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La nostra recensione di Cose da pazzi

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo un periodo trascorso a dirigere pochade modeste dai punti esclamativi solo nel titolo come HO VISTO LE STELLE! o VOLESSE IL CIELO!, commedie che volevano esser comiche ma s'infrangevano contro un muro di banalità e volgarità, Vincenzo Salemme riprende in mano le redini della situazione e - partendo da un suo spettacolo teatrale di successo - ci offre un film che almeno a sprazzi, soprattutto nel finale, riesce a far riflettere e a mostrarci quanto al solo volerlo la coppia Salemme/Maurizio Casagrande (inseparabile fin dai tempi dell'esordio cinematografico...Leggi tutto) potrebbe davvero fare faville. Perché sono entrambi ottimi attori, e quando hanno qualcosa da dire sanno come farlo. Per arrivare però al momento in cui le carte sono finalmente in tavola bisogna passare attraverso a esagerazioni farsesche troppo sopra le righe, per divertire veramente: Salemme travestito da ispettore dell'Inps, da postino, da suora, sembra perdere la misura e il controllo di se stesso mentre, nella prima mezz'ora in cui nemmeno compare, il solo Casagrande fatica a sostenere il film con l'unica complicità di due donne (la moglie e la sorella) e di un nipote un po' tardo. Il climax lo si raggiunge nel lungo flashback in cui Salemme racconta a Casagrande come pretende dallo stato la pensione di invalidità perché è crollato il comunismo provocandogli una sensazione di inadeguatezza alla società moderna. E' insomma un film sulla delusione da ideali falliti, con qualche guizzo e un Carlo Croccolo (il nonno scommettitore accanito) davvero simpatico. Si poteva essere più comici, però.

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Tutti i commenti e le recensioni di Cose da pazzi

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Cif 18/10/08 11:17 - 272 commenti

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Il film stenta a decollare i primi minuti, ma poi inizia a divertire sempre di più. Ottimo ritmo: si inizia a ridere e non si finisce più. La storia, in fondo, è semplice, ma gli equivoci sono ben costruiti. La differenza, in positivo, la fa la bravura di Casagrande e Salemme nei duetti e nelle trovate comiche. Memorabile la scena della visita dell'ispettore dell'INPS, tra gesti, rumori, versi, storpiature risulta irresistibile. Non ricordo di aver mai riso tanto davanti ad un film. Merita almeno una stella in più per quegli 8 esilaranti minuti!
MEMORABILE: La già citata scena della visita dell'ispettore dell'INPS, di gran lunga la cosa più divertente del film. È gettonatissima persino su Youtube!

Rambo90 20/06/11 00:24 - 8067 commenti

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Il miglior film diretto e interpretato da Salemme in assoluto, con una storia originale ed intrigante (presa da una sua vecchia commedia), un ritmo veloce e alcune sequenze davvero irresistibili (tra cui quella del postino e quella dell'ispettore Montalbano). Il monologo sul comunismo è poi uno dei pezzi di recitazione più intensi e sentiti a cui abbia mai assistito. Buono il cast, in primis ovviamente Salemme ma anche Casagrande, il simpatico Izzo e l'intramontabile Carlo Croccolo. Da non perdere.
MEMORABILE: La badante di Croccolo che canta in russo famose canzoni napoletane; la teoria del riflesso incondizionato.

Nando 24/04/12 15:33 - 3918 commenti

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Tratto da una commedia di Salemme, il film cerca di scardinare la grande onestà di un funzionario statale che riceve inspiegabilmente delle ingenti somme di denaro mensilmente. Alcune situazioni generano il sorriso, altre sono totalmente forzate ed inverosimili; e la morale sul comunismo di Salemme è di una retorica imbarazzante. Cast affiatato se si eccettua l'interpretazione scadente di Izzo. Finale con sorpresa.

Galbo 16/01/13 16:24 - 12698 commenti

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Tratto da una sua opera teatrale, questo film di Vincenzo Salemme ruota intorno ai dubbi morali di un funzionario statale, alle prese con la comparsa di misteriose somme di denaro. Simpatico nella parte iniziale, il film si affloscia nella seconda parte che ha un'impronta troppo farsesca e non è adeguatamente supportata da una regia anonima. Il cast offre nel complesso una buona prova.

Piero68 14/11/13 10:13 - 3001 commenti

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Niente di nuovo per chi ha già visto Salemme a teatro. Questo film non solo è un rifacimento di un vecchia pieces ma al suo interno sono inseriti anche una serie di personaggi sfruttati in altre occasioni: il postino, la suora, l'ispettore... mancava solo il cuoco Tino Buca. Se una formula del genere a teatro funziona sullo schermo è tutta un'altra cosa. E le scarse interpretazioni di Izzo, della Del Vecchio e dello stesso Salemme non aiutano certo il livello. Come al solito si salva il solo Casagrande, unica vera maschera napoletana rimasta.

Elsolina 23/04/15 15:51 - 41 commenti

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Scritto, diretto e interpretato da Salemme in collaborazione con Maurizio Casagrande, che lo accompagna ormai da anni, è il tentativo (abbastanza riuscito) di portare al cinema un'opera teatrale, "Lo strano caso di Felice Cì". Dopo una prima parte incentrata sulla caratterizzazione dei tanti personaggi che Salemme interpreta in maniera esilarante, la seconda mostra l'attore nella sua drammaticità, percepibile soprattutto nel monologo finale. Molto scorrevole e gradevole, ma a teatro assolutamente superiore.
MEMORABILE: Sule strunzatè: che "Il fumo fa male", che "Mangiamo troppo carne rossa", che "Ogni anno a natale vengono distrutti troppi alberi" e chi se ne fotte!

Parsifal68 20/12/16 16:05 - 607 commenti

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Divertente sesto film del Salemme regista che mette in scena una trama che solo a poco a poco scopre tutto le sue carte, fino al bel finale a dir poco inaspettato. Il cast, suo autentico zoccolo duro, lo agevola nella riuscita perché ben affiatato. C'è anche una certa morale che non guasta mai. Croccolo come nonno è una delizia.
MEMORABILE: Salemme travestito da suora.

Pessoa 19/02/22 18:29 - 2476 commenti

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Salemme porta al cinema Lo strano caso di Felice C. che tanto successo aveva avuto 10 anni prima in teatro, stravolgendone parzialmente la vicenda. Sono meno presenti le riflessioni esistenziali e "seriose" per dare spazio agli aspetti più squisitamente comici della vicenda tanto che lentamente la satira diventa una farsa che non punge più. Il testo resta comunque molto valido e quel che ne rimane basta a garantire una visione divertente, calcolando che gli interpreti conoscono bene i rispettivi ruoli, ma chi visto la versione teatrale forse resterà un po' deluso.

Reeves 6/03/25 11:06 - 3130 commenti

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Vincenzo Salemme porta al cinema un suo lavoro teatrale, ci mette brio aiutato anche da una storia che non esita a virare verso il drammatico, soprattutto quando si parla di scelte morali e viene fuori tutto l'egoismo e l'utilitarismo dei piccoli borghesi. La sua compagnia di giro (soprattutto Casagrande) è come sempre all'altezza, ma un plauso particolare va alla badante slava del sempre bravo Croccolo.

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