Battle royale II: requiem - Film (2003)

Shunya Nanahara, sopravvissuto alla prima Battle royale, ha organizzato un gruppo terroristico, i Wild seven. Il governo invia uno squadrone di turbolenti liceali, con collarino esplosivo d'ordinanza, a sgominare i terroristi nell'isoletta dove sono asserragliati. Passo d'addio del grande Fukasaku, morto durante le riprese, questo sequel delude un po' sul versante filmico (ripetizione abbastanza monotona) e fa fiasco su quello concettuale, con la sua bolsa retorica giovanilistica e antiamericana. Mah. Gran gigione Riki Takeuchi.

Inutile sequel del precedente Battle royale che non aggiunge proprio niente di nuovo a quanto già visto in precedenza. Anzi, toglie atmosfera e rende il "gioco" ancora più forzato. Per quanto si sforzi, cercando espressioni spiritate, Riki Takeuchi non riesce a essere sul livello di Takeshi Kitano (che qui appare in un piccolo flashback). Pochissime idee per un film che supera (anche se di poco) le due ore. Il primo capitolo era più che sufficiente. Assolutamente da evitare.

Classico esempio di sequel che sarebbe stato meglio non girare e di cui comunque si può tranquillamente evitare la visione. Le idee buone sono tutte quelle già presenti nel cult precedente, con l'aggravante della mancanza dell'effetto sorpresa e di quel ritmo che nel primo capitolo suppliva all'insita ripetitività delle situazioni. Soprattutto manca lui, il "cattivo maestro" Kitano, con il suo sorriso da clown sadico e triste. Noioso, con l'aggravante di durare tanto.