Ennesima commedia francese che sfrutta l'idea del cretino di passaggio da utilizzare per biechi scopi di comodo. Nello specifico si parla di una famiglia i cui primi matrimoni vanno regolarmente a scatafascio, mentre i secondi funzionano. Quando allora la bella figlia (Kruger) decide che è il momento di sposarsi con l'uomo giusto, capisce che per ripararsi dalla "maledizione” deve prima sposarne uno "sbagliato". Incontrato in aereo Jean-Yves (Boon) e capisce presto che sarà lui la vittima designata. Comincia così le operazioni di seduzione (non difficili, vista la... carrozzeria). Niente di nuovo sotto il sole (del Kenya, dove è ambientata parte...Leggi tutto della vicenda), col cinema francese che continua a riproporre la stessa idea articolata in mille modi diversi. Dimostrando bella inventiva nel creare situazioni divertenti, meno nello sceneggiarle con la dovuta abilità. Fortunatamente Diane Kruger, oltre che davvero bella, può contare anche su una notevole espressività, grazie alla quale può ravvivare un film comunque diretto con buon mestiere. Boon è il solito “cane bastonato”, simpatico e sotto le righe, complementare all'esplosività fin eccessiva della Kruger, moderatamente divertente. Non tra i migliori risultati del filone, ma non ci si annoia e il rapporto tra i due offre discrete trovate. Piuttosto faticosi invece i passaggi da flashback a presente.
Lei vorrebbe sposare l'uomo che ama e con cui convive da 10 anni, ma, per scansare una maledizione di famiglia, deve prima farsi impalmare da un allocco qualsiasi da cui divorziare subito dopo. Essendo bella come Kruger il piano è di facile attuazione, ma poiché l'allocco ha la faccia buffa e il buon cuore di Boon... Non è certo l'imprevedibilità la carta su cui punta Chaumeil, quanto, come nel film precedente, il mix fra sentimento e comicità, anche qui piuttosto riuscito. Commedia non certo epocale, ma amabile, leggera senza essere né stupida né volgare.
MEMORABILE: La faccia di Boon dopo la seduta dentistica
La Francia nelle commedie ormai è quasi sinonimo di sicurezza. Ha dalla sua una leggerezza che spesso sfugge agli americani e viene annacquata dagli italiani. Boon ha la faccia giusta per esser abbinato alla bella Kruger senza gridare allo scandalo. Con un gioco di flashback in chiave natalizia si narrano le vicissitudini della bella e della sua "maledizione" di famiglia. Lo scrittore per guide turistiche è il giusto tramite per superarle e scivolare verso l'amato che aspetta a casa. Il resto è cosa nota come il finale, ma fa sorridere.
Apparentemente poco conciliabili, Diane Kruger e Dany Boon si rivelano una coppia assai assortita in una commedia francese gradevole e abbastanza originale. La sceneggiatura mette insieme situazioni paradossali e dialoghi divertenti e il regista (reduce dal riuscito Il truffacuori) dirige con buon senso del ritmo. Qualche passaggio un po' scontato, specie nel finale, ma mal complesso un film riuscito.
Peccato. Si parte indubbiamente da un'idea scadente che però porta a un'evoluzione della trama divertente, spassosa e ben recitata. Purtroppo una seconda parte estremamente banale conduce la pellicola sui canoni del sentimentalismo spicciolo. Non sarebbe stato un capolavoro, ma poteva essere un buon film.
Commedia dallo spunto simpatico per quanto assurdo, supportato efficacemente dalla frizzante coppia protagonista, con la Kruger in particolare davvero scatenata. Un po' banale la seconda parte, che tende a depauperare quanto di buono costruito prima tra romanticismo facile e una certa lentezza. Comunque, nel complesso, rimane un film gradevole e ben interpretato.
Mediocre commedia dove il protagonista si trasforma in uno zerbino umano su cui lei, quando è fortunato, si pulisce le scarpe coi tacchi a punta, o con gli scarponi chiodati da rocciatore. Il giochetto però è troppo tirato e la pellicola ne risente parecchio, soprattutto nei momenti di pausa tra una cattiveria e l'altra. Si può vedere, ma è uno di quei prodotti usa e getta con la dicitura chiara "Vietato riutilizzare".
MEMORABILE: Il protagonista dà ordini in tedesco al leone, pensando di intimidirlo "Raus!"; Il trattamento ai capelli.
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