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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Clamorosa baracconata digitale con qualche ambizione che un po' oltre le abituali sharkfollie televisive riesce ad andare. E' da capire se le piccole nuove idee a livello di soggetto rappresentino un bene o un male, perché una simile concentrazione babelica di effetti speciali misti a splatter e demenzialità con pretese storiche rischia di andare all'ammasso già dopo i primi venti minuti. L'incipit mette in scena un gustoso atto di pirateria volante: un aereo di linea (dopo che s'è perso un bel po' a descriverne inutilmente gli occupanti) viene “abbordato” da una squadriglia di zombi nazisti che solcano le nubi a cavallo di squali meccanizzati...Leggi tutto convertiti in mezzi di trasporto (usano la pinna posteriore come timone direzionale). Forzate le portiere i criminali entrano ed è l'apocalisse: ettolitri di sangue che schizza da ogni parte, corpi dilaniati, facce divise in due, sbudellamenti in sequenza... Che sta succedendo? La spiegazione viene dai ghiacci dell'Artide, dove il solito riscaldamento globale ha portato alla luce la punta di una gigantesca nave sepolta sotto la neve (un po' come nella Cosa di Hawks e Carpenter, certo). E' all'interno di essa che una ricercatrice (Schaffrath) scopre una realtà incredibile: decine di soldati nazisti in divisa incartapecortiti e appesi al soffitto come in COMA PROFONDO, pronti ad essere risvegliati e conquistare il mondo resi imbattibili dal siero K7B inventato guarda un po' da suo padre Klaus Richter (Morris), scienziato tedesco passato solo in un secondo tempo dalla parte degli americani e che ora si incarica (giustamente, vorremmo dire) di salvare la Terra dalla nuova minaccia del Reich. Ma non si pensi che le chiarificazioni di tutto ciò non vengano fornite. E' proprio Klaus Richter, fondatore della Richter Technology, a raccontare il proprio passato, da cui tutto nacque. Parte quindi un lungo flashback multiplo Anni Quaranta ambientato nella Germania di Hitler, nel quale il dottor Hans Kammler (Bothe) presenta al suo superiore (tramite filmino in grafica futurista) il K7B, un nuovo ritrovato che permetterà di risollevare le sorti di una guerra che ormai per loro volge al peggio. Terminata la tediosa parentesi storica si torna a un presente in cui i nazisti zombi sui loro squali volanti seminano morte e panico in tutte le più grandi città europee (Italia non compresa, curiosamente) e c'è chi tenterà di prendere l'aereo per fuggire in America mentre all'orizzonte si stagliano le Dead Flesh Force, forze speciali che non si capisce bene cosa c'entrino in un guazzabuglio che minuto dopo minuto si fa più arduo seguire. Eppure, seppellita sotto una coltre digitale che lo fa apparire quasi più un cartone animato che un film, una storia c'è. Il problema è che non serviva, per una volta, soprattutto se sviluppata in questo modo; e che gli effetti speciali ahinoi non sono molto meglio di quelli d'un qualsiasi shark movie della Asylum: al di là di squali usati come specchietto per allodole (fossero state balene volanti, financo tonni, non cambiava nulla nell'economia della storia), va sottolineato come col computer lo splatter abbia quasi perso di senso, trasformando l'orrore in fumetto colorato di rosso in cui teste e arti si staccano dal corpo senza più impressionare nessuno. Non c'è tensione, non c'è orrore e di zombi putrescenti con la svastica sull'uniforme ne abbiamo già visti decisamente troppi. Recitazione nella media, regia non peregrina con qualche bel guizzo, musiche tonitruanti, patetici scambi in video tra potenti boriosi che sottovalutano il problema mentre Richter si spara dosi di siero nel collo per sopravvivere pure lui al trascorrere degli anni. Dimenticabile, nonostante le buone premesse.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/12/20 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 26/12/20
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Cotola 20/12/20 19:09 - 9052 commenti

I gusti di Cotola

Squali volanti che attaccano aerei di linea, zombi nazisti alla conquista del mondo e copiose dosi di splatter. Divertente? Non troppo. Ovviamente il giudizio è molto severo non certo per la totale implausibilità del tutto: se si vedono film così, si è disposti ad accettare qualsiasi cosa. Il problema è che purtroppo, a parte i momenti degli attacchi che strappano sorrisi se non risate, il resto è noioso a causa di troppe pause e troppi spiegoni che rallentano il ritmo della pellicola. E così il divertimento va a farsi benedire. Gli avrebbero giovato almeno venti minuti in meno.
MEMORABILE: Dopo due minuti di film, si sentono le note di "Vamos a la playa"; "Nessun pesce volante si mette tra me ed i miei passeggeri".

Daniela 23/04/21 01:11 - 12670 commenti

I gusti di Daniela

Incrociare i nazisti lunari di Iron sky zombificati con gli squali di Sharknado geneticamente modificati in modo da renderli volanti senza dover dipendere dalle condizioni meteo poteva sembrare la ricetta perfetta di un pastiche irresistibile per i palati trashofili. Invece il film, stuzzicante sulla carta, risulta alla visione non soltanto sgangherato ma anche noioso, infarcito com'è di spiegazioni e tempi morti, e soprattutto privo di quelle perle di umorismo involontario che possono rendere sollazzevole una qualsiasi produzione Asylum. Da evitare. 

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