La casa del diavolo - Film (2005)

La casa del diavolo
Locandina La casa del diavolo - Film (2005)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The devil's reject
Anno: 2005
Genere: horror (colore)
Regia: Rob Zombie

Cast completo di La casa del diavolo

Note: sequel de "La casa dei 1000 corpi"

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La nostra recensione di La casa del diavolo

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Madmen On loose! Pazzi in fuga! La folle famigliola della CASA DEI 1000 CORPI, stanata dalla polizia che li attacca in fattoria, si salva dalla feroce sparatoria e se ne scappa per le vie del Texas. I fuggitivi in realtà sono solo due (la madre viene catturata): Baby (Sheri Moon Zombie, moglie del regista Rob) e Otis (Bill Moseley), che vengono raggiunti da papà Capitan Spaulding, il clown (Sid Haig). Lo sceriffo (un favoloso William Forsythe) li bracca con cattiveria sovrumana in un film in cui l'eccesso è la regola. Il regista e sceneggiatore Rob Zombie (autore anche della CASA DEL 1000 CORPI...Leggi tutto, naturalmente) non comincia né continua nel migliore dei modi. Il primo capitolo traeva dall'ambientazione e dalle trovate scenografiche la sua forza, dalle luci notturne e dagli interni sporchi; il sequel sceglie una strada parzialmente diversa: accentua ancor di più le peculiarità freak dei protagonisti insistendo su primissimi piani e opta per il sole e le scene in continuo movimento. Tuttavia, per entrare davvero "nel vivo", ci vuole tempo. Un tempo che il film spreca non offrendo niente di nuovo e riprendendo senza la necessaria personalità situazioni viste e straviste. Poi, col passare dei minuti, il film monta, monta, monta fino ad esplodere in una mezz'ora finale che lascia un segno indelebile nello spettatore, con uno straordinario epilogo alla Peckinpah. Una colonna sonora zeppa di classici del southern rock si sposa magnificamente alle immagini, che traspirano tutta la vita degli assolati deserti texani. Molto sangue, un investimento da tir impressionante, ma molto più un action drama che un vero e proprio horror.

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Tutti i commenti e le recensioni di La casa del diavolo

TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/08/06 DAL DAVINOTTI
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Fabbiu 14/02/07 10:21 - 2198 commenti

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Mi è piaciuto molto. Forse perchè sono stato un tempo metallaro e quindi ho apprezzato la regia di Rob Zombie che fu uno dei miei cantanti preferiti. L'elemento che ho apprezzato di più nella pellicola è quell'atmosfera di piena carica anarchica che dura dall'inizio alla fine, e la convinzione dei personaggi di dover fare in terra il lavoro del diavolo. Abbondanza più che giusta di sangue e violenza gratuita, ciò che guasta è un pò il ritmo non sempre incalzante.

Stubby 23/02/07 22:15 - 1147 commenti

I gusti di Stubby

Uno dei pochi casi in cui il sequel è di gran lunga superiore all'originale. Il regista dà prova di un talento incredibile dando vita ad una storia molto avvincente. Il film, pregno di violenza, scorre via senza errori: ritmo super-incalzante, tanta azione, non si dà tregua allo spettatore, i personaggi ben delineati sono interpretati benissimo e, nonostante i protagonisti siano personaggi negativi sono rappresentati come eroi. Nota di merito per il finale.

Flazich 27/02/07 23:59 - 685 commenti

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Il film è cattivo all'inverosimile, come lo sono i personaggi che lo popolano. Rob Zombie però aggiunge un tassello che rende questa pellicola diverso dalla moltitudine di "schifezze" horror uscite negli ultimi anni: la corruzione del bene. La figura del poliziotto che si trasforma in carnefice (che è diversa da quella del vendicatore) è qualcosa di assolutamente geniale. La trama è convincente, al contrario della casa dei 1000 corpi (che scivolava clamorosamente in un finale a dir poco assurdo).

armandyno 1/03/07 00:14 - 25 commenti

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La perversione assassina in La Casa del Diavolo non traspare, ma piuttosto si nasconde in una violenza gratuita e oramai troppo abusata. L'angosciante malvagità non penetra nella testa dello spettatore come nel precedente capitolo e la rappresentazione del male e del bene(corrotto) è troppo didascalica per poter essere presa seriamente. La conclusione, fin troppo attesa, non è adeguatamente rappresentata nel suo scopo e raffigura in quelli che dovrebbero essere carnefici la figura di poveri martiri.

Undying 7/04/07 01:36 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Dopo l'interessante debutto (La Casa dei 1000 Corpi) Zombie perfeziona qua il suo stile di regia: secco, crudo, violento e determinato. Ma anche ricco di sfumature, di risvolti psicologici, di "metafore" che vanno oltre ai cliché, per dare corpo ad un violentissimo dramma (tagliato di qualche secondo nelle sale italiane) dove il buono ed il cattivo possono scambiarsi di abito, lasciando un sapore amaro in bocca, con un finale quasi strappalacrime. Difficile da catalogare in un solo genere ma, di certo, si tratta di un pregevole prodotto...

Giapo 10/04/07 14:00 - 248 commenti

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Dopo l'ottimo esordio Rob Zombie sembra non aver molto altro da aggiungere alla grossolana crudeltà dei suoi personaggi: la storia è inconsistente, spesso i dialoghi sono piatti. Ma ci sono anche degli aspetti molto validi, come il suggestivo finale con la musica dei Lynyrd Skynyrd, l'ottima caratterizzazione dei personaggi anche secondari, la riuscitissima ambientazione anni '70 supportata da un'accattivante colonna sonora. Non del tutto convincente ma promosso.

Puppigallo 17/07/07 11:30 - 5492 commenti

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Rob Zombie, in quanto a schifo, disgusto e marciume umano (la maschera di pelle, tir in faccia…) è un vero talento. Anche le riprese non sono certo da dilettante; e come nel riuscito primo episodio della storia della famiglia più deviata, dopo quella di Non aprite quella porta, anche qui le carogne (su tutti, il mitico clown Spaulding) sono uno spasso e le vittime se la vedono “bruttina”. In teoria ci vorrebbe anche una sceneggiatura a supporto della baracca, ma forse era chiedere troppo. Trattasi di buono e malsano divertimento.
MEMORABILE: Il clown ruba un'auto e "delizia" madre e figlioletto; Il gelato tutti fottuti frutti.

Lercio 9/08/07 14:48 - 232 commenti

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Alla seconda prova Rob Zombie tira fuori il meglio, dimentica il citazionismo quasi ossessivo de La Casa Dei Mille corpi per citare unicamente il sangue e la polvere del sud degli States, confezionando un road movie blasfemo e crudele all'ennesima potenza. Non vi è pietà e la morale a cui molta cinematografia ci abitua qui si riduce ad una rasoiata negli occhi di chi si aspetta un abbassamento di tono. Zombie ci prende a pugni con libertà e morte che odorano di polvere da sparo. Capolavoro.

Venticello 12/09/07 13:16 - 63 commenti

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Partecipazione, è questa la parola d'ordine per lo spettatore. Si comincia parteggiando per i buoni e si finisce per piangere i cattivi. Tutto questo splendido road movie gioca comunque su un alternanza di situazioni che ci lasciano sempre in bilico con il nostro giudizio, ponendo sullo stesso piano bene e male, giustizia e vendetta. Grandissima interpretazone di William Forsythe e da mandare agli annali la lunga sequenza finale sul crescendo di "Free Bird" dei Lynyrd Skynyrd in perfetto stile Peckinpah, ralenti-stop frame... MOTHERFUCKER!!!
MEMORABILE: Omaggiato Shining nell'inseguimento dello Sceriffo con l'ascia nel ranch. La sequenza finale è la più bella che ricordi degli ultimi 10 anni.

Schramm 20/11/07 14:29 - 4036 commenti

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La casa del diavolo non fa pentole né coperchi. Si ride di un riso nauseato, si bestemmiano tutti i santi e gli dei, si sbuffa che nemmeno una pentola a pressione, si sbadiglia come un ghiro insonne e si sacramenta per i soldi buttati alle ortiche: mai un guizzo, un sussulto, un fremito, un simulacro di spauracchio. Per coloro "i cui standard sono talmente bassi che niente arriva a deluderli". Zombie, ti sparassero dritto in fronte. Il cinema ai cineasti, la terra ai contadini!
MEMORABILE: Memorabile? nei momenti più infelici -praticamente quasi sempre- mi sono spupazzato una bella fanciulla. L'unica cosa che devo a 'sta ciofeca.

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G.Godardi 29/01/08 16:36 - 950 commenti

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Dopo il buon exploit (nonchè relativa sorpresa) dell'horror d'esordio, Zombie riprende i personaggi di quel primo film per produrne un sequel interessante. Innanzitutto abbandona le tematiche horror (qui presenti solo in poche tracce) a favore di una storia tipicamente grindhouse e lo fa con una tale cura tematica e stilistica da lasciare davvero esterrefatti per il buon risultato ottenuto. Comincia ad affiorare anche il dualismo kubrickiano che esploderà nel film successivo. A metà strada tra Tarantino e Rodriguez, ma un poco più vicino al primo.

Homesick 26/02/08 17:25 - 5737 commenti

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Coraggiosamente, il film estremizza il valore catartico del contrappasso: chi si diverte a seviziare ed uccidere senza pietà è condannato a finire a sua volta torturato alla grande prima di crepare. L’ex metallaro Zombie dimostra di aver ben assimilato con personalità gli eccessi di Hooper, lo humour nero e la cinefilia di Tarantino e le raffinatezze stilistiche di Peckinpah nella rappresentazione della violenza; egli inoltre ha saputo sfruttare la fisicità degli attori, tra cui spiccano il clownesco Haig e il terribile vendicatore Forsythe.
MEMORABILE: Il balletto sexy di Baby davanti alle vittime. Forsythe che tortura i tre mostruosi torturatori-assassini.

MAOraNza 29/02/08 13:19 - 254 commenti

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Rispetto al debutto, un grandissimo salto di qualità sia sotto il punto di vista della regia che di sceneggiatura e recitazione. Sid Haig e soci traslano le loro nefandezze in una horror black comedy on the road, roba che Tarantino si sarebbe tagliato un mignolo per avere alcune delle intuizioni del signor Rob Zombie. Violento, irriverente, gratuito: un preludio alla scena finale che sulle note di Freebird dei Lynyrd Skynyrd è ben più di un omaggio a Peckinpah e che, da sola, probabilmente vale il "prezzo del biglietto". Inaspettato.

Herrkinski 28/05/08 16:14 - 8734 commenti

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Questo sequel vira decisamente verso il road-movie e il dramma violento; la vena puramente horror del prototipo viene lasciata un po' da parte in favore di atmosfere care ai vari Tarantino/Rodriguez & co. Quindi assistiamo a molta violenza, sevizie varie (con un po' troppe nudità inutili), fucilate e via dicendo, fino al bizzarro finale accompagnato da "Free Bird" dei Lynyrd Skynyrd, in una scena di epica violenza di gusto "Peckinpah-iano". Tuttavia, anche se ora la regia è più solida, il film non brilla per niente e lascia delusi.

Il Gobbo 30/05/08 09:01 - 3015 commenti

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Ibridazione a tratti superba di horror, western, road-movie, una capsula del tempo che restituisce indimenticate sensazioni anni '70, ma con piena - benchè non esibita - consapevolezza cinefila. Disturbante e teso come una corda di violino, efficamente interpretato, è sì un "horror" (comunque sui generis), ma anche il film più peckinpackiano dalla morte di Wild Sam. Forte.

Supercruel 4/08/08 03:27 - 498 commenti

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Tra horror e road movie, Rob Zombie disegna una realtà dove la linea di demarcazione tra buoni e cattivi è così sottile da sfociare nel caos dove domina solo la violenza. Nessuno è salvo, nessuno è puro. Addirittura, man mano che il film assesta pugni in faccia, si finisce per fare il tifo per il trio di ceffi assassini e torturatori. Non manca nemmeno una certa dose di dialoghi sopra le righe, quasi "tarantiniani", dotati di una cinica carica d'ironia. Grandissimo il cast, nel quale mi piace ricordare il duo Diamond Dallas Page/Danny Trejo.
MEMORABILE: Il finale epico, sulle note di Free Bird, è strepitoso.

Bruce 3/12/08 09:39 - 1026 commenti

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La saga della famiglia di pazzi assassini continua, ma non è un semplice sequel. Rob Zombie cambia registro e sceglie il reale, duro, sporco e cattivo, per una fuga folle, violenta e autodistruttiva per l'America. Bravo a non ripetersi ma il primo, a mio giudizio, è superiore per capacità visionaria. Polveroso.

Brainiac 16/01/09 01:50 - 1083 commenti

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Proprio non capisco il successo di critica che ha avuto questo film. L'ironia è rozza e non serve a nulla nell'ottica dell'empatizzazione coi personaggi (si veda la scena del "mitico" - chissà perché - clown con la prostituta, o quella ancora più scontata con la mamma e il bambino). L'intreccio, il sequestro sanguinoso, sono già visti, rivisti e stravisti. I dialoghi sono davvero orrendi e ricalcano i clichè del genere ("Chiudi la bocca! Spogliati!" etc..). Trovate, zero. Spunti, zero. Ho apprezzato il suo Halloween ed il suo noise metal, ma questo film è davvero brutto!

Patrick78 13/01/09 17:49 - 357 commenti

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Oh! Ecco finalmente il capolavoro di Rob Zombie. Un autentico corollario di violenze inaudite che vengono frullate in un mix di western, horror e road movie. Lontano anni luce dalle sciocchezzuole che sfornano ad Hollywood e soprattutto dal suo inguardabile esordio, il regista rocker anche grazie ad un cast stellare capitanato dal mitico Sid Haig, realizza un film dall'impatto visivo devastante, dai dialoghi allucinati e dalla morale decisamente sporca. Da far tremare i polsi la prova strabordante di un titanico William Forsythe. Film ineguagliabile.
MEMORABILE: Io sono il Diavolo e sono qui per fare il lavoro del Diavolo!

Capannelle 6/03/09 12:30 - 4572 commenti

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Divertissement horrorifico dal substrato tarantiniano. Arricchito da buoni sonoro e fotografia, da fermo immagine accattivanti, soffre di vari cedimenti strutturali ma può vantare una riuscita galleria di personaggi tra i quali spiccano Forsythe (il rude poliziotto) e Haig (il clown dal sorriso terrificante), i due più divertenti e borderline. Peccato per l'ottimo Trejo relegato in retrovia. Largo uso di maschere (di ferro, di pelle umana, dipinte) e di humour nero. Leccatissima la scena finale.
MEMORABILE: La coreografia dei resti della donna schiacciata dal tir. Il tiro a segno sulla tibia della bionda.

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Harrys 22/12/09 21:12 - 687 commenti

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Il Male incarnato viene respinto dal suo fetido ed angusto covo. L'esercitare le malsane attitudini varrà ai nostri il passepartout luciferino. Lungo il fetido e rozzo viale del tramonto, i Reietti proveranno per la prima volta paura e dolore, manna e goduria, mistificati da sevizie, crocefissi come l'anticristo, epurati da fiamme di beato rimando. Rob Zombie si cimenta col road movie, insozzando la fotografia, rendendo più opprimente, a dispetto dell'ambientazione, la constatazione dell'immondo. Esagerata, per bellezza, la colonna sonora. ****1/2

Trivex 1/03/10 23:07 - 1824 commenti

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Buon tentativo di replica dei forti road movies degli anni 70, questo filmaccio. Ed è perfettamente condivisibile la scelta di inquadrarlo come horror, visti i contenuti. Decisamente violento e a tratti disturbante, parecchio coinvolgente, tentatore nel creare simpatie verso i cattivi. Ma la tentazione è breve, poi subentra l'irritazione e la speranza che i "diavoli" vengano neutralizzati presto. Forse ci poteva stare anche di più, ma il marketing italiano ha scelto il divieto ai 14 e la forbice è stata probabilmente affilata. Molto meglio del primo!

Onion1973 10/06/10 19:10 - 163 commenti

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La famiglia dei 1000 corpi viene scovata e braccata da poliziotti e cacciatori di taglie. Zombie si distanzia dal primo episodio e libera appieno la propria vena antisociale e anarchica. Lo spettatore viene spiazzato e stordito: i "cattivi" sono rappresentati come vittime solidali, i "buoni" come sanguinari e spietati. Il risultato è un fastidio profondo, dovuto ad una asintonica empatia, tanto che il finale risulta realmente liberatorio. Ottime le interpretazioni (grande Haig) e la musica (menzione al remix di BrickintheHouse di Richie).
MEMORABILE: L'amplesso dell'orrido Captain Spaulding. La sequenza finale in stile western.

Darkknight 28/07/10 09:56 - 360 commenti

I gusti di Darkknight

Sequel inferiore al già mediocre prototipo. Nella prima parte è altrettanto prevedibile, poi vorrebbe farsi elegia dei mostri con fermo immagine finale alla Butch Cassidy. C'è chi definisce Rob Zombie "il Peckinpah dell'horror", ma il vecchio bloody Sam sapeva mostrare l'umanità dei cattivi oltre alla crudeltà, mentre con questi deficienti sadici senza speranza è impossibile ogni empatia. Tanto valeva portare fino in fondo il finale forcaiolo-reazionario: sarebbe stato ben più catartico e coraggiosamente originale...

Gestarsh99 13/08/10 12:52 - 1395 commenti

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Il migliore e più maturo film di Rob Zombie. Basta solo citare tutti i rimandi e le elaborazioni stilistiche di Peckinpah, Craven, Hooper, Boorman, etc. In pratica è il film che Tarantino avrebbe voluto da sempre realizzare: un horror/western on the road splatter e spietato! Al centro della storia c'è sempre la sadica famigliola del film precedente, che per l'occasione abbandona i lidi confortevoli dell'horror stanziale per lanciarsi in una sanguinaria scorribanda tra gli assolati paesaggi del Texas. Il film più crudo dell'ultimo decennio.

Travis76 29/08/10 11:03 - 28 commenti

I gusti di Travis76

Occhio per occhio... stavolta sono i sadici assassini del 1^ film ad essere braccati, inseguiti e torturati da uno sceriffo vendicativo (devo dire che si prova un certo appagamento a vederli finalmente anche nel ruolo di vittime). Sequel superiore al capostipite, che mette in continuo disagio lo spettatore per l'estrema violenza e il marciume fisico (nonché morale) che avvolge tutti i protagonisti. Strepitoso Haig/Spaulding, che emerge su tutti. Simpatici anche alcuni cameo di attori di horror anni '70-'80. Memorabile il finale free bird.
MEMORABILE: Chicca tra le scene eliminate in dvd: "ritorno" del Dottor Satana che si accanisce su Rosaria Dawson, entrambi non presenti nel montaggio finale.

Jandileida 2/10/10 14:26 - 1685 commenti

I gusti di Jandileida

Il caro Zombie si ripete e, dopo aver messo con successo 1000 corpi in una casa, spedisce la sua famigliola a "miracol mostrare" in giro per le strade polverose di un Texas cotto dal sole. Tanti i richiami e le atmosfere che ci riportano ad un certo cinema americano anni '70, ma non si puo non notare l'apporto personale di uno Zombie in forma strepitosa, che si lascia andare trasformando la pellicola in un sulfureo ottovolante guidato da un redivivo e fantastico Haig. Tanta violenza e tanto ritmo e, ovviamente, un'eccellente colonna sonora.

Mdmaster 8/10/10 11:19 - 802 commenti

I gusti di Mdmaster

Non mi aspettavo che dopo il mediocre House of 1000 corpses, Rob Zombie sarebbe stato in grado di riciclare gli stessi personaggi in un film davvero ben fatto. Stavolta l'attenzione è tutta sulla cattiveria di ognuno, nessuno si salva, dallo sceriffo (bravo William Forsythe) ai soliti noti (Sid Haig, adoro quell'uomo). Insomma, c'è poco da prendere sul serio qui, è puro action horror da godersi senza pensieri e Zombie ce ne fornisce a piene mani con uno stile meno da videoclip e più sporco/rustico a là Texas Chainsaw Massacre.
MEMORABILE: La splendida sequenza finale con Free Bird... da orgasmo.

Burattino 9/10/10 11:32 - 101 commenti

I gusti di Burattino

Rob Zombie, dopo il folgorante debutto de La casa dei 1000 corpi, con questo The Devil's Reject (incomprensibile la scelta del titolo italiano) porta una famiglia di psicopatici (di perfetta tradizione horror americana) in una frenetica avventura on the road. E questo è decisamente il film che lo consacra a miglior talento horrorifico della nuova generazione; una messa in scena superba, grande colonna sonora e trovate di regia quasi poetiche. Un must assoluto del nuovo millennio.

Nando 22/01/11 09:44 - 3907 commenti

I gusti di Nando

Un sequel efficace, efferato e provvisto di una narrazione doppia in cui l'odioso carnefice può trasformarsi in vittima e subire le giuste torture. In alcuni frangenti ha aspetti da videoclip veloce e razionale. Appropriata colonna sonora e finale epicamente consolatorio.

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Belfagor 25/02/11 15:50 - 2708 commenti

I gusti di Belfagor

Con questo banchetto truce, emetico e putrescente, Zombie celebra l'autodistruzione del genere horror, puntando ad una conclusione epica. Per questo ricorre a continui, a volte anche pretestuosi, richiami al western di Peckinpah e inserisce nella violenza una componente slapstick al fine di sublimarla. In più di un punto (sicuramente nel finale) il film sorprende, ma la gestione goffa e poco equilibrata delle varie componenti va a discapito del risultato finale. Sarebbe potuto essere un capolavoro, ma non va oltre la baracconata di lusso.

Macguffin 8/03/11 11:29 - 124 commenti

I gusti di Macguffin

I superstiti della schizzata famiglia Firefly, stanati dalla loro buia casa-mattatoio, escono alla luce del sole e fanno danni: ad attenderli ci sono una feroce revenge ed una fine più romantica di quello che meritino. Zombie perfeziona il suo stile (che mischia eccessi e finezze, B-movies e citazioni alte) regalandoci personaggi memorabili e un finale fantastico. Forse non si capisce bene dove voglia andare a parare ma, se lo scopo è di coinvolgerci e di spiazzarci, l'obiettivo può dirsi raggiunto.

Lupoprezzo 10/03/11 23:33 - 635 commenti

I gusti di Lupoprezzo

In questo secondo lavoro la regia di Rob Zombie è più ispirata rispetto all'esordio e tiene in piedi un film dalla sceneggiatura non certo irresistibile. La splendida ultima parte (si è tirato in ballo giustamente Peckinpah) impreziosisce notevolmente la pellicola, che raggiungerà il culmine, sulle note di "Free Bird", nell'immagine finale. Sheri Moon ha due belle chiappe e basta. Notevole.

Giùan 3/06/11 16:28 - 4946 commenti

I gusti di Giùan

Il film conferma le qualità registiche di Zombie, capace a mio giudizio più di innervare un certo autor (evol) e cinema d'azione americano (qui ci muoviamo tra il Peckinpah di Convoy o Getaway, il Corman/Scorsese di Bloody Mama e l'Arthur Penn di Gangster Story) che di seguire un filo originale e autenticamente proprio come a loro modo i suoi quasi coscritti Rodriguez e Tarantino. Detto ciò il film è una corda tesa, i protagonisti ottimamente disegnati (Sid Haig è una maschera, Sheri Moon conturbante e Forsythe terribile), il ritmo ben cadenzato.

Luchi78 4/08/11 14:34 - 1521 commenti

I gusti di Luchi78

Horror contaminato da mille altri generi (western e road movie in primis), ha il pregio di trasformare la semplice esibizione di sangue e violenza in qualcosa di stilisticamente più valido. Il finale è davvero esemplare e quasi riesce a trasformare l'allegra famigliola Firefly da carnefici efferati a vittime innocenti. Notevole anche le interpretazioni degli attori, Forsythe su tutti. Non resta che fare i complimenti a Rob Zombie (se non altro per la sua signora, ovvero Baby Firefly...)

Werebadger 28/09/11 23:37 - 270 commenti

I gusti di Werebadger

Sequel che abbandona gran parte dei toni horror del suo precedente in favore di un'aria più realistica e da road-movie. Molta più crudeltà: i malvagi del primo film diventano ancora più feroci e odiosi (ad un livello insostenibile, a quanto pare, anche per i loro interpreti) ma incapperanno in un vigilante spietato quanto loro che li ripagherà con la loro stessa moneta. Al diavolo chi dice che lo spettatore si schiera dalla loro parte, io per tutto il film ho parteggiato per il grandissimo sceriffo (un fantastico Forsythe).
MEMORABILE: La discussione con il critico di cinema; Il venditore di polli; La vendetta dello sceriffo Wydell.

Piero68 2/01/12 14:02 - 2996 commenti

I gusti di Piero68

Rob Zombie confeziona un film indecifrabile. Non è horror, thriller, splatter. È una sorta di "omaggio" (ormai le copiature si chiamano così) ad un cinema multi-genere. Poliziesco, noir, western, on the road, c'è solo l'imbarazzo della scelta per le citazioni di questa pellicola. Il risultato però è alquanto deludente. Soprattutto la sceneggiatura, che parte a razzo ma si ferma dopo appena 15 minuti. Chi salva dal disastro generale la pellicola è Phil Parmet, direttore di fotografia di lungo corso. È l'unica parte vincente insieme al montaggio.

Jena 11/02/12 11:25 - 1677 commenti

I gusti di Jena

Spacciare Zombie come il nuovo guru dell horror é per ora una fregatura: La casa dei mille corpi era brutto forte, il suo Halloween veniva annientato dal confronto con il capolavoro carpenteriano. Qui invece se la cava: niente di clamoroso ma questa sorta di western/horror/Charlie Manson fila via liscio, a parte alcuni irritanti svolazzi della boriosa regia zombiana. Cast horror da infarto: Sid Haig/Bill Moseley/Ken Foree/Michael Berrymann/Danny Trejo.

Ducaspezzi 27/09/12 19:18 - 222 commenti

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Nel primo film la grana dell'horror risiedeva, come è solito in tal sottogenere, nel fatto che l'inafferrabile, sconvolgente follia dell'allegra combriccola familiare, agisse nella fatale domesticità squinternata, sordidamente delirante e di una malsana iridescenza che screziava l'oscurità. L'estetica, soprattutto. Qui la luce del sole urla e l'insensatezza del male puro continua, dominio però non solo dei "noti" braccati lungo un tragitto di fuga che ne diluisce un po' l'icona, ove incidono azione e dialoghi acidi. Siamo all' action-pulp.
MEMORABILE: Forsythe a tu per tu con mamma Firefly; L'orchestrazione registica, il montaggio e il commento musicale di tutta la bellissima scena finale.

Deepred89 22/04/13 15:01 - 3873 commenti

I gusti di Deepred89

L'ultima notevole mezz'ora lascia addosso una gratificante sensazione di compiutezza, in grado di far dimenticare che per il resto della durata il film non fa che arrancare tra ambientazioni alla Hooper, violenza alla Rodriguez e qualche tocco di Peckinpah e Eli Roth. Buona confezione e personaggi efficaci immersi in una trama tutt'altro che efficace, con una ripetitiva sequela di violenze (non eccessive, ma non è questo il problema) che porta presto allo sbadiglio. Facendo bene i conti, non si supera il **!.

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Cotola 27/04/14 11:21 - 9540 commenti

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Di idee ce ne sono meno del primo film (che già non era un prodigio di originalità); c'è qualche buchetto di sceneggiatura e Zombie stavolta la tira un po' troppo per le lunghe. Mi è sembrato anche meno riuscito dal punto di vista visivo, però...però il film fa il suo lavoro. Disturbante ed immerso in un clima lercio e marcio fino al midollo, intriso di una violenza terrifica che non risparmia niente e nessuno (nemmeno lo spettatore da cui potrebbe tirare fuori il peggio). Citazionista, derivativo, omaggiante, con tanti cammei di vecchi attori cari al genere e con una notevole colonna sonora.

Taxius 20/03/15 18:25 - 1656 commenti

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Sicuramente il miglior film di Rob Zombie, che mescola l'horror con il road movie ambientandolo in un deserto sotto un cocente cielo azzurro (cosa atipica per un horror) Ed è proprio l'idea di ambientarlo di giorno e non di notte a rendere questo film un piccolo capolavoro del genere. Zombie è anche bravo a confonderci le idee su chi sia il buono e il cattivo. Finale epico con la canzone "Freebird".

Pesten 6/11/17 19:19 - 831 commenti

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Zombie prosegue la storia dei personaggi maledetti creati per il suo primo film e la imprime su una pellicola che, a oggi, rimane per me il suo lavoro migliore. Il circo perverso del predecessore viene filtrato attraverso un road movie horror che non lesina violenza e sequenze perverse, con una serie di nuovi personaggi altrettanto malati. Pur essendo un film dalla struttura più classica e lineare, non mancano anche qui perle di fotografia (la sequenza del colpo di pistola in testa) e l'attenzione per la colonna sonora. Bellissimo.
MEMORABILE: La scena finale sulle note di "Free Bird" dei Lynyrd Skynyrd, poesia in musica e immagini.

Rufus68 23/11/17 23:08 - 3968 commenti

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Filmucolo compiaciutissimo: Rob ama rivoltolarsi nel fango e nel sangue senza altra mira che di rivoltolarsi nel fango e nel sangue per eccitare il suo pubblico. La maniera affiora continuamente, dagli ammicchi cinefili fini a sé stessi (i nomi ripresi da personaggi dei Marx Bros.) ai (miserabili) dialoghi para-tarantiniani alla captatio benevolentiae delle rock hits. Insopportabile la signora Zombie. Il migliore é Forsythe: rispetto al contorno pare De Niro.

Minitina80 25/04/18 07:39 - 3214 commenti

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Le radici cinematografiche di Rob Zombie sono palesi, anche se non riesce a tradurle sempre in maniera del tutto convincente. Più insiste in violenza e linguaggio scurrile e paradossalmente meno rende credibili i suoi personaggi, rendendoli delle misere macchiette che sembrano uscite da un fumetto. Le partecipazioni illustri e il citazionismo portato all’estremo si rivelano ininfluenti e non spostano il giudizio complessivo. Si riprende gli ultimi minuti quando tocca punte di sadismo accettabili e inventa un epilogo se non altro caratteristico.

Redeyes 2/12/19 09:30 - 2495 commenti

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Riecco la simpatica famiglia Firefly, suo malgrado costretta a lasciare l’amata casetta per sfuggire alla mano lunga e vendicativa della legge (un ottimo Forsythe). La provocante Baby, il malefico Otis e il clownesco papà cominciano la loro sanguinolenta fuga fra rimpatriate grottesche, malvagità, turpiloqui e sesso. Zombie allarga le scene, affina la tecnica, infradicia tutto di citazioni e omaggi ma preme sempre sull’acceleratore, e onestamente ci piace così. Uno di quei pochi casi in cui il sequel non delude.
MEMORABILE: La sparatoria finale.

Myvincent 1/12/19 07:50 - 4003 commenti

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Ancora una volta Rob Zombie ci racconta ciò che gli è più congeniale, rafforzando uno stile tutto suo. Un'America periferica, malata e macabra, vittima di un manipolo di assassini satanisti senza scrupoli. Tecnicamente efficace e originale, ci duole dover concludere quanto alla fine si osservi il trionfo del Male contro il Bene, salvo che il capitolo in esame non sia quello definitivo.

Lupus73 16/02/20 12:43 - 1605 commenti

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Sequel dell'esordio di Rob Zombie. La famiglia Firefly viene beccata dalla polizia; inizia la fuga di Otis (uno Zakk Wylde meno nerboruto), Capitan Spaulding e Baby. Con confezione più professionale, putrida atmosfera southern e toni maggiormente inquietanti e meno farseschi del primo (che era più sperimentale), questo secondo atto risulta più maturo e concentrato sulla sceneggiatura evitando di incastrare troppe suggestioni (con l'effetto caotico e delirante del precedente) per un approccio da Tarantino annerito/incrudito. Meno personale ma più efficace.
MEMORABILE: La disputa tra il cinefilo fan di Groucho e lo sceriffo fan di Elvis; Il fotogramma con Lugosi in La sposa del mostro di Ed Wood e le varie citazioni.

Caveman 28/04/20 22:50 - 523 commenti

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Rob Zombie torna sul luogo del delitto e gira un signor sequel. Se il primo lavoro era la sua versione di Non aprite quella porta qui mantiene i personaggi principali per raccontare un horror (in parte) itinerante e certamente riuscito. I pazzi continuano la loro mattanza, ma avranno a che fare con uno sceriffo iconico magnificamente interpretato da Forsythe. Meno barocco rispetto al primo capitolo ma praticamente sullo stesso livello. Perfetto Rob nel ripescare i visi giusti, Foree e Berryman su tutti.

Daniela 20/01/23 09:15 - 13286 commenti

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Tampinati dalla polizia, i Firefly, sfuggiti all'arresto sono costretti alla fuga ma non rinunciano alle attività preferite, torturando e massacrando quanti capitano sulla loro strada... Migliore dell'originale perché reso più variegato dalla struttura on-the-road, per il resto ne presenta gli stessi pregi - personaggi icronici, buona fotografia, bella ost - ma anche gli stessi difetti. Quanto alla famiglia assassina, la saldezza dei legami al suo interno la fa apparire paradossalmente funzionale, tanto più che Zombie le regala un'uscita di scena elegiaca in stile peckinpahiano.

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Magerehein 25/01/24 15:26 - 1230 commenti

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I predatori bifolchi della famiglia Firefly ritornano nell'insolito ruolo di prede (ma non per questo saranno meno pericolosi) e la trama vira verso gli orizzonti del road movie, assumendo un'aria quasi tarantiniana ma più degenerata. Se la storia ha dei passaggi a vuoto, questa volta è la paradossale "simpatia" dei fuggiaschi (oltre ai loro dialoghi) a mantenere vivo l'interesse dello spettatore; tutto il cast si comporta ottimamente in tal senso. Zombie dirige bene e, come d'abitudine, confeziona un'ottima colonna sonora. Piccola parte per l'ex wrestler Diamond Dallas Page.
MEMORABILE: Spaulding requisisce l'auto al duo madre/figlioletto; Diamond Dallas Page sicario capellone; L'epilogo scandito da "Free Bird" dei Lynyrd Skynyrd.

Gabigol 1/04/24 08:46 - 655 commenti

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In questi lidi l'horror (Craven e Hooper in particolare) si contamina con il western e il gangster movie, restituendo un anomalo on-the-road gonfio di sporcizia, torture, sangue e turpiloquio assortito. Il ritmo resta alto; gli eccessi in termini di violenza esaltano, per contrasto e di catarsi, un cinema di feroce intrattenimento. Su tutti svetta l'implacabile vendicatore Forsythe, ma c'è spazio per qualche comparata di lusso (Foree, Berryman, Trejo). Meno videoclippara del previsto la regia di Zombie; ottima la fotografia di Pharmet. Ultimi trenta minuti davvero notevoli.
MEMORABILE: Lo stanamento iniziale; Il sedere di Sheri Moon in faccia alla Barnes; L'investimento col tir; Le torture dello sceriffo; La chiusa con "Free bird".

Diamond 24/04/24 07:42 - 692 commenti

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Road movie oscuro, sporco, sudicio, violento, malsano, sleaze ma anche commovente e gustosamente divertente, in perfetto anni 70 style. La storia avanza in maniera scontata ma Zombie è abilissimo a gestire il capovolgimento di situazione nel finale. Non ci sono buoni né cattivi, ma c'è la rappresentazione della violenza e della la rabbia umana raccontata mediante personaggi caratterizzati benissimo e dialoghi notevoli. Il capitano Spaulding è un personaggio superbo e Sheri Moon perfettamente in parte.
MEMORABILE: Il cameo dell'ex wrestler Diamond Dallas Page; I Lynyrd Skynyrd in sottofondo nel finale.

Buiomega71 31/05/24 01:21 - 3109 commenti

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Zombie azzera il pessimo esordio, mette in scena turpiloquio da film porno, sudiciume, sudore, zoofilia (la disgustosa pantomima dei "fotti polli") sangue, nudi integrali di corpi femminili vilipesi, copule sgradevoli (Capitan Spoulding, Ginger Lynn e la cicciona vogliosa), umiliazioni e sevizie sessuali all'Ultima casa a sinistra. Di mezzo il sole che scotta nel più bel casino del Texas (il bordello di Ken Foree), il cinema exploitation cormaniano dei Lester e dei Teague, fino alla ferocia disumana che si bea di estasiatico giustizialismo winneriano. Rob a un passo dal capolavoro.
MEMORABILE: Wendy che fugge indossando la faccia scuoiata del marito; Le sevizie sessuali ai danni di Priscilla Barnes; Il silente e sanguinoso raid al bordello.

Von Leppe 3/09/24 19:39 - 1310 commenti

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Siamo sempre dalle parti di Non aprite quella porta; quindi nei paesaggi assolati del Texas, dove la famiglia di psicopatici assassini del film precedente continua a mietere vittime. Poco manicheo nei personaggi: sembra quasi voglia generare empatia nei cofronti dei criminali. Presenta comunque scene thriller riuscite e dialoghi a volte divertenti, tutti dal sapore tarantiniano. Notevole la messa in scena, malgrado l'ambientazione sporca e povera, specie nei costumi anni Settanta tra il rock e il country.

Teddy 11/05/25 03:34 - 1113 commenti

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Rob Zombie abbandona l’allure goticheggiante dell’esordio e si butta a capofitto in un vortice di violenza che è, a tutti gli effetti, un grido rabbioso contro le istituzioni federali. Quello che ne esce fuori è un film pulp, triviale, in cui corpi e gerarchie vengono fatti a pezzi sotto il pesante fardello della disillusione. Momenti più epici che terrifici e grande padronanza del mezzo cinema. Tarantiniano.
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  • Homevideo Patrick78 • 29/04/09 16:40
    Pulizia ai piani - 545 interventi
    Da non lasciarsi sfuggire la bellissima edizione speciale a due dischi(si trova nel cofanetto insieme al pessimo La casa dei 1000 corpi)dove verrete travolti da un mare di extra e dal fantascientifico prologo(purtroppo eliminato dal montaggio finale per non creare continuità con il predecessore)in cui Rosario Dawson in versione infermierina riceve le"amorevoli"cure del Dottor Satana.
  • Curiosità Patrick78 • 29/04/09 16:51
    Pulizia ai piani - 545 interventi
    -Rob Zombie chiese esplicitamente a William Forsythe di interpretare lo sceriffo John Quincy Wydell ispirandosi a due mostri sacri come Lee Marvin e Robert Shaw...Missione compiuta.Quando si dice capirne di cinema...

    -Leslie Easterbrook,la formosa interprete della saga Scuola di polizia nei panni del tenente Debbie Callahan,prese il posto di Karen Black che nel primo episodio(La casa dei 1000 corpi)ricopriva lo stesso ruolo di Mother Firefly.Questo grande errore si deve al fatto che la stessa attrice chiese un salario troppo alto.Molto probabilmente Karen Black se ne sarà pentita amaramente...

    -Quentin Tarantino lo considera uno dei quattro migliori film del 2005.
  • Musiche Gestarsh99 • 2/04/11 23:12
    Scrivano - 21545 interventi
    Alcuni stupendi brani della meravigliosa colonna sonora del film:

    * Midnight Rider (degli Allman Brothers Band)

    * Satan's Got to Get Along Without Me (di Buck Owens & His Buckaroos)

    * Fooled Around and Fell in Love (di Elvin Bishop)

    * Rocky Mountain Way (di Joe Walsh)

    * Free Bird (dei Lynyrd Skynyrd)
  • Musiche Kanon • 3/04/11 10:55
    Fotocopista - 841 interventi
    Mi permetto di aggiungere Terry Reid - To Be Treated Rite :

    http://www.youtube.com/watch?v=C959v_3SSKo
  • Discussione Buiomega71 • 31/05/24 10:21
    Consigliere - 27156 interventi
    Rob Zombie fa inversione di marcia ( e Stone non sarebbe messo lì a caso), azzera quella robetta dell'esordio (a questo punto perdonabilissimo, e , intelligentemente, toglie dal montaggio le pagliacciate da allegro chirurgo del dottor Satana/"Master Blaster ", cambiando, con un colpo di spugna, totalmente registro) e si butta a capofitto nel vero luridume, nel sudiciume incrostato dell'america tanto cara a Charles Bukowsky che va a braccetto con John Waters (impagabili, per sgradevolezza, le copule di Capitan Spaulding con Ginger Lynn sognata a "cavalcare", per poi ritrovarsi una cicciona vogliosa al suo posto nel letto, con lui che si alza cone le mutande sporche) , dei reietti (appunto) dei looser peckinpahniani,  del sudore, della puzza, del sangue, della polvere da sparo, del degrado subculturale (i disgustosi discorsi zoofili sui "fotti-polli"), del sole che picchia tra la polvere nel più bel casino del Texas (il bordello gestito da Ken Foree e lo straordinario, silente e sanguinoso raid notturno con i cacciatori di taglie), prende di mezzo quel cinema cormaniano tanto caro a Tarantino e ai fan dell'exploitation (i Teague, i Lester), Texas, 1978, sterminateli senza pietà, seguendo la "strada dei mattoni dorati" del Mago di Oz in mezzo al pattume di Desperate living.

    Zombie riallaccia la continuità di quell'America violenta e selvaggia che ebbe inizio con il redneck ghignante che spara a Wyatt e a Bill nel finale di Easy rider, inseguendo il fil rouge delle rabbie giovani malickiane (d'altronde nemmeno Tarantino ha inventato niente).

    Un incipit d'assedio mozzafiato che sta tra L'uomo nel mirino e Il buio si avvicina, una fuga on the road che mutua i canoni delle sotto-tarantinate e che lo avvcina ai crismi mortiferi (sotto i cieli tersi adombrati dalle nuvole e le strade polverose con scalcagnati motel all'angolo) di Kalifornia, tenta di creare empatia con il suo terzetto di psicopatici assassini alla Mason-Family (senza, però, riuscirvi, visto che il sottoscritto tifava spasmodicamente per quel gran bastardo del braccio violento della legge sotto forma di un ritrovato, e immenso, William Forsythe, che troneggia a muso duro e si mangia il resto del cast), vola basso con le citazioni stucchevoli, ci infila pezzi musicali da brividi, stocca in momenti registici altissimi (la fine della corsa nel gran finale penniano, gli stop-frame, gli split-screen, la ragazza che corre a perdifiato fuori dal motel, indossando la macabra e hooperiana faccia scuoiata del marito, per poi impattare rovinosamente contro un tir), e aggiunge misoginia (del politicamente scorretto fatto virtù), un potentissimo turpiloquio da film porno, nudi integrali di corpi femminili violati, villipesi, offesi, angariati, palpati, profanati, fino ad arrivare in zona Ultima casa a sinistra, con le insostenibili sevizie sessuali ai danni di Priscilla Barnes (con aggiunta della volgarissima battuta, a posteriori, della canna della pistola, che odora, infilita lì).

    Non è tanto la violenza grafica in sè (teste sfondate a legnate, mani inchiodate, grafettatrici all'opera sul torso dei carnefici, pugnalate) ma è proprio la dimensione sudaticcia e sporchissima ad avvolgere questo opus zombiano, dove tutti sono dei gran bastardi e non si risparmia niente e nessuno.

    Un divertente battibecco cinefilo post tarantiniano-che, però, mutua in un assolo molto zombiano, (il critico cinematografico che ama i fratelli Marx contro lo sceriffo di Forsythe che idolatra Elvis), Capitan Spaulding che prende a cazzotti le mamme (P.J.Soles) davanti ai figlioletti, Sheri Moon che non sculetta più come un'oca ma da prova di essere anche un'ottima attrice (tutta la parte dello schiaffo e del "sparami sul sederino" nella stanza del motel), e la simpatia zombiana per le prostitute, i papponi e la gente che vive nel disagio ai margini della società, come sarà la straordinaria prima parte in famiglia Myers del suo primo Halloween.

    Poi quell'estasiatico momento di giustizia sommaria da parte di un'invasato William Forsythe , che sta tra Winner, Monicelli e i nostri commissari di ferro, di quel cinema reazionario tanto caro a Clint Eastwood e a Don Siegel, dei vigilante lustighiani e glickenhausiani, del sadismo occhio per occhio e dente per dente (la caccia notturna, tra le vacche, a Sheri Moon è un'altro gran pezzo di cinema), dove lo spirito incarnato della vendetta sommaria ha fatto fremere di goduria  il sottoscritto nella stessa maniera in cui la Kidman massacrava gli abitanti di Dogville o i marines accoppavano la cecchina viet di Full metal jacket.

    Bellissimi, poi, i titoli di coda tra vallate, strade deserte e cieli azzurri verso l'infinito delle grandi distese americane dall'ampio respiro fordiano.

    Senza altro indugiare, per chi scrive, il capolavoro della maturità di Robert Bartleh Cummings.
    Ultima modifica: 31/05/24 20:24 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 31/05/24 10:41
    Consigliere - 27156 interventi
    Il dvd (singolo) edito dalla Eagle Pictures

    Formato: 1.78:1
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano, italiano per non udenti
    Nessun extra
    Durata effettiva: 1h, 44m e 29s

    Immagine al minuto 0.40.41

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images68/PDVD-368.jpg[/img]
    Ultima modifica: 31/05/24 10:43 da Zender