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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(BABY VINTAGE COLLECTION) KILLING ZOE non è un brutto film, ma ha il difetto di apparire palesemente un surrogato del Tarantino-style ovviamente, anche perché il regista Roger Avery di Quentin è stato collaboratore (ci scriverà assieme pure PULP FICTION) e lo stesso Tarantino è qui produttore. Sembra un film di Tarantino solo a un esame superficiale, però; in realtà la sceneggiatura è ben distante dai deliranti capolavori del regista di PULP FICTION. Ogni azione sa di banale, è quasi sempre prevedibile, i dialoghi (salvo qualche...Leggi tutto sporadico momento) non ne hanno la stessa genialità. KILLING ZOE sembra chiudersi dove LE IENE si apriva, anche se è uscito cronologicamente dopo. Ma se LE IENE era un capolavoro di noir grottesco, KILLING ZOE è solo un film discreto, che di Tarantino conserva la quantità di sangue sparso e qualche personaggio fuori dagli schemi. Tutta la prima parte è un di più, un viaggio ripetitivo tra le esagerazioni d'un gruppo di tossici (tra i quali si riconosce incredibilmente l’ex chitarrista degli Spandau Ballet Gary Kemp), mentre la seconda, più viva, è la fredda e puntigliosa documentazione dell'inarrestabile degenerazione del dramma, con la consueta violenza gratuita e il lieto fine (relativo, è ovvio). Ottime e ipnotiche le musiche. Non ci si annoia (ed è un gran pregio), ma è difficile catalogare il film nel novero dei cult come aspirerebbe: troppi i riferimenti poco riusciti all’opera di Tarantino. Vedere LE IENE per credere: lì dietro esiste un concetto di cinema superiore, molto più ragionato e a suo modo colto, una consapevolezza diventata negli anni stile.

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Almayer 18/09/07 17:30 - 169 commenti

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Una piccola gemma di cinema francese, girato a Los Angeles, coprodotto da Tarantino. Classico heist-movie sconclusionato e delizioso, con splendide interpretazioni, tanta ironia e un po' di sano gore. Non del tutto logico, ma non gli è richiesto, il film tiene e si fa vedere (e rivedere). La versione originale è in Inglese e Francese.

Il Gobbo 29/05/08 19:47 - 3015 commenti

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Pessimo esito del rosicone Avary, che dimostra plasticamente l'infondatezza delle sue pretese di essere la vera eminenza grigia dietro il fenomeno Tarantino. Accreditato infatti come co-sceneggiatore di Pulp fiction ma poi lasciato per strada, il nostro inscena qui una sorta di parodia del tarantinismo male inteso, girato e interpretato così così, troppo sforzato e del tutto privo della scintilla del talento. A tratti persino imbarazzante.

Sunchaser 2/10/08 21:58 - 127 commenti

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Come ne Le Iene - Cani da rapina, scritto per il suo amico Tarantino (qui produttore), l'azione si svolge quasi interamente in un unico ambiente. A farla da padroni sono le interpretazioni (ottimi Stolz, Delpy e Anglade), i dialoghi sempre sul trinomio sangue-sesso-droga e soprattutto la violenza che, a differenza di Pulp Fiction, è depurata da ogni intenzione ironica. C'è anche spazio per una storia d'amore (molto pulp, of course). Non al livello dei capolavori di Tarantino, ma ci siamo quasi.
MEMORABILE: Gli effetti della droga su Eric Stolz.

Vstringer 8/01/11 17:36 - 349 commenti

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Atto primo di un dualismo mai nato per manifesta superiorità della controparte (Tarantino), Killing Zoe rimane un buon esercizio di stile pulp sul topos della rapina in banca infarcito di cliche ultraclassici, con una regia sfiziosa, un cast piuttosto strambo e dei protagonisti adeguati alla bisogna (Stoltz è in parte, Anglade e la Delpy sono anche bravi). Avary ci mette tanta ironia ma la sua sceneggiatura è un po' povera e il film ne risente: dal cosceneggiatore di Pulp fiction era lecito aspettarsi di meglio.
MEMORABILE: L'amplesso con il Nosferatu degli anni '20 sullo sfondo; la barzelletta in banca.

Herrkinski 1/06/11 01:19 - 8072 commenti

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Avary è probabilmente meglio come sceneggiatore; dietro la mdp ottiene sempre risultati quasi buoni, ma nulla più. Lo stesso dicasi per questo suo noir, che parte bene ma che nell'ultima mezz'ora si sfilaccia e finisce per diventare uguale a tanti altri film di genere. Certo, si intravede un certo stile (mutuato dal cinema europeo) e l'aura tarantiniana fa capolino a tratti, ma nel complesso il film si salva più che altro per la buona prova dei protagonisti, dato che la vicenda è ben poca cosa e riserva poche sorprese. Comunque godibile.
MEMORABILE: La bomba lanciata alle guardie; la lunga parte nel locale jazz parigino.

Buiomega71 8/07/11 01:36 - 2901 commenti

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Delusione tremenda. Mi aspettavo un delirio di sangue e ferocia, mi ritrovo uno sciapo filmetto su un gruppo di sciroccati rapinatori. Zero tensione, zero sorprese, tutto già visto e rivisto (e anche meglio). Classico film che vuole essere di culto ad ogni costo ma di culto non è; anzi, sembra una grossa presa per il sedere. I tanto strombazzati sfx splatter di sua mestà Tom Savini si riducono a qualche colpo in arrivo (ma la vhs della Rcs è pesantemente cut) e nulla più. Fortuna che Avary si rifarà con il bellissimo Le regole dell'attrazione.
MEMORABILE: Le crisi isteriche dei rapinatori; il Nosferatu di Morneau dato in tv mentre Stolz e la Delphy fanno "su e giù"; i discorsi scatologici.

Enzus79 10/07/11 10:47 - 2874 commenti

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Questo Killing Zoe lo reputo un piccolo gioiello del cinema, pur con tutti i suoi difetti. Film veloce, mai noioso o "piatto". Ci si diverte, nonostante di originalità ce ne sia ben poca. Anglade (attore a me sconosciuto) convince, nei panni del rapinatore iperviolento.

Galbo 11/07/11 15:37 - 12380 commenti

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Autore del soggetto di Le iene, Roger Avary debutta nella regia con un film manco a dirlo tarantiniano (e che il buon Quentin coproduce). La vicenda si snoda intorno alla rapina ad una banca e l'intenzione è quella di un film iperviolento e ipercinetico. Nonostante ciò il risultato è al di sotto delle aspettative. Qualche buona sequenza d'azione si perde dietro ad una sceneggiatura pretenziosa con caratteri stereotipati e andamento prevedibile. Mediocre.

Homesick 13/07/11 17:58 - 5737 commenti

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Nel ’92 esce Le iene; l’anno dopo l’epigono Amery si fa produrre proprio da Tarantino, ma consegna niente di più di una maldestra, involontaria parodia di quel capolavoro del noir contemporaneo, scopiazzandone l’utilizzo dei luoghi chiusi (la lunga rapina in banca), la tendenza alla cinefilia (il Nosferatu trasmesso in TV) e al dialogo piccante e demenziale (la barzelletta sull’ombelico) e il pulp che sommerge ad abundantiam la clownesca lotta conclusiva. Debitamente allucinati Stoltz e Anglade; ottima la colonna sonora, utile rimedio ai numerosi cali di ritmo. *!/**.
MEMORABILE: La barzelletta sull’ombelico.

Luchi78 28/07/11 17:58 - 1521 commenti

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Troppo lenta e noiosa la prima parte, prevedibile e scontata la seconda. Sicuramente una delusione nonostante gli evidenti spunti alla Tarantino, anche se Avary dimostrerà in seguito di avere delle doti alla regia. Gli appassionati del pulp comunque non ne disdegneranno la visione, anche se il film passerà presto nel dimenticatoio...

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Tyus23 23/08/11 11:56 - 220 commenti

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A tratti è difficile credere che l'autore di Killing Zoe sia quel Roger Avary co-sceneggiatore di capolavori come Reservoir Dogs e Pulp Fiction e non un imitatore qualunque di Quentin Tarantino. Se una certa volontà di liberarsi dagli schemi della narrazione tradizionale è avvertibile anche in questo script a mancare sembra invece la vera ispirazione, sopratutto nei dialoghi, vero punto di forza dei film sopracitati. Qualche personaggio ben delineato e le buone interpretazioni aiutano comunque la pellicola a raggiungere una risicata sufficienza.

Daniela 29/04/14 08:32 - 12626 commenti

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L'americano Zed vola a Parigi su invito del vecchio amico Eric per partecipare ad un colpo: mal gliene coglie, dato che Eric è pazzo furioso e i suoi soci sciroccati dilettanti... Considerato il curriculum del regista, sarebbe ingeneroso liquidare questa cronaca survoltata di una sanguinosa rapina come una tarantinata qualsiasi, però l'impressione del "già visto" resta dominante, per cui i personaggi restano più impressi della storia: fra l'esagitato Anglade e il pensoso Stolz, emerge la minuta bellezza di Delpy, viso angelico e corpo adolescenziale.

Rocchiola 27/04/19 08:51 - 953 commenti

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Un B-movie duro e violento coprodotto da Tarantino e diretto dal coautore del soggetto di Pulp fiction. Rivisitazione pulp del tradizionale film di rapina, questo Pomeriggio di un giorno da cani alla francese ritrae un gruppo di Iene scatenate che danno vita a uno dei colpi più sanguinari della storia. Certo si rimane un paio di spanne sotto il maestro, che sa dosare meglio violenza e ironia, ma nel complesso ne esce un film veloce e selvaggio come non se ne vedono più. Anglade merita un posto nella galleria dei cattivoni cinematici.
MEMORABILE: La barzelletta sull'ombelico; Anglade che sfregia Stolz; Il massacro finale con i poliziotti che restano sempre fuori campo.

Zender 30/01/22 17:01 - 315 commenti

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L'incontro parigino tra Zed (Stoltz) e Zoe (Delpy) apre bene, ma già la sera si precipita in un incubo annebbiato dalle siringhe: Zed e gli altri si sballano e in banca per la rapina, il giorno dopo, arrivano su di giri. Ma pure tra i buoni qualcuno non pare troppo “regolare”: le teste calde si scontrano e i proiettili volano. Anglade domina la scena (sue le frasi più spassose) sull'onda della follia, la polizia non viene mai inquadrata prima del parossistico crivellamento finale. Inaspettatamente lineare, con meno shock del previsto e senza la grinta di un Tarantino (che produce).
MEMORABILE: Le telefonate tra Eric e la polizia (“Come chi ci darà l'aereo?... Mi prendi in giro?”); Il martirio finale, eccessivo e ovviamente implausibile.

Paulaster 22/05/23 18:22 - 4391 commenti

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Scassinatore americano va a Parigi per un colpo. La classica rapina in banca viene ravvivata dallo stile tarantiniano, ma i toni sopra le righe sembrano gratuiti, e la spettacolarizzazione della violenza manca di tensione. Il comparto maschile è in preda al testosterone e la Delpy è l'unica scelta giusta (tolto il fatto poco chiaro che passa da prostituta a studentessa, e finisce con lavorare in banca). Molto sangue per nulla e, quando si tolgono le maschere, la rapina perde di credibilità.
MEMORABILE: La Delpy nuda buttata fuori dalla camera; La guardia che sta per morire; Il taglio sulla guancia.
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  • Curiosità Columbo • 5/12/10 11:13
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Gli effetti speciali di Tom Savini sono stati tagliuzzati nell'edizione italiana.
  • Musiche Columbo • 5/12/10 11:15
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Musica techno del duo Tomandandy:

    http://www.youtube.com/watch?v=iUZA2tjcg5o

    http://www.youtube.com/watch?v=RC66XXijYzE&feature=related
  • Homevideo Rocchiola • 27/04/19 09:01
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Il DVD Eagle ormai fuori catalogo è comunque di qualità scarsa. L'immagine presentata nel corretto formato panoramico presenta una definizione molto bassa apparendo in diversi passaggi quasi sfocata (soprattutto negli esterni). I colori non brillano con una luce biancastra che permea quasi tutte le scene diurne e dei neri eccessivamente scuri. Oltre a ciò si aggiunge qualche puntinatura sparsa. Anche l'audio dolby digital 2.0 è impastato e poco nitido, benché mediamente potente. Purtroppo con l'audio italiano non abbiamo edizioni migliori. Per chi invece non ha problemi di lingua c'è il bluray francese della Seven7 che presenta un video di buona qualità secondo la recensione del sito bluray.com
    https://www.blu-ray.com/movies/Killing-Zoe-Blu-ray/9176/#Screenshots