Growth - Terrore sotto la pelle - Film (2009)

Il titolo, che vista l'assonanza col growl (tipico cantato-a-risucchio-di-caffettiera-in-ebollizione) potrebbe trarre in inganno metallari neofiti, non è l'unico riff azzeccato di quest'horror sottocategoria (ipotetici)animali-assassini. Sorta di Squirm transgenico ed isolano, narra di quattro ragazzi assediati da una truppa di vermoni che aspirano ad insinuarsi sottocute, con, ovviamente, grandissimo scorno da parte degli ospiti. Niente savana, dunque, piuttosto pozze salmastre come nell'omologo Slugs. Inoffensivo come tutti i film dove la minaccia è portata da invertebrati, ma divertente.

Se cercate una storia con un minimo di comprensibilità e coerenza, e una sceneggiatura conseguenziale, potete stare alla larga da questo filmetto confusionario e sconclusionato. Se, come me, siete appassionati all'estremo dei b-movie a base di verminsettoni parassiti e ripugnanti, potete anche dare un'occhiata per gustare le numerose sequenze "weird". Ma senza tentare di affaticare inutilmente il cervello. Solo per amatori di bocca buona (e io, in certi casi, lo sono).

Risposta low-cost a Slither di James Gunn e, di conseguenza, all'intero filone del cinema parassitario, dal demone di Cronenberg agli alieni di Dekker. Tra penuria di sorprese (anche l'aspetto banalmente verminoso delle creaturine zombificanti lascia impassibili) ed effetti speciali per lo più di scarsa resa (la CGI, specie se povera, mal si conforma alle norme impressive del body horror), prende forma un prodottino da videoteca insignificante e inevitabilmente derivativo (curioso, però, come location costiere e inserti found-footage anticipino The bay). Cliffhanger finale simpatico.