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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Avrebbero potuto chiamarlo “Ritratto di un serial killer”, ma c'era già stato Henry. O magari “Confessioni di un serial killer”, ma era già stato girato e utilizzando un soggetto del tutto simile. Così si è optato per THE UGLY, “il brutto”, come colui che perseguita il protagonista, un altro se stesso deturpato dalle cicatrici. Il film è un lungo faccia a faccia tra un serial killer (Paolo Rotondo) e una psichiatra di successo (Rebecca Hobbs), durante il quale lui ricorda momenti e vittime di una vita passata a sgozzare la gente con un rasoio...Leggi tutto da barbiere (la violenza non è poca e sangue nemmeno). Visto che come detto il soggetto è alquanto banale e riciclato, l'autore e regista Scott Reynolds si impegna sul piano formale; confonde spazio e tempo, innanzitutto: passato prossimo e remoto (tanti i ricordi da bambino, con la madre oppressiva) si alternano al presente spesso sovrapponendovisi con la psichiatra e gli inservienti dal manicomio che si inseriscono negli scenari che la memoria del protagonista ricrea minuto dopo minuto. Girato in stile moderno, con un uso attento delle musiche, mai indulgente con i personaggi non del tutto normali che lo popolano, THE UGLY è tutto sommato un buon thriller, che si incanala all'interno di un sottogenere ormai piuttosto sfruttato ma capace, quasi sempre, di mettere a disagio lo spettatore. Cosa che avviene anche qui, con improvvise esplosioni di violenza, apparizioni di maschere di sangue e altre amenità che hanno il preciso compito di alzare la tensione, vivacizzare un ritmo non esaltante, drammatizzare un clima già di per sé non esattamente allegro. A tratti sembra quasi girato in una dimensione aliena. Scenografie fredde, asettiche.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Davvero notevole!:
Mco - Quello che si dice un buon film:
Undying - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr.
Violento, angosciante e con personaggi talmente ambigui da apparire terrificanti al sol mostrarsi. Claustrofobico e sanguinolento (anche se il sangue qui è melma!) ha dalla sua attori perfettamente calati nella parte, risultando uno slasher che resta scolpito nella mente per un po'. Da vedere.
Una cicatrice sul viso, riflessa in uno specchio deformante (della realtà, dei fatti, della coscienza, della percezione). Brutto, Simon Cartwright (Paolo Rotondo) si vede deforme nel corpo e sente voci, sussurri; talvolta sono solo consigli, talaltra invece ordini: arrivano, appunto da "the ugly", alter ego infernale che induce all'omicidio sfrenato e privo di logica, ammesso che tale definizione possa essere chiamata in causa quanto si tratta di crimini. Poderoso, disturbante, sanguinolento horror neozelandese. L'anno d'uscita fece incetta di pareri entusiasmanti. Amenabar lo ha gradito.
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