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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/01/10 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 5/01/10 05:41 - 12392 commenti

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In un quartiere romano periferico, tra il 1957 e il 1963, Valentina cresce nel mito del padre militante comunista scomparso precocemente e delle imprese dei cosmonauti sovietici. Opera d'esordio della regista Susanna Nicchiarelli, è il ritratto sincero e ben riuscito di un'adolescente e del contesto sociale e politico, sia pure semplificato e un po' ingenuo, in cui vive. Il film si segnala per la buona sceneggiatura e la convincente prova degli interpreti. Buona la colonna sonora con classici italiani reinterpretati.

Redeyes 14/04/10 09:00 - 2449 commenti

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Agrodolce amore e passione d’una Italia che fu. Di politica che non era tifo, di amori che sbocciano e di bigottismo. La storia certo non innova e fila liscia senza colpi di scena ma lascia un retrogusto d’amarezza sul palato. Piacevole l’idea della corsa allo spazio a scandire il ritmo così come l’abbraccio alle stelle nella scena finale. Ci si può passare una buona serata senza dubbio.
MEMORABILE: La fuga dal sacramento della Comunione.

Domino86 13/01/11 13:25 - 607 commenti

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Una famiglia segnata da una disgrazia e una sfortuna cerca di tenere insieme i pezzi affrontando il quotidiano. Lo sguardo del tutto viene dato da una giovane ragazzina che affronta i propri "drammi" adolescenziali e trova nella lotta di partito la propria espressione.

Vstringer 10/01/11 00:52 - 349 commenti

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Al netto delle ingenuità e delle imperfezioni dell'opera prima, il racconto della difficile educazione sentimentale e politica di una ragazza nel microcosmo maschilista di partito (sullo sfondo dell'esaltazione di marca Pci per l'Urss e la sua corsa allo spazio) e nella sua stessa famiglia, condotto dalla Nicchiarelli con una regia che rivela in piccolo ascendenze morettiane, si può dire riuscito. Giovano al film una sceneggiatura azzeccata nei dialoghi e la faccia della Raschillà, talentino cinematografico da tenere d'occhio.
MEMORABILE: La fuga dalla prima comunione.

Pigro 1/04/11 21:56 - 9666 commenti

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Primo amore e soprattutto prime lotte politiche di una ragazza comunista nell'Italia dei primi anni 60, mentre intanto l'Urss guida la corsa allo spazio: è un modo per raccontare quel periodo (ben ricostruito), pieno di una generosità e freschezza davvero d'altri tempi, ma anche l'universale scalpitare dell'adolescenza. L'idea è carina e sincera, ma la storia è povera, tutta appiattita su un minimalismo di corto respiro. Insomma, un abbozzo di film più che un vero film. Da segnalare le originali cover delle hit di quegli anni.

Cloack 77 14/08/12 18:22 - 547 commenti

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Classico esempio di film di cui si ricordano le musiche. "Solo" le musiche, perché i personaggi, schiacciati dal peso delle intenzioni, si riducono a figurine parlanti senza consistenza, sono troppi e a volte inutilmente al centro dell'attenzione, la pochezza dei mezzi a disposizione non ispira la fantasia, non fa volare l'immaginazione registica, anzi accentua l'impossibilità di proporre altro.

Capannelle 31/01/13 09:00 - 4411 commenti

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Simpatica commedia che riporta in auge l'atmosfera anni 60 e quella visione dei comunisti idealizzati o disprezzati a seconda del credo. Ma il fulcro di tutto è la bambina ribelle ed è sulle pene amorose di lei che si indirizza la storia (un bene ma anche un limite della pellicola). Girata con freschezza, grazie soprattutto all'amalgama degli interpreti, ma anche poco capace di andare oltre un certo grado di approfondimento.

Luchi78 8/01/14 18:26 - 1521 commenti

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Peccato non si capisca il fine del film, se non quello esplicito di raccontare una storia ambientata in un periodo sociale molto diverso dall'attuale. La pretesa di raccontare la vita di un'adolescente attraverso la politica e le vicissitudini familiari rimane piuttosto incompiuta e a conti fatti la storia non impressiona particolarmente. Personaggi quasi tutti di contorno, nonostante presenze importanti come quella di Rubini. Buona la prova della protagonista Miriana Raschillà.

Almicione 13/09/17 01:43 - 764 commenti

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Memorie di quando nella politica si credeva ancora, raccontate attraverso gli occhi ingenui ma già corrotti di giovani ragazzi. La corsa allo spazio come rifugio per chi sta sempre con la testa fra le nuvole e vuole abbandonare la terra, contrapposta però a pensieri più materiali e provinciali, dai socialisti traditori alle cotte di turno. Ma gli ideali sono sinceri nel personaggio scorbutico di Luciana, del gruppo degli indecisi pieni di dubbi. Insomma, pellicola piacevole e interessante che soffre per le canzoni iniziali e finali.
MEMORABILE: Il passaggio in macchina davanti la sezione del PSI.

Bubobubo 9/12/20 15:52 - 1847 commenti

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La piccola Luciana la comunione non la vuol fare: come il defunto padre e il goffo fratello Arturo è comunista di ferro, unica compagna in un partito che celebra di riflesso la corsa allo spazio ma sembra dimenticarsi delle sovrastrutture sociali. L'esordio alla regia di Susanna Nicchiarelli è un Bildungsroman attentissimo alla ricostruzione ambientale, che affronta con delicatezza l'adolescenza tempestosa di un personaggio fuori dagli schemi (libero socialmente e sessualmente, senza timori verso l'autorità costituita). Piccolo grande ritratto di un'Italia contro ormai perduta.
MEMORABILE: Le sequenze iniziali; Le frizioni con il patrigno Armando (Rubini); Spedizione punitiva alla sede del PSI.

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Reeves 28/07/22 13:52 - 2214 commenti

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Delicato, intimo, convincente. L'esordio di Susanna Nicchiarelli, che è in realtà l'allungamento di un suo cortometraggio, racconta con ironia e partecipazione un mondo nel quale la contrapposizione tra americani e sovietici dava origine a sogni e non a incubi. Molto bello lo sguardo d'ambiente, molto riuscite le ambientazioni, mentre le parti animate conferiscono l'importante leggerezza.
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