Il clichè dei gemelli, sebbene di onoratissima e multimillenaria tradizione, è uno degli estremi rifugi per gli sceneggiatori alla canna del gas. La fortuna sta nel trovare interpreti simpatici, e con Girotti e Pedersoli all'apice della loro parabola non c'era verso di sbagliare. Svolgimento del tutto prevedibile, ma si ride lo stesso. Onore al merito anche per il riciclaggio di vari militi ignoti del menàmose (c'è anche il grande Cianfriglia), eterne punching-ball umane per gli amorevoli sganassoni della Coppia.
Uno degli ultimi e non certo memorabili film della coppia Spencer/Hill. Il tema dei gemelli è stato fin troppo utilizzato, per poterne ricavare una pellicola di una certa qualità. E infatti qui le gag sono telefonate, le battute prevedibili e la regia di un Barboni svogliato non è d'aiuto alla pellicola. Né lo è il ritmo, abbastanza sonnacchioso. Spencer e Hill fanno quel che possono per tenere in piedi la baracca, ma non ne vale poi la pena.
Clichè abusato dei gemelli di ispirazione antichissima (commedia greca e latina) dove però più che il ritmo, poco sostenuto nonostante la simpatia innegabile dei protagonisti nei doppi ruoli, risalta l'ambientazione nel Brasile smagliante che tutti, specie i maschietti, immaginano che sia. In ogni caso si passa un po' di tempo in relax.
MEMORABILE: La lettura dei fondoschiena di due ballerine.
La coppia (qui un quartetto) Spencer-Hill non delude in questa pellicola basata sullo scambio di persona. Ci sono molte situazioni divertenti: la colazione dei sosia buzzurri (uno stuntman e un cercatore, ma non trovatore d'oro), l'incontro con Olimpia, i pestaggi nei panni dei due ricconi, sicari e mercenari e il programma della giornata). Insomma, quattro risate si fanno di sicuro, nonostante qualche inevitabile scemenza e una certa ripetitività. Simpatici anche i due autisti, fatti sedere dietro dai sosia. Bud e Terence mammolette sono ok.
MEMORABILE: Terence vede il maggiordomo, prostrato in segno di rispetto e sottomissione e gli domanda: "Cos'hai, la lombaggine?".
Sceneggiatura poverissima e scontata, ma quando c'è la coppia Spencer/Hill basta veramente poco per strappare una risata. Sicuramente è uno dei film che prediligo meno del duo, comunque qualche sequenza ridanciana c'è e poi, si sa, bastano un paio di cazzotti per mettere le cose a posto. Tra l'altro alla regia c'è Enzo Barboni.
È sempre il classico stile Bud Spencer/Terence Hill. In questo caso il film è abbastanza avvincente, anche se personalmente sono altri quelli che preferisco. I due protagonisti si fanno in quattro: due ricconi e i loro sosia. Piuttosto divertente.
Lo sfruttatissimo tema del doppio e dei sosia torna in questa pellicola di Clucher (al secolo Enzo Barboni) in cui due ricchi brasiliani temendo di essere uccisi assoldano due soggetti a loro molto somiglianti. Benchè il tutto sia assolutamente prevedibile, il film è piuttosto divertente esclusivamente a causa della simpatia dei due interpreti e di poco altro.
Sembra impossibile, ma la coppia Spencer e Hill, alle prese con l'ennesima avventura in cui deve risolvere la situazione e sconfiggere i cattivi (a suon di botte), fa ancora ridere. Merito della trama che, nonostante il clichè piuttosto banale, si sviluppa in modo convincente; merito anche della simpatia dei protagonisti, ovviamente. Non sfigura affatto di fronte ai loro classici.
MEMORABILE: Il gangster "Tango", ribattezzato "Giocondo" dai due, continuamente umiliato davanti ai suoi uomini e al suo 'boss'...
Fa ridere. Alcuni dialoghi sono irresistibili, molte gag vanno a segno nonostante lo sfruttamento del soggetto. La regia è praticamente inesistente e si limita ad assecondare la collaudata coppia di protagonisti. L'ambientazione per una volta non è la Florida e questo probabilmente giova a mantenere un minimo di freschezza.
Dopo Nati con la Camicia, un altro film sullo scambio di persona. Ritenuto ingiustamente uno dei loro film più brutti, è in realtà un gioiellino con cui Bud & Terence, partendo dal cliché dei dei sosia, sfoggiano al meglio la loro bravura di attori, interpretando i loro tipici eroi e, al contempo, i loro esatti opposti. Splendido il colpo di scena finale, che ricorda le "schermaglie" tra Carrie Fisher e i Blues Brothers. Belle le location brasilane.
MEMORABILE: "Questo signore cattivo si chiama Tango. E il fatto che si faccia chiamare tango nel Paese della samba ti dà subito l'idea di che stronzo sia."
Uno dei migliori titoli della celebre coppia italiana, che sfrutta uno spunto a dire il vero non proprio originale, ossia il doppio e lo scambio di persona. Ovviamente sostituire due gentlemen con una coppia di bifolchi non poteva che suscitare ilarità. La trama prosegue senza intoppi e senza annoiare, le battute dei due protagonisti funzionano bene e persino il finale appare meno scontato di quanto ci si aspetterebbe. Per ridere senza pensieri.
MEMORABILE: Il modo in cui Terence richiama l'attenzione della polizia quando lui e Bud vengono catturati da Tango.
La coppia è in declino, il loro regista di riferimento non ha più la brillantezza di un tempo, la stanchezza di una formula ormai logora si rispecchia nell'età non più verde dei protagonisti, eppure il film non è poi così disdicevole. Qualche buona spruzzata di sano umorismo (anche se sempre più macchiata da un'ingenuità fastidiosa) permette di divertirsi ancora sfruttando il vecchio espediente dei sosia, che quando si è a corto d'idee comiche garantisce gag facili pronte all'uso.
MEMORABILE: Come sfuggire beffardamente a un gruppo di gangster che ti sequestra e ti carica in auto...
Siamo alle ultime cartucce dei B&T-movies: nel film si ridacchia appena, ma la coppia (qua in quadruple vesti) funziona ancora per via di una felice sceneggiatura che gioca sugli equivoci e su soggetti stuzzicanti (seppur non originali). Film d'ambientazione colonial-brasiliana che dal canto suo apporta alla pellicola un'aura esotica che lo carica di caratteristiche. Prima parte giocata sulla divertita pochade e seconda che riprende i tipici connotati del genere (scazzottate comprese).
Allegra avventura per la mitica coppia, qui in trasferta a Rio come sosia di due miliardari "morbidoni". Gli equivoci sono quindi tanti, molte le battute simpatiche e non mancano due scazzottate di quelle memorabili (soprattutto quella finale). Buoni i caratteristi, belle le musiche di Micalizzi. Buono.
I segni dell'invecchiamento si iniziano a notare ormai con chiarezza. La freschezza di un tempo non c'è più (e infatti Hill cambia anche doppiatore - Gammino - che si sposa meglio con il Terence ormai visibilmente maturo), ma incredibilmente il film è godibile e fa ancora ridere di sano gusto. Il confronto tra la coppia "svezzata" e le due "mammolette" è spassosissimo. La mega-rissa finale con tutti e quattro in gioco (ahah) è ottima. Si capisce che siamo giunti al capolinea, ma è un degno canto del cigno della mitica coppia. Divertente.
MEMORABILE: Il pranzo con Bud e Terence sdoppiati (sono 4); La rissa finale.
Uno dei più divertenti e scatenati film di Bud & Terence, che oltre a riproporre il tema dello scambio di persona del precedente Nati con la camicia si sdoppiano in due ruoli ciascuno. Magnifici in entrambi i casi. Da un lato i raffinati ed eleganti cugini Coimbra della Colonia (y Azevedo, mi raccomando). Dall'altra i grezzi e soliti personaggi a cui ci hanno abituato. Non c'è un attimo di sosta, con situazioni e battute che strappano continue risate. Sembra davvero di vedere quattro attori e invece sono due. Ma d'altronde... non c'è due senza quattro.
Nonostante il logorio del rapporto tra i due attori e nonostante la stanca che ormai avanza dopo quasi 20 anni di collaborazione (e infatti questo sarà uno degli ultimi film della coppia), E. B. riesce comunque a tirare fuori un film divertente con un espediente tutto sommato abusato: quello dei doppioni. Doppioni per giunta agli antipodi tra loro. La prima coppia ricca e raffinata, la seconda spiantata e manesca. Ne vengono fuori gustosi siparietti dovuti agli scambi di persona oltre alle ormai mitiche scazzottate. Uno dei migliori della coppia.
L'ultimo film convincente interpretato dalla coppia e non è un caso che a dirigerlo sia quel Barboni che più di ogni altro regista ha saputo sfruttarne le potenzialità. Qui e là, a dire il vero, un po' di stanchezza inizia ad affiorare, ma l'espediente dei sosia (benché non certo di primo pelo) funziona ancora; i dialoghi sono spassosi e l'ambientazione esotica rappresenta comunque una piacevole variante. Insomma, si ride ancora di gusto; purtroppo, per l'ultima volta...
MEMORABILE: La scazzottata nel locale malfamato e quella conclusiva.
Divertentissima commedia degli equivoci con il classico tema dello scambio di persona. Bud e Terence sono in gran forma, sia nella solita parte delle simpatiche canaglie sia in quella dei due raffinatissimi cugini Coimbra, riuscendo così a caratterizzare bene entrambi i ruoli. Bella anche l'ambientazione a Rio e le musiche. Le situazioni comiche non mancano mai e il ritmo si mantiene sostenuto. A mio avviso la miglior pellicola della celebre coppia.
MEMORABILE: "Sono le sue gemelle?" "È la signora Thatcher". "Come se non ne bastasse una".
Gli anni ottanta erano iniziati già da un pezzo e il periodo d'oro della coppia stava scemando; eppure questo film, sebbene non all'altezza dei loro migliori prodotti, risulta comunque piacevole e divertente come ci si aspetterebbe. Simpatico in particolare il tema del doppio dalla personalità opposta che fornisce l'occasione per più di una gag.
MEMORABILE: La risata "composta" delle controparti raffinate.
Controcorrente, ho sempre trovato questo excursus nel teatro del fu Plauto come una delle più modeste performance del duo (qui potremmo dire quartetto). Si gioca ovviamente sull'equivoco, ma anche sulle movenze gaie e mollaccione dei ricchi Bud e Terence e se inizialmente potrebbe far sorridere si finisce per arrivare un po' annoiati al finale. Scazzottate a go-go, ma pure qualche battuta scialbetta e gretta.
Tra i film della premiata ditta Spencer/Hill questo risulta essere uno dei meno divertenti a causa di una certa stanchezza di fondo che si avverte proprio a partire dai protagonisti. L'idea non originale della coppia di sosia non convince del tutto e anche le classiche scazzottate sono presenti con il contagocce. I due (in questo caso i quattro) riescono comunque a mettere di buon umore lo spettatore e questo salva il film dal naufragio.
Ultimo film tiepidamente divertente della coppia. Qualcuno diceva che quando si arriva ai sosia è ormai il capolinea: non ci sono più idee. Ovviamente i due "fratellini" saranno mollaccioni per non dire effeminati, tanto per farsi "tante grasse risate". Le scene di botte ormai hanno raggiunto il minimo sindacabile.
Arrivati ormai quasi alla fine della loro collaborazione, Bud Spencer e Terence Hill ci regalano questa ennesima divertentissima commedia piena di tante spassose scazzottate. Pur non essendo tra i migliori film della mitica coppia, il film risulta essere molto divertente, sfruttando degnamente il vecchio trucco del doppio, visto già tantissime volte al cinema. Il classico film che si fa vedere mille volte senza mai annoiare.
L’ultima pellicola girata da Enzo Barboni della mitica coppia (e si sente), la quale si dimostra doppiamente brava nell’impersonare due personaggi agli antipodi. Anche se l’idea del film è stata già usata, i due sanno darvi un’atmosfera vivace, scanzonata e allegra. Nel resto del cast spicca soprattutto Nello Pazzafini nel ruolo di Tango (chiamato da Spencer “Giocondo”). Tra i due protagonisti c’è un po’ meno aria di odio rispetto a molti altri film, ma non è un difetto. Spassosissimo.
Penultimo film girato in coppia da Spencer/Hill e ultimo diretto dal loro pigmalione Clucher. La formula mostra la corda e si ricorre all'espediente (non certo originale) di raddoppiare i ruoli affiancandoli a due sosia dal carattere opposto. L'idea più gustosa (un Terence damerino e un Bud effeminato) non è manco sfruttata al meglio, poiché i due alter ego compaiono poco e (per risparmiare sugli effetti speciali) mai tutti e quattro insieme. Innocuo, infantile, per fan incalliti e completisti.
MEMORABILE: Gli autisti costretti a riverniciare l'auto di continuo.
Barboni torna a dirigere la coppia Spencer/Hill che mantiene la caratterizzazione solita, ma che qui si sdoppia con due sosia dalla caratterizzazione invece insolita: due cugini ricconi residenti in Brasile dalle movenze snob, altezzose e, nel caso di Bud, tendenti persino all'effemminato (!), praticamente l'opposto. L'esperimento è interessante e riesce anche grazie a una sceneggiatura che non risparmia gag curiose (oltre che divertenti) dovute allo scambio di ruolo dei sosia. L'espediente influisce bene anche nelle celeberrime scazzottate del duo che qui diventa un quartetto.
MEMORABILE: Tutte le gag dei due sosia alle prese con la nuova vita da ricconi; La sorpresa finale in stile giallo/thriller.
Film piuttosto debole con la coppia Spencer/Hill che non offre gran divertimento e si lascia andare come puó per ravvivare una storia trita come quella dei sosia. Scazzottate poche ma ben assestate, a mancare è soprattutto la sceneggiatura. Il ritmo è altalenante a fronte anche di una regia stanca e priva di veri sussulti. Solo per appassionati della coppia.
Come spesso accadeva nei film dell'ultimo periodo di Spencer & Hill, anche qui la forma conta più della sostanza. Lo spunto di partenza e tutto fuor che originale e la sceneggiatura deve arrampicarsi sugli specchi per rendersi credibile (spesso senza riuscirci), ma il film comunque funziona. Il merito è, oltre che del carisma dei due protagonisti, dell'attento lavoro di Barboni su dettagli apparentemente insignificanti che finiscono per fare la differenza. Non siamo di fronte ad uno dei prodotti migliori della serie, ma i fan del duo non resteranno delusi. Belle le location.
Non il più divertente Bud Spencer & Terence Hill. Lo spunto dei sosia è già visto e dà luogo a gag fondamentalmente scontate. Eppure come sempre, come per magia, quando sullo schermo appaiono i nostri due eroi la risata qua e là c'è sempre e la noia è quasi sempre bandita. Anche in questo film con ambientazione brasiliana i nostri reggono tutto sommato bene la baracca, rendendo meno evidente qualche difetto di sceneggiatura. Il doppio di Bud è il più divertente. Con qualche discreto momento fotografico. Una visione se la merita senz'altro, e il piacere è come sempre garantito.
Classico film della coppia Spencer-Hill, diretti dal solito E.B Clucher. La vicenda dei sosia è quanto di meno originale si possa trovare, ma la pellicola tutto sommato funziona, grazie a un ritmo sempre costante e alla bravura dei protagonisti. Non mancano, come sempre, le mitiche scazzottate. Prodotto leggero leggero, per serate senza troppo impegno. Promosso.
Come per il film precedente il finale è un po' debole (e presenta qualche incongruenza col resto), ma la coppia è ancora in forma e l'idea dei doppi mandati a morire è divertente e sarà cara a Benigni. Soprattutto perché gli "originali" sono quanto di più lontano ci possa essere dai classici caratteri di Bud e Terence; specie il primo, damerino effemminato contrario alla violenza e perfino a dieta. Si ride spesso e se si amano i protagonisti non lo si può perdere; sceneggiatura del figlio di Barboni.
Bud Spencer e Terence Hill sono agli ultimi film insieme, qui giocando il doppio ruolo dei sosia di due tranquilli miliardari di Rio de Janeiro, che andranno a sostituire generando il caos tra la servitù e soprattutto i "malcapitati" malavitosi locali, per l'occasione chiamati a darci dentro con capriole da schiaffoni, porte in faccia e botte assortite. Ovviamente le gag non suonano originali, ma sono comunque in grado di strappare le risate e la struttura del racconto, non particolarmente complessa, fa il minimo per tenere in piedi il tutto.
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DiscussioneColumbo • 30/05/11 17:19 Pulizia ai piani - 1097 interventi
Come no?! Era la nobildonna che stava con Terence Hill. Ha intepretato anche il ruolo della sorella o amica (non ricordo) di Galina in "Due superpiedi quasi piatti". Comunque, la notizia è stata diffusa dal sito Notturno.it
DiscussioneZender • 30/05/11 17:35 Capo scrivano - 48855 interventi
Aaaah, l'amica di "Galina"!!! Allora certo che me la ricordo!
La partita di calcio che si svolge allo stadio dove Elliot Vance (Terence Hill) e Greg Wonder (Bud Spencer) si confondo nella folla per poter parlare liberamente senza essere notati è Vasco de gama - Fluminense 0-1 del 24/05/1984 e valevole per il Campionato Brasiliano stagione 1984. Stesso campionato e stessa stagione al quale assisterà Canà nel film L'allenatore nel pallone (1984).
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv, (sabato 17 ottobre 1988) di Non c'è due senza quattro:
CuriositàZender • 23/05/21 14:34 Capo scrivano - 48855 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: