Visto che avete già individuato molte delle località presenti nel film (ma da buon piemontese cercherò di scovarne ancora qualcuna), voglio spendere due parole sui caratteristi presenti in questo bellissimo film di Comencini tratto dall’omonimo romanzo di Fruttero-Lucentini, i quali sono ben aderenti ad un certo contesto socio-culturale descritto nel romanzo-film (e ve lo dico io che lavoro presso un ufficio tecnico comunale nelle vicinanze di Torino).
ALDO REGGIANI –
Lello Riviera
L’interpretazione di Lello Riviera
geometra del Comune che si improvvisa detective per amore di Trintignant è quasi da icona gay. Ma lo ricordiamo soprattutto nei panni dello psicotico assassino nel
Gatto a nove code di Dario Argento. Probabilmente affezionato ai titoli felini lo ricordiamo anche in un altro buon film di Comencini
Il gatto. Si è dedicato anche al doppiaggio ed ha inciso un 45 giri nel 1970 dal titolo
Sei bella.
CLAUDIO GORA –
Architetto Garrone
Come non ricordarsi del mitico Bibì, attempato fidanzato di una giovanissima Catherine Spaak nel
Sorpasso di Risi. Attore e anche regista attivo fin dagli anni 40 ha dato vita a molteplici personaggi, tra i quali vale la pena ricordare almeno il Remo Banducci di
Un maledetto imbroglio, lo sgradevole Ercoli in
Adua e le compagne, il berlusconiano commendator Bracci di
Una Vita difficile e il primario de
Il Medico della mutua. Anche lui già diretto da Comencini in
Tutti a casa. L’elenco, che sarebbe molto lungo, si conclude degnamente con il viscido architetto Garrone sporcaccione, voyeur e ricattatore.
LINA VOLONGHI –
Ines Tabusso
Rimasta sola con la sorella nella sua residenza in collina, dopo la morte del suo amato marito “Ciccì”, la signora Tabusso vorrebbe lottizzare la proprietà ma un vincolo legato a degli antichi lavatoi gli rovinerà l’affare. Ottima attrice teatrale e televisiva, qui piuttosto arcigna e sboccata vanta anche una manciata di ottime apparizioni cinematografiche tra le quali spicca quella della suocera di sordi in
Una Vita Difficile.
PINO CARUSO –
Commissario De Palma
Anche se l’indagine del film la conduce Mastroianni-Santamaria, il suo collega amante di forme di refrigerazione non proprio salutari, si ritaglia un discreto spazio, benché da buon meridionale non sia proprio avvezzo al dialetto piemontese. In ogni caso questo comico d’avanspettacolo con trascorsi al Bagaglino e dalle molte presenze nei varietà televisivi degli anni 70-80, lo ricordiamo almeno in
Malizia di Samperi. E’ stato anche un apprezzatore scrittore in particolare con l’opera
L’uomo comune.
OMERO ANTONUTTI –
Benito il domestico di casa Dosio
Il domestico sardo di casa Dosio che recupera le cicche della padrona di casa, è uno dei ruoli più spassosi di questo attore drammatico il cui volto resta indissolubilmente legato ai fratelli Taviani con cui ha lavorato in
Padre padrone,
La notte di San Lorenzo e
Kaos. E’ stato anche un grande doppiatore dando la voce tra i tanti anche al vecchietto on the road Richard Farnsworth in
Una storia vera di Lynch. In tempi più recenti lo si è visto anche nel film di Spike Lee
Miracolo a Sant’Anna.
MARIA TERESA ALBANI –
Virginia Tabusso
Caratterista che vanta anche un Nastro d’argento per la sua partecipazione a
Per le antiche scale di Bolognini, ma come non ricordarla nella parte della madre della giovane vittima ne
In nome del popolo italiano di Risi, durante quel mitico interrogatorio efettuato dal magistrato Ugo Tognazzi. Senza dimenticare la cartomante di
Febbre da cavallo (vedi foto).
GIGI BALLISTA –
L’antiquario Vollero
Immediatamente riconoscibile per la particolare fisionomia e la parlata un po’ roca. Il suo ricordo più vivido è legato al Dottor Castellan nel mitico
Signore e signori di Germi ed al Conte Dallara in
Febbre da cavallo, ma l’elenco delle sue partecipazioni sarebbe davvero lungo e spazia dalla commedia sexy (
Giovannona coscialunga,
La compagna di banco) alle produzioni internazionali con un’apparizione persino in
Fuga di mezzanotte di Alan Parker.
GIUSEPPE ANATRELLI –
Il questore
Con il superiore del commissario Santamaria inizia la schiera di presenze fantozziane che aleggiano su questo film. Come non riconoscere all’istante il mitico geometra Calboni dei primi tre
Fantozzi. Menzionabile anche la sua partecipazione in
Detenuto in attesa di giudizio come il carcerato che vuole letteralmente abusare di Sordi. Compare anche in un’altra commedia-gialla
Doppio delitto di Steno comunque inferiore al film di Comencini.
FRANCO NEBBIA –
L’americanista Bonetto
Attivo come musicista Jazz negli anni 50 e 60 e dedito principalmente all’attività di cabarettista musicale, negli anni 70 si permette anche qualche excursus cinematografico che trova nella figura dell’americanista Bonetto il suo apice. Altre comparse non proprio memorabili sono in
Oh, Serafina!,
Il cavalier Costante Nicosia e
Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave. Ritornerà anche nel capoluogo piemontese in
Torino Violenta del 1977.
FORTUNATO (RENATO) CECILIA –
Nicosia
L’aiutante del commissario Santamaria sfoggia tutto il suo acume di poliziotto premurandosi di parlare in dialetto siculo per non farsi capire all’interno di un bar dove sono tutti siciliani. Comprimario minore formatosi nell’avanspettacolo, per la cronaca lo si intravede anche in
Milano calibro 9 ed in alcuni decamerotici come
Decameron proibitissimo e
I racconti di Viterbury.
TINA LATTANZI –
La madre di Massimo Campi (Trintignant)
La madre del sospettato Massimo Campi che non sembra conoscere le tendenze sessuali del figlio è interpretata da una decana dell’ambiente cinematografico, famosa per essere stata la doppiatrice di Joan Crawford, Marlene Dietrich, Rita Hayworth ed anche Greta Garbo. Già attiva negli anni 30-40 è apparsa come attrice ne
Il gattopardo di Visconti e in
Bisturi: la mafia bianca di Zampa.
ANTONINO FAA’ di BRUNO –
Il padre di Massimo Campi (Trintignant)
Supermito dell'universo fantozziano grazie al ruolo del tirannico duca conte Semenzara nel Secondo Tragico fantozzi. Noto per la sua altezza di quasi due metri lo ricordiamo gloriosamente almeno nel ruolo dell’ex militare golpista in
Vogliamo i colonelli di Monicelli, nell’
Amarcord Felliniano, ne
La vita agra di Lizzani e addirittura in una breve comparsata in
Cosa è successo tra mio padre e tua madre? del grande Billy Wilder. Un buon curriculum per un caratterista che ha sfruttato la sua fisicità ed il suo sguardo severo di ex militare decorato.
GIL CAGNE’ –
Il parrucchiere
Non un vero e proprio caratterista, bensì un vero truccatore di fama mondiale e di ogine belga. Nel film lo vediamo impegnato come coiffeur intento ad acconciare la signora Dosio (Bisset) ed a chiaccherare del delitto Garrone con la Signora Tabusso (Volonghi), perfettamente a suo agio in un salone di bellezza. A memoria non credo abbia preso parte ad altri film.
MASSIMO VESTRI –
Il ragionier Cerioni
Il ragionier Cerioni della quarta ripartizione che parte per le vacanze credendo di aver dimenticato a casa la suocera, altri non è che il famigerato professor Guidobaldo Maria Riccardellli che terrorizza i dipendenti della sua azienda con la visione della Corazzata Kotiomkin nel
Secondo tragico Fantozzi. Fece anche il neurologo in
Amici miei ed altre brevi apparizioni ne
Il provinciale,
Milano calibro 9,
Il cittadino si ribella,
Il mostro di Zampa,
Quel maledetto treno blindato tanto caro a tarantino e addirittura nell’ultimo film di Vincent Minnelli
Nina. Mediamente mitico.
MASSIMO GIULIANI –
Il ragazzo meridionale
Il ragazzo dal forte accento meridionale che vediamo all’inizio del film nel ristorante dove pranza Garrone e poi al mercato del Balon intento a chiedere un disco parlando un inglese maccheronico, è uno stimato attore, doppiatore e imitatore attivo soprattutto in televisione. Ricordiamolo almeno nei panni del Ciro dei
Ragazzi della terza C e dell’amico fraterno di Montesano nella fiction
Pazza famiglia.
ENNIO ANTONELLI –
Il marmista Zavattaro
Bè un monumento dei caratteristi italici, ex-pugile di basso livello lo si inizia a vedere nei primi anni 60 in film come
A cavallo della tigre e
Le Mani sulla città. Più avanti è nel
Diabolik di Bava e nel
Satyricon di Fellini. Ma resterà indimenticabile nel ruolo di Manzontin il macellaio di
Febbre da cavallo. Da citare anche ne
Lo scopone scientifico dove presta l’abito da becchino a Sordi, come cameriere in
Ginger e Fred e ovviamente nei panni del manesco marmista fallico Zavattaro qui a fianco ritratto.
DANTE FIORETTI –
Il geometra Bauchiero
Terminiamo questa breve carrellata sui caratteristi italiani con l’unico testimone attendibile del delitto Garrone, il Geom. Bauchiero osservatore avido di particolari ed amante dei cani. Il suo interrogatorio all’inizio del film è d’antologia. Io personalmente non lo ricordo ma pare sia presente nel
Profondo rosso di argentiana memoria. Più facilmente individuabile ne
Il Testimone del 1978 e nel
Camorrista di Tornatore.
Ultima modifica: 26/06/18 14:20 da
Zender