Stand by me - Ricordo di un'estate - Film (1986)

Stand by me - Ricordo di un'estate
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Caesars 26/03/07 14:10 - 3773 commenti

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Bob Reiner riesce a fare un film migliore del racconto di King da cui è tratto (un merito non da poco) riuscendo a ricreare alla perfezione il sentimento di nostalgia per un periodo della vita (quello dell'infanzia) e per un momento strorico, (a cavallo degli anni '50 e '60) che si trovava nello scritto originario. Reiner dirige con mano leggera e riesce a tenere ben lontano il pericolo di cadere nel melenso. Molto bravi i piccoli protagonisti. Grande esempio di cinema.

Galbo 21/11/07 07:46 - 12372 commenti

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Film molto bello e sottovalutato è tratto da un racconto di King, per una volta lontano dal clima horror ma pieno di atmosfere nostalgiche perfettamente colte dal regista Reiner, che dirige molto bene un buon gruppo di attori. Il film trasmette efficacemente il senso di nostalgia, mista a rimpianti, per l'infanzia con tutto il suo sentimento di scoperte e legami imprescindibili di amicizia. Bellissime musiche e fotografia. Insieme ai 400 colpi di Truffaut è sicuramente uno dei film migliori mai girati sull'adolescenza.

Stubby 24/11/07 09:44 - 1147 commenti

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Tratto da un racconto di Stephen King: uno scrittore dopo una notizia funesta ritorna con la mente ad un'avventura vissuta con alcuni coetanei durante il tempo dell'adolescenza. Pellicola gradevole, velata da malinconia e paura e che tiene in tensione lo spettatore, un cast convincente formato da alcuni attori in erba che successivamente si faranno strada. Da vedere.

Hackett 7/04/08 20:28 - 1865 commenti

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Una delle più belle opere tratte da un racconto di King. Reiner (al suo top) riesce a conservare tutta la magia, la delicatezza e la malinconia presenti nelle pagine dello scrittore americano, togliendo il superfluo e concentrandosi sui suoi piccoli, bravissimi, protagonisti. Film poetico che scivola sulle ali della nostalgia per un'età, quella adolescenziale, che non tornerà più.

Dusso 9/04/08 13:20 - 1565 commenti

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Sarà che il racconto "Il corpo" di Sthephen King da cui è tratto il film è il mio libro preferito, sarà che il film è un po' troppo corto, l'ho sempre trovato molto sopravvalutato ed il libro è davvero tutta un altra cosa. Bravi i giovani attori, bella la colonna sonora.

MAOraNza 9/04/08 17:23 - 243 commenti

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Probabilmente una delle migliori trasposizioni di uno scritto di King insieme a Carrie (anche se in questo caso si tratta di un solo racconto appartenente alla antologia "Stagioni diverse", un po' come accaduto per Brivido, tratto da a "A volte ritornano"), grazie anche a un fantastico e ispiratissimo cast di giovani fuoriclasse. Un film girato con stile da Reiner che riesce a catturare il momento unico e sfuggente in cui i ragazzini affrontano il rito di passaggio che conduce dall'adolescenza all'età adulta. Bellissimo.

Capannelle 17/04/08 11:26 - 4394 commenti

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Film assai bello che partendo da un episodio qualsiasi scava nei ricordi di quattro adolescenti e sul loro modo di vedere e vivere la realtà. Mano leggera ma molto ben condotta, senza momenti noiosi o patetici, aiutata da musiche azzeccate e da una bella fotografia.

Rebis 3/05/08 13:28 - 2331 commenti

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Col senno di poi e con la giusta distanza nel tempo, uno dei migliori adattamenti cinematografici da Stephen King. Reiner sfronda la novella dalle cupezze ormonali, vischiose e lancinanti tipiche dell'autore e insegue un lindore poetico abbacinante per semplicità e freschezza, esattamente il retrogusto indecifrabile e sfuggente che emerge dalla pagina scritta. In incipit ci sono letterarietà e concitazione, poi la regia si arrende all'archetipo della storia, all'iniziazione, e l'immagine s'innalza sull'orizzonte dell'elegia. Straordinario il cast.
MEMORABILE: "... l'urto del treno gli fece volare via con le scarpe anche la vita..."

Redeyes 5/06/08 13:37 - 2442 commenti

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Uno dei migliori film sull'adolescenza di sempre. Riesce il regista a trasferir su pellicola e le ansie e le curiosità e la poesia del più bel periodo della vita di una persona. La fotografia recita un ottimo ruolo e ben accompagna la svolgimento della storia. Si riesce quasi a rivivere l'emozioni che provano i protagonisti. Il cast funziona molto bene. Uno di quei film che ad ogni nuova visione scatena malinconie e voglia di sognare. Consigliatissimo!

Herrkinski 4/08/08 19:10 - 8052 commenti

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Bellissimo adattamento del racconto di King. Le tematiche dell'infanzia come momento indimenticabile, la bellezza della campagna statunitense, la scoperta della paura e della morte da parte di adolescenti che presto passeranno all'età adulta, sono rese magnificamente dal bravo Reiner, che riesce a evitare il rischio di cadere nel melenso e confeziona un film eccellente, carico di nostalgia e malinconia ma anche dotato di umorismo e avventura. Tutti bravi i piccoli interpreti, ma sempre gradito anche il villain Kiefer Sutherland. Emozionante.

Rob Reiner HA DIRETTO ANCHE...

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Rickblaine 6/01/09 19:33 - 635 commenti

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Tratto da un racconto di King. Storia di un gruppo di giovani che partono alla ricerca di un ragazzo morto per sperare nella popolarità che la stampa avrebbe loro potuto riservare. Emozionante e a tratti divertente. Annoia solo nei flashback del protagonista. Bravi gli attori, fra tutti River Phoneix (Rip).
MEMORABILE: Cioppy leccami il culo... Cioppy!

Enzus79 26/03/09 11:05 - 2864 commenti

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Uno dei migliori film tratto da un racconto di Stephen KIng, nonchè del mediocre Rob Reiner, che insieme a Misery firma questo quasi capolavoro. Storia incentrata su un quartetto di ragazzini che vanno alla ricerca di un cadavere. Ognuno di loro a delle debolezze nella vita. Interpreti bravissimi. Da vedere.

Ilfigo 26/03/09 11:39 - 75 commenti

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Non credo che (eccetto Shining) ci sia migliore film portato sullo schermo da un racconto di Stephen King. Rob Reiner è tutto tranne che Stanley Kubrick e perciò non mi potevo aspettare di più. Il migliore è Sutherland, ed anche se Cusack compare cinque minuti si vede di che livello è...

Renato 27/03/09 19:20 - 1648 commenti

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Il film riesce a rendere con una certa delicatezza il mondo di questi ragazzini che vivono il delicato passaggio dall'infanzia alla pubertà; tutto narrato in flashback, scivola nel grottesco solo nel racconto col ciccione che vomita addosso a tutto e a tutti, probabilmente reso in maniera un po' troppo grafica. Comunque sia mi è sempre piaciuto molto, il finale in particolare. Bravissimi tutti gli attori, soprattutto il compianto River Phoenix.

Mco 19/12/09 15:12 - 2323 commenti

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Una delle più belle trasposizioni del Re del Maine, capace di regalare attimi di pura poesia anche grazie all'ottima scelta paesaggistica, che vede protagonisti assoluti quattro ragazzini (tra cui un giovanissimo Phoenix) in cerca di se stessi. Riflessioni, racconti, storie e storielle per un'opera romantica ed appassionata. Bellissimo il momento della corsa per evitare il treno sul ponte. Sometimes our stories become a film...

Blsabbath 7/02/10 22:36 - 46 commenti

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La ricerca di un cadavere è il pretesto che spingerà quattro amici a compiere un'avventura dalla quale ritorneranno sensibilmente cresciuti. Film sull'amicizia e sullo spirito di gruppo pre-adolescenziale; Reiner traspone su pellicola un racconto di King e lo fa in modo un po' statico, ma che fotografia! Se ci si avvicina allo schermo pare di sentire il tipico odore dell'estate.. colonna sonora azzeccatissima. 3 pallini meritati.
MEMORABILE: "Non ho mai più avuto amici, in seguito, come quelli che avevo a dodici anni. Gesù, ma chi li ha?"

Ruber 13/03/10 18:30 - 702 commenti

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Il piu bel teen moovie di tutti i tempi! Appassionante, emozionante, divertente, fa riflettere. Lo rivedo spesso e ogni volta non trovo nessuna imperfezione nella sceneggiatura; ha segnato insieme a qualche altra pellicola di quegli anni un'epoca. Alla base una storia semplice, un viaggio, una sfida con se stessi in un'età difficile; un viaggio in cui il confronto sfocia anche in rabbia, ma la vera protagonista è in assoluto l'amicizia, quella vera! Unico!

Stefania 7/04/10 04:59 - 1599 commenti

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Sotto la dolce ala della giovinezza, anzi dell'adolescenza, tutto è nuovo, tutto è un'avventura. Un piccolo viaggio di scoperta, la missione di quattro piccoli moschettieri, una prova generale della vita da adulti, durante la quale si delinea il carattere dei personaggi. E si intuisce, forse, il loro destino. Il film celebra senza retorica la dimensione magica ed eroica dell'adolescenza, filtrata dalla lucidità consapevole di Gordy divenuto adulto, addolcita dal suo rimpianto per un'età in cui è facile condividere, spontaneamente, tutto.
MEMORABILE: La scena dell'attacco delle sanguisughe resta molto impressa...

Pigro 2/09/10 08:27 - 9624 commenti

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Un film bellissimo che dà l'emozione di rispecchiarsi nella propria memoria, con un senso pungente di nostalgia per quell'età di fragile passaggio dall'infanzia all'adolescenza. I 4 tredicenni (straordinari attori ragazzini) che attraversano il bosco (simbolico) per vedere la morte, e affrontano grandi e piccoli eventi con la spregiudicatezza e la naiveté della loro età siamo tutti noi. E in questa sconvolgente rivelazione ci ritroviamo emozionati al loro fianco riascoltando i loro e nostri discorsi, le stesse paure e lo stesso coraggio.

Mickes2 22/02/11 11:59 - 1670 commenti

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Ottimo il fattore amicizia che lega i quattro amici in un viaggio per loro, stupendamente avventuroso. Uno splendido affresco che delinea sentimenti, paure, incertezze e voglia di vivere. Dialoghi ben curati, sentiti; narrazione pulitissma, rigorosa, buonissime le interpretazioni dei piccoli protagonisti. Sceneggiatura: meravigliosa. In definitiva un film malinconico ma non strappalacrime, che riesce ad entrare nell’anima di chiunque lo veda trascinando lo spettatore in un vortice di emozioni e ricordi.

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Greymouser 11/05/11 11:36 - 1458 commenti

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Il racconto "The body", inserito nella fortunata antologia di "Different seasons", è uno dei più belli e misurati di Stephen King, una novellette dai toni elegiaci e commossi, che fa rimpiangere il fatto che il "re" non sia uscito più spesso dai canoni troppo rigidi di genere. Reiner, che con Misery si confermerà buon interprete del mondo narrativo kinghiano, non delude le attese di chi conosce il racconto, offrendo però soddisfazione anche a chi affronta il film senza conoscere il modello letterario.

Cotola 28/05/11 22:12 - 8998 commenti

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Da un racconto del solito King, un bel film sulla fine dell'infanzia che passa attraverso il confronto con le proprie paure e la "scoperta" della morte . Il tema non è certo nuovo, ma la pellicola convince non solo per la buona regia, ma soprattutto per una sceneggiatura che evita stereotipi e non sceglie sempre la strada più facile. In questo modo coinvolge ed emoziona in modo continuo e sincero, alternando momenti divertenti ad altri sicuramente più drammatici. Bella prova da parte dei giovani attori. Da vedere.

Saintgifts 20/09/11 22:30 - 4098 commenti

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Dodici anni, né uomini né bambini. L'età dove l'amicizia è sacra, dove si è ancora un poco saggi prima di diventare sbruffoni e contestatori di una società di cui si fa inevitabilmente parte, senza ancora saperlo e non si conoscono ancora le donne e nemmeno come sono veramente i cosidetti grandi, gli "uomini". Il film di questo parla, o meglio ricorda e lo fa abbastanza bene, avvalendosi di attori bambini e ragazzi veramente in parte e ben diretti. Qualche eccesso nell'assegnare, in alcuni casi, troppa saggezza ai quattro amici protagonisti.

Pinhead80 12/01/12 15:25 - 4715 commenti

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Uno dei migliori film tratti dai racconti di Stephen King. La storia è di quelle che appassiona perché porta alla memoria un periodo della vita di ciascuno di noi ricco di avvenimenti che portano alla crescita della persona. È facile quindi immedesimarsi con i protagonisti e lasciarsi trasportare dalle emozioni. È sempre un piacere vederlo.

Piero68 18/05/12 10:20 - 2955 commenti

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Non mi vergogno ad andare in controtendenza e dire che sì, il film è fatto con tanto mestiere, con una fotografia impeccabile e superba ecc. ecc. Però... che noia! Gira e rigira ci si ritrova sempre nelle stesse situazioni e negli stessi discorsi di base. Inoltre non ho trovato tutta questa immedesimazione né originalità. Mi sembra anche banale il concetto di come si vivono le cose a 12 anni e che comunque non torneranno mai più così. Visto una volta non credo che lo rivedrò.

Nancy 6/05/13 12:40 - 774 commenti

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Una storia molto semplice e anche estremamente delicata: un romanzo di formazione per immagini, nel quale quattro ragazzini percorreranno un percorso metaforico di vita; vi sono infatti parole e silenzi, momenti divertenti e drammatici, il pericolo, la paura, la morte, verso la quale i quattro "coraggiosi" vanno consapevolmente incontro. River Phoenix e Corey Feldman insieme al cattivo Sutherland i migliori del cast. Registicamente non prodigioso. Reiner si tiene sulla classica narrazione e non sbaglia, il film arriva a suonare corde profonde.
MEMORABILE: Il treno.

Paulaster 21/10/13 10:07 - 4375 commenti

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Racconto di formazione che suscita ancora empatia. Spaccato di vita da ragazzini tra dialoghi futili, sogni, ansie, cattiverie, il tutto sovrastato da un'ingenuità che scomparirà per sempre. Temi importanti come la morte improvvisa e il vedere il futuro colmi di speranza. A volte risulta patinato, ma Reiner gira bene con fare descrittivo e immaginifico. Phoenix ha carisma e tutto il quartetto emana una freschezza che resta nella memoria come il ricordo di una favola.

Funesto 14/12/13 17:46 - 525 commenti

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Bel film tratto da un romanzo di formazione che presumo essere altrettanto riuscito. C'è una straordinaria introspezione e percorso psicologico dei ragazzini, attori validi, una buona regia e una confezione d'ottimo livello, con una fotografia capace di valorizzare i boschi in cui si svolge buona parte della vicenda. La pecca principale del film è il suo target, il che lo porta a cadere purtroppo nel clichè, con personaggi stereotipati (anche se non troppo), qualche scenetta fuori luogo e dialoghi non sempre all'altezza. Buono, comunque.
MEMORABILE: Maledette sanguisughe!

Delpiero89 7/10/14 23:07 - 263 commenti

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Senza dubbio uno dei migliori film sul mondo dei bambini che sia stato realizzato. Fedele al racconto "Il corpo" di Stephen King della raccolta "Stagioni diverse" dal quale è tratto. Il limite sta proprio nella eccessiva perfezione della confezione, dove tutto è persino troppo misurato (e quindi artificioso). Bellissimi i paesaggi. Il titolo si rifà alla famosa e omonima canzone di Ben E. King che chiude il film.

Ugopiazza 9/11/14 17:45 - 118 commenti

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Il film di Reiner racconta una delle storie di formazione più avvincenti ed emozionanti di sempre attraverso una trama dalla struttura fiabesca che conserva i toni a volte inquietanti tipici di Stephen King: i quattro ragazzini protagonisti intraprendono un'avventura senza precedenti che li porterà a conoscere meglio sé stessi e gli altri, ad acquisire maggiore maturità e a superare prove più grandi di loro, tra cui i terrificanti bulli capeggiati da un Kiefer Sutherland senza la minima pietà. Indimenticabili le prove dei giovani protagonisti.
MEMORABILE: "Trenooo!!!"; Lo sfogo di River Phoenix; Lo standoff finale.

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Bruce 30/10/15 10:19 - 1007 commenti

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Bel film per ragazzi e non, assolutamente unico nel riuscire a raccontare in modo avventuroso ma reale la fine dell'infanzia. La pellicola, venata di nostalgia, riesce a essere emozionante e anche romantica senza essere mai stucchevole o noiosa grazie a momenti comici e ad altri di forte tensione. Sceneggiatura perfetta e bravi i giovani interpreti. Ottima la colonna sonora.

Ryo 15/06/16 12:36 - 2169 commenti

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Un cast splendidamente assortito: il mitico Phoenix, una spanna sopra gli altri; Wheaton rivale di Sheldon; la giovane star Feldman e Il mio amico Ultraman O'Connell. Un buon adattamento letterario, anche se diverse rinunce presenti nel racconto, per chi lo conosce, influiscono molto. Azzeccata (e ci mancherebbe altro) la colonna sonora, ben strutturata la narrazione con un inserto (la storia di palla di lardo) che pur essendo godibile spezza un po' il ritmo, cosi come la scena successiva dei turni di guardia.
MEMORABILE: Il crollo emotivo di Goride dopo aver visto il cadavere; Il saluto di River Phoenix in dissolvenza: macabra anticipazione del suo destino.

Bergelmir 11/03/17 15:40 - 160 commenti

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Al bel soggetto di King qui si aggiungono ingenuità e buonismo, ma non stonano se applicati ai quattro protagonisti, che in fondo sono dei bambini. Il bello di questa storia sta nel saper raccontare l'intensità e l'importanza di una breve avventura vissuta da quattro ragazzi e il potere soverchiante del suo ricordo, che vivrà sempre nelle menti di chi l'ha vissuto. Non meno importante è il paesaggio: bello, vasto e misterioso e intelligente l'uso della musica, che si basa su un'unica canzone e che rinforza l'atmosfera elegiaca della memoria.

Thedude94 30/04/17 03:07 - 1084 commenti

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Buona trasposizione della storia romanzata da King, che racconta il viaggio di quattro ragazzini alla ricerca di un cadavere. Quattro piccoli attori, che se la cavano abbastanza bene anche utilizzando parolacce e fumando sigarette, gesti che per i bambini sono rari. La regia è piacevole, con sprazzi di azione non eccezionali ma che rendono comunque le scene più vivaci. Sicuramente resta un cult degli anni '80 ed è entrato nell'immaginario del tempo.
MEMORABILE: Gordie: "Ci vediamo" Chris: "Basta volerlo".

Trivex 28/11/17 08:44 - 1738 commenti

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Una grande avventura per quattro grandi amici. Non c'è solo questo, perché il film si apre a una dimensione ben più ampia fino a comprendere la vita di ognuno. Situazione personale, sociale e prospettive per il futuro in una America del passato prossimo in cui era importante, per taluni, andarsene dalla città natia. Ben fatto, appassionante e con l'ottima location del grande bosco in cui è facile perdersi, anche nei ricordi più intimi. Poi si saprà come andrà a finire; per la ricerca del "corpo" e per quella, più difficile, della felicità di ognuno di loro.
MEMORABILE: Sul grande ponte, col treno in arrivo; Le sanguisughe; La decisione finale sul destino del "corpo"; Il racconto di come sarà la vita, da grandi.

Rocchiola 9/03/18 12:05 - 952 commenti

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Lontano dalle sue blande commedie sentimentali Reiner ci regala uno dei migliori film sull'infanzia di tutti i tempi. Sorta di versione avventurosa dell'American graffiti di Lucas, che narra in modo sensibile il passaggio all'età adulta di un gruppetto di adolescenti di provincia, alternando momenti di puro divertimento a fasi più drammatiche e malinconiche. E' un film che mi tocca da vicino, in quanto da ragazzo anch'io andavo per boschi sfuggendo a fantomatici cani feroci. In più adoro l'omonimo brano di Ben King.
MEMORABILE: La sfida tra mangiatori di torte; La corsa sul ponte della ferrovia; Le sanguisughe; "Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni".

Giacomovie 31/03/18 11:15 - 1397 commenti

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Dai romanzi più soft di Stephen King, in cui il terrore è lasciato in sottofondo, sono stati tratti film dai quali emergono sani valori educativi e morali (si pensi a Cuori in Atlantide). In questo è la naturale propensione all'avventura del periodo adolescenziale e il valore dell'amicizia che diventano protagonisti attivi di una vicenda movimentata e avvincente ma anche passivi in quanto legati alla nostalgia del racconto a ritroso di qualcosa ormai "defunta" come il cadavere che i ragazzi cercano.

Minitina80 15/04/18 08:52 - 2976 commenti

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Anche una piccola avventura affrontata da ragazzi può diventare grande se in essa si riversano tutte le emozioni e i sogni dell’adolescenza. È la cronaca appassionante di un viaggio che può valere una vita, ma anche l’età in cui si inizia a perdere l’innocenza di fronte alle difficoltà che ti rendono un adulto. Reiner trasmette con intelligenza tutto lo spettro di sensazioni che da ciò deriva senza mai calcare la mano e lasciando ampio spazio ai quattro giovani attori, molto bravi nel rispecchiare le singole personalità. Un piccolo grande cult.
MEMORABILE: Eravamo stati via solo due giorni, eppure la città sembrava diversa… Più piccola…

Taxius 18/05/18 19:58 - 1656 commenti

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Stand by me è un bellissimo film sull'amicizia e il ricordo di un'età ormai andata. Ogni volta che passa in tv è impossibile non immedesimarsi in uno dei quattro ragazzi e ritornare a quell'età in cui il senso dell'amicizia ha tutt'altro significato rispetto a quello che ha da adulti. Uno di quei film che ogni bambino o adolescente deve vedere prima di diventare adulto. Non un capolavoro ma ti resta dentro.

Rambo90 24/10/18 23:34 - 7661 commenti

I gusti di Rambo90

Renier centra appieno atmosfera e personaggi del racconto di King, creando un film semplice ma a suo modo toccante, nel modo realistico in cui racconta l'amicizia, un'epoca e gli adolescenti in generale. Ci si appassiona davvero al piccolo viaggio dei protagonisti, nonostante qualche ingenuità e la totale mancanza di veri avvenimenti clou. Bene affiatati i protagonisti, adeguata la colonna sonora Anni Cinquanta.
MEMORABILE: La gara di mangiatori di torte.

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Marcolino1 22/06/19 11:53 - 553 commenti

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Le inquadrature sono tipiche della commedia americana, spesso patinate; un lavoro cinematografico ben eseguito ma senza grandi slanci o digressioni, eccetto per un cambio di registro surreal-grottesco (l'episodio della gara delle torte) che comunque non stona nell'insieme. Il lavoro viene completato con equilibrio dal quartetto protagonista astenendosi dagli eccessi nel dramma. L'avventura è contemporaneamente sognata e vissuta nello stile dei romanzi di Mark Twain, con la nota malinconica delle amicizie vissute a 12 anni che non si ripeteranno più.
MEMORABILE: La sfida dei protagonisti di percorrere a piedi tutto il viaggio (a differenza dei ragazzi più grandi), che li rende vincitori e maturi.

Lupus73 8/02/21 14:07 - 1485 commenti

I gusti di Lupus73

Quasi un romanzo di formazione dalla penna di Stephen King, è l'avventura estiva di quattro ragazzini tutti interpretati da volti noti o che lo diverranno: Feldman fresco di Goonies, Will Wheaton pre Star Trek, un paffuto Jerry O'Connel e il futuro bello e dannato (e sfortunato) River Phoenix. L'ambientazione è di fine anni '50 (troviamo anche i soliti bulli stile Ragazzi della 56^ strada, capeggiati da Kiefer Sutherland), le interpretazioni giovanili meritano, la sceneggiatura è piacevole, favorita da una regia ponderata che non si dilunga in quadretti superflui. Nostalgico.

Jena 18/06/23 16:14 - 1547 commenti

I gusti di Jena

Uno dei più bei film di sempre sull'adolescenza. Tutti hanno vissuto (e le ritrovano nel film) le amicizie indissolubili di quell'età, le piccole avventure che sembravano imprese; il confronto coi bulli, le incomprensioni coi genitori e poi la fine di quel magico periodo e le inveitabili perdite e separazioni. Stile semplice, senza un briciolo di melensaggine, eppure il finale è di tale struggente malinconia da portare alle lacrime. Assolutamente kinghiano, ottantiano e privo, grazie a Dio, di ogni ideologismo woke. Bravi tutti i giovanissimi attori, tra cui spicca lo sguardo di Phoenix.
MEMORABILE: La vendetta del mangione; Il teppista Kiefer Sutherland; La scoperta del ragazzo morto; Il saluto finale degli amici, così semplice e così triste.

Silvestro 14/08/23 13:23 - 357 commenti

I gusti di Silvestro

Un classico della filmografia dedicata all'adolescenza tratto da un racconto di Stephen King. Un film che riesce a emozionare e ad  interessare lo spettatore, nonostante nel corso della vicenda non si verifichino accadimenti particolarmente significativi. Una profonda riflessione sull'adolescenza, che può contare su una buona interpretazione del giovane cast. Bello!

Noodles 8/12/23 17:41 - 2196 commenti

I gusti di Noodles

È tra i film che meglio nella storia del cinema hanno generato nostalgia per i begli anni dell'adolescenza, a prescindere dal periodo in cui la si è vissuta, e racconta benissimo quel sentimento sin troppo sottovalutato che è l'amicizia. Tutto nel film contribuisce a questo effetto. Per il resto la storia, tratta da Stephen King, è piuttosto semplice e non lascia grande traccia. Ciò che conta è il mare di emozioni in grado di generare. Bravissimi i quattro ragazzi protagonisti, su cui primeggia lo sfortunato River Phoenix. Splendida l'ambientazione. Un cult da vedere e rivedere.
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  • Discussione Greymouser • 12/05/11 11:42
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Una piccola nota per Greymouser. Nel suo commento dice: "Reiner, che già aveva fatto bene con Misery, si conferma buon interprete del mondo narrativo kinghiano".
    In realtà "Stand by me" è precedente a "Misery".


    Faccio ammenda. Il concetto rimane, ma a riferimenti temporali invertiti.
    Grazie per l'opportuna precisazione.
  • Discussione Zender • 12/05/11 12:38
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ok, ribaltata la frase, grazie Caesars.
  • Musiche Orsobalzo • 26/07/11 21:36
    Pulizia ai piani - 1100 interventi
    Quasi tutto il film (a parte l'inizio e la fine) è ambientato nell'estate del 1959.

    Una famosa canzone del 1955 di Ben E. King, "Stand by me", ha dato il titolo alla pellicola e fa da motivo conduttore nel film.
    La cover italiana, dal titolo "Pregherò", fu cantata, tra gli altri, da Adriano Celentano.

    Altre canzoni, tutte della seconda metà degli anni '50, sono Great Balls of Fire, di Jerry Lee Lewis, uno degli "inventori" del rock and roll; e poi "Mr Lee" delle Bombettes, "Rockin Robin" di Bobby Day, "Every Day", di Buddy Holly, altro mostro sacro di quegli anni e poi molte altre, quasi tutte di piacevolissimo ascolto.
    Ultima modifica: 27/07/11 08:49 da Zender
  • Homevideo Gestarsh99 • 27/07/11 01:41
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc "Anniversary Edition" dal 07/09/2011 per Sony Pictures:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 1.0 Dolby Digital: Italiano Francese Spagnolo Tedesco
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Francese Inglese Spagnolo Portoghese Arabo Danese Cecoslovacco Ungherese Olandese Tedesco Finlandese Svedese Norvegese Polacco Greco Islandese Hindi Turco Ebraico
    * Extra Dietro le quinte sottotitolato "The Summer of Stand By Me"
    Video musicale "Stand by Me" by Ben E.King
    Commento del regista Rob Reiner
    Filmografie
    Colonna sonora
  • Musiche Lucius • 2/03/13 11:19
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 2/03/13 12:01 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 10/12/14 17:14
    Consigliere - 25896 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ( "Lunedì cinema!", 28 settembre 1990) di Stand by me - Ricordo di un'estate:

  • Discussione Buiomega71 • 1/05/15 20:36
    Consigliere - 25896 interventi
    Ci ha lasciato anche Ben E. King all'età di 76 anni.

    Stand by me...

    http://www.corriere.it/spettacoli/15_maggio_01/morto-ben-king-cantante-stand-by-me-8a6c58be-f00c-11e4-ab0f-6f7d8bd494ab.shtml
    Ultima modifica: 1/05/15 21:10 da Buiomega71
  • Homevideo Rocchiola • 9/03/18 12:12
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Ottima edizione italiana della Sony che riproduce fedelmente anche nella copertina quella americana uscita in occasione del venticinquesimo anniversario del film. Video nitido e lucente, audio italiano discreto. Acquistabile ormai a prezzi d'occasione.
  • Discussione Caesars • 28/09/21 14:45
    Scrivano - 16796 interventi
    Castle Rock,, paese (immaginario) dove si svolge la vicenda narrata, in tutti i romanzi di Stephen King si trova nel Maine, mentre in questa pellicola viene detto chiaramente essere nell'Oregon. Chissà perché sarà stata decisa questa variazione geografica...


    Ultima modifica: 28/09/21 14:45 da Caesars
  • Discussione Zender • 29/09/21 08:22
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Mah, forse perché causa King c'eran già troppi film ambientati nel Maine o perché l'ambientazione reale riusciva meglio in Oregon secondo il regista e fingere che L'Oregon fosse il Maine aveva poco senso.