Il presagio - Film (1976)

Il presagio

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(BABY VINTAGE COLLECTION) Dopo che L’ESORCISTA aveva già generato un'infinita serie di sottoprodotti e un’era sembrava concludersi, Richard Donner piazzò sul mercato il suo THE OMEN, un altro film destinato a creare proseliti e a riaprire il discorso su Satana. Il successo mondiale fu enorme. Astutamente affidato a un attore ormai in declino ma ancora in grado di esprimersi ai massimi livelli quale Gregory Peck e a una coprotagonista femminile bella e decisamente valida (Lee Remick), THE OMEN ha dalla sua parte oltretutto un soggetto e una sceneggiatura estremamente complessi e affascinanti, una buona fotografia, un'ottima regia e alcuni...Leggi tutto effetti speciali dall'impatto grandioso. Mescolando tutti questi elementi ne scaturisce quindi chiaramente un prodotto che entra a far parte con pieno diritto della galleria degli horror più riusciti e memorabili di sempre. Per conoscere il reale valore della pellicola, infatti, basterebbe ricordare la creatività degli sceneggiatori che vi hanno lavorato riuscendo a indovinare delitti e incidenti mortali contraddistinti da un’eccezionale inventiva (vedi il suicidio della prima baby-sitter o il decapitamento del fotografo, tutti episodi tagiati nell'edizione televisiva) e dal sapiente uso della macchina da presa. A dire il vero potremmo comunque affermare che IL PRESAGIO più che un film dell'orrore appare come un giallo mascherato. In fondo è la solita storia dell'investigatore che arriva alla verità dopo aver girato mezzo mondo e seguito le piste più diverse. Certo, se tutti i gialli fossero così...

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Caesars 3/04/07 13:49 - 3864 commenti

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"Il presagio" si distacca nettamente da L'esorcista e da tutti i film che nacquero a seguito del successo di tale film. In questo caso la storia è totalmente diversa e non prevede casi di "possessione" anche se la presenza diabolica è più palpabile che mai. Decisamente un buon horror, ben diretto da Richard Donner e altrettanto ben interpretato da Gregory Peck e Lee Remick, che si segue col fiato sospeso fino alla fine. Non sarà forse un capolavoro ma è un film che i cultori del genere non possono ignorare.

Undying 9/07/07 20:25 - 3807 commenti

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Variazione demoniaca di un tema alla moda verso la metà dei seventies: il malvagio possessore di corpi qui agisce su un piano temporale a prospettiva "dilatata"; è tutto scritto nel "libro dei libri" e la madre della "bestia" (uno sciacallo) dà alla luce (meglio alle tenebre) l'incarnazione di Satana: Damien. L'incredibile assunto valica la fantasia e si radica nel terreno del "razionale" grazie all'ottimo cast (Gregory Peck e Lee Remick su tutti), alla poderosa regia e ai validi spfx. Non a caso genera tre seguiti, un remake e vari rip-off.

Rebis 17/07/07 18:24 - 2404 commenti

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Con L'Esorcista, un dittico. Lì il dramma della madre, qui quello del padre. Lì la bambina in-vasata, qui il bimbo es-pulso. Possesione e Anticristo, i due archetipi del Maligno. Quella demolisce dall'interno gli ordini sociali costituiti, questo li ricostituisce secondo l'astuta depravazione. Grande clima millenaristico, ritmo incalzante tutto sul levare, con sospensioni e isterie da cinema melò. Consapevole degli azzardi (il finale è clamoroso e l'esegesi biblica ridicola) è sontuosamente atmosferico e minimale nel rilievo psicologico. Ost grandiosa. Ben invecchiato.

Galbo 19/07/07 05:40 - 12509 commenti

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Uno degli horror più riusciti girati negli anni '70 e decisamente superiore al suo recente remake, Omen parte da assunti ampiamente sfruttati nel cinema (il tema dell'anticristo) ma li affronta forte di un'ottima sceneggiatura, di un'efficace regia e di interpreti di gran classe a partire da Gregory Peck (sorprendentemente a suo agio in un genere che in teoria non sembrava nelle sue corde) fino a Lee Remick con una citazione d'obbligo per il demoniaco bambino. Ottimo.

Pol 6/12/07 21:04 - 589 commenti

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Sembra di guardare un film italiano: budget modesto (come conferma Donner, alla Fox ci credevano poco), fotografia tutt'altro che patinata, una grande stella in pensione (Peck), una regia secca. Proprio per questo il film ha un sapore artigianale che ne amplifica le virtù. La storia è intrigante e scorre bene (non ho mai avuto la sensazione che qualcosa non quadrasse), Peck è molto in parte ed il bambino ha qualcosa di genuinamente inquietante. Un ottimo film seguito da indegni sequel.

Lovejoy 14/12/07 22:33 - 1823 commenti

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Un classico nel genere. Nato sulla scia del grande successo dell'Esorcista, il film diretto da Donner si distingue per la cupa atmosfera opprimente che regna nella casa dei Thorn. Di grande efficacia anche la colonna sonora di Jerry Goldsmith che diventa parte integrante della vicenda. Diversi i momenti da ricordare. Cast tutto da applausi a scena aperta.
MEMORABILE: L'inizio; il primo incontro di Thorn con il prete; il suicidio della cameriera; Thorn e il giornalista al cimitero; il rottweiler; il drammatico finale.

Cotola 11/02/08 23:42 - 9267 commenti

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Notevole film sulla figura dell’Anticristo che si rivela essere, nonostante un soggetto non certo nuovissimo, davvero bello, teso e coinvolgente. Una volta partito non sarà più possibile staccargli gli occhi di dosso. Merito soprattutto di un’incalzante sceneggiatura. Bella e straimitata colonna sonora di Jerry Goldsmith. Il suo strepitoso successo ha dato vita a tre seguiti, nessuno dei quali però all’altezza dell’originale.

Homesick 16/03/08 08:51 - 5737 commenti

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Demoniaco che rifugge dalla sguaiata aggressività de L’esorcista e dall’umorismo beffardo di Rosemary’s Babyper adagiarsi in una dimensione più cupa, misteriosa, allusiva, evocata da sinistri presagi e da una tensione che, presente fin dall’inizio, esplode brutalmente nella parte finale. Ottima la fotografia così come le musiche, oscure e solenni. Peck è controllato e signorile e un'altra nota di merito è doverosa per il piccolo Harvey Stephens, l’orrido Damien. Ipercattolico e pessimista.

Ciavazzaro 12/04/08 14:40 - 4765 commenti

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Classico senza tempo: un horror demoniaco che fa davvero paura (soprattutto il tema musicale di Jerry Goldsmith, ancora oggi uno dei più famosi della storia del cinema horror). Il cast è formato da attori di primo livello tra cui un convincente Gregory Peck e una brava Lee Remick. Segnalo anche David Warner. Non mancano anche effettacci e molta molta tensione. Molto più di un film sul demonio.
MEMORABILE: La Remick in una delle scene madri, sopra le scale.

Daidae 19/07/09 16:40 - 3269 commenti

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Grande film dell'orrore di genere demoniaco che a distanza di anni colpisce e appassiona ancora. Ottima la recitazione di tutti gli attori (incluso il bambino), belle scene, belle musiche. È considerato non a caso uno dei migliori film del genere demoniaco anni 70. Avrà ben 3 seguiti, uno più scadente dell'altro.
MEMORABILE: Il viaggio allo zoo, l'incontro con la chiesa.

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Tomslick 9/08/09 18:14 - 205 commenti

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Onesto film dell'orrore (come tema, ma più thriller nel contenuto) che regge bene la prova del tempo grazie soprattutto ad un'ottima sceneggiatura, a eccellenti interpretazioni (la compianta Lee Remick su tutti) e alla grande regia di quel gran bravo artigiano del cinema che è Richard Donner. Certo si deve far appello a grosse sospensioni dell'incredulità (come in ogni horror che si rispetti e non) per poter godere appieno dello spettacolo, ma a fine visione si resta comunque pienamente soddisfatti. Senza gridare al capolavoro, comunque buono.

Capannelle 12/08/09 15:26 - 4478 commenti

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Fatto prorio bene: Donner alla regia e Williams compositore riescono ad ispirarsi all'atmosfera di Rosemary's Baby trovando stavolta come bersagli l'ambasciatore Usa e sua moglie (i bravi Peck e la Remick). Se la prima parte scorre fluida e introduce bene la tensione, la seconda tende ad aggrovigliarsi un po' troppo sulle teorie dell'anticristo ma vive ancora di eccellenti passaggi come la fine del giornalista che aiuta l'ambasciatore nelle indagini. Fotografia "sporca" ma ci sta bene.

Herrkinski 9/11/09 17:51 - 8390 commenti

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Eccellente horror demoniaco sui classici temi dell'anticristo e delle possessioni diaboliche. Ancora più che in precedenza (Rosemary's Baby, L'Esorcista), il tema viene affrontato con una cupezza e un rigore stilistico senza eguali; lo stile essenziale, ma non privo di colpi di coda e preziosismi che solo i grandi classici possiedono, dimostra il valore di questa pellicola, che offre un'ottima sceneggiatura e svariate sequenze da antologia del brivido. Un film talmente cult che è quasi inutile commentare, dato il rischio di esser pleonastici.

Pigro 17/01/10 10:33 - 9885 commenti

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Una perfetta miscela di fattori rendono questo film uno dei migliori del genere: una storia intrigante e convincente, una sceneggiatura e una regia calibrate e sorprendenti, un cast di buon livello, effetti speciali pochi ma emozionanti e non sguaiati, un'atmosfera crescente di tensione e intimo terrore. L'ambasciatore, che lentamente riconosce nel figlioletto la prole di Satana attraversando una propria singolare via crucis, attira lo spettatore nel dolore della sua disperata ricerca sofoclea, anche grazie a un grandissimo Peck.

Tarabas 1/05/10 23:06 - 1888 commenti

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Inquietante e malsano, il film racconta l'avvento dell'Anticristo, camuffato da angelico bimbo biondo, il cui volto è ritratto in un antico tempio in Palestina. Il padre prima rifiuta di credere, poi si convince ma è tardi. Se il contenuto è sostanzialmente paccottiglia parareligiosa, il film funziona alla grande proprio dove nasconde più che mostrare, creando momenti di autentico disagio (la scena del cimitero). Notevole Peck e bravi i comprimari.

Stefania 14/07/10 03:31 - 1599 commenti

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Grande potere suggestivo nelle immagini (quelle morti atroci!) e nella trama, si mette in scena un conflitto lacerante: metafisico, tra Bene e Male, ma anche umano: quello tra un padre e un figlio. Damien è una perfida contraddizione: è il Maligno, ma è anche un bambino, il bambino che Robert ha visto crescere! Come accettare che, per opporsi al male, si debba infrangere il più radicato dei tabù, l'infanticidio? Dopo Rosemary's e L'Esorcista, Satana si incorona "principe del mondo, nel più radicale e apocalittico degli horror demoniaci.
MEMORABILE: Il suicidio della prima baby sitter durante la festa, lo sguardo di Damien.

Trivex 17/11/10 14:03 - 1777 commenti

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Partendo da un tema classico, il confronto è con un elaborato più complesso di quanto appaia, già costruito nella prospettiva della continuazione. Qui non ci sono eccessi, non ci sono scene di sangue e ferocia. Il sottile ma incisivo pungere della minaccia muta incontenibile nella tragica realtà del signore delle tenebre, incarnato in un figlio dell'uomo e quindi di Dio. Un bambino consapevole di essere la bestia? Oppure solo una piccola vittima dell'avversario del Signore? Spiegato bene e concluso ancora meglio, in attesa del prossimo.

Enzus79 23/10/10 21:26 - 3037 commenti

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The Omen non è L'esorcista, però è un film che a tratti sembra un mezzo capolavoro, se non fosse per la lunghezza o alcune scene inutili. Gregory Peck se la cava e le scene degli omicidi/suicidi sono di altissimo livello. Coinvolgente la colonna sonora.

Buiomega71 24/03/11 18:02 - 3005 commenti

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Uno dei migliori satanic movie in assoluto, dove rivela il suo talento il futuro regista dei Goonies. Pregno di un atmosfera lugubre e tetragona, merito anche del bellissimo score di Jerry Goldsmith, che raggiunge il suo culmine al cimitero di Cerveteri. Film che non solo farà scuola per gli omicidi fantasiosi, ma annovera una delle sequenze più belle mai girate, l'impiccagione della baby sitter di Damien alla festa. Richard Donner riprenderà il defenestramento della Remick nell'inizio di Arma letale. Gran classico sempre da rivedere.
MEMORABILE: L'impiccagione della baby sitter; l'attacco dei rottweiler al cimitero; la decapitazione di Warner; il finale sull'altare della chiesa.

Pinhead80 5/04/11 14:31 - 5097 commenti

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A mio parere uno dei migliori film a sfondo demoniaco che abbia mai visto. Le atmosfere sono sempre inquietanti e la parabola del piccolo anticristo prende forma, mano a mano che si procede col film, con parallela inquietudine da parte dello spettatore che si trova coinvolta in una storia dai contorni sempre più scuri. Riesce, senza eccessi, a mostrare il male in forma subdola e proteiforme. Assolutamente da non perdere.

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B. Legnani 3/06/11 23:10 - 5603 commenti

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Forse, invecchiando, divento troppo esigente. Non mi è piaciuto molto (** - Morandini non va oltre **½ - Kezich dice bene: il film pretende di far paura ma qua e là fa ridere). Peck interpreta l'ambasciatore più ottuso ed ignorante del Novecento (e rappresenta gli Stati Uniti a Londra??? Vediàmola come metàfora dell'inarrestabile declino del Paese a stelle e strisce...), mentre la moglie è una donnetta che si fa abbindolare da tutti, compresa la prima venuta, che si presenta come governante. Di grassa ignoranza l'ambientazione a Cerveteri. Il tassista è Spoletini!

Funesto 13/07/11 18:31 - 525 commenti

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Veramente stupendo, il massimo esempio di film satanico dopo il simile Rosemary's baby. Grandioso lavoro corale che, grazie al sublime connubio fra regia (ai limiti del divino), attori ed atmosfera riesce a creare molte scene d'inarrivati inquietudine ed impatto (banale citare il suicidio della tata, una delle scene horror più famose di sempre). Degni di nota la liquorosa fotografia, la strepitosa sceneggiatura a puzzle, gli impressionanti front-credit e almeno due personaggi: Miss Baylock e Padre Brennan. Musiche magistrali. Finale iettatore.
MEMORABILE: Damien che delira davanti alla chiesa, i cani al cimitero, l'aggressione dei macachi, il suicidio della tata e la morte del prete: scene insuperabili.

Didda23 10/05/12 17:40 - 2439 commenti

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Superficialmente sembra di assistere a un buon satanic soprattutto per quanto riguarda la regia strepitosa di Donner, che si inventa delle morti accidentali tecnicamente invidiabili; ma l'opera è molto di più: Seltzer inserisce infatti degli elementi tipici del genere "natura contro" che danno alla pellicola più spessore e originalità. Fondamentale e fonte di ispirazione non solo per Jeffrey Reddick ma anche per un certo Kubrick...
MEMORABILE: La scena del triciclo (ripresa ed reinterpretata da Kubrick in Shining).

Rigoletto 16/08/12 17:08 - 1805 commenti

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A volte ci si imbatte in film che vengono adottati e amati dal pubblico senza che siano dei capolavori, altre volte accade che capolavori cinematografici non vengano elevati al rango di cult. Questo invece è un film che rientra nel gruppo ristretto che abbraccia entrambe le categorie. L'Esorcista trattava la possessione, qui ci si imbatte nella personificazione del Maligno. Cast perfetto. Bravo Donner che sa spostarsi con maestria fra generi diversi. Musica di Goldsmith (vinse l'Oscar) terrificante, autentica malignità su pentagramma. ****1/2
MEMORABILE: Lo splendido cameo di Leo McKern.

Coyote 18/05/13 12:17 - 185 commenti

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L'atmosfera di questo film è satura di inquietudine nel corso di tutta la durata. Il bambino malefico, per quanto sia ormai un clichè del genere horror, dà sempre i brividi; ma qui le scene sono tutte ottimamente riuscite, dalla gita allo zoo all'incidente della mamma, dalla ricerca nel cimitero a tutte quelle che coinvolgono la terribile bambinaia. Finale classico, ma soddisfacente.

Giùan 23/10/13 06:56 - 4752 commenti

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Per noi ragazzini dei ’70 l’horror per antonomasia insieme a L’esorcista, rispetto al quale peraltro risultava esser più “fruibile”, meno trascendentalmente angosciante, condizionato in minor misura da “seconde” letture. Così pur percorso dalle stesse atmosfere immanentemente opprimenti del capolavoro di Friedkin (o di Rosemary’s baby), il film viene tenuto da Donner su un registro più “diretto”, immediato, tale da consentire allo spettatore la perfetta distanza tra distacco-partecipazione. La Whitelaw e lo score di Goldsmith raggiungono vertici satanici.
MEMORABILE: La lunga inquietante sequenza della morte di Padre Brennan.

Nicola81 15/12/13 23:17 - 2928 commenti

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A mio avviso, merita più de L'esorcista la patente di capolavoro dell'horror. Sceneggiatura affascinante, regia di spessore, grande tensione, bella fotografia e ottimo cast, con Gregory Peck sorprendentemente in parte, Lee Remick bella e brava in egual misura e Warner validissimo supporto. Aggiungiamo una colonna sonora (di Jerry Goldsmith) premiata con l'Oscar e il quadro è completo. Magari la storia non era originalissima e nella parte centrale qualche momento di stanchezza si avverte, ma avercene oggi di film così!
MEMORABILE: Le morti della bambinaia, del prete e del fotografo: tre sequenze da antologia.

Luchi78 19/02/14 11:24 - 1521 commenti

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Perfettamente riuscito. La parte thriller gode di innesti horror adeguati quanto basta per aumentare costantemente la tensione narrativa del film. Il crescendo è notevole, così come le scelte registiche di Donner e l'interpretazione sofferta di Gregory Peck. Sicuramente un cult, anche perché il suo recente remake non fa altro che ricordarne le qualità, nonostante sia un più che accettabile rifacimento.
MEMORABILE: La memorabile scena della decapitazione.

Bergelmir 6/04/14 02:03 - 160 commenti

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Film di argomento demoniaco che ha il grande pregio di spaventare grazie alle atmosfere inquietanti e all'estetica gotica, piuttosto che con gli eccessi visivi tipici del genere. Location molto belle, attori bravi; tuttavia non mancano alcune ingenuità nella scrittura che lasciano perplessi in più di un'occasione e anche negli effetti speciali di alcune scene forti. Insieme all'Esorcista ha fatto scuola nel genere, ma resta comunque sopravvalutato.

Tomastich 9/04/14 14:16 - 1258 commenti

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L'altra faccia della medaglia de L'esorcista? Non proprio, visto che Il presagio è un film molto più dinamico (sia a livello registico che a livello "geografico) e apre le porte del mondo al diavolo. I "diavoli domestici" di Regan sono allargati per far spazio ai "diavoli universali" di Damien. Richard Donner racconta di aver stravolto la sceneggiatura in un qualcosa di più che un film horror (la sceneggiatura originale era molto truculenta con streghe, diavoli e altri inserimenti che secondo lui erano di bassa lega). Un capolavoro.

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Claudius 3/08/14 11:52 - 550 commenti

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Girato sull'onda del satanic movie, The Omen sceglie un approccio più sottile e inquietante mettendo in scena antiche profezie, delitti sanguinosi, drammi umani (Peck e la Remick crescono il figlio come fosse loro senza sapere la sua vera natura, che si rivolterà loro contro). La scelta del cast è ottima non solo per un grandissimo Peck, ma anche per Lee Remick, Warner, la Whitelaw (serafica, ma agghiacciante proprio per questo motivo). Da collezione.
MEMORABILE: L'attacco al cimitero; La consegna dei pugnali.

Samdalmas 4/08/15 10:50 - 302 commenti

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Dopo il grande successo de L'esorcista l'horror demoniaco diventa sempre più spettacolare con The Omen, primo di una fortunata serie. Al centro il piccolo Damien, futro Anticristo. Donner realizza efficaci scene rimaste nella memoria come l'attacco dei babbuini. Intenso Peck e bravi la Remick e Warner. Grandi musiche di Goldsmith.
MEMORABILE: Il suocifio della prima governante sotto lo sguardo di Damien.

Minitina80 3/05/16 17:38 - 3094 commenti

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Se l’intenzione era di trasmettere un interminabile senso di inquietudine e angoscia allora l’obiettivo è stato raggiunto in pieno. Tutto è letteralmente ammorbato da una negatività dilagante a cui contribuiscono una colonna sonora quanto mai sinistra e una storia solida ottimamente messa in scena. Entra di diritto nell’Olimpo del genere horror di cui rappresenta indiscutibilmente uno dei punti fermi per l’onda d’urto che è capace di sprigionare.
MEMORABILE: Il suicidio della bambinaia.

Daniela 25/07/16 02:16 - 12916 commenti

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Per non far soffrire la moglie, diplomatico americano a Roma scambia il figlio nato morto con un neonato di madre sconosciuta ma il cui babbo poi si capisce chi è, considerato il caratterino della creatura.... Uno degli horror più noti degli anni '70 ma la cui fama è superiore ai meriti, soprattutto per colpa di una regia pedissequa ed una sceneggiatura priva di quei barlumi di scetticismo ed ironia che avrebbero reso meno retrivo e forcaiolo l'assunto. Opache le prove di Peck e Remick, meglio il fotografo Warner, la tata Whitelaw, il diavoletto Stevens. Notevole score di Jerry Goldsmith.
MEMORABILE: La morte per decapitazione del fotografo troppo curioso

Vito 28/02/17 23:30 - 695 commenti

I gusti di Vito

Bell'horror di Donner che unisce il filone demoniaco/satanico e quello dei bambini assassini con ottimi risultati. Ansiogeno, terrificante e cupissimo, con un ritmo serrato che coinvolge e fa entrare nella storia. Davvero bravi Gregory Peck, Lee Remick, Warner e da brividi l'attore che fa il bimbo demoniaco.
MEMORABILE: La morte del prete; L'inquietante bambinaia di Damien.

Rufus68 5/03/17 23:17 - 3890 commenti

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L'Anticristo sbaglia (cinematograficamente) due volte: s'incarna in un insopportabile moccioso e pecca clamorosamente di understatement sollevando scompigli a ogni passo. La prima parte, rivista dopo decenni, appare prevedibile e di grana grossa; poi il mestieraccio del regista e la misura di Peck creano, soprattutto nelle sequenze della trasferta italiana, alcune situazioni lodevolmente disturbanti (le tombe di Cerveteri, la visita a Subiaco). Efficace seppur facile.

Jena 1/05/17 10:35 - 1600 commenti

I gusti di Jena

Con L'esorcista il pilastro fondativo del genere demoniaco; il primo sul lato "possessione", questo su quello "figlio del diavolo". Donner dirige i tempi filmici del progressivo manifestarsi del diabolico in maniera praticamente perfetta, con un film tesissimo dall'inizio alla fine. Notevoli alcune soluzioni narrative che rinarrano un riferimento per tutti i film successivi. Gregory Peck letteralmente magistrale nel rendere l'angoscia della situazione (indimenticabile il suo sguardo) e molto inquietante il bambino nella parte di Damien.
MEMORABILE: L'impiccagione della bambinaia; Le morti del prete rinnegato e del fotografo; L'incontro con Bugenhagen e la consegna dei pugnali mistici.

Bruce 3/05/17 15:09 - 1007 commenti

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Imperdibile thriller demoniaco, con i tempi e l'atmosfera tipici del miglior giallo anni settanta e interpreti eccezionali (da Gregory Peck al bravissimo David Warner, dalla Remick alla Whitelaw). Il film, girato tra Italia (Roma, Frosinone e Cerveteri) e Inghilterra, si avvale di un soggetto e di una sceneggiatura solidissimi e ha il pregio migliore che possa avere un thriller: fa davvero paura! Questo senza effetti speciali ma grazie al suo sostanziale realismo e a scenografie e ambientazioni che sono curatissime, così come la musica.
MEMORABILE: La fuga disperata del prete sino alla sua morte

Luras 10/08/17 16:39 - 146 commenti

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Molto simile a L'esorcista, ne riprende il tema demoniaco e lo sviluppa con simile tensione, forse senza raggiungere i picchi assoluti di angoscia del lavoro di Friedkin ma anche senza ricorrere a certe scene un po' grottesche, tipiche soprattutto nei finali di questo genere (L'esorcista compreso). Efficace sia l'ambientazione tetra, nella piovosa Londra e nel cimitero nei pressi di Frosinone, sia alcune sequenze di forte impatto visivo ed emotivo, per fortuna senza effettacci pacchiani o schifosi. Spaventosi anche i cani presenti, neri come la morte.
MEMORABILE: Le apparizioni della domestica, simile a quella di Rebecca.

Fedeerra 14/11/17 05:13 - 769 commenti

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Le musiche e i canti gregoriani di Jerry Goldsmith, il volto infantile e luciferino di Harvey Stephens, il demonio all'interno di un contesto familiare politico/borghese; signore e signori questo è Omen - Il presagio. Un viaggio teologico sulla possessione ma soprattutto sull'ossessione diabolica, con lampi di regia unici e momenti davvero terrificanti (l'omicidio/suicidio della baby sitter che, quasi come un angelo vendicatore, si lancia sorridente nel vuoto a braccia aperte).

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Anthonyvm 22/04/18 20:52 - 6057 commenti

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Insieme a L'esorcista il più celebrato e copiato horror demoniaco degli anni '70. E per certi versi lo giudico persino superiore al capolavoro di Friedkin. Bellissimo e inquietantissimo il plot, con un fatale scambio di infanti che porterà anni dopo a tragiche conseguenze. Tutta la parte centrale dedicata all'indagine privata dell'ottimo Gregory Peck sulle origini del figlio adottivo è un concentrato di suspense da manuale. Crudeli i delitti "accidentali" e riuscitissimo il clima ambiguo che si mantiene fino alla fine. Musiche da Oscar. Must!
MEMORABILE: Il suicidio della tata di Damien davanti ai bambini festanti; La crisi di Damien davanti alla chiesa; Il sinistro finale.

Pesten 18/09/18 10:12 - 809 commenti

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Film culto per quanto riguarda Satana e annessi, se non forse il migliore del genere. Una fotografia sporca fa da sfondo a continui cambi di location (Roma, Londra, Israele, Cerveteri...) che aiutano a rendere dinamica una storia che più di tanto non può esserlo. Peck funziona alla grande, supportato da una colonna sonora storica e le atmosfere sono cupe nel modo e nei punti giusti, tanto che il bambino protagonista spaventa semplicemente con un sorriso. Tra i tanti sequel e remake più o meno ufficiali resta ancora imbattibile.
MEMORABILE: La scena al cimitero; La colonna sonora.

Von Leppe 12/10/18 19:49 - 1283 commenti

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Ottima storia che tratta della nascita del bambinello demoniaco, ben impersonato da Harvey Stephens (che non fa molto e questo crea una certa ambiguità sul fatto se sia veramente demoniaco o se sia solo circondato da folli). L'ambientazione è soprattutto inglese e vede come attori, oltre al bravo Gregory Peck, dei veterani del'horror britannico. Ci sono anche sequenze niente male girate in Italia e in Medio Oriente: affascinante, tra le altre, la fondamentale scena ambientata in una farlocca Cerveteri.

Rocchiola 29/05/19 09:59 - 988 commenti

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Thriller demoniaco di grande successo girato sulla scia di Rosemary’s baby e L’esorcista. Donner firma un’opera meno pretenziosa rispetto ai modelli a cui si ispira ma decisamente più coinvolgente sul piano narrativo, malgrado qualche incongruenza e forzatura. Interessante l’identificazione del male con il mondo della politica, buona la varietà delle location, ottimo il cast in cui spicca la perfida governate interpretata dalla britannica Billie Whitelaw. E il bimbetto diabolico è decisamente più inquietante di Linda Blair. Pessimo il remake.
MEMORABILE: Damien sul triciclo; L’assalto dei cani al cimitero di Cerveteri; La decapitazione di Warner; L’esitazione finale di Peck sull’altare della chiesa.

Siska80 19/01/20 12:32 - 4247 commenti

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Inimitabile horror anni '70 diretto con maestria e scorrevolezza, con un Peck in stato di grazia che entra nel suo ruolo in maniera coinvolta e coinvolgente. Lo appoggia un valido cast, nel quale spiccano il baby attore e la sinistra badante. La celebre soundtrack, che incornicia l'impeccabile quadro, ancora oggi strappa più di un brivido. Buoni gli effetti speciali, imperdibile per gli amanti del genere perché costellato di memorabili scene.

Noodles 19/02/20 22:03 - 2428 commenti

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Sotto il profilo dell'atmosfera è un film vincente al 100%, inquietando dall'inizio alla fine. Alcune scene sono di grandissimo effetto, sorrette da una splendida fotografia e da un paio di trovate da leggenda. Di contro va però detto che il film ha un ritmo che ogni tanto rallenta vertiginosamente, specie nel finale e non consente sempre di godersi appieno le cose migliori. Deludente la prova di Gregory Peck. Da vedere per la sua fama e per immergersi in una bella atmosfera. Ma non è perfetto.

Hackett 24/03/20 08:58 - 1868 commenti

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Ottimo primo capitolo di una saga dall'indubbio fascino e che canonizzerà per certi versi il cinema demoniaco dando vita a tentativi di imitazione sparsi in tutto il mondo. La presenza di Gregory Peck conferisce ulteriore prestigio a un prodotto curato nel quale funziona un po' tutto, dalle musiche alle interpretazioni, alla regia asciutta e sapiente del volpone Donner. Inquietudine e disagio si fanno largo partendo dagli occhi gelidi del piccolo protagonista.

Pumpkh75 3/06/20 15:57 - 1807 commenti

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Una cattedrale del terrore: angusta, solenne e oscura, forse prevedibile da quando i dubbi sul disvelamento diabolico sono ormai sciolti, ma con una opprimente sensazione di disagio che sbrana i dogmi religiosi e sociali dell’Occidente e con il lascito prodigioso di sospettare che il piccolo Stephens sia in realtà davvero l’Anticristo. Colonna sonora di Goldsmith memorabile, standing ovation per Gregory Peck anche se è la sulfurea Whitelaw, indimenticabile, a far venire i sudori freddi. Nella storia del cinema horror.

Deepred89 17/12/20 00:54 - 3781 commenti

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Tra i capisaldi assoluti del cinema satanico, un prodotto tutto sommato all'altezza della sua fama, eccellente nel suo combinare professionalità e suggestioni visive e ambientali, con alcune sequenze sulla carta già viste mille volte (il cimitero, il vento improvviso nel parco) che sprigionano qui una forza sinistra e quasi pittorica. Grande cast, sceneggiatura non priva di forzature (il trattamento sin troppo benevolo riservato alla nuova governante, il finale) ma molto ben strutturata, cori satanici più reboanti che inquietanti, scene di morte incisive senza inutili eccessi.
MEMORABILE: Oltre alle due citate nel commento, la festa di compleanno a inizio film.

Paulaster 7/01/21 09:32 - 4620 commenti

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Ambasciatore americano adotta l’Anticristo dopo la morte di suo figlio. Giallo dai risvolti satanici con sviluppo iniziale ridotto all’osso (il parto con la madre sciacallo) ma che riesce a incastrarsi nei vari spostamenti successivi. Il pregio sono le soluzioni orrorifiche, stupefacenti come resa visiva. Peck non centra benissimo il personaggio (oltre a non essere giovanissimo), idem come la "sprovveduta" Remick; la migliore è la Withelaw, con il suo sguardo intenso. Coda di critica politica come fosse il male del mondo.
MEMORABILE: La babysitter che chiama Damien prima di gettarsi nel vuoto; Il triciclo; La testa che rotea nell’aria; I babbuini sulla macchina; Lo sparo.

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Il ferrini 16/08/21 07:10 - 2498 commenti

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Cult dei '70, è un film elegante, ben diretto e interpretato, con alcune notevoli fiammate di violenza. La vicenda è legata alla venuta dell'anticristo e si basa sulla Rivelazione, come nel di poco successivo Holocaust 2000. Qui però il Male è un bambino, il che rende tutto particolarmente inquietante, soprattutto nelle interazioni con la madre; memorabile la scena del triciclo, probabile ispirazione per Kubrick. A sua volta Donner è debitore verso L'esorcista di Friedkin e la Rosemary di Polanski, ma confeziona comunque un lavoro molto personale. Ne faranno un remake nel 2006.

Alex75 1/09/21 14:24 - 902 commenti

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Malgrado una trama a tratti forzata e incoerente e alcune cadute nell’umorismo involontario proprio quando vorrebbe impressionare maggiormente, questo capostipite del filone dell’Anticristo mostra con efficacia, e capacità di coinvolgimento, come tutti i personaggi finiscano (spesso involontariamente) per attuare i piani del Maligno. Peck e Remick sono corretti e professionali, ma non entusiasmano; più memorabili, invece, le prove della Whitelaw e del giovanissimo Stephens, che rendono davvero repellenti e inquietanti i rispettivi, malefici, personaggi.
MEMORABILE: Il suicidio della tata; L’arrivo della signora Baylock; Il triciclo; La stanza di padre Brennan; L’ultimo fotogramma; La ricorrenza del 666.

Lupus73 2/10/21 17:36 - 1544 commenti

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Dopo lo psicologico anticristo polanskiano e il brutale esorcista friedkiniano ecco il terzo caposaldo del filone demoniaco, con complotti da setta satanica alla Rosemary, ma che esplora il dopo-nascita dell'anticristo. Atmosfera goticissima (e gotiche sono le cattedrali delle ambientazioni) e apocalittica (e di Apocalisse si parla), arricchito da OST con sacrileghi canti gregoriani, non si accontenta della psicologia ma arriva all'orrore del sangue. Regia e sceneggiatura equilibrate, vari cambi di ambientazione, coronato dell'indimenticabile prova di Gregory Peck è un vero gioiello.
MEMORABILE: Trasferta al monastero di Frosinone; Il cimitero a Cerveteri; L'epica sortita a Megiddo per acquisire i pugnali dal saggio; Il finale (auto/chiesa).

Teddy 10/02/22 06:40 - 957 commenti

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Distruttivo e iniquo, epicentro del maligno in sfrenata metastasi, si manifesta continuamente in una sequela di scene madri aggressive e ammicca all’infinito caleidoscopio dell'apocrifo. Donner sfodera fotogrammi magistrali che si adagiano sul sonoro liturgico di Goldsmith, mentre il cast è una fiera in carne e ossa della perfezione. Luciferino Stephens; Billie Whitelaw indimenticabile emissaria del male.

Nick franc 11/06/22 21:25 - 542 commenti

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Un classico dell'horror (anche se la struttura è più quella di un thriller) anni 70, forte di una messa in scena rigorosa elevata dalla stratosferica OST di Goldsmith. Donner di suo ci mette un'ottima orchestrazione nelle memorabili scene di morte e crea un'atmosfera realmente inquietante, facendosi perdonare alcuni momenti di stanca, specie nella prima parte. Purtroppo il duo Peck-Remick appare sottotono e funziona molto meno rispetto al trio Warner, Stephens e Troughton. Seppur notevole, a conti fatti si ha l'impressione che il totale sia un po' inferiore alla somma degli addendi.
MEMORABILE: Le morti di bambinaia, padre Brennan e Jennings; Gli assalti di babbuini allo zoo e dei Dobermann al cimitero di Cerveteri; Il triciclo pre-Kubrick.

Smoker85 6/11/22 19:42 - 492 commenti

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Classico dell'horror forse un po' troppo dimenticato che, senza grossi effetti speciali, riesce a mantenere un buon livello di tensione. Il cast offre una prova più che convincente, col protagonista che incarna al meglio la figura di uomo razionale e pragmatico messo dinanzi a fatti sempre meno discutibili. Musiche sufficientemente inquietanti, finale all'altezza. Da rispolverare.
MEMORABILE: La scena del cimitero; L'incidente a Jeggins; Il finale.

Kinodrop 27/11/22 18:49 - 3124 commenti

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Per nascondere alla moglie la morte del figlioletto appena nato, il marito riesce ad adottare un bimbo di ignota famiglia che col tempo darà segni sempre più inquietanti della sua misteriosa origine. Un classico che più non si può, che coniuga l'impianto thriller con l'aspetto satanico sempre esposto razionalmente e senza effettacci, in un crescendo di misurata e potente tensione, con in più la spettacolarità data dalle varie location in cui la trama si svolge da Londra a Roma al Medio Oriente. Splendida sceneggiatura, musica di alto livello e attori impeccabili. Ancora validissimo.
MEMORABILE: La tragica fine della prima badante e l'arrivo dell'inquietante sostituta; Gli ammonimenti del prete; I coltelli rituali; La fine del fotografo.

Keyser3 5/06/23 23:06 - 444 commenti

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Niente male quest'horror a sfondo demoniaco, che attinge ovviamente al capolavoro di Friedkin (il bambino si chiama proprio Damien, ricordate?) ma anche a Polanski, finendo per creare una sintesi di livello, avvincente sino al finale assai beffardo. Donner non ha il talento puro degli altri due registi, ma ci sono molte buone trovate: l'atmosfera è molto british e il ritmo a volte sornione, ma quando si accelera il film vola alto. Bravo Peck, nonostante la grande differenza di età con la Remick.
MEMORABILE: Il suicidio della bambinaia.

Magerehein 4/09/23 10:17 - 1094 commenti

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Ecco cosa si guadagna ad accettare "regali" dal clero... Horror che riesce a inquietare pur non procedendo a passi troppo spediti; ha dalla sua la buona sceneggiatura, un'eccellente OST, atmosfere adeguatamente funeree e certe sequenze indubbiamente macabre e impattanti. Qualche ingenuità c'è (i genitori seguono la nuova tata con superficialità...) ma la bontà del resto le fa passare in secondo piano. Nel buon cast Warner è il migliore, mentre Stephens effettivamente turba. Indovinato: raramente, in produzioni future, la presenza del diavolo sarà altrettanto sinistra e strisciante.
MEMORABILE: Impiccagione; La fuga del prete nel parco con infausto epilogo; Decapitazione.

Gabigol 11/04/24 05:43 - 618 commenti

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Uno di quei cult dall'importanza enorme, ma sbiaditi nell'immaginario collettivo. L'ascesa fanciullesca dell'anticristo viene raccontata con un registro quasi da giallo; un horror investigativo sui generis capace di vantare una solida sceneggiatura e - giustamente - il componimento mefistofelico di Goldsmith. La seconda parte tende a dilatare i ritmi, con la controindicazione di un tensione mitigata; ma alcune sequenze restano schegge di grande cinema. Sugli scudi l'interpretazione posata di Peck e la Whitelaw (sottovalutata e molto espressiva). Beffardo il finale.
MEMORABILE: La prima tata alla festa di compleanno; Mrs Baylock che va in ospedale per terminare il lavoro; Il giornalista a Megiddo.

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Dave hill 15/09/24 08:52 - 66 commenti

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Bellissimo e inquietante archetipo di un filone horror, da adagiare sullo stesso livello, per importanza storica, dei cult di Friedkin e Polanski. Dalle metropoli di Roma e Londra, alle rovine di Cerveteri e Megiddo, il viaggio dell'ambasciatore americano si fa scoperta, terrificante scoperta. Suo figlio, adottato illegalmente alla nascita, non è un bambino normale. Il suo segreto è al sicuro, protetto da adoratori fedelissimi, umani e canidi. Tutto fa parte di un piano superiore, anzi infimo. Musiche gregoriane di Goldsmith incalzanti.
MEMORABILE: La tomba a Cervet; La bambinaia; Il triciclo anticipatore.

Sebazara 25/09/24 06:58 - 116 commenti

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Immenso caposaldo del cinema horror, il film ha tutti gli elementi per essere definito un capolavoro: una regia e una sceneggiatura ottima, una trama coinvolgente e credibile, una colonna sonora notevole e un'ambientazione satanico/gotica davvero inquietante ma che affascina allo stesso tempo. Grandioso come sempre anche Gregory Peck e ottima anche la fotografia. Più che un horror questo film appare come un giallo dalla forte componente orrorifica, ma la parte forse più riuscita è proprio quella investigativa, davvero memorabile.
MEMORABILE: L'impedimento del prete con il temporale.
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  • Discussione Buiomega71 • 3/08/14 10:33
    Consigliere - 26529 interventi
    Claudius ebbe a dire:
    Ragazzi, io ricordo una messa in onda nel'ottobre o novembre 1983, appena posso controllo e vi do la conferma

    In realtà ho il flanetto anche di quella messa in onda (la Prima Visione sul flanetto in curiosità credo sia farlocca)
  • Discussione Claudius • 3/08/14 11:06
    Servizio caffè - 215 interventi
    Buio, non esagero se dico che l'ho visto almeno 4 volte e ancora, dopo la scena alla necropoli, ho l'istinto di girarmi e guardarmi alle spalle
  • Discussione Buiomega71 • 3/08/14 11:10
    Consigliere - 26529 interventi
    Claudius ebbe a dire:
    Buio, non esagero se dico che l'ho visto almeno 4 volte e ancora, dopo la scena alla necropoli, ho l'istinto di girarmi e guardarmi alle spalle

    Ti riferisci alla visita al cimitero di Cerveteri? Con la scoperta di chi è veramente la "madre" di Damien? Con l'attacco dei feroci e infernali rottweiler che azzannano implacabili Peck e Warner? Grande e assoluto pezzo di cinema della paura...tra il fiabesco nero e l'horror tout court alla "animali assassini"
    Ultima modifica: 3/08/14 11:12 da Buiomega71
  • Discussione Claudius • 3/08/14 11:45
    Servizio caffè - 215 interventi
    Si sì, a parte che ho paura dei cani, vedi tu
  • Curiosità Lucius • 11/07/15 22:20
    Scrivano - 9078 interventi
    * Durante il cast, per scegliere il bambino che interpretasse Damien, il regista chiedeva ai fanciulli di aggredirlo.Quando fu il turno di Harvey Stephens, il piccolo gli sferrò un potente calcio nei testicoli e ottenne il ruolo;

    * Per provocare la reazione dei babbuini, nella celebre sequenza, il regista ha "rapito" il capo branco e l'ha trascinato in macchina con gli attori;

    * I pesci rossi che precipitano dalla balaustra, nella scena in cui si infortuna Lee Remick, in realtà erano sardine verniciate;

    * La controfigura di David Warner che viene attaccata dai cani ha riportato, nonostante le protezioni, una ferita che ha richiesto 14 punti di sutura;

    Fonte: Nocturno Ottobre 2001.n.22.
  • Discussione Maxspur • 24/06/18 21:50
    Galoppino - 209 interventi
    Le riprese del film cominciarono nell'Ottobre del 1975 e sei! anni dopo, l'attrice protagonista Lee Remick morì di cancro ai reni e fegato a soli 55anni.Il numero 6 sempre presente.
    Ultima modifica: 1/09/19 21:40 da Maxspur
  • Homevideo Buiomega71 • 14/04/19 22:59
    Consigliere - 26529 interventi
    La Midnight Factory Classics annuncia il cofanettone in blu ray (come la saga di Phantasm) comprendente tutti i quattro capitoli di The Omen
  • Homevideo Caveman • 15/04/19 08:50
    Servizio caffè - 403 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    La Midnight Factory Classics annuncia il cofanettone in blu ray (come la saga di Phantasm) comprendente tutti i quattro capitoli di The Omen

    Plauso a loro. E poi nel primo c'è un Gregory Peck magistrale. La regia di Donner è semplicemente magistrale.
  • Curiosità Siska80 • 21/02/20 16:31
    Risorse umane - 812 interventi
    Per cominciare l’attore Gregory Peck, mentre si trovata in volo su un aereo proveniente da Los Angeles, vide l’aereo colpito da un fulmine. La coincidenza curiosa e inquietante fu che tre giorni dopo sullo stesso aereo stava viaggiando David Seltzer, lo sceneggiatore, quando venne nuovamente colpito da un fulmine.
    Ma gli incidenti con gli aerei non finiscono qui; per realizzare alcune riprese dall’alto il regista noleggiò un piccolo aeroplano che però non venne utilizzato il giorno stabilito, su decisione del regista, ma diversi giorni dopo. Al momento delle riprese l’aereo, poco dopo essere decollato, perse quota e precipitò, investendo l’auto su cui viaggiavano la moglie e i figli del pilota, non vi furono superstiti.

    Fonte: https://www.ilmiogiornale.org/la-maledizione-the-omen-presagio-film-piu-sfortunato-della-storia-del-cinema/
  • Discussione Alex75 • 11/01/22 19:23
    Call center Davinotti - 710 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    John Ford su Ombre Rosse:

    Lo sceneggiatore Dudley Nichols chiese un giorno a Ford perchè mai , quando gli apaches di Geronimo attaccano la diligenza, non fanno la cosa più logica, quella cioè di sparare ai cavalli. E Ford disse: "Perchè altrimenti sarebbe già finito il film, ancor prima che io lo inizi! E durerebbe si e no 5 minuti"

    Sarebbe da farne tesoro, per chi cerca inverosomiglianze nel cinema (che altrimenti non sarebbe cinema)

    Perchè non vi godete i film come se fossero fiabe nere e non vi lasciate andare, invece di cercare le solite inverosomiglianze?

    In alternativa:

    http://www.ufficiostampa.rai.it/imageus/81480_superquark_2011%20copia.jpg
    Questo ragionamento mi sembra calzante soprattutto per il genere horror, che è il regno dell'irrazionalità. A me le forzature e le inverosimiglianze infastidiscono solo se la storia non mi prende o se il regista non riesce a imprimerle un ritmo tale da farle dimenticare.