Cimitero vivente - Pet sematary - Film (1989)

Cimitero vivente - Pet sematary
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È stato definito, a ragione, il lavoro più sanguinario tratto da un romanzo di Stephen King (e in questo senso il divieto ai minori di 18 anni è sacrosanto), rifiutato da Romero e girato invece dalla brava Mary Lambert, con un passato nel videoclip e un film all'attivo (SIESTA). PET SEMATARY è, caso raro nella bibliografia kinghiana, superiore al romanzo omonimo, troppo dispersivo e pretenzioso (anche se con alcune notazioni gustose che mancano al film per ragioni di tempo). La sceneggiatura, curata dallo stesso King (che appare anche come attore nella parte del prete al funerale della domestica), è efficace e sintetizza con gusto gli umori del...Leggi tutto romanzo, sfrondandolo nel contempo delle lungaggini inutili e puntando sull'efficacia delle ambientazioni (siamo proprio nel Maine, la terra di King). Soprattutto la prima parte è perfetta e vede nella scena dell'investimento del piccolo Gage l'apice di un clima di angoscia persistente. Già, perché PET SEMATARY rappresenta quasi la quintessenza del film horror moderno e riesce a instillare nello spettatore un senso di terrore profondo. Non ci sono inutili siparietti da commedia malriuscita come a volte capita in certi horror anche di buon nome (alcuni Hooper e Craven lo testimoniano); c'è solo l'orrore di una tragedia che aleggia nell'aria fin dai primi minuti e si consuma attimo dopo attimo fino all'incredibile finale, con l'avvento del piccolo zombi cannibale. Non è un film complesso e forse tratta l'argomento morte con eccessiva superficialità (il libro in tal senso è migliore): il fantasma di Pascow è una presenza ingombrante, il cast è piuttosto anonimo (anche se ben diretto), ma alcuni effetti e l’atmosfera generale sono davvero strepitosi.

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Magnetti 6/04/07 11:58 - 1103 commenti

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Incredibile la somiglianza dell'idea del film con lo Zeder di Avati: terreni K contro terra di un antico cimitero indiano, che riportano in vita i morti però senz'anima, malvagi e violenti. Ciò non toglie nulla a entrambi i film. Pet Semetary è un horror perfetto che mischia sapientemente paura e angoscia. Già all'inizio con il gatto sepolto... Angosciante anche il racconto (e le immagini) della sorella della moglie malata di meningite spinale. Insomma "I don't want to be buried in a pet sematary..." (Ramones per la colonna sonora).

Undying 29/04/07 17:26 - 3807 commenti

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Le assonanze tra questo film e Zeder ci sono, eccome: resta da capire chi per primo (sembra che King abbia scritto il romanzo a cavallo del 1982/1983) abbia intuito le potenzialità della storia (del finale in particolare). Come che sia, Pet Sematary è un gran bel film: pauroso al punto giusto (la vecchia malata terminale) quando affronta il "terreno" del verosimile, meno incisivo quanto si lancia sul paranormale (il bambino zombi). Mary Lambert, regista donna, mostra buone qualità, che perderà quando dirigerà il sequel. Compatto.

Puppigallo 2/05/07 18:23 - 5251 commenti

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Un film di rara crudeltà (fisica e psicologica). Cosa non si farebbe per riavere una persona amata (una moglie, un figlio). Il vero problema è: a che prezzo? Eppure il protagonista, pur sapendo cosa rischia… Un vero horror, che sa toccare i tasti giusti: scene forti alternate a momenti inquietanti, anche solo grazie a una penombra, o a un rumore (vecchio e “bambino”). Alcuni passaggi non si scordano, come il ritorno, tanto sperato, ma che porterà tutto tranne la gioia. Da vedere.
MEMORABILE: Arriva il tir; La sorella scheletrica; Padre e "figlio".

Herrkinski 1/06/08 11:20 - 8052 commenti

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Mica male! In genere i film tratti dai racconti di King non sono mai all'altezza, ma in questo caso il film riesce a sintetizzare il romanzo mantenendosi al contempo incredibilmente fedele alla vicenda e interpretandolo con tutti i meccanismi della paura messi al giusto posto. Inaspettatamente sanguinario e violento, con punte di gusto macabro e disagio notevoli e una persistente atmosfera di morte e desolazione che aleggia dall'inizio alla fine. Indubbiamente un buon film, che nonostante gli interpreti un po' anonimi convince al 100%.
MEMORABILE: Le parti della sorella colpita dalla malattia ossea deformante sono veramente spaventose.

Cotola 2/06/08 22:59 - 8998 commenti

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Buon horror (tratto da un romanzo di King di buon livello) che ha il merito principale di creare una bella atmosfera di tensione che cresce gradualmente con l'avanzare della pellicola ed un clima che diventa sempre più inquietante e morboso. Bella la prova della regista che, pur rinunciando a facili e grandguignoleschi effetti speciali, riesce a provocare più di un brivido negli spettatori soprattutto nelle parti in cui è in scena la sorella malata. Finale uguale a quello dell'avatiano Zeder. Una semplice coincidenza?

G.Godardi 1/07/08 17:25 - 950 commenti

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Qualcosa di Romero c'è, il quale doveva dirigerlo prima che il film fosse poi affidato alla Lambert. È uno degli horror migliori di fine anni 80, nonostante sia un bel po' ricattatorio nei confronti dello spettatore. Tuttavia è una macchina di tensione ben oliata, con pochi, ma ottimi, effetti speciali, pronti ad esplodere nel finale. Mette disagio e qualche volta spaventa. Ottima descrizione provinciale tipica di King. Purtroppo il giudizio finale è inficiato dal fatto che esista un certo film italiano chiamato Zeder di un certo Pupi Avati....

Caesars 3/07/08 12:32 - 3773 commenti

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La questione se sia nato prima il romanzo di King, da cui il film è tratto, oppure lo Zeder avatiano probabilmente non avrà mai risposta. Quindi, non sapendo chi ha copiato chi, possiamo ritenere le due opere (e quindi i due film) come frutto di ingegno proprio. Detto ciò la pellicola diretta da Mary Lambert è sicuramente una delle migliori nel genere horror degli anni '80. L'atmosfera che si viene a creare è quella "giusta" e le tematiche toccate sono decisamente interessanti. Ottimo il romanzo e buona la sua trasposizione su grande schermo.

Rickblaine 22/12/08 18:38 - 635 commenti

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Stephen King lascia il segno in un film che riesce a metà perché forse troppo fedele al libro. Molte scene che fanno rabbrividire e che profanano il credere religioso (e chi se ne frega). Horror giusto al punto giusto. Bravi gli attori, su tutti il protagonista e il vecchio vicino di casa.
MEMORABILE: La risata del bimbo al telefono.

Homesick 30/12/08 17:30 - 5737 commenti

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C’è da restare allibiti su come un simile disastro possa aver ottenuto status di culto: piagnucoloso, fradicio di banalità sulla morte e sullo strazio dei genitori in lutto per i figli. I riciclaggi da altri titoli si sprecano (si va dalla ferocia felina del poeiano “Il gatto nero” alla lotta padre-figlio de Il presagio). Irritante il doppiaggio del bambino piccolo, che nemmeno un mastodontico tir riesce a far star zitto. Un film senz’altro da seppellire: sperando però che, a differenza dei suoi animali, non faccia più ritorno.

Brainiac 31/12/08 11:41 - 1083 commenti

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Touch me I'm sick, cantava una band. Watch me I'm sick, sembrerebbe dire Pet sematary. Già l'idea d'un cimitero per animali, infatti, è malata più delle feci di Cujo. Unico capolavoro della one-hit-wonder Lambert, che non seppe bissare col sequel. L'atmosfera è cupa, gli attori calzano e la storia gira a mille sfruttando la scia di King. La vittoria del film (3 a 0 sull'horror patinato dei tardi Anni Ottanta) stà nel nel saper ricreare il dolore che spurgava dalle pagine dell'autore di It. Mica scemi i Ramones che ripetono ossessivi che non ci si vogliono far tumulare, in quel dannato cimitero.
MEMORABILE: "Prima è venuto Jud e giocato con lui, poi è venuta mammina e ho giocato anche con lei..."

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MAOraNza 31/12/08 16:11 - 243 commenti

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Una pellicola abbastanza fedele tratta da uno dei più spaventosi romanzi di King (che qui appare in un cameo come prete), invecchiata però molto male, soprattutto anche a causa di un micidiale doppiaggio in italiano e da dialoghi onestamente non brillantissimi. I momenti splatter sono contenuti, ma la tensione si incolla alla pelle, paradossalmente nei momenti meno "espliciti". Attori al limite del presentabile. Potabile.
MEMORABILE: Il "ritorno" di Churchill e Gage...

Daidae 5/02/09 14:59 - 3163 commenti

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Bello anche se troppo ispirato a Zeder (l'idea di fondo). Un medico e la sua famiglia si trasferiscono in una tranquilla provincia americana; lì incontrano un uomo che li avverte dei pericolosi tir che transitano sulla statale e gli racconta di un terreno sacro per i nativi americani ove i morti sepolti resuscitano... Le scene splatter sono poche, ma non ci si annoia mai. Una curiosità: il figlio del medico nel finale è sostituito da un drone, visto che il bambino attore si era messo a fare i capricci.
MEMORABILE: Il grido del padre che poi ricorda la breve vita del figlio; Il fantasma del corridore che avverte Louis di non ripetere la sepoltura.

Funesto 5/10/09 13:57 - 525 commenti

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A mio parere molto sopravvalutato. L'idea di base, benchè non originalissima (ma nemmeno plagiata da altri film) è ottima, ma non è sviluppata nel migliore dei modi a causa di una regia modesta (da film-tv) e da un'impostazione sempre ed ugualmente televisiva; gli attori, poi, non sono memorabili (bravo solo Midkiff). Certo, la sceneggiatura è valida ed approfondisce bene quasi tutti i personaggi, la sacra mano di King si sente... ma il film, in fondo, non è neanche così pauroso come dicono. O mi aspettavo io qualcosa di diverso. 2 palle e 1/2.
MEMORABILE: Il colpo di bisturi sul tendine del piede, l'unica scena un po' gore che crea un po' di ribrezzo.

Trivex 3/08/10 20:51 - 1738 commenti

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Dopo aver letto il libro, trovo qualche difficoltà ad apprezzare compiutamente il film relativo. La storia è molto bella. Nel romanzo la minaccia, il dolore e la scabrosità del tema della risurrezione, sono svolte con dovizia e con il necessario approfondimento. Ma il film, anche per la sua struttura eccessivamente semplicistica, non riesce ad espellere fino in fondo la devastante macchia nera all'origine dell'atto inconsulto. Troppo superficiale l'analisi e la sua immagine, per dara adeguata figura al demone umano che vuole sovvertire la legge di Dio.

Redeyes 8/04/10 19:00 - 2442 commenti

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Sarà che lessi il libro da infante, sarà che, forse non amo l' horror, ma sarà pure che questa pellicola è brutta. Lo è per gli fx scadenti (inguardabile il gatto malefico), per l'assenza di approfondimento dei personaggi, spesso gettati nella mischia, come il fantasma, come il vecchio vicino od i genitori della lei. Il tutto pare ovattato e predestinato, come se ogni spiegazione fosse superflua, un po' come seppellire un gatto in un luogo improponibile senza chiedere nemmeno il perché. Terrificante.

Ilcassiere 26/05/10 12:47 - 284 commenti

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Anche se affronta tematiche paranormali poco realistiche, la paura avvertita dallo spettatore è molto vera. La regia, infatti, è sapiente nel mantenere costantemente elevata la tensione, sia con scene crude come quelle in cui compare la sorella malata che quando si avverte che nella tranquilla provincia americana sta per succedere qualcosa di brutto.
MEMORABILE: I Ramones.

Greymouser 1/06/10 09:51 - 1458 commenti

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Stupenda quanto irripetibile prova della Lambert, che riesce dove molti hanno fallito: trasporre efficacemente per lo schermo un romanzo di Stephen King. E non solo. La regista riesce anche a narrare con i toni giusti della horror-story, dominando una sceneggiatura solida, e mostrando ammirevole quanto macabra capacità di evocare visioni terrificanti. Memorabili alcune sequenze da autentico incubo. Peccato che la Lambert non si sia mai ripetuta a questi livelli.

Wotansvolk 24/07/10 05:01 - 10 commenti

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Film su camion rossi. ci sono anche un cimitero per animali (quello del titolo, ininfluente a livello narrativo) e uno indiano (magico). Il limite di King (qui sceneggiatore oltre che comparsa) sta nella scelta di addizionare (talvolta, ma è questo il caso) i propri racconti fantastici di elementi di analisi umana/sociale inadeguati: questi (qui presenti come "apparizioni" o esposti nelle turbe dei personaggi) costituiscono la zavorra caotica della pellicola.

Rambo90 10/03/11 21:32 - 7661 commenti

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Godibile horror tratto da uno dei romanzi più pessimisti di King: nonostante gli aspetti psicologi del libro siano appiattiti, manchino molte situazioni e gli attori non siano il massimo dell'espressività, il buon ritmo imposto dalla regista e l'eccezionale tensione che si respira nella seconda parte lo rendono un film da vedere. Gli omicidi poi sono particolarmente cruenti e in questo caso è un bene. Belli anche il finale e le ambientazioni.

Buiomega71 12/03/11 15:33 - 2899 commenti

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Forse il "King movie" più riuscito in assoluto. Opera fulminante e devastante che tanfa di morte e putridume, di necrosi e di lutti. I camion della Orinoco, il ritorno del gatto Church, il ragazzino zombi che scava, l'incidente devastante di Cage, le apparizioni di Zelda, lo spettro di Pascow con la testa sfondata, sino al raggelante finale. Angoscioso e terrificante come pochi, supportato dall'ottima regia della Lambert e dagli sfx di Lance Anderson (come il make up di Rachel nella chiusa). Tanto è agghiacciante il romanzo quanto spaventosamente macabro e viscerale il film.
MEMORABILE: Le apparizioni di Zelda: "La tua schiena si torcerà come la mia!"; Il suicidio della donna delle pulizie dei Creed; Louis che va a seppelire Rechel.

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Giùan 5/07/11 13:55 - 4528 commenti

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Invero particolare trasposizione Kinghiana, quella orchestrata dall'ex regista di videoclip Mary Lambert. Pet Sematary procede e trova il suo ritmo, laddove probabilmente un altro film (e altri Autori) sarebbero rovinosamente caduti: nell'affastellare cioè vieppiù episodi cruenti, temi macabri, colpi bassi agli spettatori, ai quali non vengon risparmiati animali satanici e bimbi assassini. Peccato il cast di scarsissimo livello, in cui al carisma di Fred Gwinne fa da contraltare l'imbelle Dale Midkiff che da il meglio di sè quando capitombola dal letto.
MEMORABILE: La morte del bambino Gage: "Non vale papà, non ci gioco più con te..."

Lupoprezzo 14/08/11 16:05 - 635 commenti

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Una perla orrorifica, con il suo evocativo cimitero degli animali. La regista Mary Lambert, in un territorio che vede da sempre l'egemonia maschile, dimostra di saperci fare. Certo, le riflessioni sulla morte e la sofferenza della perdita sono trattati in maniera un po' banale e patetica, ma sono gli spunti per momenti veramente terrorizzanti (le terrificanti apparizioni di Zelda ancora oggi non riesco a sostenerle). Attori discreti (il protagonista sembra lobotomizzato). Eccellenti gli effetti speciali. Eppoi ci sono i Ramones sui titoli di coda!

Werebadger 15/09/11 03:06 - 270 commenti

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Trasposizione riuscita a metà di uno dei più disturbanti scritti di King, le cui opere non sempre si possono trasporre facilmente su celluloide. Questo Pet Sematary non fa eccezione: molti elementi del libro vengono rimaneggiati, combinati o omessi, per motivi di lunghezza e di complessità, molte anche le differenze sostanziali (una delle più evidenti è la natura dei resuscitati, molto diversa nel libro). Nel complesso, pellicola che non lascia indifferenti. Sconsigliata ai deboli di cuore.
MEMORABILE: Louis urla disperato il suo dolore; il litigio durante il funerale; la seconda morte di Gage (scene strazianti); Zelda.

Kekkomereq 8/02/12 22:09 - 358 commenti

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Un film molto intenso e, per una volta, la regista Mary Lambert riesce a rappresentare in maniera superba la vicenda di uno dei libri più noti di Stephen King. Il film ha i suoi ottimi momenti drammatici e di terrore (ad esempio quando il bambino viene investito). Bravissimo il bambino.

Daniela 5/05/14 12:40 - 12606 commenti

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Famigliola con bimbo piccolo va a vivere in una bella casetta lambita da una strada trafficata da TIR mastodontici. Indovinate che succede? Facile immaginarselo, ma per fortuna c'è un vecchio cimitero indiano nelle vicinanze... Da un discreto King, un discreto horror che, nonostante ingenuità varie e un cast non molto convincente, fa il suo onesto lavoro di provocare brividi e raccapriccio. Lambert venne allora paragonata alla Bigelow come esempio di regista donna con le palle (sic!), poi è stata parecchio dimensionata ma il suo film più noto "regge" piuttosto bene il passare del tempo.

Rebis 6/09/14 17:50 - 2331 commenti

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Potrà apparire, a distanza d'anni, elementare nella sua escalation di atrocità, ma ancora capace di toccare il nervo scoperto come un racconto da tramandare nelle lunghe notti davanti al camino… Alla base del romanzo c'è, in effetti, un terrificante zombi-tale di William W. Benson, "La zampa di scimmia". Il film di Mary Lambert rimane un gioiellino macabro confezionato con ispirata inventiva, serratissimo nella progressione narrativa e con tocchi ironici sconosciuti alla pagina scritta. È anche una delle trasposizioni più efficaci dell'opera di King che, non a caso, ne ha curato l'adattamento.

Claudius 22/03/15 09:10 - 541 commenti

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Rivisto ieri sera dopo anni, ancora oggi questo film riesce a regalare genuini momenti di terrore. Il merito (oltre alla storia tratta da un romanzo del Sommo) è da attribuire ad alcune tematiche strazianti (e terribili) come il dolore, il lutto. Domande senza risposta (o meglio, la risposta c'è ed è meglio tacerla). Discreto il cast (soprattutto Midkiff e Gwynne) e buona la descrizione dei protagonisti. Unico film tratto da King a far parte della mia Top 10.
MEMORABILE: Le scene nell'infermeria; L'apparizione di Zelda.

Taxius 7/04/15 21:59 - 1656 commenti

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Sicuramente una delle migliori trasposizioni cinematografiche dei libri di Stephen King. La tensione è alle stelle, non c'è un momento di tregua (cosa che raramente avviene anche nei migliori thriller/horror). La regia è ottima così come il cast. Fastidioso il doppiaggio italiano del bambino, ma si può sorvolare. Da guardare assolutamente.

Viccrowley 1/06/15 22:48 - 814 commenti

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King sceneggia direttamente uno dei suoi romanzi più angosciosi e i risultati superano le aspettative. A partire dall'atmosfera, invero più triste e malinconica che orrorifica, tutto quello che c'è su pagina si rispecchia in maniera condensata sullo schermo. Quello che più risalta è l'approccio all'orrore/dolore, che scansa i facili spaventi fantastici per convergere in quella che è una paura reale e drammatica: la perdita delle persone care. Ricco di simbolismi e carico d'angoscia, resta uno dei più sottovalutati esponenti dell'horror di fine anni 80.
MEMORABILE: Le sequenze con Rachel alle prese con la sorella Zelda; La prima apparizione di Victor; Gage in versione baby-zombie.

Il ferrini 2/12/15 02:36 - 2337 commenti

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Fatta eccezione per Shining, stravolto - e menomale - da Kubrick, questo Pet Sematary è forse la più riuscita trasposizione cinematografica dei romanzi di King. Pessimista, nichilista, disturbante e con una buona dose di splatter, questo film si colloca decisamente fra gli horror più riusciti. Difficile immaginare qualcosa di più macabro di un bambino investito da un TIR e un padre che pur di resuscitarlo lo rende una specie di zombi. Mary Lambert non ci risparmia particolari disgustosi e violenza; forse oggi un film così non uscirebbe.

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Belfagor 16/12/15 19:30 - 2689 commenti

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Le trasposizioni dei libri di King necessitano spesso di cambiamenti rispetto al materiale di partenza. In questo caso l'aver glissato sulla questione del Wendigo e del cannibalismo toglie alla vicenda parte del fascino mentre, dall'altra parte, il dolore e l'angoscia dei protagonisti sono resi in modo efficace anche senza l'introspezione permessa dal testo originale. Molto buona l'atmosfera da pericolo incombente che aleggia in tutta la prima parte, meno riuscita la resa dei conti a causa degli effetti speciali mediocri.
MEMORABILE: Le scene con Rachel e Zelda; La visita onirica al cimitero indiano.

Rigoletto 21/06/16 12:49 - 1785 commenti

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Ricordo che da ragazzino, quando uscì al cinema, smaniavo per andare a vederlo... e non ci riuscii. Anni dopo mi accorgo che effettivamente fu un peccato, perché, pur essendo fatto con quattro attori in croce, sembra viaggiare su un universo parallelo, un qualcosa di ermetico che viene profanato solo da pochi film. Il cast non è conosciutissimo ma validità e funzionalità non sono in discussione e trovano in Fred Gwynne il punto di forza. Lo rivedrei anche subito.

Ryo 11/07/16 11:52 - 2169 commenti

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Decisamente imbarazzante. A partire dalla recitazione asettica (escludendo a piccoli tratti il signor Jud), la regia frettolosa e per nulla emozionante e concludendo con una fotografia blanda, a momenti da soap-opera texana. Assente in maniera completa l'angoscia presente invece nel romanzo, inspiegabili alcune modifiche o comunque sprecati alcuni temi portanti della storia originale, che vengono messi in scena in maniera superficiale. Terribile la sceneggiatura di King.
MEMORABILE: Tutta la parte finale con il bambino zombi che taglia le carni dei tendini con il bisturi, con una spiazzante tranquillità.

Magi94 28/06/17 11:35 - 944 commenti

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Film a tratti riuscito e a tratti no. Il soggetto e l'ambientazione sono senza dubbio intriganti, la regia adeguata ma si porta dietro alcuni difetti tipici degli horror commerciali americani: scene strappalacrime di cui si poteva fare abbondantemente a meno (con conseguente noia) e la presenza di un fastidiosissimo fantasma che fa calare il livello del film. Ottimo il bambino zombi (probabilmente il miglior attore del cast), mentre il finale lascia un po' scettici (Louis non avevi ancora capito?).

Anthonyvm 27/03/18 23:06 - 5615 commenti

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Una delle storie di morti viventi più cupe e notevoli degli anni '80. Sebbene qualche dialogo sia un po' cheesy e poco plausibile, il senso terrifico di angoscia che certe scene emanano è difficilmente riscontrabile in altri film del genere. Impossibile non restare inorriditi dai flashback in cui la malata e mostruosa Zelda rantola e si lamenta nel proprio letto. Sebbene la storia e la morale non siano nuove (da La zampa di scimmia a Zeder di Pupi Avati), è un film elegante, spaventoso e intenso, una delle migliori trasposizioni di King.
MEMORABILE: Il bimbo redivivo che se ne va in giro brandendo un bisturi come un bambolotto assassino; Il finale.

Jena 2/09/18 11:24 - 1547 commenti

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Sicuramente una delle migliori (la migliore?) trasposizione da Stephen King (il cui romanzo è comunque superiore). Sembra veramente di respirare l'atmosfera che il grande Re dell'Horror crea pagina dopo pagina. Crudelissimo (il bimbo sotto il camion della Orinoco, la sorella Zelda mostro col tumore alla spina dorsale, la tipa che si impicca), il film si interroga sul perché della morte e sui disegni di un Dio indifferente, con risposte assai pessimistiche. Attori inespressivi a parte il gatto e un sorprendente Fred Gwynne. Ottimo gusto visivo.
MEMORABILE: Il Pet Semetary con le tombe degli animali; Il Cimitero indiano (vero Oltre da non varcare); Il gatto ritornato dall'oltretomba; Il viso di Gwynne.

Galbo 23/09/18 10:30 - 12372 commenti

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Discreta riduzione cinematografica di uno dei lavori più acclamati di Stephen King. La regista Lambert utilizza bene il materiale a sua disposizione e crea una tensione crescente che culmina in una seconda parte riuscita e molto migliore della prima, con pochi e calibrati effetti. Il limite è quello di una coppia di protagonisti davvero inadeguati. Molto meglio i comprimari, a partire dall'anziano vicino di casa. Pessimo il doppiaggio italiano.

Vito 8/02/19 22:51 - 695 commenti

I gusti di Vito

Horror nella media, tratto da King of course, con qualche punta di crudeltà (il bambino investito) e raccapriccio (la sorella malata della madre). La Lambert crea una buona atmosfera e incentra tutto sul tema della morte, della perdita dei propri cari. Il finale scivola un po', con Miko Hughes mini-killer e persino rimandi (non si capisce se volontari o meno) a Zeder di Avati.

Gugly 26/05/19 09:40 - 1184 commenti

I gusti di Gugly

Film decisamente ottantiano con una trama sin troppo lineare e semplicistica (ti muore il gatto di tua figlia? Dai, ti aiuto a farlo risorgere!) che pertanto non esprime al meglio la tematica della perdita. Ridicolo il fantasma guida, quasi un inserto comico; molto meglio la parte finale, sorella malata e zombetto fanno davvero paura. In complesso un prodotto discreto, guardabile ma come al solito per King dalla pagina al film c'è un lungo sentiero...
MEMORABILE: "Papà, giochiamo?"

Minitina80 29/05/19 01:01 - 2976 commenti

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Il punto di forza dell’opera è rappresentato dalla tragedia più grande che può colpire un essere umano e dal modo atroce in cui essa avviene. Sebbene non venga mostrato quasi nulla, l’efficacia della scena madre è innegabile e la componente sovrannaturale non è altro che il giusto prosieguo in ottica horror. A contribuire in positivo la capacità della regista di compattare la narrazione all’essenziale, evitando inutili divagazioni o tempi morti futili all’economia del film. Pregi che compensano qualche limite di produzione.

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Pesten 8/08/19 08:01 - 785 commenti

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Uno dei migliori adattamenti delle opere di King. Pur mostrando sempre una sorta di impianto tipico dei film low budget, tutto in questa pellicola funziona, dalla storia all'impianto visivo agli effetti speciali. Belle le atmosfere, che riescono a essere belle nitide sia nei momenti positivi che in quelli di puro terrore e conferiscono alla storia una dinamica di tutto rispetto. I personaggi bene o male sono tutti ben sviluppati; peccato per il doppiaggio italiano dei due bambini, inascoltabile...
MEMORABILE: Pet Sematary dei Ramones nei titoli di coda

Enzus79 2/09/19 10:34 - 2864 commenti

I gusti di Enzus79

Premettendo che il libro è un capolavoro dell'horror (nonché uno dei migliori di Stephen King), il film non delude. Seppur con delle differenze minime, il coinvolgimento è simile a quello che si ha leggendo il romanzo. Scene raccapriccianti (come quelle con la sorella della moglie, ad esempio) da applausi. Buona la regia. Bellissima la canzone "Pet Sematary" dei Ramones nei titoli di coda. Cult.
MEMORABILE: Il racconto di Crandall; La morte della sorella di Rachel.

Siska80 19/03/20 12:16 - 3714 commenti

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Si sente il tocco femminile alla regia, soprattutto nel sottolineare la fragilità umana nel dolore, che porta ad azioni eticamente condannabili. Obiettivamente risulta però inverosimile che il protagonista si serva di un cimitero indiano per far resuscitare il gatto del figlio solo per non causargli un trauma. Atmosfere macabre, belle musiche, scene toccanti; trama e finale come noto molto simili a Zeder, con l'aggiunta di fantasmi guida e traumi infantili mai superati. Troppa carne al fuoco.
MEMORABILE: Il faccia a faccia tra il piccolo Cage redivivo e il padre.

Nicola81 24/03/20 19:09 - 2831 commenti

I gusti di Nicola81

La storia non è sempre originale (impossibile non notare similitudini con l'avatiano Zeder), ma la Lambert, classico esempio di promessa non mantenuta, dimostra non solo una notevole padronanza nella direzione delle sequenze macabre e paurose, ma anche sensibilità nell'affrontare il tema dell'incapacità di superare la morte di una persona cara. Se escludiamo Gwynne il cast non è molto convincente, ma nel complesso rimane un horror di notevole impatto, non a caso ricavato da quello che molti considerano uno dei migliori romanzi di Stephen King.

Von Leppe 20/04/20 18:59 - 1256 commenti

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Famiglia va a vivere in una casa di campagna vicino a una pericolosa strada trafficata da grossi camion. Ottime le ambientazioni, sia il cimitero degli animali che quello indiano; notevole anche la vecchia casa abitata dal dirimpettaio, ben interpretato da Fred Gwynne, l'Herman Munster del telefilm I mostri; il suo cane seppellito nel cimitero degli animali si chiama Spot come il drago domestico della famiglia Munsters. Belli i brani dei Ramones. Tutto sommato un buon film.

Kinodrop 29/06/20 20:28 - 2909 commenti

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Sembra impossibile che la sceneggiatura confezionata dallo stesso autore del romanzo abbia raggiunto livelli che sfiorano il ridicolo in salsa melensa. Pur considerando la natura di horror fantastico non c'è niente di coerente (quindi di plausibile) nell'invenzione di "un cimitero proibito" che rigenera in senso malefico chi vi è sepolto, che si tratti di gatti o di persone. Scenografia fatta di stradine misteriose, lumini nella notte e una camionabile (più che pericolosa); in questo ambito anche gli attori stentano nel ruolo diventando macchiette da soap opera.
MEMORABILE: Il gatto malefico con gli occhi radianti; Il vicino di casa che dice e non dice; Il baby zombi col bisturi in mano e la vocina "sinistra"; La moglie.

Pumpkh75 26/03/21 15:07 - 1736 commenti

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Gran apertura emozionale con i sentimentali epitaffi della memoria tra le piccole lapidi fatiscenti, poi King (bella sceneggiatura, una volta tanto...) e la Lambert calibrano mirabilmente il verbo per evidenziarci come talvolta l’accettazione della morte possa frantumare più della morte stessa. La riflessione non convince? Arriva un cambio in staffetta con un rutilante festival del macabro, ottovolante funerario spinto dall’agghiacciante Miko Hughes e solo rallentato dagli intermezzi inopportuni del Pascow. Ovazione per chi scelse Fred Gwynne. Splendidamente cinereo.
MEMORABILE: La scarpina in mezzo alla strada....

Noodles 28/11/21 19:17 - 2196 commenti

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Strano che questo film abbia raggiunto lo status di cult. La regista Lambert riesce a dare un buon ritmo al suo film, e questo con l'aggiunta di alcune efficaci trovate e di buone ambientazioni lo salva in calcio d'angolo. Perché i difetti ci sono eccome. A parte un inizio noioso, poi raddrizzato da un finale veloce e vivace, sono presenti scene che rischiano a più riprese di far ridere più che paura, diversi errori di montaggio e un pessimo parco attori. La storia ricorda Zeder, film forse più lento ma anche più coerente. Potabile, ma sopravvalutato.

Teddy 15/06/22 22:24 - 808 commenti

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La venerazione del lutto, ultimo giocattolo per liberarsi dai tormenti della sorte alla ricerca di una conclusione alternativa. Film che racconta di un dramma familiare e di un oltraggio all’ordine della natura, ma che in realtà occulta una necrofilia patologica ai limiti del feticismo. La Lambert dirige con maestria e regala notevoli impennate gore, il cast - Fred Gwynne su tutti - è affiatato e perfettamente kinghiano.
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  • Homevideo Zender • 22/04/19 18:28
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Se rendi disponibile anche la vecchia uno si fa qualche confronto e può pure divertirsi. L'importante, ripeto, sarebbe stato comunque offrire la doppia visione. Lasciarne una sola è un'intollerabile prevaricazione nei confronti dello spettatore che quel film aveva amato.

    PS: Rebis, ma tu sai da quanto gira questa nuova versione rimaneggiata? Perché il film era già uscito in bluray un po' ovunque... Significa che tutte le uscite in bluray hanno la versione nuova?
    Ultima modifica: 22/04/19 18:37 da Zender
  • Homevideo Rebis • 22/04/19 23:57
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    No Zender non ho idea delle precedenti edizioni HD, su Facebook si fa riferimento solo all'ultima uscita in Italia dove pare la stessa Lambert, tra i contenuti speciali, dà motivazioni in merito a questi ritocchi.

    Non ho idea della resa complessiva, ho solo segnalato la cosa, magari rivedendolo ha ragione lei... i puristi però erano parecchio incazzati anche se ammettevano che nel complesso il danno non è disastroso.

    Ho il vecchio dvd Paramount che si trova ancora a prezzi ragionevoli, e ricordo che si difendeva bene anche visionato con videoproiettore: se un giorno metto le mani sul bluray a prezzo stracciato faccio un confronto e vi dico.
  • Homevideo Zender • 23/04/19 08:00
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ok, grazie.
  • Homevideo Buiomega71 • 25/04/19 13:55
    Consigliere - 25896 interventi
    Arrivatomi il blu ray della Paramount

    Negli extra all'intervista a Mary Lambert (Cimitero vivente rivisitazione), la regista spiega che la Paramount l'ha contattata per chiederle se era interessata a "restaurare" il film, prendendo dai negativi originali e convertirli in formato HDR, con il risultato di avere ombre più tenui e colori più intensi in maniera modulata (come nella sequenza di Judd-Fred Gwynne-nel campo al tramonto, dove il cielo presenta lievi sfumature rosse)

    Gli effetti digitali si ridurrebbero ad alcune apparizioni dello spirito di Victor Pascow (Brad Greenquis), e soprattuto ad una scena dove compare (e scompare) alle spalle di Rachel (Denise Crosby) per avvertirla dell'imminente pericolo.

    Naturalmente bisognerebbe controllare tutto il film, ma se questi sono i "ritocchi" sembra poca roba e credevo decisamente peggio

    Mantenuto il doppiaggio originale d'epoca.
    Ultima modifica: 25/04/19 14:18 da Buiomega71
  • Homevideo Zender • 25/04/19 17:23
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Grazie Buio, buono a sapersi.
  • Discussione Caveman • 26/03/20 13:53
    Servizio caffè - 403 interventi
    Mi dispiace molto aver letto più di un commento non proprio lusinghiero nei confronti del film.

    Certo il libro del Re è uno dei tanti capolavori su carta, ma Mary Lambert dirige una pellicola altrettanto straordinaria.

    Una delle poche volte, data la natura intrinseca del genere, in cui una donna dirige un horror praticamente in modo esemplare leggere tanti rimproveri non giova certamente.
  • Discussione Caesars • 26/03/20 14:15
    Scrivano - 16796 interventi
    Cave, anch'io la penso come te sul bel film della Lambert.
    Però capisco che ad altri possa non piacere...
  • Discussione Caveman • 26/03/20 15:18
    Servizio caffè - 403 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Cave, anch'io la penso come te sul bel film della Lambert.
    Però capisco che ad altri possa non piacere...


    Ah, ci mancherebbe. I gusti sono sacri.
  • Discussione Herrkinski • 26/03/20 15:19
    Consigliere avanzato - 2629 interventi
    Caveman ebbe a dire:
    Caesars ebbe a dire:
    Cave, anch'io la penso come te sul bel film della Lambert.
    Però capisco che ad altri possa non piacere...


    Ah, ci mancherebbe. I gusti sono sacri.

    Beh, la media è comunque piuttosto alta..
  • Discussione Caveman • 26/03/20 15:21
    Servizio caffè - 403 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Caveman ebbe a dire:
    Caesars ebbe a dire:
    Cave, anch'io la penso come te sul bel film della Lambert.
    Però capisco che ad altri possa non piacere...


    Ah, ci mancherebbe. I gusti sono sacri.

    Beh, la media è comunque piuttosto alta..


    Si certo. Era più che altro un mio personalissimo appunto.

    Non giova molto, a mio parere, parlar male dei pochi horror girati dalle donne. A maggior ragione quando questi film (e qui tira in ballo la media)sono universalmente riconosciuti come ottimi.