Veloci di mestiere - Film (1979)

Veloci di mestiere
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Fast Company
Anno: 1979
Genere: commedia (colore)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sbrigativamente accantonato dalla maggior parte degli esegeti cronenberghiani e reputato alla stregua di un oggetto scomodo e posticcio in una filmografia dalle tematiche tanto precise e ricorrenti, FAST COMPANY resta comunque un buon esempio di cinema d'intrattenimento, ben costruito e sceneggiato con una certa cura. Fa parte del filone sportivo automobilistico tipicamente americano e racconta le gesta di Lonnie "lucky man" Johnson (William Smith), pilota di dragster che da questi passa a pilotare le funny cars, auto truccate velocissime. Il presidente del suo team (l'uomo-ovunque John Saxon), la Fast co., mal sopporta però l'eccessiva lealtà di Johnson e si prepara a sostituirlo con l'acerrimo avversario...Leggi tutto Gary "Blacksmith" Black (Cedric Smith), rivoluzionando l'assetto della Fast co. Una semplice storia di rivalità sportiva, ben condotta da Cronenberg (anche cosceneggiatore) che vi impone un ritmo scanzonato (le musiche sono dei Mollin, un paio cantate da Michael Stanley) e un feeling tutto americano: qualche tetta al vento qua e là, belle sfide automobilistiche (che durano lo spazio di un rettilineo e si concludono con una frenatona via paracadute), tra le quali l'ultima non può non ricordare quella centrale di CRASH, per colori e atmosfera. Si tratta sicuramente del film meno personale di Cronenberg, ma non per questo va mal considerato; anzi, piace per la sua semplicità, dimostra quanto il regista canadese sia comunque capace di gestire le scene spettacolari provando un certo gusto per il dramma. Inutile speculare forzatamente sui significati reconditi del film solo per inserirlo in un corpus inscindibile. Allegrotto...

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Schramm 22/11/07 14:51 - 3495 commenti

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Quanti han fatto corpo nella levata di scudi contro Spider lamentando l'assenza dell'artifex (opera impersonale, mera marchetta etc.), possono riequilibrare giudizi impressioni e reclami dando un'occhiata (ma giusto quella, a meno di possedere poderose scorte di pazienza e crono da cestinare) a quest'inqualificabile, spaesato e amorfo non-Cronenberg, superficialmente bollato da alcuni come un Crash in fieri. Bastano 30' per avvedersi dove davvero alberga l'impersonalità cronenberghiana. Consiglio di utilizzare il 31° per riavvolgere la vhs.

Daniela 30/06/12 09:39 - 12662 commenti

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Con tutta la buona volontà, è arduo rinvenire il tocco di C. in questo filmetto sulle corse automobilistiche di "funny-cars" modificate in modo da raggiungere la massima velocità sulla breve distanza: trama scontata, personaggi stereotipati (il vecchio campione con saldi principi, il giovane scalpitante che vuol prenderne il posto, il manager cinico e baro) interpretati da un cast anonimo, epilogo banalmente moralistico. Niente da salvare neppure sul piano prettamente spettacolare: salvo un paio di incidenti, le corse sono troppe brevi per appassionare. Solo per completisti cronenberghiani.
MEMORABILE: Una bischerata: il meccanico del team avversario che, dopo aver sabotato la pista, se ne sta lì sul bordo con le sue due belle tanichette a fianco

Hackett 5/03/15 13:49 - 1867 commenti

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Sicuramente il film meno riconducibile al regista canadese, Veloci di mestiere è una pellicola difficile da concepire per chi si avvicina pensando a un tipico film di Cronenberg. Anche se il tema dei motori tornerà (Crash), la vicenda che viene narrata appare troppo piatta e impersonale, quasi un lavoro fatto per pagare i conti. Non aiuta nemmeno il contesto sportivo che fa da cornice (le gare di accelerazione), un po' estraneo al grande pubblico.

Rebis 20/08/15 17:12 - 2337 commenti

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Film incubatrice in cui Cronenberg mette a punto l'ossessione per il rapporto uomo-macchina ed elabora uno stile e una sintassi narrativa mainstream, dal taglio più internazionale. Ma per chi è digiuno di drag races le ragioni d'interesse finiscono qui: oltre lo sguardo analitico dell'autore capace di mettere in luce i rapporti di forza e dipendenza interni allo showbiz tra sponsor e piloti di dragster, ci sono solo personaggi scritti sulla carta e una storia imperscrutabile con tanto di moralina finale che inneggia al self made man: francamente improponibile.

Herrkinski 1/02/16 03:43 - 8112 commenti

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Troppo sottovalutato in virtù dell'insolita firma in regia di Cronenberg, è in realtà un film più che discreto sull'ambiente delle corse di dragster, molto popolari nei '70s e primi '80. Non dissimile da Burnout o Dragster, il film ha però una certa qualità di regia (molto belle le spettacolari scene finali), una buona cura nello script e un'ottima fotografia; si ricorda anche come ultima prova della Jennings, morta poco dopo (ironia della sorte, in un incidente d'auto), affiancata dall'altra bellezza Judy Foster. Per fans di certo cinema '70s.
MEMORABILE: Billy che versa olio per motore sulle due groupies nude; Il sabotaggio.

Caesars 19/10/18 09:13 - 3791 commenti

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Difficile, per non dire impossibile, immaginare (senza saperlo già) che dietro la macchina da presa ci sia Cronenberg, co-autore anche della sceneggiatura. Sicuramente appassionato di corse automobilistiche, il regista canadese cerca di mostrare cosa accade in quel mondo, ma bisogna dire che la pellicola è ben poca cosa. Un soggetto non irresistibile, interpretato da attori non certo superlativi, ben lontano dalle tematiche che negli anni '70 hanno portato Cronenberg a dirigere film molto più interessanti.

Raremirko 10/07/19 22:54 - 577 commenti

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Anche a rivederlo, nel film poco si nota lo stile di Cronenberg. Piatto, dozzinale, risaputo, pare il classico lavoro impersonale, alimentare e su commissione. Almeno c'è John Saxon e qualche ragazza graziosa non è proprio vestitissima... Un film che avrebbe potuto girare chiunque e che fa durare troppo poco persino l'unico elemento che ha a suo vantaggio, ovvero le gare.

Minitina80 14/12/20 19:51 - 2984 commenti

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Che non contenga elementi propri della poetica del regista canadese è cosa nota a tutti, eppure lasciando da parte i pregiudizi è possibile scoprire un film ben realizzato e in grado di intrattenere. È incentrato sulle corse delle funny cars e i personaggi che vi ruotano attorno seguono un tratteggio piuttosto tradizionale, con i buoni e i cattivi ben distinguibili. Indubbiamente si nota la professionalità nel portare a compimento un progetto non proprio d’autore ed un certo gusto per le inquadrature. Indovinati i brani della colonna sonora.

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  • Homevideo Zender • 28/02/08 12:10
    Capo scrivano - 47790 interventi
    Per la serie Chi l'ha visto? esce il 6 marzo 2008 il più "invisibile" (tranne per chi lo beccò su Odeon qualche tempo fa) di tutti i Cronenberg (corti esclusi). Ed esce fingendo che non sia mai esistito un titolo italiano (Veloci di mestiere) e pure in una sontuosa special edition a 2 Dvd (Mondotv). Potenza della promessa dell'assassino...
    Audio: Ita.5.1R
    Video: 16:9/1.85:1
    Extra ediz. a due dischi: Commento audio, Scene Eliminate, Photogallery, Interviste, Filmografia / Biografia
  • Discussione Raremirko • 10/07/19 22:52
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Do ragionissima Schramm, del film ho notato poco o nulla di uno dei miei registi preferiti (ma è davvero quello di Cosmopolis colui che girò 'sta roba qui???).

    Piatto, dozzinale, risaputo, pare il classico lavoro impersonale, alimentare e su commissione.

    Almeno c'è John Saxon e qualche ragazza non è proprio vestitissima...
  • Discussione Buiomega71 • 10/07/19 23:00
    Consigliere - 25999 interventi
    Alimentare e su commissione avrei seri dubbi.

    Cronenberg, com'è risaputo, adora le automobili da corsa.

    Che non sia il suo miglior film non ci piove, ma è molto più su commissione LA ZONA MORTA che nemmeno FAST COMPANY
  • Discussione Raremirko • 10/07/19 23:36
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Alimentare e su commissione avrei seri dubbi.

    Cronenberg, com'è risaputo, adora le automobili da corsa.

    Che non sia il suo miglior film non ci piove, ma è molto più su commissione LA ZONA MORTA che nemmeno FAST COMPANY



    Almeno concorderai che si tratti comunque di una mezza vaccata dai.

    La zona morta ti piace?