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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Considerato, a ragione, uno dei film minori del talentuoso Cronenberg, RABID pecca soprattutto sotto il punto di vista dell'originalità. Ancora affascinato dalle tematiche legate alla contaminazione e il sangue (ad esse aveva già dedicato il proprio debutto nel lungometraggio, IL DEMONE SOTTO LA PELLE), il regista canadese viene giocoforza a contatto con il cinema di George Romero, tanto che LA CITTA’ VERRA’ DISTRUTTA ALL’ALBA, girato quattro anni prima, ha moltissime caratteristiche in comune con questo RABID e ne costituisce anzi la principale fonte...Leggi tutto di ispirazione. Certo, forse Cronenberg ha una concezione dell'orrore più “scientifica”, ma il risultato è quasi identico. Del cast fanno parte Marilyn Chambers (ex pornostar dal fisico statuario) e Frank Moore, praticamente un clone spento di Christopher Walken. Il film non ha veri e propri colpi di scena e si adagia ben preso sui binari di un’inevitabile ripetitività. Il processo morso-trasformazione di colui che viene addentato e successivo morso a un terzo individuo non subisce variazioni di rilievo. Così l'interesse di Cronenberg si sposta su Rosy (Marilyn Chambers), portatrice sana e prima propagatrice del morbo (pare a causa di esperimenti di plastica cutanea operati da un medico dalle idee balzane). Di buono c'è un senso del ritmo notevole accoppiato a un montaggio serrato, caratteristica che Cronenberg, con l'andare degli anni, gradatamente perderà (volutamente?). Sceneggiatura in secondo piano.

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Caesars 4/05/07 09:44 - 3777 commenti

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Un Cronemberg "minore" ma non per questo meno meritevole rispetto alle sue opere più mature. Indubbiamente l'atmosfera che si respira in questo "Rabid" ricorda molto il Romero de La città verrà distrutta all'alba, ma lo stile del regista già si fa vedere e la critica a certe sperimentazioni mediche è trasparente (si trova in tutte le prime opere del regista canadese). Curiosa la scelta della pornostar Marilyn Chambers nel ruolo di protagonista, la quale, va detto, non se la cava neanche male. Buono.

Undying 6/05/07 18:47 - 3807 commenti

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Secondo film (dopo Shivers) in grado di raggiungere il grande schermo. Già il titolo italiano (questa volta più che pertinente) estrinseca parte della tematica cara al regista: il sangue come "mezzo" (non fine!) attraverso il quale si diffondono malattie non necessariamente fisiche. Il basso budget a disposizione viene sfruttato al meglio e persino gli interpreti (tra i quali la pornostar Marilyn Chambers) offrono una prestazione superiore alle aspettative. Le tante sequenze splatter sono memorabili: forse l'unico vero horror cronenberghiano.

Vito 15/02/17 10:15 - 695 commenti

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Grandioso film del maestro Cronenberg con la star dell'hard Marilyn Chambers. Il regista canadese, con l'elemento del contagio, costruisce una pellicola immersa in un'atmosfera di terrore invincibile, fredda, malata e apocalittica, dalle sinistre cliniche perse nei boschi alle grandi città l'avanzare del morbo è implacabile. D'ottimo livello le scene splatter e il finale agghiacciante.

Herrkinski 17/06/08 17:15 - 8072 commenti

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Bell'horror di Cronenberg che mette in mostra già le potenzialità del regista e tutte le tematiche care al suo cinema (le mutazioni, le infezioni, le pulsioni sessuali deviate). Non a caso la protagonista scelta per il film è la pornostar Anni Settanta Marilyn Chambers, che tra l'altro dimostra di saper anche recitare al di fuori del suo genere prediletto. Caratterizzato da un'atmosfera di ineluttabilità e di lenta apocalisse, il film di Cronenberg riesce a mantenere un buon ritmo e si dimostra anche meglio di The Parasite Murder. Più che buono.

B. Legnani 6/07/08 21:45 - 5523 commenti

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Pandemico. Assai interessante, benché talora sconnesso. La regìa supplisce alla non ampia disponibilità di mezzi usando bene le ellissi. Possibili riferimenti a mille opere: mi limito ai TG, come ne La notte di Romero (e ai monatti manzoniani...). Marilyn Chambers funziona meglio del previsto: non bella, ma dallo sguardo sbarazzino che si fa impertinente (si pensi alla discesa nella vasca), è un volto giusto per il ruolo. La forma a pene dei pungiglioni (informa Schramm) preesisteva in sceneggiatura alla scelta della protagonista. Globalmente discreto.

Enzus79 24/12/08 09:44 - 2873 commenti

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Uno dei migliori film di David Cronenberg. Il regista, sempre affascinato dalla tematica dei virus e dei limiti che la scienza vuol superare, riesce ad ottenere un risultato soddisfacente. Può sembrar uguale a Il demone sotto la pelle ma, scusate, Romero non ha forse girato tutti i suoi migliori film sfruttando lo stesso tema? Cronenberg non sarà mai compreso da tutti.

Rickblaine 24/12/08 13:37 - 635 commenti

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Cronenberg continua sulla strada delle malattie epidermiche significando i movimenti e le azioni degli esseri a noi conosciuti come umani. Già con Il demone sotto la pelle aveva fatto capire le proprie intenzioni: l'uomo con la sua presunzione può essere capace di creare ciò che potrebbe essere irrimediabile in un futuro remoto, nel quale a rimanere vittima sarebbe proprio la razza umana. Brava la protagonista, quasi quanto il regista.

Onion1973 4/01/09 21:54 - 163 commenti

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Horror di tutto rispetto in largo anticipo su molti film recenti. Uno strano contagio (che si diffonde per via carnale) rende le persone rabbiose seminando il panico nella popolazione. La poetica di Cronenberg della carne e della corruzione del corpo (che sarà un po' la sua ossessione) è già matura ed evidente. Un po' film di fantascienza, un po' horror, un po' film catastrofico. Nella parte finale si respira l'aria del recente 28 giorni dopo. Accattivante e seppur ambientato in un contesto demodé, suscita interesse per la qualità della regia.

Patrick78 20/04/09 17:12 - 357 commenti

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Giudizio rapido: un assoluto capolavoro. Grande film a budget minimo in cui magistrali tocchi romeriani diluiti con classe sopraffina si mischiano ai temi più cari del regista canadese. Non un semplice film dell'orrore come poteva e doveva essere realizzato da un filmmaker qualsiasi, ma come spesso accade nei film di Cronenberg uno studio più approfondito di un trattato di medicina! Azzeccata la scelta del produttore e futuro regista Reitman di dare la parte della protagonista alla bellissima Chambers (famosa pornostar) a discapito di Sissy Spacek.
MEMORABILE: Difficile trovare un momento non memorabile.

Greymouser 28/05/10 09:42 - 1458 commenti

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In ideale continuità con Shivers, Cronenberg firma un lavoro considerato minore, ma che in realtà si colloca saldamente nel suo corrosivo e visionario percorso metamorfico e mutageno. L'assoluta scarsità di mezzi non frena l'immaginazione e il talento del regista, che - seppure attraverso uno script meno coinvolgente rispetto a Shivers - riesce a creare una malsana atmosfera di tensione e minaccia. Comunque propedeutico per chi voglia conoscere a fondo la filmografia di Cronenberg.

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Fabbiu 27/12/10 13:23 - 2136 commenti

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Un horror cronenberghiano abbastanza ispirato ma piu volte ripetitivo (fatta la premessa del contagio, il gioco è quello del ripetersi del contagio a catena) che però, nonostante l'evidente (fin da subito) low budget, dimostra una sostanziale abilità scenica nell'intrattenere a dovere senza ricorrere a macchinose artificiosità. In un certo senso quello che mi è piaciuto del film è infatti la sua la sua semplicità narrativa; ritmo serrato, validi stati d'ansia e "zombie" abbastanza credibili; si diversifica dal tema classico con un approccio pseudo-scientifico.
MEMORABILE: Il medico rinchiuso nel furgone blindato della polizia.

Luchi78 15/12/11 11:28 - 1521 commenti

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Interessante l'idea, meno lo sviluppo del film. L'inizio è sicuramente interessante, affascinante l'idea della fessura ascellare dalla quale esce un pungiglione assetato di sangue, ma manca il colpo di scena che fa decollare il film, che anzi rimane su binari troppo limitati al personaggio interpretato ottimamente dalla Chambers. Si poteva ottenere di più.

Nancy 11/04/12 23:10 - 774 commenti

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Un'idea di base avvincente ma sviluppata con poco fervore e intensità: l'effetto risonante del morbo sul quale si dovrebbe imperniare la vicenda si sente troppo poco, le modalità di contagio sono sempre le stesse, Cronenberg non punta né sul disturbo visivo né eccessivamente sulla suspence e ne esce un film che, lungi dall'essere banale, risulta tuttavia un po' piatto. Buona interpretazione per la Chambers, meno gli altri. Va a vantaggio del film il suo discreto ritmo, che pur con i suoi punti morti, riesce a trasportare abbastanza lo spettatore.

Didda23 23/03/12 20:20 - 2426 commenti

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Grezzo, seminale e incompiuto, il film possiede lampi di puro genio, suggellati dalla potenza intrinseca di talune immagini. Purtroppo, a livelli di plot, manca la brillantezza necessaria a creare sviluppi narrativi interessanti: in effetti la ripetitività ossessiva nuoce gravemente alla resa finale. Siamo lontani anni luce dalle migliori opere del regista. Non male, dopotutto.

Max renn 30/03/12 16:27 - 80 commenti

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Seppure non esente da difetti, Rabid incarna un passo significativo nella poetica fanta-biologica cronenberghiana. Rispetto al precedente Shivers, la vicenda assume una maggiore compattezza e consapevolezza. Il tema del contagio viene in questo caso declinato al femminile (con una protagonista portatrice clinicamente sana dell'infezione); sebbene imposto dalla produzione, l'impiego della Chambers, nota attrice hard, consente di rimarcare maggiormente quel binomio sesso-morte da sempre ossessione del regista. Efficacemente pessimista.

Dr.presago 1/11/12 02:12 - 22 commenti

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Se da un lato risultano rintracciabili diverse premesse di quella che si costituirà come la poetica del regista canadese (il tema romeriano della "plague" svolto con stile proprio, l'irrecuperabilità dell'amore a causa della forma mutata), dall'altro manca completamente un motivo conduttore autentico in grado di imprimere ritmo e coerenza alla sceneggiatura (quello sentimentale compreso nell'incipit e recuperato solo col finale è frammentato dalla deriva di un contagio indagato esclusivamente in superficie). Necessario ma minore.

Hackett 5/03/15 11:36 - 1865 commenti

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Il cinema di Cronenberg che prende forma, la sua ossessione per l'infezione fisica e mentale in questo film si esprime sotto veste di un'epidemia, una sorta di rabbia/vampiresca che ha origine da azzardati esperimenti chirurgici sul trapianto della cute. A metà tra il vampirismo e il film zombesco; più in profondità si tratta di una critica ragionata sulle eccessive presunzioni umane.

Pinhead80 2/02/15 18:01 - 4719 commenti

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Carne, sangue e umori si mescolano ancora insieme in un'epidemia sconosciuta e imprevedibile. L'untrice famelica e desiderosa di sangue rappresenta il frutto proibito che l'animo umano anela e che non riesce a fare a meno di toccare. La penetrazione è totale, sia fisica che mentale, si insinua nella carne (non a caso si parla di trapianto di pelle) e nell'anima. Siamo tutti contagiati dal cinema di Cronenberg.

Rigoletto 13/03/15 22:33 - 1785 commenti

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Film importante nella comprensione del regista ma che non rientrerà mai nella mia videoteca personale; non è questione di tema, ma di un ritmo lento che io soffro sempre, unito a una fotografia smorta, spenta. Sono due elementi fondamentali nei miei parametri di giudizio e in questo film entrambi lasciano a desiderare. Buono invece il cast, a cominciare dalla curiosa scelta della pornostar Marilyn Chambers nel ruolo di protagonista, abile a dimostrare che sullo schermo può starci anche in generi diversi da quello che l'hanno resa famosa.

Taxius 4/04/15 12:12 - 1656 commenti

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Tipico horror alla Cronenberg in cui la mutazione del corpo è alla base del film. In questo caso un'epidemia simile alla rabbia si diffonde tra la popolazione partendo da una clinica privata. Molto lento all'inizio, comincia a diventare interessante al momento della diffusione del contagio; peccato però che a causa del budget limitato il tutto sembri troppo finto (la città invasa dagli infetti è poco convincente). Il finale è sbrigativo, ma il film si fa guardare. Il Cronenberg della Mosca è ancora lontano.

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Jdelarge 4/06/15 10:11 - 1000 commenti

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Un Cronenberg ancora piuttosto "acerbo" dà vita a un film ben girato e pregno di tematiche a lui care: su tutte la carne al centro dell'umanità, che fa diventare gli uomini quasi dei manichini (da qui la scelta di attori piuttosto mediocri). Del genio di Cronenberg si vede qualcosa, ma solo a sprazzi; poco splatter e un climax che arriva fiacco fiacco a esplodere. Bravissima Marilyn Chambers nel ruolo di protagonista. Un buon film, ma Cronenberg sa fare molto di più.

Almicione 4/08/15 14:46 - 764 commenti

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La scienza che dovrebbe significare guarigione si trasforma in minaccia e genera un'epidemia micidiale. Ancora prima dell'esplosione del genere horror epidemico che infesterà i decenni successivi, Cronenberg gira nel freddo Canada questo cupo film che si lascia gustare principalmente per la precisa regia e un ottimo utilizzo dei colori. La trama non è certo degna di nota e la narrazione perde il suo fascino dopo i primi due morti, ma in generale la pellicola è godibile anche per uno spettatore non amante del genere. Lodevole il finale!
MEMORABILE: Le luci della città notturna che circondano Rose mentre va al cinema.

Il ferrini 28/02/17 02:14 - 2345 commenti

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Nonostante il low budget in Rabid c'è già tutto l'immaginario cronenberghiano; dalla metamorfosi della carne (La mosca) alle deviazioni sessuali (Crash), il tutto recuperando l'idea del contagio (Shivers). La pornostar Chambers, voluta più dalla produzione che dal regista, si rivela scelta vincente, un po' meno quella dell'anonimo Moore. Incredibile come un'idea folle (una sorta di vagina ascellare) con Cronenberg possa assumere una dignità che nessun altro saprebbe conferirle. Effetti speciali già notevoli, regia - al solito - perfetta.

Rufus68 28/06/17 21:41 - 3825 commenti

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Cronenberg già studia le degenerazioni della nuova carne. Come ne Il demone sotto la pelle il finale è pessimista e, anche qui, l'atmosfera di disfacimento è esaltata da una messa in scena povera e quasi amatoriale: persino la recitazione anonima della Chambers porta acqua al mulino di tale apocalisse postmoderna. Ciò che viene mostrato non è il male (che implica il bene), bensì la deprivazione del sentimento e dell'amore: il nichilismo come affezione dell'anima. Lodevole.

Xabaras 5/12/17 17:37 - 210 commenti

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I primi due horror cronenberghiani sono delle piccole gemme di precipua origine romeriana: qui si nota più l'influenza apocalittica de La città verrà distrutta all'alba, anche se in sottotraccia rimane sempre l'idea del contagio zombesco alla Notte dei morti viventi qui declinato seguendo la sottotraccia dell'horror clinico Occhi senza volto. Ancora asportazione di pelle umana quale origine di orrori nella vittima (psicologici nel caso del film di Franju, disperatamente carnali nel caso di Cronenberg). Puro cinema di genere con momenti memorabili.
MEMORABILE: Gli occhi iniettati di sangue delle vittime.

Minitina80 8/04/18 22:00 - 2980 commenti

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Per quanto Cronenberg lanci segnali inequivocabili non è facile circoscrivere la portata di quello che vuole esprimere attraverso l’opera. Parla di sessualità e la mischia a una sorta di vampirismo, mai così lontano dagli stereotipi del genere essendo utilizzato come veicolo per la trasmissione della malattia dalla portata epidemica. Sono diversi i richiami e le metafore con cui Cronenberg permette al lato oscuro dell’animo di rispecchiarsi, senza preoccuparsi di creare un minimo di empatia, complice una regia fredda e distaccata.
MEMORABILE: Il dottore contagiato rinchiuso nella camionetta della polizia.

Anthonyvm 11/04/19 22:49 - 5637 commenti

I gusti di Anthonyvm

Interessante "step" nella filmografia di Cronenberg, che riprende alcune delle idee alla base del precedente Il demone sotto la pelle a partire dal contagio simil-zombesco che si trasmette come una malattia venerea (e il parallelismo sessuale con la protuberanza della Chambers che penetra le sue vittime è palese). I toni sono decisamente più apocalittici, quasi dalle parti di un Romero, la cura formale è ancora un po' acerba, ma già si nota la scioccante forza immaginifica del regista. Carne, eros, thanatos... Da qui non si può che crescere.
MEMORABILE: Il trapianto di pelle; Il primo dettaglio dello sperone retrattile della Chambers; L'attacco al centro commerciale, con tanto di morte di Santa Claus.

Rocchiola 23/07/20 08:22 - 953 commenti

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Sulla falsariga del Demone sotto la pelle un contagion-movie dallo schema che è ancora quello dello zombie-movie ibridato qui con il vampirismo e che produce una schiera d’infetti rabbiosamente assetati di sangue. Cronenberg cresce e malgrado il formato sia ancora quello dell’exploitation la qualità di fondo migliora con una regia più mobile e una maggior cura nei dettagli dalla fotografia alle scenografie. Audace la scelta della pornostar Marilyn Chambers nel ruolo della protagonista, anche se il regista avrebbe voluto Sissy Spacek.
MEMORABILE: L’approccio nel cinema a luci rosse; L'attualissimo finale con gli addetti alla nettezza urbana che raccolgono cadaveri in tuta e mascherina.

Kinodrop 5/12/20 19:50 - 2921 commenti

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Da un trapianto cutaneo azzardato, l'origine di una mutazione contagiosa che si trasforma ben presto in un'irreparabile pandemia. Il regista sperimenta una tematica che poi coltiverà in seguito come una delle sue cifre espressive e con risultati ben più evidenti, legata alle metamorfosi biologiche, al sangue e alle secrezioni, che invece qui punteggiano un horror piuttosto modesto che risente non solo del basso budget ma anche di uno script non proprio originale e vincolato dalla ripetitività del "mezzo di contagio" e da un cast piuttosto inespressivo. Opera minore ma da vedere.
MEMORABILE: Il pungiglione sottoascellare; La città infestata; Al cinema a luci rosse.

Giùan 8/12/20 17:19 - 4537 commenti

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Inevitabile "accoppiarlo" nella disamina critica a Il demone sotto la pelle, col quale condivide ruvidezza espressiva, lo stesso mood pandemico (pur se l'ascendenza romeriana è accessoria), alcuni talismani nel cast (Silver e Vrana). Sul sostrato comune dell'esordio, però, Cronenberg fa passi avanti sia in intensità (la più "sfacciata" androginia che si riflette in una sessuofobia terrorizzante) che in densità (la coscienza "affettiva" di Rosy/Chambers le impedisce di penetrare/contagiare Hart e l'amica). Perfetto lo sguardo "pornografico" della Chambers, notevole score di Reitman.
MEMORABILE: La Chambers, sedotta nel cinema a luci rosse, "bidona" il suo molestatore.

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Fedeerra 12/10/21 15:55 - 770 commenti

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L’orrore è originato in primis dalla follia individuale, le cui dinamiche sfociano poi in psicosi collettiva e in un processo mentale (e fisiologico) caratterizzato da un progressivo comportamento primitivo, originato da impulsi animali, dal sangue e addirittura dal sesso. Cronenberg ha una visione del futuro destinata a declinare nel vuoto, e ce lo sintetizza perfettamente nell’ultimissima inquadratura; un teatro post apocalittico che non concede lieto fine e che lascia agli occhi di chi guarda una fitta trama di sporcizia e implacabile sommersione. Spietato.

Giufox 11/01/22 12:39 - 324 commenti

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Cronenberg rilegge la tradizionale favola vampiristica, eliminando quelle mostruose entità sovrannaturali e immergendo la storia in uno scenario apocalittico. Vampirismo come "nemesi della natura" contro le ossessioni scientifiche e liberata dei suoi tradizionali/gotici sviluppi romantici. Come nel precedente anche qui si assiste ad una rivoluzione sociale scatenata in seno ad una mutazione psichica e le alterazioni socio-comportamentali sono indotte da cambiamenti fisiologici. Tra virus, raptus e anarchia sociale la contaminazione continua e il suo cinema prendono corpo.

Alex75 7/06/23 19:13 - 878 commenti

I gusti di Alex75

Con fredda consequenzialità quasi scientifica e una certa eleganza formale che rifugge da eccessi effettistici, Cronenberg mostra, in un lavoro pessimista fino al nichilismo già nelle premesse, vari temi caratterizzanti della sua opera (i limiti della scienza, il corpo con le sue mutazioni, il legame inscindibile tra amore, sesso e morte) costruendo passo a passo, tra vampiri e morti viventi, un’atmosfera di crescente insicurezza e angoscia, che costituisce il vero punto di forza del film. Cast di sconosciuti, tranne la stella dell'hard Chambers, che mostra impegno e convince.
MEMORABILE: Il chirurgo nella camionetta della polizia; “Sparare a vista sui contagiati!”; La Chambers nel cinema a luci rosse; I morti gettati tra i rifiuti.

Schramm 29/06/23 14:22 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

O bio mio! Massima sfiducia nella scienza, rea dei peggiori contraccolpi ecosistemici e anatomici, come quelli che infetteranno la città entro l'alba coniugando il rovescio di Venere (profezia dell'Aids?) con morbi morsi morti a prova d'antirabbica a due zombeschi passi da Zio Giorgio. Batteriologicamente importante nell'economia della microbioticità a venire, in sé latore di tiepidi entusiasmi, frenati del loop dell'effetto domino che non lascia uscite d'emergenza a un minimo sviluppo narrativo. È tuttavia, Chambers a prescindere, il Crony più hardcore, più infetto, più unprotected.

Bullseye2 23/07/23 19:38 - 393 commenti

I gusti di Bullseye2

Cronenberg e il vampirismo ibridato con lo zombie-movie, inquietantemente profetico nel parlare di virus e pandemie con toni apocalittici (ancora prima dell'AIDS) e nel pigiare l'acceleratore verso il gore (un anno prima di Romero). Gelida e angosciante nel suo cupo pessimismo, è un'ottima opera seconda che rinfresca i vecchi topoi dell'horror senza dimenticare il discorso di denuncia caro al regista contro lo strapotere scientifico di alcuni medici controversi. Ottimo cast con una sorprendente Marilyn Chambers, assolutamente all'altezza del complesso ruolo. Niente affatto "minore".
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  • Homevideo Buiomega71 • 10/06/11 01:02
    Consigliere - 25933 interventi
    Esatto Deep, Rabid è vm 14, quindi non dovrebbero esserci tagli di sorta.
  • Homevideo Rebis • 10/06/11 09:25
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Infatti, anche se poi il VM 14 non è sempre un discrimine, perché anche Videodrome da noi è stato tagliato (sia in VHS che in DVD)...
  • Homevideo Buiomega71 • 10/06/11 10:26
    Consigliere - 25933 interventi
    Credo che Videodrome sia una censura "preventiva", cioè uscì al cinema già "sfrangiato"(come il caso di In the cut).
  • Homevideo Rebis • 10/06/11 13:31
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Credo che Videodrome sia una censura "preventiva", cioè uscì al cinema già "sfrangiato"(come il caso di In the cut).

    Credo che Videodrome (VM 14) non sia mai uscito integrale in Italia. All'estero non so perché il dvd Criterion è integrale e non è una director's cut... Stesso discorso vale per Brood, anche se da noi, malgrado i tagli, ha mantenuto il VM 18. Mi sembra invece che In the cut (dove è stata sforbiciata una fellatio) sia stato tagliato prima dell'uscita internazionale... Per cui la versione integrale sarebbe una director's cut :)
  • Homevideo Buiomega71 • 10/06/11 13:45
    Consigliere - 25933 interventi
    Infatti Rebis, intendevo che i tagli di Videodrome (a quanto nè sò piuttosto "lievi"-le scene gory dovrebbero essere intonse) partono dalla censura italica, visto che il film è del 1983, ma giunse da noi-al cinema-solo nel 1986. Su Brood non saprei, io ho la vhs della Eureka, e per quanto ne sappia, integra nelle esplosioni splatter.
  • Homevideo Rebis • 10/06/11 13:53
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Sì, si, per Videodrome è la censura Italiana ad aver fatto i danni (il gore è integrale, ma l'hard di ha rimesso le penne: sforbiciate sia la sequenza della bambolina cinese "con quello che nasconde" sia la perforazione dei lobi con lo spillo). Invece non ho mai visto la VHS di Brood. Nel DVD in sostanza hanno alleggerito l'omicidio della maestrina (presa a martellate) e pochi secondi della "rivelazione uterina": la cosa comunque è abbastanza evidente per chi lo sa...
  • Homevideo Buiomega71 • 10/06/11 14:12
    Consigliere - 25933 interventi
    Purtroppo, Rebis, non posso fare raffronti, perchè di Brood posseggo solo la copia della vhs, e non ho altre fonti.
  • Discussione Buiomega71 • 4/03/19 17:49
    Consigliere - 25933 interventi
    Imminente il remake delle sorellone ( mistressone e ultrafetish) Soska

    Se la memory non mi inganna dovrebbe essere il primo restyling dell' opera cronenberghiana ( ZONA MORTA televisiva a parte)
    Ultima modifica: 4/03/19 17:52 da Buiomega71
  • Homevideo Rocchiola • 23/07/20 08:25
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Nel frattempo è uscito il bluray della Pulp Video che offre a mi avviso una qualità video davvero ottima per pulizia e definizione. Non so quale master abbiano usato, forse quello del BD inglese Arrow, ma i risultati sono ottimi e migliori rispetto al Demone sotto la pelle.
    Ultima modifica: 23/07/20 08:34 da Zender
  • Curiosità Schramm • 28/06/23 18:28
    Scrivano - 7694 interventi
    Per il ruolo di Rosy, Cronenberg voleva assolutamente Sissy Spacek. È perciò che all'uscita dal cinema Eve (nome che rimanda al secondo film della Chambers, The resurrection of Eve), la fa apparire alle spalle della protagonista in cotal guisa:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/rebii.jpg[/img]