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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

C'è modo e modo di scoprire che tua moglie ti fa le corna. Quello di Ben (Ducret) è forse il peggiore: durante un party in azienda, dalle casse collegate a un microfono lasciato inavvertitamente acceso nell'ufficio del capo, tutti la sentono amoreggiare con quest'ultimo fino ai fatidici rantoli. In aggiunta, quando il poveretto si aspetta che lei chieda scusa, riceve in cambio solo la richiesta di divorzio. Naturale sentirsi a pezzi. Fortunatamente Ben trova una spalla su cui piangere in un vecchio amico, Patrick (Demaison), fresco di divorzio pure lui. Ricchissimo, vive in una gigantesca, lussuosa villa con piscina e lo ospita volentieri. Lo incoraggia, gli spiega che c'è...Leggi tutto un solo animale monogamo in natura, il punguino. Mica vorremo sentirci come lui, no? E allora ecco l'idea: un club di divorziati che si riunisce nella villa dandosi alla pazza gioia: feste, bagni, musica... e con musica qui s'intende soprattutto la Kool and the Gang, glorioso gruppo dei Settanta (anche se è soprattutto negli Ottanta che hanno ottenuto i maggiori successi). Sono i loro classici a fare da colonna sonora principale, da "Cherish" a "Ladies Night", da "Joanna" a "Celebration", cantata live nel finale in qualità di ospiti inattesi a un party! Anche grazie alla loro musica l'amicizia tra Ben e la bella Marion (Anglade) si cementa: sposata e divorziata pure lei (lo sono quasi tutti, nel film), conosciuta a un appuntamento di lavoro (Ben è agente immobiliare), Marion è la nuova vita forse, dopo qualche esperienza non troppe felice con amanti occasionali. Da qui una serie di incontri rocamboleschi, di telefonate con la ex, di invidie e gelosie, di ripensamenti che seguono uno schema piuttosto logoro così come il film in fondo, che non riesce a trovare sviluppi degni cui agganciarsi per prendere definitivamente forma. Già l'idea del club è studiata male: in fondo si tratta semplicemente di persone sole che si ritrovano a casa di un amico per passare il tempo, mentre le ultime commedie francesi avevano saputo stupirci articolandole in modo più originale e creativo, certe trovate. Qui si prosegue precipitando più volte nella farsa grossolana (si pensi agli incontri col lemure dispettoso, roba da cartoon, con tanto di dito medio alzato dell'animale nel finale), ci si affida a gag poverissime (la Ferrari da non toccare che finirà inevitabilmente fracassata) e a viaggi di Ben da un appuntamento all'altro per gestire la disgraziata contemporaneità degli stessi (e qui torna in mente addirittura il Pozzetto di LUNA DI MIELE IN TRE). Poco sfruttata la mimica di Ducret, che funziona al meglio solo negli scatti dell'autovelox (certe espressioni sono effettivamente esilaranti), deludenti gli altri tranne forse il mezzo matto che gioca a Mario Bros e s'imbestialisce quando lo interrompono. Il tutto per poi confluire nel solito finale consolatorio di maniera, che ci si sarebbe volentieri risparmiati. E' evidente come non tutte le ciambelle francesi riescano col buco e chissà, magari la cosa potrà in parte consolare il nostro cinema...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/03/21 DAL DAVINOTTI
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Markus 27/03/21 17:32 - 3738 commenti

I gusti di Markus

Da un divorzio di un quarantenne per corna ricevute a uno strampalato club per persone affette da tale destino. Una commedia spensierata e scorrevolissima, dettata però da un perenne pressapochismo e da messe in scena che hanno tutte il sapore del già visto. Un film che ha il suo fondamento nella sola leggerezza, nel non facile valore del disimpegno che non scade nel volgare, ma dal cinema francese è sempre lecito attendere un guizzo di creatività che in questo racconto manca del tutto.

Pinhead80 5/08/21 01:58 - 5195 commenti

I gusti di Pinhead80

Un uomo follemente innamorato della propria moglie scopre il tradimento di quest'ultima in modo alquanto grottesco. Cercherà il riscatto sociale con l'aiuto di un amico. Commedia francese appena sufficiente che pesca da tutto lo scibile del già visto e lo reimposta in funzione di una comicità all'acqua di rose. La parte sentimentale, seppur scontata, funziona perché i personaggi sono credibili. La parte relativa alle gag stanca dopo poco e la cricca del club dei divorziati non convince per niente. Per una serata all'insegna del disimpegno senza pretese può andare bene.

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