Grindhouse - A prova di morte - Film (2007)

Grindhouse - A prova di morte
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Grindhouse - Death Proof
Anno: 2007
Genere: drammatico (colore)
Note: In America è uscito unito al film di Rodriguez "Planet terror".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/06/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/06/07
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Magnetti 4/11/07 18:45 - 1103 commenti

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Coerente con il suo personale tragitto cinematografico, Tarantino pesca a piene mani dagli anni '70: fotogrammi "sporcati" da linee, puntini etc, muscle car (gioia per gli appassionati), locandine di film, dialoghi femminili e tutto quanto si abbia la voglia e la prontezza di riflessi di intravvedere sullo sfondo. Eccezionale Kurt Russel con il suo stuntman Mike, che avrebbe meritato più spazio. Film che forse ha dato più soddisfazione a Tarantino (soprattutto nella fase creativa) che allo spettatore che lo guarda. Ricercato e fine a se stesso.
MEMORABILE: Le quattro auto protagoniste: Chevy Nova, Dodge Charger (quella di Hazzard), Ford Mustang Mach I (giallo e nero-Kill Bill) e Dodge Challenger.

Il Gobbo 1/06/07 23:04 - 3015 commenti

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La tentazione sarebbe rifiutarsi di recensire l'immondo spezzatino, che vanifica il senso di un'intera operazione. Ma il dovere chiama: divertissement a tavolino, ricapitolazione di tic e ossessioni (dai piedi allo junk-food), gran circo di citazioni. "Costretto" ad allungare il brodino, il sadico QT si diverte a spiazzare le attese, rendendo le scene truci parentesi in un mare di inconfondibili, inimitabili (ma anche interminabili) dialoghi. Sino al finalone, scandito dalle musiche dei nostri poliziotteschi. Film ultra-femminista e sconsigliatissimo al ministro Turco.

Puppigallo 2/06/07 01:15 - 5400 commenti

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Ecco a voi Grindhouse: bla bla bla qua qua qua (Bell’intermezzo di Russel: Zozza Mary pazzo Gary), bla bla qua qua qua…(bellissimo incidente e sceriffo), bla bla bla qua qua perepepè quaqua (3 calci in faccia parte terza), qua qua bla bla ronf ronf (Gulp!) qua qua bla bla di oche starnazzanti dagli argomenti di minimo interesse…(finale pagliaccio e pestone). Questo è ciò a cui si assiste, salti pellicola voluti compresi. Una quasi totale boiata. P.S. Tutte le attrici, compreso Tarantino regista (con i suoi cari omaggi), avrebbero meritato di morire.
MEMORABILE: La suoneria del cellulare; Seduta nel posto sbagliato.

Quanah 2/06/07 11:37 - 15 commenti

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Del Tarantino di Pulp fiction e delle Iene non è rimasto quasi niente. Il film è pessimo e non basta dire che è voluto perché il kitsch e il trash diventino piacevoli. La pellicola è fatta solo di dialoghi infiniti, in parte incomprensibili e noiosi, e di inseguimenti che sono anche peggio. Solo la fotografia è notevole. Non basta la firma di Tarantino per salvare questo film e neanche l'idea che sia un omaggio ai B movie per farlo diventare un cult a prova di critiche. Speriamo che Tarantino non abbia anche la passione per i soldatini di piombo.

Zender 7/06/07 00:45 - 318 commenti

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L'hanno rimproverato di aver diretto un'opera minore, ha risposto negando e dicendosi felice che Cannes abbia reintegrato la mezz'ora in più (arrivando a 115 minuti) che faceva parte del girato originale. In realtà anche questi 85 minuti a volte appaiono fin troppi. Eppure la sensazione è di avere a che fare con un Tarantino tosto e doc, capace ancora di stupire con il sangue e la tecnica, con i dialoghi e le figure "maledette" (Russell è lo "stuntman Mike" ideale), con gli spunti che spiazzano.
MEMORABILE: Il Kurt Russell "urlatore" del finale: impagabile.

B. Legnani 8/06/07 17:56 - 5617 commenti

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Tarantino alla potenza di tre. Delizia i tifosi e lascia sbalorditi in senso negativo gli occasionali spettatori. Io sto nel mezzo: vado in brodo di giùggiole nel sentire il “la-la-la” dell’Uccello o nel vedere il poster di Paranoia ma, talora a fatica, sopporto i dialoghi, per quanto di un realismo inimitabile, invero pesantotti. Grande Russell, antipatiche le femmine, tranne quella che fa “Gulp”. Resta l’attrazione per le lusinghe di questo artista neo-barocco, anche quando il film, come questo, è solo in parte riuscito.
MEMORABILE: "Gulp!".

Dusso 8/06/07 18:25 - 1569 commenti

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Decisamente deludente questo film di Tarantino. Per ben due volte ho avuto la tentazione di uscire dalla sala. Davvero troppe le scene noiose, lente e fini a se stesse. Assolutamente da salvare l'ultima grande mezz'ora finale, ma tutto il resto è da cancellare.

Deepred89 8/06/07 19:38 - 3803 commenti

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Deludente. Che Tarantino sappia usare la macchina da presa è chiaro, inoltre la fotografia è ottima e la colonna sonora azzeccatissima. Peccato che la storia sia incredibilmente lenta e anche piuttosto stupida, oltre che infarcita di troppi dialoghi che, nonostante siano decisamente brillanti (ma decisamente meno rispetto agli altri film di Tarantino), finiscono presto per stancare. Se fosse durato (come minimo) tre quarti d'ora in meno, poteva risultare almeno discreto; così invece fatica pure a raggiungere la sufficienza.

Flazich 10/06/07 21:10 - 685 commenti

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Tanti dialoghi e tanti "Cazzo!" alla base di questa pellicola di Tarantino. Fondamentalmente senza trama, personalmente mi ha ricordato Duel in più di una scena. Si ha la sensazione che Tarantino abbia girato questo film durante il "tempo libero". Bellissime le citazioni ai film degli Anni Settanta, come assolutamente magnifica la colonna sonora. Grande interpretazione di Kurt Russel. Unico momento "geniale" del film: l'incidente. Speriamo nel prossimo.

Giapo 12/06/07 11:53 - 246 commenti

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Stilisticamente impeccabile nel suo omaggio al cinema di “serie B” (dalla pellicola graffiata alla sceneggiatura essenziale), Tarantino conquista il pubblico col suo virtuosismo registico, in particolare nella realizzazione magistrale delle scene d’azione. I dialoghi tuttavia sono privi della consueta attrattiva, anzi appaiono estenuanti, interminabili e inutili. Probabilmente impostato come “episodio” il film sarebbe stato molto più incisivo. Deludente.

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Black_xmas 12/06/07 15:38 - 18 commenti

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Dopo le delusioni reiterate dopo Pulp fiction, ecco il film che non ti aspettavi più da Tarantino. Quello che sta in piedi da solo. Alzo basso e bersaglio colpito in pieno per un para-exploitation dalla struttura spiazzante e dai dialoghi fluviali, iperrealistici, lucidamente cazzeggiatorii (con buona pace di chi rimpiange gli sbrodolamenti de-luxe di Kill Bill). Il resto? Inseguimenti, scazzottate, lap dance, frontali, musiche irresistibili, piedi femminili a go-go, Kurt Russell, Zoe Bell. Si fa prima a dire cosa non funziona: nulla.

Supervigno 12/06/07 22:51 - 229 commenti

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Divertente, MOLTO divertente! Diverte la storiaccia del film, con un Kurt Russell assatanato che prende di mira le belle ragazze; divertono i dialoghi, divertono i personaggi femminili, cattive ragazze tra cui scegliere la propria migliore amica. E diverte anche il modo in cui Tarantino ha girato il film, per riprodurre e ricordare l'atmosfera da Grindhouse. Si ride molto, si esce più leggeri. Vale la pena.

G.Godardi 13/06/07 21:58 - 950 commenti

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Tarantino sempre più cinefilo da diventare un filologico al contrario! Cioè rifare tali film del circuito Grindhouse riproponendone anche tutti gli errori (salti di pellicola ecc). Questa volta l'omaggio va ai film della AIP di Corman (notare il logo della Dimension rifatto simile a quello): road movie, sexploitation, horror. Ma è solo la superficie; grattando sotto la patina da B-movie affiora l'amore per la nouvelle vague (tempi morti, dialoghi interminabili e noncuranza per la narrazione) e l'ideologia duale-strutturale di Kubrick. Brividi sopraffini.
MEMORABILE: La lapdance, l'incidente, gli scatti fotografici alla Piume di Cristallo, il lungo inseguimento finale che deborda nel poliottesco!

Rebis 14/06/07 00:13 - 2429 commenti

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Quentin Tarantino, e il suo cinema: prima la teoria, poi la pratica. Istruzioni per l'uso e il consumo. Cioè l'abuso, senza bisogno di preventivare, concettualizzare, capire... capire? Cosa? Per una volta che abbiamo del cinema puro, di purissimo genere, di cristallino divertimento. No davvero. Accomodatevi senza cautela. Non giudicate, semplicemente slacciate le cinture di sicurezza. Se avete letto le istruzioni, spassatevela! Vale a dire: dimenticate le controindicazioni.

Stubby 14/06/07 01:32 - 1147 commenti

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Sono rimasto piacevolmente e quasi pienamente soddisfatto. Credo che Quentin Tarantino abbia dato prova ancora una volta della sua grande ispirazione cinematografica confezionando un prodotto che mira solamente a far divertire e, perché no, anche stupire il proprio pubblico di estimatori e non. Kurt Russell è veramente azzeccato nel ruolo di Stuntman Mike. Da vedere.

Lattepiù 14/06/07 14:50 - 208 commenti

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Dichiarazione d'amore e fiera rivendicazione di poetica; di un cinema vero, vitale, di idee, cuore, passione; che cammina orgoglioso in mezzo a tonnellate di CGI e prodotti senz'anima. Tarantino, qui al suo meglio, parte da una storia semplice: e inventa, spiazza, meraviglia. Ironico, divertentissimo, esaltante. Dialoghi chilometrici cazzeggianti, tempi dilatati e accelerazioni improvvise, citazionismo strabordante e un'inseguimento che è adrenalina pura. Le ragazze sono carinissime e adorabili. Quando menano anche di più. Ottimo Kurt Russell.
MEMORABILE: Dialogo tra ranger e figlio n1. Alla capanna del "mostro". L'inseguimento finale.

Lercio 14/06/07 23:11 - 232 commenti

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Tecnicamente è perfetto ed è sorprendente come si noti la totale padronanza da parte del regista. I dialoghi sono gestiti alla perfezione sebbene non abbiano nè capo nè coda, ma poi non ha nemmeno senso valutare rispetto a cosa. Ipercitazionista e quasi maniacale. Non capolavoro ma ottimo film.

Venticello 20/06/07 10:27 - 63 commenti

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Dopo 8 ore di lavoro che cosa si può chiedere se non un'ora e mezza di sano divertimento ? E allora Quentin ci viene in aiuto e propone una summa/omaggio di tutto quello che ancora ci fa divertire al cinema. Gnocca, adrenalina, violenza, musica, personaggi e dialoghi divertenti, il tutto proposto nel modo di fare cinema con cui (almeno io) sono stato svezzato e cresciuto. Alla larga chi cerca contenuti o morali: questo è Cinema maiuscolo, fatto di inquadrature, fotografia e tutte quelle trovate che hanno reso Tarantino un grandissimo del cinema.

Blutarsky 19/07/07 11:00 - 360 commenti

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Zenit e punto di non ritorno di una certa idea di cinema. Pensato per essere clonazione di un cinema di genere che fu involontariamente libero e spiazzante, nella sua commercialità, Tarantino cerca di replicarne strutture, ingenuità ed errori, filtrandoli attraverso il suo stile. Purtroppo il caos non è riproducibile a tavolino e il film finisce per essere solo un gioco cinefilo senza una sceneggiatura forte e senza il consueto smalto nei dialoghi. Molto belle le scene d’azione, troppo lungo tutto il resto.

MTMPsicosi 22/07/07 15:51 - 11 commenti

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Morte e rinascita, nel giro di due ore, di un autore con la A maiuscola. Prequel e sequel nello stesso film. Gusto dell'inquadratura fuori discussione e fotografia (curata da Tarantino stesso) funzionale all'idea. Questa, ma non solo, è l'ultima fatica del regista rockstar più famoso dei nostri tempi. Dietro i dialoghi scialbi c'è tutta la forza di chi vuol parlare per immagini. Davanti ai personaggi abbozzati (cosa decisamente inusuale per Tarantino) c'è una nuova idea di cinema. Per pochi.
MEMORABILE: "Io sono Stuntman Mike".

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Cinevision 5/10/07 13:13 - 72 commenti

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È evidente che gli anni '70 hanno danneggiato seriamente la psiche del nostro Taranta e questo film ne è la prova. Non ci si può far prendere per i fondelli in questo modo e il nostro caro Quentin lo fa in tutta la pellicola con le ossessive citazioni del suo amato cinema di genere (sovrabbondanti e quindi irritanti), con i suoi infiniti dialoghi mai così inutili e fini a se stessi, con la finta pellicola invecchiata (bah...) Finale, poi, da denuncia. Involuzione totale. Comunque grande Kurt Russell.
MEMORABILE: L'unica davvero degna di nota: il frontale splatter fra Stuntmam Mike e le tre ragazze.

Galbo 11/10/07 05:36 - 12553 commenti

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Film autoreferenziale per eccellenza, "A prova di morte" (o "Death Proof", che dir si voglia) è il Tarantino che si guarda allo specchio e realizza un film omaggio al vecchio B movie reinterpretato con il gusto odierno. Il problema è che dopo mezz'ora il giochetto ha abbondantemente stancato, le inquadrature si ripetono sempre simili tra loro, la sceneggiatura è debole (tranne l'impennata finale) e i personaggi sono solo abbozzati; si è insomma lontani dal Tarantino migliore e si capisce il senso dell'operazione originale (questa doveva essere solo la metà di un film).

Undying 12/11/07 02:06 - 3807 commenti

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Genialoide, folle, privo di senso e proprio per questo cinema puro, dove ci si perde tra la musica che omaggia film italiani (La Polizia sta a Guardare, Italia a Mano Armata, L'Uccello dalle Piume di Cristallo) e la celebrazione del rischio con una sequenza da cardiopalma, fatta girare alla spericolata Zoe Bell, una vera stuntgirl, che per l'occasione Tarantino fa recitare. Il regista omaggia gli inseguimenti automobilistici (tipici di certo cinema australiano), ma come sempre supera il modello di riferimento. Il resto è tutta tecnica.

Homesick 14/01/08 12:11 - 5737 commenti

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Dirompente, esplosivo, girato con lo stile e l'estetica tipici dei b-movies e dei serial TV anni Settanta che vengono continuamente citati. L’ironia abbonda, i dialoghi sono al solito torrenziali, coloriti e cinefili, gli attori magistralmente diretti (dall’anziano ma sempre grintoso Russell alle scatenate ragazze), le scene d’azione e le musiche eccellenti. Ma il culmine è la lunga corsa in auto finale su ben note arie di poliziesco italiano, seguita dalla catartica vendetta, ferocissima seppur stemperata da una vena goliardica e fumettistica. Vintage... a tutto gas.
MEMORABILE: Alludendo al protagonista del serial Truck Driver: «Cazzo, guarda quello, sembra BJ. Chissà se ha portato anche la scimmia!».

Redeyes 25/03/08 08:45 - 2467 commenti

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Film narcisistico e pieno di sè. Un Tarantino certamente non sgradevole ma più teso verso una confezione che fosse specchio dei B-Movie 70's e tempestata di citazioni anche sotto il profilo musicale. A tratti prolisso e statico stufa nel suo slang sboccato. Caratterizzazione dei personaggi superficiale e maggiormente improntata all'immediato, al visibile. Bravo Russel. Diverte maggiormente la seconda parte. Nel dittico Grindhouse prediligo l'episodio di Rodriguez.

Cotola 10/04/08 01:24 - 9346 commenti

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Come spesso accade nelle pellicole di questo regista, la storia è solo un pretesto attraverso il quale Tarantino può dare libero sfogo alle sue passioni cinefile e non (in questo caso soprattutto le macchine ed un certo tipo di "film di corse" diffuso in passato). Tuttavia qualche scelta azzeccata e qualche momento divertente e ben riuscito non bastano a fare un gran film. Ma tanto nessuno se ne accorge e in molti hanno gridato al capolavoro. Un esercizio di stile, spesso un po' noioso (specie per chi non ama Tarantino), riuscito solo a metà.
MEMORABILE: La corsa in auto con Russell e la sua vittima. Lo scontro tra Russell e le ragazze. Ma soprattutto gli omaggi ad Argento e al poliziottesco.

Hackett 11/04/08 19:11 - 1868 commenti

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L'operazione Grindhouse era già partita con il piede sbagliato, snaturando l'idea iniziale di una proiezione unica delle opere Tarantino-Rodriguez e dirottando il tutto in due uscite separate a favor di botteghino. A parte questo Tarantino è sempre bravo nella messa in scena, nelle scelte di attori, dialoghi, musiche. La sua opere sono sempre più un giocattolino perfetto di citazioni e rimandi ai film che hanno formato la sua sensibilità di regista. Anche questo film si presenta gradevole e riuscito; ma manca di una cosa: di una sua anima.

Capannelle 12/04/08 11:24 - 4512 commenti

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Un Tarantino molto compiaciuto che punta troppo su dialoghi interminabili, futili citazioni e caratterizzazioni troppo insistite. Nel senso che dopo averci fatto godere con le movenze e gli sguardi delle ragazze e con l'entrata in scena di Stuntman Mike, Quentin ci offre lo stesso ottimo antipasto per tutta la cena. Lo spettatore si alza indispettito, anche se il finale funge da dessert. Meglio l'episodio di Rodriguez.

Tromeo 28/04/08 13:21 - 52 commenti

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Film facente parte del progetto Grindhouse, poi spezzato in due film autonomi, "A prova di morte" è un ottimo esercizio di stile girato da Tarantino con la solita maestria e la solita ironia. A una prima parte a tratti noiosa per i troppi dialoghi tra le ragazze ne segue una seconda entusiasmante, con molta azione e inseguimenti vari. Imperfetto, ma da vedere assolutamente.

Herrkinski 14/05/08 16:16 - 8468 commenti

I gusti di Herrkinski

Esercizio di stile o divertissement di Tarantino? Il giudizio ai posteri. Resta comunque un film per appassionati del cinema di serie B Anni Settanta, con tutti i pregi e i difetti del caso: fotografia sgranata, errori di montaggio, dialoghi interminabili, sceneggiatura piena di buchi e via dicendo. Grandissimo Kurt Russell e buona prova per l'esplosiva Vanessa Ferlito. Ottime musiche (come sempre nei film di Tarantino) e alcune sequenze eccezionali (il frontale delle due auto). Niente male!

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Mark 8/05/08 13:57 - 264 commenti

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La trama non c'è, stavolta non troverete le dinamiche narrative di Kill Bill a combaciare con il furore dell'azione; in questo film ci sono due lunghi prodromi (alquanto lenti) i quali vi condurranno per mano verso due scene madri, nella fattispecie un incidente (spettacolare) e un inseguimento. Tutto qua: il resto è banale rito preparatorio per l'impennata finale, la quale è un omaggio sentito a tutto il variegato mondo del cinema di genere italiano.

Straffuori 24/07/08 13:59 - 338 commenti

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Il film è il classico prodotto tarantiniano pieno di citazioni, esercizi stilistici, dialoghi impossibili e situazioni paradossali. Kurt Russell è fantastico nelle vesti del sadico Stuntman Mike. Belle tutte le ragazze, presenti attori "fedelissimi" di Tarantino già visti in altri film. Film dai due volti con protagoniste femminili... decisamente dai due volti. Il finale non lo ho gradito. Kurt Russell è tra i miei attori preferiti. Fantastiche le auto, altre "VERE" protagoniste (su tutte la Dodge Charger e la Challenger).

Redvertigo 16/08/08 14:07 - 78 commenti

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Dal genio di Tarantino mi aspettavo molto, essendo uno dei pochi registi che non ha mai sbagliato un colpo proponendo di volta in volta i suoi film. Per Death Proof però devo fare dei distinguo. Se si considera la pellicola un puro omaggio ai b movies dei tempi che furono posso affermare che l'esperimento è più che godibile, ma se lo valutiamo come un film vero e proprio, allora siamo davvero lontani dai capolavori quali Pulp fiction, Le iene & co.

Kolly 21/09/08 18:32 - 34 commenti

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Tarantino, Tarantino cosa hai girato? Un film decisamente bello per la scelta della fotografia, dei costumi, degli attori e della colonna sonora. Inquadrature interessanti che di certo non ti fanno annoiare. Non un gran film ma non si può dire che sia pessimo. La storia intriga e sopratutto Kurt Russell interpreta bene la parte del cattivone di turno. Le attrici sono scelte con buon occhio (non incarnano le classiche bellone di turno e sono molto particolari). Insomma, Tarantino: non si disdegna neanche questo tuo lavoro.

Matalo! 22/09/08 16:11 - 1378 commenti

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Sebbene Tarantino sia maestro indiscusso nei dialoghi, non si capisce perché uno debba stare un'ora e mezza a sentire blaterare i personaggi di questo inutile e autocelebrativo film. Che stanchezza in questo racconto che fa uso di trucchi per replicare l'effetto graffiato e i salti di fotogramma delle pizze di terza visione. Uscito con Planet Terror in double bill e diviso in due film per fare più soldi, è un concentrato della maniera di Tarantino che ne enfatizza i difetti e la puerilità. Stupenda la figlia di Sidney Poitier.

Sunchaser 22/09/08 20:03 - 127 commenti

I gusti di Sunchaser

Sicuramente è il film più feticista di Tarantino, sia per i continui primi piani sui piedi delle meravigliose ragazze, sia per il valore simbolico attribuito alla macchina di Stuntman Mike (un fallo che tenta di violare le protagoniste). Ma è anche un film colmo d'amore per un tipo di cinema che non esiste più, replicato fin nei minimi dettagli, pellicola rovinata e saltellante compresa. Purtroppo, Tarantino stavolta ha toppato: dopo un'ottima prima parte, il film si limita a ripetersi in modo prolisso e verboso per poi chiudersi malamente.
MEMORABILE: La scena della lap dance è libidine pura...

Caesars 23/10/08 09:16 - 3899 commenti

I gusti di Caesars

Lo sospettavo da un po' ma adesso ne sono più convinto: Tarantino è regista sopravvalutato. Oddio Le iene e Pulp fiction erano e restano (soprattutto il primo) due capolavori, ma poi in nostro non è più riuscito a replicarsi (ammetto però che mi manca la visione di Jackie Brown). Anche questa volta farcisce il film di dialoghi lunghissimi, ma molto meno efficaci del solito, e per rendere ancora più Anni Settanta il tutto sporca volutamente la pellicola con salti e rigature varie. Non basta l'amore per il cinema che fu per fare un bel film.

LEX 13/11/08 16:13 - 49 commenti

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Pochi momenti memorabili, secondo me, per essere considerato un gran bel film. Il buon Tarantino riesce a essere appetitoso farcendo il tutto con sinuose fanciulle, musica strepitosa e agghiaccianti frontali con dettagli splatter ma... i dialoghi non sono più così spiazzanti e pazzeschi, alcuni personaggi risultano quasi inutili e il ritmo, a intervalli, crolla. Kurt Russell funziona bene come lucido e marcio maniaco, anche se, alla resa dei conti, si squaglia troppo velocemente. Sicuramente chi si è divertito di più, è comunque Quentin. Grazie.

Enzus79 25/12/08 19:48 - 3072 commenti

I gusti di Enzus79

Il solito grande Quentin Tarantino, non delude mai! Più di un'ora di divertimento e dialoghi resi alla perfezione dal regista. Un puro b-movie. Si capisce subito da dove Tarantino abbia preso spunto per far divenire questo film un classico esempio di trash, che non può piacere solo a chi non piaceva quel genere di film. Bellissima la scena dove la ragazza danza intorno a Russell: quale uomo sulla Terra non vorrebbe esser fatta una cosa del genere? Magnifico!

Brainiac 29/12/08 08:28 - 1083 commenti

I gusti di Brainiac

Film che non si può giudicare solo per quello che è (un divertissement cinefilo, girato con la solita maestria, dinamica inventiva, gusto musicale sopraffino, scelta splendida del cast) ma per quello che doveva essere nell'idea degli autori (un doppio divertissement infarcito di stupendi finti-trailer). Certo, così l'episodio in questione, pur divertente, è stato pompato oltremodo con dialoghi meno brillanti del solito (ma non è un caso, rientra tutto nella riscoperta filologica dei B Movies Settanteschi).
MEMORABILE: L'incidente frontale.

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Tarabas 29/12/08 12:42 - 1888 commenti

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Stuntman assassino insidia alcune oche bonazze in un roadside bar: finirà male. Ennesimo film alla Tarantino del medesimo inventore della omonima maniera. Personaggi che chiacchierano di niente, storia insulsa e senza senso, citazionismo e barocchismi senza risparmio, la consueta e ormai passata formuletta di mescolare alto e basso. Non è e non sarà mai la mia idea di arte né di cinema. Epitaffio di un regista che, al terzo film, non aveva già più nulla da dire o da raccontare.

Onion1973 2/01/09 19:08 - 163 commenti

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Un film insopportabile, fortunatamente non visto al cinema. È la storia di un serial killer che uccide sciocche autostoppiste (con un lungo e inutile finale a sorpresa ancora più irritante dell'antefatto). Parrebbe una cosa già vista, ma almeno degna di un qualche interesse, se non che tra interminabili dialoghi "tritaballe" non succede nulla di emozionante. Kurt Russell è uno dei cattivi meno cattivi che mi ricordi e le autostoppiste (che Tarantino vorrebbe far sembrare sexy) sembrano veline sceme rifiutate alle selezioni. Vuoto pneumatico.

Patrick78 14/01/09 15:35 - 357 commenti

I gusti di Patrick78

Mix di tutto e un po'. Questo è Quentin: prendere o lasciare. Io prendo e me lo tengo stretto. Il miglior film del più grande regista vivente dai tempi del suo fantascientifico esordio, una carrellata senza freni di tutto ciò che più lo ha influenzato nei suoi trascorsi da divoratore di video a noleggio. Nulla è più funzionale alla storia di una miriade di citazioni continue che solo il suo genio riesce ad amalgamare insieme e a tradurre in folgoranti dialoghi con grandi scene action come nel vucanico inseguimento finale. Nota di merito per Kurt Russell.
MEMORABILE: Mia signora la mia carrozza è la sua!

Cif 14/06/09 19:52 - 272 commenti

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Altro pezzo fondamentale di quel grande mosaico che è il cinema di Tarantino. Il cineasta americano cult degli ultimi due decenni prosegue nel suo personale recupero a) del cinema di genere b) del cinema anni '70, ricostruendo l'estetica, i gusti di un'epoca e persino le facce i modi, l'aria. Qui si cerca di ricostruire un b-movie (nei buchi di trama, nei finali tronchi), pur nella potenza di immagini e di mezzi di cui dispone Quentin. Un esperimento metacinematografico eppure attira ed affascina. Tarantino è una droga. Tre pallini e 1/2.
MEMORABILE: La chicca resta la ricostruzione delle macchie della pellicola, dei buchi di montaggio e dei salti immagine/audio. Poi c'è stuntman Mike...

Orson 1/07/09 14:47 - 122 commenti

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Nel pub della memoria dove Quentin serve i suoi cocktail, Jungle Julia legge un sms sul suo cellulare ed irrompe il tema di "Sally & Jack" da Blow Out: momento di massima commozione cinefila. Così come quando Stuntman Mike spia e fotografa le ragazze con il tema de L'uccello dalle piume di cristallo, ricalcando la sequenza iniziale del film di Argento. Capolavoro assoluto per Tarantino che con questo film realizza il manifesto massimo del suo cinema godardiano. E in finale gli inseguimenti più realistici e mozzafiato della storia del cinema.
MEMORABILE: Il dettaglio dell'occhio di Kurt Russell che al bancone del pub spia le ragazze: cinema allo stato puro.

Pinhead80 6/10/09 14:59 - 5195 commenti

I gusti di Pinhead80

Questo film per tutta la sua durata scorre piacevolmente e presenta tutti i tratti che caratterizzano il cinema di Tarantino. Il quale al solito riesce a prendere in prestito da altri film di genere e a reinventare con stile tutto suo aggiungendo in maniera alternata azione contrapposta a lunghi dialoghi, ragazze "cattive" e feticismo. Kurt Russell azzeccatissimo nel ruolo di stuntman Mike.
MEMORABILE: La scena della lap dance.

Saintgifts 8/12/09 17:27 - 4098 commenti

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Non significa nulla che QT abbia voluto ispirarsi ai B Movies anni settanta, non significa nulla che lui stesso dichiari che è uno slasher ma senza le sue caratteristiche e così via. Quando la visione di un film stanca, anche se ben recitato (Russell) e con scene tecnicamente evolute (frontale auto), significa che qualcosa non funziona. I tanto osannati dialoghi si possono sentire tra le componenti di un qualsiasi gruppo di giovani, anzi molto più succulenti. Ma che fine ha fatto la ragazza rimasta con il proprietario della Dodge Challenger?

Mtine 18/12/09 17:56 - 225 commenti

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Anche se in tutta la prima parte il film risulta un po' lento, nella seconda prende il via e non lo ferma più nessuno. Un eccellente Tarantino dirige questo piccolo capolavoro, ispirandosi chiaramente ad autori di genere (primo fra tutti Dario Argento, a cui dedica la scena dello scontro tra le macchine e la scena dove Stuntman Mike fotografa le ragazze). Geniale l'idea di ricreare l'atmosfera di un B-movie, un po' fiacco Kurt Russell, che comunque impersona meravigliosamente la parte del patetico assassino. Bel finale.

Fabbiu 20/12/09 00:17 - 2176 commenti

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Mi sono davvero divertito! Ma devo comunque considerare che il film ha avuto difficoltà a planare e che purtroppo non è molto coerente con se stesso; delizioso nell'impianto visivo come sempre per Tarantino, ma la tradizionale loquacità infinita dei dialoghi stavolta è meno carica e coinvolgente che in altri suoi film, quindi ci sono veri e propri punti morti (opinione soggettiva chiaramente). Per fortuna ci sono anche scene che valgono l'intero film e il finale mi ha fatto morire dal ridere.
MEMORABILE: Il finale e lo scontro frontale.

Luchi78 29/03/10 14:07 - 1521 commenti

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Sia chiaro da subito che questo film è un omaggio ai B-movie anni 70-80. Sotto quest'ottica è davvero un bel vedere: sexy ragazze con attitudini tipicamente maschili, dialoghi "tamarri" pieni di citazioni old-fashion, inseguimenti automobilistici al limite dell'inverosimile, sangue, violenza e tutto ciò che Tarantino riesce gradevolmente a mixare. Imperdibile per gli appassionati del genere grindhouse: dalla colonna sonora alle locandine appese nei bar. Se ciò non vi aggrada lasciate perdere la visione di questo film.
MEMORABILE: Stuntman Mike: "Questa macchina è al 100% a prova di morte. Ma per godere di questo vantaggio tesoro, dovresti essere seduta al posto mio..."

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Tomslick 30/01/10 14:15 - 205 commenti

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Quentin Tarantino, registicamente parlando, è un grande. In questo film, che rimane comunque poco più che uno scherzo, rivolta come un calzino il B-Movie, elevandolo a puro, grande cinema. I cavalli di battaglia del buon Quentin ci sono praticamente tutti, ma ciò che stupisce come ogni volta è come egli abbia sempre inesorabilmente in pugno il mezzo meccanico (restando in tema) che sta pilotando. La storia è quel che è, ma le scene mitiche anche qui si sprecano, sebbene siano più che altro degli splendidi, ammalianti, magnifici flash.
MEMORABILE: L'incidente: spaventoso. Tutto il piano sequenza (7 minuti) delle ragazze che dialogano al bar.

Greymouser 14/04/10 00:33 - 1458 commenti

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Per apprezzare questo cruento road-movie bisogna entrare in toto nello spirito ludico-goliardico del buon Quentin. In caso contrario ci si infastidisce dinanzi all'esile script, alla ripetitività dell'azione e all'atmosfera di complessivo autocompiacimento manierista. Se invece si accetta il gioco, ci si diverte pure. E io, vergognandomi un po', mi sono divertito.

Supercruel 14/09/10 23:18 - 498 commenti

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Tarantino omaggia la "serie b automobilistica" e il lavoro degli stuntman sui set (vedasi gli ottimi extra dell'edizione in blu-ray), facendo infatti recitare un personaggio alla stuntwoman neozelandese Zoe Bell. Tarantino replica i modelli con tanto di buchi di sceneggiatura, fotografia graffiata, errori di montaggio, etc., creati ad hoc. Il film è diviso in due tronconi, entrambi poggiati su dialoghi ironici e cazzoni e due scene clou: il frontale nella prima parte e il folle inseguimento nella seconda. Brave le ragazze, enorme Kurt Russel.

Enricottta 12/04/10 17:24 - 506 commenti

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Oggi, se si pensa che forse il 70% di noi ha visto il film in home video, è chiaro che si perda gran parte dell' effetto che Tarantino voleva mostrarci, nonostante questo, il lirismo, la bravura, la purezza del grande viene fuori prepotentemente. Storia risibile. Russel immenso, attore consumatissimo, perfetto nel ruolo, dall'altra parte Sydney Tamiia Poitier strepitosa nei suoi hot pants. Musiche bellissime. Citazioni, a bizeffe, che poi saranno a loro volta citate... mitico!
MEMORABILE: Down in Mexico, basta così. Per me è meglio della battuta "Domani è un altro giorno".

Giacomovie 22/07/10 11:48 - 1406 commenti

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Per le tante volte che una famosa parola di 5 lettere viene ripetuta, si sospetta di dover assistere ad un film del "cazzo". I primi 40 minuti, che mostrano solo ragazze in atteggiamenti sexy e citazioni da filosofia di serie B, confermano il sospetto di un simpatico scherzo. La prima scorribanda in auto fa svegliare dal torpore, che ritorna per un altro po', prima che l’inventivo Tarantino decida di mostrare di che pasta è fatto, con spettacolari sequenze-flipper on the road, facendo passare il film da un simpatico ad un magnifico scherzo. ***!

Satyricon 6/09/10 23:55 - 147 commenti

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Anche Tarantino da piccolo vedeva i film "trash" come tutti noi e chissà, incontrandosi con amici di vecchia data con i quali ci si racconta dei bei tempi che furono, gli è presa la voglia di fare qualche film di serie "B"! (che divertimento!) Prendiamolo come tale, un gioco; seppur presenti canoni a lui riconducibili, rimane pur sempre un'opera goliardica senza troppe pretese stilistiche che si basa proprio sul concetto di ricordare il caro e buon vecchio cinema di serie "B".

Il Dandi 23/02/11 13:15 - 1917 commenti

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Più divertito che divertente, come certe scenette di Stracult. Si apprezza (e si condivide) l'amore per l'eurotrash vintage che fa da motore all'operazione, ma presto si resta interdetti da questo "falso storico d'autore": la grande perizia tecnica (pellicola fotografata da dio e artatamente spuntinata) non può non farci pensare a come avrebbero potuto essere certi nostri b-movies con un budget superiore: ma subito ci si risponde che la domanda non ha senso, perché quello fu il Cinema, questo è "solo" un film.
MEMORABILE: L'inseguimento sulle note di La polizia incrimina e Italia a mano armata.

Daniela 25/02/11 07:44 - 13010 commenti

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Il Tarantino che preferisco... di meno. E si, perchè sarà pure una intelligente maniera per spiazzare le aspettative dello spettatore, come è stato chiosato da molti, ma tutte quelle "chiacchere femminili" della prima parte mi hanno provocato l'orticaria, come se stessi assistendo ad una puntata di Sex and the City. Quando entra in campo Russell l'interesse si risolleva e gli inseguimenti in auto sono ben girati (ci mancherebbe) ma non tanto da evitare una certa noia. E'il regista che l'ha voluto così? Beh, allora l'ha voluto bruttino...

Nando 13/04/11 00:44 - 3868 commenti

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Un film molto pulp realizzato da Tarantino che mostra grandi riferimenti al cinema di genere anni 70 nostrano e imposta un ritmo cadenzato che implode nel femministoide e adrenalinico finale. Russell con la sua Barracuda imperversa gigionescamente ma il gusto dell'inquadratura fetish colpisce parallelamente.

Von Leppe 14/05/11 22:35 - 1290 commenti

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Mi piacciono il feticismo e le donne che combattono, ma forse non voleva essere un film femminista: le protagoniste fanno il comodo loro e parlano dei loro uomini e come li usano; tra l'altro nel finale Mike non riceve nessuna pietà da parte delle tre ragazze. Tarantino dimostra bravura e stile, specie nella prima parte dove Kurt Russell con il suo giubbetto celeste spiega la sua automobile e come si girassero gli incidenti prima del computer. Il film omaggia proprio i film e telefilm degli anni 70 con gli inseguimenti e gli scontri.
MEMORABILE: "Sono la troia più arrapata di tutta la strada!"

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Werebadger 6/09/11 00:32 - 270 commenti

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Indubbiamente il punto più basso della carriera di Tarantino: dialoghi lunghissimi e spesso inutili, attrici antipatiche, citazioni così numerose che alla fine annoiano e, cosa peggiore di tutte, ogni 9 fotogrammi su 10, migliaia d'inquadrature di piedi femminili (cosa che ho sempre trovato insopportabile, anche nei migliori film di Tarantino). Le uniche cose che salvo sono la recitazione del redivivo Russell e la lap dance della bellissima Ferlito. Solo per i fan del regista, gli altri girino al largo.
MEMORABILE: La lap dance, una festa per gli occhi.

Anthonyvm 30/09/18 23:49 - 6187 commenti

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Tarantino presenta un suo personalissimo action-thriller d'ispirazione (of course) settantiana, ma non fa gridare al capolavoro. Diviso in due parti più che nette, con un cambio di protagoniste repentino in stile Psyco, il film abbonda, com'è lecito aspettarsi, di dialoghi, soprattutto nella prima parte; Quentin gioca col pubblico sventolandogli la tensione davanti agli occhi, ma tardando a tirarla in ballo. Il gioco rischia di annoiare, ma la seconda parte, fra personaggi più briosi e inseguimenti adrenalinici è decisamente meglio. Godibile.
MEMORABILE: Lo spaventoso "incidente" a metà film; La citazione palese a L'uccello dalle piume di cristallo; Il duello mozzafiato fra macchine del finale.

Nancy 16/02/12 00:19 - 778 commenti

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Notevole anche se evidentemente incompleto; accompagnato da una fotografia molto bella, particolare e indubbiamente funzionale all'intero clima da "new far west" e da una sceneggiatura minata sì da qualche buco, ma che crea un'atmosfera sporca e malata al punto giusto (specie intorno a quel protagonista che in realtà appare così poco nel film, Stuntman Mike); Tarantino ci offre un'altra bella prova che porta la sua ben distinguibile firma (a partire dalla colonna sonora). Notevoli tutte le sequenze in auto. Bravo Kurt Russell.
MEMORABILE: Il frontale; I minuti finali dell'inseguimento in macchina.

Rambo90 11/04/12 16:54 - 7853 commenti

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Gustoso film di Tarantino, che omaggia in toto (perfino nello stile e nella fotografia) ai classici b-movie degli anni settanta. Kurt Russell è strepitoso nei panni di Stuntman Mike, le ragazze invece lo sono un po' meno, aiutate certamente da dialoghi degni del miglior Quentin. C'è qualche lentezza di troppo, ma anche ottimi inseguimenti, un buon MacGuffin iniziale (chi se l'aspettava così il vecchio stuntman) e un finale che lascia a bocca aperta. Ben scelti i pezzi in colonna sonora; notevole.

Cloack 77 8/10/12 20:42 - 547 commenti

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Come rendere capolavoro un film visto mille volte, senza la violenza sfrenata di Kill Bill vol. 1 e con le parole di Jackie Brown. Questo è il segreto del magnifico Grindhouse - A prova di morte: la parola, il verbo, l'estenuante chiacchiericcio sul nulla di fondamentale che crea l'attesa e il pathos per le gesta di Stuntman Mike. Ma Tarantino non si ferma e inventa l'inganno, rendendo nella prima parte il suo protagonista quasi un genio sottile del crimine, per distruggerlo poi nella seconda e mostrarcelo per quello che è realmente.

Trivex 1/02/13 15:54 - 1788 commenti

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Divisione obbligata: la prima parte si prende ***!, la seconda *!. Prima c'è un più che buono Tarantino, con i suoi dialoghi, il suo cibo ingurgitato con alcool (o senza), in pieno eccesso consumistico e "colesterolemico" made in Usa. Cattivo, misogino forte e furbo marcio, l'automobilista assassino, con la violenza "della e sulla" strada (tra le più brutte, ahimè, anche fuori dal cinema). La seconda parte, pur più simpatica nel contenuto, svilisce il film e lo annacqua: insapore, inodore e senza effetto "psichico" (proprio come l'acqua).

Almicione 1/04/13 00:56 - 764 commenti

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Sicuramente il migliore dei due episodi di Grindhouse, il film (forse) più ipermanieristico di Tarantino poggia su una trama ridicola, ornata da un cast non proprio perfetto, mentre mostra i suoi aspetti avvincenti nei dialoghi curati molto attentamente e in elementi tipici dei film d'exploitation. La tecnica registica è, come al solito, straordinaria (una scena ricorda la parte iniziale de Le iene), sebbene Tarantino abbia commesso qualche errore. Nonostante non sia affatto stucchevole rimane senz'altro una delle sue peggiori pellicole.

Mickes2 8/04/13 20:44 - 1672 commenti

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Cimelio feticista tarantiniano; omaggio al cinema exploitation ma più in generale esoso e personalissimo divertissement d’autore che ha l’intento di ricodificare - tramite estetica vintage, sfocature e graffi di pellicola citando a più riprese i ‘70 - tutti gli stilemi della poetica dell’autore americano radicalizzandola, destrutturando regole narrative, invertendo i ruoli e parlandosi addosso più del necessario. Il risultato? Puro delirio filmico sbilanciato e grossolano ma grondante personalità e carisma da ogni fotogramma.
MEMORABILE: L’inseguimento finale, sequenza strabiliante; Jungle Julia; L'incidente.

Didda23 27/04/13 13:38 - 2449 commenti

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A dir poco noioso e pagliaccesco. Tarantino scrive una sceneggiatura soporifera (difficile da credere!), colma di dialoghi stucchevoli e sciocchi che hanno effetto anestetizzante. La regia non compie miracoli e la scena dell'inseguimento, seppur girata con dovizia, è inferiore a qualsiasi Fast & furious (citare quel genio assoluto di Friedkin sarebbe troppo svilente per QT). Tarantino ruba Antonioni: il primo incidente con diverse prospettive ricorda la celebre esplosione di Zabriskie Point. Performance attoriali anonime.

Belfagor 23/05/13 10:52 - 2699 commenti

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Il difetto principale del film è la durata allungata che, inevitabilmente, diluisce il cuore della pellicola con alcune sequenze vistosamente secondarie e dialoghi che, nonostante la tipica verve tarantiniana, sforano oltre la durata massima. Se si riesce a superare questo scoglio, però, ci sono dei momenti davvero brillanti in cui si apprezza in pieno il talento di Tarantino: la sequenza nel bar e gli inseguimenti sono oro puro. Ottimo Ken Russell, buona l'idea di cambiare il cast a metà del film, quasi fosse un sequel. Finale affrettato.
MEMORABILE: Il frontale; Il dialogo fra lo sceriffo e il figlio numero 1 (gli stessi di Kill Bill).

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124c 3/04/14 14:52 - 2964 commenti

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Quentin Tarantino rispolvera i film Gribdhouse, che venivano proiettati a coppie in sale apposite. L'idea dello stuntman pazzo può far storcere il naso ma è geniale, anche se il film è un pretesto per vedere delle belle ragazze con l'infradito ai piedi (il che non è un male) e, ancora meglio, il vecchio Kurt Russell duro e cattivo. Due inseguimenti automobilistici vecchia maniera girati veramente bene, da vedere e rivedere assieme al film gemello, Planet terror di Robert Rodriguez. Esilarante il nuovo cameo di Michael Parks e figlio.

Ale nkf 4/02/14 18:29 - 802 commenti

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Un'ottima prova di Kurt Russell, ma soprattutto di Tarantino che basandosi sulle proprie passioni estrapola una trama ricca di tensione. Il film, diviso in due parti, racconta due storie entrambe contraddistinte da un linguaggio colorito. Si chiacchiera del niente, ma il film non annoia e soprattutto prepara lo spettatore all'arrivo di stuntman Mike. Una pellicola "rovinata" per ricordare le corse in auto che hanno caratterizzato molte serie tv degli anni '70. Finale degno di nota.
MEMORABILE: "Se fossi in te comincerei ad aver paura immediatamente!"

Paulaster 3/04/14 11:53 - 4702 commenti

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Lavoro diviso in due parti distinte. Nella prima Tarantino si diverte a spaziare nei generi che preferisce offrendo dialoghi di inconsistente realtà, abbondanza di musiche '70, sex-appeal in bella mostra e truculenza senza fastidio. Un esercizio che sebbene non mostri novità ma si segue piacevolmente. Nella seconda si affloscia su se stesso: statico, ripetitivo senza mordente, solo con qualche buona ripresa. Finale in chiaroscuro e col fiato corto. Le ragazzotte son carucce e l'interpretazione di Russell è l'esempio delle due facce del film.
MEMORABILE: La lap dance; "Gulp".

Dupea 20/01/15 19:15 - 28 commenti

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Iper trendy scherzo tarantiniano in origine concepito per essere proiettato al cinema in accoppiata con un altro scherzo di Robert Rodriguez. Ci sarebbe da chiedersi cosa resterebbe del cinema di Tarantino senza piedi femminili dalle dita smaltate, musica figo-funk che più giusta non si può, nachos, hamburger, birra e rum: probabilmente dell'onesto cinema tipo Jackie Brown, caso purtroppo rimasto isolato nella sua filmografia. Ragioni di botteghino, probabilmente.
MEMORABILE: Stuntman Mike che divora il suo piatto di nachos.

Simdek 4/03/15 21:00 - 125 commenti

I gusti di Simdek

Classico film in puro stile tarantiniano. Stavolta, però, la pellicola ha davvero pochi spunti degni di nota. A tratti irritante oltre ogni limite, un film del genere può essere apprezzato solo se si ama Quentin ciecamente (e non è il mio caso). Delirio di onnipotenza, un buco nell'acqua. Boiata.
MEMORABILE: Gli inseguimenti in auto.

Taxius 19/10/15 23:41 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Sicuramente il film meno riuscito di Tarantino, che rievoca lo stile cinematografico dei vecchi B-movie anni 70 con tanto di pellicola rovinata (una delle poche cose geniali del film). "A prova di Morte" è diviso in due episodi: il primo non è male, diverte e ha la giuste dose di splatter alla Tarantino, mentre il secondo è davvero inutile, brutto e noioso e quasi una copia del primo. Sembra proprio che il buon Quentin dovesse allungare il brodo. Peccato...
MEMORABILE: L'incidente stradale nel primo episodio

Il ferrini 11/02/16 12:42 - 2541 commenti

I gusti di Il ferrini

Altro piccolo gioiello tarantiniano, in parte incompreso perché d'un'ironia assai sottile, ben celata sotto quella coltre di odio che Kurt Russell, anni dopo, affronterà di nuovo sulla strada per Redrock. E anche qui è il sesso femminile a dargli filo da torcere, in una vera e propria esplosione di cazzotti e mirabolanti incidenti stradali. Geniale - as usual - la regia, che qui scimmiotta il genere perfino attraverso piccoli errori di montaggio o tratti di pellicola rovinata. Fantastici anche i fake trailers realizzati insieme a Rodriguez.

Hanon 11/02/16 16:30 - 27 commenti

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Concepito come parte di un progetto con l'amico regista Robert Rodriguez, è un passo falso nella filmografia di Tarantino. Vuole essere un omaggio ai B-movies e ai film d'exploitation degli anni '70 e ciò spiega l'utilizzo di difetti della pellicola, scene apparentemente mancanti e montaggio frenetico, ma chi non è appassionato a tale genere come lo è Tarantino difficilmente può apprezzare queste scelte e sorvolare sui difetti di un film ripetitivo.

Minitina80 22/05/16 08:17 - 3114 commenti

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È il Tarantino che più si compiace nel riportare in auge un certo tipo di cinema del passato, soffermandosi troppo però nel citazionismo e nel manierismo più estremi e fini a se stessi. Nulla da eccepire sulle capacità tecniche e la cultura approfondita del genere, ma bisogna essere degli ammiratori intransigenti per poterlo rivedere una seconda volta; alcuni dialoghi sono veramente estenuanti e una vera storia di fondo capace di lasciare il segno non c’è.

Almanot 20/12/16 13:38 - 39 commenti

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In Tarantino le smisurate parti diegetiche, per quanto ben costruite e capaci di dare qualche spessore ai personaggi, servono soprattutto a coprire la pochezza dell'inventiva. Il minutaggio scorre, lo spettatore attende e alla fine potrebbe anche non accorgersi che l'intera operazione è stata compiuta in funzione dello strike mediano; la scena finale è una variante che mette a dura prova qualsiasi sospensione dell'incredulità e che consente il catartico massacro. Audacia in termini narrativi, mai ideali: puro stile tarantiniano.

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Decimamusa 21/01/17 16:02 - 102 commenti

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Adrenalinico, verboso, eccessivo, provocatorio: in due parole Quentin Tarantino. È un film (moderatamente splatter) che sembra inscenare una guerra di ormoni, che proietta nella dimensione simbolica della corsa folle e degli scontri fra auto il culmine del rapporto fra sessi. Da una parte l'apparentemente imbolsito ex stuntman che fa esplodere una violenza ben dissimulata; dall'altro ragazze texane del 2000, dissipate, immerse in un chiacchiericcio futile e sboccato, sospese fra fragilità e forza. Piacevole, se si sta al gioco del regista.

Viccrowley 27/02/17 20:59 - 814 commenti

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Quello che poteva sembrare un progetto minore nella carriera di Tarantino si dimostra a conti fatti uno dei suoi parti migliori. Parte del dittico Grinhouse, la vicenda di Stuntman Mike è uno scrigno di citazioni mai fini a se stesse, perfettamente integrate su un tessuto narrativo che fa del metacinema e dell'omaggio una ragion d'essere oltre che uno stile. Discorso a parte merita il grande lavoro di scrittura dei personaggi femminili, umanissimi, fragili e combattivi al tempo stesso. E con il plus di un immenso Kurt Russell.
MEMORABILE: Lo spettacolare incidente che massacra il primo gruppo di donzelle.

Magi94 17/07/17 13:48 - 988 commenti

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Tarantino si fa prendere la mano e gira un film omaggio ai B movies anni 70. Forse era l'unico cosa che potesse fare per realizzare il suo progetto, ma il film ha una trama ridicola e stancante, le ragazze sono tutte insopportabili con la bocca infarcita dei soliti estenuanti dialoghi tarantiniani e lo stesso stile di regia a volte eccede nell'imitare gli ispiratori (si veda la scena finale che mi ha lasciato basito). Piacerà solo ai puri fan di Tarantino, per tutti gli altri noia e perplessità.

Pesten 15/01/18 13:41 - 810 commenti

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Nulla interessa della diatriba QT sì QT no: il film semplicemente spacca. I B-movie e le loro caratteristiche vengono omaggiati da Tarantino con una storia semplice e divertente, dove tutto richiama a quella corrente tanto amata dal regista. Colori e pellicola trattati e filtrati proprio come se fossero antichi, facendo passare per interessanti anche i momenti in cui si inquadra un cellulare, oggetto così anacrostico rispetto allo stile omaggiato. Russell un grande, le donne descritte come civette e tediose (vedi i dialoghi), azione e riprese al top.
MEMORABILE: Lo scontro frontale, rivisto sotto l'ottica di tutte e quattro le vittime: roba da insegnare a scuola di cinema!

Berto88fi 16/04/19 17:12 - 220 commenti

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I B-movies degli amati seventies hanno scosso nel profondo l'animo di Tarantino e non solo, e in questo minestrone pulp ci si ritrova un po' di tutto, difetti di montaggio e fotografia in primis. Ok, è un omaggio, pecca in originalità, è zeppo di virtuosismi cari al regista... ma fila via divertendo senza annoiare neanche un secondo, culminando in una lunga sequenza finale dalla spettacolarità inattaccabile. Buona prova di Russell, più bella che brava la Ferlito, davvero ottimi i pezzi della soundtrack. Travolgente.

Piero68 7/06/19 10:45 - 2979 commenti

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Tarantino omaggia se stesso (ma non solo) in questa sorta di B-movie voluto. Peccato che i fasti di Le iene e Pulp fiction siano lontani anni luce e i "dialoghi da bar", che nell'opera prima del regista erano una struttura portante essenziale, qui risultano fiacchi, ripetitivi e completamente avulsi dalla narrazione. In realtà tutto il film è racchiuso nei primi e negli ultimi venti minuti. Il resto è solo un riempitivo in cui il regista si diverte a dare prova di stile. Divertente la fotografia volutamente "sporca" che ricorda gli anni 80. Passabile.
MEMORABILE: Il primo incidente ripreso da più punti di vista.

Thedude94 23/09/19 19:59 - 1140 commenti

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Un Tarantino come al solito eccezionale racconta quello che è e che è stato per lui un certo tipo di cinema considerato di serie B, utilizzando come protagonista un immenso Russell, accompagnato da ragazze stupende e bene in parte. La storia gira proprio attorno a due vicende legate al personaggio principale, lo stuntman Mike, il quale possiede una macchina che è un bolide a prova di morte. Le musiche sono spettacolari, così come le scene d'azione calibrate alla perfezione e rappresentative di un cinema che ormai non c'è piu. Grande lezione.

Lupus73 16/01/20 14:19 - 1564 commenti

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Omaggio ai film d'exploitation delle grindhouse, tutti erotismo e violenza, che vede protagonista Kurt Russell nei panni di un folle ex stuntman. La cura dell'immagine segue tre registri: vintage rovinata a colori sbiaditi per la prima parte, bianco e nero per la transizione, attuale a colori per le seconde ragazze. Intrattenimento ottimale al solito del regista che tiene lo spettatore attaccato a ogni fotogramma. Contenuti e sceneggiatura scarna, mirati all'effetto (del resto era nel presupposto). Kurt Russell dà la marcia in più.
MEMORABILE: Al bar due avventori ironizzano sull'aspetto retrò di Russell, dicendo che assomiglia a BJ McKay (protagonista della serie '80 Truck driver).

Bruce 25/04/20 19:08 - 1015 commenti

I gusti di Bruce

Dichiarato omaggio di Tarantino ai B movie anni Settanta, di quelli che si facevano una volta, con veri inseguimenti e incidenti pazzeschi in macchina e stuntman capaci di sfidare davvero la morte. Il personaggio centrale è infatti Stuntman Mike, un convincente Ken Russell, maniaco seriale, a caccia di giovani ragazze da uccidere. I fitti dialoghi tra le protagoniste sono a tratti noiosi e pesanti da reggere alla lunga. Il film ha nei suoi venti minuti finali la parte migliore, che restituisce decisamente il buon umore agli amanti del genere.

Silvestro 30/07/21 00:41 - 379 commenti

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Molti sostengono che Grindhouse sia una sorta di riempitivo nella carriera di Tarantino, un film buttato lì senza troppo amore. Invece anche questa pellicola presenta molti degli elementi che caratterizzano il cinema del regista; soprattutto nella prima storia, che risulta davvero interessante. Meno brillante invece è la seconda parte, ma Kurt Russell da solo vale il prezzo del biglietto!
MEMORABILE: L'interpretazione di Kurt Russell

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Magerehein 23/06/22 21:30 - 1133 commenti

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Conviene partire dalle due cose migliori dell'opera, ovvero un Russell convincente e il primo, originale omicidio da lui commesso. Per il resto il piatto piange abbastanza; molti (troppi?) dialoghi verbosi e un senso di noia generale che prende specialmente piede dall'inizio della seconda parte, viziata tra l'altro da protagoniste più irritanti che simpatiche (si tifa presto per il cattivo). Che dire del finale? Va bene che il killer possa sottovalutare erroneamente le proprie prede, ma da lì a non avere alcuna contromisura in caso di imprevisti... Un film decisamente sopravvalutato.
MEMORABILE: La sequenza del passaggio nell'auto a prova di morte.

Noodles 4/12/22 23:36 - 2498 commenti

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Il peggior film di Tarantino. Con la scusa dell'omaggio al B-movie il regista copia a man bassa dal nostro cinema per sopperire a una grave carenza di idee. Non c'è nulla di originale. I soliti piedi, le solite improvvise esplosioni di violenza, i soliti dialoghi, che qui come unico effetto hanno solo quello di annoiare tanto sono estenuanti. Tremendi anche i personaggi femminili, tutti poco delineati e con linguaggio puerilmente volgare. Il tutto è per giunta interminabile. Praticamente nulla da salvare, se non una buona fotografia e un ottimo Kurt Russell. Insopportabile.

Schramm 1/01/23 14:45 - 3778 commenti

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Sex machine. Killing machine. Time-machine. Quote-machine. L'auto utero fallo bara. Il cinema car-simulator. Il biker, il blablablax, gli stuntmad, il grindhouse portato al grindcore. La sensualità della violenza, la violenza della sensualità. Il tutto ciò che il cultofago amerà riconoscere nel museo di tutto ciò che Tarantino ama videoinstallare es(s)otericamente, qui più attento ai propri autistici capricci-feticci da iperexploiter che cine-attentatore. Che lascia prevalere gli stop sui go e sgomma da bravo pericolo pubblico solo all'instradare un solarizzato Russell'O Hardgore.
MEMORABILE: Pentaomicidio; Ultimi 18'.

Striscia 3/10/23 16:27 - 77 commenti

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Originale è la parola più adatta per iniziare: dialoghi, dialoghi e dialoghi, alcool e droghe, inseguimenti, muscle cars veloci, campagna americana. Un mix entrato nel frullatore tarantiniano con il risultato di un film diviso in due, concepito per essere la metà di un tutto. Il regista fa quello che gli piace, usa i suoi attori e attrici feticcio, si sollazza con la macchina da presa e si pavoneggia con le autocitazioni. Il risultato è godibile, anche se il film al momento è l'ultimo sulla scala dei nove. Manca il decimo, vedremo...
MEMORABILE: Russel/Stuntman Mike che guarda in macchina e sorride prima dell'omicidio stradale.

Buiomega71 8/09/24 01:30 - 3025 commenti

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C'è tutto l'universo tarantiniano (dalle citazioni ai classici degli anni 70 ai piedini femminli) in un appassionato omaggio scisso in due. Da una parte uno degli impatti automobilistici più devastanti mai girati (in varie angolature di ripresa e mattanza splatter con gambe tranciate), la McGowan con la testa fracassata e una furibonda chiusa da rape & revenge a furia di cazzotti e facce spappolate. Dall'altra una marea di ciancie femminili tanto inutili quanto fastidiose. Poi, Quentin, la lap dance della Ferlitto con le infradito anche no. A intermittenza sprazzi di grande cinema.
MEMORABILE: Le serie tv citate da Stunt Mike che nessuna conosce; Sahannona Bananona; Stunt Mike che sfonda il manifesto pubblicitario di Scary movie 4.

Cristina 14/11/24 08:34 - 30 commenti

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Un film perfetto, ricco di imperfezioni affascinanti che lo rendono unico! Solo Tarantino, che aveva trascorso un mucchio di ore nelle Grindhouse e che ha una cultura cinematografica vastissima, poteva concepirlo. Kurt Russell interpreta uno psicopatico pervertito che alla prima ferita urla di dolore come una ragazzina, mentre, al contrario, alcune ragazzine qualsiasi nel momento del pericolo smettono (finalmente!) di parlare di stupidaggini. La loro ferinità nelle scene finali non può non richiamare alla mente il finale di Duel, un film assai diverso ma altrettanto perfetto.
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  • Discussione Herrkinski • 31/12/22 15:03
    Consigliere avanzato - 2654 interventi
    Schramm, secondo me in questo caso ti fai troppe domande; credo che Quentin avesse volutamente girato in maniera piuttosto anarchica, senza badare troppo alla continuity e ad alcune scene, un po' come i modelli 70s a cui si rifaceva. Vero che mi sarebbe piaciuto rivedere alcuni personaggi introdotti e poi abbandonati, così come capisco che può risultare antipatico il mischiare l'effetto grindhouse/spuntinature varie con tocchi più stylish (il bianco e nero, certi giochi di montaggio), ma da Tarantino è tutto sommato qualcosa che mi posso aspettare. Poi intendiamoci, lui stesso pensa sia il suo peggior film e conosco pochi a cui è piaciuto veramente, a me però continua a piacere anche in virtù dei suoi difetti, proprio come alcuni vecchi film dei '70 e '80 che riguardo sempre con piacere. Di sicuro preferisco la prima parte alla seconda, se non altro per le atmosfere; adoro tutta la parte al pub, la scelta delle musiche in quelle scene (quella lapdance..), i dialoghi, gli omicidi immediatamente successivi. Anche il paradosso dei cellulari tutto sommato mi piace. Poi per me un po' cala, per quanto le scene ad alta velocità della seconda parte siano ottime e ci siano momenti irresistibili (Russell che scatta le foto con la ost di L'uccello dalle piume di cristallo, per dirne uno).
    Alla fine, in retrospettiva credo che Tarantino volesse omaggiare i modelli 70s e cercare di rientrare nel canone dell'operazione Grindhouse double-bill con Rodriguez, ma per via del suo estro si sia concesso divagazioni dal tema e slanci stilosi tipici del suo cinema abituale, uscendosene quindi con un crossover imperfetto e un po' schizofrenico. Qualcuno direbbe "né carne né pesce", ma qui si tratta proprio di voler vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, a seconda di come si percepisce il film e l'interpretazione del regista di certo cinema. Nella sua imperfezione l'ho però trovato - come ormai ben noto - molto più autentico di quanto fatto successivamente, perlomeno fino all'ultimo C'era una volta a Hollywood, che mi ha riconquistato forse proprio in virtù dell'atmosfera anni '60-'70 e di quel "cazzeggio" che amavo in pellicole come questa, dove non si seguono i dettami del cinema "normale", inserendo anche scene che non avrebbero senso di esistere ma che alla fine restano impresse. Resta un po' un unicum nella filmografia del regista e il suo meccanismo non funziona in maniera fluida come nei suoi migliori lavori (quelli precedenti, per me), ma a mio gusto resta tra i suoi che amo di più. Oggettivamente, solo lui poteva fare un film del genere; i revival di certo grindhouse da quel momento sono stati innumerevoli, ma raramente si sono viste cose degne di nota e che non copiassero pedissequamente i modelli d'epoca, oltre a mantenere un livello registico superiore alla media, capace di slanci che ti sorprendono.
    Ultima modifica: 31/12/22 17:38 da Herrkinski
  • Discussione Schramm • 31/12/22 18:37
    Scrivano - 7746 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Schramm, secondo me in questo caso ti fai troppe domande; credo che Quentin avesse volutamente girato in maniera piuttosto anarchica, senza badare troppo alla continuity e ad alcune scene, un po' come i modelli 70s a cui si rifaceva. 
    il problema è che appunto vi si attiene pedissequo senza rivitalizzare quel modo di fare cinema. parlo proprio dei buchi di scrittura tipici dei b-z-grindmovies. da quentin mi aspettavo che quest'aspetto prendesse diverse pieghe e venisse diciamo così trasgredito. come del resto ha fatto sul fronte tecnoestitico, dove da una certa è come se si stancasse del giocattolo e sbottasse massì fanculo tutto, torniamo al caro sano full hd
    quanto a
    Vero che mi sarebbe piaciuto rivedere alcuni personaggi introdotti e poi abbandonati, 
    leggo però che all'epoca aveva in mente un sequel dove presumibilmente mike non moriva e avremmo ritrovato sia lo sceriffo tignoso che ladygulp alle prese col meccanico lubrico. sarebbe stato interessante se si fosse tenuto coerente all'intenzione come ha fatto anni dopo west.
    così come capisco che può risultare antipatico il mischiare l'effetto grindhouse/spuntinature varie con tocchi più stylish (il bianco e nero),
    diciamo che più che antipatico l'ho trovato totalmente gratuito e randomly, senza qualcosa di vagamente segnico sottobanco.
    lui stesso pensa sia il suo peggior film
    se lo afferma lui non ho altre domande vostro onore. a me non è spiaciuto eh, e l'ho anche rivisto con piacere curiosità e interesse, solo che la prima volta i difetti mi sono parsi pregi anche innovativi, ora mi sembrano sic et simpliciter difetti, ingenuità o spacconate a salve (del resto anche il cameo che quentin stesso si ritaglia al bar è quello del regista fanfaroncello), senza quella polpa e quella ciccia che si può trovare in qualsiasi altro film quando vi fa ricorso. e ci sta che piacciano nei film di allora, dove il difetto era spontaneo e inevitabile. qua invece è forzatamente ricercato in un'operazione che ossequia quel cinema "difettoso" permettendosi di ricordarcelo proprio inserendo alla bona de dio i cellulari.
    Nella sua imperfezione l'ho però trovato - come ormai ben noto - molto più autentico di quanto fatto successivamente, perlomeno fino all'ultimo C'era una volta a Hollywood
    io la penso all'esatto opposto, tanto più che assieme a questo (anzi, ben più di questo) hollywood è per tutt'altri motivi il tarantino per me meno sincero, ispirato, coinvolgente e convincente
    i revival di certo grindhouse da quel momento sono stati innumerevoli, ma raramente si sono viste cose degne di nota e che non copiassero pedissequamente i modelli d'epoca, oltre a mantenere un livello registico superiore alla media, capace di slanci che ti sorprendono.
    io ci metterei in vetta X, che pure non si rifà strettamente al grindhousing, ma che risponde appieno ai pregi che indichi come rari da lì in poi, e che dovendo preferire, per me sta sopra di parecchi scaffali a deathproof.

    Ultima modifica: 1/01/23 16:49 da Schramm
  • Discussione Herrkinski • 1/01/23 16:33
    Consigliere avanzato - 2654 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    leggo però che all'epoca aveva in mente un sequel dove presumibilmente mike non moriva e avremmo ritrovato sia lo sceriffo tignoso che ladygulp alle prese col meccanico lubrico. sarebbe stato interessante se si fosse tenuto coerente all'intenzione come ha fatto anni dopo west.
    Wow, questo sì che sarebbe stato interessante, peccato non abbia proseguito con l'idea...

    io ci metterei in vetta X, che pure non si rifà strettamente al grindhousing, ma che risponde appieno ai pregi che indichi come rari da lì in poi, e che dovendo preferire, per me sta sopra di parecchi scaffali a deathproof.
    Beh, per molti versi è un altro tipo di film, molto meno "cazzone" per usare un francesismo, sicuramente più serio nel trattare la materia grindhouse.

    Sul resto, tutte osservazioni condivisibili, pur se naturalmente si scende nell'ambito del gusto personale alla fine sul giudizio complessivo al film.

  • Homevideo Buiomega71 • 8/09/24 10:23
    Consigliere - 26690 interventi
    Il dvd Medusa ha una durata di 1h, 49m e 50s

    Immagine al minuto 1.00.30

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images69/PDVD-387.jpg[/img]
    Ultima modifica: 8/09/24 10:28 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 8/09/24 10:29
    Consigliere - 26690 interventi
    Al minuto 0.03.02, nell'appartamento di Jungle Julia (Sydney Tamiia Poitier, i piedini sono i suoi), fa capolino un ingrandimento della cover del 45 giri di Buffy Sainte-Marie di Soldato blu:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images69/grinn.jpg[/img]
  • Discussione Buiomega71 • 8/09/24 11:27
    Consigliere - 26690 interventi
    Tarantiniano fino al midollo (e non solo per le amorevoli citazioni ai classici "sulla strada" degli anni 70, alla fissa per i piedini femminili e per le musiche riciclate dei cultoni nostrani-operazione che il sottoscritto, vuoi per via per il poco orecchio nel riconoscerle, non ama troppo-) in un tributo appassionato (e appassionante fino a un certo punto) al cinema dei vari Roger Corman, Russ Meyer e i Fuori (dalle balle)in 60 secondi (l'originale però, tiene a precisare, non la porcata con Angelina Jolie, Tarantino docet).

    Opera che si colloca perfettamente alla fine di Kill Bill e al Tarantino blockbusteroso e assolutamente non pellicola minore (non c'è, a mio modo di vedere un'opera minore nella filmografia di Quentin, anche perchè il suo film che amo di più è ritenuto, per molti, tale) pregno di umori tarantiniani fino all'autocitazione (lo sceriffo di Michael Parks o alla prospettiva visuale vista  dal baule di una macchina, in questo caso il cofano della Dodge Challenger di Kowalski)

    Il problema sostanziale del film è la sua scissione in due squilibri narrativi che mal si amalgamo, creando un cortocircuito che impedisce al film di arrivare all'ambito "grande esempio di cinema".

    Nella prima , quando entra in scena Stuntman Mike di un Kurt Russell che avrebbe almeno meritato la candidatura a un fottuto Oscar (per dirla alla Quentin) il film decolla a bomba e salta fuori la genialità di Quentin (da antologia Stuntman Mike che infila tutte le serie tv-esistenti-di qui ha preso parte, ma nessuna delle ragazze che lo ascolta ne ha vista o ne conoscesse una e che fa il duro filosofeggiando alla maniera del Cavaliere pallido eastwoodiano) che , poi, si concretizza nella brutale morte di Rose McGowan (il vetro dell'abitacolo dell'auto che omaggia le schermate cristalline argentiane, lei che sbatte la testa fino a fracassarsela) e nel devastante impatto automobilistico tra i più straordinari e assolutamente dirompenti mai girati per un film (tanto che sono tornato indietro rivedendomelo, perchè non potevo credere ai miei occhi), tra Converse che fluttuano nell'abitacolo come se fosse esplosa una bomba, ralenti di morte, gambe tranciate che finiscono sull'asfalto, volti scarnificati, accartocciamenti di lamiere, in una mattanza splatter che fa il paio (con le dovute differenze) con quella di Maniac

    Poi la sorpresa amarissima, che il sottoscritto non sapeva assolutamente, del gruppo di ragazze falcidiato da Stuntman Mike, di cui ero convinto fossero le protagoniste del film, nemesi di Stuntman Mike, e qui Quentin, giocando sporco, mi coglie in fallo come fece Friedkin in passato e i fratelli Coen un pò più tardi, restandoci malissimo.

    Quentin, poi, rincara la dose con Stuntman Mike che spia il nuovo gruppo di ragazze con il binocolo in perfetto stile psycho thriller tra Argento e De Palma, il solleticare i piedini a Rosario Dawson, il forsennato inseguimento tra stradine bucoliche e autostrade della paura, lo sfondamento del manifesto pubblicitario di Scary movie 4 (quindi nessun anacronismo di telefonini cellulari, visto che il film ha l'animo degli anni 70 sì, ma è ambientato ai giorni nostri, nel 2006), Stuntman Mike che frigna colpito da un proiettile chiedendo "scusa" e il gran massacro finale puramente rape & revenge tra furibondi cazzotti in faccia e teste spiaccicate con una "stivalata".

    Quasi la pefezione e momenti di grandissimo cinema, se non fosse per la dolente nota dell'inutile e logorroico cianciare del nulla cosmico del gruppo di odiose, volgarotte (ma è il male minore) e detestabili ragazzotte dei primi, quasi insostenibili, 25 minuti (ok che nei dialoghi Tarantino è abilissimo e sono il suo pezzo forte, ma c'è una misura che non dovrebbe essere oltrepassata, perchè il troppo stroppia), con l'apoteosi nella terribile "prova" recitativa con la ragazza di colore che indossa la maglietta con su scritto L'ultimo buscadero. Errore che ripete , poi, con il secondo gruppo di ragazze, con chiacchiere ancor più futili e ancor più irritanti, tanto che poi il sottoscritto non le stava più nemmeno ad ascoltare , concentrando la sua attenzione altrove (nelle location della provincia americana, nei personaggi che affolavano i locali, e che rispostavo l'attenzione quando le tipe parlavano di cinema : John Hughes, Bella in rosa, Punto zero)

    Eppoi, Quentin, la lape dance della Ferlitto (l'unica davvero sexy e sensuale-ma anche velata da una certa malinconia- in mezzo ad un gineceo francamente poco simpatico) con le infradito (antisesso) ma anche no.

    Poi andava benissimo tutto, dalla pellicola rovinata dalle cadute di fotogramma, a togliere il colore per virare sul bianco e nero (Stuntman Mike fuori dal centro commerciale che punta l'auto del secondo gruppo di ragazze), alle sequenze ripetute come in un loop di scarsa qualità, ai titoli di testa puramente settantiani, fino ai geniali titoli di coda (la canzone è straordinaria) col tipico THE END e inframmettizati da foto di ragazze vintage e brevi flash delle protagoniste in stile "backstage".

    Genio e sregolatezza tarantiniana, per un film imperfetto, rivedibile in parecchi punti, ma pervaso da una passione viscerale per un certo tipo di cinema (e non solo) profondamente e indissolubilmente tarantiniana.

    E comunque sia Sahannona Bananona è un must, così come una delle ragazze appena iniziato il film, che non riesce a trattenere la pipì.
    Ultima modifica: 8/09/24 14:10 da Buiomega71
  • Discussione Ruber • 8/09/24 13:04
    Formatore stagisti - 9313 interventi
    Di questo gran bel film di Tarantino (il Mio preferito della sua filmografia) era previsto un sequel, almeno secondo alcune interviste rilasciate dallo stesso Tarantino, tuttavia la cosa si è poi arenata nel corso degli anni. Poi con l’ultimo film lo stesso ha detto che ha chiuso con la regia…spero tuttavia ritorni suoi suoi passi, e possa dar seguito al ritorno di Stunt-man Mike.
  • Discussione Buiomega71 • 8/09/24 13:12
    Consigliere - 26690 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Di questo gran bel film di Tarantino (il Mio preferito della sua filmografia) era previsto un sequel, almeno secondo alcune interviste rilasciate dallo stesso Tarantino, tuttavia la cosa si è poi arenata nel corso degli anni. Poi con l’ultimo film lo stesso ha detto che ha chiuso con la regia…spero tuttavia ritorni suoi suoi passi, e possa dar seguito al ritorno di Stunt-man Mike.
    Per un ipotetico sequel la vedo ardua, visto che lo stesso Tarantino non va molto fiero di A prova di morte (e personalmente non capisco i motivi, nonostante sia un film imperfetto)
    Ultima modifica: 8/09/24 17:15 da Zender
  • Discussione Ruber • 9/09/24 00:01
    Formatore stagisti - 9313 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:

    Per un ipotetico sequel la vedo ardua, visto che lo stesso Tarantino non va molto fiero di A prova di morte (e personalmente non capisco i motivi, nonostante sia un film imperfetto)

    Buio dove lo hai letto che non va fiero di questo suo film? Perchè io ne ho senpre sentito parlare bene da lui, sia nelle interviste, sia negli extra del br, e la voce del possibile sequel non era campata per aria, nella pagine in inglese di wikipedia sul flm trovi una lunga sezione denominata  "future" su possibili sceneggiature, in rete trovi anche quella che era una possibile trama (abbastanza bruttarella menomale che era solo una bozza). Per quanto mi riguarda è al primo posto nella sua filmografia insieme a Pulp fiction.
  • Discussione Buiomega71 • 9/09/24 07:43
    Consigliere - 26690 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:

    Per un ipotetico sequel la vedo ardua, visto che lo stesso Tarantino non va molto fiero di A prova di morte (e personalmente non capisco i motivi, nonostante sia un film imperfetto)

    Buio dove lo hai letto che non va fiero di questo suo film? Perchè io ne ho senpre sentito parlare bene da lui, sia nelle interviste, sia negli extra del br, e la voce del possibile sequel non era campata per aria, nella pagine in inglese di wikipedia sul flm trovi una lunga sezione denominata  "future" su possibili sceneggiature, in rete trovi anche quella che era una possibile trama (abbastanza bruttarella menomale che era solo una bozza). Per quanto mi riguarda è al primo posto nella sua filmografia insieme a Pulp fiction.

    In un'intervista Tarantino ha affermato che A prova di morte è il film di cui va meno fiero.[16]

    Da Wikipedia
    Poi non so, la verità starà nel mezzo 
    Ultima modifica: 9/09/24 09:01 da Buiomega71