Note: Il protagonista del film è lo stesso Jesus Quintana presente ne "Il grande Lebowski" (1998), mentre la trama riprende quella de "I santissimi" (1974).
Turturro torna a vestire i panni del giocatore di bocce Jesus Quintana ma sarebbe sbagliato aspettarsi un vero spin-off della pellicola di culto dei fratelli Coen, dato che i vagabondaggi oltre i confini della legge di lui e dei suoi due amici ricalcano quelli di una vecchia commedia francese di grande successo, mentre il bowling c'entra poco, a parte una breve sequenza che si conclude con un tango e uno sberleffo. In comune con il film dei Coen c'è piuttosto l'ironica leggerezza ed una vena di malinconia fatalista che trova personificazione nel bel personaggio interpretato da Susan Sarandon.
Jesus Quintana esce di prigione. Turturro riprende il personaggio de Il grande Lebowski e narra una sequela di scorribande senza costrutto. La sceneggiatura vive solo di reiterati furti d'auto e qualche incontro. La Tautou è l'unica che prova a fare qualcosa ma i suoi dialoghi parlano esclusivamente di orgasmi; la Sarandon è al limite del malinconico. L'unica scena che si aspetta con curiosità è il protagonista al bowling: puntualmente arriva il momento, ma poteva inserirsi almeno in un torneo.
MEMORABILE: La Tautou che riesce a sbloccarsi; L'incontro con l'uomo della sicurezza.
Uno dei personaggi più riusciti del film dei Coen torna in un film che è una via di mezzo tra un sequel e un remake. Convincono la caratterizzazione del personaggio, oltre che la raffinata e spassosa interpretazione di Turturro che incarna Jesus alla perfezione e che trova un ottimo partner in Bobby Cannavale, meno la trama poco organica e più fatta di momenti assemblati e il deludente personaggio della Tautou. Ottima invece la breve prova della Sarandon.
Mediocre spin off del bellissimo Grande Lebowski. Tutte le aspettative vengono deluse, non tanto per il personaggio di Jesus, che comunque rimane simpatico quanto grottesco, quanto per le vicissitudini che passano lui e la sua compagnia: un on the road privo di entusiasmo e che rasenta una banalità che dà quasi fastidio. Non ci si annoia, almeno. Oltre Turturro da ricordare anche un convincente Cannavale.
Quello che era preannunciato come il seguito del Grande Lebowski è in realtà uno spin-off su Jesus Quintana che non ha nulla a che vedere con il film originale in tutti i sensi, sia come storia che come qualità. Turturro, qui anche dietro alla macchina da presa, non riesce a ricreare le atmosfere pulp necessarie a rendere il film un cult. L'opera è sgangheratissima e praticamente non ha nessun nesso logico. L'unica nota positiva è la partecipazione di Susan Sarandon, che ci regala un personaggio emotivamente potentissimo che si eleva dalla mediocrità del contorno. Deludente.
MEMORABILE: I minuti di pellicola in cui è presente in scena la sempre bellissima Susan Sarandon.
John Turturro HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneDaniela • 5/02/20 01:37 Gran Burattinaio - 5942 interventi
Film dalla genesi singolare che ne complica la catalogazione: difficile infatti stabilire se vada considerato prevalentemente uno spin-off oppure un remake. Ho citato entrambi i film di riferimento nella nota.
Turturro si autodirige riprendendo un personaggio che ha certo molto amato ma il collegamento diretto con il film dei fratelli Coen credo possa aver ingenerato un equivoco, forse alla base della mediocre accoglienza da parte del pubblico.
Chi si aspettava uno spin-off del Grande Lebowsky può infatti restare perplesso dalla piega che prende la trama, soprattutto quando diventa evidente che si tratta di un libero remake di una commedia francese trapiantata negli USA e con personaggi più invecchiati rispetto agli originali Gérard Depardieu, Patrick Dewaere e Miou-Miou de I santissimi.
Stavo per vederlo stasera. Gli darò un'occhiata comunque ma temo che il richiamo al Grande Lebowski sia più uno specchietto per le allodole e il divertimento sia limitato...
Grazie Dani, non avevo idea che il film fosse un remake non dichiarato de "I santissimi".
DiscussioneDaniela • 5/02/20 10:20 Gran Burattinaio - 5942 interventi
Caesars ebbe a dire: Grazie Dani, non avevo idea che il film fosse un remake non dichiarato de "I santissimi".
Anche io non ne avevo idea, per cui, quando ad un certo punto durante la visione mi si è affacciato il ricordo di quel film francese che ho visto molti anni fa (ho comunque intenzione a rivederlo a giorni per un "rinfresco"), la cosa mi ha lasciato piuttosto perplessa.
Però a film finito sono andata a vedere la scheda su IMDB e lì è indicata la doppia ispirazione del soggetto: fratelli Coen e Bertrand Blier.
DiscussioneDaniela • 5/02/20 10:28 Gran Burattinaio - 5942 interventi
Herrkinski ebbe a dire: Stavo per vederlo stasera. Gli darò un'occhiata comunque ma temo che il richiamo al Grande Lebowski sia più uno specchietto per le allodole e il divertimento sia limitato...
Diciamo che non è il film che mi aspettavo, però l'ho trovato comunque gradevolmente ironico.
Non credo che Turturro abbia ripreso il personaggio per utilizzarlo come specchietto per le allodole. Nonostante fosse stato un ruolo limitato quanto a minutaggio, aveva manifestato da molto tempo il suo desiderio di riportarlo sullo schermo, tanto che ad un certo punto ha deciso di auto-dirigersi.