Prendi i soldi e scappa - Film (1969)

Prendi i soldi e scappa

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Notevole esordio registico per Woody Allen (ma il film arrivò in Italia solo dopo il buon successo de IL DITTATORE DELLO STATO LIBERO DI BANANAS). Non tanto per la qualità delle gag (Allen farà molto meglio in seguito) quanto per l'originalità della proposta. Woody monta il film come un complesso intrecciarsi di flashback e interviste a conoscenti e parenti di Virgil (il protagonista, un buffo omino sempre dentro e fuori dal carcere per via di rapine quasi sempre finite male), preparando già la formula vincente del futuro capolavoro ZELIG. Ne esce il ritratto di...Leggi tutto un uomo maldestro e simpatico, che è poi ovviamente il ritratto del Woody Allen cinematografico. Insomma, già troviamo in TAKE THE MONEY AND RUN gran parte delle caratteristiche che contribuiranno a creare il fenomeno Woody Allen. E quindi, considerato che si tratta della sua opera d'esordio, non è poco. Purtroppo non ha ancora la capacità di selezionare le battute migliori del repertorio, evidentemente; così il film è discontinuo, zeppo di gag imbarazzanti e non riuscite. Soprattutto nella prima parte c'è ben poco da ridere e, nonostante già si apprezzi la particolare originalità della proposta umoristica, la qualità delle gag in sé per sé non è troppo convincente. Successivamente il film decolla, pur perdendosi a volte dietro parodie carcerarie non eccessivamente azzeccate, per poi concludersi nel migliore dei modi, quasi una promessa (che Allen saprà mantenere) per i successivi film. Da TAKE THE MONEY AND RUN in poi la comicità di Allen comincerà a sofisticarsi, abbandonando in parte la carica di questo esordio che in fondo resta un buon esempio di cinema comico puro, alla ricerca di uno stile unico.

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Puppigallo 10/02/07 18:35 - 5251 commenti

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Troppo altalenante questo film di Woody. Si passa da splendide gag a sciocchezze, spesso domandandosi se Allen in alcuni momenti si fosse fatto sostituire da qualcun altro alla regia. Ciò non toglie che, a parte gli ultimi venti minuti, che non lasciano quasi alcun segno, ci si possa comunque divertire (il colloquio, il tentativo di investimento in casa con l'auto, la rapina, la pistola di sapone...). Pur non essendo certo uno dei migliori, merita di essere visto.
MEMORABILE: Il documentario sulla pesca alla trota.

Caesars 12/02/07 16:04 - 3773 commenti

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Esordio alla regia di Woody Allen, che firma assieme al successivo Il dittatore dello stato libero di Bananas una delle sue opere più divertenti. La regia è ancora acerba e il film ha una qualità altalenante, ma la media generale è veramente notevole. Spassosissima la scena in cui mostra ai suoi complici il materiale girato da lui all'interno della banca e prima viene proiettato il documentario sulla pesca (pratica diffusa nel cinema che fu). Può essere considerato "un grande esempio di cinema".

B. Legnani 16/02/07 01:21 - 5519 commenti

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Assai gradevole, con alcuni momenti esilaranti, anche se pure qui, proprio come in Bananas, c'è qualche rozzezza e qualche eccesso di naïveté. In comune col film citato c'è anche Louise Lasser, che si guarda volentieri, senz'altro con più piacere rispetto al documentario pre-film (quand'ero giovane io, il più temuto era il micidiale La Valle dei Castori: interminabile).

Il Gobbo 18/07/07 09:07 - 3015 commenti

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Esordio felice per Woody, che ha più spazio rispetto alle precedenti esperienze per l'esplorazione dei suoi temi prediletti (qui sùbito feroce con le sue radici). Da sola l'idea dei genitori mascherati da Groucho per la vergogna gli meriterebbe un premio, ma sono davvero numerose le trovate esilaranti. Naturalmente manca compattezza (del resto tutti i film del primo periodo hanno una loro amabile discontinuità), ma è un piccolo classico della comicità.

Lovejoy 25/12/07 18:40 - 1823 commenti

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Splendido esordio alla regia del grande Woody Allen, costellato da una serie di gag che sono entrate per sempre nella storia del cinema comico. Su tutte: l'intervista con i suoi truccati da Groucho Marx; in prigione; la tentata evasione; la rapina in banca con il commesso che non riesce a leggere il biglietto; la seconda rapina in banca con un altra gang che tenta lo stesso colpo; la macchina in salotto. Grande cast con, ovviamente, Allen che ha una marcia in più rispetto agli altri. Battute fulminanti.

Mfisk 2/02/08 13:06 - 127 commenti

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Un film pieno di trovate spassose presentate una dietro l'altra con il legante del finto documentario, la cui seriosità viene resa farsa dal travestimento dei genitori. Mancheranno forse le unità aristoteliche di tempo, luogo e azione; ma già Shakespeare vi aveva rinunciato, cosicché anche Allen è legittimato a farne a meno. A voler trovare per forza una pecca, manca la risata grassa: ma trovo che sia il bello del film.
MEMORABILE: La fuga degli incatenati; la partecipazione alla banda con il violoncello; il biglietto della rapina...

Capannelle 30/04/08 17:53 - 4394 commenti

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Un Woody Allen ai primordi che riesce a far divertire a più riprese; forse ancora da limare, ma personalmente preferisco questa comicità anche demenziale a quella più raffinata che il regista abbraccerà in seguito. Tante situazioni da ricordare, alcune gag sono forse troppo insistite (la macchina, il finale), altre sono esilaranti (la gang giovanile, la rapina in banca, la pistola di sapone, i fuggitivi).

Galbo 23/10/08 05:49 - 12372 commenti

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Primo film diretto (oltre che interpretato) da Woody Allen, è un riuscito esempio di cinema parodistico che prende di mira alcuni "totem" del cinema americano: il gangster movie,il giornalismo televisivo, il tema carcerario. Il tutto in un'opera che seppure talvolta priva di una certa organicità (causa una sceneggiatura strutturata attraverso una serie di gag) appare a tutt'oggi "fresca" e divertente, con momenti comici assai brillanti e godibili.

Renato 24/10/08 12:42 - 1648 commenti

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Sicuramente divertente, ma ancora un po' rozzo nella forma. Allen stava prendendoci la mano, ed ha messo tanto di quel materiale comico che sarebbe bastato per almeno un altro film; eppure alcune sequenze sono tirate via o troppo lunghe (la rapina in banca, ad esempio). Comunque si ride, anche se non ai livelli del successivo Bananas.

Matalo! 27/06/09 16:50 - 1378 commenti

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L'originale struttura a documentario (tecnicamente è un "mockumentary") verrà ripresa spesso da Allen, per film come Zelig o Accordi e disaccordi. Il film d'esordio è a tutt'oggi esilarante, con battute sulla famiglia, sul sesso, sull'essere ebreo ma anche i momenti alla Mel Brooks son gustosi ("Sei pazzo? Sì, sono psicopatico schizofrenico ma ci voglio provare lo stesso"). La regia non è ancora solidissima ma già abbastanza matura; non solo un notevole esordio ma il concentrato di molte delle tematiche dell'Allen maggiore.
MEMORABILE: Allen violoncellista; il colloquio di lavoro; La "famiglia molto unita"; Il video della pesca alle trote in Ontario; La mutazione in rabbino.

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Deepred89 29/08/09 20:57 - 3701 commenti

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Tra i primi film di Woody Allen, una riuscita commedia dalla curiosa struttura pseudo-documentaristica che anticipa il più radicale Zelig. L'Allen regista riesce ad orchestrare con classe le numerose gag, tutte tendenti al grottesco e al surreale, e, nonostante non possegga ancora la raffinatezza che acquisirà in seguito, riesce ad infondere ironia ed intelligenza ad ogni fotogramma. Simpatico ed in parte l'Allen attore.

Pinhead80 27/02/10 13:20 - 4715 commenti

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Simpatica commedia realizzata da Woody Allen che vede come protagonista Virgil (interpretato dallo stesso Allen), un delinquente sfigato che tra una truffa e l'altra riuscirà a trovare anche l'amore. Scanzonato, con qualche gag divertente, il film però dopo un po' annoia in quanto diventa ripetitivo. Sicuramente meno verboso dei seguenti film di Allen. Nel complesso divertente.

Rebis 22/07/10 15:32 - 2331 commenti

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Almeno un'ora di film è come Woody Allen comanda: semplicemente esilarante. L'ultima parte, più prosaica, esaurisce forse le idee buone per prorogare questa parodia dei gangster movie, e nel finale si rapprende. Ma ce n'è abbastanza per rimpiangere l'Allen d'annata (da Crimini e Misfatti in giù). Il suo esordio ha ben poco in nuce, è già tutto rotondamente esposto: l'omaggio ai mentori, il controverso rapporto con le donne, il gusto raffinato per le inquadrature, la manipolazione dei materiali di repertorio, la musica, nonché l'essere protagonista nonostante tutto. Gradevole.

Harrys 22/10/10 17:13 - 687 commenti

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Altro prodromo della vena semi-documentaristica che contornerà tutta la carriera dell'autore. Ad oggi probabilmente la sua opera più smaccatamente autobiografica, escludendo lo scheletro criminale (il "vero" Allen non è così temerario... probabilmente vorrebbe esserlo, vista la ricorrenza del tema), il resto scaturisce direttamente dall'esperienza personale (verificabile spulciando una qualunque biografia che lo riguardi). L'incipit è magistrale; ben presto emerge però un umorismo più slapstick che cerebrale, tendente inevitabilmente al ripetersi. ***

Rullo 16/07/11 23:38 - 388 commenti

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Notevole esordio da parte di Allen. Il tutto piuttosto riuscito, accenna già a ciò che sarà ricorrente nei suoi film sucessivi: un protagonista debole ed insicuro. Molte scene son ben congegnate e stupefacentemente divertenti, merito di una sceneggiatura visibilmente scritta da un comico veramente talentuoso. Woody anche nei panni di attore molto carismatico e forse unico in grado di interpretare un personaggio simile.

Mdmaster 26/07/11 22:14 - 802 commenti

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Certo non spassoso come all'uscita, l'esordio di Woody mantiene comunque vivo il divertimento; un notevole omaggio ai suoi eroi, i fratelli Marx. L'idea di montare tutto a mo' di documentario funziona, anche se ogni tanto paga un ritmo frammentato, a servizio di qualche gag, inizialmente, poco riuscita. Dopo la metà ci si comincia a divertire sul serio e non mancheranno le risate. Si vedono già le fisse di Woody (psicanalisti e assicuratori). Decisamente non essenziale per i fan dell'Allen recente, ma comunque una commedia garbata e piacevole.
MEMORABILE: La mancia con le duemila monetine; I cugini, in realtà evasi, che incontrano lo sceriffo ("pensavo fossero una famiglia molto vicina!").

Giùan 29/10/11 14:57 - 4528 commenti

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Nell'esordio registico di Woody c'è tutto il repertorio del primo Allen, a cominciare dall'esplorazione ancora naif dell'intero registro comico: visivo, verbale, grottesco, assurdo. Il tutto in una cornice da falso documentario (che ritroveremo maggiormente centrata in opere più mature) adatta a far deflagare le singole gag potenziandole ed esasperandone i contenuti. Come sempre in questi casi il rischio è la discontinuità, oltre ovviamente ad una meccanicità un po' sterile, che paga dazio anche agli anni che passano. Un'insicurezza che fa però simpatia.
MEMORABILE: I genitori di Virgil camuffati per l'intervista; La polemica "calligrafica" sul biglietto della rapina; "Cercai di spiegargli Dio a bastonate: inutile".

Ford 26/01/12 23:56 - 582 commenti

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I difetti sono evidenti, ma un film comico così non lo sanno fare in tanti: Woody dimostra fin da subito di essere un Marxiano, fuori da ogni logica, una comicità ancora da affinare ma già inconfondibile, un ritmo forsennato interrotto da qualche gag forse troppo prolungata, ma perdonabile data la ricerca meticolosa del surreale di ogni scena di questo delirante, anarchico film.

Fabbiu 16/05/12 09:03 - 2133 commenti

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Una incredibile comicità fluida e ritmata che non è invecchiata e ancora funziona, un concentrato umoristico visivo e concettuale, senza sosta, messo in scena "seriosamente" come uno pseudo-documentario, farcito nel commento off di pura demenzialità. La sceneggiatura permette alcuni stacchetti (le spassose interviste ai genitori baffuti) riusciti. È vero che non è perfetto (non ogni gag è dello stesso livello qualitativo), ma il solo pensare che si tratti di un esordio ne aggiunge valore.
MEMORABILE: La fuga dei carcerati, che si nascondono a casa della vecchietta.

Enzus79 6/08/12 15:43 - 2864 commenti

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Film esilarante, divertente e in alcuni momenti al limite del grottesco. Forse uno dei migliori diretti da Woody Allen, che qui si dimostra anche un ottimo caratterista. Doppiaggio italiano che mi ha convinto molto, così come le musiche. Da vedere.

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Panza 13/09/12 14:32 - 1834 commenti

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La prima (di una lunga serie) regia di Allen fa già presagire la lunga e fortunata carriera che avrà. Il film è girato come un mockumentary (un finto documentario). C'è da dire che a volte la pellicola cala di ritmo (la storia d’amore del protagonista), risultando forse prolissa e qualitativamente imperfetta. Il film resta comunque simpatico e a tratti esilarante, grazie alla sceneggiatura perfettamente adatta al personaggio. A tratti la pellicola vira nel grottesco, in puro stile Allen. Imperfetto, ma riuscito.

Luchi78 3/12/12 10:01 - 1521 commenti

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L'esordio registico di Woody Allen rappresenta già il suo inconfondibile stile comico, sarcastico ed ironico al limite dell'assurdo, anche se questo Prendi i soldi e scappa sbaglia una battuta su due e alla lunga si avverte anche un po' di monotonia. Potremmo azzardare che si sconfina un po' troppo nella demenzialità, cosa alla quale Allen saprà ovviare nei suoi successivi film; d'altronde basta pensare al personaggio interpretato da Janet Margolin, la moglie di Virgil, a dir poco un esempio di donna surreale...

Modo 18/12/13 10:54 - 948 commenti

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Primo film del Woddy Allen regista e la classe si nota subito. Certo, a rivederlo oggi perde forse di freschezza, ma gli spunti e le battute sono sempre spassosissime. Già si vedono tutte le nevrosi del personaggio ripreso poi nei film a venire. Diretto benissimo, cala un po' solo nel finale.

Pessoa 4/10/14 09:54 - 2476 commenti

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Fra i capolavori di Allen, almeno un'ora di comicità irresistibile di gran classe. Ricco di citazioni colte e raffinate ai miti del passato, da Hitchcock a Chaplin passando per Elia Kazan. Il taglio documentaristico è azzeccatissimo, regia e montaggio con guizzi geniali, notevoli anche le musiche di Hamlisch. Alcune scene sono ormai dei classici della comicità. Ottimo doppiaggio in italiano. Visione obbligatoria.
MEMORABILE: La rapina in banca; I genitori mascherati; I movimenti "ebraici" in chiesa.

Viccrowley 24/10/14 01:32 - 814 commenti

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Esordio al fulmicotone per Woody Allen che partendo da un soggetto esilissimo che parodia il gangster movie, dà vita a un'interminabile fuoco di fila di gag. Il tema portante rimane la storia d'amore tra i due protagonisti, ma in mezzo ci si perde nel mare di battute e situazioni che vanno dal grottesco allo slapstick puro. Aiuta anche lo stile registico, che seppur ancora acerbo mostra già un talento non comune nel trovare e rispettare tempi comici che non lasciano tregua. Alcune gag non sono all'altezza di altre, ma si vola comunque alto.
MEMORABILE: Allen prende un farmaco sperimentale che come effetto collaterale lo trasforma in un rabbino.

Lythops 3/05/15 09:08 - 1019 commenti

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Impostato tra il finto documentario, la narrazione in prima persona e sequenze "reali", il film contiene sicuramente l'elemento base che, molti anni più avanti, darà vita al perfetto Zelig. Opera prima di Allen in cui si ammira la spontaneità e la freschezza nonostante qualche leggera forzatura. Non mancano idee geniali come la sequenza della rapina con gli errori ortografici sul biglietto, i genitori mascherati, il violoncello come strumento di banda. Dimostra i suoi anni solo nella fotografia e, naturalmente, nell'ambientazione. Buono.

Bruce 18/01/16 10:48 - 1007 commenti

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Ne avevo un ricordo ottimo di film divertente, semplice e veramente comico; in realtà l'esordio come regista e protagonista di Woody Allen, rivisto a distanza di anni, appare molto discontinuo e solo a tratti esilarante, alla lunga ripetitivo e anche un po' noioso. Alcuni spunti sono sicuramente geniali, tanti altri no.

Il ferrini 24/07/16 01:04 - 2337 commenti

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Probabilmente il miglior esordio comico della storia. Si ride fino alle lacrime già dai primi fotogrammi, con la storia di Virgil e dei suoi catastrofici fallimenti seriali, qui raccontati con il format del documentario (Allen perfezionerà poi l'idea in Zelig). I dialoghi sono una miniera di battute: esilarante la scena della rapina così come quella dell'evasione. Molto ispirata la regia, cast di contorno all'altezza, Allen attore è incontenibile. Un piccolo gioiello della risata, senza tempo.
MEMORABILE: Mi hanno picchiato ma mi sono difeso bene. A uno gli ho rotto la mano, mi ci è voluta tutta la faccia però ce l'ho fatta.

Daniela 22/07/16 13:18 - 12606 commenti

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Dopo lo strampalato Che fai, rubi?, alla seconda regia Allen centra in pieno il bersaglio: anticipando nella forma Zelig, questo finto ducumentario con tanto di interviste fasulle (imperdibili quelle ai genitori "marxisti" causa vergogna) ricostruisce la figura di un criminale di colossale imbranataggine, offrendo un divertimento quasi ininterrotto: i pochi momenti di stanca sono infatti riscattati da una vagonata di gags e battute, alcune delle quali da annoverare fra le migliori dell'Allen del primo periodo, culminante nel capolavoro comico di Amore e guerra. Godibile all'ennesima visione.
MEMORABILE: Le due rapine in banca; il furto del vetro della gioielleria; Le interviste ai genitori; L'assicuratore che propone le varie polizze

Alex75 27/07/16 09:25 - 876 commenti

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Già al debutto come autore, Allen mostra molti ingredienti del suo cinema (omaggi ai comici del passato, humour fulminante, psicanalisi, la tecnica del falso documentario). La comicità qui è molto visiva, surreale e legata allo slapstick, ma abbondano le battute acute, che non sfigurano di fronte a quelle dei lavori successivi, più cerebrali e sofisticati, legati a una comicità più verbale.
MEMORABILE: La rapina col bigliettino zeppo di errori d’ortografia.

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Minitina80 21/02/17 11:35 - 2976 commenti

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Le avventure e le sventure di un bugiardo manigoldo segnano il debutto ufficiale di Allen al cinema. Un esordio non malvagio, ma prevedibilmente ancora acerbo e sfilacciato, privo di una visione d’insieme che faccia da collante tra le diverse scene. Nel complesso è una parodia ben riuscita, la cui regia però deve ancora scrollarsi di dosso alcune ingenuità che finiscono col pesare in negativo. Lo stile comico appare già personale, ma si nota come Allen debba ancora prendere per bene le misure, con la conseguenza che si ride a corrente alternata.
MEMORABILE: Le due rapine in banca.

Thedude94 13/09/17 00:22 - 1084 commenti

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Allen veste i panni di Virgin, un improponibile e timido ladro di quartiere che si innamora di una giovane e bella Margolin. A far da padrone nel film sono le scene girate ottimamente dall'allora giovane cineasta, che colpiscono sia per l'ironia che mette in gioco, sia per quanto riguarda il taglio quasi documentaristico che fa assumere al tutto. Di mezzo una buona sceneggiatura e situazioni davvero divertenti che coinvolgono l'assurdo protagonista e la sua compagna di avventure. Davvero gradevole e simpaticissimo.
MEMORABILE: La scena della tentata rapina in banca.

Paulaster 17/12/18 10:29 - 4375 commenti

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Finto documentario sulla biografia di un criminale da strapazzo. Parte introduttiva infantile che lascia intendere l’incapacità a delinquere, prosieguo che si sofferma su larghi capitoli. Spezzettato a tratti per inserire gag velocissime, si apprezza di più quando la trama ha più respiro (la love story, il carcere, il ricatto, la rapina col regista). Surreale perlopiù, non manca di satira politica (il video come Zapruder). I comprimari servono solo a inscenare il lato comico e si distinguono i genitori con la maschera di Groucho Marx.
MEMORABILE: Il violoncello che rincorre la banda; Dio spiegato a bastonate; L’investimento in casa; La cravatta per Natale al posto del figlio.

Rocchiola 6/12/19 08:42 - 952 commenti

I gusti di Rocchiola

Dopo lo scarso Che fai, rubi? il vero esordio di Allen, che manifesta in modo più compiuto la sua vena comico-autoriale. Veloce e divertente, un mockumentary ante-litteram (genere che Woody perfezionerà nel più serioso Zelig), che anticipa gran parte dei suoi temi prediletti. Con un occhio ai classici del genere gangster come Io sono un evaso e Nemico pubblico, qualcosa di più di una semplice parodia grazie a una vena sarcastico-amarognola che nasconde tra le righe un’aperta critica storico-sociale. Tra i migliori esiti dell’Allen prima maniera.
MEMORABILE: L'evasione con la pistola di sapone; Il ricorrente calpestamento degli occhiali; I genitori mascherati da Groucho; La breve metamorfosi in rabbino.

Magi94 19/05/21 19:36 - 944 commenti

I gusti di Magi94

Vera opera prima di Woody Allen, non dirompente come il film successivo eppure già geniale. L'asso vincente è il nonsense mai gratuito ma miscelato insieme a una sceneggiatura scritta con la massima attenzione, in un trionfo della sciocchezza unita alla raffinatezza. Certo non ha la forza dei personaggi (e della storia) del dittatore di Bananas, cosa che non aiuta la riuscita delle gag, che vanno in porto solo saltuariamente. Se il ritmo ha alti e bassi e certe situazioni risultano un po' ripetitive, si fa comunque ricordare per un buon numero di scene dal grande potenziale comico.
MEMORABILE: L'effetto secondario di diventare rabbino; I carcerati in casa della signora.

Noodles 1/10/22 19:25 - 2196 commenti

I gusti di Noodles

Uno dei migliori film di sempre di Woody Allen. Il suo umorismo intellettuale è sempre irresistibile, ma ancora di più lo è quando si basa sul totale surrealismo con richiamo nosense come in questo caso. Il film è uno spasso, ogni scena si sa già che avrà qualche momento memorabile o qualche battute esilarante. La sceneggiatura è ordinata e segue bene il ritmo veloce del film. Ottimi tutti i comprimari, anche se Woody li sovrasta. La base poliziesca è solo una scusa per tante gag divertenti che rendono il film imperdibile anche per chi non ama particolarmente il regista.
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  • Discussione Fabbiu • 14/07/12 15:14
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Con questa film Allen ha gettato le basi di uno stile di cinema che con il tempo avrà un suo genere vero e proprio: il mockumentary.
    Ultima modifica: 14/07/12 19:06 da Zender
  • Discussione Zender • 14/07/12 19:06
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Siamo davvero sicuri che ne sia il primo esempio?
  • Discussione Didda23 • 14/07/12 21:04
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    In questo articolo Ghezzi afferma che il primo Mockumentary della storia sia War Games del 1965.
    Ultima modifica: 14/07/12 21:05 da Didda23
  • Discussione Zender • 15/07/12 08:23
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ecco... Grazie Didda. In effetti il primo verio esempio su larga scala di mockumentary in essere fu l'invasione marziana in radio di Welles...
    Ultima modifica: 15/07/12 10:05 da Zender
  • Curiosità Zender • 23/09/12 19:09
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Rocchiola • 6/12/19 08:48
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Il DVD della Dell'Angelo è ormai fuori catalogo da diversi anni, ma su Amazon è ancora facilmente reperibile purtroppo a prezzi medio-alti. Il video presentato nel corretto formato anamorfico, anche se non restaurato, è mediamente pulito e dettagliato. Audio italiano monofonico abbastanza chiaro e molto potente. In attesa di una riedizione messa adeguatamente a nuovo, magari in HD.
    Ultima modifica: 6/12/19 09:03 da Zender
  • Homevideo Digital • 23/04/21 21:12
    Portaborse - 3973 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 16/06/2021.
  • Homevideo Rocchiola • 13/07/21 08:50
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Ottima uscita nella serie "classici ritrovati" della Sinister con master restaurato in HD. Immagine in formato panoramico 1.85 non troppo granulosa, ripulita a dovere da macchie e graffi. Forse non molto incisivo sotto il profilo della definizione, ma credo si tratti dell'aspetto originario del film girato con uno stile volutamente scarno da documentario televisivo. Audio italiano originale potente e piuttosto chiaro.