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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'alba del Ventennio raccontata da Florestano Vancini, che analizza il delitto di Giacomo Matteotti (Franco Nero) come evidente spartiacque di un'epoca che traghetta Mussolini alla dittatura. Siamo nel 1924 e l'Italia ha appena visto nascere il Partito Popolare di Don Luigi Sturzo e il Partito Comunista di Antonio Gramsci (Riccardo Cucciolla). Il film si apre sulla dura requisitoria di Matteotti in parlamento, durante la quale questi accusa apertamente Mussolini (un ottimo Mario Adorf) di aver truccato le elezioni per salire al potere. L’eco sui giornali è tanta e subito gli squadristi guidati da Dumini (Umberto Orsini) si occupano dell'eliminazione del pericoloso avversario. Comincia, dopo un sequestro...Leggi tutto così eclatante, la drammatica fase politica in cui socialisti, popolari e comunisti cercano invano di organizzare un'opposizione forte ai soprusi fascisti. Ma sarà dura, mentre il governo insabbia le indagini di Del Giudice (Vittorio De Sica) e Tancredi (Renzo Montagnani) e gli sforzi della stampa sembrano non portare a nulla. La ricostruzione storica di Vancini è fedele e può contare su un cast d'eccezione (notevole anche il Filippo Turati disegnato da Gastone Moschin), la regia invece è un po' troppo didascalica e fatica a trovare, in alcuni frangenti, il necessario coinvolgimento. Forse per la scarsa organicità della sceneggiatura, che vuole abbracciare più personaggi possibile finendo per seguire un numero eccessivo di strade. Lodevoli comunque lo sforzo produttivo e la capacità di individuare con i dialoghi giusti una precisa realtà storica. A tratti entusiasmante nel riportare i titoli dei quotidiani del tempo e nel descrivere il momento più difficile per il Duce, il film va visto come importante testimonianza storica.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Caesars 6/02/07 11:00 - 3772 commenti

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Sicuramente un buon film per inquadrare un ben preciso momento storico, la svolta decisa del fascismo verso la dittatura. Non viene in effetti analizzata profondamente la figura di Matteotti ma piuttosto le conseguenze delle sue accuse, durante un appassionato discorso in parlamento, riguardo ai brogli elettorali di Mussolini. Molto buoni tutti gli interpreti anche se qualche critico ha sottolineato come la perfetta adesione anche fisica agli originali rischi di sembrare una caricatura.

Homesick 20/11/07 19:19 - 5737 commenti

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Efficace riepilogo dei fatti accaduti tra maggio 1924 e gennaio 1925, che prepararono l'instaurazione della dittatura fascista. Appoggiata dalla colonna sonora cupa e marziale di Macchi, la regia di Vancini è vigorosa e crea buona tensione di fondo, mentre gli attori prestano volti e fisicità ai numerosi personaggi storici: notevoli per somiglianza un eccezionale Adorf nei panni di Mussolini, Moschin in quelli del prudente Turati, Cucciolla in quelli dell'estremista Gramsci; il regista Damiani è Giovanni Amendola. Francamente amputabile la stridente vignetta casalinga di Gobetti e consorte.
MEMORABILE: La requisitoria di Matteotti; L'aggressione a Gobetti; Il discorso di Mussolini del 3/1/1925.

Cotola 17/07/08 17:42 - 8998 commenti

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Discreto film che, pur non essendo nulla di eccezionale, ha il merito di ricostruire in maniera abbastanza precisa e verosimile una delle pagine più "nere" della nostra democrazia. Da un punto di vista squisitamente cinematografico non ci sono guizzi particolari, ma va detto che la pellicola risulta molto godibile. Bravo Montagnani che dimostra di non essere un attore dozzinale come in molti credevano.

Gugly 9/08/09 01:38 - 1184 commenti

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Buon film che ricostruisce un periodo cruciale per il nostro Paese. Unica pecca l'eccessivo didascalismo teso a voler illustrare vicende complesse e affollate di personaggi da approfondire sui libri di storia. Impressionanti alcune interpretazioni, a partire da quella di Adorf-Mussolini, fino a Cucciolla-Gramsci e Moschin-Turati. Parte breve ma intensa di Nero-Matteotti. Io l'ho visto per la prima volta alla scuola media; mi chiedo se succeda ancora oggi, ma ne dubito.
MEMORABILE: Tutte le volte che compare Mussolini.

Daniela 11/08/09 08:48 - 12606 commenti

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Un film "didattico", non a caso veniva a suo tempo proiettato alle scolaresche. In tale definizione si possono compendiarne pregi e difetti: la chiarezza dell'esposizione, l'accuratezza della ricostruzione di fatti ed ambienti, servono a far meglio comprendere un momento chiave della nostra storia. D'altro piatto della bilancia: una certa piattezza, la mancanza di incisività e una caratterizzazione dei personaggi fin troppo aderente all'aspetto fisico, che, pur sostenuta da ottimi attori, provoca un specie di effetto-Noschese

Galbo 13/08/09 07:24 - 12372 commenti

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Ricostruzione del rapimento e dell'uccisione del deputato socialista Giacomo Matteotti che contestava fieramente la regolarità delle elezioni politiche vinte dal partito fascista nel 1924. Film la cui caratteristica peculiare e la bontà della ricostruzione storica che permette una buona documentazione da parte dello spettatore anche con il limite di un non particolare approfondimento della psicologia del personaggi. Buono il cast.

Saintgifts 26/11/09 01:16 - 4098 commenti

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L'agguato e l'uccisione dell'onorevole Giacomo Matteotti si consumano nei primi minuti del film dopo la veemente protesta del leader del Nuovo Partito Socialista, in parlamento, sul modo irregolare in cui si svolsero le elezioni. La pellicola poi prosegue ricostruendo, in modo molto documentaristico, le reazioni e le relative indagini che il brutale delitto naturalmente suscitò. Impegnati tutti i migliori attori del momento a impersonare, molto bene, figure storiche. Buono, ma poco coinvolgente.

Bmovie 27/01/10 23:42 - 110 commenti

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Film storico dal contenuto didascalico-scolastico. La rappresentazione risulta credibile ed affascinante, soprattutto grazie ad un cast di prim'ordine e ad una riproposizione che non scade mai nel banale. Ottimo Mario Adorf nel ruolo del Duce, perfetto ed encomiabile.

Nando 23/09/10 00:16 - 3806 commenti

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Lucida ricostruzione del rapimento ed omicidio del deputato socialista Matteotti, fiero contestatore dei presunti brogli commessi dai fascisti durante le elezioni del 1924. Una discreta narrazione storica coadiuvata da un valido cast che annovera Nero ed Adorf sugli scudi.

Enzus79 1/12/10 16:06 - 2863 commenti

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Un film che farei proiettare nelle scuole. Raccontato con accuratezza e che non mi ha annoiato mai. Tutti i personaggi sono bene interpretati, e il Mussolini di Adorf è stato più convincente di quello interpretato da Steiger. Vancini non credo che abbia fatto di meglio...

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B. Legnani 1/04/13 01:12 - 5519 commenti

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La domanda che nasce è questa: si faranno ancora film del genere, in Italia (***!)? Non mi riferisco al tema, ma alla sapienza della messa in scena, al livello attoriale di casa nostra, alla accuratezza e alla ricchezza delle ambientazioni. Cast strepitoso, anche nei piccoli ruoli (la Kustermann, ma non solo lei!). Ciò che colpisce della vicenda storica (al di là del ben noto fatto principale) è l'errore storico dell'Aventino. Certo, del senno di poi...

Rambo90 7/06/13 02:14 - 7659 commenti

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Attenta e interessante ricostruzione del periodo del sequestro e omicidio di Matteotti, ben realizzata, con cura per personaggi e dettagli storici. Certo il tutto è un po' verboso, ma a tratti il film risulta anche avvincente (soprattutto nei momenti che seguono l'istruttoria). Ottime le interpretazioni: Adorf è il miglior Mussolini cinematografico, la coppia De Sica/Montagnani funziona inaspettatamente bene, Nero è un convincente Matteotti e persino un non-attore come Damiani fa la sua figura. Notevole.

Ramino 30/09/13 15:01 - 127 commenti

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Una pagina di storia italiana raccontata con un buon piglio ricostruttivo nonostante la modesta regia di Vancini. Grande schiera di attori dell'epoca che con onestà danno una discreta interpretazione generale con in primis, un sorprendente Montagnani. Ottimo prodotto scolastico ma che visto ai giorni di oggi potrebbe risultare per gli attuali studenti, poco coinvolgente.

Nicola81 8/02/14 23:22 - 2827 commenti

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Appassionata ricostruzione di uno dei momenti più bui della storia italiana. Sul banco degli imputati siedono non solo il fascismo e quanti lo coprirono (monarchia, confindustria, Vaticano), ma anche un'opposizione lacerata e incapace di andare oltre gesti sterili come l'Aventino. Il rischio didascalismo è sempre in agguato, ma Vancini dirige al meglio anche gli attori apparentemente meno duttili: Adorf è il miglior Mussolini mai visto sullo schermo, Damiani un convincente Amendola, De Sica e Montagnani trovano un'inaspettata alchimia. ***!
MEMORABILE: I titoli di testa; Il discorso di Matteotti; Orsini interrogato da De Sica; Il finale.

Vitgar 20/04/15 12:22 - 586 commenti

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Bel film di Vancini con un cast eccellente che rende al meglio. Vengono presentati un po' tutti i personaggi di quel periodo buio della nostra storia in maniera convincente e coinvolgente. Le ambientazioni sono curate e la fotografia è di buon livello. Classico esempio del buon cinema "storico" che si sapeva fare una volta in Italia. Una sorpresa vedere tra gli attori anche Gino Santercole.

Gmriccard 26/05/18 10:54 - 121 commenti

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Vancini non è nuovo nello sfornare capolavori, se però dovessi sceglierne uno prediligerei questo, nel quale alla consueta precisione della cronaca e all'approfondimento psicologico dei personaggi dosato alla perfezione, si aggiungono una scenografia suggestivissima e un efficace clima persecutorio. Da brividi Adorf che surclassa chiunque si accingerà a interpretare il protagonista di quel ventennio. Eccellenti le prove di Nero, De Sica (De Sica!) e Orsini. La scena del rapimento è sublime.
MEMORABILE: Orsini presentato: "Dumini Amerigo", "...8 omicidi!", Emilio de Bono sbianca quando scopre che gli indumenti insanguinati sono nel suo ufficio.

Kozincev 16/12/18 01:15 - 56 commenti

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Opera cinematografica notevole, tra le migliori di Vancini. Il film inizia subito con l'infuocato discorso di Matteotti, senza dilungarsi in inutili preamboli. Cast eccellente, in cui spiccano alcune somiglianze fisiche impressionanti (Adorf-Mussolini ovviamente, ma anche Cucciolla-Gramsci). Azzeccatissima la scelta di dare una patina regionale alla parlata di tutti i personaggi (Mussolini con la voce di Garrani, Matteotti, Turati, Gramsci, Amendola ecc.). Splendida la fotografia: sembra di essere davvero negli anni '20.

Paulaster 2/10/19 09:42 - 4373 commenti

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Cronistoria dall'omicidio del deputato fino al periodo conseguente, a livello politico. I fatti vengono espressi in maniera pedissequa e forniscono un quadro chiaro: utile a livello divulgativo ma un po' ingessato. Il punto di vista è chiaramente antifascista, anche se l’intento è una narrazione fedele ai fatti avvenuti. Cast nel quale spiccano Adorf e De Sica e che nel complesso punta a una certa verosimiglianza fisica degli attori. La fotografia seppiata aiuta nel dare la connotazione del periodo storico.
MEMORABILE: Il discorso a braccio al Parlamento; L’esame della macchina con dentro il sangue; Mussolini che vuole sciogliere il Parlamento a tempo indeterminato.

Minitina80 10/03/20 08:33 - 2976 commenti

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Sulla sua natura c’è poco da disquisire, trattando uno dei momenti cruciali dell’Italia del Novecento. Sul piano tecnico, invece, presenta due difetti che non possono passare inosservati: paga una verbosità eccessiva da cui si viene sommersi e che non permette sempre di mantenere il filo, mentre un approccio marcatamente didascalico appiattisce non poco la visione. I fatti raccontati sono indiscutibilmente tragici, ma sul piano cinematografico non aggiunge molto, se non interpretazioni di mestiere.
MEMORABILE: Il Mussolini di Adorf.

Pessoa 4/09/20 21:32 - 2476 commenti

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Validissima ricostruzione storica dell'unico momento in cui il fascismo ha rischiato di cadere sotto l'onda mediatica suscitata dal barbaro omicidio del deputato socialista Matteotti. Cast stellare in cui brilla un credibilissimo Adorf, che disegna uno dei Mussolini più credibili al cinema grazie anche al prezioso doppiaggio di Ivo Garrani. Un cinema di denuncia che purtroppo non si fa più, chiaro e incisivo nel raccontare i crimini e le miserie del Ventennio, che tutti dovrebbero vedere per non dimenticare quanto sangue è stato versato per le libertà che oggi diamo per scontate.
MEMORABILE: La sapiente regia di Vancini, abile nel dirigere cotanto cast evitando qualsiasi forma di protagonismo.

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  • Discussione Gugly • 21/09/08 00:19
    Portaborse - 4711 interventi
    dal sito www.ansa.it
    2008-09-20 14:27
    E' MORTO FLORESTANO VANCINI, NEI SUOI FILM LA STORIA D'ITALIA
    FERRARA - E' morto il regista ferrarese Florestano Vancini. Aveva 82 anni. Ne ha dato notizia il Comune di Ferrara ad esequie avvenute, "per rispettare le volontà del regista". Vancini è stato uno dei più importanti interpreti del cinema italiano di ricerca storica e testimonianza civile nel panorama della cinematografia della seconda metà del Novecento.

    L'Amministrazione comunale ha espresso, con una nota, "la gratitudine per la sua opera e per il legame mai venuto meno con la sua Ferrara". Anche di recente Vancini - ha ricordato il Comune estense - "ha messo le sue capacità artistiche al servizio dei più importanti progetti culturali della città, per arricchirne la ricostruzione storica e indagare il rinascimento ferrarese". Il Comune di Ferrara ha anticipato infine che "renderà omaggio al suo importante concittadino".

    Florestano Vancini, da tempo malato, è morto il 18 settembre in un ospedale di Roma, dove era ricoverato. La moglie era scomparsa alcuni anni fa. Il sindaco di Ferrara Gaetano Sateriale, la Giunta, il Presidente del Consiglio e il Consiglio comunale di Ferrara - con una nota - "partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa di Vancini, uomo sensibile e colto, riconosciuto maestro del cinema italiano, autore di indimenticabili capolavori, artista che ha contribuito alla notorietà di Ferrara, la cui bellezza e vicenda sono spesso state celebrate nella sua opera". Sateriale è anche nipote di Vancini, così come Andrea Buzzoni, direttore del Palazzo dei Diamanti e responsabile delle attività culturali del Comune di Ferrara. Il regista aveva ottenuto lo scorso maggio a Ferrara due importanti riconoscimenti: il Premio Città di Ferrara e la Laurea honoris causa in Filosofia.

    Nato a Ferrara nel 1926, Florestano Vancini, di cui si è avuta oggi notizia della morte avvenuta a a Roma il 18 settembre scorso, inizia come giornalista per testate locali dell'Emilia. L'attività di cineasta è dei primi anni Cinquanta con una serie di cortometraggi. Aiutante di Mario Soldati e Valerio Zurlini, esordisce nel cinema con La lunga notte del '43 (1960), tratto da uno dei Racconti Ferraresi (di Giorgio Bassani), che ottiene il premio come miglior opera prima alla Mostra di Venezia. Alla sceneggiatura collabora anche Pier Paolo Pasolini (e Ennio De Concini). Nel cast, oltre a Andrea Checchi, Belinda Lee, Enrico Maria Salerno, Gabriele Ferzetti, Gino Cervi, compare anche Raffaella Carra'. Già a partire da quel primo film, il tema della storia diventerà una costante di di tutta la sua opera.

    Dopo La banda Casaroli (1962) e La calda vita (1964), dirige Le stagioni del nostro amore (1966) e I lunghi giorni della vendetta (1967), una sorta di western all'italiana, presentato con lo pseudonimo di Stan Vance. Poi 'Bronte, cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato' (1971), su un episodio dimenticato dell'impresa garibaldina in Sicilia, basato sulla tesi di Antonio Gramsci del Risorgimento come rivoluzione agraria mancata. Tra gli altri suoi film, La violenza: quinto potere (1972), Il delitto Matteotti (1973), Amore amaro (1974), Un dramma borghese (1979), La baraonda (1980), La neve nel bicchiere (1984). Nella metà degli anni '80, Vancini si dedico' con successo alla regia televisiva, firmando nel 1986 La piovra 2 con Michele Placido e nel 1993 lo sceneggiato Piazza di Spagna. L'unico film in cui Vancini appare come attore è Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi. Nel 2005 dopo 21 anni tornò al cinema con 'E ridendo l'uccisé, ambientato nel Cinquecento alla corte del Duca d'Este. Un lungometraggio che lo stesso regista annunciò come l'ultimo lavoro della sua lunga carriera.
  • Discussione Zender • 21/09/08 10:22
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dispiace, q1uesto Delitto Matteotti ad aesempio era un ottimo film, interessante anche dal punti di vista storico.
  • Discussione Geppo • 22/09/08 08:31
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Purtroppo è morto Florestano Vancini. Un Grande Maestro!
  • Discussione Matalo! • 23/09/08 11:01
    Call center Davinotti - 614 interventi
    mi associo al cordoglio;onestamente faceva parte di una schiera di registi che mai ho molto amato.Eccesso di didascalismo(basti vedere come sono diligentemente ricalcati i volti dei politici su quelli degli attori e finiscono per sembare posticci così come l'ansia di informare sui fatti prevarica la bellezza dell'immagine).La lunga notte del 43 è un bel film
  • Discussione Gugly • 9/08/09 11:09
    Portaborse - 4711 interventi
    era da un po' che avevo in animo di vedere questo film. Il la mi è stato dato da un documentario trasmesso martedì scorso, se non erro, su Rai 3 intitolato "Dittatura" (del ciclo "La grande storia, per intenderci, di cui abbiamo recensito anche qui qualche brano)che ricostruisce appunto la scalata del fascismo alla conquista del Paese utilizzando ampi brani di questo film.

    Quanto alla critica di utilizzare attori truccati in modo talmente somigliante ai veri personaggi storici da paventare il macchiettismo, in questo caso sinceramente io non ho avuto questa sensazione, che magari mi viene di più guardando un film di Giuseppe Ferrara. Peraltro c'è da dire che Mussolini con i suoi atteggiamenti era già una macchietta di suo spesso, e il povero Gramsci era davvero così delibitato nel fisico, per non parlare del barbone di Turati....
  • Discussione Gugly • 12/08/09 20:18
    Portaborse - 4711 interventi
    a latere: oggi, anche sull'onda del film, mi sono fermata qualche minuto davanti all'urna che custodisce le ceneri di Gramsci, si proprio quelle della poesia di Pasolini (Roma, cimitero acattolico).
  • Discussione Gugly • 2/03/10 21:48
    Portaborse - 4711 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    era da un po' che avevo in animo di vedere questo film. Il la mi è stato dato da un documentario trasmesso martedì scorso, se non erro, su Rai 3 intitolato "Dittatura" (del ciclo "La grande storia, per intenderci, di cui abbiamo recensito anche qui qualche brano)che ricostruisce appunto la scalata del fascismo alla conquista del Paese utilizzando ampi brani di questo film.



    Ok, proprio adesso su Rai tre, in sostituzione del programma di approfondimento politico Ballarò viene riproposto il documentario di cui sopra...consiglio un' occhiata
    Ultima modifica: 2/03/10 21:48 da Gugly
  • Homevideo Buiomega71 • 10/04/13 00:46
    Consigliere - 25892 interventi
    In dvd per Mustang Entertainment, disponibile dal 25/06/2013

    http://www.kultvideo.com/DVD/DVD.aspx/aid17391aid-DVD-Il-delitto-Matteotti-25-06-?__lang=it-IT