Due reduci del Vietnam conducono una vita tranquilla finché dei criminali non pesteranno uno di loro riducendolo un vegetale, l'altro lo vendicherà e non si limiterà solo a quello.. Tema della giustizia privata affrontato bene anche se non mancano gli scivoloni: a parte la faccia poco azzeccata di Ginty, qualche esagerazione come la lotta con bombe a mano, la decapitazione e sopratutto il mafioso tritato andavano palesemente evitate! Il poliziotto poi sembra recitare in un film a parte Tutto sommato si lascia vedere.
MEMORABILE: Il mafioso tritato, la testa di cartone decapitata, il maniaco sessuale grasso, le bombe a mano.
Uno dei capolavori assoluti del poliziesco metropolitano degli anni 80. Gioiello firmato da un James Glickenhaus in stato di grazia, un viaggio all'inferno senza ritorno, tra ragazzi marchettari, droga, tritacarne giganti, degrado e sporcizia. Un revenge movie coi controfiocchi e mio personal cult. Il prologo in Vietnam è tra le sequenze più splatter e violente che il grande cinema di quegli anni ci abbia mai regalato. Non fatevi ingannare, non è il "solito" action movie, ma un incubo metropolitano che difficilmente si scorda. Assoluto.
MEMORABILE: Il prologo in Vietnam; il feroce omicidio dell'amico di Ginty; i panzoni che se la fanno con i ragazzini; la ragazza tossica.
Straordinario revenge/poliziesco degli anni 80, teso, sporco, violento, con una memorabile soundtrack. Strepitoso l'inizio in Vietnam, realistico e perfetto nel dare il ritmo al resto della storia. Grande Robert Ginty, perfetto nella parte. È uno dei migliori esempi di action di quegli anni, dove le metropoli americane erano invase da prostitute, drogati, papponi e delinquenti di ogni sorta. Almeno al cinema. Vale Il cacciatore di Cimino.
Giù il cappello davanti a uno dei migliori "it's vendetta time" di sempre, sicuramente superiore a Non violentate Jennifer, anche se qui si tratta di poliziesco metropolitato mentre l'altro è un rape'n'revenge. Alcune idee sono sublimi, dal tritacarne gigante al prologo in Vietnam, crudo come carne alla tartara, ma più di tutto a risaltare sono la sporcizia e il marciume che si respirano nella pellicola, tra dealers, teppisti da Classe 1999, papponi-panzoni-pedofili e tossiche perse. Cult personale.
MEMORABILE: Il rampino nella schiena, il tritacarne formato famiglia; Il pappone-panzone-pedofilo; Il prologo in Vietnam.
Concettualmente sarebbe ancora più estremo di Executor, ma vuoi per la faccia da pacioccone del protagonista nel ruolo di giustiziere, vuoi per la censura che avrà soffiato sul collo del regista, il sadismo lo si rasenta senza addentrarvisi e ci ci si limita a ammirare gli strumenti di tortura. Il contrapasso dantesco viene applicato bene: ogni criminale ha la punizione che si merita e c'è pure la ricomparsa piacevole della Eggar, che avevamo lasciata a Spoleto e dintorni nel filmone di Crispino. Nel complesso buono.
Rape & revenge? Non proprio, io lo chiamerei "Top Class Full Violence Tourbillon": nel Vietnam (dove già vediamo volare una testa) si svolge un succoso preambolo, mentre il resto della storia di svolge nelle strade e nei sobborghi della Grande Mela. Un giustiziere privato che non fa differenziazioni, spara, trita e sacrifica. Più nero di così si muore.
Spin-off del Giustiziere della notte bronsoniano, con qualche eco pure da Taxi driver, ma capace di brillare di luce propria grazie a svariate trovate geniali (le esecuzioni, fantasiose e ben girate) e a un senso dell'humour nerissimo e impercettibile, ma comunque presente. Ginty, con quella faccia alla Paul McCartney, non mi ha convinto troppo ma resta al servizio del ruolo; non male il resto del cast. Il film parte in quarta poi rallenta un po', con qualche parentesi superflua, ma il contrasto tra staticità e stralci violentissimi funziona.
MEMORABILE: Il tritacarne gigante; Il sudicio covo dei pervertiti.
Più che dalle parti del Giustiziere della notte qui sembra di vedere un lontano progenitore dei moderni torture porn, viste le sevizie cui sono sottoposti i malcapitati che finiscono nelle mani dello Sterminatore (uno viene triturato in un enorme macina carne, un altro bruciato vivo ecc). Purtroppo la regia è veramente rozza e on poco senso del ritmo e non aiutano certo i pessimi attori (tra cui lo sterminatore Ginty con quella faccia da giuggolone). Il prologo nel Vietman però è da antologia; peccato non si prosegua su quella strada...
Diciamo che la sceneggiatura non è il punto forte di questo film, che sembra anzi un pacchetto disordinato di immagini che seguono un canovaccio, razionale e comprensibile ma con veri e propri "buchi" nella continuità della vicenda. Il resto invece è davvero buono! A partire dalle immagini di guerra crudeli mostrate tra fuochi e fiamme per poi giungere nei quartieri infimi e sporchi di N.Y. dove la violenza sarà esplicitata nella vendetta più clamorosa. Il finale è da vedere, dalla scelta drammatica in ospedale fino al duello sulla nave della morte.
Sarà per la disordinata sceneggiatura, sarà per la faccia un po' così di Robert Ginty, ma questo ennesimo giustiziere, anche se le sue vittime sono criminali della peggior specie, ispira molta meno simpatia del capostipite Charles Bronson. Sporco e violento come ci si aspetta, a tratti rozzamente eccessivo, ma con un finale meno scontato del previsto. George è il poliziotto sulle tracce del protagonista; la Eggar, nei panni di una dottoressa, è sempre elegante ma sembra finita sul set per caso. Non male le musiche di Joe Renzetti.
Fra i "vigilante movie" è forse uno dei più rappresentativi dopo l'apripista di Winner. Ottimo l'inizio in Vietnam (con una delle decapitazioni più disturbanti del cinema dell'epoca), ben contrapposto alle successive immagini aeree di New York. Il passaggio del protagonista da magazziniere reduce a giustiziere notturno è un po' repentino, così come le sequenze più drammatiche (l'eutanasia) mancano di pathos. Belle invece le sequenze d'azione e di violenza metropolitana. Non un film del tutto riuscito, ma si lascia ricordare. Finale nerissimo.
MEMORABILE: I titoli di testa commentati dalla canzone "Heal it" di Bowling; Il tritacarnone; La vecchia rapinata e picchiata; Il grassone pervertito; La fine.
Molto interessante. Meno violento dal punto di vista del sangue di quanto ci si possa aspettare, ma assai brutale comunque. Ginty con la sua aria innocente è un'ottima scelta per rappresentare questo giustiziere, sprecata ma sempre favolosa la Eggar, ottimo George poliziotto. Da segnalare il club dei pervertiti e il sanguinoso prologo con decapitazione (uno stupendo effetto speciale). Bellissima la fotografia con New York inquadrata divinamente come in pochi altri film. Nel suo genere merita.
MEMORABILE: La fine del mafioso; Il nascondiglio per rapire il mafioso; Il prologo; La prostituta abbordata e successivo trattamento; Il giretto nel club privato.
Versione casereccia ma godibilissima del Giustiziere della notte (con innesti di Taxi driver): come in molti film del genere d'epoca, la vera protagonista è la New York fine '70 pre-bonifica: luridissima, perversa e letale, un inferno vero e proprio dove non si salva nessuno, dove regna la disperazione e dove la violenza si combatte sempre e solo con altra violenza. Per il resto la sceneggiatura ha più buchi di una forma di groviera, il protagonista non è tra i più memorabili, qualche effetto speciale è visibilmente povero. Ma che importa, quando il risultato è così godibile?
Partenza da namsploiter splatterone e napalmifero: dopo un simile bagno di fuoco, che c'è di meglio di un Winner Algida per tutti, con la metropoliteppa a sovrascrivere i Vietcong (la città come jungla blablabla)? Altrimenti detto: se era bene non farle orbitare a Kersey, figurarsi il male nel dare ai nervi a un veterano con stress post-traumatico. Che infatti fa fuoco e fiamme. Glickenhaus non ci va parco né piano coi complementi di morto a luogo, tra tritacarne selettivi che non sputazzan fuori gli abiti (!), saldatori, fiamme ossidriche e gasolina. Inutile negarlo: Ginty-pleasure.
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La VHS della Warner è integrale ( che reca il farlocco PER TUTTI nel retro cover)
I tagli effettuati dopo sono stati approntati per il passaggio televisivo, in quanto il film ha il divieto ai minori di 18 anni
Non capisco poi il senso di copia e incollare i tagli di Intagliataglia ( che sembra una cosa buttata lì senza costrutto), quando è un sito accessibile a tutti.
La VHS della Warner è integrale ( che reca il farlocco PER TUTTI nel retro cover)
I tagli effettuati dopo sono stati approntati per il passaggio televisivo
Non capisco poi il senso di copia e incollare i tagli di Intagliataglia ( che sembra una cosa buttata lì senza costrutto), quando è un sito accessibile a tutti.
Buio, li ho copiati ed incollati (citando peraltro la fonte) perché ritenevo che potesse essere interessante, senza che il lettore dovesse cercare la cosa andando sul sito di Italiataglia. Forse può essere considerata una cosa senza costrutto, ma a me non pareva così.
La VHS della Warner è integrale ( che reca il farlocco PER TUTTI nel retro cover)
I tagli effettuati dopo sono stati approntati per il passaggio televisivo
Non capisco poi il senso di copia e incollare i tagli di Intagliataglia ( che sembra una cosa buttata lì senza costrutto), quando è un sito accessibile a tutti.
Buio, li ho copiati ed incollati (citando peraltro la fonte) perché ritenevo che potesse essere interessante, senza che il lettore dovesse cercare la cosa andando sul sito di Italiataglia. Forse può essere considerata una cosa senza costrutto, ma a me non pareva così.
Sinceramente trovo senza senso prendere e copia e incollare senza, tra l altro, spiegare il perché il film ha subito dei tagli in un secondo momento.
Ci sta citate italiataglia se si fanno delle comparazioni cut/ uncut
Altrimenti si saccheggia il sito e si mette tutto su copiandolo e incollandolo, così, giusto per scrivere qualcosa, senza scriverne le motivazioni.
Cheppoi alla fine è un sito consultabile in una manciata di secondi, ormai noto a tutti gli appassionati
Francamente non capisco che problemi ti causi il fatto che abbia copiato ed incollato qualcosa da Italiataglia, citando la fonte. Forse inutile, ma forse qualcuno potrebbe preferire vedere qui cosa fu tagliato senza dover aprire un'altra pagina. Poi se la cosa t'infastidisce me ne scuso, non era mia intenzione farlo.
Francamente non capisco che problemi ti causi il fatto che abbia copiato ed incollato qualcosa da Italiataglia, citando la fonte. Forse inutile, ma forse qualcuno potrebbe preferire vedere qui cosa fu tagliato senza dover aprire un'altra pagina. Poi se la cosa t'infastidisce me ne scuso, non era mia intenzione farlo.
Perché allora hai copia e incollato senza spiegare il perché il film ha subito dei tagli in un secondo momento?
Quindi prendiamo tutte le schede di italiataglia e le appioppiamo sul Davi senza né un perché ne un percome e senza un minimo di spiegazione ( anche, magari, creando confusione, come se non ce ne fosse già abbastanza su tagli e non tagli)
Per carità, a me non dà nessun fastidio, trovo solo la cosa piuttosto senza senso, tutto qui.
HomevideoZender • 21/10/20 14:52 Capo scrivano - 48848 interventi
E' una cosa che si può fare ogni tanto per film che interessano particolarmente chi scrive o se utile a un discorso precedente, poi come sempre (cioè per Imdb eccetera) non dovrebbe diventare un'abitudine. Appunto perché esiste già un sito dove guardare questo tipo di cose. Poi ovviamente se uno vuol farlo lo fa (senza esagerare appunto).
ignoro se la curiosa sfumatura dialogica che vado a riportare sia stata conservata nel doppiaggio nostrano (la mia unica visione della vhs italiana fa capo all'88, un po' troppo per ricordarlo: magari il sempre puntuale buio che venera questo film può venirmi in soccorso), ma quando Dalton parla al telefono con Megan dell'M-16 si impapera definendolo executor per poi correggersi immediatamente con exterminator... (- nel br è a 69'34" ) chissà, solo un caso o forse glickenhaus aveva già allora in mente le basi per executor (che però è una rititolazione nostrana, in originale si chiama the soldier)??
la frase di lancio del flano soprastante è favolosamente spaccona, tra le più fantasy di sempre. cioè pensare che questo film funga da prova di abilitazione per far parte delle forze dell'ordine..!! :D :D
il ritrovamento di anarchy cookbook in casa del protagonista è una forzatura ai limiti del risibile, considerato che questi è un reduce del vietnam e non ha verosimilmente alcun bisogno di manuali fai da te per novizi per costruire armi e ordigni rudimentali
* La sequenza del Vietnam è costata 400.000 dollari, pari al 20% del budget di 2 milioni di dollari. La famigerata decapitazione all'inizio del film è costata 25.000 dollari (il manichino a grandezza naturale con espressioni facciali modulari è stato costruito da Stan Winston). La location (l'Indian Dunes National Park in California) è la stessa in cui Vic Morrow e due bambini rimarranno tragicamente uccisi nel segmento "Time Out" di Ai confini della realtà, girato da John Landis. Anche la scena fatale con Vic Morrow e due bambini nel segmento "Time Out" era ambientata in Vietnam.
* La scena del bordello è stata girata in un vero bordello. James Glickenhaus ha raccontato che stavano girando nelle vicinanze quando la polizia lo ha chiuso e gli hanno chiesto se voleva girare lì. Ha detto che girarla lì ha reso il tutto molto più realistico di qualsiasi set.
Nel doppiaggio italiano la banda dei cattivi che massacrano Michael (Steve James) viene chiamata "I boia pestatori". Il nome originale nel film è però "Ghetto Ghouls". Lo si nota anche al minuto 19 sul giubbotto di uno dei componenti che viene interrogato da John (Robert Ginty):