Orrida storia di licantropia e stupri seriali incentrata sul nobile discendente di un lupo mannaro messo al rogo nel Medioevo. Una delle creature più spaventose e sanguinarie del folklore europeo si riaffaccia in questo piccolo erotic/horror, girato da Fanetti in Romania sfruttando l'oscura attrazione del famigerato Castello di Dracula, al confine tra Valacchia e Transilvania. L'irrisorietà di mezzi e recitazione è schiacciante, anche se va apprezzata quella spettralità lisergica e goticheggiante, ottenuta attraverso filtri notturni scurissimi e patinati controluce rolliniani.
MEMORABILE: La presenza tiratissima della turgida e platinata sexy-star russa Edelweiss, bella statuina inerte ma sensuale.
Dopo decenni in cui il mito del licantropo è tornato in auge più volte e con diverse chiavi di lettura, eccolo finalmente calato in un set da porno mancato, aggiungendo un ulteriore tassello di cui si sarebbe fatto volentieri a meno. Mancano soltanto le scene hard per mezzo delle quali avrebbe acquisito un senso compiuto. Si ha la sensazione che da un momento all’altra possa apparire sullo schermo qualche numero telefonico da chiamare. Indecente, al di là delle qualità tecniche e delle capacità recitative degli attori.
La versione che ho visto è, in pratica, un mediometraggio; ne deduco che ne esista una versione hard, considerandone non solo la durata, ma anche gli evidenti tagli su certe scene (lascio intuire quali) e la scomparsa altrimenti inspiegabile di alcuni personaggi. Di horror vero non ha nulla, la regia alterna imperizia a involontari lampi di genio. La noia imperversa (interminabili dialoghi fatti di aria fritta). Una boiata, insomma, che può interessare gli esegeti del trash.
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Noto anche come Lycantropus the Wolf, Lycantropus: the wolf.
Ecco la cover:
Una coproduzione horror italo-rumena di limitatissima circolazione (un'edizione dvd russa e qualche sparuta apparizione sulle emittenti locali e sui canali del digitale terrestre).
Nonostante la tetraggine leccata delle location e le macabre suggestioni licantropiche e simil-vampiriche, il film ha dei limiti strutturali enormi, per non dire del cast inverecondo di non-attori
(come co-protagonista c'è la popputa sexystar biondona Edelweiss...)
Data la discordanza tra le fonti, l'anno di produzione resta incerto:
La data più probabile resta il 2006, anche perchè sul catalogo della Minerva Pictures il film viene riportato assieme ad altre quattro opere realizzate nello stesso anno.
Sempre puntuale e preciso, Gesta, bravissimo!
Ho registrato questa notte questa perla sepolta da una rete regionale. Prima di allora era stata trasmessa, che io rammenti, da Ab Channel a orari sparsi.
Ne ho solamente vista la parte incipitaria e mi ha riportato immediatamente alle atmosfere patinate degli horror-hard di Avalon, tra i quali i due stracult Les vampyres 1 e 2...
Però nella pellicola di Fanetti ci si ferma ben prima, regalando comunque una serie di nudi mica da ridere...
Appena avrò tempo proseguirò nella visione.
DiscussioneZender • 28/01/12 18:29 Capo scrivano - 47787 interventi
Già, c'era bisogno che qualcuno te lo dicesse, Gest, per cui mi aggiungo al caro Mco! Grazie!