Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Secondo film per il trio Aldo Giovanni e Giacomo, che l'anno precedente stupì tutti con TRE UOMINI E UNA GAMBA inserendosi tra i maggiori incassi della stagione. Come ben insegna l'altro fenomeno comico italiano di fine millennio, Leonardo Pieraccioni, il ferro va battuto finché è caldo, ed ecco così il trio ripresentarsi a noi con un film molto simile a TRE UOMINI E UNA GAMBA. La struttura tuttavia è molto più omogenea, meno frammentaria: non è più un convulso susseguirsi di sketch inseriti spesso forzatamente...Leggi tutto in una trama pretestuosa, ma un road-movie ragionato, con una storia organizzata secondo una logica precisa (nei limiti di un prodotto comico senza troppe pretese, chiaramente), che in alcune occasioni strizza l'occhio al cinema cameratesco/ruffiano di Salvatores (a cominciare dalle musiche dei Negrita fino alla scena in cimitero, dove i tre diventano amici ascoltando alla radio Italia-Norvegia, da France 98). In questo senso la presenza di Antonio Catania nel cast non è un caso, così come la scelta di una fotografia ricca di colori vivi che arricchiscono i bei panorami di campagna. Aldo Giovanni e Giacomo hanno studiato insomma, sono stilisticamente maturati, si ritrovano capaci (ma la sceneggiatura è opera di vecchie volpi come Gino & Michele, di Gherarducci della Gialappa's e di altri) di parodiare i trend del momento citando apertamente il film-cardine della cultura giovanile dei Novanta, e cioè PULP FICTION (nella scena del ketchup spiaccicato sul lunotto dell'auto dopo un colpo di pistola, ma anche nella sequenza d'apertura nella colonia penale dove Giacomo martella un carcerato per errore spaccandogli la fronte) e uno degli spot più noti: quello del Gatorade che racconta di leoni e gazzelle. Sembrerebbe quindi di dover ammettere un netto miglioramento rispetto a TRE UOMINI E UNA GAMBA, invece i difetti ci sono, primo fra tutti un appiattimento della vena comica: non c'è più la freschezza degli esordi, le gag quasi mai pungono quanto in precedenza, manca insomma quella autocrazia dissacrante che fece del primo film un vero evento comico, al di là dell'effettivo riciclaggio (presente anche qui) di battute sentite e strasentite. I tre sono più contenuti, cercano di non strafare: intento meritevole, ma ingabbiare il talento istintivo di un comico puro è, fin dai tempi di Totò, operazione a rischio. Tanto più che i tre come attori veri mostrano evidenti limiti. Comunque si ride, anche se in maniera più contenuta, e in alcuni momenti (come nel lungo finale, che ricorda il celebre racconto di Ambrose Bierce poi ripreso da film anche molto importanti) rasenta quasi la poesia (per un attimo, nella camminata sui colli in campo lungo, viene in mente il Bergman del SETTIMO SIGILLO). Particolare esilarante: nei titoli di testa si specifica che i nomi dei personaggi sono del tutto casuali; peccato che nomi e cognomi siano quelli veri del cast!

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Galbo 30/10/07 18:12 - 12392 commenti

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Dopo il riuscito Tre uomini e una gamba, il trio Aldo, Giovanni e Giacomo si ripropone con questa commedia on the road che sostanzialmente riporta in vita vizi e virtù del primo fortunatissimo film: comicità fresca e frizzante con profusione di battute brillanti e grande simpatia degli interpreti (sia i protagonisti che i comprimari, tra i quali una brava Massironi). Dall'altro lato è evidente come questo tipo di film si affidi completamente alla verve dei suoi interpreti e manchi una visione d'insieme sia in fase di sceneggiatura che nella regia.

Lovejoy 30/12/07 22:37 - 1823 commenti

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Una commedia dal finale sorprendente segna il secondo capitolo al cinema della carriera dei tre comici lanciati da "Mai Dire Gol". Autori anche della sceneggiatura, oltre che della regia in coabitazione con Massimo Venier, si lanciano in una storia che a tratti sfiora il drammatico. Bel ritmo e qualche gag che rimane impressa nella mente. Buono il cast con i tre e la Massironi in gran spolvero. Ma non male anche il poco sfruttato Catania. Da riscoprire.

Capannelle 13/05/08 13:01 - 4411 commenti

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Siamo sul livello del primo film: qualche spunto in meno ma è comunque divertente perché vuole essere un film più armonioso e meno gridato (ci riesce ma soltanto in parte). Oltre alla buona prova dei 3+1 (la Massironi merita di entrare nello schema vincente) segnalo anche un Catania in ottima forma.

Redeyes 22/07/08 23:54 - 2449 commenti

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Per quanto eguagliare il livello del primo loro film fosse cosa assai ardua, il Trio ha proposto un secondo lavoro di alto spessore. Certamente alcune battute sono decisamente riciclate, ma l'atmosfera positiva e divertente prende presto il comando. I tre personaggi sono ben disegnati, quelli di contorno idem (su tutti Catania, sempre gustoso nelle sue interpretazioni) e Pannofino, doppiatore e pure ottimo attore. La storia si lascia guardare con molto piacere. Consigliato!

Hackett 24/07/08 15:10 - 1867 commenti

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Alla seconda prova cinematografica il trio comico fa ancora centro, anche se si intravede che la loro comicità inizia ad essere ripetitiva. La pellicola si ispira con gusto a svariati classici del cinema e mantiene il livello del buon umore alto fino ad un divertente e metafisico finale. Discreta commedia, l'ultima convincente del trio.

Pigro 10/10/08 10:06 - 9666 commenti

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Detenuto in fuga sequestra un poliziotto e un passante: lungo viaggio con finale metafisico. I 3 cabarettisti fotocopiano il precedente film: un viaggio strampalato di tre amici verso il nulla. Peccato che i sorrisi siano pochi, le risate nulle: la storia è banale, la caricatura esagerata dei 3 soliti personaggi risulta stancante (l'unica brava è Marina Massironi). E poi la musica (bella) sempre in sottofondo è nauseante: manca davvero l'idea di cosa siano i suoni, i personaggi, la storia... insomma, manca il film, rimangono solo gli sketch.

Ciavazzaro 11/10/08 14:48 - 4770 commenti

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Fiasco. Se il primo film del trio comico era un qualcosa di più che accettabile, il secondo è davvero orrido. Si cerca di creare nuove gag con personaggi sconosciuti, ma al cinema i tre rendono molto poco. Per loro meglio teatro e televisione.

Fabbiu 19/12/08 11:05 - 2144 commenti

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Probabilmente non ha la stessa grinta di Tre uomini e una Gamba, forse per colpa di un riproponimento dello stile di comicità e delle interpretazioni (a mio parere tutte piuttosto valide sebbene molti sostengono siano più adatti a cabaret e teatro). Ma il complesso è molto più curato e studiato, fin dalla fotografia, alle musiche dei Negrita e anche sul finale paradossale comico ma venato di sentimenti; si lascia seguire bene, i ritmi non cedono mai più di tanto. Insomma, più di una semplice commedia.

Tarabas 10/03/09 12:12 - 1878 commenti

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Quattro registi per nulla, si direbbe. Dopo il clamoroso successo del primo film (in verità una riproposizione intelligente dei loro sketches teatrali), i 3 tentano una storia cinematografica originale, provano a innestare nel tema del roadmovie (al quale sono evidentemente affezionati) alcuni motivi alti, purtroppo sbagliando tutto e arrivando al disastroso finale, di raro cattivo gusto. E questa è la nota più stonata, perché davvero da loro non te lo aspetti. Uno dei peggiori film che abbia mai visto in un cinema. Sciagura.

Cangaceiro 21/03/09 20:40 - 982 commenti

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Incassato il fragoroso successo di Tre uomini e una gamba che ti fanno quei tre? Ovviamente cercano di cavalcare l'onda favorevole con questo film-collage di scenette che "fanno molto Mai dire gol" ma che col grande schermo hanno poco da spartire. Sconcertante il vano sforzo di dare quel certo non so che di autoriale alla storia poiché il trio, anche sforzandosi, proprio non riesce a superare i limiti della macchietta. La sola cosa buona è la colonna sonora che, pur non addicendosi alle immagini che scorrono, è davvero trascinante.

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Disorder 18/07/09 15:28 - 1416 commenti

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Era inevitabile che dopo il successo di Tre uomini e una gamba, poco più di una raccolta dei loro sketch storici, il Trio provasse a girare un film vero. Operazione riuscita: il film regge e, pur con qualche momento evitabile, i tre si rivelano buoni attori anche al di la della pura commedia. Non un capolavoro, ma un buon film sì!
MEMORABILE: Giacomo: "Tua moglie è bel un puttanone" Giovanni: "ma non è lo shock, è un tipo di reazione e... (...) ... e sì, è un puttanone"

Nando 22/12/10 01:21 - 3814 commenti

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Dopo il buon esordio iniziale, in questa seconda pellicola il trio di comici non fa nulla per cambiare registro; anzi, riprende il modello road-movie con tanto di sequestro di persona e volante della polizia. Il risultato è carente, nonostante emerga un finale onirico e riabilitativo che sembra appiccicato tanto per...

Bruce 12/01/11 15:41 - 1007 commenti

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Dopo il boom di Tre uomini e una gamba Aldo, Giovanni e Giacomo tentano di ripetere il colpo, con un film caratterizzato da una sceneggiatura più pesante e complessa della precedente ma che perde parecchio sul piano prettamente comico. Così vi sono momenti apprezzabili, altri di stanca, altri ancora lirici e persino metafisici. Così così.

Dengus 15/11/11 13:16 - 361 commenti

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Smaltita la sbornia del film precedente, i tre ci riprovano e rifanno centro. Resta, a mio parere, migliore di Tre uomini e una gamba, forse perché ha una trama più cinematografica. La Massironi fa la parte di un angelo di cui Aldo si innamora, regalando momenti di grandi risate (spassosissima la favola del Leone e la Gazzella!). Il film strizza l'occhio (in maniera comica) alla morte, riuscendo a far ridere anche nei momenti in cui viene affrontata; menzione d'onore per le musiche dei Negrita, tratte dal loro bellissimo album "Reset"; buonissimo!
MEMORABILE: Crapanzano suona a casa di Giovanni e trova Catania che gli dice: "Testimoni di Geova?" Giovanni: "Mia moglie è un puttanone".

Magnetti 21/11/11 11:04 - 1103 commenti

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Con il secondo lungometraggio il trio (ben aiutato da Venier) non si adagia sugli allori. Rispetto a Tre uomini e una gamba si sono sforzati e hanno creato una trama più robusta e anche i loro personaggi hanno mostrato ulterori sfaccettature. Diciamo che si ride meno anche per la melanconia dettata dal finale e preannunciata nel corso del film. Insomma: con tocco leggero hanno affrontato una trama dall'epilogo triste sviluppato con leggerezza il rapporto di amicizia al maschile.

B. Legnani 1/12/11 15:11 - 5532 commenti

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Chiamato ad un veloce bis dopo il successo di Tre uomini e una gamba, il gruppo sforna un film sfilacciato, in cui convivono stilemi del film precedente, un che di Salvatores, un pizzico di Lubitsch (con l’inserimento di una citazione, vista e stravista, da Bergman). Come se non bastasse l’ambientazione è la medesima (il pianoro di Campo Imperatore) di Autostop rosso sangue. Qua e là scoppia la risata per la trovata carina, ma è cosa momentanea, avulsa da una trama che quasi non c’è.

Samuel1979 4/08/12 09:08 - 547 commenti

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Dopo il discreto esordio, ecco il salto di qualità con un film caratterizzato da una sceneggiatura leggermente più articolata; il trio, che si distacca da certe gag cabarettistiche, dà prova di una certa maturità recitativa e dà luogo anche a dialoghi non banalmente comici. La colonna sonora dei Negrita ben si adatta alle sequenze del film.
MEMORABILE: Ma puoi aspettare, t'hanno dato trent'anni puoi anche aspettare!

Modo 23/11/12 10:49 - 949 commenti

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Dopo il folgorante esordio i tre ci riprovano con un film più strutturato. Il risultato che è buono. La trama sempre fresca e simpatica con uno spruzzo di sentimentalismo fa sì che il tutto scorra via molto piacevolmente. Da notare come non ci siano volgarità nel linguaggio e questo sicuramente fa riflettere su come si possa far ridere senza essere sboccati a tutti i costi. Siamo sempre su ottimi livelli di comicità nostrana.

Mickes2 11/08/13 21:23 - 1670 commenti

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Simpatica e ritmata commedia on the road che, seppur debitrice del film precedente per struttura e dinamiche, lascia emergere ancora molto dell’estro e della verve comica di un trio che nel suo piccolo ha fatto la storia della comicità italiana. Tante le gag riuscitissime a legare un canovaccio comunque interessante, un po’ debole nella pura narrazione ma ricco di guizzi, battute al fulmicotone, personalità e sicurezza che esplodono da ogni fotogramma. C’è armonia e anche un pizzico di cattiveria. Così è la vita: chi la fa l’aspetti!
MEMORABILE: “A Malcom icse, facciamo così: al posto dell’unanimità ci mettiamo voti favorevoli 15, voti contrari 1, il tuo, Giacomino, l'amico dii negri" "Ciao congo".

Markus 21/10/13 10:10 - 3687 commenti

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A un anno dal grande successo di Tre uomini e una gamba, quasi a furor di popolo, ecco spuntare un furbo secondo film col trio cabarettista Aldo, Giovanni e Giacomo. Trovo la pellicola più divertente del capostipite: l'escamotage del road-movie dà sicuramente ampio respiro e permette situazioni ridanciane uniche che in un contesto teatrale non si sarebbero potute ottenere con la stessa efficacia. Non si grida al capolavoro, ma al tempo regalò del sano disimpegno.

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Ultimo 2/08/14 18:42 - 1655 commenti

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Gli preferisco di poco Tre uomini e una gamba (il primo e migliore prodotto cinematografico del trio), ma anche in questo secondo film i tre danno un'ottima prova di recitazione: a partire dalla tematica tanto cara del viaggio inizia la storia di tre sconosciuti che diverranno amici in poco tempo. Il resto viene di conseguenza. Divertente e maturo.

Metuant 10/10/14 13:19 - 456 commenti

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Anche qui vale più o meno lo stesso discorso fatto per il primo film; tuttavia, se finalmente la struttura è più uniforme e coerente e la storia migliore (con qualche venatura soprannaturale addirittura), i tre ancora non riescono a levarsi di dosso quella patina televisiva che finisce per incidere sulla qualità di un film che forse fa più pensare ma meno ridere del precedente. Se non altro va apprezzato il tentativo di fare qualcosa di diverso.

Zio bacco 21/01/15 16:02 - 240 commenti

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Rispetto al fortunato e valido esordio, il trio stavolta non riesce a replicare quanto di buono fatto vedere. Il film va valutato nel suo genere, ossia un prodotto irrimediabilmente legato al fenomeno comico di turno. I tre sono all'apice e alcune trovate sono riuscite e divertono, ma la flebile trama segue una svolta eccessivamente surreale. Ogni intento di originalità risulta svilito dall'incolore finale, che poco s'addice alla vitalità del trio. Nel complesso si lascia vedere ma non eccelle affatto, sebbene a tratti le risate non manchino.

Gabrius79 15/12/14 23:20 - 1427 commenti

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Dopo lo strepitoso successo di Tre uomini e una gamba il trio Aldo, Giovanni e Giacomo era attesi a un banco di prova non indifferente. Il risultato è apprezzabile perché qualche gag divertente non manca, in questa pellicola "on the road", anche se a volte alcuni momenti sembrano un po' stridenti. Bene comunque la Massironi e Catania.

Rambo90 26/12/14 20:05 - 7697 commenti

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Simpatica commedia, molto originale nella seconda parte, quando da film on the road si trasforma in qualcosa di più surreale e imprevedibile. Il trio è in gran forma e regala molti momenti degni di nota, così come Antonio Catania che tratteggia un personaggio antipatico come pochi. Non a livello di altre opere di Aldo, Giovanni e Giacomo ma sicuramente migliore del loro modesto presente.

Tersilli 1/01/16 20:13 - 61 commenti

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Questo secondo film del famoso trio rappresenta forse uno dei punti più alti della loro carriera cinematografica. L'originale e robusta sceneggiatura - scritta tra gli altri anche da Gino e Michele - e i tre grandissimi comici sono i punti di forza del film. Buono il cast secondario: simpatico Catania e perfetto (nella parte dell'odioso) Pannofino; piccolo ruolo per Big Jimmy. Memorabili gli ultimi 20 minuti. Consigliato.
MEMORABILE: "Bancomat"; L'inseguimento con l'elicottero; Gli ultimi 20 minuti.

Il ferrini 18/01/16 19:37 - 2357 commenti

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La sceneggiatura è piuttosto semplice, tuttavia le gag sono quasi sempre micidiali e il tempo scorre piacevolmente. Dare a Aldo il ruolo del "cattivo" è idea azzeccata, perché è sicuramente poco credibile come delinquente e quindi più comico. Pannofino razzista e l'amante Catania sono buone figure di contorno, così come l'angelica (è il caso di dirlo) Massironi, ma il film è totalmente sulle spalle - ancora molto larghe - del trio. Simpatica l'iniziale fuga palla al piede (cit. da Prendi i soldi e scappa) e anche lo sparo in auto (Pulp fiction).

Belfagor 1/02/16 23:22 - 2690 commenti

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Dopo il successo di Tre uomini e una gamba, la formula del road movie viene riproprosta, seppur con storia e personaggi radicalmente diversi. Dopo un inizio un po' lento, la storia si sviluppa senza problemi, dando il meglio nella seconda parte. La trama è piuttosto ambiziosa e non sempre la commistione fra comicità e dramma si mantiene equilibrata (andrà meglio con il successivo Chiedimi se sono felice), ma la verve del trio mantiene alto l'interesse per l'intera durata. Azzeccati, come al solito, gli attori di contorno.
MEMORABILE: "Allora, c'è un tipo di colore..."; La citazione da Pulp fiction; La fantomatica partita "Italia-Nigeria".

Paulaster 17/02/16 10:14 - 4417 commenti

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La piega di una sceneggiatura che fa di Aldo un sequestratore porta il trio almeno nella prima parte ad avere un piglio più serioso e un filo ripetitivo nelle situazioni in macchina. Nel proseguire la fuga le gag non mancano anche grazie all’aiuto della Massironi. L’ultima parte risulta a dir poco arzigogolata con grandi pecche (registiche e ambientali) e delude per la mancanza di un’idea vincente per chiudere la vicenda.
MEMORABILE: La cena tra Aldo e la Massironi.

Pinhead80 6/03/16 14:44 - 4758 commenti

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Dopo il successo di Tre uomini e una gamba il trio ritorna al cinema con quest'opera che si discosta quasi totalmente dalla precedente. Sopra il film aleggia sempre una costante sensazione di tristezza che se da un lato ci mostra il lato amaro della comicità, quello nascosto, dall'altra appesantisce oltremodo la storia. Mancano gli sketch che erano stati il valore aggiunto del loro esordio e la trama si sfalda fino al finale scontato. Rimane un film molto godibile che però non riesce a raggiungere mai vette comiche di un certo livello.

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Lou 16/06/16 23:24 - 1121 commenti

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Alla seconda prova cinematografica il trio conferma la sua naturale simpatia, anche se il livello comico non riesce a eguagliare quello dell'opera prima. Vengono ripresi anche stavolta i temi dell'amicizia e del viaggio, con un approccio più surreale, situazioni comiche e gag che si alternano a momenti più malinconici e amari. Finale onirico ed evocativo, che tradisce ambizioni autoriali un po' fuori luogo.

Parsifal68 12/12/16 10:46 - 607 commenti

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Dopo il grande successo del primo film, il trio milanese ripropone la struttura del road movie ricco di situazioni tragicomiche. Ne esce un film più insicuro, meno spontaneo e solo in parte divertente, insomma un piccolo passaggio a vuoto. Si avverte un'aria di stanca che, per fortuna, sarà spazzata via dal successivo terzo film. Le musiche dei Negrita sono un punto a favore.

Piero68 6/04/17 10:42 - 2957 commenti

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Visto il successo del primo film, il Trio cerca di ricalcarne le orme puntando nuovamente su una sorta di road-movie a cui viene aggiunto, questa volta, un finale metafisico. Anche se come sempre manca una sceneggiatura che raccolga una visione d'insieme più convincente, devo dire che ho trovato alcune gag di questo secondo film più esilaranti del primo e meglio costruite. Anche i personaggi secondari alla fine risulteranno più validi. Dal simpatico cameo di Pannofino ultra razzista, passando per Catania e lo sfortunato Crapanzano.
MEMORABILE: "In Africa..." raccontato da Aldo; Giovanni scende di casa e rimane minuti a contemplare sbigottito l'auto rigata; Crapanzano e il gioco dello schiaffo.

Nicola81 29/03/17 17:54 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

Dopo il clamoroso esordio, il trio alza la posta e colpisce ancora nel segno. La formula rimane quella on the road, ma se è vero che rispetto a Tre uomini e una gamba abbiamo meno momenti esilaranti, è innegabile una acquisita consapevolezza del mezzo cinematografico che si traduce in una maggiore compattezza narrativa e in personaggi che rivelano sfaccettature leggermente più complesse (Giovanni a mio avviso è il migliore). Si ride sempre di gusto, però il finale che non ti aspetti fa affiorare anche una sottile vena malinconica.

Minitina80 25/04/18 07:34 - 2984 commenti

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Al secondo lungometraggio Aldo, Giovanni e Giacomo affinano la tecnica e realizzano un’opera più omogenea e compatta, senza smarrire per strada la loro vis comica. Si accentua quella vena malinconica utilizzata sovente dal trio non con un’accezione negativa, ma come pretesto per rinsaldare l’amicizia dei personaggi interpretati. La scelta stessa delle musiche e di qualche citazione dotta si muovono in questa stessa direzione. Gli va riconosciuta la capacità di saper essere divertenti anche all’interno di quello che è un road-movie.

Maxx g 23/01/19 17:20 - 635 commenti

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Il secondo film del trio Aldo, Giovanni e Giacomo cerca di trovare un certo spessore, rispetto alla comicità pura del primo, fortunatissimo film. Invece, dopo un inizio incoraggiante, il tentativo si sfilaccia progressivamente lasciando allo spettatore un senso di incompiutezza. Si ride poco, si riflette, ma la riflessione rimane fine a se stessa. E dire che sarebbe bastato uno piccolo sforzo in più, per un risultato migliore. Così risulta insipido, privo di una direzione precisa. Peccato.
MEMORABILE: L'atroce scoperta dei tre avventurieri; La cena di Aldo con la ragazza.

Il Dandi 18/02/19 23:44 - 1917 commenti

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Il secondo lungometraggio del trio denuncia senza pietà un andamento a sketch che non regge sul grande schermo. La struttura on the road (supposto punto di forza) è pretestuosa, la trama inesistente, le invadenti canzoni dei Negrita fastidiose e incessanti. Nemmeno il finale a sorpresa è una giustificazione. Un successo per molti versi davvero inspiegabile.
MEMORABILE: Alla fine la scena più divertente la colleziona Antonio Catania: "Il Che Guevara era un ricchione!"

Gordon 3/04/20 20:41 - 261 commenti

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Il trio, chiamato a ripetersi dopo il successo del '97, dimostra di saper reggere anche un vero film senza riciclare le proprie scenette teatrali. La regia dei tre e del fido Venier è infatti decisamente scorrevole e sia l'impianto da road movie sia la sceneggiatura convincono, oltre ovviamente alle ottime prove dei nostri e delle loro spalle. Peccato invece per qualche piccolo errore e soprattutto per un passaggio troppo repentino da una fase all'altra del film. Fantastiche le musiche dei Negrita.
MEMORABILE: L'inizio di giornata problematico di Giovanni; La cena col racconto della gazzella; Al cimitero.

Deepred89 31/03/20 16:53 - 3706 commenti

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Commedia a suo modo coraggiosa, che tenta un salto di qualità rispetto alla precedente pellicola del trio. Citazioni a Tarantino e Bergman, una confezione curata e inaspettati cambi di tono che catapultano il film in un limbo non definito, con notevoli ambientazioni con perdono presto la loro convenzionalità on the road per trasformarsi in qualcosa di straniante e fascinoso. Primo tempo da commedia nera umoristicamente spento, ma giusta premessa per ciò che seguirà. Sorprendente analogia col finale di un cult successivo, che eviteremo di citare.

Daniela 30/08/20 23:24 - 12660 commenti

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Un detenuto in fuga, un maldestro agente di polizia preso in ostaggio dal primo, un inventore di giocattoli che si è trovato nel mezzo per caso: ancora una commedia on-the-road per il trio dopo il fortunato esordio, espediente che ancora una volta, favorendo la natura episodica del racconto scandito da soste ed incontri lungo il viaggio, serve almeno in parte a nascondere le carenze a livello di una sceneggiatura sfilacciata che punta molto sull'affiatamento comico degli interpreti. Il risultato comunque è buono, le gag simpatiche, l'epilogo surreale originale e curioso.

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Silvestro 15/12/21 22:58 - 361 commenti

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Probabilmente il migliore film del celebre trio comico in termini di sceneggiatura e coesione narrativa, anche se le vette comiche di Tre uomini e una gamba e Chiedimi se sono felice non vengono qui raggiunte. A uscurne fuori è un film simpatico e godibile, che si giova di un particolare finale agrodolce. Azzeccata e piacevole la colonna sonora realizzata dai Negrita.

Caveman 7/01/22 11:31 - 523 commenti

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Dopo un esordio col botto il trio si attesta o quasi sui medesimi livelli anche qui. Film un po' on the road, ma anche introspettivo, comico e al tempo stesso riflessivo. La chimica dei comici ormai è nota grazie agli anni passati in tv, e i tre viaggiano come un fuso esaltando una sceneggiatura non priva di pecche. Come da prassi (sarà così anche in futuro) perfetta la scelta delle musiche. Poco convincente la breve parentesi dopo la scoperta, quando cercano quindi di aiutarsi vicendevolmente; veramente buttata lì. Comunque non ci si può assolutamente lamentare.

Aco 28/04/22 10:51 - 215 commenti

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In questo film Aldo, Giovanni e Giacomo (più la Massironi) offrono una delle loro migliori interpretazioni di sempre. Sceneggiatura ben strutturata, valida colonna sonora, gag divertenti, situazioni surreali, buon affiatamento tra i componenti del trio: un capolavoro che non è invecchiato con il passare del tempo. Da vedere per divertirsi e insieme riflettere sul senso della vita.
MEMORABILE: Aldo: "Ogni giorno in Africa…".

Anthonyvm 28/05/22 02:41 - 5686 commenti

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Aldo, Giovanni e Giacomo tornano al genere del road-movie già sperimentato nel primo film con una commedia "crime" ultra-citazionista, metafilmica (l'incipit proiettato in galera), spigliata, calorosa senza essere sdolcinata. La casualità fatalista con cui le vite dei tre comici (che in questo caso non partono da amicizie già consolidate) si incroceranno, andando a stravolgersi e migliorarsi a vicenda, rendono la progressione degli eventi avvincente e ben ritmata, col supporto delle usuali buone gag. Convincente anche il plot twist finale, che strizza l'occhio a Tornatore. Riuscito.
MEMORABILE: L'amorevole parentado di Giacomo; Inseguimento à la Thelma & Louise; La cena romantica di Aldo; Le rivincite incrociate dei tre nell'atto conclusivo.

Enzus79 13/10/22 21:03 - 2895 commenti

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Secondo lungometraggio del trio cabarettistico Aldo, Giovanni e Giacomo. La storia, pur avendo un finale quasi inaspettato, risulta fiacco e con dinamiche alquanto banali. Momenti divertenti non mancano, ma la durata di quasi due ore sembra eccessiva. On the road sfilacciato. Colonna sonora dei Negrita che purtroppo è poco o per niente appropriata alla storia.

Panza 16/06/23 16:43 - 1842 commenti

I gusti di Panza

A stretto giro dal trionfale esordio, i tre ritornano nelle sale con una storia maggiormente strutturata (notevole l'ultimo quarto d'ora), pur non rinunciando al road movie e alla parte sentimentale. Il film funziona ottimamente quando il materiale comico è tratto dalle dinamiche che nascono da una strana amicizia nata "per forza", mentre la recitazione sopra le righe di Aldo, che si conferma il componente meno sfaccettato del trio, stanca rapidamente. Menzione obbligata per Pannofino e Catania che, pur apparendo in poche scene, riescono a rimanere memorabili nella loro repellenza.
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  • Discussione Freecri79 • 8/05/10 18:19
    Disoccupato - 1 interventi
    Sapete dirmi dove si trova il ristorante della famosa cena in cui Aldo narra la mitica storia del leone e la gazzella alla Massironi?
  • Musiche Samuel1979 • 2/09/12 01:43
    Addetto riparazione hardware - 4187 interventi
    Ecco due brani dei Negrita che fanno parte della colonna sonora:


    http://www.youtube.com/watch?v=BDySGtk3EFc


    http://www.youtube.com/watch?v=KTx4FPJwqy0
  • Homevideo Xtron • 28/05/13 16:56
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Il dvd Cecchi Gori / Mustang

    Audio italiano dd 5.1
    Sottotitoli in italiano
    Formato video 1.78:1 anamorfico
    Durata 1h44m55s
    Contenuti extra Trailer, backstage

    Un'immagine dal dvd (si trova al min. 32:06)

    Ultima modifica: 28/05/13 20:04 da Zender
  • Curiosità Fedemelis • 7/09/22 06:14
    Fotocopista - 2138 interventi
    Nell'edicola dove GIovanni (Storti) comprando il Corriere della sera si strappa la giacca nella sua giornata decisamente sfortunata, possiamo riconoscere le riviste Guerin Sportivo e il mensile Rosso & giallo, entrambe del settembre 1998 (come altre riviste e giornali presenti nell'edicola):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/cossila1.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/cossila2.jpg[/img]
  • Curiosità Huck finn • 3/08/23 19:27
    Galoppino - 554 interventi
    In numerosi film di Aldo, Giovanni e Giacomo recita in piccole parti Giorgio Centamore. Lo schema è sempre lo stesso (e discende da quello che Centamore ricopriva nei corti sugli Svizzeri, in cui veniva sempre colpito da uno sparo di Aldo, quest'ultimo nei panni del poliziotto ticinese): fa piccole apparizioni prima di cadere morto per mano di uno dei componenti del trio. Quella a cui va incontro in questo film è la morte più cruenta della serie: viene infatti colpito in testa da Jack (Giacomo), che a causa dell'ernia del disco che ne limita l'attività non è ancora pratico nell'utilizzo della mazza spaccapietre (i personaggi sono detenuti nel penitenziario di Rockwell, Arizona):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images65/coslav.jpg[/img]