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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/01/11 DAL BENEMERITO JORGE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/01/12
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Jorge 29/01/11 20:22 - 164 commenti

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Film impeccabile, "british", fatto con mestiere, perizia, cura maniacale, amore per il dettaglio dall'ottimo Hooper il quale si avvale di un cast strepitoso che, coralmente, recita benissimo riuscendo a raccontare in maniera affatto stereotipata la storia di Giorgio VI, delle sue balbuzie, ma soprattutto dei traumi che una famiglia "ingombrante" gli aveva causato. Ottimi tutti gli interpreti, dall'ingessato (per copione) Firth all'estroso Rush per finire con una sorprendente Bonham Carter. Un piccolo gioiello.

Myvincent 30/01/11 22:58 - 3744 commenti

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Balbuzie regali e logopedia all'avanguardia in questo drammatico spaccato sulla casa reale inglese ai tempi di Re Giorgio IV e del suo futuro successore Re Giorgio VI, dopo l'abdicazione del fratello Edoardo VIII, invischiato con nel caso Wallis Simpson. Ne viene fuori soprattutto il ritratto psicologico di un uomo e i suoi tormenti, le sue debolezze, i suoi limiti. Continua così l'opera di umanizzazione nei confronti della monarchia anglosassone, vista ad una distanza sempre più ravvicinata. Ottime interpretazioni, da Oscar...

Capannelle 31/01/11 12:57 - 4412 commenti

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Notevole lavoro di caratterizzazione dei personaggi e di ambientazione storica con il conflitto incombente tenuto in sottofondo. La mano del regista e il trio di attori principali si fondono in una prova di rara bellezza caratterizzata da uno stile british graffiante ma misurato, senza inutile enfasi. Peccato solo che al racconto manchino qualcosa a livello viscerale e un'approfondimento degli eventi post-discorso. Da lodare comunque la scelta di un taglio narrativo non proprio facile e dove, una volta tanto, non figurano armi o deportazioni.
MEMORABILE: B-b-b-Bertie che racconta i traumi della sua infanzia. L'invidia per la propaganda nazista.

Stefania 2/02/11 15:05 - 1599 commenti

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Il Duca di York è un infante, nell'accezione etimologica del termine: non sa parlare, o meglio, parla balbettando il che, per un futuro Re, equivale a non saper parlare affatto. Dunque, all'inizio della storia è un bambino, alla fine si trasforma in un adulto: questo è, fondamentalmente, un bel film di formazione. L'insolito logopedista Lionel assolve un ruolo materno: sciogliendogli la lingua, sciogliendo i legacci che inibiscono la sua vera forza, e il Duca di York diviene Re Giorgio VI. Nella piccola storia privata di un uomo pubblico, l'eco della grande Storia.
MEMORABILE: Firth che comunica magnificamente la trasformazione di Giorgio: dalla malsana rigidità iniziale, al salubre squilibrio, fino al sicuro equilibrio.

Didda23 2/02/11 16:08 - 2426 commenti

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Dopo il buon Il maledetto United Hooper si mostra regista di buon talento. Il Discorso del re è soprattutto un film d'attori (spiccano le ottime prove di Firth e Rush), infatti il regista riesce a caratterizzare profondamente i personaggi evidenziando vizi e virtù. La sceneggiatura è molto delicata, garbata ed onesta, davvero apprezzabile. Un film delizioso, condito da qualche battuta in stile british molto godibile. Assolutamente da vedere, meglio se in lingua.

Rebis 3/02/11 15:07 - 2339 commenti

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Essere o non essere? Questo è il problema. Se, quando Natura esprime il sintomo di una paura straordinaria, questa vada vinta o rispettata. Per l'erede al trono d'Inghilterra, con il secondo conflitto mondiale alle porte, il dilemma si fa esiziale. Da anni mancava nelle sale un film così impeccabilmente british ma allo stesso tempo consapevole dei limiti e delle idiosincrasie del suo amor patrio. Firth è superlativo - dà corpo a un uomo in fieri non solo ad una patologia - ma l'intero cast, Rush in primis, gli tiene testa. Sceneggiatura ispiratissima e confezione inappuntabile. Allegorico.

Puppigallo 5/02/11 00:45 - 5279 commenti

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Quello che si dice un buon film, soprattutto grazie all'interpretazione dei due protagonisti (il "dottore" e il suo nobile paziente), ma anche della moglie del Re, che lo sostiene, senza però risultare invadente. Nei dialoghi non ci sono grandi verità, o intuizioni particolari. Semplicemente, ci troviamo al cospetto di un monarca pieno di problemi, non solo di dizione, amplificati dal complesso di inferiorità e di un attorucolo da pub, che però, pur senza benemeriti attestati, capisce le persone, inquadrandole e curandole alla radice (il passato che influenza la psiche). Merita la visione.
MEMORABILE: Il primo incontro; I vari esercizi che il protagonista fa fare al Re per migliorare la dizione (canto, parolacce...); Gli scambi verbali tra i due.

Galbo 6/02/11 08:31 - 12399 commenti

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Piccolo grande film britannico che colloca magistralmente una vicenda privata in un contesto pubblico e politico. La balbuzie del futuro sovrano Giorgio VI è affare di stato e viene affrontata da un brillante e poco ortodosso logopedista. Il film analizza la relazione tra i due personaggi principali con una mirabile caratterizzazione psicologica, una notevole ricostruzione ambientale e le grandi interpretazioni di Colin Firth e Geoffrey Rush.Una sorpresa Helena Bonham Carter. Ottima la prova del regista. Da vedere.

Bruce 7/02/11 16:28 - 1007 commenti

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Due attori protagonisti che sembrano fare a gara a chi è più bravo, una regia coi fiocchi, un gusto classico e mai noioso per il racconto, rendono Il Discorso del Re un ottimo film. È impagabile la resa del continuo intrecciarsi di una dolorosa vicenda privata con la dimensione storica della questione e le sue possibili conseguenze in quel tragico periodo. Ineccepibile.

Greymouser 7/02/11 00:14 - 1458 commenti

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Una grande prova attoriale dei due protagonisti si carica il peso di un film che altrimenti risulterebbe troppo minimalista. Tuttavia, anche in questo non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze, perchè il riflesso della grande storia è drammaticamente presente attraverso le personali difficoltà di un re problematico e sensibile. Regia pulita, mai spettacolare ma sempre aderente alla funzionalità della storia.

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Cotola 8/02/11 23:48 - 9052 commenti

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Diciamolo subito: ad impreziosire il film ci pensano le prove superbe di un magnifico terzetto d'attori (Firth-Rush-Bonham Carter). Per il resto la storia è intrigante, ben scritta e raccontata, mentre a mancare è una regia tutto sommato sobria (evita, con merito, scene madri e patetiche) ma priva di quel pizzico di originalità e spessore che avrebbe giovato. Il risultato finale è comunque molto buono: pellicola più che godibile. Delittuoso doppiare film del genere e quindi da vedere rigorosamente in originale.

Rambo90 12/02/11 00:47 - 7701 commenti

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Gioiello del cinema di oggi che riesce a raccontare fatti storici alternando momenti divertenti ad altri di struggente intensità. La sceneggiatura è buona, il regista è bravo a riempire anche i momenti di silenzio che la balbuzie del protagonista crea. Ottimi i due protagonisti, che dimostrano di interagire perfettamente e di essere adatti per le rispettive parti. Quasi commoventi i momenti in cui si capisce che fra il re e Lionel c'è ormai un solido rapporto di amicizia. Da vedere assolutamente.
MEMORABILE: Il primo incontro fra Rush e Firth.

Daniela 12/02/11 11:56 - 12670 commenti

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Bertie, uomo mite, marito e padre affettuoso, soffre di una forma di balbuzie causata da un'infanzia infelice, da una ingrombrante presenza paterna, da compiti gravosi a cui non si può sottrarre. Perché i Windson, come viene detto, non sono una famiglia, sono una Ditta, e le nuove tecnologie pretendono che il capo sappia non solo restare in sella ad un cavallo ma anche parlare ad un microfono. Film eccellente, che riesce a far riflettere su uno snodo essenziale della storia del Novecento attraverso una vicenda privata, avvalendosi di un cast superbo e di una bella confezione.
MEMORABILE: La passeggiata invernale dei due, nel parco avvolto nella nebbia; Il re non comprende cosa dica Hitler, ma osserva che pare dirlo "bene".

Fiezul 14/02/11 16:36 - 25 commenti

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Semmai un po' debole nel crescendo. Però c'è tanta roba in questo film di Tom Hooper: ma chi è? Mi sembra un ottimo regista: la scena di apertura del film con il primo incaglio è straordinaria. Tutto sommato buona la tenuta e l'approfondimento dei personaggi (merito anche dei grandi attori Firth, Carter e Rush, in quest'ordine). Romanzo di formazione dipinto sul quadro storico. Ma l'umore è totally british. L'America di là da venire.

Jandileida 27/02/11 16:57 - 1565 commenti

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"Un re medievale doveva saper andare a cavallo. Noi dobbiamo essere amati": cosi il burbero Giorgio V spronava il figlio per fargli superare la sua balbuzie. Ben altro servirà a Giorgio VI per diventare il re che sfiderà prima se stesso e poi Hitler. L'impostazione del film è compassata, come è giusto che sia, ma al tempo stesso Hooper non si nasconde lasciando trasparire le sue buone capacità registiche e mostrando una fantastica attenzione per il dettaglio. Fantastici alcuni duetti tra Firth e Rush, il vero grande mattatore della pellicola. Bello.

Belfagor 1/03/11 10:23 - 2690 commenti

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Pregevolmente albionico, austero nelle ambientazioni, composto nel mostrare l'intimità della famiglia reale, riesce comunque a trasmettere il profondo senso di disagio e di inquietudine del protagonista e, in seguito, dell'intera nazione in vista della guerra. Al pari dell'evoluzione che Albert dovrà affrontare, è un film giocato su pause, silenzi, esitazioni e persino insulti. Grandi interpretazioni da parte del cast, con Firth e Rush in perfetta sintonia nei loro duetti verbali. Da vedere assolutamente in lingua originale.
MEMORABILE: Il fallimentare discorso nel prologo; i vari esercizi di dizione; "Sono degli idioti" "Sono stati nominati cavalieri" "Allora è ufficiale".

Nando 4/03/11 01:17 - 3816 commenti

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Una storia semplice che narra le vicende di un principe balbuziente che diventerà Re suo malgrado. Si mettono a confronto un principe collerico ma semplice con un fallito attore riciclatosi, con grandi meriti, come logocolloboratore. La narrazione, lievemente lenta inizialmente, regala passaggi emotivamente validi culminanti nel memorabile finale.

Pigro 5/03/11 10:03 - 9672 commenti

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Non è solo questione di volto umano del sovrano, e neanche di lotta di un uomo contro il proprio handicap: la storia vera, che commuove per l'intensa sfida personale del balbuziente Giorgio VI e avvince/diverte per l'amicizia dialettica con il logopedista (entrambi interpretati straordinariamente), è anche quella di un'Inghilterra che sa affrontare con determinazione le crisi e nel momento del bisogno sa raccogliere le proprie forze. Film umano e politico (simbolico) al tempo stesso, diretto con ammirevole raffinatezza visiva.

Harrys 30/03/11 01:22 - 687 commenti

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Appena lo si vede si comprendono i motivi che hanno spinto l'Academy ad assegnarli l'Oscar più ambito: disparate analogie (in termini di retorica) con La vita è bella, con l'aggravante di raccontare una storia che suscita più di qualche perplessità nel voler incorniciare una realtà così (eufemisticamente parlando) distante. È piuttosto triste constatare come un grande regista qual è Tom Hooper (perché il comparto tecnico è realmente mostruoso) sia dovuto scendere a simili compromessi per sbarcare il lunario. Recitazione anglosassone sublime. ***

Ilcassiere 15/03/11 22:04 - 284 commenti

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Forse la pioggia di premi che ha ricevuto è leggermente eccessiva, ma si tratta comunque di un gran bel film in cui si legano ottimamente una precisa ricostruzione ambientale e una profonda descrizione psicologica del protagonista, prigioniero del suo ruolo e delle sue paure, della coraggiosa moglie e del bizarro logopedista. Con una sceneggiatura piuttosto interessante e con le ottime interpretazioni del cast, viene rappresentata molto bene la difficoltà di chi deve necessariamente fare a meno del muro che separa vita pubblica e privata.

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Disorder 25/03/11 10:05 - 1416 commenti

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Davvero un gran bel film. Bertie è il re più umano che si sia mai visto: non tanto per gli atteggiamenti (sempre altezzosi e vagamente snob) quanto per le paure che lo affliggono, i tormenti, le conflittualità familiari che in fondo sono le stesse della gente comune. Anche la regia contribuisce a rendere un'immagine della coppia reale sempre molto "normale". Un plauso anche ai tre protagonisti, veramente in parte ed affiatati.

Saintgifts 1/04/11 23:17 - 4098 commenti

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Sembra eccessivo portare in primo piano la balbuzie di un re, sullo sfondo dell'imminente catastrofe della II Guerra Mondiale. Eppure è proprio attraverso questo "piccolo" problema, vinto, che tutta una nazione, anzi un impero, fa squadra per un'altra vittoria più importante e più dolorosa. Film quasi magistrale, ben realizzato in tutto, interpretazioni, sceneggiatura, fotografia (ottima), scenografie. La regia indulge un po' troppo in primi piani, specie quelli di Rush, ed è eccessiva nelle congratulazioni finali, comunque è un'opera valida.
MEMORABILE: Il divano nella casa del "dottore", appoggiato contro una fantastica parete.

Markus 27/04/11 09:02 - 3690 commenti

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Sarò sincero: detesto i regnanti in genere (gente inutile che gode di privilegi non sudati ma dovuti perché “figli di”). Detto ciò, il film rimane una pellicola di ricostruzione storica ben girata e interpretata con tutti crismi. Palpabili le emozioni e il senso d’imbarazzo del difficile connubio discorsi pubblici-balbuzie di Re Giorgio VI. Ciò che invece infastidisce è che, in definitiva, al Re preme più non balbettare che pensare a quello che sta dichiarando al "suo" popolo, ovverosia che entrano in guerra (sai che pacchia!).

Mdmaster 26/05/11 17:36 - 802 commenti

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Elegantemente confezionato e ben recitato, il film di Hooper è il perfettino candidato all'Oscar che fa contenti tutti e non va a toccare argomenti palesemente scomodi quali la tremenda crisi economica dell'epoca o le simpatie della famiglia reale per i nazisti. Bravi sia gli attori giovani, con tanto di Pearce che continua a confermarsi in grande crescita, sia le vecchie glorie della BBC, tra cui lo splendido Gambon. Insomma, ideale per una visione a cervello spento, deliziosa e piuttosto superficiale.

Ishiwara 29/05/11 12:51 - 214 commenti

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Una bellissima fotografia e due ottimi protagonisti già basterebbero a renderlo un buon film. Si aggiungano una convincente sceneggiatura e una bellissima ricostruzione ambientale, con dialoghi scritti magistralmente. Un buon modo di fare cinema, con professionalità e sentimento. Decisamente non si potrebbe pretendere di più. Molti momenti che si ricordano e alcuni scambi di battute davvero divertenti. Una sorta di strana coppia che funziona alla perfezione. Ottimo il resto del cast, fatta eccezione solo per un Churchill forse eccessivo.
MEMORABILE: Gli scambi di battute alla prima lezione; il dialogo alle prove dell'incoronazione; lo stanzino del discorso nel finale.

Caesars 9/06/11 09:37 - 3794 commenti

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Un bel film, con interpretazioni magistrali sia da parte di Firth che di Rush (senza dimenticare anche la buona prova della Bonham Carter); la sceneggiatura è ben strutturata e riesce a rendere le ansie del futuro re d'Inghilterra e a raccontarci dello strano rapporto che nasce col suo logopedista. Quello che francamente lascia un po' perplessi è la parte finale della pellicola, quando viene data molta più enfasi al fatto che il regnante pronunci correttamente il suo discorso rispetto al contenuto di esso: l'entrata in guerra dell'Inghilterra.

Piero68 2/01/12 16:06 - 2958 commenti

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12 nomination agli Oscar e 4 portati a casa; ben 15 nonimation al BAFTA e 7 portati a casa. E poi una serie interminabile di premi. Tutti ampiamente meritati per questa pellicola che tratta con estremo garbo un pezzo di storia privato (per quanto lo possa essere) della Corona Britannica. Firth e Rush semplicemente dei giganti nelle loro rispettive parti con un Hooper che riesce a trarre il meglio del meglio da una sceneggiatura davvero originale e ben fatta. Non è un capolavoro ma semplicemente Cinema con la C maiuscola (cosa rara di questi tempi...).

Nancy 5/01/12 01:18 - 774 commenti

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Un'ottima regia, tre interpreti sensazionali (l'Oscar di Firth, dopo tante prove così così, è indubbiamente meritato!), una fotografia sobria in perfetta armonia con l'ambientazione pre-bellica e con lo stile informale del logopedista Logue, un'ottima e delicata colonna sonora a piano, che ci suona come un accompagnamento e non come un acme drammatico. La sceneggiatura è schietta e con un umorismo british che fa sempre molto divertire chi scrive. Il protagonista ci viene presentato come molto snob e con poche tinte buoniste, il che è apprezzabile.
MEMORABILE: Le chiacchierate Logue-Bertie infarcite di sarcasmo british.

Tarabas 11/01/12 18:14 - 1878 commenti

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Un film sulla balbuzie. Cheppalle. Un film inglese, in costume, sulla balbuzie. È uno scherzo? No, è un gioiello. La storia del Duca di York (poi Re Giorgio VI) e del terapista che lo aiutò a superare il suo disturbo è un gioiello di recitazione, dai due protagonisti ai comprimari. Finissimo nella scrittura e nell'ambientazione, racconta la prima Royal Family della modernità prima e durante la II guerra con uso saggio di diversi registri. Non è un caso, credo, il peso specifico del ruolo della amatissima Queen Mum. Superlativo Firth. Monarchico con sentimento.
MEMORABILE: Logue: "Surely a prince's brain knows what its mouth is doing". Bertie: "You're not well acquainted with princes, are you?"

Mtine 22/01/12 19:40 - 224 commenti

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Il film è ben interpretato e gode di gustosi dialoghi, ma ciò non nasconde un certo vuoto di fondo, dovuto principalmente a un soggetto incredibilmente povero. Per questa ragione alcuni momenti del film risultano lenti e stucchevoli e una regia troppo attenta a trovare l'inquadratura raffinata o l'elemento suggestivo a discapito della storia di certo non migliora il risultato finale. La pellicola è tutto sommato piacevole, ma di certo non meritevole della vagonata di oscar con cui è stata premiata.

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MAOraNza 24/01/12 14:32 - 244 commenti

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Un film garbato, ordinato, sobrio, molto british in tutta la confezione ma che deve la sua fortuna a due mostruosi protagonisti, la coppia Firth/Rush assolutamente giganteschi. Una pellicola lenta, ma non noiosa, discretamente doppiata anche vista la natura stessa del soggetto. Una storia che pare inventata di sana pianta e che invece è tutta vera, semmai romanzata in alcuni dettagli, ma assolutamente conforme alla realtà. Quello che in gergo si dice "grande esempio di cinema". Bella fotografia, buona regia. Da vedere assolutamente.

Cloack 77 7/07/12 11:27 - 547 commenti

I gusti di Cloack 77

Ottima sceneggiatura: solida, semplice, ma non banale, anzi profonda nello scavare fin dentro alle certezze dei due protagonisti, nei loro difetti, nelle loro debolezze e differenze apparentemente insormontabili e "realmente" incolmabili. Buona regia, di mano ferma, presente, non invadente, ma neppure soverchiata dalle interpretazioni; insomma per un film statico, senza azione e con un fulcro come la balbuzie, una prova davvero viva.

Luchi78 20/08/12 14:37 - 1521 commenti

I gusti di Luchi78

Forte delle interpretazioni di Colin Firth e Geoffrey Rush, Il discorso del Re non può annoiare tantomeno deludere. È una bella storia che aumenta la presa dell'opinione popolare sulla famiglia reale britannica e che la stessa attuale regina ha apprezzato per veridicità storica e morale. Hooper ha avuto il pregio di rappresentare il legame di amicizia nascente tra il re e il suo logopedista, trascinando la famiglia reale tra le mura scorticate e spoglie di un qualsiasi cittadino dell'impero britannico, senza cadere però nel banale.
MEMORABILE: Il discorso della dichiarazione di guerra alla Germania.

Herrkinski 10/10/12 12:19 - 8119 commenti

I gusti di Herrkinski

Un soggetto tutto sommato interessante e inedito, per questo film in tutto e per tutto molto british. La regia di Hooper, per quanto corretta e molto sobria, rimane abbastanza anonima, tuttavia il film è ampiamente riscattato dalle prove del cast, su tutti i due protagonisti: eccellente Firth, a suo agio nel ruolo e meritevole dell'Oscar ricevuto, ma notevole anche Rush, espressivo come pochi e perfetto per la parte. I momenti in cui interagiscono sono certamente i migliori del film, per il resto qualche lungaggine di troppo. Un buon film.

Lupoprezzo 4/11/12 17:05 - 635 commenti

I gusti di Lupoprezzo

L'importanza della parola in un secolo che fa degli affabulatori del verbo i veri condottieri. Conta l'apparenza, in superficie (e lì il film resta). Tom Hopper ha stile da vendere e si vede; i due protagonisti (soprattutto Geoffrey Rush) hanno la recitazione nel sangue, ma la passerella che conduce agli oscar pretende un soggetto di scarso interesse, semplice quanto poco approfondito e che non scontenti nessuno, mentre sullo sfondo echeggiano ben altre avvisaglie e priorità storiche. A mio modesto avviso una pellicola sopravvalutata.

Fabbiu 14/03/13 00:30 - 2146 commenti

I gusti di Fabbiu

Un bel film, ma senza guizzi di genio o particolarità rappresentative nell'esposizione del soggetto; che è di per sé originale e interessante, ma se non fosse stato interpretato da bravi attori probabilmente sarebbe stato presto dimenticato; buona fotografia e in ogni caso un film complessivamente piacevole.

Coyote 24/04/13 16:38 - 185 commenti

I gusti di Coyote

Non sono particolarmente appassionato alle vicende della nobiltà inglese, tuttavia devo ammettere che questo film riesce a coinvolgere lo spettatore in modo inatteso. All’inizio è un po’ lento, poi via via acquista intensità fino al discorso che chiude il sipario, da brividi anche grazie alla splendida recitazione dei due protagonisti. Nel finale parte anche l’Imperatore di Beethoven, ma più che a un’opera celebrativa della monarchia siamo di fronte al racconto di un’amicizia e dei tormenti di un uomo di potere. Riuscito.

Modo 11/05/13 22:53 - 949 commenti

I gusti di Modo

Ottimo film dalle atmosfere degne della storia "reale" che racconta. Molto riusciti gli interni delle location e superba la prova di Firth e Rush. Trovo il tutto ben riuscito senza eccessi sfarzosi o colpi di scena ecclatanti. Una storia vera raccontata con stile e delicatezza.

Enzus79 7/12/14 11:29 - 2901 commenti

I gusti di Enzus79

Buon film, niente di eccezionale. Tratto da una storia vera. Poteva risultare meno che interessante, invece grazie a un duo di attori davvero in gran forma, Colin Firth (meritato l'Oscar) e (soprattutto) Geoffrey Rush risulta coinvolgente. Buona la regia di Tom Hooper, che del genere è uno dei maggiori esperti.

Giacomovie 27/10/15 01:54 - 1398 commenti

I gusti di Giacomovie

Il discorso è semplice: altre pellicole migliori di questa non sono arrivate al riconoscimento del premio Oscar come miglior film, ma questo non significa che il film non sia valido. È la vera storia dei problemi di balbuzie di re Giorgio VI (1895-1952) e del legame d’amicizia che sorse col suo logopedista. Il percorso terapeutico del sovrano è esposto in modo da suscitare interesse, ma al soggetto di partenza manca quell’articolazione tematica che rende un film completo, lasciando spazio alla sola e solita cura britannica nella confezione.

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Il ferrini 16/02/16 01:03 - 2360 commenti

I gusti di Il ferrini

Sceneggiatura solida, basata su un soggetto interessante e assai particolare. Colin Firth offre un'ottima prova, così come il "terapista" Geoffrey Rush. I dialoghi sono brillanti e molte sono le scene divertenti, ferma restante un'apprezzabile eleganza di fondo che esalta il tipico humor inglese della pellicola. Tom Hooper è bravissimo a non rendere il protagonista il solito cliché da commiserare (percorso semplice e ruffiano), ma anzi ne esaltà la caparbietà, l'orgoglio, perfino l'aggressività, restituendocelo vero. Consigliato.

Magi94 25/11/17 17:22 - 954 commenti

I gusti di Magi94

La cosa davvero notevole è come una vicenda che normalmente mi avrebbe solo suscitato tedio o scetticismo venga invece raccontata in un film avvincente, interessante e che dice con classe tutto quel che bisognava dire. Colin Firth è certamente bravo ma il mio preferito rimane Geoffrey Rush, perfetto nella parte del simpatico e paziente logopedista. Il regista riesce ad alternare drammaticità storica a toni da commedia, nonché incredibilmente a farmi apprezzare un simile soggetto (ho difficilmente simpatie monarchiche in qualsiasi nazione).

Muttl19741 31/08/18 12:31 - 164 commenti

I gusti di Muttl19741

Film biografico molto ben riuscito: la fotografia e la scenografia, così come i costumi, sono curati nel minimo dettaglio. La parete incrostata che fa da sfondo al luogo di lavoro del logopedista Logue sembra un quadro impressionista. Inutile parlare dell'abilità degli attori, della loro splendida capacità di raccontare la storia emozionando a ogni sguardo.

Bubobubo 20/10/18 19:15 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Quando ci si chiede se una minuzia, un germe narrativamente insignificante possa servire da pretesto per la costruzione di un grande film, ci si dovrebbe rispondere con questo affresco in costume di Hooper, la cui accuratezza storica è seconda solo alle magistrali interpretazioni di un cast d'altissimo livello. La trama, allora: un effetto farfalla che, tra rimossi psicologici e implicazioni politiche (la guerra alle porte, i fantasmi di Edoardo) provoca un tornado di eventi consequenziali e ne è da essi a sua volta rimodellato. Una sorpresa!
MEMORABILE: Balbuzie e turpiloquio.

Lou 14/11/18 18:26 - 1121 commenti

I gusti di Lou

La particolare vicenda privata di Re Giorgio VI, il "balbuziente", accompagna la coraggiosa entrata in guerra dell'Inghilterra. Un film curioso e raffinato, ma anche un classico caso in cui sono gli attori a fare la differenza: il soggetto è intrigante ma esile, la regia senza acuti, mentre la coppia Firth/Rush riesce a esprimere un superbo spettacolo di recitazione.

Xamini 10/02/19 20:21 - 1253 commenti

I gusti di Xamini

Il bel racconto dell'ennesima sfaccettatura di un momento particolarmente delicato della storia moderna: Hitler e il tema della guerra fanno tuttavia da sfondo alla vicenda, caricandola della necessaria tensione. A muoversi nei panni del (futuro) re Carlo VI e del suo logopedista, un Firth e un Rush d'eccellenza (numerosi i premi vinti dalla pellicola), che riescono a ben rappresentare l'uno tutto il timore della responsabilità, l'altro il polso fermo di una guida. La bellezza dell'opera è in gran parte merito loro.
MEMORABILE: Il disco con la registrazione; il momento del discorso.

B. Legnani 16/03/19 22:27 - 5533 commenti

I gusti di B. Legnani

Film molto britannico, che funziona egregiamente, sia nei grandi momenti, sia nelle piccole cose. Merito di recitazioni impeccabili (con i tre protagonisti davvero lodevoli), condotte da una regìa sobria, mai invadente, che non si esibisce in guizzi inutili, ma che saggiamente si limita ad accompagnare i personaggi. Umorismo britannico a piene mani, talora di rara finezza, talora con tocchi non composti, ma simpaticamente sorprendenti (la moglie del logopedista che chiede se le Loro Altezze Reali si fermano a cena...). Claire Bloom è la Regina Madre. Molto notevole.
MEMORABILE: La moglie del logopedista realizza con stupore che quella che ha trovato nel suo tinello è la moglie del Re.

Paulaster 3/09/20 10:48 - 4425 commenti

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Il futuro re d'Inghilterra Giorgio VI affronta i suoi problemi di balbuzie. Sceneggiatura che cerca di metterla sul lato privato prima e di diventare poi più storiografica quando affronta il lato bellico. Nel mezzo la presenza ingombrante di Wallis Simpson sembra solo un pretesto per alleggerire il clima reale. Coppia protagonista che si spalleggia con equilibrio (sebbene l'Oscar sia andato al solo Firth) e con buoni scambi dialettici, oltre ai famosi discorsi pubblici. Fotografia dai toni saturi sul blu (un peccato visto il buono sforzo di ricreare gli ambienti dell'epoca).
MEMORABILE: Gli esercizi fisici; La registrazione del disco; Le parolacce; Le immagini dell'incoronazione.

Magerehein 13/12/22 14:17 - 1005 commenti

I gusti di Magerehein

Prodotto decisamente "british", soprattutto per la componente umoristica presente (quello humour talvolta caustico ma sempre piacevole da ascoltare). Membro balbuziente della famiglia reale verrà preso in cura da un terapeuta non convenzionale, mentre sullo sfondo aleggia l'ombra di una sua nomina a re; al netto della prevedibile evoluzione la storia riesce a non essere mai noiosa (mica facile partendo da una simile idea), complice un duo di protagonisti che funziona benissimo (Firth dà una delle sue prove migliori), piace e intrattiene. Film saggiamente costruito e notevole.
MEMORABILE: Il discorso finale del re, che attesta il successo della terapia.
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  • Discussione Cotola • 28/02/11 19:50
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Io trovo abbastanza sorprendente che non ci sia
    stato il bis per Goffrey Rush. Una bella prova,
    cui hanno preferito Bale.
  • Discussione Jandileida • 28/02/11 20:43
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Mi unisco allo stupore di Cotola
  • Discussione Didda23 • 2/03/11 19:58
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Alla fine non c'è dubbio agli americani premiano attori che impersonificano personaggi
    solo negli ultimi anni:
    Sean Penn per Milk
    Colin Firth per il discorso del re
    Forest Whitaker per L'ultimo re di Scozia
    Philip Seymour Hoffman per Truman Capote-A sangue freddo
    Jamie Foxx per Ray
    Per quanto riguarda Rush è un grandissimo attore e meritava l'Oscar,però Bale non ha rubato nulla.E' un attore che si impegna moltissimo dentro e fuori dal set e non si fa problemi ad alterare il suo stato fisico (basti pensare al dimagrimento per L'uomo senza sonno e ai muscoli che ha dovuto sviluppare per i film di Nolan).Attore a tutto tondo,credo che sia uno dei migliori della sua generazione.
  • Discussione Jandileida • 2/03/11 20:12
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Didda23 ebbe a dire:

    Per quanto riguarda Rush è un grandissimo attore e meritava l'Oscar,però Bale non ha rubato nulla.E' un attore che si impegna moltissimo dentro e fuori dal set e non si fa problemi ad alterare il suo stato fisico (basti pensare al dimagrimento per L'uomo senza sonno e ai muscoli che ha dovuto sviluppare per i film di Nolan).Attore a tutto tondo,credo che sia uno dei migliori della sua generazione.


    Il film in questione (The fighter) non l'ho visto,ma concordo sul fatto che Bale sia un bravo attore sempre molto intenso e con una fantastica voce roca.

    Pero Rush nel Discorso è stato veramente un grande,secondo me meglio di Firth
    Ultima modifica: 2/03/11 20:13 da Jandileida
  • Musiche Columbo • 13/03/11 10:38
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Tutto Beethoven alla fine del film: prima, durante il discorso del re, il II movimento, Allegretto, della Settima Sinfonia; poi, il II movimento, Adagio un poco mosso, del Quinto Concerto per pianoforte e orchestra, noto come "Imperatore".

    Temi tra l'altro usatissimi, nel cinema, ma tant'è...
    Ultima modifica: 13/03/11 10:39 da Columbo
  • Curiosità Cotola • 7/05/11 00:21
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    David di Donatello come miglior film europeo.
  • Homevideo Galbo • 26/05/11 07:03
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Disponibile sia in Blu Ray che in DVD (doppio) con i seguenti extra:

    Guerra di Parole - Making of
    Dietro le quinte
    Interviste
    Rirpoduzione fotografica di un poster dell'epoca
  • Discussione Raremirko • 22/06/18 21:54
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Hooper sa far film emozionanti e tecnicamente impeccabili, e di suo ho visto quasi tutto; riprova ne è questo Discorso del Re.

    Mai una sbavatura, interpreti eccezionali (si, credo anche io che, tra tutti, spicchi Rush), 4 Oscar importanti.


    Pacato, elegante, fine, trovo il coraggio di dire che, almeno dal punto di vista produttivo, mi mancheranno i film prodotti dai Weinstein.


    Barbareschi ne fece una versione teatrale.
  • Discussione B. Legnani • 16/03/19 22:28
    Pianificazione e progetti - 14974 interventi
    Il genere mi pare più BIOGRAFICO, che DRAMMATICO.
  • Discussione Zender • 17/03/19 09:17
    Capo scrivano - 19 interventi
    Mah non saprei. Nel senso che se ricordo bene si parla solo di una piccola parte della vita di un personaggio realmente esistito. A quel punto rischieremmo di cambiare in biografico un mucchio di film. Ma forse ricordo male.