Les joyeux microbes - Corto (1909)

Ancora una volta Cohl "gioca" con i disegni animati, prendendo spunto da ciò che si può vedere guardando con il microscopio una goccia di sangue: ecco quindi scorrere, davanti agli occhi degli spettatori, divertenti (ma non troppo) figure che disegnano alcuni tipi di microbi. Niente di che ma, tenendo conto dell'età del girato, qualche benevolenza si può concederla. Certamente il regista, soprattutto nel campo dell'animazione, ha fatto comunque molto meglio.

La trovata dei microbi al microscopio serve soltanto per introdurre una carrellata di caricature di costume rivolte a professioni o modi di essere, che si formano nel disegno animato in rapidissimi ritratti cangianti. L’idea è graziosa, con abbinamenti azzeccati (per esempio flemma-funzionario o rabbia-suocera) e altri pretestuosi (colera-autista, tetano-ubriaco). Il tratto è un po’ rigido e oggi poco comunicativo, ma alcuni spunti sono sfiziosi, come l’ubriaco che stringe una bottiglia di vino vera. Passabile senza troppe aspettative.

Un sedicente dottore visita il suo paziente e, controllandogli il cuoio capelluto, lo trova pieno di batteri. Prima glieli posa sulla mano e poi lo invita a guardarli al microscopio. Questi batteri si animeranno dando vita a scene tanto simpatiche quanto inquietanti. In pieno stile Cohl questo corto si apre e si chiude con le persone in carne e ossa, ma ha nella sua parte centrale animata la sua ragion d'essere. Le animazioni sono ben strutturate e hanno anche delle sfumature che riguardano sia la politica che i mestieri. Un'opera riuscita che ancora oggi fa sorridere.