "Il gatto nero", che imposta come un’indagine poliziesca con aggiunta di elemento stregonesco (i suoi temi tipici, dunque). Chi ha fatto meglio? Verrebbe da dire che il risultato della sfida è 1 pari, ma in realtà la risposta più corretta è 2 a 0. Romero e Argento 2 – Resto del mondo 0.

Rufus68 19/07/16 21:27 - 3818 commenti

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I due venerati maestri molestano la memoria di Poe. Romero firma un episodio televisivo men che ordinario (con apprezzabile sberleffo finale, però: l'avido protagonista è trafitto da un metronomo a forma di piramide massonica, quella che compare sui dollari). Meglio Argento che, al netto di un paio di inutili virtuosismi, disegna con una certa forza il ritratto di uno psicopatico che sprofonda sempre più nell'abiezione (convincente Keitel).

Trivex 18/08/16 10:44 - 1738 commenti

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Primo episodio notevole e secondo pure, nonostante non ami tutti i racconti che ho letto di Poe ("La verità sul caso Valdemar" però lo trovo ottimo; del "Gatto nero" conosco solo la vicenda). Nella prima parte è la storia che fa da protagonista, nella seconda c'è quasi solo il cattivissimo Keitel (ma basta e avanza). Siamo comunque di fronte a due grandi registi che mettono sullo schermo "roba" di altri e lo fanno attraverso una prospettiva personale, moderna e adeguata alla nostra attuale società: cosa non si fa per denaro o per fama?

Ira72 14/09/16 22:35 - 1305 commenti

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I due occhi diabolici sono senz'altro quelli di Dario Argento ed è sempre con i suoi occhi che ci godiamo questa reinterpretazione di Poe. Godibilissimo, inquietante, improbabile distaccarsi dal video. L'episodio di Romero parte bene grazie al progetto criminoso di due menti altrettanto diaboliche, ma termina "a tarallucci e vino"... I film sugli zombi non mi hanno mai convinto: hanno sempre quel sapore di casa stregata in qualche improbabile luna park casereccio.

Jena 21/03/17 18:19 - 1547 commenti

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Grosso divario tra i due episodi. Nel primo Romero se la cava più che bene, pur non firmando un capolavoro. Buona la tensione, ritorna il tema caro al grande regista del rapporto con la morte e del ritorno dalla morte. Molto bene un'invecchiata ma efficace Adrianne Barbeau. Male invece il nostro Dario, che sembra svogliato nel filmare la più classica delle storie di Poe. Gli inserti ultragore c'entrano poco col genio di Boston e Keitel, lasciato a sè stesso, si limita a sbraitare neanche fosse il cattivo tenente. Media alta solo per Romero!
MEMORABILE: Il risveglio dalla morte di Valdemar; La vendetta degli "altri".

Vito 24/03/17 08:32 - 695 commenti

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Due racconti dal genio di Edgar Allan Poe portati sullo schermo dalla coppia Romero/Argento. Il gatto nero di Argento è nobilitato dalla presenza di un ottimo Harvey Keitel e contiene numerosi momenti splatter e malsani. Ma è il Valdemar di Romero la vera sorpresa, un gioiellino oscuro e terrificante che il regista di Pittsburgh trasforma ancora una volta in un saggio anticapitalista e anticonsumista. Nel complesso operazione più che riuscita.
MEMORABILE: L'omicidio ispirato al Pozzo e il pendolo; Il cadavere mangiato dai cuccioli del gatto.

Anthonyvm 23/04/18 22:03 - 5612 commenti

I gusti di Anthonyvm

Buona antologia minimale (nel senso che presenta solo due storie) ispirata ai lavori di Poe. Non è perfettamente coerente con lo spirito e le atmosfere dello scrittore americano, ma l'episodio di Argento, pur traslando il tutto in un contesto molto differente, riesce a rendere tangibile e angosciante la paranoica follia del protagonista così come traspare dal testo originale. L'episodio di Romero è godibile come un qualsiasi segmento dei Racconti della cripta, senza infamia e senza lode. Alla fine restano due ore piacevoli di bel cinema horror.
MEMORABILE: Il finale dell'episodio di Romero (Valdemar); L'interpretazione fenomenale di Keitel del "Gatto nero" di Argento.

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Magi94 15/06/18 21:27 - 942 commenti

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Poco più che discreto. Il difetto peggiore è che in entrambi gli episodi manca totalmente la mano del maestro, delusione non da poco visti i nomi dei registi. Quello di Romero (**!) ha una trama ben chiara e lineare, da B-movie ma non banale, eppure il ritmo troppo lento non fa gustare a dovere la vicenda. Quello di Argento (**!) è di base più interessante, ma si perde spesso per strada risultando altalenante e a tratti televisivo. Raramente mi è piaciuto Donaggio, ma qui le sue musiche sono così convenzionali da risultare fastidiose.
MEMORABILE: Il finale argentiano, che poteva essere un capolavoro eppure a causa di musiche banali e ritmo sballato lascia un po' l'amaro in bocca.

Pumpkh75 31/01/19 16:58 - 1735 commenti

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Ammettiamolo sottovoce: gli episodi non rappresentano certo le vette artistiche di entrambe le carriere registiche. La riuscita generale la si può invece gridare a cuor leggero: Poe non è vilipeso, la cura del tutto è appassionata, l’orrore avviluppa. Argento regala virtuosi acuti nella sua irrequietà irregolarità ma Romero lo sorpassa, forse perché più pauroso nella sua classicità o forse perchè Bingo O’Malley che avanza claudicante e surgelato è una delle immagini incubo della mia adolescenza. Non va sul podio ma a punti di sicuro sì.

Pesten 22/11/18 12:25 - 784 commenti

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I racconti di Poe sono stati saccheggiati chissà quante volte per essere riproposti in formato pellicola, eppure in questo caso i due registi sono riusciti a confezionare un film a due episodi ancora oggi godibile e interessante. Romero è sempre se stesso, con quella sua brutalità umana (neanche tanto) velata e la presenza tangibile del mostro e filma un ottimo episodio con un bel crescendo di violenza. Argento lavora invece di fino, il male c'è ma non sotto forma di chissà quale mostro e usa un bravissimo Keitel per una storia tragica. Bravi.

Noodles 5/02/20 23:44 - 2196 commenti

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Due grandi dell'horror, George Romero e Dario Argento, rendono omaggio a Edgar Allan Poe, ma il risultato non piace sempre. Il primo episodio, quello di Romero, è senz'altro più tensivo ma anche più freddo e anonimo rispetto a quello di Argento, non particolarmente emozionante ma ricco delle immagini morbose e scioccanti tipiche del suo cinema. Nel complesso la sufficienza la raggiunge, ma da due registi così era lecito attendersi di più.

Siska80 14/02/20 16:01 - 3714 commenti

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Completamente a proprio agio Romero, che tira fuori una sorta di nuovo episodio di Creepshow (ah, la sua fissazione per i morti viventi!), ancora una volta interpretato dalla brava Barbeau. Lo stesso vale per Argento, che sceglie il racconto del Gatto nero per il sadismo del suo protagonista (un convincente Keitel), concedendosi anche un piccolo viaggio nel gotico attraverso il sogno profezia di Rod. Finale tra i più ingegnosi girati dal regista romano. Belle musiche, buono il ritmo.

Lupus73 6/03/21 15:25 - 1483 commenti

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Due episodi per due maestri indiscussi dell'horror che non si smentiscono. Inizia Romero con la sua versione di un racconto di Poe: un gothic piuttosto classico (in epoca contemporanea) con la cupa ambientazione di una villa a traliccio e con soggetto sull'ipnosi. Non male ma possiamo dire che in quest'occasione fa da apripista all'episodio di Argento, che sicuramente prevale. Anche questo con ambientazione e atmosfera piuttosto goth (le cattedrali, il sogno medioevale) ma con truculenze tipiche del regista, che si avvale del buon Harvey Keitel; il punto debole è il movente. Gustoso.

Rebis 10/04/22 23:21 - 2331 commenti

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Romero scova nella produzione di Poe un ante revenant e lo incastona nella sua poetica dei non morti con coerenza inoppugnabile. Ne deriva un'operetta morale sull'umana venalità più prossima al caricaturale Creepshow che ai suoi maestosi affreschi politici (**!). Argento è in forma smagliante: supportato da un cast di livello (ottimamente doppiato) inanella l'ossessione omicida del protagonista in un virtuosismo tecnico che ha l'afflato di un canto del cigno. E infatti, firma l'ultimo grande film della sua carriera (***!).

Metakosmos 19/05/22 00:41 - 300 commenti

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L'incontro di due maestri dell'horror che rileggono altrettanti episodi di Poe in chiave moderna: Romero crea una lenta ma efficace scalata alla suspense col "Caso Valdemar" che esplode nella parte finale, mentre Argento, qui ispiratissimo e a suo agio in contesto americano (quasi in preparazione alla dimensione oltreoceano di Trauma), dirige una versione urbana del "Gatto nero" dinamica e cupissima senza perdere il tocco e le caratteristiche del suo cinema. Entrambi gli episodi evitano di replicare pedissequamente Poe dando freschezza e modernità ai racconti centrando il bersaglio.
MEMORABILE: Il finale dell'episodio di Argento.

Kinodrop 5/06/22 20:00 - 2908 commenti

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Due maestri del cinema si confrontano col padre letterario di tutti gli horror, Poe. Romero utilizza un registro fluido e lineare per un racconto che apre una porta verso il metafisico, senza perdere il legame con un presupposto possibile (la caccia ai soldi del quasi defunto) esaltato nella vendetta finale. Argento invece opera per addizione, mettendo insieme, accanto al "gatto nero" altre citazioni non necessarie tratte da altri racconti, diluendo la vicenda principale e quindi la tensione, in parte recuperata nell'epilogo. Ottima fotografia e bella musica di Pino Donaggio.
MEMORABILE: La voce dall'aldilà e le presenze vendicative; La soggettiva montata sul pendolo; La progressiva ossessione di Usher.

Teddy 4/08/23 08:14 - 808 commenti

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Come corto cinematografico il segmento di Romero ha un ritmo forse lievemente blando, ma si difende e si distingue per tetre atmosfere e infide morbosità. Argento, invece, dà forma e vita a una storia troppo sovraccarica, che perde non di rado la traiettoria ma che regala comunque momenti di gustoso, efferato gore. Merita senza alcun dubbio la visione, curiosa invece l’eterogeneità del cast, che spazia da Adrienne Barbeau a Harvey Keitel, Tom Savini e Tom Atkins.

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Magerehein 5/09/23 10:54 - 977 commenti

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Una coppia di racconti di Poe viene riadattata da due tra i massimi registi horror dell'epoca con esito soddisfacente. Romero dà al suo episodio una storia ben costruita (stavolta Valdemar non è mera cavia da laboratorio) e adeguatamente funerea, specialmente quando i fatti degenereranno nel macabro epilogo. A conti fatti il lavoro migliore è il suo. Argento sceneggia peggio (ma non male), però si avvale del suo peculiare mestiere registico (notevoli le soggettive sul pendolo in movimento o sulla chiave che cade), di un non indifferente splatter e di un Keitel ottimamente odioso.
MEMORABILE: La Barbeau guarda giù e vede Valdemar uscire dalla cantina; Il finale del primo episodio; Il cadavere riesumato al cimitero; I gattini.
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  • Musiche Lucius • 14/07/16 15:41
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, la musicassetta originale:



    Ultima modifica: 14/07/16 17:50 da Zender
  • Discussione Rufus68 • 3/09/16 14:26
    Contatti col mondo - 218 interventi
    Argento batte Romero anche nelle citazioni da Edgar Allan Poe.

    Nell'episodio argentiano ne ho contate alcune (r=racconto; p=poesia):

    1. Il gatto nero (r) (ovviamente)

    2. Il demone della perversione o Lo spirito della perversione o il genio della perversione (r) (le prime parole del film; esse ricorrono, però, già ne Il gatto nero)

    3. Il crollo della casa Usher (r) (il nome del protagonista Keitel è Roderick Usher)

    4. Annabel Lee (p) (Annabel è il nome della protagonista Madeleine Potter)

    5. Il pozzo e il pendolo (r) (il delitto del primo psicopatico)

    6. Lo scarabeo d'oro (r) (il nome del protagonista John Amos, Legrand, è lo stesso di quello del racconto anzidetto)

    7. Eleonora (r) (nome della protagonista Sally Kirkland); il nome Lenora ricorre, invece, nella poesia omonima e ne Il corvo (p)

    8. Berenice (r) (il delitto del secondo psicopatico)

    9. Storia di Arthur Gordon Pym (romanzo) (Pym è il cognome della coppia Hunter-Balsam)

    10. Hop Frog (r) (il nano durante l'impalamento di Harvey Keitel; nel racconto il nano giullare si vendica, invece, bruciando il re).

    Il cognome del sacerdote (Hammer) è forse un omaggio alla casa di produzione inglese.

    Sicuramente ci saranno altre citazioni occulte. Se qualcuno le trova ...
  • Homevideo Zender • 20/02/17 08:16
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Esiste anche una versione in bluray con traccia italiana del film, della Edel Germany, ma a quanto pare è tagliato nelle scene sanguinarie, come si legge online...

    https://www.amazon.es/Two-Evil-Eyes-Alemania-Blu-ray/dp/B013Q0IHHI/ref=sr_1_5811?s=dvd&ie=UTF8&qid=1487526193&sr=1-5811
    Ultima modifica: 20/02/17 08:16 da Zender
  • Curiosità Schramm • 9/07/18 16:14
    Scrivano - 7693 interventi
    Il personaggio interpretato da Keitel è stato modellato sulla falsariga di Arthur Usher Fellig, fotografo newyorchese che con lo pseudonimo di Wegee destò scalpore negli anni 30 e 40 (...e attenzione al cognome!, n.d,S.)

    (Fonte: Dario Argento, Paura, pag 286)
  • Homevideo Zender • 10/01/20 17:15
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Il bluray dell'88 film ha la traccia italiana e sottotitoli removibili. Dovrebbe essere lo stesso master della Blue Underground, che comunque si vede davvero bene. Un po' di grana, ma non invadente.

    Durata del bluray: 1h 59' 55"
  • Discussione Siska80 • 15/02/20 19:08
    Comunicazione esterna - 668 interventi
    Spoiler
    Sbaglio, o i registi si omaggiano a vicenda?
    Nel primo episodio, la Barbeau al parco mi ha ricordato la cameriera ricattatrice di Quattro mosche di velluto grigio.
    Nel secondo, i gattini mummificati che si nutrono del cadavere murato mi han fatto venire in mente certi "banchetti" degli zombi romeriani.
    Ultima modifica: 15/02/20 19:32 da Siska80
  • Discussione Lucius • 15/02/20 19:24
    Scrivano - 9063 interventi
    C'è una somiglianza nel primo paragone. Di siuro i registi si stimano a vicenda e sono amici da una vita.
  • Discussione Markus • 2/11/20 18:55
    Scrivano - 4775 interventi
    Dario Argento ospite a Fantastico 10 dell'11 novembre 1989 è lì per via di un quiz che parla di Profondo rosso. Giancarlo Magalli ricorda al pubblico che al cinema c'è Due occhi diabolici.

    Ultima modifica: 3/11/20 07:48 da Zender
  • Discussione Schramm • 9/05/22 16:42
    Scrivano - 7693 interventi
    nuovi adattamenti de La verità sul caso di Mr. Valdemar del 1845 dopo l'omonima trasposizione del 1936

    e de Il gatto nero, dopo le trasposizioni di UlmerCorman e Fulci.
    Ultima modifica: 9/05/22 16:51 da Schramm
  • Musiche Lucius • 3/02/23 20:24
    Scrivano - 9063 interventi
    La colonna sonora, distribuita per la prima volta anche su supporto CD, reperibile nel cofanetto a tre dischi in BR limited edition, della Blue Underground di Two evil eyes, 1000 copie.
    Ultima modifica: 4/02/23 00:59 da Lucius