Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Stubby 30/03/07 22:19 - 1147 commenti

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Sicuramente molto divertente, anche se la storia non è proprio il massimo. Comunque Roberto Benigni qui è veramente in gran forma e sforna gag a ripetizione piuttosto esilaranti. Grazie al gioco degli equivoci (le banane, la medicina)vengono strappate grosse risate, anche se questo comunque avviene verso la metà del film. La partenza è un po' a rilento però serve per introdurre al meglio la storia, quindi ci sta.

Undying 28/11/07 18:20 - 3807 commenti

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Dopo la celebrità, che coglie (forse) di sprovvista lo stesso Benigni e data dal successo di critica e pubblico de Il Piccolo Diavolo, Vincenzo Cerami scrive una parodia intrisa di riferimenti sociali, con particolare attenzione al dramma -prettamente italiano- di Cosa Nostra. Ne esce così una pellicola divertente (soprattutto nelle battute finali), "clonata" -magari inconsciamente- dal più stagionato Fracchia la Belva Umana (1981). Oltre alla presenza di Nicoletta Braschi (sposata proprio nel 1991) compare la sensuale Loredana Romito.

Capannelle 27/11/07 14:53 - 4498 commenti

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Lo ritengo il miglior film comico di Benigni, grazie a molteplici situazioni equivoche e paradossali. La caratterizzazioni di contorno funzionano (l'assicuratore, lo zio sniffatore, il politico zoppo) e talune scene si possono rivedere più volte: a teatro, la visita dell'assicuratore, la "cenetta" a casa del mafioso, la tavolata col cardinale, dal barbiere. Ah dimenticavo, i tre più grossi "poblemi di Palemmo": la siccità, il vulcano e... il traffico tentacolare.
MEMORABILE: Madonna mia ma quanto mangia 'sto cane.

Caesars 28/11/07 15:18 - 3880 commenti

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Un inizio piuttosto lento fa da preludio ad una seconda parte molto divertente e scatenata. Finalmente Benigni ci regala un film degno del suo grande talento di attore. La trama non parte certo da situazioni originali, il tema del sosia si è già visto mille volte, ma la sceneggiatura riesce a regalare momenti di puro divertimento. Peccato la presenza di Nicoletta Braschi, decisamente un punto poco a favore del risultato finale.

Il Gobbo 28/11/07 22:32 - 3015 commenti

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Anche a non voler scomodare i precursori illustri, sul tema aveva detto pressoché tutto (e con ben altra efficacia) Fracchia la belva umana; ma tant'è, Benigni fa il botto nonostante l'inconsistenza della trama, della regia, della moglie (una delle tante tasse da abolire). E tutti risero. Cioè, quasi tutti, perchè a noi il Benigni pseudo-siculo non ci fa ridere "pe'nniente". Aridatece Franco Franchi, aridatece Noschese, aridatece chi vi pare.

Puppigallo 11/01/08 09:57 - 5386 commenti

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Gag più o meno riuscite, equivoci a volontà e un Benigni doppio fanno di questo film un prodotto comico riuscito, anche se poteva essere persino migliore, perchè il copione tende a ripetersi e Benigni, nonostante sia in forma, non può reggere da solo l'intera farsa mafiosa (gli altri lo aiutano poco). Eppure si ride, anche solo nel vedere il protagonista che non si spiega tanta paura, o astio, nei suoi confronti. Meglio la prima metà, poi la grana tende a ingrossarsi. Merita comunque la visione.
MEMORABILE: Il numero della banana (all'inizio) in negozio. Il boss vede il suo sosia (identico) e commenta: "Non mi somiglia pe niente".

Gugly 12/01/08 17:55 - 1200 commenti

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Alla prima impressione i personaggi ed il meccanismo comico funzionano; ma è notevole la piattezza della regia, salvata solo da quello straordinario animaletto che è Benigni. Efficaci i comprimari, a partire da Bonacelli e le sue ormai proverbiali lamentele su Palermo.

Galbo 17/02/08 11:40 - 12532 commenti

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Come quasi sempre accade il Benigni attore è superiore al Benigni regista, che tenta di compiacere lo spettatore con scelte di regia piuttosto scontate. Meglio l'attore, che sfrutta bene tutti gli schemi offerti da questa simpatica commedia degli equivoci basata sul sempre usato e certo non nuovo schema del sosia, a cui l'attore toscano dona un'estro frizzante, reggendo praticamente da solo (se si esclude il prezioso contributo di Bonacelli) tutto il film.

Redeyes 19/02/08 11:48 - 2462 commenti

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Credo che sia proprio nella semplicità della sceneggiatura, nella non originalità dell'idea del sosia e nello spasmodico utilizzo dei luoghi comuni, che vada cercata la forza del film. Benigni con questi mezzi crea un castello di ironia ma pure satira, di gioco, di semplicità e tenerezza, senza un minimo anelito di volgarità; per farci ridere, sorridere per tutta la proiezione. Le scene sono indimenticabili, le gag sono entrate nella quotidianità. E per una volta possiamo veramente ridere del marcio di questa società dal nord al sud!
MEMORABILE: Zio... proprio una brava persona!

Lovejoy 20/02/08 19:55 - 1823 commenti

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Uno dei migliori film di Benigni. Scritto in coppia con il fidato Cerami, verte tutto sul sosia di un famoso gangster: da qui nascono scene e battute memorabili, con un Benigni che da solo sosterrebbe il peso del film (ma ci sono anche due ottimi attori come Bonacelli e Volpi a sostenerlo). La Braschi, per contro, insieme alla regia, è una dei pochi punti deboli della pellicola. Divertente.
MEMORABILE: Il tormentone della banana; a teatro un vecchio fissa il protagonista: "Assassino", gli dice; al tavolo con il cardinale; "non mi somiglia per niente".

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Plauto 15/11/08 19:04 - 126 commenti

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Il film ha un pregio notevole: non è volgare (anche se la scena dove Dante fa "assaggiare" la cocaina al ragazzo down pare sia stata censurata, in America). Quindi è per tutte le famiglie. Benigni è bravo quando fa la sua parte di toscano, assai meno quando cerca di imitare la parlata siciliana. Lì sembra un assoluto dilettante. Anche Nicoletta Braschi è un po' troppo "eterea". Si salvano i doppi sensi e gli equivoci, un po' come in certi film di Banfi. Nel complesso un film divertente, ma freddino.
MEMORABILE: Se vai a Palermo non toccare le banane!!!

Pigro 14/11/08 09:35 - 9923 commenti

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Commedia degli equivoci per il sosia di un boss mafioso. Il film conferma ciò che altri titoli di Benigni avevano già mostrato: si tratta di un debole filo narrativo su cui vengono innestate gag e scene esilaranti guidate da un attore dalla comicità travolgente e da un regista dalla capacità a malapena sufficiente. Ci si chiede perché Benigni non si affidi a una direzione più esperta e salda. Ad ogni modo, un film che non delude i fans né chi vuole passare una serata di divertimento.

Disorder 6/09/09 23:16 - 1416 commenti

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Benigni si scatena in una commedia dagli equivoci a catena, andando a toccare temi scottanti come la mafia e la cocaina (che abbonda in tutto il film). Il risultato è ottimo. Si ride come non mai in una girandola di gag riuscitissime, da quella iniziale del pulmino a quella, famosa, del finale col ragazzo down che aspira cocaina a pieni polmoni. Non si fa nemmeno caso ad una regia abbastanza povera, di livello quasi amatoriale, ed alle musiche praticamente assenti. Benigni non sarà un gran regista, ma come comico è forse il migliore in Italia.
MEMORABILE: Lo zio spiega a Benigni le piaghe che affliggono Palermo. Benigni che intrattiene i mafiosi con il gioco degli animali.

Vstringer 4/12/09 15:18 - 349 commenti

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Del Benigni regista si è detto a ragione tutto il male possibile: qui fa appena meglio del Piccolo Diavolo. Il Benigni attore rimane un mattatore con pochi eguali nel suo genere: il film vive sulla sua energia e su una sceneggiatura un po' più elaborata che nell'opera precedente. Il risultato è che si ride dall'inizio alla fine e per una commedia brillante di certo non è poco. Oculata la scelta dei comprimari (Bonacelli e Marescotti su tutti), la Braschi è la solita tassa da pagare. Candidato credibile al miglior Benigni-movie di sempre.

Stefania 20/12/09 17:22 - 1599 commenti

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Mafia, omicidi, ambigui magistrati, politici corrotti e cocainomani... il tutto attraverso lo sguardo di uno scatenatissimo folletto che dona freschezza ad uno spunto narrativo non originale, inanellando perle di comicità. La prima parte, quando Dante-Johnny è ancora nel suo ambiente, è più stanca, ma quando la storia si sposta a Palermo, ed inizia il gioco degli equivoci, inizia un crescendo di trovate esilaranti. Peccato per la legnosissima Braschi. Bonacelli anche troppo nelle righe, Volpi bravissimo.

Cotola 27/06/10 00:16 - 9309 commenti

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Divertente commedia diretta, scritta (in collaborazione con Cerami) ed interpretata da Benigni. Troppo direte voi? Niente affatto perchè qui il "toscanaccio" non nutre ancora patetiche velleità autoriali di alcune pellicole successive e riesce a dar vita ad un puro divertimento comico piene di belle gag e trovate che fanno ridere parecchio lo spettatore grazie anche ad un ritmo che si mantiene elevato per quasi tutta la durata della pellicola. Il meglio del regista assieme a Il mostro.
MEMORABILE: Le banane. Il discorso di Bonacelli sui mali della Sicilia. Benigni truffaldino a Marescotti assicuratore: "Si va nel penale".

Jandileida 11/11/10 17:11 - 1619 commenti

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Le pecche dei film di Benigni sono sempre le stesse: una regia piatta e di infimo livello e le interpretazioni elementarmente scolastiche della Braschi. Anche se la surreale sgangheratezza e l'amabile volgarità del primo Benigni sono ormai alle spalle (che bello quando Roberto voleva bene a Berlinguer), il film regge bene ed è a tratti anche molto divertente, specie nella parte palermitana dove Benigni si scatena. Purtroppo la parte iniziale mostra tutte le mancanze sia registiche sia di scrittura della pellicola e si amoreggia con Morfeo.
MEMORABILE: Nelle mia vita c'è solo una donna, Maria e quella donna sei tu e mia matre...

Nando 31/08/10 09:26 - 3862 commenti

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Commedia tutta basata sugli equivoci che coinvolgono un ingenuo autista di autobus, identico nell'aspetto ad un pericoloso boss mafioso. Benigni si sdoppia con validi risultati, è candido e ridanciano nella parte dell'autista, più fosco nell'altra interpretazione. Brillanti alcuni momenti. La Braschi non è eccelsa, interpretativamente.

Siregon 9/11/10 22:40 - 352 commenti

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Uno dei primi deliri di Benigni viziati dalla presenza della moglie. Le prime apparizioni sono da incubo alla scuola di recitazione. Incorniciato da una fotografia piatta, da musiche orripilanti e da meccanismi comici riciclati da altri film sullo scambio di persona, Johnny Stecchino si ritrova solo in una notevole interpretazione di Bonacelli che ben caratterizza il suo personaggio. Fa rimpiangere le vecchie pellicole con Banfi e Montagnani che in quanto a comicità superano di gran lunga quelle di Benigni.

Rambo90 11/11/10 20:12 - 7837 commenti

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Eccezionale gioiello di comicità diretto ed interpretato dal grande Benigni, qui davvero in gran forma: l'espediente dei sosia, seppure abusatissimo dal nostro cinema (Totò, Franco Franchi, Vitali, Sordi...), fa da pretesto per una serie di equivoci e di gag davvero ottime e divertentissime. La Braschi è abbastanza fredda nella sua recitazione, Bonacelli una spalla di lusso in più di un occasione molto esilarante e poi c'è Benigni, a suo perfetto agio in entrambi i ruoli. Bella la colonna sonora.
MEMORABILE: "Lascia stare le banane a Palermo! Ci tengono!"

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Fabbiu 21/01/11 18:18 - 2174 commenti

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Rendere piacevole (ad ogni visione tra l'altro) il gioco del sosia mafioso (visto già mille volte, uno su tutti in Fracchia, sebbene le cose fossero lì un po' diverse) in una commedia italiana è difficile. Non per Benigni però, che contando sulla sua scatenata verve dirige una commedia in un certo senso brillante (per il suo personaggio) ma anche altalenante nei ritmi non sempre accesi (le gag strepitose che valgono tutto il film in fondo nonnsono tantissime). Contribuiscono senza dubbio le buone interpretazioni di tutti gli altri comprimari.

B. Legnani 28/03/11 23:56 - 5610 commenti

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Si sa dall'inizio che non vedremo nulla di nuovo e che il divertimento sarà tutto nello stupore del Benigni che non si raccapezzerà di quanto gli sta capitando, come avviene a Oliver Hardy nel famoso Allegri gemelli. E Benigni, in questa fase, è grandioso quanto l'americano, per cui fa perdonare un prima e un dopo che non sono all'altezza e un cast che non funziona benissimo. C'è il grande Franco Volpi, qui settantenne, al suo ultimo film. **½

Dengus 4/06/11 22:47 - 360 commenti

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La commedia degli equivoci, seppur scopiazzata leggermente da Fracchia la belva umana, racconta la goffaggine di Dante, che non essendosi reso conto di dover fare la controfigura di un boss mafioso si ritrova in una storia di banane rubate, cocaina e situazioni in cui lui crede di essere l'unico possessore di quella faccia. Si ride parecchio, nonostante io non sia un fan di Benigni. Non mancano i luoghi comuni sulla Sicilia, ma in questa commedia degli equivoci si ride di gusto, grazie anche ad un Benigni in gran spolvero.

Markus 19/01/12 12:31 - 3731 commenti

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Pochade degli equivoci molto divertente e godibile (anche se la vicenda non è propriamente originale). La spina dorsale della pellicola è certamente l'estrosità del toscano Benigni (qua in terra sicula), ma anche del pur sempre gradito Paolo Bonacelli. Qualche battuta di culto e un ritmo per l'epoca sostenuto ne decretarono un enorme successo al botteghino, ma anche di critica. Per certi versi è considerato un cult-movie degli Anni '90, anche se a mio parere, forse, oggi si può anche ridimensionare.

Smoker85 9/03/12 22:06 - 494 commenti

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Uno degli ultimi film, almeno per ora, davvero comici e scanzonati dell'attore toscano. Sulla base dell'equivoco sulla somiglianza tra un boss pentito ed un simpatico gaglioffo, si costruisce una storia esile ma che comunque scorre bene, senza toccare vette di particolare elevatezza cinematografica. In fondo lo scopo del film è di far ridere e trascorrere quelle due ore scarse in spensieratezza e ritengo ci riesca bene. Da apprezzare le simpatiche interpretazioni di Paolo Bonacelli e di Ivano Marescotti. Divertente senza strafare.
MEMORABILE: L'equivoco col Ministro ed il Cardinale; L'esecuzione all'autogrill; Dante a teatro con tanto di continua accusa "Assassino".

Daniela 22/05/12 15:02 - 12958 commenti

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Commedia di ambientazione palermitana che riesce a parlare di mafia pur senza mai pronunciarne il nome. Fra i film di Benigni regista, uno dei più strutturati anche se non mancano tempi morti e gags tirate troppo per le lunghe. Questa volta Benigni interprete - simpatico come toscanaccio ma davvero poco convincente nel ruolo del boss siculo - oltre alla moglie-tinca, ha saputo circondarsi da validi caratteristi come Bonacelli, Volpi e Marescotti, con i quali ingaggia duetti, tutti basati sugli equivoci verbali e gli scambi di persona, che da soli valgono la visione.
MEMORABILE: la banana - "assassino"

Motorship 4/07/12 17:47 - 585 commenti

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Un travolgente e scatenato Roberto Benigni in un film da lui stesso diretto buffo e spassoso, tra gag originali, equivoci e tante risate. Riuscito lo sdoppiamento del nostro: il primo è uno stralunato autista di scuolabus, il secondo un pericoloso gangster suo sosia, nascosto nella sua villa palermitana. Ed è proprio in Sicilia che il film prende il volo divenendo esilarante a più non posso. Ad arricchire il cast, la moglie di Benigni Nicoletta Braschi, uno spassoso Paolo Bonacelli nel ruolo dell'avvocato cocainomane e qualche buon caratterista.
MEMORABILE: Bonacelli racconta le piaghe di Palermo; Benigni alza la veste alla moglie del ministro truffaldino a cui fa visita; Scena in teatro.

Zutnas 16/11/12 18:07 - 85 commenti

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Divertentissima commedia degli equivoci con Benigni che si sdoppia per regalarci scene di grande comicità. In realtà il sosia cattivo non è del tutto credibile, ma la controparte, personaggio ingenuo, raggiante e chiassoso secondo il classico stile del comico, alza decisamente il livello della sua recitazione. Dietro la leggerezza ha anche i pregi di criticare le collusioni della classe politica e di ridicolizzare la criminalità organizzata.
MEMORABILE: Si può sapere cu minchia era ca facia u tacchino.

Kriminal 21/12/12 20:57 - 48 commenti

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Un discreto film basato sugli equivoci con un Benigni irresistibile e coinvolgente per tutto il film. Un po' flebile e scontata la trama. Fa tenerezza il protagonista, che sin dall'inizio, si vede, non fa una gran vita e rischia suo malgrado di restare vittima di una storia troppo grande per lui. Tuttavia è ancora un po' lontano il Benigni mattatore ne Il mostro e La vita è bella.
MEMORABILE: Il vecchio che quando incrocia Benigni gli dice "Assassino".

Piero68 29/01/13 09:19 - 2974 commenti

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A mio avviso uno dei migliori film di Benigni, anche perchè questa volta si cala completamente nella commedia italiana, sia di situazione che degli equivoci, ma con la qualità che gli compete. Ed ecco che il film, che vanta anche una discreta sceneggiatura, diventa un susseguirsi di battute memorabili che fanno più che ridere. Dalla banana al teatro, dalla festa al finto disturbo per prendere l'assicurazione, dal Ministro alla "medicina" ecc. Prova d'eccezione anche per Bonacelli, impagabile nel ruolo dello zio cocainomane e di Marescotti.
MEMORABILE: Bonacelli: "Adesso lo zio prende tanta 'medicina' così mangio tutta la totta che voglio".

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Mutaforme 12/08/13 01:18 - 420 commenti

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Uno dei migliori film con Roberto Benigni, una commedia davvero spassosa in cui l'attore toscano riesce a valorizzare i simpatici equivoci su cui poggia la pellicola. Sottotono solamente la Braschi, che non incide e anzi sembra inespressiva. Consigliato. ***

Stelio 26/04/14 12:14 - 384 commenti

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Grandissimo esempio di commedia dell'equivoco, narrata in un equilibrio tra dialoghi, situazioni e interpretazioni dei personaggi praticamente perfetto. Difficile trovargli un difetto, scorre tutto alla grande dall'inizio alla fine e i tempi comici sono davvero impeccabili. Forse a voler essere pignoli si potrebbe criticare il troppo forte finale, o qualche elemento irrealistico sull'accento "toscano" del sosia del boss, ma sono veramente minuzie di fronte a un'opera che andrebbe mostrata a qualunque commediografo.

Ultimo 2/09/14 18:58 - 1692 commenti

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Un Benigni in gran condizione dirige e interpreta una commedia basata sugli equivoci dove solo lui riesce a essere così mostruosamente bravo e incisivo, destreggiandosi nella parte dell'ingenuo Dante che ne combina di tutti i colori e al contempo interpretando il mafioso freddo e letale. Un film che si gusta già alla prima visione e suscita ottime risate. Bravo anche Bonacelli in un'insolita veste siciliana.
MEMORABILE: "Se vai a Palermo, non toccare le banane!"; Il traffico!

Gabrius79 30/09/14 00:50 - 1454 commenti

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Scoppiettante ed esilarante commedia diretta e interpretata da un Roberto Benigni in stato di grazia, ricca di gag e tormentoni comicissimi. Nel complesso una storia simpatica che quando vuole sa anche essere tenera nei momenti in cui Benigni si innamora della brava Nicoletta Braschi (o quando si trova in compagnia del giovane ragazzo down Alessandro De Santis). Menzione speciale senza dubbio a Paolo Bonacelli, che ha un ruolo gustoso.

Paulaster 15/01/15 15:45 - 4662 commenti

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Un'abbuffata di Benigni che nel doppio ruolo interscambia il buono/cattivo e il toscano/palermitano. Il difetto che invecchia la pellicola è il ritmo non proprio vertiginoso: le situazioni si rincorrono piazzando equivoci e giocando solo sulla mimica del comico. Alcune scene divertono ancora grazie all'interpretazione di Bonacelli e all'arguta presenza di Marescotti. La Braschi fa da collante fondamentale restando sempre nella penombra scenica.

Almicione 23/10/15 01:30 - 764 commenti

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Benigni è capace di giocare – e giocare bene – con uno dei più grandi drammi dell'Italia, la mafia, mettendo in gioco una storia completamente basata sul fraintendimento dell'ingenuo Dante con il popolo di Palermo causato dalla Braschi, qui una Fujiko Mine dalle capacità recitative piuttosto limitate. Nonostante gli sforzi di Benigni, il gioco non riesce a divertire per tutta la durata e se non fosse per qualche geniale trovata (d'intreccio) del comico, lo spettatore si sarebbe presto annoiato. Non un gran film, ma comunque da vedere.

Giacomovie 28/10/15 20:28 - 1405 commenti

I gusti di Giacomovie

Divertimento e intelligenza sono gli ingredienti principali che Benigni mescola in questa pellicola. La sua prova registica non va oltre l’essenziale ma la trama beneficia della sua fervida fantasia, con trovate comiche che si susseguono a ritmo serrato e incastri di sceneggiatura ben studiati. Bella inoltre l’idea del doppio e ottimi tutti i personaggi di contorno, che con la loro bravura sostengono l’aspetto goliardico. Inoltre non mancano delle mirate e pungenti frecciate alla mafia e alle élite del potere.

Alex75 30/12/16 09:17 - 904 commenti

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Benigni si sdoppia tra un sempliciotto fanciullesco e un boss più ridicolo che comico, distante anni luce dalla genuina cattiveria della Belva umana di Villaggio. Il ritmo piuttosto sostenuto e la buona ispirazione del toscano coprono le evidenti deficienze di trama e regia nonché la modestia complessiva degli attori (solo il grande Bonacelli esce dall’anonimato) in un’opera “usa e getta” tutto sommato godibile (se si sorvola sulla sua puerilità) ma che si dimentica in fretta.
MEMORABILE: La "medicina" per il diabete; Le banane; "Nun me somigghia pe’nniente".

Il ferrini 21/05/16 23:40 - 2517 commenti

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Certo, non c'è nulla di rivoluzionario in Johnny Stecchino e anzi, molte scene sono veri e propri omaggi a Totò o ai fratelli Marx. Perfino il nome è una citazione (Charlie Stecchino è il mafioso che viene ucciso all’inizio di A qualcuno piace caldo), eppure Benigni, questo Benigni, è ancora capace di rapire completamente infilando una gag dietro l'altra, alcune divenute leggendarie (la canzone "Allo zoo" dal barbiere, lo specchio, i problemi della Sicilia, le banane). Indimenticabile Marescotti (Randazzo), Braschi come al solito imbarazzante.

Didda23 11/07/16 11:50 - 2441 commenti

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Nonostante un impianto narrativo che non è certo il massimo dell'originalità (ovvero la classica commedia degli equivoci), Il buon Benigni dirige un'opera che funziona soprattutto in fase di scrittura, con momenti comici davvero felici. La regia funziona per quanto riguarda il ritmo, mentre la tecnica complessiva non è del tutto brillante. Si assiste quasi esclusivamente a un "one man show", con comprimari poco presenti ma utili (Bonacelli e un grandissimo Maescotti). Si sorride e sono parecchie le battute memorabili. Insufficiente la Braschi.
MEMORABILE: "Assassino!"; Il rapporto Benigni- Lillo; "Lo specchio".

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Pinhead80 26/09/16 20:23 - 5155 commenti

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Divertentissimo film di Benigni nel doppio ruolo di mafioso virile e uomo semplice pronto a innamorarsi. Nel mezzo la brava Nicoletta Braschi, ammaliante e determinata a tutto pur di ottenere ciò che vuole. Un delirio di fraintendimenti sconquassano la scena trascinandoci in un vortice di risate. E' una comicità pura che gioca su molti luoghi comuni in maniera intelligente e ficcante. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: "E io che l'ho fatta studiare a Detroit!"

Samuel1979 4/12/16 19:18 - 555 commenti

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Film da considerare indubbiamente fra i migliori mai realizzati dal comico toscano, il quale grazie alla sua innata genialità ha il merito di prendersi beffa della mafia in maniera sottile e ironica. La sceneggiatura è quasi perfetta e Bonacelli meraviglioso nella parte dello zio cocainomane, anch'egli protagonista assoluto di una gradevole commedia.

Ryo 12/05/17 17:09 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Brillante commedia giocata interamente sugli equivoci. La sceneggiatura è geniale ed è cucita perfettamente sul personaggio pensato e costruito da Roberto Benigni. Scadente l'interpretazione di Nicoletta Braschi, che danneggia in parte la confezione del film. Azzeccata la colonna sonora, che mi ricorda le atmosfere felliniane.
MEMORABILE: La medicina per il diabete; "Assassino..."; "Se vai a Palermo non toccare le banane!".

Pessoa 14/05/17 22:32 - 2476 commenti

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Uno dei migliori film di Benigni regista, che parte dalla vecchia trovata del sosia per costruire una storia divertente e senza punti morti, dove si ride continuamente anche trattando argomenti difficili come la mafia e l'handicap, resi con molto garbo e senza dileggio. Basterebbe questo a farne una piccola perla, ma vanno citati un grande Bonacelli, un divertente Marescotti e alcune gag che sono ora nell'immaginario comico degli italiani. Così e così l'interpretazione della Braschi, sotto i suoi (non elevatissimi) standard. Imperdibile!
MEMORABILE: La cena con Johnny Stecchino che abbaia per attirare l'attenzione; Bonacelli che dice "minchia!"; Lo zabaione.

Taxius 30/03/18 15:11 - 1656 commenti

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Commedia degli equivoci in cui due individui perfettamente uguali vengono scambiati l'uno con l'altro; ovviamente uno è un ingenuo pinco pallino mentre l'altro è un pericoloso pentito della mafia. Idea non nuova e vista già diverse volte. Benigni attore è l'unica cosa che si salva perché la regia (sempre di Benigni) appare piatta e il film non decolla anche per colpa della Braschi, sicuramente non una grande attrice. La seconda parte (da quando Dante arriva in Sicilia) è la più divertente. Benigni ha fatto di meglio.

Lupus73 28/01/20 13:19 - 1556 commenti

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Benigni si sdoppia: il toscano sempliciotto ingenuo e il gangster mafioso siculo (situazione simile a Fracchia la belva umana). Commedia degli equivoci con una prima parte divertente ma preparatoria e una seconda in cui si completano tutte le gag con gli equivoci in maniera serrata per un risultato davvero esilarante. Una comicità genuina né troppo frivola o volgare né troppo ricercata. La Braschi è un'ottima controparte femminile, il finale da mafia-movie ha il suo perché e la sua vena di ironia. Veramente riuscito e divertente.
MEMORABILE: La situazione della festa a casa del ministro; La situazione a teatro; L'equivoco dall'ortolano.

Nicola81 27/12/20 21:03 - 2940 commenti

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A ben vedere di originale non c'è poi molto (quello del sosia è un espediente comico tra i più abusati) e la prima parte, tolta l'esilarante visita dell'assicuratore, non pare promettere molto. Ma con l'arrivo in Sicilia il film cambia marcia, inanellando una serie di gag memorabili. Benigni funziona meglio come Dante che come Johnny Stecchino, Braschi senza infamia e senza lode, Bonacelli fin troppo sopra le righe, bravi Marescotti e soprattutto Volpi alla sua ultima interpretazione. La dimostrazione che si può far ridere anche parlando di mafia e omertà, e bandendo le parolacce.
MEMORABILE: Le piaghe della Sicilia secondo Bonacelli; Dall'ortolano e dai carabinieri; A teatro.

Michelino 12/08/21 16:27 - 103 commenti

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Il capolavoro comico per eccellenza di Benigni. Supportato da una sceneggiatura che sa giocare bene sul classico scambio di persona con il sosia costruendo situazioni che si adattano perfettamente ai dialoghi con i personaggi nei quali si imbatte l'ingenuo Dante, e senza cadere troppo nei soliti luoghi comuni. Funziona tutto il cast di contorno, in particolare Marescotti, Bonacelli e Volpi. Unico neo del film la cadenza siciliana di Johnny, un po' troppo greve e stereotipata.
MEMORABILE: Dottor Randazzo; Il traffico a Palermo; La banana; Il rimedio contro il diabete; A teatro; Dialogo con il ministro; Dal barbiere.

Enzus79 28/02/22 23:04 - 3057 commenti

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Commedia degli equivoci e al tempo stesso anche una sorta di denuncia sociale (la corruzione, l'omertà ecc.). Diverte senza mai cadere nel banale ma il sentimentalismo di sottofondo fa scemare (pur se di poco) il giudizio finale. Nel complesso niente di eccezionale. Roberto Benigni bravo interprete in un doppio ruolo, così come la Braschi e Bonacelli. Discreta la colonna sonora.

Noodles 28/07/23 16:59 - 2468 commenti

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Come sempre quando a girare un film è Roberto Benigni abbiamo una storia piacevole, con diversi momenti di buona comicità. E in senso negativo, come sempre, una pellicola che si regge troppo sull'istrionismo e sulle urla dell'attore, come se ci fosse un qualche vuoto da coprire. Vuoto rappresentato probabilmente dalla spalla di Nicoletta Braschi, qui priva di espressività vocale e facciale, e da qualche momento di stallo in fase di sceneggiatura. Questo anche perché il film dura troppo. Nel complesso discreto, con qualche scena esilarante, ma lontano dalla perfezione.

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  • Discussione Ruber • 6/07/12 01:30
    Formatore stagisti - 9308 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Stasera dovrebbe andare in onda su La 7, completo di valigia dei sogni, come detto. Chi vuole confrontare con le nostre location verificate...


    Preso tutto tranne il negozio di Ravenna, e ho guardato anche nei titoli di coda alla fine del programma e ringraziamenti al sito zero... come dire sempre i soliti NOTI.
  • Discussione Zender • 6/07/12 08:12
    Capo scrivano - 48432 interventi
    Sì, visto, proprio una per una con attenzione senza lasciar fuori altro che non il negozio (che stava a Ravenna e quindi non rientrava nel giro programmato evidentemente).
  • Discussione Manfrin • 6/07/12 09:34
    Servizio caffè - 477 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, visto, proprio una per una con attenzione senza lasciar fuori altro che non il negozio (che stava a Ravenna e quindi non rientrava nel giro programmato evidentemente).
    Forse hanno paura che chiediamo loro i diritti d'autore...........Aspetta aspetta che vengano a fare "Il commissario Pepe"
    Ultima modifica: 6/07/12 09:36 da Manfrin
  • Discussione Crisscross • 6/07/12 11:36
    Galoppino - 1 interventi
    Ho visto anche io quella trasmissione ed a parte l'insopportabile conduttore, ho pensato fosse ancora più insopportabile prendere un evidente spunto da questo sito senza nemmeno citarlo, amesso che non mi sia perso qualche parte della trasmissione.
  • Discussione Markus • 6/07/12 12:05
    Scrivano - 4775 interventi
    Manfrin ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Sì, visto, proprio una per una con attenzione senza lasciar fuori altro che non il negozio (che stava a Ravenna e quindi non rientrava nel giro programmato evidentemente).
    Forse hanno paura che chiediamo loro i diritti d'autore...........Aspetta aspetta che vengano a fare "Il commissario Pepe"


    Lì faccio scatenare Markus Sr.!
  • Discussione Zender • 11/07/12 11:50
    Capo scrivano - 48432 interventi
    Certo, sarà sempre una cosa soggettiva, solo che non possiamo metterci a discutere su ogni location né possiamo riempire pagine intere di location di passaggio, per cui ci deve per forza essere qualcuno che prende una decisione.
    D'altra parte sei tu stesso che hai scritto "vedi tu se la ritieni necessaria, non farti scrupoli", nel primo post... Siccome io vedo un'auto che passa e ben poco del paesaggio mi risulta essere una location di passaggio che si vede pure male. Il dialogo tra Johnny e BNonacelli dove avviene, in macchina? A macchina ferma lì? non mi pareva...
  • Discussione Zender • 12/07/12 08:30
    Capo scrivano - 48432 interventi
    4) Non c'è da scusarsi di nulla, ma non sei affatto preso di mira; e poi questo altro utente sarei io e basta mi pare, che non son un utente ma quello che tutto deve sistemare nonché l'unico che per forza di cose sa come tutto procede, qui dentro. Quello che dico a te lo'ho detto e lo dico a mille altre persone, potrei semplicementte copiare e incollare discorsi che ho fatto mille volte. Se volessi prenderti di mira ti direi: guarda che o metti le foto correttamente o non le tocco, guarda che se non cominci la descrizione usando come soggetto della frase la location non faccio nulla, guarda che se non metti le coordinate sul punto esatto e il link a streetview non faccio nulla, e via dicendo... Come vedi hai molte prove dell'esatto contrario, insomma.

    Il sorpasso è un caso a parte (come molti altri casi). Trattasi di un classico senza tempo che ha attirato la ricerca di un sacco di gente, tanto che alla fine eccezionalmente ho deciso di postare tutto o quasi, come una sfida.

    Inoltre per le location di passaggio te l'ho detto: possono anche andare, devono esserci però o un valore storico molto particolare o fotogrammi molto belli (anche come visuale) o film molto vecchi in cui le differenze con oggi sono comunque interessanti. Tutta una serie di cose che non posso spiegare ogni volta.

    Se io vedo un fotogramma di un auto con qualcosa che spunta tra l'erba non mi pare che sia così interessante, ma se ci tieni particolarmente lo faccio. Anche perché il fotogramma in questo caso non è così pessimo e può andare. Ma ricorda solo una cosa: non ho davvero alcun interesse a prendere di mira nessuno, anzi siamo tutti grati a chi spedisce location, solo che c'è da rispettare alcuni canoni che - lo so benissimo - non sono sempre così chiari (solo che non posso scrivere pagine e pagine di spiegazioni).
    Ultima modifica: 12/07/12 08:44 da Zender
  • Homevideo Ruber • 2/05/19 02:22
    Formatore stagisti - 9308 interventi
    Questo cult di Benigni è in blu ray per la CGH a un prezzo stracciato, anche se potevano sforzarsi di dargli un audio in 5.1 invece che in un obsoleto 2.0, ma visto il prezzo e il titolo conviene comprarlo.

    https://www.amazon.it/Johnny-Stecchino-Blu-Ray-Roberto-Benigni/dp/B00414P4FC
  • Curiosità Buiomega71 • 9/05/22 19:15
    Consigliere - 26620 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("I filmissimi", lunedì 8 novembre 1993) di Johnny Stecchino:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/johnnystecchino.jpg[/img]
  • Curiosità Zender • 19/07/22 14:24
    Capo scrivano - 48432 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images61/stecchino350.jpg[/img]