L'amore bugiardo - Gone girl - Film (2014)

L'amore bugiardo - Gone girl
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quasi un BASIC INSTINCT aggiornato all’estetica degli anni Dieci, meno sanguigno e più riflessivo, estetizzante, parto felice di un Fincher che incrociando una storia intrigante se ne innamora e la immerge in un clima di mistero indefinito destinato a caratterizzarla più di quanto sembri. Non sono tanto una novità l’intreccio e il dubbio che permane a lungo quanto semmai l’ambiguità dei due protagonisti, cui entrambi gli attori rendono un ottimo servizio. E se tutto sembra ruotare intorno a lei è invece lui a prendersi lentamente la scena riuscendo ad imporre la propria recitazione...Leggi tutto dimessa come valore aggiunto e fonte di ogni frequente ritorno alla quotidianità del dramma. Poi c’è l’indagine, certo, c’è la presenza oppressiva dei media, dei volti televisivi che da subito scelgono come direzionare l’opinione pubblica raccogliendo testimonianze, foto compromettenti, portando alla luce tutto quello che lui non avrebbe voluto. Verso metà film la svolta e la rivelazione, il cambio di prospettiva e la Pike che si impone come una Sharon Stone più subdola e raffinata, chiaramente il personaggio chiave attorno al quale imbastire i dovuti colpi di scena. E mentre l’arte sublime di Fincher riprende con eleganza inusitata volti e ambienti, nuovi sospetti e nuovi indizi si assommano per dare alla vicenda i contorni di un giallo intricato orchestrato da una mente diabolica. Scrittori per vocazione, moglie e marito lasciano presto capire chi dei due meritasse il successo, in quale delle due menti albergasse la sinistra fantasia capace di fondersi con una programmatica lungimiranza, con l’ideazione di progetti vendicativi perfezionati in ogni sfumatura. Un meccanismo cui assistere coinvolti, due ore e mezzo che non passano senza lasciare traccia ma sono utili a moltiplicare le diverse ottiche, per seguire il caso dall’interno e dall’esterno allestendo per il finale una impalpabile resa dei conti che magari scontenterà chi potrebbe pretendere maggiore chiarezza o una soluzione definitiva. Fincher sceglie invece di lasciare aperte molte porte, senza mancare però di far comprendere con esemplare chiarezza lo svolgimento dei fatti fin da principio, confezionando con stile moderno e raffinatezza non pretestuosa un film d’autore che d’autore sembra non voler essere. Un film più semplice e immediato di quanto non possa apparire, profondamente americano e godibile fino all’ultima scena nonostante qualche indubbia imperfezione sul piano della credibilità.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/12/14 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 31/12/14
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Dupea 29/01/15 12:10 - 28 commenti

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Un'intera era geologica per finire questo polpettone, più indigesto di quello di mia nonna, per renderti poi conto che Fincher non ha nemmeno avuto il coraggio di essere misogino fino in fondo. C'è da dire comunque che alcune forzature e inverosimiglianze nel corso della vicenda avevano preoccupantemente fatto presagire un finale ipocrita e fintamente "fuori dagli schemi". Basic Instinct in confronto è Shakespeare.
MEMORABILE: Il doppio mento di Ben Affleck.

Caveman 21/04/20 11:54 - 523 commenti

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Fincher è un grandissimo autore e infatti l'unica cosa che si salva in questa pellicola è la sua regia. Thriller piuttosto banale che vorrebbe essere geniale per via dei continui colpi di scena ma che invece risulta noioso per la scarsa verosimiglianza. L'accumulo di situazioni non per forza aumenta la qualità. Incongruenze e scelte narrative ripetitive non fanno altro che aggiungere tedio al malcapitato spettatore. Classico esempio di specchietto per le allodole. Confezione luccicante al cui interno domina un mare di nulla.
MEMORABILE: Il viscido comportamento dei media.

Galbo 18/12/14 19:19 - 12534 commenti

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Un film che ne contiene molti: thriller coniugale con colpi di scena (ma anche con qualche incongruenza), critica spietata della stessa istituzione matrimoniale e del perbenismo della società americana, amara rappresentazione del mondo dei media. Il tutto governato da David Fincher in modo eccellente, come ci si aspetta da uno dei migliori registi contemporanei. Scelta eccellente quella della Pike, che forse prenota un Oscar ma anche Affleck, spesso poco convincente come attore, è autore di una prestazione di ottimo livello.

Daniela 14/12/14 11:01 - 12965 commenti

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Sembrano una coppia perfetta ma quando lei scompare lasciando troppe tracce, tutte le magagne saltano fuori e lui inizia ad essere additato come probabile omicida prima dall'opinione pubblica e poi dalla polizia... Thriller matrimoniale che tiene desta l'attenzione attraverso continui cambi di prospettiva e rimescolamenti di carte. La tensione è assicurata ma i conti non tornano e non solo per qualche incongruenza. Troppi i punti interrogativi che, invece di generare ulteriori e feconde ambiguità, diventano falle logiche compromettendo la tenuta del racconto: il film avvince ma non convince.

Capannelle 14/12/14 13:13 - 4500 commenti

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Intrigante nel tour dentro la coppia e nelle sue necessità di maquillage morale verso la società. Elegante come mano dietro la mdp, incisivo in alcuni passaggi, meno in altri: la sceneggiatura non è proprio di ferro e l'ambiguità travalica alcuni confini logici togliendogli efficacia come thriller. E' ovvio che a Fincher non basta piazzare qualche battuta cinica o spruzzata di sangue ma nel complesso non riesce a essere all'altezza della sua fama. Lo stesso cast è discreto ma non eccelle, limitato da caratteri che alla lunga non ti conquistano.
MEMORABILE: "Trovare una vicina stupida e incinta".

Myvincent 15/12/14 23:37 - 3867 commenti

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Una donna scompare e i sospetti cadono sul marito, mentre monta contro di lui un'opinione pubblica fatta di ribalte televisive pressapochiste e pettegole. Ma non è tutto e i colpi di scena si susseguono senza tregua. Un film tanto lungo quanto irregolare che ha come protagonista la facciata puritana e fasulla di un'America che deve mostrarsi sempre sublime esempio di correttezza; il resto è un soggetto un po' incongruente e dal finale decisamente al di sotto delle aspettative.

Didda23 18/12/14 14:04 - 2441 commenti

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Fincher permea la vicenda in un'atmosfera dalla chiara matrice classica (alla Eastwood, per intenderci), "limitandosi" a conferire del gran ritmo narrativo che non fa sentire le due ore e mezza di durata. Nonostante la regia risulti spersonalizzata (che non è sempre un male), il nostro si ritaglia almeno un paio di sequenze in pieno Fincher-style. La storia, pur non offrendo colpi di scena apocalittici, gioca su cambi di prospettiva interessanti che hanno lo scopo di criticare il perbenismo della middle-class americana. Seppur con qualche difetto, è intrattenimento di gran classe.
MEMORABILE: La caccia al tesoro; Pike vs Harris; Il sorriso ammiccante di Affleck.

Digital 18/12/14 23:11 - 1259 commenti

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Quando una donna svanisce, il primo a finire nel tritacarne mediatico è il di lui marito, il quale farà di tutto per discolparsi. Hitchcock è morto da un pezzo, ma Fincher riesce a farne ottimamente le veci. E dire che è ben lungi dall’essere perfetto (l’incongruenza nel finale ne è esempio lampante). Eccettuato ciò, ci troviamo al cospetto di un film ricco di suspense, con colpi di scena ben piazzati e una fotografia che rasenta la perfezione. La Pike è semplicemente divina, mentre Affleck è come il vino: migliora con il passare degli anni.

Rambo90 19/12/14 01:51 - 7837 commenti

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Non un giallo vero e proprio bensì un intenso dramma, tutto giocato sul carattere della protagonista, complesso e schizzato come pochi altri nel cinema odierno. Lui invece è piuttosto prevedibile ma funziona come personaggio ed è ben interpretato da un Affleck sempre più maturo. Fincher rilancia più volte nel finale con vari rovesciamenti inaspettati e ha il coraggio di chiudere nel modo più scuro che si potesse. Notevole.

Dusso 20/12/14 00:02 - 1569 commenti

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Nonostante un cast decisamente mediocre specie negli attori secondari (non il massimo neppure il doppiaggio italiano) è una vicenda che partendo dalla classica sparizione cambia poi il registro con vari colpi di scena (prestandosi sicuramente a qualche critica), accompagnado lo spettatore per 140 minuti di buon intrattenimento. Certo che se lo si paragona ad altri thriller di Fincher, seppur un po' diverso perde nettamente.

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Mileli 22/12/14 15:19 - 15 commenti

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Thriller confezionato in maniera eccellente che racconta anche l’influenza che i (mass)media esercitano sulle masse e sulla risoluzione o meno di casi (im)possibili. Lo svolgimento dei fatti e degli antefatti mette a nudo una società (in recessione) nella quale il genere femminile è vincente su tutti i fronti: nella soluzione data (da lei) al difficile rapporto coniugale, nell'amore fraterno (da parte della sorella), nella professione (poliziotta vs ottusi colleghi FBI e non) e tra i due balordi del residence. Inquietante.

Von Leppe 24/12/14 18:41 - 1287 commenti

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Narra attraverso le vicende di una fredda psicopatica il potere di una donna di rovinare un uomo, complici gli uomini stessi e il mondo intero. Ben realizzato, con qualche scena forte, ma a livello visivo è un po' piatto. Più che altro fotografa in modo abbastanza realistico una certa realtà quotidiana sulla spettacolarizzazione del crimine, condita di propaganda, da parte dei giornalisti e della giustizia.

Pumpkh75 26/12/14 19:54 - 1818 commenti

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Lungi dall’essere un capolavoro, ha comunque i suoi pregi: le interpretazioni, le critiche più o meno subdole all’istituzione del matrimonio e alla schizofrenia vacua della società medianica, il comparto strettamente thriller dall’ampio respiro. La lunghezza e i conseguenti momenti a vuoto però lo penalizzano e non si può certo dimenticare che più si pensa alla verosimiglianza della storia, più si sfalda sotto i colpi di una grossolana approssimazione. Da Fincher e tale spunto mi aspettavo di più.

Harrys 28/12/14 16:06 - 687 commenti

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Le derive mitopoieticamente borderline di Zodiac si fondono con la nebulosa eterea dell'incubo sulla civiltà contaminata di The social network in un tripudio egocentrico di relazioni pericolose. Fincher si addentra nei meandri dell'organicità di coppia in una inquieta ossessione che si radica nelle corde più intime, sublimando con la consueta perizia tecnica e una colonna sonora ineccepibile il circo degli orrori umano. La sospensione che normalmente decadrebbe (l'approccio di Affleck al party) diviene un'inezia al netto delle miserande pulsioni.

Marietoile 30/12/14 14:26 - 5 commenti

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Mediocre. Siamo lontanissimi da Seven: qui il trhiller non c'è, sembra di stare in una soap opera, sia come recitazione che come storia. Fotografia vista e strarivista. Una serie di scene campate in aria e senza alcuna logica. L'unica cosa credibile e sana della storia è il legame che unisce i gemelli, anche se è più la sorella ad amare il fratello "pacco completo" e non il contrario. Anche i grandi sbagliano e qui, Grande Fincher, non ci siamo.
MEMORABILE: Frase di spicco per la sua alta banalità: la moglie al marito... "Mi conosci fino al midollo".

Jdelarge 30/12/14 07:52 - 1000 commenti

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Ci si innamora di maschere indispensabili per conquistare e per essere conquistati: Fincher decide di sviluppare un geniale thriller per mettere a nudo le crude verità dell'amore. Ben Affleck e Rosamund Pike forniscono prove strabilianti e le musiche, che in realtà nient'altro sono che rumori, rappresentano al meglio le contorte situazioni del film. Forse qualche personaggio di troppo (su tutti quello dell'avvocato appare un po' troppo forzato, seppur necessario). Grandi inquadrature, ottimo senso del ritmo: grandioso.

Deepred89 31/12/14 15:15 - 3790 commenti

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Le numerose strampaletezze che costellano la sceneggiatura tarpano le ali a un film dalle grandi potenzialità, difficilmente inquadrabile in un genere (parte come thriller con donna scomparsa, passa poi in zona commedia nera, love story sui generis e così via), abile nel tenere desta l'attenzione per tutta l'ampia durata e nel sovvertire continuamente le aspettative (pur cadendo nei sopra citati "errori di battitura"). Troppo insistita la satira mediale, ottima lei, così così lui. Non male, ma si rimpiange il filmone che sarebbe potuto essere.

Stelio 31/12/14 16:06 - 384 commenti

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Un grande ritorno di Fincher al proprio stile, dopo le ultime uscite un po' "girovaganti". Qualcuno in sala lo ha definito coraggioso e non gli si può dare torto, vista l'evoluzione dell'intreccio. Ottima la prova di tutto il cast: Affleck fa il suo dovere ma straborda letteralmente la prova di Rosamunde Pike, mattatrice assoluta della pellicola. Forse qualche puntello poteva essere meglio approfondito. Notevole.

Homesick 1/01/15 17:07 - 5737 commenti

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L'interminabile lunghezza e le varie incongruenze sono tamponate da una trama politonale - ad un certo punto irrompe persino un'imprevedibile scena ultrasplatter - che aggiunge al tipico thriller-noir hitchcockiano del presunto colpevole note pessimistiche sul matrimonio, istituzione fondata sulla menzogna, e sulla spettacolarizzazione delle disgrazie altrui ad opera dei talk shows. L'algida e poliedrica Pike rispecchia gli umori della storia e Affleck si mantiene compito e bamboccio, pungolato dalla voce della coscienza fraterna Coon (ottima debuttante) e dalle indagini della tenace Dickens.
MEMORABILE: L'omicidio nel letto; I consigli della sorella al fratello gemello.

Matalo! 2/01/15 00:10 - 1378 commenti

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Lungo è lungo, meticoloso pure, talvolta estenuante ma è anche un notevole film che in veste talvolta piana (da telefilm tipo The closer), talvolta fiammeggiante, sa raccontare molto bene l'impossibile verità tra uomini, media, istituzioni ribaltando di continuo piani, prospettive, certezze. Un'idea di mondo che ci accompagna sin da Seven per passare al più pedante Zodiac. Ottimo cast (pure Affleck, che quando vuole...). In vetta l'affascinante e camaleontica Pike, "inaffidabile" bionda hitchcockiana. Tra mainstream e autoralità uuno sguardo sull'oggi.
MEMORABILE: "Si chiama matrimonio..."

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Mtine 4/01/15 11:05 - 225 commenti

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Fincher realizza un thriller molto raffinato, dal sapore grottesco. Il film sembra quasi non avere difetti: nonostante la durata piuttosto lunga procede come un treno (anche se la mezz'ora finale è un po' troppo allungata). Gli attori sono tutti in parte (soprattutto l'impenetrabile Pike), il montaggio serrato e una colonna sonora appropriata danno grande ritmo all'opera. E se si vuole vedere un po' più in profondità, Gone Girl è anche una critica arguta al matrimonio e un'indagine (misogina?) sulla psiche femminile. Brillante e avvincente.
MEMORABILE: L'odioso e ridicolo personaggio della conduttrice giustizialista.

124c 2/01/15 11:13 - 2960 commenti

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Davvero un bel thriller! Merito dei due interpreti e di un regista, David Fincher, che non ha perso il suo tocco. Qualcuno ha avvicinato questo film a quelli di Hitchcock; a me, invece, ha ricordato Jake and Jason detectives, ma senza il solito lieto fine che vede il detective e l'avvocato trionfare sull'antagonista (donna) di turno. Ben Affleck è davvero cresciuto come attore, lo ammetto, ma è Rosamind Pike che mi ha stupito, riuscendo a competere alla pari con la Kathleen Turner dei tempi di Lawrence Kasdan e la Sharon Stone di Basic instinct.

Ugopiazza 2/01/15 19:48 - 119 commenti

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Semplicemente magistrale. Con questo thriller Fincher sfodera solo carte vincenti: regia e fotografia sopraffine, sceneggiatura incalzante che riesce a mantenere costante la suspance nonostante i frequentissimi cambi di rotta e non ultima una cinica e sottilissima critica sociale; ottime inoltre le prove di Affleck e Pike (soprattutto la seconda) e bella sorpresa Harris, ma ciò che fa veramente la differenza è il finale, unico nel suo genere: un lieto fine che però non è un lieto fine. Erano anni che non si vedeva un thriller del genere.
MEMORABILE: Il programma simil-Pomeriggio 5 che segue le vicende dei protagonisti; Affleck intervistato dalla simil-Barbara D'Urso; Il selfie.

Doosee 3/01/15 20:33 - 8 commenti

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Fincher si riconferma il miglior regista americano in circolazione e a sancirlo definitivamente è il suo film più complesso, cinico e macabro dai tempi di Onora il padre e la madre, capolavoro del grande e indimenticato Lumet. Se vi sono sembrati prevedibili i risvolti assunti dalla trama, tenete conto che la tela è lunga, intessuta di mille fili sottili, colma di squarci aperti su verità terribili e macchiata di sangue innocente. Fortissima la critica ai media. Bravi i protagonisti. Finale perfetto.

Nicola81 4/01/15 11:28 - 2945 commenti

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Thriller molto particolare, che a tratti sconfina nella commedia nera, dove la scomparsa di una giovane donna diventa il pretesto per un'analisi impietosa del rapporto di coppia, del cinismo dei media e della loro capacità di influenzare l'opinione pubblica. Fincher garantisce la consueta qualità, ma due ore e mezza non sono poche e la seconda parte scorre un po' meno bene della prima. Da applausi l'interpretazione della Pike, ma notevoli anche la Coon (la sorella), la Dickens (la poliziotta) e Perry (l'avvocato); Affleck non demerita.
MEMORABILE: I dialoghi di Affleck con la sorella e con la detective; La spiegazione del piano; Il brutale omicidio.

Vat69 5/01/15 22:51 - 17 commenti

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Uno dei miglior film di sempre sui rapporti di coppia. Sì, potremmo catalogare questo ennesima magistrale prova di Ficher tra i thriller ma il cuore della storia sono l'amore, la sua ricerca, le sue conseguenze (Sorrentino fatti più in là). Ogni stereotipo viene estremizzato: la donna isterica e manipolativa, l'uomo menefreghista e lento. Eppure la storia di Amy (Pike, immensa) e Nick (Affleck, solido) è vera, con i suoi giochi di potere, le sue vendette, i suoi sacrifici. Perfettamente rappresentato il significato della gravidanza. Impressionante.
MEMORABILE: La fine di Neil Patrick Harris.

Redeyes 5/01/15 07:35 - 2462 commenti

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Fincher si addentra nei meandri dell'americana fuori dal comune che da reginetta scivola nella mediocrità della provincia senza riuscire a farsene una ragione. Quasi un gioco ripreso e migliorato anni dopo, raffinato da ottime inquadrature e una sceneggiatura che non lascia troppo spazi a commenti negativi. Affleck/Pike funzionano eccome e reggono la scena per le oltre due ore. Non è un gioiellino degno di Hitchcock, ma di certo una gran bella pellicola.

Cotola 7/01/15 21:53 - 9309 commenti

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Thriller anomalo che ha l'indiscusso merito di tenere alta la tensione per tutta la sua lunga durata (quasi 150 minuti) e che ben presto diventa anche un attacco all'istituzione matrimoniale (fondata sulla bugia) ed alla società dei media ed all'uso (ma attenzione non alla manipolazione) che essa fa dei fatti di cronaca. Le lampanti lacune di sceneggiatura (comprensibilmente criticabili) non possono, trattandosi di Fincher, che essere volute: probabile che siano così iperboliche poiché attraverso di esse il regista voglia portare acqua al suo mulino. Strepitosa la Pike.

Jandileida 9/01/15 11:31 - 1619 commenti

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Di nuovo la crisi della coppia, di nuovo la classe medio-alta americana come luogo da cui fuggire: detta così sembrerebbe non ci sia nulla di troppo sorprendente, nell'ultima fatica di Fincher. E invece è un thriller teso e ben costruito, non banale perché in fondo mentre in mostra tutta la pochezza di una società più concentrata sull'io che sul noi. La lunghezza però si fa sentire, specie verso la fine e, sinceramente, la mano di Fincher io non l'ho vista se non in due/tre sequenze. Brava la Pike, Affleck meglio dietro che davanti alla MDP. Buono.

Bizzu 12/01/15 11:52 - 217 commenti

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Una delle migliori prove di Fincher, uno di quelli che sanno girare i film che superano i canonici 90 minuti. Questa volta si tratta di una storia che sembra La guerra dei Roses in versione degenerata e proprio qui sta il bello: il regista fa marcire, degenerare anche il film di pari passo con l'andamento del racconto, passando dal dramma alla love story, al giallo, per concludere col grottesco piu spinto (rimanendo credibile). La fotografia da soap è inguardabile ma funzionale, le musiche di Reznor sottolineano bene i momenti importanti.

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Bruce 12/01/15 16:34 - 1013 commenti

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Non è solo un bel thriller; sono diversi i livelli di lettura e gli spunti di riflessione che offre l'elegante lavoro di Fincher. Il film, pur penalizzato da un doppiaggio inizialmente fastidioso, inchioda alla sedia sino all'ultimo grazie alla robusta sceneggiatura e all'ottima prova degli interpreti, con Rosamund Pike su tutti. La parte finale è la meno riuscita e lascia parecchie perplessità.

Rebis 23/01/15 10:54 - 2419 commenti

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Iperbole sulla sfiducia reciproca che annienta (o anima?) la relazione uomo-donna, enfatizzata ad arte - e non distorta - dai mass media che ne amplificano rappresentazioni e ambiguità all'unisono con i protagonisti: l'inverosimiglianza è parossistica, clamorosa, l'autenticità solo pretesa, il reale piallato dal sarcasmo. Nulla di veramente nuovo, insomma, in una durata complessiva sproporzionata al narrato, ma la sobrietà stilistica che sedimenta strati paranoici, la costruzione macchinosa dell'intrigo, sono gustosamente hitchcockiane. Affleck manzo abbindolato; stupenda Rosamund Pike.
MEMORABILE: Lo sgozzamento.

Ryo 2/02/15 11:15 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Un thriller dalla trama insolita, dai risvolti pazzeschi. Incredibile recitazione per un personaggio non facile come quello interpretato da Rosamund Pike, mentre Ben Affleck, che dovrebbe condurre il gioco, si limita a una prova piuttosto fra le righe, a tratti anonima. Ingegnoso lo spunto del soggetto, ma si districa in maniera goffa verso la fine e risulta un tantino finto in alcuni punti. Ad ogni modo la storia nel complesso si lascia apprezzare dignitosamente, specialmente nel ritratto dei mass media.
MEMORABILE: La citazione a Basic instinct.

Saintgifts 4/02/15 11:35 - 4098 commenti

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L'accoppiata Flynn (scrittrice ed ex giornalista di cinema) e Fincher (regista specialista in thriller, per semplificare, ma non così inquadrabile) sembra perfetta per trarre un film dal best seller della scrittrice. Il risultato però non è pari alle aspettative. L'impressione è che l'una (visto che ha partecipato alla sceneggiatura) abbia influenzato troppo l'altro, o che l'altro abbia voluto essere troppo perfezionista nello specifico, perdendo di vista il risultato globale. Ne risulta un lavoro confezionato professionalmente, ma mediocre.

Delpiero89 14/02/15 11:56 - 263 commenti

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Che intensità! Finalmente un film ben fatto e che ipnotizza lo spettatore per due ore e mezza circa. Anche se qualcosa di visto c'è e le strizzatine d'occhio a Hitchcock sono evidenti, David Fincher confeziona, ancora una volta, un grande film. Buona la prova dei due protagonisti. Finalmente si esce dal cinema davvero soddisfatti (e non capita spesso ultimamente).

Paulaster 25/02/15 17:47 - 4670 commenti

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Tempi dilatati e offerta eccessiva di particolari lasciano imperfetta l’analisi delle indagini: le componenti thriller ci sarebbero ma colpiscono blandamente. Meglio l’attenzione morbosa dei media a far da giudice sociale e lo sviluppo perverso della Pike. Fincher ha tocco ma soffre nella parte conclusiva, dove ci si aspetta il peggio ma resta con le polveri bagnate. Anche diversi dialoghi matrimoniali sono di un'enfasi al limite del sopportabile.

Ginestra 13/04/15 10:49 - 53 commenti

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Lui e lei e come tutto alla fine va a rotoli, soprattutto se da NY ti sposti nel Missouri e sei carina e intelligente mentre lui è un bolso tricheco con un'andatura da elefante. Peccato che gli attori non abbiano nessun appeal né carisma. Il libro non mi era piaciuto e avevo un sacco di aspettative, il film mi è piaciuto ancor meno del libro e avevo tantissime aspettative dopo aver letto tanti commenti positivi. Cosa salvo? non saprei, ma sono riuscita ad arrivare alla fine....
MEMORABILE: Il gatto?

Giùan 9/09/15 21:49 - 4776 commenti

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Al netto delle citazioni cinefile e dei rimandi polisemici alla fimografia dello stesso Fincher, l'unica categoria estetica alla luce della quale bisognerebbe leggere Gone girl, la sola in grado peraltro di sublimare le altre senza renderle sterili, è quella del puro divertimento cinematografico, di un gusto assoluto per il cinema-cinema, che ancora ci fa andar in brodo di giuggiole nonostante (e anzi proprio per) la sospensione della credulità. Come un cioccolatino che non vorremmo mai finir di scartare perché è più bello poterne anticipare il sapore.
MEMORABILE: L'interpretazione di Rosamund Pike (Amy).

Ilcassiere 1/05/15 19:56 - 284 commenti

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Insomma... molte cose non mi hanno convinto di questo film, a cominciare dal finale. Se da un lato la trama riserva sorprese e risvolti psicologici interessanti, dall'altro ci sono molti particolari assolutamente inverosimili. Quindi, in sostanza, è un thrillerone che ti incolla alla poltrona ma che alla fine non ti lascia pienamente soddisfatto. La regia di Fincher è di alto livello, così come l'interpretazione della Pike. Affleck invece mi è sembrato decisamente troppo ingessato.

Kinodrop 16/06/15 15:43 - 3165 commenti

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Da una coppia in crisi per le classiche ragioni standard si dipana una trama che di thriller ha solo la parvenza, nel segno dell'inverosimile. Dispiace che Fincher abbia partorito una specie di fiction dannosamente lunga e dal ritmo paludoso, che ha qualche guizzo verso la metà e sembra promettere una conclusione che purtroppo non accade. Anche la recitazione risente di questo deficit di intensionalità con un Affleck bolso e senza carattere e Pike piuttosto brava ma che non può risollevare le debolezze del film tutto da sola. Un noioso macigno.
MEMORABILE: La morbosa presenza delle tv a caccia di gossip.

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Piero68 27/10/15 10:52 - 2975 commenti

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Francamente non mi ha convinto molto questo lavoro di Fincher, che gioca su molti fronti senza però arrivare in fondo a nessuno. Due ore e mezza per una storia che sa propinare buoni colpi di scena ma anche soluzioni telefonate. Critica serrata a un certo sistema e alla manipolazione dei media (e non solo) ma alla fine è solo un thriller senza velleità di denuncia sociale. Qualche passaggio pasticciato e incomprensibile e un finale deludente. Pike brava e convincente, Affleck oggetto misterioso. Insomma, troppo altalenante per convincere.

Manfrin 16/12/15 14:51 - 400 commenti

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A metà tra il thriller a la denuncia del potere dei mass-media, davvero interessante come thriller sino agli ultimi venti minuti, quando si vira in direzione di un accomodante finale. Peccato perché l'idea di base, seppur non nuova, non è malvagia e il succedersi dei fatti sembra annunciare un epilogo scoppiettante che, ahimé, non c'è. Ottima prova d'attrice di Rosamund Pike, Affleck fa bene il tontolone.

Lou 27/01/16 16:36 - 1132 commenti

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Thriller di buona fattura e ben interpretato. La focalizzazione è su due temi principali: da un lato le misteriose e inaccessibili dinamiche di coppia, dall'altro le logiche invasive e distorte dei mezzi di informazione della società americana. Ottime le performance di Affleck e dell’affascinante Rosamund Pike, anche se ho trovato artificiosi e ricercati i dialoghi tra i due nella fase iniziale. Il finale si trascina stancamente (e confusamente) per una mezz’ora di troppo.

Ira72 30/09/16 18:11 - 1342 commenti

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Da un thriller mi aspetto suspence, tensione, adrenalina. Più di tutto che il finale non sia prevedibile o intuibile sin dalle prime scene. Ecco, David Fincher è riuscito a esaudire le mie aspettative, nonostante la mia reticenza iniziale verso Ben Affleck, che non ho mai apprezzato particolarmente. Sebbene Gone Girl non duri poco (2 ore e 30 minuti), scorre fluidamente, perché nella seconda parte sembra di assistere a un altro film, grazie alla sceneggiatura abile e acuta.

Il ferrini 12/11/16 23:11 - 2519 commenti

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Si fa presto a dire Seven; Fincher è molto di più di un semplice regista di thriller e in Gone Girl è più che mai evidente: qui ci sono il dramma ma anche la black comedy, il giallo e l'horror, il tutto in un "gioco" ancora più complesso e pericoloso rispetto al precedente. In questa sanguinosa Guerra dei Roses 2.0 la Pike è letteralmente terrificante e perfino l'apparentemente dimesso Ben Affleck alla fine si merita gli applausi. Il crescendo di tensione fa volare i minuti e nonostante le due ore e mezza ne vorresti ancora. Grande film.
MEMORABILE: "Sono la strafica che hai sposato, l'unica volta che ti sei piaciuto è stato quando hai cercato di essere qualcuno che le piacesse. "

Xamini 14/11/16 03:02 - 1273 commenti

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Ritmo incalzante, fotografia fredda, una Pike in gran forma e un Affleck che le sta dietro sono gli ingredienti di questo nuovo giocattolo di Fincher. Poiché questo è Gone girl: la tortura divertita di un regista ai danni dei propri personaggi, sui quali cambiano i colori delle luci di scena e nondimeno ai danni dello spettatore, ora irretito da una situazione, ora amareggiato, ora propenso a un'idea, ora costernato e travolto dall'angoscia. La polvere sotto al tappeto richiede un caro prezzo.
MEMORABILE: Il bacio nella nuvola di zucchero e poi nell'amaro della nuvola di neve

Ultimo 9/12/16 10:56 - 1692 commenti

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Notevole thriller firmato David Fincher in cui alla componente sentimentale si aggiungono quelle tipiche del giallo. La trama è incentrata sulla vita di coppia dei protagonisti e una serie di particolari (spesso inquietanti) vengono a galla nel corso della pellicola. Si arriva quasi alle due ore e trenta e, nonostante non tutto quadri alla perfezione, si resta soddisfatti del prodotto nel complesso e della capacità del regista di approfondire la psicologia dei personaggi. Segnalo l'ottima prova della Pike.

Schramm 6/05/17 15:56 - 3733 commenti

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"Nuovamente", l’amore è sinonimo di guerra. Le bugie vanno sapute raccontare, se s'intende smentire la proverbiale cortezza delle gambe, e più ancora se si vuole ottenere il pieno favore della sala. Fincher riesce incredibilmente a prenderci in custodia per 120 dei 140’ senza mai farcene sentire il peso, salvo poi finire clamorosamente fuoripista con un finale dove gli vediamo crescere il naso tre metri al secondo. E anche la fantasia è solo una bugia. Colpito ma non affondato, il dedicatario resta ammirato per il soma ma parimenti perplesso dalle soverchianti sovradeterminazioni psichiche.

Josephtura 20/02/18 11:06 - 188 commenti

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Ottimo thriller, rovinato da un finale eccessivamente privo di logica. La storia si stende sui luoghi comuni della vita coniugale, delle indagini investigative e dei commenti della "gente", per poi entrare in modo improvviso nei torbidi e patologici eventi coniugali. Molto brava la Pike e centrato nella sua semplicità Affleck. Peccato che alla fine il film diventi poco plausibile sotto quasi tutti gli aspetti; virerà in un noir in cui i protagonisti non potranno cambiare il proprio destino.
MEMORABILE: L'incontro con il primo amante della Pike, che ha patteggiato la condanna; La Pike rapinata mentre si nasconde.

Pinhead80 6/07/19 14:08 - 5159 commenti

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Una coppia dall'apparenza perfetta mostra tutte le sue fragilità nel momento in cui lei sparisce nel nulla. Tutta una serie di indizi porteranno le forze dell'ordine a sospettare inevitabilmente del marito. Unica pecca di questo film molto interessante è la lunghezza, perché per il resto riesce a tenerti ben incollato alla poltrona. L'aria indolente di Affleck lo rende ancor di più colpevole al di là della verità, che arriverà come una coltellata nella schiena. Notevole.

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Viccrowley 12/05/20 17:46 - 814 commenti

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Raggelante riflessione sull'amore e sulle sue istituzioni da parte di un Fincher in forma smagliante. La scomparsa di una donna e le relative indagini gettano ombre di dubbio sul marito, ma la realtà è più complessa del previsto. Il regista di Seven prende una storia d'amore, la trasforma, prima in thriller e poi in dramma della follia con una leggerezza di tocco che ammalia e lascia al contempo agghiacciati. La coppia come ricettacolo di bugie, tradimenti odio e menzogne con il matrimonio come assoluta pietra tombale. Perfetti Affleck e la Pike.

Enzus79 15/02/21 17:57 - 3059 commenti

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Se di questa storia ne avessero tratta una serie tv sarebbe stato molto meglio. Thriller comunque interessante, che nonostante la durata eccessiva (quasi due ore e mezzo!) non annoia: l'evoluzione della storia, pur portando a un finale non del tutto convincente, intriga molto. Ottima la regia di David Fincher, così come la colonna sonora firmata Trent Reznor.

Anthonyvm 19/04/21 01:11 - 6134 commenti

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La formula è anche troppo nota: coppia apparentemente felice, lei scompare all'improvviso, i segreti del marito vengono a galla e i media fanno il resto. Ma Fincher ci racconta una storia diversa, ribaltando a sorpresa i punti di vista e dipingendo caricature feroci dei suoi protagonisti, fra patetica indolenza e fredda mostruosità calcolatrice, cullate dalle speculazioni scandalistiche delle sanguisughe da gossip e dall'imbarazzante superficialità di chi si lascia abbindolare, in un quadretto sociale che non ha pietà per nessuno. Ottima la Pike, adeguatamente fessacchiotto Affleck.
MEMORABILE: La scena del crimine al luminol; Come sono andati realmente i fatti; La rapina di coppia; Il sanguinario omicidio post-orgasmo; Il finale circolare.

Bubobubo 23/01/22 17:56 - 1847 commenti

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La struttura polifonica a matrioska, tipica delle epopee filmiche di Fincher, è di ideazione tanto più ammirevole quanto più le complessità di scrittura ad essa sottese vengono costantemente ricondotte ad un grado di accessibilità superiore. Il rischio dietro l'angolo, semmai, è lo stesso di Zodiac: nutrire il sospetto che la strada piena di tornanti sia, in realtà, un giro perpetuo attorno al proprio asse. Per quanto, effettivamente, la compattezza narrativa sembri sgretolarsi negli ultimi 30', l'azzardo viene ammortizzato dalle ottime prove dei protagonisti (diabolica la Pike).
MEMORABILE: Il primo colpo di scena: ammetto di essere stato colto impreparato (e in flagrante pregiudizio).

Buiomega71 29/09/24 01:41 - 3018 commenti

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L'amore e il matrimonio dal vangelo secondo Fincher, che coltiva Bergman e Mendes a suon di sgozzamenti splatter, di colpi di scena (a metà film) che toccano il più alto livello di genialità (la messinscena, la falsa amicizia, la fuga, il cambio di connotati, l'auto martellata in faccia, il cadavere che fluttua sott'acqua, l'aggressione, la rapina, la villa hi tech, la pantomima dello stupro). Gran cinema delle emozioni, delle autocitazioni finchériane (gli scantinati di Zodiac, i pupazzi di The game), di devastante follia muliebre e di un finale cupo, rassegnato e raggelante.
MEMORABILE: Amy che ritorna imbrattata di sangue; La bottiglia infilata lì; Il prelievo con il plasma sparso sul pavimento della cucina; Nudi sotto la doccia.
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  • Discussione Caveman • 19/04/20 00:40
    Servizio caffè - 403 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Caveman ebbe a dire:
    Mi sorprendo molto nel constatare tanti pareri positivi, ovunque, per un film (a mio modestissimo avviso) incongruente dal principio alla fine.


    Se lo si prende in maniera simil-ironica, come abbiam discusso tempo addietro, qualcosa torna


    Si forse potrebbe essere una buona idea quella.

    Certo non era quella l'intenzione del film, veramente non riesco a trovarci nulla di buono. Regia a parte.
  • Discussione Raremirko • 21/04/20 21:31
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Caveman ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Caveman ebbe a dire:
    Mi sorprendo molto nel constatare tanti pareri positivi, ovunque, per un film (a mio modestissimo avviso) incongruente dal principio alla fine.


    Se lo si prende in maniera simil-ironica, come abbiam discusso tempo addietro, qualcosa torna


    Si forse potrebbe essere una buona idea quella.

    Certo non era quella l'intenzione del film, veramente non riesco a trovarci nulla di buono. Regia a parte.



    E io invece credo che intenti satirici fossero presenti sin dall'inizio.
  • Discussione Daniela • 22/04/20 13:41
    Gran Burattinaio - 5942 interventi
    Raremirko ebbe a dire:

    E io invece credo che intenti satirici fossero presenti sin dall'inizio.


    Allora magari Fincher avrebbe potuto esplicitarli un poco di più: tuttora resto nel dubbio se c'era oppure ci faceva.
    Da un lato, mi pare impossibile che un regista tanto abile non si sia accorto delle fesserie presenti nella sceneggiatura e quindi mi pare sensata l'ipotesi della satira sottintesa, però d'altro canto ripensando al film non mi riesce di ricordare momenti in cui questo intento emergesse senza possibilità di equivoci, né in seguito ho letto commenti del regista stesso che autorizzino tale lettura.
    La mia ponderata conclusione: boh!
    Ultima modifica: 22/04/20 13:43 da Daniela
  • Discussione Cotola • 22/04/20 14:08
    Consigliere avanzato - 3880 interventi
    Io concordo col parere di Raremirko anche se le considerazioni di Daniela non sono da sottovalutare.
    Diciamo che, in mancanza di chiare esplicitazioni in merito da parte di Fincher, non si può essere sicuri della cosa e quindi si resta un po' tra color che son sospesi.

    Quindi ci sta che qualcuno non apprezzi certi elementi della sceneggiatura che fanno nascere, come
    abbiamo visto ancora una volta, più di qualche dubbio e perplessità.
  • Discussione Caveman • 22/04/20 20:13
    Servizio caffè - 403 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:

    E io invece credo che intenti satirici fossero presenti sin dall'inizio.


    Allora magari Fincher avrebbe potuto esplicitarli un poco di più: tuttora resto nel dubbio se c'era oppure ci faceva.
    Da un lato, mi pare impossibile che un regista tanto abile non si sia accorto delle fesserie presenti nella sceneggiatura e quindi mi pare sensata l'ipotesi della satira sottintesa, però d'altro canto ripensando al film non mi riesce di ricordare momenti in cui questo intento emergesse senza possibilità di equivoci, né in seguito ho letto commenti del regista stesso che autorizzino tale lettura.
    La mia ponderata conclusione: boh!



    Sposo in toto il tuo Boh!
  • Discussione Caveman • 23/04/20 10:46
    Servizio caffè - 403 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Caveman ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Caveman ebbe a dire:
    Mi sorprendo molto nel constatare tanti pareri positivi, ovunque, per un film (a mio modestissimo avviso) incongruente dal principio alla fine.


    Se lo si prende in maniera simil-ironica, come abbiam discusso tempo addietro, qualcosa torna


    Si forse potrebbe essere una buona idea quella.

    Certo non era quella l'intenzione del film, veramente non riesco a trovarci nulla di buono. Regia a parte.



    E io invece credo che intenti satirici fossero presenti sin dall'inizio.


    Interessantissima teoria. E da cosa hai dedotto tutto ciò?
  • Discussione Raremirko • 23/04/20 20:41
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Caveman ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Caveman ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Caveman ebbe a dire:
    Mi sorprendo molto nel constatare tanti pareri positivi, ovunque, per un film (a mio modestissimo avviso) incongruente dal principio alla fine.


    Se lo si prende in maniera simil-ironica, come abbiam discusso tempo addietro, qualcosa torna


    Si forse potrebbe essere una buona idea quella.

    Certo non era quella l'intenzione del film, veramente non riesco a trovarci nulla di buono. Regia a parte.



    E io invece credo che intenti satirici fossero presenti sin dall'inizio.


    Interessantissima teoria. E da cosa hai dedotto tutto ciò?



    Il film non lo vedo da un pò, comunque dalla vicenda, dal tono generale, dai dialoghi, dal finale.

    E' una critica al rapporto di coppia; grazie a Daniela e Cotola per la chiamata.
  • Discussione Raremirko • 23/04/20 21:43
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    E comunque un pò tutto il piglio è grottesco/non serissimo, molto più qui che in altre opere di Fincher.


    Per chi volesse rivedere il film, c'è tra poco su Canale 9.
    Ultima modifica: 23/04/20 22:44 da Raremirko
  • Discussione Buiomega71 • 29/09/24 10:35
    Consigliere - 26624 interventi
    L'amore e il matrimonio dal vangelo secondo Fincher, che coltiva, nel suo inconfondibile stile dentro la caliginosità della magnifica fotografia di Jeff Cronenweth, Bergman e Mendes a suon di sgozzamenti splatter (attimo superlativo, per tecnica di regia, crudeltà e perfezione del cinema della violenza), colpi di scena (a metà film) che destabilizzano e sorprendono, toccando vette di assoluta genialità (la fuga, il cambio di connotati, la diabolica pianificazione nei minimi dettagli, il cadavere che fluttua sott'acqua, l'auto martellata in faccia, poi l'aggressione, la rapina, la disperazione, l'aiuto provvidenziale del fesso di turno, la lussuosa villa hi tech, la pantomima dello stupro e della segregazione tra colli di bottiglia infilati lì, vino come sangue vaginale, i polsi fasciati e stretti dalla corda, il ritorno a casa, improvviso,col corpo imbrattato di sangue).

    Basterebbero questi elementi per portarsi a casa un gran film (per il sottoscritto il migliore di Fincher che si aggiunge a Seven e a The game), che non molla mai la presa e la tensione emotiva per tutti i suoi 142 minuti (e per una volta la lunga durata non è un difetto) in mezzo a false amicizie (la vicina di casa incinta), urina trafugata dalla tazza (la vicina cafona, con buona educazione, non tira lo sciaquone), diari più o meno segreti, punti di vista differenti che, almeno all'inizio, mettono parecchio in discussione l'evolversi dei fatti e su tutto la devastante follia muliebre che spaventa e ghiaccia il sangue, per quanto simili persone possano davvero esistere nella realtà.

    Fastidiosissime (e per questo ancor più ficcanti) le reazioni dei media, con una specie di insopportabile Barbara D'Urso che pontifica giudizi di misandria, dando addosso al povero Affleck senza lo straccio di una benchè minima prova, accusandolo addirittura di incesto con la sorella gemella.

    Al diavolo la verosomiglianza e i cosidetti "buchi di sceneggiatura", quando un'opera filmica tiene incollati saldamente allo schermo, scardina le presunte regole del thriller classico con cinico e beffardo sarcasmo (quella chiusa cupa, raggelante e rassegnata , che porta alla scena d'apertura, in un mezzo sorriso di soddisfazione che fa venire i brividi), mettendo in guardia lo spettatore su quale specie di mostro potresti andare ad incontrare e poi a sposare.

    Raffinate autocitazioni fincheriane (lo scantinato di Zodiac, la scatola di Seven, i pupazzi e le missive di The game, la New York di Panic room, sotto la doccia nudi, con lei mezza insanguinata alla Fight club), un cast quasi perfetto (la Pike avrebbe meritato la vittoria dell'Oscar e non soltanto la candidatura, Affleck è di una tenerezza arrendevole nel suo personaggio titpicamente hitchcockiano (s)travolto dagli eventi, un pò come succedeva all'inconsapevole Michael Douglas di The game) e una confezione filmica che sfiora la perfezione.

    Tra il melò andato in acido, il thriller classico, la soap opera degenerata, strascichi stephenkinghiani (più di una volta mi è venuto in mente il bellissimo e sottostimato Rose Madder, con le dovute differenze e il ribaltamento dei ruoli matrimoniali) e l'anima nera dell'autore di Seven che tutto sovrasta e incupisce.

    Il sottoscritto non ha mai nascosto di essere un fervente sessista, Fincher rinsalda le mie convizioni.

    E la calunnia wyleriana non è passata invano, mietendo ancora vittime innocenti.
    Ultima modifica: 29/09/24 11:32 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 29/09/24 10:53
    Consigliere - 26624 interventi
    Il dvd edito dalla Twentieth Century Fox

    Dvd 9 doppio strato
    Formato: 2.40:1
    Audio: italiano, inglese
    Sottotitoli: italiano, inglese
    Come extra commento audio del regista David Fincher
    Durata effettiva: 2h, 22m e 37s

    Immagine al minuto 0.24.24

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images69/PDVD-393.jpg[/img]
    Ultima modifica: 29/09/24 12:20 da Zender