La donna del giorno - Film (1957)

Visto in edizione USA, di 80' circa. Figlia di casalinga di Voghera va a Milano per avere successo come modella. Lo trova, però... Film un po' drammatico, un po' noir, un po' poliziesco. Il difetto principale sta nell'assunto, nel senso che risulta eccessivo il successo a 360° riservato ad una bella ragazza (una splendida Lisi) che sarebbe stata vittima di uno stupro, per cui l'intera vicenda vive con questa contraddizione, il che frena il film. Peccato, perché ci sono buone interpretazioni, a partire dalla superba Cegani e dalla israeliana Harareet, di lì a poco Esther in Ben-Hur.

Lo stupro inventato da una ragazza in cerca di pubblicità viene amplificato all'inverosimile dalla stampa. Speculando sull'emotività popolare, il film trasforma la violenza in un brand da monetizzare. Intuizione profetica di Maselli che racconta come sia facile manipolare l'opinione pubblica con il vittimismo e le lacrime scatenando una caccia al mostro. Nonostante abbia già osato molto per l'Italia degli anni '50, il regista evita di affondare il colpo, finendo purtroppo con lo scivolare pure lui nella medesima trappola emotiva, trasformando comunque la calunniatrice in una vittima.