Battle Royale - Film (2000)

Battle Royale
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Batoru rowaiaru
Anno: 2000
Genere: avventura (colore)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tutto quello che un sadico vorrebbe vedere in un reality show e non oserebbe mai chiedere. Ci pensano i giapponesi, che trasformano il tutto in una sorta di videogioco senz’anima che ha entusiasmato i fan del sangue facile. Un'isola deserta, quaranta studenti e uno solo che dopo tre giorni è destinato a sopravvivere (e quindi a vincere). Le regole le detta nientemeno che Takeshi Kitano nella parte di se stesso: a ognuno è consegnato un kit di sopravvivenza che contiene anche un'arma, sempre diversa. Se vi va bene vi capita una pistola, altrimenti vi dovrete accontentare di un coperchio o di un binocolo. L'importante è far fuori gli altri concorrenti. Non era facile...Leggi tutto delineare le figure di tanti personaggi in lotta, ma il regista Kinji Fukasaku nemmeno ci prova, rendendo tutti sciocche figurine monodimensionali pronte al veloce body count scandito dai report che Kitano annuncia due volte al giorno dalla base: “Ragazzo Oki, morto. Meno ventotto alla fine”, e via così. Il modello lontano (quanto più intelligente e gustoso però) è IL SIGNORE DELLE MOSCHE. Per l'ambientazione e la violenza, qui decuplicata in un tripudio di sangue e notevoli effetti splatter. Ma al di là della ricchezza della messa in scena, della classe nella scelta di alcune inquadrature, dell’idea non peregrina di un'isola dove si lascino sfogare gli istinti violenti dei giovani (pesanti gli echi di Scheckley e Carpenter) protetti da un decreto governativo (il “Battle Royale Act” appunto), il film resta tremendamente vuoto e puerile. Anche godibile, ma ipocrita e volto esclusivamente a far trionfare una struttura da videogame che strizza l'occhio ai figli della “X Generation”. Derivativo.

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Sadako 19/03/07 18:54 - 177 commenti

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Battle Royale nasce come romanzo (di Koushun Takami), passa sul grande schermo (2 film e, forse, un remake americano nel 2008) ed evolve come manga (per un totale di 15 numeri più un sequel ancora in corso). Al pubblico occidentale mancano però tutte le basi relative allo stato della scuola giapponese, basi che hanno portato l'autore a creare un universo alternativo dove i ragazzi turbolenti vengono spinti ad uccidersi tra loro. Bello il libro, lungo il manga, il film può essere evitato dai più.

Il Gobbo 21/05/07 08:49 - 3015 commenti

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Se la critica sociale non va pienamente a bersaglio, soffocata dalle sue stesse ambizioni, Battle royale è però un completo successo sul piano strettamente spettacolare, di action-movie iperviolento e "adrenalinico" (come si dice, ma ci vorrebbe una tassa su questo aggettivo), costruito con notevole senso plastico e una dimensione cartoonistica davvero efficace, e tanto più se si pensa all'età veneranda del regista. Gigantesco Kitano. Un luna-park splatter su cui fare più di un giro, anche se l'effetto-saturazione è dietro l'angolo.

Tromeo 26/04/08 17:17 - 52 commenti

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Sorprendente film diretto da un regista dalla lunga e discontinua carriera, "Battle Royale" è una dura critica contro la società giapponese e l'istituzione scolastica. Takeshi Kitano sfoggia un'interpretazione straordinaria, lo splatter non manca e alla fine della visione si riflette molto. Da vedere.

Supercruel 1/10/08 00:28 - 498 commenti

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Stupefacente. Fukasaku, all'interno di un discorso di critica sociale, fagocita un film in cui la violenza è più "concettuale" che disturbante a livello di impatto visivo. È lo stato animalesco e predatorio in cui cadono alcuni personaggi a turbare, piuttosto che i rossissimi schizzi di sangue innaturali ed esagerati, lo splatter fumettistico e gli scontri con armi improbabili (elementi, questi, che alzano il tasso del divertimento). Il risultato è una sequela d'azione continua, tra momenti grotteschi ed altri carichi di dramma. Grande Kitano.

Redvertigo 18/10/08 12:02 - 78 commenti

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Dopo averne sentito parlare per anni, grazie alla recente versione italiana della shin video, sono riuscito anch'io a vedere questo film. Battle royale scorre via fluido per le sue quasi 2 ore di durata e si fa apprezzare più per il suo grande tasso di azione mista a violenza che per per le sue presunte "valenze" sociologiche. Tutto si regge su un'idea di base tanto geniale quanto kitsch e su un ritmo piuttosto incalzante. Non mancano le esagerazioni fumettistiche asiatiche. Kitano regista o attore è sempre notevole in tutto ciò che fa!

Daniela 16/12/08 18:22 - 12672 commenti

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Folgorante, sicuramente se "L'isola dei famosi" adottasse le stesse regole non me ne perderei una puntata. Anche se il regista è un altro, Kitano nel ruolo del maestro che dirige i giochi permea completamente il film, marchiandolo con il suo umorismo sadico. L'idea geniale è la disparità nella distribuzione delle armi a disposizione: ad uno tocca un mitra, ad un altro un coperchio di pentola. Tutte molto sexy le alunne, mentre i maschi in genere fanno la figura di scemi oppure sembrano personaggi di un fumetto. Trascurabile il sequel.
MEMORABILE: Il filmato in cui una giuliva fanciulla illustra le regole del gioco.

Belfagor 28/01/09 16:09 - 2690 commenti

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Il film procede fra alti e bassi: ad alcune scene noiose e un po' banali si affiancano momenti in cui trionfano il macabro e l'umorismo grottesco. Sebbene i personaggi conservino la loro natura fumettistica, gli attori s'impegnano a dar loro profondità e originalità: Kitano sa essere a tratti carnefice e a tratti vittima; molto bravi anche Masanobu Ando e Kou Shibasaki. La colonna sonora classica fa da crudele contrappunto al moderno splatter. Il sequel può anche essere ignorato.
MEMORABILE: Il duello fra Kazuo e Mitsuko, i due psicopatici per eccellenza.

Patrick78 4/05/09 09:27 - 357 commenti

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Grande cinema da parte di un Fukasaku in stato di grazia, in cui mostra tutti i suoi pregi e virtù che lo hanno reso uno dei più autorevoli registi del Sol Levante. Storia disturbante ma mai banale di alcuni ragazzi che forzatamente iniziano un gioco al massacro in cui l'unica regola è uccidere il prossimo e cercare di sopravvivere. Violento oltre i limiti, accompagnato da musiche classiche quasi perfette per il contesto ed impreziosito da un cast di giovani all'altezza. Comprensibile l'ammirazione di Quentin Tarantino per questa pellicola. Ottimo!

Bmovie 21/01/10 02:06 - 110 commenti

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Ricordo che all'epoca fece scalpore in Giappone e qualsiasi persona interessata al sol levante ne parlava estasiato. Il film, in effetti, è abbastanza originale per l'anno in cui è stato girato e ha dei momenti veramente notevoli. Fa della spettacolarizzazione del cinismo la sua carta vincente e riesce a convincere nonostante il plot un po' troppo "giapponese" (ricorda parecchio Fortified School). Da segnalare la presenza nel cast del sempre ottimo Takeshi 'Beat' Kitano. Il film è tratto da un romanzo, ne è stato fatto anche un manga.

Pigro 25/04/10 10:15 - 9673 commenti

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In un tempo futuro una scolaresca a turno viene sbattuta su un'isola: torna a casa un solo sopravvissuto. Se la critica sociale rimane nebulosa e generica (a partire dalle risibili cause intergenerazionali del "gioco" stesso), molto più precisa è l'allegoria dell'adolescenza come rito di passaggio e assunzione di responsabilità. L'azione è esaltata al massimo da una notevole combinazione di ritmo, colonna sonora, recitazione, ambientazioni e soprattutto violenza e splatter. Avvincente, alla fine lascia in bocca un sapore malinconico.

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Cotola 2/05/10 02:56 - 9055 commenti

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Notazioni ed ambizioni (troppo alte) sociologiche a parte, resta un buon divertimento a patto di avere almeno un pò il pelo sullo stomaco. Dopo il delirante spunto di partenza, il film prosegue tra alti e bassi, buone trovate e scemenze, tra umorismo macabro, bagni di sangue assortiti e scene piagnucolosamente romantiche e melodrammatiche fino ad arrivare al finale, con tanto di colpo di scena, che apre la porta ad un secondo capitolo (puntualmente arrivato). Notevole prova di Kitano. In ogni caso ben lontano dall'essere un cult.

Animalo 12/05/10 19:34 - 31 commenti

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Tratto dal manga che a sua volta era tratto dal libro, la storia è una sorta di protesta contro il sistema educativo giapponese, che alle volte punta ad essere fin troppo competitivo. Il film di per sè puo deludere un po' chi ha letto il libro o il manga, in quanto i personaggi hanno meno spessore, ma può accontentare comunque gli amanti dello splatter/horror. L'unico attore memorabile è il bravissimo Takeshi Kitano nella parte di un suo omonimo (piccola coincidenza).
MEMORABILE: Il sorriso della bambina nell'introduzione.

Undying 15/05/10 20:03 - 3807 commenti

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Classe di studenti viene reclusa su un'isola per essere poi attrezzata con armi primitive; un collare esplosivo, posto al collo degli alunni, impone loro di seguire le regole: ovvero di combattere l'uno contro l'altro, sino all'ultimo sangue. Violentissimo apologo, diretto da un veterano giapponese del cinema fantastico, sul passaggio di consegne generazionali, a suo modo catartico nei confronti del timore indotto negli adulti da ragazzi violenti e spietati. Iperbolico e cinico, vietato ai minori di 18 anni ovunque sia uscito, ha avuto ovviamente un sequel, di minor rilevanza.

Zardoz35 4/01/11 00:06 - 290 commenti

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Film delirante e grottesco, condito di ultraviolenza e sangue che scorre a fiumi. Si intravede una velata critica allo stile di vita giapponese, basato sull'onore e intriso del valore del suicidio. L'idea di una lotta per la sopravvivenza all'ultimo sangue non è nuova, ma qui è ricca di spunti originali alla Tarantino, crudeltà assortite e splatter a go go. Una delle pellicole più violente ed agghiaccianti in assoluto, da non perdere per gli amanti del genere

Mickes2 22/02/11 10:50 - 1670 commenti

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La violenza vera del film sta nella crudezza e velocità con cui quasi tutti i ragazzi reagiscono alla situazione in cui sono stati catapultati, senza concedere sconti a quei pochi che, al contrario, vorrebbero cercare un modo non violento per sopravvivere. La vera durezza del film è questa. Le uccisioni si riducono ad episodi "fumettistici" molto buoni. Tutto sommato un film potente, però lo ritengo un buon intrattenimento, nulla di più.

Xabaras 27/03/11 14:11 - 210 commenti

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Molto più di un semplice videogioco iper-violento, il Battle Royale Fukasakiano si presenta agli occhi dello spettatore più attento come la sadica e addolorata figurazione del lancinate trapasso adolescenza-età adulta: una sorta di atavico rito iniziatico in cui innocenza, amicizie e puerili istinti amorosi periscono sotto la glaciale scure di una violenza che assume toni da implacabile ed irrazionale giustiziera. Immenso Kitano che nel finale si concede anche una piccola incursione nella sua tipica e geniale comicità che flirta con l'assurdo.
MEMORABILE: Kitano mentre scopre il magnifico quadro dedicato a Noriko.

Ford 27/03/11 23:06 - 582 commenti

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Trait d'union tra Il signore delle mosche, Kill Bill, l'isola dei famosi e qualche videogame iper-violento, Battle Royal è un film riuscito a tratti: i primi venti minuti sono sconvolgenti, e geniale è l'idea di partenza; peccato che 42 personaggi siano troppi per cercare di fare critica sociale o psicologica e, a parte rari casi, ci troviamo di fronte alla banalizzazione dell'istinto bastardo dell'adolescente. Divertimento e tragedia sono ben mixati, la regia fa il suo senza strafare, ma in alcuni momenti la sceneggiatura banalizza troppo il tutto.

Pol 14/05/11 13:24 - 589 commenti

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Il film culto di Padoa-Schioppa: gli adulti, stanchi di tirare su generazioni di bamboccioni, li mandano su un'isola a scannarsi tra di loro. Solo uno potrà uscirne vivo, presumibilmente il migliore. Diciamolo subito: il solo Kitano vale un pallino in più e tutte le scene memorabili se le intasca lui. Detto questo il film funziona bene, intrattiene, ha ritmo e con 42 studenti in gara il bodycount non può che essere elevato. Come sempre le scene d'amore sono puntuali e fastidiose come le tasse.
MEMORABILE: Kitano che spiega le regole; Kitano con l'ombrello; l'ultima telefonata di Kitano.

Deepred89 15/05/11 21:44 - 3709 commenti

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Una grande idea di partenza sviluppata in maniera non del tutto soddisfacente. La sceneggiatura gioca male le proprie esplosive cartucce, non riuscendo a rendere interessanti personaggi e situazioni che ne avrebbero avuto le potenzialità e chiudendo tutto con un finale decisamente fiacco. Per il resto regia non eccelsa, discrete ambientazioni insulari, dosi di splatter non eccessive, brani arcinoti di musica classica utilizzati con scarso criterio, un grande Takeshi Kitano come valore aggiunto. Si può vedere, ma non entusiasma.

Lupoprezzo 8/06/11 21:33 - 635 commenti

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In un imprecisato futuro la civiltà giapponese per insegnare il timore e il rispetto ai giovani ne preleva una classe da un liceo e la costringe ad uno scontro all'ultimo sangue su di un'isola deserta. Per la serie "colpirne cento per educarne uno". Pretestuoso fumettone a base di schizzi di sangue e di violenza ad effetto, tanto caro a Tarantino. A Fukasaku non riesce bene il respiro corale e si perde banalmente per strada. L'unico convincente è l'impassibile "Beat" Kitano, autentica maschera di severità e disciplina. Trascurabile.

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Pinhead80 6/11/12 14:58 - 4767 commenti

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In un periodo non ben precisato la disoccupazione causa una ribellione giovanile che porta al boicottaggio da parte degli studenti della scuola e dell'autorità adulta. Unica soluzione: il progetto B-R. La parte migliore del film è costituita dalla grande prestazione di Takeshi Kitano, che si addatta perfettamente allo stile eccessivo e fumettistico dell'opera. La critica a un sistema sociale selettivo e opprimente è ben evidente. L'eccessivo numero degli alunni porta a qualche lungaggine di troppo che poteva essere evitata. Più che sufficiente.

Capannelle 3/03/14 09:50 - 4412 commenti

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Una grande occasione sprecata dove un plot potenzialmente devastante e un Kitano nel ruolo di sé stesso vengono sviluppati con una tecnica povera (sembra di vent'anni prima) e con un alternarsi di momenti sadico/melodrammatici che possono far felici gli amanti del weird ma fanno perdere consistenza al narrato e lo rendono meno violento del dovuto. Inizia bene, la videospiega, le prime esecuzioni di Kitano e la scoperta delle armi funzionano ma poi era doveroso sfruttare e far incrociare meglio i 43 studenti.

Rebis 31/03/14 18:13 - 2338 commenti

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La domanda non è tanto "chi sopravvivrà", ma "come". Data la bidimensionalità dei caratteri, l'attenzione è rinviata alla pura dinamica di "gioco", la cui assoluta gratuità è la misura stessa di quella messa in campo da Fukasaku. Siamo dalle parti di un manga-action, coerentemente ancorato ad una resa grafica della violenza: le reminiscenze da "Il signore delle mosche" di Golding, pur non avendo la pretesa di conferire rotondità e spessore allo schema logico del racconto, rivelano quanto l'esito sia al di sotto del potenziale offerto dal soggetto. Curioso, ma nel complesso non memorabile.

Didda23 31/08/15 10:09 - 2426 commenti

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Del lavoro di Fukasaku si apprezza lo stile registico, che non ha paura di mostrare la violenza anche nelle sue declinazioni più estreme, giocando bene con il mezzo e creando la giusta tensione. Culturalmente distante dal pensiero occidentale, evidente soprattutto nell'importanza data al suicidio romantico di coppia e perciò poco empatico. Bravi i ragazzetti, sostanzialmente svogliato e inutile Kitano. Peccato che la cattiveria e il cinismo non riempiano la pellicola interamente. Orrendo il finale. Un due e mezzo che non soddisfa.

Fulcanelli 19/11/15 19:31 - 135 commenti

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Uno dei rari casi in cui la retorica cinematografica jappo tocca il suo apice. Romanzo a parte, la trasposizione del soggetto è un'amalgama di elementi barbaramente depredati da videogiochi, anime ecc. La sceneggiatura appare problematica procedendo a zonzo senza curarsi di dove esattamente andare né di cosa si lascia dietro. Da qui le innumerevoli incoerenze (la più evidente nel finale) e l'assenza di un chiaro “movente” che esplichi il senso del massacro collettivo. Tutto sommato intrattiene bene, ma di gran lunga inferiore alle aspettative.

Taxius 23/09/16 14:49 - 1656 commenti

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Ambientato in un futuro distopico. Una classe di 42 studenti viene mandata in un'isola deserta con l'unico scopo di farli scannare l'uno con l'altro; uccidine 41 per educarne 1. Tremendamente violento e ai limiti del sadismo, Battle Royale diverte angosciando lo spettatore regalandoci morte e sangue a volontà. Peccato che il film crolli in un patetico finale completamente differente da quello del libro; patetico non perché diverso da questo ma perché smonta quello che era il messaggio originale. Poteva essere un capolavoro, peccato...

Jdelarge 30/11/16 19:26 - 1000 commenti

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Il fallimento della società adulta ha portato gli educatori stessi delle giovani generazioni a liberarsi da ogni tipo di responsabilità nei confronti di queste ultime. Il risultato consiste in un gioco al massacro su un'isola in cui solo il ragazzo che rimarrà in vita avrà diritto a continuare la propria esistenza. Il film fatica a scrollarsi di dosso lo stile fumettistico risultando in alcune parti così grottesco da sembrare ridicolo. Fondamentale per la riuscita del film la parte del folle quanto nostalgico professore, un fantastico Kitano.

Giùan 24/06/18 12:34 - 4565 commenti

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L'intuizione iniziale è potente, tanto più che affonda le sue radici in una delle tematiche fondanti del cinema nipponico (Ozu su tutti) e cioè la distanza generazionale coi corollari che ne derivano: il rispetto dovuto dai giovani agli adulti, lo spirito di sacrificio richiesto al popolo. Peccato Fukasaku non riesca a declinare questo spunto in qualcosa di più crudelmente adulto, sopraffatto com'è (quasi in un'agnizione sociologica) dalla bamboleggiante e frastornante logica da survivor-reality. Così anche i richiami malinconici risultan farraginosi e fuori luogo.
MEMORABILE: Il video con la ragazzina che spiega le regole del gioco; Kitano al telefono con la figlia.

Rufus68 27/08/18 22:55 - 3845 commenti

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Lo spunto distopico, che ricorda vagamente "La lunga marcia" di Stephen King, benché abborracciato, genera un certo interesse. É il prosieguo a deludere, sia per l'inconsistenza del tema sociale sia per la frammentazione dell'andamento, ridotto a episodi stancamente cruenti o blandamenti grotteschi (per tacere di alcune mielosità). Finale inutilmente arzigogolato. Ottimo Kitano, intercambiabili i giovani protagonisti.

Schramm 6/05/19 17:52 - 3495 commenti

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Della distopia di una società impetridita (che fa di omofagia e misoneismo transgenerazionali virtù anti-crisi) il derma; che, lacerato, rilascia sangue di emofiliaco corpo studentesco. Massima enfasi sull'estetizzazione dell'eccidio chiasmatico in uno splatterificio che non ammette scioperi, ma a tanta magnanimità spettacolare e know how intrattenitivo risponde un carente rilascio adrenalinico-emozionale, sbarrato da eroi tutti involucro, un'avventata indole reiterativa e un'autoironia acquisibile dai soli ultras di Kitano (impegnato in uno squisito autosfottò). Bello, ma solo per gli occhi.

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Hackett 7/01/21 15:25 - 1867 commenti

I gusti di Hackett

Iconico dramma del massacro giapponese che ha il merito (oltre che di aver ispirato molte pellicole e autori a seguire) di rappresentare una feroce critica alla società giapponese (e non solo) sempre tesa a superare i limiti, che riversa nella gioventù le proprie frustrazioni e i propri fallimenti. Feroce, beffardo e politically scorrect, con un Kitano sornione che sta al gioco.

Teddy 18/03/23 03:17 - 832 commenti

I gusti di Teddy

Action-horror che si muove per schemi e paradossi, con una soluzione del conflitto centrale gestita non sono dal punto di vista exploitativo, ma anche da quello drammatico. Un caposaldo di inizio millennio che ha rivoluzionato l’alfabeto del cinema di genere, caotico, iper-cinetico ma permeato da una stolida, crudele freddezza. Stupenda Chiaki Kuriyama, due anni prima della svolta tarantiniana.
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  • Discussione Pigro • 11/03/14 21:33
    Consigliere - 1661 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Leggo che sei indaffaratissimo - e me lo immagino - ma anche per me è sempre una gran corsa. Dài, però nelle prossime settimane facciamoci scappare una chiacchierata cinephile :)

    Senza essere troppo off topic, mi è rimasto ancora un mese di odissea, poi mi installerò nell'isola di Circe, e a quel punto chissà che succederà... ;-)
    Ma la chiacchierata cinéphile è sempre molto gradita!!!
  • Discussione Daniela • 11/03/14 21:53
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    " poi mi installerò nell'isola di Circe, e a quel punto chissà che succederà... ;-) "
    Pigro, hai intenzione di diventare un maiale? ;oP
  • Discussione Pigro • 11/03/14 22:08
    Consigliere - 1661 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    " poi mi installerò nell'isola di Circe, e a quel punto chissà che succederà... ;-) "
    Pigro, hai intenzione di diventare un maiale? ;oP


    eheheh...... un maiale per giunta Pigro sarebbe il massimo......
  • Discussione Rebis • 11/03/14 23:45
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Leggo che sei indaffaratissimo - e me lo immagino - ma anche per me è sempre una gran corsa. Dài, però nelle prossime settimane facciamoci scappare una chiacchierata cinephile :)

    Senza essere troppo off topic, mi è rimasto ancora un mese di odissea, poi mi installerò nell'isola di Circe, e a quel punto chissà che succederà... ;-)
    Ma la chiacchierata cinéphile è sempre molto gradita!!!


    Uhmmm... mi sa che qui urgono aggiornamenti :) a presto caro.
  • Discussione Rebis • 30/03/14 13:09
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Niente, non sono ancora riuscito a recuperare informazioni sul film d'animazione tratto da Golding. L'ultima risorsa rimane mia sorella, mangofila da sfondamento :) vedremo cosa tira fuori dal cappello...

    Nel mentre ho visto il film di Fukasaku. L'ho trovato curioso, ma nel complesso inferiore al potenziale offerto dal soggetto: anche lasciando perdere l'aspetto "sociologico" (il cui sviluppo non era in effetti richiesto), il film poteva offrire molto di più quanto a esasperazione della violenza e nella costruzione della dinamica di gioco, soprattutto perché i personaggi sono proprio di carta velina, quindi non c'è altro cui prestare attenzione. Mi è sembrato gradevole, ma dopo una partenza promettente e adrenalinica il film procede con il pilota automatico, e a visione conclusa si fa anche un po' volatile (non ho letto il manga, tratto a sua volta dal romanzo, ma mi è sembrato proprio un adattamento del fumetto, senza troppa creatività).

    Una nota per Zender: classificarlo come horror mi sembra proprio fuorviante, starei dalle parti della fantascienza, dell'action, del thriller o al limite massimo del drammatico (che rimane un ampio contenitiore).

    ... e una per Daniela: nel tuo commento dici "quattro palle" ma ne risultano solo tre e mezzo ;)
    Ultima modifica: 30/03/14 13:40 da Rebis
  • Discussione Zender • 30/03/14 17:31
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Fortunatamente lo inserii io quindi cambio senza problemi. Mettiamo avventura come fa Imdb tanto l'uno vale l'altro, è un tale mix di generi...
    Ultima modifica: 31/03/14 08:05 da Zender
  • Discussione Daniela • 30/03/14 18:37
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Rebis, grazie per avermi fatto notare la svista, penso che sia uno di quelli che ho dovuto ripallinare per il cambio del sistema.
    Ultima modifica: 30/03/14 18:39 da Daniela
  • Discussione Schramm • 4/05/19 14:39
    Scrivano - 7694 interventi
    vidi la director's cut attorno al 2004, e un wow da qualche decina di decibel me lo strappò di bocca. rivisto ieri nella versione ufficiale da 114' (il cui vecchio dvd presenta peraltro dei sottotitoli italiani che vanno oltre il concetto di approssimativo e impreciso), mi son ritrovato decisamente potati entusiasmo e ammirazione. non che sia invecchiato male, tutt'altro, e per chi fa di manga e anime una funzione-missione di vita resta senz'altro un bel gavettone di sciroppo di glucosio. il problema è stato sommare la superficialità (contenutistico-sociologica, citazionista, di caratterizzazione dei personaggi) alla massima estetizzazione dello splatter (che è quanto fa impennare alle stelle lo score fruitivo). si rivede con simpatia, ma anche se ne esce un po' come quando guardi la partita di un videogioco condotta da chi ne ha capito tutte le malizie e arriva in due mosse all'ultimo livello. ammiri lui, ma non la stai giocando tu.
    Ultima modifica: 4/05/19 14:56 da Schramm
  • Curiosità Schramm • 4/05/19 15:48
    Scrivano - 7694 interventi
    Molti membri del parlamento giapponese hanno provato invano a bandire la novella da cui è tratto. All'uscita del film, provarono a fare altrettanto senza riuscirci, decretando anzi un grande successo di pubblico, mosso dalla curiosità di vedere il perché di tanta ostentazione.

    La rivista-guida sulla fabbricazione delle bombe di cui serve Shinji Mimura si chiama Hara Hara Tokei (Il ticchettio del timer). Si tratta di una vera rivista clandestina pubblicata da un collettivo attivista anti-governativo degli anni 70 chiamato Higashi Ajia Hannichi Buso Sensen (Fronte armato est-asiatico antigiapponese)

    Nessun attore del cast ha voluto stuntman né bodydouble. Tra prove e test fisici del cast, la pre-produzione richiese sei mesi.

    Nell'aprile del 2013, sette anni dopo la messa all'indice come potenzialmente pericoloso per i giovani, il film fu confiscato dalla corte locale di Fulda, Hesse, Germania. Questo comportò che nessuno in Gerrmania aveva il permesso di vendere il film e la confisca di tutte le copie in circolazione da parte della polizia. Capelight, la società distributrice per la Germania, impugnò la sentenza, revocata dal tribunale. Dal febbraio del 2017 il film non è più all'indice né sotto confisca ma se ne trova difficilmente una versione integrale.

    Contrariamente a quanto si dice e si crede, questo film non è mai stato bandito negli Stati Uniti. Vi sono comunque conflittuali spiegazioni sulla negata circolazione iniziale, durata fino al 2011, dopo un'avvenuta negoziazione con la Toei:
    - la Toei rifiutò di dare in mano il film alla distribuzione nord-americana e ignorò offerte di numerose compagnie americane
    - L'emolumento della Toei per la licenza del film era insolitamente alto per questo tipo di opere; ne conseguì che le piccole case indipendenti non poterono permettersi di acquistarlo, e ciò impedì a sua volta una distribuzione a largo raggio
    - Dopo gli eventi della Columbine, nessun distributore se la sentiva di imbarcarsi in un film del genere con un plot a base di collegiali impegnati nel massacrarsi a vicenda.
    Ciò fece sì che in America il film venne visto esclusivamente tramite copie bootleg

    Il dipinto col massacro corale che vediamo alla fine è stato realizzato da Beat Takeshi Kitano.

    Oltre 800 attori hanno sostenuto il provino per far parte del corpo studentesco.

    Kinji Fukasaku festeggiò il suo settantesimo compleanno durante la realizzazione del film. Morì due anni dopo 40 anni di carriera per un cancro alla prostata nella sua sedia da regista, durante la produzione del sequel, di cui riuscì a dirigere una sola scena. Il film venne portato a termine da suo figlio Kenta.

    Chiaki Kuriyama (Takako Chigusa) venne ingaggiata per il ruolo di GoGo Yubari in Kill Bill - Volume 1 da Quentin Tarantino, grandissimo fan di questo film.

    Mitsuko Souma (Ragazza #11), Satomi Noda (Ragazza #17), Yoshio Akamatsu (Ragazzo #1), Toshinori Oda (Ragazzo #4), Hiroki Sugimura (Ragazzo #11), Yutaka Seto (Ragazzo #12), e Shinji Mimura (Ragazzo #19) sono i soli personaggi ad avere le stesse identiche armi che vengono loro assegnate anche nella novella e nel manga di Battle Royale.

    Il regista offrì il ruolo di Yoshitoki Kuninobu alla popolare rockstar Kyô (dei Dir en Grey), ma il suo manager gli vietò di accettarlo.

    Quando Kitano parla al telefono con sua figlia, la voce all'altro capo del filo è in realtà quella della sorella dell'attrice che interpreta Noriko.

    A dieci anni dalla realizzazione, il film è stato riformattato per il 3D.

    Un remake americano era in predicato sin dai primi anni del 2000; ad acquistarne i diritti nel 2006 fu Roy Lee Dopo l'uscita di Hunger Games, Lee annunciò la cancellazione del progetto perché secondo lui il pubblico l'avrebbe recepito come una brutta copia di questa serie, pur essendo a essa antecedente.

    (Fonte: Imdb)
  • Homevideo Buiomega71 • 15/10/22 15:09
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    In dvd per Cecchi Gori, disponibile dal 23/12/2023
    Ultima modifica: 21/10/23 12:00 da Buiomega71