Trainspotting - Film (1996)

Trainspotting

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(Baby vintage collection). Il grande successo di PULP FICTION ha riportato la droga nel giro del cinema che conta. Così, dopo KILLING ZOE (presentato ancora da Tarantino), film che col pretesto di raccontare una rapina ne approfittava per descrivere un ambiente piuttosto insano, ecco questo TRAINSPOTTING, quasi una versione scherzosa del ben più drammatico antesignano CRISTIANA F. - NOI I RAGAZZI DELLO ZOOO DI BERLINO. Qui l'eroina, perlomeno inizialmente, è vista come un gioco, una risorsa cui ricorrere...Leggi tutto per sfuggire all'avvilente routine dell'uomo comune. Il primo tempo, in cui ancora si narrano le vicende dei quattro giovani alle prese con i primi tentativi (a dire il vero molto blandi) di disintossicazione, intervallati da squarci di vita di gruppo, è la migliore. Sicuramente la più genuina e divertente, in cui qualcuno ha anche creduto di ravvisare qualche spunto rubato al Kubrick di ARANCIA MECCANICA. In realtà non basta qualche azione da "monellacci" per avvicinare il pur bravo Boyle alla complessità filmico-narrativa di Kubrick e i riferimenti vanno invece cercati semmai nel filone "tarantinesco" in voga oggi (basti pensare alle velleità cinefile dei quattro tossicodipendenti), in parte debitore della scena introduttiva di LE IENE in cui il gruppo di criminali discetta surrelamente sul significato della canzone "Like a Virgin" di Madonna. Per alcuni versi può invece esserci qualche omaggio a Coppola e al suo I RAGAZZI DELLA 56^ STRADA, specialmente nella descrizione dello sporco locale in cui i giovani si drogano. La seconda parte è forse la peggiore e, ambientata a Londra, racconta del tentativo del protagonista Renton (McGregor) di reinserirsi nella società. Raggiunto però dagli inseparabili amici si lascerà coinvolgere nella vendita di quattro chili di eroina. Da questo momeno in poi il regista si riallaccia alla speculare vicenda che apre il suo precedente PICCOLI OMICIDI TRA AMICI, finendo per autocitarsi nel riprendere per l'occasione lo stesso attore che lì si suicidava lasciando ai protagonisti in mano una valigia zeppa di sterline. Si continua quindi con il furto delle sterline ad opera di Renton (bella la sequenza in cui l'amico Spud incrocia il suo sguardo con quello di Renton come per implorargli di non scappare coi soldi). Ottime e in tema le musiche, caratteristica la fotografia, bravi gli attori e solo discreti i dialoghi, talvolta già sentiti e privi del mordente necessario.

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Stubby 25/02/07 13:22 - 1147 commenti

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Molto divertente questo film, ma anche molto riflessivo. Ci troviamo di fronte alla dura e cruda realtà: il regista ci immerge nel mondo della droga e ci descrive tutte le conseguenze che ne derivano. Alcune scene sono strazianti, altre divertenti ma a ben pensare ci sarebbe poco da ridere. Bella la svolta che il protagonista dà alla sua vita, ma a che prezzo però! Veramente eccezionale la colonna sonora di Iggy Pop.

Magnetti 5/05/07 23:19 - 1103 commenti

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Il grande pregio di questo film è quello di raccontare senza sconti il mondo della droga, dell'eroina e del disagio di coloro che ne fanno uso. Ha successo in questo essendo forte e diretto, proprio come la droga. Alcune scene sono spassose (Spud e la tovaglia, la scena dello scatto d'ira di Begbie al pub, il bagno più sporco della Scozia) ma anche un po' furbette, il che stona in parte con il tenore del film. Ottimo, comunque.

Undying 4/09/07 23:21 - 3807 commenti

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Tratto dal bel romanzo di Irvin Welsh questo dramma esistenziale (lo sconforto e la depressione di un gruppo d'amici scozzesi, che potrebbero essere definiti - termine obsoleto, ma efficace - "disadattati") punta alto sul livello della qualità: sia per la buona resa di attori scafati e di razza, tra i quali risalta il grande Robert Carlyle (indimenticabile colonnello cannibale de L'Insaziabile), sia per una colonna sonora che si adatta perfettamente al momento "emotivo", sia - specialmente - per una regia nevrotica, agitata, quasi (neo) realistica.
MEMORABILE: Spud (Ewen Bremner) dopo una nottata "fuori di testa" non riesce a trattenere gli escrementi, che finiranno in cucina...

Il Gobbo 7/09/07 09:42 - 3015 commenti

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Mezza sòla confezionata con notevole (e impudente) abilità da un regista più scaltro che dotato, e che intercetta in modo preciso lo zeitgeist (non solo cinematografico). L'involucro alla fine prevale sul contenuto (e infatti il film è diventato subito un ricco bazar per pubblicitari in cerca di scene forti), certo non si può negare al tutto d'essere cinicamente divertente. Cast funzionale, in cui giganteggia Carlyle, eccellente l'uso della colonna sonora. La domanda è: quanto reggerà alle (eventuali) visioni future?

Redeyes 6/05/08 08:26 - 2443 commenti

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Psichedelico, strafatto filmaccio genialoide 90's. Si sguazza, come fossimo nella peggiore latrina della Scozia, in un putrido mare di acidi, eroina, mescalina ed alcool e se ne esce sballati ed iperattivi. Alcuni sketch sono indimenticabili, ma è l'aurea di disperazione che, al di là delle spassose trovate, lascia un piacevole amaro in bocca. In questo tuffo Boyle ci regala divertimento e riflessione. Strepitoso Carlyle, ma tutto il cast è notevole!

Galbo 10/05/08 05:53 - 12380 commenti

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Tratto da un romanzo di Irwin Welsh, il film è apprezzabile in quanto racconta la realtà dei tossicodipendenti adoperando il loro stesso punto di vista, in un'ambientazione suburbana (siamo ad Edimburgo) squallida e assolutamente realista. Gran parte del merito della riuscita del film va all'efficace sceneggiatura, alla bella fotografia e alla resa di un gruppo di attori estremamente adeguati ai loro ruoli.

Nail_88 23/06/08 16:20 - 10 commenti

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Ottimo film che alterna scene che quasi prendono in giro una realtà cruda sempre attuale e scene in cui il degrado è massimo e fa riflettere. Il tutto svolto in un ambiente quasi surreale e metaforico dove il regista riesce ottimamente a far riflettere e descrivere una situazione disarmante che vede quattro ragazzi alle prese con la routine quotidiana e i pochi metodi per evadere da una vita "normale", anche se, come si capisce dalle scene finali, spesso anche chi la rinnega ne finisce vittima consapevole. Bella colonna sonora e dialoghi significativi.
MEMORABILE: (...) scegliete un futuro, scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto qualcos'altro (...)

Puppigallo 24/06/08 11:39 - 5258 commenti

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È un film particolare, si passa dal ridere, al riflettere, al disgusto (il bambino) come su un grande ottovolante; e il fatto che stimoli tutte queste emozioni, o stati d'animo, è una delle sue carte vincenti. Tra i personaggi e le loro vite condite con la droga, meritano un particolare elogio il baffuto e collerico pazzoide (che lancia un boccale di birra in testa a una ragazza) e il rintronato Spud (il suo colloquio di lavoro è da piegarsi). A volte si calca un po' la mano, ma molte scene sono notevoli, come notevole è la pellicola.
MEMORABILE: Il delirio, durante il quale il ragazzo vede il bambino morto camminare sul soffitto, per poi voltarsi verso di lui.

Maineng 24/07/08 23:18 - 100 commenti

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A me il film é piaciuto per l'ironia che riesce a trasmettere. Anche le scene "serie" comunicano quelli che possono essere i problemi dei giovani in un certo tipo d'ambiente. I disagi di un gruppo di tossicodipendenti scozzesi che tra la ricerca di "materia prima" e tentativi di disintossicazione ne combinano di tutti i colori. Anche se il messaggio lanciato sembra quasi un rifiuto alla vita, Ewan Mc Gregor é forse quello del gruppo che più anela ad una vita senza eroina, anche se il richiamo é forte! Spud personaggio simpatico anche se il meno "naturale".
MEMORABILE: Renton che cerca di recuperare due supposte d'oppio perse in un water e si immerge surrealisticamente nelle acque di scarico.

Matalo! 28/07/08 12:02 - 1378 commenti

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Divertente, a volte divertentissimo ma fastidioso nella sua ostentazione dei valori del nichilismo. In realtà è un film molto meno incisivo di quel che si possa credere e vive più delle riuscitissime caratterizzazioni che del senso ultimo e profondo. Certo non si resiste a scene come quella di Robert Carlyle che dopo aver lanciato un boccale che arriva in faccia ad una ragazza scende e cerca il responsabile menando tutti, ma alla fine il film è superficiale ed atteggiato. Bravissimi gli attori.
MEMORABILE: Il Bond fan; l'isteria di Carlyle; il colloquio di lavoro sotto anfetamine.

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Xamini 15/01/09 01:00 - 1247 commenti

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Ironia nerastra, anzi grigio-sporca, venata di esistenzialismo. Danny Boyle riesce a farne condimento per il suo ritratto sul mondo della droga; location principale Glasgow accompagnata dalla meno incisiva Londra. Tutto funziona sul contrapposizione tra l'eccesso e l'emozione intensa dell'eroina e l'inutilità di una vita "normale". Senza filosofeggiare troppo e senza perdere ritmo (del resto il film è anche piuttosto veloce: un'ora e mezza), Boyle lancia più di uno spunto di riflessione.
MEMORABILE: Il bambino nella culla.

Pigro 25/02/09 10:09 - 9635 commenti

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Le avventure di una banda di giovani drogati nei sobborghi di Edimburgo. La chiave scelta per raccontare fatti, misfatti, trip e deliri di un gruppo di balordi è vincente: pur partendo da un sostanziale realismo, Boyle affronta la storia con umorismo, con ritmo frenetico e con frequenti guizzi visionari che ci portano in una realtà così come è percepita dai protagonisti. Se a questo si aggiunge una strepitosa colonna sonora ansiogena e attori perfetti nelle loro maschere iperrealiste, ecco uscire un film di grande presa. Buffo e intelligente.

Capannelle 27/04/09 15:39 - 4398 commenti

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Quando il surreale si sposa con il ributtante. Il racconto di Boyle parte con toni da Arancia meccanica ma la violenza qui è rivolta solo verso sé stessi e assume contorni grotteschi. Neanche un episodio drammatico come la morte del neonato cambia le cose e tra sequenze di alta poesia (il recupero delle pillole), bondiane (il tiro al mastino) e cadute di gusto (i problemi intestinali di Spud) ci si avvia ad un finale che premierà gli unici neuroni in circolazione. Comunque divertente.

Disorder 6/09/09 23:05 - 1416 commenti

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Un cult assoluto. Tratta il mondo della droga con ironia, dando addirittura la parola ai tossici convinti come Renton (memorabile il suo monologo iniziale...), anche se poi non ci risparmia quella che è invece la dura realtà (l'AIDS, la morte...). Ovviamente molto del merito va allo scrittore Welsh, ma Boyle ci mette del suo con inquadrature studiate, ritmo serrato e scene surreali. Un figlio (minore), si direbbe, del mitico Arancia meccanica: alcune delle buie profezie di Burgess e Kubrick sulla deriva della nostra civiltà le troviamo, avverate, in questo film.
MEMORABILE: Renton in overdose, che sprofonda surrealmente nel pavimento sulle note di "Perfect Day" di Lou Reed.

Enricottta 7/09/09 20:23 - 506 commenti

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Irvine W. sopra a tutto. Sfido chiunque a ricordarsi il nome di tutti gli interpreti del film. Welsh fagogita il film, lo scarnifica, lo sodomizza, lo annuncia, con il proprio libro. Mai, a parte alcune eccezioni anche recenti, un film in realtà è un libro parlante. Siccome si parla del film mi limiterò a dire che la colonna sonora è il giusto corollario di un "joint" come Dio comanda, accompagnamento di quella inquietudine, senza apparente via d'uscita, che il cialtronesco Traspotting ci paventa, ma che il finale consolatorio risolve a modo suo.

Ciavazzaro 25/10/09 12:43 - 4768 commenti

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Non mi è piaciuto. Lo considero proprio un film brutto, senza senso, con una sceneggiatura scadente e attori non troppo convincenti, a mio avviso. La pellicola si fa dimenticare molto in fretta e risulta fastidiosa (almeno per me). Bocciato.

Cotola 12/05/10 00:03 - 9009 commenti

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Dopo un bell’esordio, Boyle confeziona un secondo film dai buoni risultati. Divertente, veloce, indubbiamente fatto bene (le capacità tecniche ci sono), con un gran ritmo, una colonna sonora che si fonde perfettamente con le immagini e degli attori molto in parte. Furbo, come molte pellicole del regista, e discutibile per alcuni eccessi ma di sicuro non un film apologetico sulla droga come si è detto da alcune parti.

Greymouser 13/05/10 19:06 - 1458 commenti

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Danny Boyle, che poi si dedicherà a faccende zombiesche, firma un lavoro considerevole, che trova il suo pregio maggiore nella capacità di trattare la materia della tossicodipendenza senza retorica perbenista, con una leggerezza che non esclude la profondità dello sguardo, secondo la saggia prospettiva che nel cinema si deve mostrare e non predicare, e senza quindi mai perdere il senso dello spettacolo. Divertente ma amaro, grottesco sorprendente, a suo modo perfino commovente.

Pinhead80 7/06/10 20:21 - 4719 commenti

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Tratto dal bellissimo romanzo omonimo di Irwin Welsh, vede come protagonisti un gruppo di ragazzi con problemi di alcool e droga. Tra allucinazioni terrificanti da disintossicazione ed altre situazioni paradossali, al limite della comicità, viene rappresentata una generazione "degenerata", dove l'unica attenzione è verso se stessi e la sopravvivenza giornaliera. Dove l'unico modo per evadere ed affrontare il male di vivere è la droga.

Nando 21/07/10 00:37 - 3810 commenti

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L'assuefazione alla droga genera questo film originale e poco politically-correct. Molto adrenalinico e violento in alcune fasi, onirico e fiabesco in altre. Una bella prova corale in cui McGregor e Carlyle emergono in modo ineluttabile. Bella colonna sonora.

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Piero68 10/01/11 17:18 - 2955 commenti

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Non ho letto il romanzo ergo non posso misurare sceneggiatura e soggetto. Ma quello che ho visto è soltanto una buona regia. Il resto non mi è sembrato un granchè. Sicuramente non all'altezza del successo tributatogli. La pellicola ricorda molto Cristiana F. per alcune sfaccettature. La differenza sta nel fatto che Boyle riesce a metterci ironia e grottesco. Credo che il film non sia né una condanna né un'apologia della droga. Per Boyle la droga è semplicemente un mezzo; quello, provocatorio, attraverso il quale un gruppo di ragazzi vede il mondo.

Didda23 3/02/11 15:36 - 2426 commenti

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Film cult per la mia generazione. Il monologo iniziale fa parte della storia del cinema recente. Assolutamente fantastica ed efficace la colonna sonora. La sceneggiatura è pazzesca: Edimburgo è perfetta come ambientazione e il cast di attori è all'altezza. Imperdibile. Alcune scene sono memorabili. Boyle dimostra di saperci proprio fare...

Zutnas 8/06/11 19:52 - 85 commenti

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Ottimo film sulla droga come alternativa al mondo moderno tutto consumismo e apparenza. Ma la droga è solo la facciata, qui si parla della difficoltà di un gruppo di giovani ad inserirsi nella società "bene", con i compromessi e le scelte che ad un certo punto ci si troverà per forza a dover prendere. Il tutto è ben condito dall'ironia e dal cinismo dei protagonisti e della voce narrante. Bellissima colonna sonora.

Mickes2 6/07/11 18:42 - 1670 commenti

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E’ con una regia eclettica ed allucinata, a tratti onirica (bellissima la sequenza nella stanza da letto di Mark, ma non solo...) che Boyle porta su celluloide il romanzo di Irwine Welsh. Forse il modo migliore per raccontare la vita di quattro ragazzi ed il loro microcosmo fatto di dipendenza, depressione, assuefazione, disintossicazione e poi ancora ineluttabili ricadute verso l’abisso più profondo della droga. Sceneggiatura ritmata e calzante sostenuta da ottime prove (su tutti Carlyle e McGregor). Colonna sonora memorabile ed emozionante.
MEMORABILE: L'incipit; L'epilogo; Le sfuriate di Robert Carlyle.

Gaussiana 2/05/12 23:15 - 121 commenti

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Indubbiamente uno dei migliori drug-film di sempre, se non altro per l'originalità, per il registro della comicità grottesca, per il ritmo e la colonna sonora azzeccatissima, per il modo in cui presenta questi tossici e il loro mondo, i pub, le risse, i tentativi di uscire, le crisi d'astinenza. La voce narrante dotata di ironia accompagna il film in modo niente affatto scontato (come non ricordare il monologo iniziale). Con toni saturi, la distruzione e il disfacimento dei protagonisti e della loro amicizia fuori controllo è memorabile.

Jandileida 2/06/12 10:59 - 1560 commenti

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Quando si hanno le spalle (o meglio la sceneggiatura) coperte da un'opera di quel geniaccio puzzolente che è Irvine Welsh ci sono buone possibilità che si riesca a realizzare un buon film. Boyle di suo ci mette lo stile inconfondibile, un ritmo incalzante e un paio di scene di grande cinema. La ripetute visioni non intaccano l'immediatezza e la freschezza del film ma anzi si riescono a cogliere con il tempo le sfumature più amare di una storia a tratti allucinante. Grande cast: certo, quando entra in scena lo strepitoso Carlyle tutto il resto è noia.
MEMORABILE: "Nobody move! That lassie got glassed, and no cunt leaves here till we find out what cunt did it!"

Harrys 10/08/12 21:13 - 687 commenti

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Sviliscono i tentativi al limite del radical chic di screditare quest'opera poiché "colpevole" di un comunque conclamato status di film-culto; probabilmente perché inquadrati in un'ottica di "destra" (come l'affine Fight Club), chissà... Tant'è, Danny Boyle, ad esser bruti e cattivi, delizia. La sua carrellata di personaggi sgangherati, che vorrebbero essere surreali ma purtroppo non lo sono, è al limite del pulp. Se basta una colonna sonora ad effetto per essere echitettati come "fighetti", al macero tre quarti dell'ultima decade cinematografica! *****

Tommy3793 23/06/13 17:26 - 72 commenti

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Culto degli anni '90, riflette la voglia matta di quegli anni di mettersi nei panni degli sbagliati e degli emarginati della società, raccontando in maniera inedita e affascinante questo "nuovo mondo". E Danny Boyle ci riesce egregiamente: scelta azzeccata dei personaggi, ognuno sorprendentemente caricaturale, della colonna sonora e della regia, che ammicca spesso a qualche trucchetto per raccontare i sogni lisergici dei nostri protagonisti (e qui viene a mente Paura e Delirio). Non un capolavoro ma comunque valido.

Dupea 12/12/14 12:57 - 28 commenti

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Pellicola trans generazionale che rappresenta ciò che vorremmo essere a vent'anni e ciò che, invece, non vorremmo più essere a trenta. Il realismo esasperato, edulcorato da colori acidi e situazioni al limite del grottesco, è particolarmente efficace sia in esterni, con le periferie degradate di Edimburgo e Glasgow, sia in interni, trionfo di squallore domestico. Attori magnifici, nessuno escluso. Regia lirica e avvolgente.
MEMORABILE: Renton esasperato dalla mancanza di metadone sulle note di "Sing" dei Blur.

Ale nkf 21/03/15 16:23 - 802 commenti

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Buon film molto realista ed efficace nel raccontare la realtà di alcuni tossicodipendenti a metà degli anni '90. A fare da sfondo c'è una bellissima (e cupa) Edimburgo. Da segnalare la colonna sonora che "entra in testa" e un ottimo cast, il quale si rivela, a mio giudizio, la prima causa di buona riuscita della pellicola.
MEMORABILE: McGregor che entra nel WC per recuperare le supposte/pasticche.

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Modo 28/08/15 00:59 - 948 commenti

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Film che invecchia benissimo. Storia di tossicodipendenti, figli di una proletaria Scozia che lascia poco spazio al futuro. Decisamente crudo, autodistruttivo ma anche divertente e coinvolgente. C'è un ritmo sincopato con accelerazioni improvvise incredibili da stordire. Sicuramente una pellicola che fa riflettere, merito anche del cast. Colonna sonora strepitosa; pochi altri film vantano un connubio così azzeccato.

Saintgifts 25/08/15 00:20 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Lo stile usato da Danny Boyle per girare il film mi sembra proprio preso dal Kubrick di Arancia meccanica; anche la storia per certi versi è la stessa, con la droga al posto della violenza, ma questo non era certo nelle intenzioni di Irvine Welsh, che ha scritto cose che lo hanno riguardato personalmente. Merito del film è quello di far partecipare a tutto l'orrore della droga e di suscitare rabbia e disgusto: rabbia per l'impotenza dei ragazzi verso la dipendenza e disgusto per l'autodistruzione. Non troppo convinto il messaggio finale.

Alex75 31/08/15 09:29 - 878 commenti

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“Drug movie” atipico, caratterizzato da una forte vena di humour grottesco e da diverse situazioni paradossali. La disperazione e il nichilismo che permea le vicende dei disadattati protagonisti vengono stemperati in un finale aperto. I personaggi, ben caratterizzati, trovano interpreti adeguati (Mc Gregor e soprattutto Carlyle, eccezionale nel vestire i panni del pazzo furioso Begbie). Ottima la colonna sonora, che attinge da Lou Reed, Iggy Pop, Blu...
MEMORABILE: Le pillole nel WC; Le sfuriate di Begbie; “La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà... vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita”.

Paulaster 16/10/15 09:57 - 4389 commenti

I gusti di Paulaster

Quale posto migliore per un'onesta tossicodipendenza di una Scozia dove ci sono solo spazi brulli e birrerie? L’ironia regna e, a parte il neonato, vengono evitati i momenti di dolore per chi sta cercando di smettere. Boyle ha primi piani che fanno entrare nelle teste sballate dei protagonisti e qualche trovata. Anche la musica aiuta a dare ritmo e quando parte il rock diviene travolgente. Verso la seconda parte vira verso il già visto e perde l’effetto sorpresa (vedi la voce fuori campo, che man mano perde efficacia).

B. Legnani 23/02/17 23:59 - 5523 commenti

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Un buon film, ma spesso ancor più furbo che buono. I momenti migliori sono quelli grotteschi, come il sermone al funerale e la sferzante ironia sul comportamento dei genitori del protagonista. Montaggio esemplare, regìa ovviamente scattante e spigliata, interpretazioni decisamente buone (qualche perplessità sul doppiaggio, ma è difficile una valutazione se i personaggi cui dare la voce sono questi). Fallisce invece, la critica alla società, sbrigata nel finale in maniera veloce e generica, nonostante la "lista". D'altra parte i finali son la cosa più difficile, specialmente nei tranche de vie.

Taxius 29/03/17 15:01 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Tratto dall'omonimo romanzo, il film racconta le gesta di un gruppo di tossici e della situazione in cui purtroppo versa molta della gente che ne fa uso. Diverso da molti altri titoli della stesso genere; ed è forse questa sua diversità che lo ha innalzato a grande cult degli anni 90; la diversità sta nel mostrare la tossicodipendenza sotto un punto più grottesco e umoristico e meno pesante e triste. Pezzo forte sono sicuramente la bellissima colonna sonora e una minuziosa descrizione di ogni singolo personaggio.

Maxx g 11/06/17 16:13 - 632 commenti

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Film (divenuto di culto) del 1996 sul mondo della droga, è veritiero quanto basta, accompagnato da un humour piuttosto nero. A raccontare è Mark, il protagonista, che vuole assolutamente liberarsi della propria tossicodipendenza, entrando e uscendo dal tunnel. Tirate le somme, la fotografia è valida, così come la colonna sonora, piuttosto indovinata. Film sgradevole ma da vedere.
MEMORABILE: Gli incubi di Mark nel letto di casa sua.

Luke v.9. 10/08/17 00:07 - 12 commenti

I gusti di Luke v.9.

Quando si tratta del tuo film preferito l'obiettività non è una qualità facile da far emergere in una recensione. Una pellicola straordinaria e indimenticabile dove tutto rasenta la perfezione: la scelta degli attori e le loro performance, la storia grondante amarezza e humor sarcastico, una delle colonne sonore più azzeccate di sempre, grandi scene e momenti indimenticabili. Cinico, onesto, disilluso. McGregor e Carlyle spiccano nei loro personaggi. Un grande libro e un grande film. Stupendo.

Magi94 10/11/17 17:59 - 944 commenti

I gusti di Magi94

Sopravvalutato? Sì e no. Perché se da una parte è vero che la supposta critica alla società (osannata da molti) in realtà è molto debole (anzi quasi inesistente, si condensa praticamente nel famoso incipit e finale), dall'altra non si può negare che si tratti di una divertentissima commedia che ha il suo punto di forza nella totale scorrettezza delle situazioni. Forse non educativo, ma certamente esilarante passare dalla droga al furto fino ai ricatti sessuali delle minorenni. Ewan McGregor è nella parte della vita.

Il ferrini 11/11/17 21:54 - 2345 commenti

I gusti di Il ferrini

Cult movie (che avrà un sequel) interpretato da un cast in stato di grazia e diretto da un ispiratissimo Boyle. Alcune sequenze (il monologo iniziale e quello finale, il tuffo nel cesso, il cadavere del bambino che cammina sul soffitto) sono entrate di prepotenza nella storia del cinema per la loro dirompente forza evocativa. Un film che non condanna, non moralizza ma neanche crea eroi: si limita a raccontare un mondo cinico, violento e paradossalmente divertente, un po' come quello di Vincent Vega e Mia Wallace. Assolutamente da vedere.

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Daniela 16/11/20 08:29 - 12622 commenti

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A Edimburgo un gruppo di amici passa il tempo tra droghe e altre dipendenze, piccoli furti, discussioni senza fine... Il film con cui Boyle fece il botto e McGregor divenne un divo: tratto da un romanzo di Irvine Welsh, intontisce ma anche affascina lo spettatore con un otto volante di sensazioni passando senza soluzioni di continuità dal disgustoso al fiabesco come nella scena in cui i protagonista immerge la testa nel cesso più lurido della Scozia e si ritrova nell'acqua limpida dell'Atalante. Cast ben scelto, ost tonica imprescindibile, fama cult non immeritata. 
MEMORABILE: Spud e le lenzuola; Il neonato passeggia sul soffitto; Il monologo finale sulle note di Lust for Life di Iggy Pop. 

Enzus79 7/09/20 16:52 - 2873 commenti

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L'autodistruzione di un gruppo di giovani scozzesi tra droga e furti. Uno dei film più politicamente scorretti che si possano vedere. Un vero e proprio pugno allo stomaco con scene al limite del surreale e dell'estremo, è interessante anche per come tratta un tema forte, con ironia e drammaticità allo stesso tempo. Forse perderà smalto col passare degli anni, ma non si può non definirlo un cult.

Noodles 5/09/22 16:00 - 2204 commenti

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Autentico film icona. Forse non è un capolavoro perché accanto a certi momenti di grande realismo, come si conviene per pellicole di questo tipo, presenta momenti grotteschi che finiscono per rovinare un po' l'atmosfera. Ma si tratta comunque di un film di quelli che non dimentichi, soprattutto grazie ai personaggi, ben delineati e perfettamente interpretati dal cast, ma anche per la sua fotografia che presenta bei momenti sperimentali. Un'ora e mezza che vale la pena di trascorrere, allietati da una OST che ti riporta dritto dritto ai cari vecchi anni '90. Culto.

Bullseye2 20/04/23 20:15 - 393 commenti

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Dall'arancia meccanica (più volte citato) alla pera: quando l'umanità è alla frutta e ride per non piangere. Tanto divertente, leggero e irriverente quanto drammatico, struggente e senza speranza, "Trainspotting" rimane uno dei migliori film dei Novanta e probabilmente di tutti i tempi, sempre attuale nel descrivere il vuoto che ogni essere umano prova dentro e che cerca di riempire con tutti i mezzi (tra i quali l'eroina) in una spirale di ''non senso'' che nemmeno la morte riesce a cambiare. Ottimo cast; peccato che Boyle abbia mantenuto poco di quanto mostrato con questo film.

Minitina80 2/12/23 22:39 - 2980 commenti

I gusti di Minitina80

Testimonianza vivida di come si possa raccontare il lerciume derivante dalla tossicodipendenza utilizzando un linguaggio particolare, fintamente esaltatorio di un’autodistruzione programmata e nichilista, che distrae con una mano per affondare con l’altra una serie incredibile di colpi allo stomaco. Impressionanti le interpretazioni di ogni singolo attore e la celebrazione parossistica del degrado sociale dalle cui maglie i giovani tossici non riescono a divincolarsi. Ti rapisce, trasportandoti all’interno di un incubo colorato di buone intenzioni.
MEMORABILE: L’entrata nel water.
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  • Discussione Daniela • 1/02/17 20:50
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Grazie ad entrambi per le spiegazioni incrociate :o)
  • Discussione Didda23 • 1/02/17 21:04
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Per me, l'uscita del decennio... stesso cast e stesso regista. Un sogno che si avvera.
  • Discussione Brainiac • 1/02/17 21:16
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Hai assolutamente ragione, avevo letto male. Purtroppo per cercare di rispondere spesso nel tempo concessomi dalle contingenze càpita che travisi il significato di quanto leggo in velocità, come in questo caso. Grazie della correzione. Avevo semplicemente cercato la parola "porno" nel testo del link e cercato di riportare sveltamente fingendo competenze che non avevo assolutamente, nello specifico :)
    No ma per caritá non volevo correggerti, volevo capire se davi ad "instant book" un'interpretazione diversa (cioè se secondo te il sequel era stato preparato per motivazioni più "alimentari" che artistiche). Mi hai risposto nel 'quote', comunque. Ciao ancora a tutti.
  • Discussione Zender • 2/02/17 07:41
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Hai assolutamente ragione, avevo letto male. Purtroppo per cercare di rispondere spesso nel tempo concessomi dalle contingenze càpita che travisi il significato di quanto leggo in velocità, come in questo caso. Grazie della correzione. Avevo semplicemente cercato la parola "porno" nel testo del link e cercato di riportare sveltamente fingendo competenze che non avevo assolutamente, nello specifico :)
    No ma per caritá non volevo correggerti, volevo capire se davi ad "instant book" un'interpretazione diversa (cioè se secondo te il sequel era stato preparato per motivazioni più "alimentari" che artistiche). Mi hai risposto nel 'quote', comunque. Ciao ancora a tutti.

    Come "per carità non volevo correggerti"? Se il davinotti è il correggibile io devo esserlo anche di più. Se trovi errori ti chiedo invece assolutamente di correggermi anche spietatamente, Brainiac :) Ciao a te.
  • Discussione B. Legnani • 23/02/17 23:55
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Sono in ritardo di vent'anni, avendolo visto solo stasera. Il sequel chissà se riuscirò a vederlo...
  • Discussione Zender • 24/02/17 08:10
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Perché stai già pensando di vederlo coerentemente tra vent'anni?
  • Discussione B. Legnani • 24/02/17 09:59
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Perché stai già pensando di vederlo coerentemente tra vent'anni?

    Sono i miei tempi di reazione sui film stranieri... Tranne il caso che Legnanino mi porti al cinema...
  • Curiosità Raremirko • 25/10/19 21:49
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    * Lo sceneggiatore ha affermato che la celebre scena del gabinetto, con McGregor che viene risucchiato, non è ispirata all'Atalante di Vigo come si poteva pensare ma da una scena simile presente nel primo Nightmare di Craven.

    * Lo stesso regista non sa bene a cosa si riferisca il titolo Trainspotting.

    * Il film è tra quelli di maggior successo mai realizzati in Inghilterra.

    Fonte: extra del cofanetto due Dvd Trainspotting 1-2
  • Homevideo Rebis • 23/01/20 11:58
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Il bluray Universal, per quanto di ottima qualità audio/video è censurato rispetto alla versione theatrical presente su dvd Universal e Medusa. In particolare vengono alleggerite due scene: prima dell'overdose manca il dettaglio della siringa che entra nella vena e alla fine dell'orgasmo tra Renton e Diane manca l'inquadratura di lei a cavallo di lui.

    https://forum.fanres.com/thread-1011.html
    Ultima modifica: 23/01/20 14:11 da Zender
  • Homevideo Zender • 23/01/20 14:11
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ma guarda te se è possibile fare ste cose qua...