Abbiamo visto squali assassini di venti metri, formiche e termiti sovradimensionate, topi che assalgono in massa, api letali e addirittura tulli insieme appassionatamente ne IL CIBO DEGLI DEGLI DEI. Mancavano giusto i conigli, ma ecco la Metro-Goldwyn-Meyer che con questo NIGHT OF THE LEPUS ("La notte dei leprotti", nel delirante titolo originale) rimedia alla lacuna e conigli giganti dall'appetito sviluppato scorrazzano indisturbati per l'America dilaniando e sbranando le loro vittime. Parrebbe la trama del solito film trash girato con due dollari, invece qui c'è un cast che s'impegna seriamente, per rendere...Leggi tutto la cosa credibile. C'è addirittura la Janet Leigh di PSYCO, tra gli attori, e l'intenzione, almeno inizialmente, sembrava quella di confezionare un prodotto alla FASE IV: DISTRUZIONE TERRA, magari leggermente meno "scientifico". Basta una mezz'oretta, però, e la risata non è più trattenibile: vedere simili coniglioni incastrarsi nelle gallerie, spaccare finestre, azzannare come tigri, è davvero troppo. Oltretutto gli effetti speciali sono penosi: se si esclude qualche ponticello e qualche stradina ricostruiti in miniatura per far apparire grandi i leprottoni, il resto sono solo giochi di primi piani falsati, fotomontaggi dozzinali e uomini ricoperti di peluche pronti a saltare addosso ai propri simili sputando sangue finto. Non c'è una sola inquadratura in cui questi poveri leprotti sembrino veramente più grandi di quello che sono, e quindi di far paura con loro non se ne parla, nonostante le musiche minacciose. Il finale con grigliata di conigli assortiti è delirante.
E questa volta signori e signore tocca ai conigli (di proporzioni abnormi) uccidere chiunque sia sulla loro strada. Janet Leigh e Stuart Whitman sono i bravissimi protagonisti del sudetto film prodotto dalla Mgm e oramai diventato un cult. La confezione è accurata, gli effetti convincono, per gli appassionati assolutamente da non perdere.
Il cast, tecnico ed attoriale, cerca di dare un barlume di dignità e professionalità (comunque superiore alla media) ad un film che, purtroppo, presenta una storia abbastanza risibile. Stavolta, infatti, ad attaccare i malcapitati di turno sono conigli giganti che, ovviamente, sono il frutto di un esperimento sfuggito alle mani dei suoi ideatori. Non bruttissimo ma la regia è piuttosto scialba, il ritmo è troppo dilatato e la tensione latita; gli effetti speciali sono inesistenti o quasi, mentre si salvano gli attori.
Animali assassini: ma quelli più inadatti che si poteva selezionare in natura. Ciò premesso, e fatto l'appunto - indispensabile - della datazione cui la pellicola soffre (soprattutto sul versante effetti speciali) le buone intenzioni, lapalissiane sin dalla presenza di Janet Leigh nel cast, còzzano contro una storia poco credibile e destinata a scatenare buon umore (più che terrore) nello spaesato spettatore: costretto a chiedersi, in questo unico (più che raro) caso se, forse, non stia visionando un film sotto effetto di qualche allucinogeno.
Beh, tanto di cappello e non uno a cilindro da cui estrapolare improbabili conigli giganti, ma uno da sceriffo o da marshall. Qui siamo nel ridicolo, nel trash più genuino e l'anzianità del film e la pochezza di fx non può esser motivo di mitigazione della sua inguardabilità. La sceneggiatura sembra fatta fra un bicchiere di whisky e l'altro e solo un "geniale" epilogo, forse, si salva! Lasciate perdere questi terrificanti animali assassini!
Coniglihorror sciocchezza con protagonisti pelosi e dal musetto simpatico, che non spaventerebbero nessuno. Inutile ingigantirli e fingere che siano aggressivi: fanno quasi sempre tenerezza, soprattutto quando li ammassano (poverini) quasi uno sull'altro per far vedere che attaccano ferocemente calpestando e mordendo. Naturalmente, ci sono di mezzo degli esperimenti...ma con tutti gli animali in giro, proprio i conigli? E poi, che rumore fanno quando si muovono?! Boing boing boing. Saltare oltre.
MEMORABILE: Il ragazzino che vuole tenere il suo coniglio preferito, giurando che è buono (da piegarsi).
Nel filone degli animali assassini sicuramente uno dei più memorabili, se non altro per la bizzarria degli animali protagonisti: conigli giganti! Detto così può sembrare puro trash; invece regista, interpreti (con dei convincenti Leigh e Whitman) e produzione sono di buon livello, salvando il film dal ridicolo involontario (pur essendo costantemente in bilico). Abbastanza truculento per l'epoca, nonchè dotato di SPFX economici ma resi credibili da un buon lavoro di montaggio e ripresa. Bella l'ambientazione dell'Arizona rurale, quasi da western.
Non vorrei parlarne male, ma proprio non ci riesco! Di una comicità e di una scelleratezza assoluti! Forse l'eco vegeange più assurdo e demenziale che mente umana abbia mai concepito. Conigli giganti e già qui... ma vederlo è un'esperienza indimenticabikle, ci si sbellica più che nelle gag di Benny Hill! Ammiro il coraggio di chi è riuscito a portare sullo schermo una roba del genere, che posso capire sulle tavole di Mad, ma addirittura al cinema... Ignobile come "animal attack", ma monumento per eccelenza della risata involontaria.
MEMORABILE: I coniglioni alle prese con le rotaie della ferrovia "eletrizzate".
Conigli assassini dai dentoni affilati crescono a dismisura minacciando seriamente una quieta cittadina americana. Trash-horror da patiti del genere, con effetti speciali che diventano effetti collaterali. In più la Hitch-star Janet Leigh oramai sul viale del tramonto, ma che si ricuce una presenza più che dignitosa. Direi mitico, senza dubbio alcuno...
Occasione sprecata di portare sullo schermo una storia realmente accaduta in Australia (vedasi l'inizio), il limite del film non risiede tanto nella storia o nel cast (bravi Whitman, la Leigh e Calhoun) quanto nella scelta degli animali assassini (conigli giganteschi???). Va da sé che l'insolita ambientazione western fa raggiungere al film una stentata sufficienza, ma si può tranquillamente perdere.
Partiamo dalla premessa che il film non è girato male; anzi, la prima parte riesce a costruire una certa atmosfera, anche grazie al buon cast (su tutti Calhoun). I problemi arrivano quando i "mostri" vengono palesati e insomma... sono conigli giganti... non riescono in alcun modo a far paura, nonostante la confezione passabile e qualche discreto effetto. Il problema è lì, nell'assunto di base, bizzarro e originale ma anche fallimentare. Rimane sicuramente un cult a suo modo, da vedere per sfizio.
Negli anni '70 il genere animali assassini imperò e tra i tanti animali in rivolta contro l'uomo qui abbiamo i conigli, giganti e feroci come tigri. La notte della lepre (questo il titolo originale) guarda addirittura più ai classici anni 50 con uno schema identico a quello di Assalto alla Terra (il deserto, l'esperimento, gli attacchi singoli, la detection. l'esercito). Sempre a un pelo dal ridicolo involontario, con le torme di coniglioni che si muovono a rallentatore, è comunque meno raffazzonato di cose come Il cibo degli dei, con alcune scene efficaci.
MEMORABILE: La grotta nido dei coniglioni giganti; Gli attacchi sanguinari dei conigli; Arrosto di coniglio sui binari elettrificati (vabbè...).
C'è da chiedersi come, nel vortice dell'eco-vengeance anni '70, si sia arrivati all'idea di trasformare in mortale minaccia dei conigli senza buttare il tutto in parodia. È un fatto che il film si prenda sul serio e sia condotto con una certa cura, pur restando nell'ambito del low-budget. Il cast è d'impatto e la regia corretta. Il trash esonda all'apparire dei lepori giganti, che, tralasciando qualche bizzarro ed efficace primo piano sui musi bavosi, come mostri ziganti proprio non sono credibili. Film sciocco, poveristico, ma divertente.
MEMORABILE: I ridicoli costumi indossati da attori per simulare gli attacchi; I modellini (ben fatti) in mezzo cui si muovono i conigli "giganti"; Il sottofinale.
Gli animali assassini vanno scelti con cura: non devono essere né piccoli né batuffolosi. Inutile poi ingigantirli con mezzucci: sempre ai batuffolini si penserà. Quando uno dei protagonisti dice: "Un branco di conigli inferociti sta attaccando la città" l'effetto è, quindi, inevitabilmente ridicolo (anche perché, alla fine, questi peluche li fanno arrosto). Il film risulta, per il resto, di dignitoso mestiere, con discreti caratteristi e una Leigh pleonastica. Solo per filocatastrofisti.
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Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Appuntamento con il brivido", 8 dicembre 1985) di La notte della lunga paura:
Dvd Sinister (Restaurato in hd) disponibile dal 09/08/2019.
DiscussioneZender • 6/06/19 09:36 Capo scrivano - 48949 interventi
Do notizia di un aka alternativo del film e relativo manifesto (a quanto mi risulta poi mai utilizzato), con cui si voleva evidentemente rendere più esplicita la minaccia mantenendo la notte come ideale momento del climax (rispettando anche il titolo originale):
Racchiude il vero spirito del Davinotti, che con il tempo è cresciuto e ha snaturato la sua identità. Io rimpiango le fresh news e le meravigliose feste di benvenuto sparse in tutto il mondo
Ah ah ah ah ah ah ah sarebbe stato davvero un aka spettacolare.
Già lo vedo strillato sulle guide tv degli anni 80 accanto a un'emittente locale di quelle che fanno sbavare me Schrammy e Buione...
Zender ebbe a dire: Do notizia di un aka alternativo del film e relativo manifesto (a quanto mi risulta poi mai utilizzato), con cui si voleva evidentemente rendere più esplicita la minaccia mantenendo la notte come ideale momento del climax (rispettando anche il titolo originale):
Beh, questo sarebbe stato un titolo stra-to-sfe-ri-co (e persino più corretto di quello originale in inglese, dal momento che i protagonisti sono appunto coniglioni mutanti e non lepri del genere Lepus).