Black bag - Doppio gioco - Film (2025)

Black bag - Doppio gioco

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La nostra recensione di Black bag - Doppio gioco

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La prima riunione intorno a un tavolo dei protagonisti, dopo pochi minuti di film, rende già benissimo l'idea di quello che ci aspetta: nomi e parole che s'incrociano vorticosamente lasciando stupiti per l'assenza di informazioni utili a rendere da subito comprensibile la vicenda. Si assiste impotenti a frasi il cui senso ultimo sfugge, come se il regista ci rendesse noto che non abbiamo ancora a disposizione i mezzi necessari per interpretare correttamente ciò che sta accadendo. E ci vorrà ancora un po', prima che questo avvenga. Poi finalmente emergono tracce di una qualche storia, nascoste sotto una cortina fumogena diradabile a fatica.

Il volto impassibile...Leggi tutto di Michael Fassbender, dietro un paio d'occhiali che lo irrigidiscono ancor più di quanto l'espressione monolitica comunichi, prende apparentemente le redini del gioco insieme a sua moglie Kathryn (Blanchett): deve scoprire l'immancabile talpa che ha fatto trapelare informazioni su un misteriosissimo codice Severus di cui poco o nulla è dato sapere. Sono cinque gli agenti del SIS sui quali si concentrano i sospetti e una, guarda un po', è pure Kathryn. Meacham (Skarsgard) esige da George risultati in tempi brevi e lui allora, passando attraverso una Londra ripresa in suggestivi scorci per nulla cartolineschi, invita i cinque a casa sua per cercare di far luce su un enigma che si fa ancora più complesso nel momento in cui Meacham muore in circostanze sospette (un indizio ben preciso porta a Kathryn, la donna che ama).

C'è da lambiccarsi il cervello, se si vuol venire a capo di qualcosa, e l'impresa più ardua non è quella di George ma dello spettatore, costretto a districarsi all'interno di un labirinto in cui si rischia di perdere con estrema facilità il filo che porta alla soluzione. Sono quei film che si compiacciono della loro inestricabilità, che nella testa degli autori dovrebbe accrescere il fascino dell'operazione ma che invece, in molti casi, spinge a sperare soprattutto in un dialogo chiarificatore, in una una chiave di lettura in grado di dissipare la nebbia che avvolge troppi interrogativi. Lo stimato David Koepp, autore unico della sceneggiatura, pare invece più curarsi di mantenere molte zone d'ombra, di fornire indizi solo accennati, di immergere il film in un'atmosfera carica di mistero che la curata fotografia, le scenografie di grande effetto e soprattutto una colonna sonora di eccellente suggestione accrescono indubbiamente.

La recitazione è qualitativamente soddisfacente, il cast non delude con una Cate Blanchett credibile nei panni della femme fatale dallo sguardo ambiguo. Per il resto soprattutto estenuanti faccia a faccia, scene corali di singolare staticità e una precisa collocazione all'interno di un filone che ha già al suo attivo titoli noti come LA TALPA; titoli che il suo pubblico lo hanno e vengono impostati secondo le regole del film spionistico di alto livello, senza concessioni allo spettacolo e all'azione per lavorare a un livello più intimistico, affollando i dialoghi di codici e linguaggi apparentemente piuttosto ostici, ricchi di tecnicismi respingenti (glitch?) che più volte viene voglia di restituire al mittente. Per amatori, amanti del sofisticato e pure un po' del fumo negli occhi...

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Tutti i commenti e le recensioni di Black bag - Doppio gioco

TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/05/25 DAL BENEMERITO REEVES POI DAVINOTTATO IL GIORNO 18/05/25
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Reeves 2/05/25 09:18 - 3056 commenti

I gusti di Reeves

Tre coppie di spioni sono legati tra loro da segreti inconfessabili che riguardano sia il loro lavoro sia la vita privata. Soderbergh sceglie di concentrare l'attenzione più sulla psicologia dei personaggi che sulla trama spionistica; ne esce fuori un thriller in cui i colpi di scena riguardano più il privato che i servizi segreti. Tensione che cresce minuto dopo minuto, trama oscura che alla fine però si fa capire.

Rambo90 2/05/25 20:04 - 8027 commenti

I gusti di Rambo90

Noioso esercizio di stile, soprattutto da parte della sceneggiatura di Koepp che sembra celare chissà quali segreti per poi sciogliersi nel più classico degli intrighi internazionali. Zero azione, tutto è puntato sugli attori, bravi e in parte, con una grande Blanchett, ma la regia leccata e lo scarso interesse per scenari ormai abusati appesantiscono eccessivamente tutto. Nelle scene a Zurigo c'è anche qualche svarione fotografico. Mediocre.

Pinhead80 4/05/25 10:31 - 5477 commenti

I gusti di Pinhead80

Tre coppie di spie si ritrovano al centro di un rompicapo che li vede a loro volta protagonisti più o meno volontariamente della vicenda. Il più arguto di tutti, incapace di tollerare la benché minima bugia, cercherà di smascherare il bugiardo mettendo sotto osservazione pure sua moglie. Se si riesce a stare concentrati sulla storia senza perdersi nemmeno un dialogo allora si potrà godere di questo esercizio di stile da parte di Soderbergh, altrimenti sono dolori e arrivare alla fine può essere estremamente difficoltoso. Ottime le interpretazioni di Fassbender e della Blanchett.
MEMORABILE: Il finale.

124c 6/05/25 19:15 - 3003 commenti

I gusti di 124c

Michael Fassbender e Cate Blanchett in uno spy movie firmato Steven Soderberg, basato sul classico canovaccio della talpa, nell'agenzia che vende segreti alla concorrenza. Niente scene adrenaliniche ma tanti buoni momenti thriller. Fassbender è a suo agiioo nei panni della tipica spia inglese con gli occhiali mentre la Blanchett, con parrucca rossa, è una classica femme fatale. Fra gli indiziati, anche due vecchie conoscenze dello spy movie come Naomi Harris e Pierce Brosnan. Intrigante e con una buona alchimia fra i due interpreti.

Markus 19/05/25 18:27 - 3773 commenti

I gusti di Markus

Pellicola ambientata in una Londra fredda ma elegantissima, caratterizzata da lussuose abitazioni, moderni uffici di alta classe e fugaci incursioni nella natura inglese. Questi elementi sembrano distogliere lo sguardo dallo sfarzo ostentato, riportando l'attenzione verso la bellezza naturale. La trama, che ruota attorno a spionaggio e servizi segreti britannici, appare cervellotica e persino pedante. Nonostante una recitazione convincente e una certa formalità, risulta eccessivamente didascalica e, nel complesso, piuttosto tediosa.

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