La zona morta - Film (1983)

La zona morta
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(BABY VINTAGE COLLECTION) Allora, abbiamo qui un regista tra i migliori in circolazione, un romanzo di partenza che è un capolavoro, in assoluto il più intenso di Stephen King, un protagonista (Christopher Walken) in stato di grazia capace di una immedesimazione quasi perfetta col Johnny Smith kinghiano, una fotografia dai colori ora tenui, ora violenti... Perché il risultato finale è solo  mediocre? Principalmente la ragione è una: il romanzo di King è lungo, denso di accadimenti e per questo impossibile da sintetizzare nella canonica ora e mezza della pellicola. Cronenberg perde il senso del tempo, soprattutto a causa dell'infelice sceneggiatura di...Leggi tutto Jeffrey Boam, il quale mescola senza senso alcuno le varie vicende tra loro, confondendole e affastellandole come per ricostruire un mosaico distorto. Tutta la bellissima introduzione del libro viene stravolta e compressa in cinque minuti, la storia del killer di Castle Rock si risolve ridicolmente in quattro sciocchi dialoghi, la conclusione è semplicizzata senza tener conto del significato che King dava al termine “zona morta” e anzi stravolgendolo in modo da poter spiegare il titolo al pubblico con una frase invece che con lunghe analisi del problema, la figura di Stillson compare sempre forzatamente e pretestuosamente, quella di Sara è evanescente e frivola (e la colpa non è solo della poco adeguata Brooke Adams), la madre è un personaggio secondario quando invece nel libro era preponderante. Ma si potrebbe continuare all'infinito sottolineando le qualità del libro ignorate. Inoltre si avverte nei dialoghi uno strano imbarazzo sottolineato, nei momenti topici, della semi-assenza della pur buona colonna sonora di Michael Kamen. Tutto sembra essere stato fatto solo per rispetto del contratto, svogliatamente, sprecando così uno dei thriller migliori e più completi d'ogni tempo. E il tutto a dispetto di un Christopher Walken che, in quanto a interpretazione del personaggio concepito da King, può essere superato solo dal Jack Nicholson di SHINING e avvicinato al Keith Gordon/Arnie di CHRISTINE. La stessa sensazione di “compressione delle scene” è comunque tipica di chi nei film pretende di far entrare tutto ciò che compare nel libro, finendo per darne un asettico riassunto, quasi un pro-memoria incompleto. "The dead zone" era un romanzo troppo complesso e variegato per poterlo schiacciare in pochi metri di celluloide.

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Caesars 8/03/07 09:08 - 3777 commenti

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Tratto da un ottimo romanzo di Stephen King (uno dei suoi migliori, se non il migliore) il film, come spesso accade in questi casi, non riesce a restituire appieno il fascino della fonte; non per questo è però un prodotto da sottovalutare in quanto rimane comunque un buon esempio di thriller/drammatico. Christopher Walken riesce a trasmettere con forte intensità i drammi interiori che il suo personaggio vive e Martin Sheen dà vita all'ennesima figura di personaggio negativo. Bello.

B. Legnani 13/05/07 13:57 - 5523 commenti

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Un bel film, che mescola ingredienti molto diversi, dalla visione pànica della natura al paranormale, dal sentimento alla cattiveria. Film dominato da Cristopher Walken, ma resta nel cuore anche la dolcezza di Brooke Adams. Buone la fotografia e la musica. Suggestivi, e sapientemente introduttivi, i titoli iniziali.

Undying 1/08/07 16:41 - 3807 commenti

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Ennesima prova che un romanzo scritto (e peggio sceneggiato) da Stephen King può dare origine a qualcosa di difficilmente classificabile (né horror, né thriller, né dramma...) e -peggio che mai- di faticosamente assimilabile. Cronenberg ce la mette tutta e gira sequenze raffinate, rese inutili da una sceneggiatura che predilige momenti di stallo dati da un plot caotico e complesso (meglio: poco chiaro) all'interno del quale la pazienza dello spettatore riesce a (mal)resistere sino alle battute finali (che giungono come una liberazione).

Hackett 17/04/08 20:28 - 1865 commenti

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Un buon film, anche se decisamente uno dei meno personali del regista canadese. Cronenberg è bravo e diligente mettendo in scena un racconto tipicamente kinghiano, avvalendosi di attori di grido e di una sceneggiatura davvero invitante. Il resto è ottimo mestiere, un bel film che si regge in piedi da solo senza sfruttare troppo la geniale fantasia del suo regista. Anche se le mutazioni mentali del protagonista ripropongono un tema caro all'autore di Toronto, resta comunque l'impressione di un film su commissione.

Cotola 8/05/08 13:03 - 9009 commenti

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Film cronenberghiano insolitamente sobrio e moderato, in cui il regista canadese rinuncia alla carne e al sangue (copiosamente presenti nei film precedenti) e si concentra, con ottimi risultati, sull'introspezione psicologica del personaggio principale, all'interno del quale riesce a compiere una notevole opera di scavo. Probabilmente il miglior film tratto da un libro di King.

Ghostship 30/05/08 20:34 - 394 commenti

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Film impersonale che probabilmente fu girato su commissione. Si fatica a ritrovare la mano del regista in quanto mancano tutti i temi a lui cari. Walken è un grande attore ma da solo non riesce a risollevare la baracca: tutto purtroppo risulta "standard". Superfluo.

Flazich 15/07/08 16:04 - 667 commenti

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Ottima performance di Christopher Walken in questa pellicola anomala del regista canadese. Tratta da un racconto di Stephen King, la pellicola ha le tinte cupe di un fantathriller e in parte lo è. Un uomo riceve un grande dono e lo saprà sfruttare al meglio. Gradevole ma lontano dal cinema che ci ha abituato. Il risultato finale è quello semplicemente di un buon film. Finale non prevedibile ma esemplificativo.

Ciavazzaro 17/07/08 12:17 - 4768 commenti

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Buon thriller con venature soprannaturali, con un ottimo cast. A partire dall'ottimo protagonista Christopher Walken, ma ci sono anche Herbert Lom (divino), Zerbe e Skerritt. Abbastanza teso il finale, buono il tema musicale, a mio avviso più che riuscito. Da vedere.

Daniela 12/12/08 10:20 - 12621 commenti

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Il difetto del film sta nel voler condensare il romanzo di King, per cui si ha talvolta l'impressione di assistere ad un "Reader's Digest", mentre sarebbe stato forse preferibile rinunciare ad alcuni passaggi, magari suggestivi ma troppo auto-conclusivi (come la storia del lago ghiacciato), per dare maggiore respiro ad altri - l'indagine di polizia, la premonizione sul futuro del candidato - sfrondando così la storia di questo veggente suo malgrado. Pur non essendo uno dei capolavori di Cronenberg, resta comunque indimenticabile per l'interpretazione superlativa e commovente di Walken.

Renato 16/03/09 19:53 - 1648 commenti

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Sarà anche un lavoro su commissione a basso budget, ma resta il fatto che Cronenberg ha tirato fuori un signor film. Il romanzo di King -che ho letto solo dopo aver visto il film- ovviamente è anche meglio, ma l'atmosfera, il tono generale sono stati trasferiti dalla pagina alla pellicola con grande tecnica. Ottimo tutto il cast, e gli ultimi 15' (da quando Walken "vede" il futuro di Martin Sheen) sono davvero avvincenti.

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Tarabas 15/05/09 11:34 - 1878 commenti

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Dopo un incidente, John Smith acquista l'inquietante capacità di vedere eventi del passato e del futuro che gli sconvolge la vita. Cronenberg prende il succo del bel libro di King, sfrondandolo e riducendolo per mettere in scena l'ennesimo mutante della sua galleria, con la faccia sofferente e allucinata di Walken, all'ennesima prova monstre. I temi sono noti, il freak messo al bando, la possibilità di cambiare il futuro grazie alla preveggenza. Però qui l'autore si vede e il film è teso e preciso, i personaggi sono notevoli, il clima è angosciante.

Puppigallo 20/01/10 16:23 - 5258 commenti

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Il ritmo non è certo l'arma vincente di questa pellicola, anzi, la sua quasi mancanza rischia di affossarla da un momento all'altro. Ma Cronenberg, proprio quando la pazienza inizia a scarseggiare, ha regolarmente un guizzo, visivo (la visione della piccola Amy tra le fiamme), o verbale (gli scambi tra il dottore e il protagonista), che permettono al tutto di mantenere un buon livello, grazie anche alla convincente interpretazione di Walken, con occhio perennemente lucido, emaciato e dotato di un potere che gli causa soprattutto problemi. Bene anche la figura del dottore (suo confidente).
MEMORABILE: Il protagonista: "Benedirmi col mio dono? Sa cos'ha fatto Dio per me? Mi ha lanciato contro un camion 18 ruote e mi ha mandato in coma per 5 anni!".

Rambo90 3/08/10 02:15 - 7675 commenti

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Uno dei migliori film mai tratti da un romanzo di King. La sceneggiatura è molto fedele (tranne in alcuni dettagli) all'originale e crea una tensione che riesce a sopperire a un ritmo non proprio indiavolato. Cronenberg dirige con grande maestria e il cast è semplicemente perfetto: Walken grandioso nel ruolo del protagonista, Sheen in quelli dello spietato senatore candidato alle elezioni e Herbert Lom ancora una volta a suo agio in un ruolo di contorno ma comunque importante. Da vedere sia per i fan di Cronenberg che per quelli di King.

Siregon 13/08/10 20:18 - 352 commenti

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Cronenberg difficilmente delude e qui, nonostante il budget risicato, conferma le sue doti di grande narratore. Le pause, i dialoghi, le ambientazioni che sospendono lo spettatore fra thriller e fantascienza contribuiscono insieme ad una pellicola dai molti risvolti. L'interpretazione di Walken è straordinaria, misurata e complessa. Le brevi apparizioni di Sheen lasciano il segno. La durata ne limita in parte il potenziale ed alcune storie avrebbero meritato maggior profondità.

Tyus23 26/12/10 11:41 - 220 commenti

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Le premesse per fare davvero bene c'erano tutte (un buon soggetto del "re del brivido", un bravo protagonista e un ottimo regista) ma purtroppo il risultato finale è al di sotto delle aspettative. Il film scorre senza nessun guizzo e a mancare secondo me è la tensione emotiva che dovrebbe essere il punto di forza di un film di questo tipo. Cronenberg inoltre sembra girare un po' col pilota automatico, apparendo poco coinvolto nel progetto. Peccato.

Buiomega71 17/04/11 16:00 - 2901 commenti

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Curiosamente il meno cronenberghiano dei film di Cronenberg, è sicuramente uno dei suoi migliori. Mancano i suoi temi prediletti (tranne forse il potere della mente come in Scanners, anche se qui usato in modo totalmente differente). Tensione e colpi di scena fanno il resto; un serial killer da scovare, un folle alla corsa come presidente degli Stati Uniti. L'atmosfera invernale (come in Brood e in Scanners) e il tema musicale di Michael Kamen (fuori Howard Shore, questa volta), fanno il resto. Uno dei capolavori cronenberghiani in assoluto.
MEMORABILE: Il suicidio in bagno; l'incidente all'inizio; il teso e geniale finale; walken nella stanza avvolta dalle fiamme.

Didda23 3/05/11 12:45 - 2426 commenti

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Il film mi ha convinto in tutte le sue componenti; acuta e spigliata la sceneggiatura, ottima la caratterizzazione dei personaggi, intrigante l'atmosfera e davvero azzeccata la colonna sonora. Cronenberg dirige con grande classe e gusto. Il risultato finale è decisamente buono, grazie anche alla significativa prova di Walken. Da vedere e rivedere.

Homesick 22/05/11 18:14 - 5737 commenti

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Momento di pausa nel cinema di Croneneberg, che riprende fiato dopo le fatiche di Videodrome. Niente effetti speciali, né metamorfosi, deformazioni o contaminazioni del corpo, stavolta: solo una veloce rilettura dell’omonimo romanzo di Stephen King – molti i sunti e gli omissis; contenute le aggiunte e le modifiche – governata secondo una deontologia filmica all’insegna della sobrietà espressiva. Walken si fa carico del pondo della solitudine e delle veggenze di John Smith; Sheen sr., dei pericolosi deliri di onnipotenza del populista Greg Stillson. Tenue.
MEMORABILE: Walken morente a Sheen: «Sei finito!».

Herrkinski 18/08/11 23:34 - 8072 commenti

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Il libro l'ho letto da bambino quindi i ricordi scarseggiano, ma questa trasposizione negli anni m'è sempre sembrata abbastanza fedele, almeno per i limiti degli standard cinematografici. Detto questo, a me il film piace molto, pur essendo il meno tipicamente cronenberghiano degli anni '80. Oltre a una magnifica prova di Walken, da incorniciare sono la fotografia e la suggestiva atmosfera invernale, capaci di ammaliare ma anche di inquietare quando necessario; notevole la tensione emotiva che pervade il film, impeccabile la classe del regista.

Vito 19/06/13 12:00 - 695 commenti

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Johnny Smith acquisisce il potere di vedere il futuro delle persone tramite contatto fisico; userà questo dono per aiutare la gente. Stringendo la mano a un futuro senatore scorgerà un incubo spaventoso e apocalittico... Cronenberg riesce a migliorare il romanzo di King e realizza un film agghiacciante (il serial killer di Castle Rock) e malinconico (la storia d'amore impossibile), un horror dalle ambientazioni innevate e con un'immensa e triste colonna sonora. Straordinari Walken e Sheen. Capolavoro.
MEMORABILE: "Cosa farebbe, se avesse l'opportunità di tornare indietro nel tempo e uccidere Hitler?"

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Simdek 17/03/14 11:56 - 122 commenti

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Pellicola lenta, lentissima con dialoghi in slow motion che non riescono mai a creare un climax coinvolgente per lo spettatore. Il plot è subito disvelato dopo l'incidente del protagonista e i colpi di scena sono piuttosto anonimi e scontati. Walken entra bene nel personaggio e la fotografia ha un suo perché ma, complice un doppiaggio in italiano a livello dilettantesco e un ritmo che non decolla mai, tutta la storia si sviluppa in modo abbastanza soporifero. Evitabile.
MEMORABILE: Il finale.

Rigoletto 31/07/14 13:03 - 1785 commenti

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Thriller intelligente firmato Cronenberg e tratto da un libro di Stephen King che riesce a mantenere un bel fascino, grazie anche alla prova del bravissimo Walken. La matassa si dipana e si aggroviglia intorno a diversi avvenimenti e il soprannaturale si intreccia con sentimenti e politica. Ottime le performance di Skerrit, Sheen, Lom e Zerbe, tutti valori aggiunti a una pellicola che affronta i vari temi in maniera diretta e senza troppi fronzoli.

Myvincent 1/08/14 09:40 - 3726 commenti

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La professionalità di David Cronenberg è qui ben espressa anche grazie alla scelta di attori come si deve e di una storia accattivante, in bilico fra thriller e dramma. L'elemento psico-emotivo alla fine prevale su tutto, regalandoci un'altra pagina di cinema "storico", senza scadenze. Imperdibile per tutti...

Saintgifts 19/08/14 09:36 - 4098 commenti

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La sceneggiatura è semplicemente perfetta. Pur portando verso un finale che da solo varrebbe già tutto il film, non lascia niente per strada. Quando si crede di aver inquadrato il centro del lavoro (parlo per chi, come me, non conosce l'opera letteraria) ecco che avviene una nuova svolta, a concatenarsi perfettamente e a portare verso un nuovo stadio. Non ci sono "zone morte", nessuna sbavatura, nulla che lasci perplessi. Ottima la regia, che tira fuori il meglio da tutto il cast. Senza alcun dubbio la migliore interpretazione di Walken.

Xabaras 11/01/15 01:55 - 210 commenti

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Dal mio punto di vista un'enorme occasione sprecata. Questo perché alla geniale idea del soggetto non ho trovato un'adeguata risposta nella costruzione dell'intreccio narrativo. Si notano certe forzature e impacci all'interno della trama e forse tutto sembra filare troppo per il verso giusto: sostanzialmente assistiamo a un susseguirsi (più o meno interessante) di casi in cui Walken prevede il passato (e il futuro) e si adopera per comprenderlo o modificarlo. Strano a dirsi ma gli ho preferito il Dylan Dog a lui ispiratosi ("Ti ho visto morire").

Minitina80 10/07/15 06:35 - 2980 commenti

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Cronenberg abbandona apparentemente la sua poetica di autore per cimentarsi nella trasposizione del romanzo di King che più gli si addice. Non c’è il clima asfittico e morboso delle migliori occasioni, ma non si scade nell’anonimato o nella mediocrità perché il manico c’è e si vede. Le atmosfere sono molto cupe (vuoi anche l’ambientazione invernale) e Walken è perfettamente calato nella parte. Da guardare senza pregiudizi.

Nicola81 3/10/15 11:34 - 2840 commenti

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Probabilmente la volontà di toccare il maggior numero possibile di argomenti è andata a discapito dell'approfondimento generale, ma il mio giudizio è comunque più che positivo. Una bella idea di partenza (le premonizioni che possono essere un dono ma anche una maledizione) sfruttata da Cronenberg con una regia di classe che alterna sapientemente introspezione e slanci emotivi. Walken perfetto per aderenza al personaggio, di assoluto spessore i comprimari. Non un vero e proprio thriller ma un film intrigante, suggestivo e anche commovente.
MEMORABILE: La visione della bambina tra le fiamme; Nella casa del killer; Il finale.

Pinhead80 8/02/16 20:26 - 4719 commenti

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Dopo uno spaventoso incidente stradale, un uomo riceverà in dono il potere di conoscere passato e futuro delle persone solo toccandole. Cronenberg rinuncia a effetti speciali potenti per sezionare psicologicamente il protagonista. Ne esce un film che ci parla di un uomo messo a durissima prova dalla vita che cerca di dare un senso a quello che è successo. Si passa da un genere all'altro continuamente ma sempre senza eccedere. Walken dà spessore a un personaggio non semplice da interpretare. Ottima anche la colonna sonora.

Il ferrini 14/08/16 23:36 - 2345 commenti

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Il Cronenberg che non t'aspetti: niente bioporte spinali né stomaci che si aprono, stavolta la mutazione avviene nella mente, a seguito di un coma durato 5 anni. Walken è straordinario ma lo è anche il "capitano Willard", qui nei panni di un candidato al senato. La penna di King è inconfondibile e la regia premia adeguatamente la bontà del racconto. Ci sono alcune ingenuità (il pulsantone rosso per lanciare i missili), ma nel complesso è un ottimo lavoro. Avercene.

Il Dandi 30/06/16 13:03 - 1917 commenti

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Uno dei film meno tipicamente cronemberghiani della filmografia del canadese e per questo uno dei più largamente fruibili. La confezione demodé ben valorizza l'introspezione psicologica del protagonista, cui l'interpretazione del cereo Walken conferisce attributi inquietanti sottolineandone la "diversità" e la paura del proprio potere. Perfetto contraltare Martin Sheen, politico dei fare coi piedi per terra e le mani già pronte su quel pulsante, ansioso di un potere di cui invece non teme le responsabilità. Da conoscere.
MEMORABILE: La stretta di mano e la premonizione.

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Ryo 24/12/16 12:39 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Tratto da un romanzo di Stephen King, il film risulta essere un ottimo prodotto. Atmosfere cupe e angoscianti, una fotografia dai colori molto spenti e la scelta della colonna sonora accentua lo stato d'animo del protagonista e la sua depressione dovuta alla sua sfortunata condizione. La regia è molto introspettiva e indugia spesso sul protagonista. Bravissimo Christopher Walken che trasmette un'incredibile tristezza, anche quando sorride e riesce a trascorre dei momenti in pace. Bravissimo Sheen nella parte del politico.
MEMORABILE: La prima visione; L'attentato e il modo in cui Stillson si difende.

Parsifal68 5/02/17 18:32 - 607 commenti

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Un uomo cade in coma per diversi anni a causa di un incidente stradale. Al suo risveglio scopre di aver acquisito poteri straordinari e pericolosi. Cronenberg dirige un film cupo e alienante ma denso di significati. A differenza dei suoi precedenti lavori mette da parte un certo gusto per lo splatter e gioca su emozioni visive a impatto, aiutato da uno straordinario Walken e un altrettanto ottimo Sheen, ignobile politico. Il finale è tra i suoi migliori.

Magi94 29/06/17 13:11 - 944 commenti

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La zona morta è uno dei romanzi più riusciti di Stephen King e purtroppo la trasposizione cinematografica di Cronenberg non è all'altezza. Non che il film stravolga l'impostazione di King, anzi, tutto l'opposto: per mantenere la più assoluta fedeltà al romanzo si accorpano tra loro tanti episodi scarsamente connessi, quando invece la soluzione migliore sarebbe stata concentrarsi su inizio e finale del romanzo (che qui è condensato in 10 minuti). Il crollo del pathos è inevitabile. Rimane la buona regia, che rende la visione piacevole.

Schramm 24/09/17 17:53 - 3490 commenti

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Lunga vita alla Nuova Psiche, per salvare la carne. Crony sbarba King col rasoio di Occam e più disossa, prosciuga, lava a secco e rende l'essenziale visibile agli occhi e ai sensi (nostri come di ogni legiferante articolo narrativo e registico), più la magnitudo drammaturgica, emotiva (per tacere di quella interpretativa: ritmando il film in levare, Walken è maiestatico come mai più gli ricapiterà nel personificare il dolore del mondo) erompe, mettendoci di fronte al miglior Cronenberg di sempre (e al più perfetto cine-adattamento del Re a memoria di kinghiano) e mandandoci al tappeto volante

Galbo 4/11/17 06:07 - 12380 commenti

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Uno dei romanzi più fortunati (e corposi) di Stephen King in una versione cinematografica verosimilmente meno efficace (chi scrive non ha letto il romanzo), ma soddisfacente per il senso di tensione che riesce a creare mettendo al centro della vicenda un individuo speciale (interpretato da un ottimo Walken), irrimediabilmente segnato dalle sue doti. Encomiabile la sobrietà della messa in scena, che rifugge da elementi eclatanti affidandosi alla solidità della storia. Uno dei film migliori tratti da King.

Manfrin 4/04/18 15:52 - 391 commenti

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Visto casualmente due giorni dopo aver letto il libro direi che non delude, come spesso accade in questi casi, anzi. Walken ha la faccia giusta per la strana mente del protagonista e, pur non essendoci scene da brivido, rimane un valido esempio della letteratura di Stephen King. La regia di Cronenberg è un po' troppo pacata e avrebbe potuto forse regalare un po' più di drammaticità.

Bubobubo 19/01/19 22:29 - 1847 commenti

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Nella straordinaria filmografia cronenberghiana, questo - se si escludono bizzarre ma estemporanee deviazioni come Veloci di mestiere - è il vero corpo estraneo (tematicamente, esteticamente, registicamente) e, a personale e sindacabilissimo giudizio, l'unico capitolo che non raggiunga la sufficienza. Al di là della limitata combinabilità tra il bestseller kinghiano e lo stile del cineasta canadese, stride la cesura troppo pronunciata fra le due parti del film, quasi unite a forza e risolte in un finale politico e pirotecnico, ma pasticciato.

Rocchiola 29/03/19 14:00 - 953 commenti

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Le trasposizioni di Stephen King hanno sempre avuto esiti alterni. Quella di Cronenberg è dignitosa ma non rientra di certo tra le sue migliori. Al suo primo film mainstream il regista abbandona le proprie ossessioni e metamorfosi a favore di un racconto più convenzionale; un dramma esistenziale con qualche tocco di paranormale e fantapolitica, che però non riesce mai a essere veramente coinvolgente. Walken è bravo ma il ritmo è piuttosto lento. Un onesto prodotto hollywoodiano, ma per dirigerlo non c’era bisogno di Cronenberg.
MEMORABILE: L'attentato fallito al senatore Stillson; La cattura del serial killer; Il salvataggio dall'annegamento.

Paulaster 13/05/19 11:43 - 4389 commenti

I gusti di Paulaster

Professore uscirà dal coma con poteri di predizione. Girato con stile abbastanza classico, con le musiche a dettare l'emotività, con Cronenberg che si distingue nelle fasi paranormali. Sfrutta con oculatezza i momenti di ricordo di uno straordinario Walken, che riesce a dare sfumature di sensibilità senza scadere nel paranoico. Conclusione efficace, sebbene non girata benissimo. Sheen ricorda Nixon, come movenze.
MEMORABILE: L'incendio con la bambina in camera; I ragazzini che cadono nel lago; La foto finale sul giornale; Le forbici in gola.

Thedude94 20/03/20 19:51 - 1089 commenti

I gusti di Thedude94

Cronenberg si cimenta con King in quest'opera sul paranormale ben realizzata, che ha come protagonista un iconico Walken, perfetto nei panni del protagonista. E' su di lui e sul suo incidente che si sviluppano i fatti, alcuni inquietanti, altri premonitori (talvolta catastrofici) e sulle vicende delle persone che gli stanno vicino. Il clima di tensione è reso bene dal regista, in special modo nella prima parte, molto più vicina alle sue corde rispetto a una seconda più scialba, che però si riprende con un finale girato egregiamente. Da vedere.

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Alex75 23/03/20 13:45 - 878 commenti

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Cronenberg accantona i suoi temi abituali per tradurre in immagini un non facile romanzo di King, con un esito visivamente meno sconvolgente ma ugualmente inquietante, soprattutto grazie alla prova dolente di Walken, che fa percepire tutta l’angoscia di chi riceve un dono che contiene in sé una maledizione. Comprimari impeccabili come Lom, Sheen e Zerbe contribuiscono all’eleganza e alla forza di questa trasposizione, che è un buon invito alla lettura del romanzo.
MEMORABILE: Gli effetti sui titoli di testa; “Cosa farebbe, se avesse l'opportunità di tornare indietro nel tempo e uccidere Hitler? ”; Il comizio di Stillson.

Taxius 9/04/20 15:59 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Dopo cinque anni di coma, causato da un incidente stradale, un professore si risveglia e scopre di avere il potere di predire il passato, il presente e il futuro di chi tocca la mano. La storia è strutturata grossomodo su tre episodi: il killer, il lago e il futuro presidente; e il grande difetto del film sta proprio qui, in quanto sarebbe stato meglio tagliarne uno (il lago) e approfondire gli altri due. Comunque il duo Cronenberg-Walken si rivela vincente: uno dei migliori film film tratti da un romanzo del re del brivido.

Jena 26/04/20 15:58 - 1550 commenti

I gusti di Jena

Tra i meno cronenberghiani film di Cronenberg, che si mette umilmente al servizio del libro di King (come non aveva fatta Kubrick). Il risultato rimane una delle migliori trasposizioni kinghiane. Cronenberg mantiene il suo stile freddo e asettico, concentrandosi sulla disperazione di un uomo che ha ricevuto un "dono" che lo porta inizialmente all'isolamento, in maniera molto "cristica" e commovente. Eccezionale la prova di Walken, più controllato del solito. Ottimo cast di contorno.
MEMORABILE: La premonizione dell'incendio; La terribile premonizione della guerra nucleare; Il suicidio di Dodd con le forbici.

Zender 29/07/20 11:49 - 315 commenti

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Condensato cupo e gelido del capolavoro kinghiano, riduce le pagine a una sfilata di episodi slegati e reimpastati dalla sofferta prova di un Walken magistrale che, lasciandoli alternativamente trasparire sul volto, inocula sottopelle dolore, dolcezza, straordinaria maturità. Fortunatamente lo svilimento strutturale poggia poi le basi sul talento di Cronenberg, che avvolge in un candido manto innevato l'eletto che sfida l'eleggibile disseminando il percorso di sollazzevoli schegge di cinema autentico fino al commovente finale, che si spegne senza un solo fotogramma in eccesso.
MEMORABILE: Il finale sulla copertina di Newsweek, acutissimo esempio di sintesi cinematografica.

Noodles 10/06/20 22:56 - 2204 commenti

I gusti di Noodles

Da un romanzo di Stephen King, uno dei film meno felici di David Cronenberg. A parte alcuni momenti riusciti, inquietanti e una buona fotografia, il film viaggia senza mai colpire e sorprendere veramente lo spettatore, anche perché la sceneggiatura è molto raffazzonata e vuole trattare tanti temi finendo per trattarli male tutti, come sempre succede in questi casi. Alcune scene e momenti erano evitabilissimi e anche il finale appare sbrigativo. La mano sapiente di Cronenberg spunta qua e là ma non basta a salvare dalla mediocrità il film. Sprecato.

Giufox 16/01/22 20:21 - 324 commenti

I gusti di Giufox

Thriller soprannaturale che introduce il tema della mutazione vissuta dolorosamente come condanna. Cronenberg rinuncia agli effetti speciali e si concentra sul dramma interiore del personaggio. Variazione sul tema distesa e "grand public" non priva di punti di interesse. Il finale, in particolar modo con la rivelazione di quello che accadrà a Stillson, dà una sfumatura vagamente “cristologica” al film, elemento nuovo nella cinematografia cronenberghiana.

Katullo 5/09/22 10:41 - 327 commenti

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Costringere tutto King in un unico film squisitamente anni '80 non era cosa facile, nemmeno per uno dei maestri dell'horror transitivo. La mutazione qui si fa elegante, benefica, il giovane Walken l'assorbe con fare da Oscar, la ost di Kamen non poteva rendersi migliore, dai notevoli titoli di testa fino al bellissimo finale. Johnny Smith, selezionato già sull'ottovolante, è l'esempio opposto del potere che lo ha catturato, viveva già di scrupoli, lo fa anche sopravvivendo; salva quel mondo che non lo merita dopo aver cercato invano calore, nel fango gelido di una società disperata.
MEMORABILE: Johnny che abbraccia piangendo il suo allievo dopo l'incontro con Sarah e suo marito, sull'uscio di casa.

Rebis 2/10/22 09:28 - 2331 commenti

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Tra Videodrome e La mosca, due vertici del body horror ottantino, c'è un avvallamento, una zona morta, trasposizione chirurgica e analitica di un romanzo di King che gronda dolore e impegno civile. Come le visioni di Johnny Smith, il film anticipa gli sviluppi futuri della poetica cronenberghiana, destinata a sviscerare la psiche nel contesto familiare, sessuale e politico. Lucido e cartesiano, delega l'umanità del romanzo a un formidabile Christopher Walken, mentre la regia affila gli strumenti per una implacabile incursione nell'alienazione sociale.

Giùan 9/12/22 11:30 - 4537 commenti

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All'esordio americano, Cronemberg palesa una linearità e "regolarità" nella messa in scena che, se spiazza gli estimatori dei suoi estremismi autoriali, in verità, oltre ad accreditarne la fruizione pure "commerciale", rivela a una seconda vista, più attenta, una personalità poco incline a conciliare. Così l'aggrovigliamento di sangue, carne e metallo, qui matura tutta all'interno della mente di Johnny, trovando in Walken insondati diapason di sensibilità emotiva ma anche sconosciuti (se pur troppo esplicitamente "brickekiani") riferimenti politici ed etici. Essenziale, existenziale.
MEMORABILE: La giornata che Johnny/Walken passa con Brooke Adams.

Trivex 7/08/23 17:16 - 1740 commenti

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Dono o dannazione, trasmette responsabilità ingestibili da un essere umano. L'umano in questione è dotato di senno e sentimento, ma il peso per quello che si vede è dirompente e va oltre la sua vita. La sofferenza è ben rappresentata e il film è sufficientemente oscuro, anche per i temi che si intrecciano nella vita dell'uomo e delle sue visioni. La morte è nella comunità e poi arriva "l'uomo nuovo" e la cosa si fa davvero grossa. Gli attori sono ottimi, la confezione adeguata e la vicenda viene messa in scena bene, considerando i limiti nel trasformare un bel libro in un film.

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Kinodrop 12/11/23 19:28 - 2921 commenti

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Dopo esser uscito dal coma per un incidente, Johnny scopre non senza sofferenze e ripercussioni di avere acquisito la facoltà di prevedere il futuro e perciò anche di modificarlo. Thriller introspettivo lontano dallo stile precedente del regista, si avvale sia dell'atmosfera glaciale in cui sono poste le vicende, sia della grande abilità espressiva di un Walken perennemente consapevole e turbato anche sul piano affettivo. La contrazione del romanzo di King genera ovviamente qualche distonia narrativa, ma nell'insieme ricrea efficacemente il senso e il pathos dell'opera di origine.

Sebazara 18/02/24 14:36 - 41 commenti

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Cronenberg dirige una buona trasposizione cinematografica di uno dei bestseller di Stephen King, con un'ottima interpretazione di Walken. Sicuramente non uno dei suoi film migliori, perché vengono tralasciati alcuni particolari importanti che nel romanzo sono fondamentali. Ma comunque la tensione regna sovrana e viene mostrato diligentemente il lato psicologico del personaggio interpretato da Walken, con un'ottima colonna sonora che amalgama benissimo il tutto. Va detto che l'insieme è aiutato da un'ottima idea alla base, ma è sicuramente un thriller di tutto rispetto.
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  • Musiche Schramm • 11/08/17 19:32
    Scrivano - 7694 interventi
    Mentre Michael Kamen stava componendo le musiche col piano nella propria abitazione londinese, ricevette parecchie lamentele dal vicinato che gli chiedeva di smetterla in quanto la musica toglieva loro il sonno o procurava incubi ai figli.
  • Homevideo Schramm • 11/08/17 19:32
    Scrivano - 7694 interventi
    Vi sono parecchie scene rimosse mai viste pubblicamente. Tra queste: un prologo con Johnny da giovane (interpretato da Stephen Flynn) che si ferisce alla testa durante un match di hockey su ghiaccio; una diversa visione di Johnny al Camp David con Sheen dove lo stesso Johnny appare come spettatore impotente. Foto di queste scene appaiono nel numero di dicembre del 1983 di Cinefantastique.

    Un finale alternativo successivamente scartato vedeva Johnny Smith sopravvivere allo sparo e predire un accoltellamento da parte della sua fidanzata mentre era in ospedale per poi andare in coma e morire.
    Ultima modifica: 11/08/17 19:33 da Schramm
  • Discussione Zender • 12/08/17 07:45
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ma no ok, se la notizia è unica devi veder tu quale delle due sezioni è prevalente.
    Uno strazio... Semplicemente si tratta di ragionare un attimo su quel che posti.
    Soiegami quella di 007 perché la vorresti spostare, così capiamo. Se parli di questa...

    * Tre membri del cast sono stati successivamente coinvolti nel franchise di James Bond: Anthony Zerbe apparirà in 007 - Vendetta privata, Christopher Walken in 007 - Bersaglio mobile. Michael Kamen sarà il compositore per 007 - Vendetta privata.

    ...non vedo in che altra sezione potresti spostare la notizia...
  • Discussione Schramm • 12/08/17 11:42
    Scrivano - 7694 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma no ok, se la notizia è unica devi veder tu quale delle due sezioni è prevalente.
    Uno strazio... Semplicemente si tratta di ragionare un attimo su quel che posti.
    Soiegami quella di 007 perché la vorresti spostare, così capiamo. Se parli di questa...

    * Tre membri del cast sono stati successivamente coinvolti nel franchise di James Bond: Anthony Zerbe apparirà in 007 - Vendetta privata, Christopher Walken in 007 - Bersaglio mobile. Michael Kamen sarà il compositore per 007 - Vendetta privata.

    ...non vedo in che altra sezione potresti spostare la notizia...


    sisi mi riferivo a questa, dato che l'aspetto musicale va a intrufolarsi. come vedi poi può diventare complesso decidere, e le decisioni possono diventare arbitrarie... ;)

    a questo punto, come ci si regola per le curiosità dei film musicali come, per fare un esempio, the wall?
    Ultima modifica: 12/08/17 12:09 da Schramm
  • Discussione Zender • 12/08/17 16:33
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Vabbé, ma se s'intrufola un po' non è un problema. Ovviamente nel caso ei film musicali è ovvio che le due cose tendono spesso a coincidere. Come in quasi tutte le cose non può esserci una regola precisa, si va a buon senso.
  • Homevideo Rocchiola • 29/03/19 14:07
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Il BD della Pulp Video è scarsino. Immagine non del tutto pulita e dalla definizione più adatta ad un prodotto SD. Audio italiano disponibile in 5.1 e 2.0 ma in entrambi i casi i dialoghi sono impastati e piuttosto bassi.
  • Discussione Raremirko • 10/07/19 23:00
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Per girare questo film, Cronenberg rifiutò la faraonica offerta di girare Il ritorno dello Jedi


    Fonte: edizione 2 dvd di Fast company
    Ultima modifica: 10/07/19 23:00 da Raremirko
  • Discussione Alex75 • 6/04/20 16:34
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Come succede per tutti i film tratti da romanzi, anche questo suscita pareri discordanti, spesso influenzati dall'aver letto o meno il libro. Credo che King susciti in molti registi il desiderio di cimentarsi in una trasposizione filmica, dato che le sue storie ben si prestano. Però, al tempo stesso, le descrizioni e le caratterizzazioni molto dettagliate e precise fanno sì che la trasposizione non sia facile, dato che si deve confrontare col film girato nell'immaginario da ciascun lettore e si trova comunque a privilegiare determinati personaggi e snodi narrativi a scapito di altri. Personalmente, in questo caso, non ho letto il romanzo di King, per cui il mio giudizio sul film di Cronenberg si basa unicamente su ciò che ho visto: complessivamente sono rimasto soddisfatto, anche se forse il personaggio di Stillson avrebbe meritato un po' di spazio in più (do comunque atto a Cronenberg di averlo ben delineato). E, comunque, mi ha invogliato ad affrontare, prima o poi, la lettura del romanzo, quindi ha ottenuto un risultato importante.
  • Discussione Zender • 6/04/20 19:22
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Il romanzo è a mio modestissimo parere il migliore di King in assoluto (della quindicina che ho letto). Il film lo vidi prima di leggerlo e non mi piacque granché. Dopo aver letto il libro ancora meno, ma dovrei rivederlo in realtà...
  • Discussione Caesars • 7/04/20 08:48
    Scrivano - 16799 interventi
    Zendy,
    concordo con te sul fatto che il libro sia tra i migliori di King. Meno, molto meno, sul film di Cronenberg che a me piacque assai (anche se poco cronenberghiano...). Ma anche per me di acqua sotto i ponti ne è passata assai, dall'ultima visione della pellicola.