(Baby vintage collection) Enrico Oldoini, dopo il successo del Natale precedente (quando cioè aveva dato vita a un seguito per il vanziniano VACANZE DI NATALE) ritorna sul grande schermo con un nuovo sequel (di nuovo slegato dai precedenti). Immediatamente quindi vengono da fare i consueti paragoni. Quest'anno, pur cercando il più possibile di mantenere il medesimo cast di VACANZE DI NATALE 90, Oldoini non riesce a richiamare quello che era stato senza ombra di dubbio il principale polo d'attrazione del film. Parliamo ovviamente di Diego Abatantuono, che...Leggi tutto con un fugace ritorno al suo notissimo dialetto da "terrunciello" aveva ammaliato i moltissimi fan orfani da tempo di quel personaggio purtroppo scomparso con IL RAS DEL QUARTIERE, trascinando nelle sale milioni di spettatori paganti. Al suo posto troviamo qui attori del calibro di Sordi o Ornella Muti e simpatici compimari come Nino Frassica. Cerchiamo quindi di analizzare i vari episodi che, seppur ambientati nella stessa lussuosa cornice di St. Moritz, sono dotati di totale autonomia. Migliore di tutti è forse l'episodio con Boldi e De Sica (due "onnipresenti" del cinema vacanziero) che inscenano una simpatica "commedia di corna" riconfermandosi agli ottimi livelli del Natale precedente. Più o meno sullo stesso livello ci sono Andrea Roncato e Frassica, coppia gay in vacanza col figlio di Andrea (avuto dalla moglie con cui era sposato); pur in una veste insolita Frassica diverte coi suoi dialoghi "nonsense", anche se non mancano le stonature. Incolore e assolutamente inutile la parentesi Sordi/Muti, evidentemente poco a loro agio in panni a loro così poco consoni: tutti e due bravi ma senza brio. Non si ride. L'episodio che risulta invece un abominio è quello con Ezio Greggio, che già l'anno prima aveva contribuito ad abbassare il livello del film. Il pur bravo cabarettista si trova a dover sostenere un episodio che non sarebbe risultato comico nemmeno se a recitarlo fosse stato Totò: davvero nauseante...
Forte del non preventivato successo del finto sequel vanziniano dell'anno precedente, Oldoini ritenta il colpaccio. Con un cast quasi simile dirige questa variazione sul tema: 4 episodi incrociati che hanno precedessori illustri. Si va da Il Vizietto per la coppia Roncato-Frassica fino all'epigono Signor Max con Sordi-Muti. In mezzo c'è il vero appeal del film (Boldi-De Sica) e una storiella comico-surreale, che pur essendo realizzata con cura non c'entra nulla col contesto. Prolisso e noioso. Castellanoepipoliano più che vanziniano. Perdibile.
MEMORABILE: La fotografia, l'illuminazione e gli effetti speciali squisitamente da horror muto dell'episodio con Greggio.
Un film che non fa mai ridere... Si salva ogni tanto qualche uscita bizzarra di Boldi... Ritmo pesante... L'episodio di Greggio è veramente tremendo! Non si riesce a stare svegli, nel guardarlo! Anche Alberto Sordi appare incredibilmente contenuto... un po' triste e invecchiato. Il suo episodio è incredibilmente scontato: umilazione iniziale con vendetta finale. Alla fine se la cavicchiano solo Boldi & De Sica. Per fortuna Oldoini ha smesso, con questo genere. Come sceneggiatore è ottimo, ma come regista non ha il senso del ritmo.
Seconda vacanza natalizia per Oldoini che forte di una cast riconfermato quasi in toto (manca Abatantuono rimpiazzato da un Sordi fuori contesto) dirige questo discreto film a episodi intrecciati (suo marchio di fabbrica). Rimangono evidenti tutti i difetti già conclamati del suo cinema come una sceneggiatura scarna, un montaggio semi-amatoriale ed un doppiaggio poco curato, ma il merito del regista ligure è quello di lasciare sempre liberi di improvvisare gli ottimi attori con i quali ebbe la fortuna di lavorare e perciò le risate non mancano.
MEMORABILE: Ezio Greggio alla moglie: "Io uso il condom anche nei momenti di autoerotismo, sai com'è, non si sa mai..."
Discreto film a episodi salvato sopratutto dal mestiere collaudatissimo di attori del calibro di Sordi, Boldi e Greggio. Per il resto, niente di nuovo sotto il sole, con le solite disavventure amorose in quel di Cortina, con battute e situazioni stra-abusate. Buono comunque il ritmo.
Alla solita sequela di gag stantie e stereotipate tipica dei film di questa serie (questo è diretto da Oldoini) si inserisce come elemento di novità (anche in fase di sceneggiatura) la presenza del grande Alberto Sordi nei panni di un cameriere angariato dal principale. Pur nobilitando il cast tuttavia, la presenza di Sordi risulta una nota stonata e fuori contesto in un film che come sempre non esita a ricorrere a facili volgarità “corporali” per colpire lo spettatore. Brutto.
Poveri noi... e c'è pure il grande Alberto Sordi nel ruolo del cameriere dell'hotel! Nel cast ci sono i soliti nomi della recente commedia all'italiana e degli innumerevoli cinepanettoni: De Sica, Boldi, Greggio, Frassica e compagnia cantante. Si ride poco. Non orrendo come i Natali di oggi, ma nemmeno così accettabile.
Solita ed ennesima pseudovanzinata praticamente uguale (come sempre) a tutte le altre tanto da rendere difficile il distinguerla dai capitoli precedenti. Le gag, infatti, sono le solite, la comicità è di grana grossa e vedere un mostro sacro come Sordi fare una "marchetta" del genere mette molta tristezza. Desolante.
Credo che in questo vacanze più che in ogni altro fatto fino ad ora, l'umorismo sia del tutto lasciato al caso, senza nessuna ricerca di spunti diversi o profili particolarmente apprezzabili; piu o meno tutti se ne escono con le ossa rotte, in particolare Greggio con le seuqenze di fantasmi che fan cadere le braccia (le parrucche in particolare). Alte volte risollevavano le sorti le improvvisazioni dei bravi caratteristi, ma qui non riescono a proporre nulla di valido e il tutto lascia un senso di squallore imbarazzante.
Seguito di un seguito che si perde nella ripetizione e nella formula del film "natalizio". I cinepanettoni si andavano così formando di anno in anno, dopo il buon successo del riuscito modello vanziniano. Pur se in timone di regia troviamo Enrico Oldoini, va detto che il terzo capitolo (questo e i successivi si distinguono riportando l'anno nel titolo) delle vacanze sulla neve, in attesa dello spensierato capodanno, non è poi così dispregevole, grazie alla presenza di Sordi, un Roncato decisamente in forma ed un simpaticissimo Frassica.
Non passerà alla storia come film epocale, ma si lascia apprezzare. Ottima la scelta di inserire l'indimenticabile Alberto Sordi nel cast, affiancato da Benigno, il Natale di Ragazzi fuori, che però dice poche battute. Il resto del cast è ottimo: abbiamo i soliti Boldi, De Sica e c'è anche Ornella Muti; una piccola ma significativa parte anche per Claudio Gora. Ambientazioni ultra-lussuose come richiede il genere. Per rivivere con un po' di nostalgia i pomposi anni 90. Ottima anche la colonna sonora.
Comunque la si pensi sulla saga dei cinepanettoni, questo è il più moscio mai girato. Nonostante la presenza di un Sordi spaesato e che fa esplicitamente un altro film (non particolarmente riuscito), gli unici sorrisi (di grana grossa) li fa fare la strana coppia Frassica-Roncato. Episodio peggiore quello di Greggio. Sicuramente meno volgare dei cinepanettoni del decennio successivo, ma infinitamente più noioso e meno divertente.
Uno dei migliori e più divertenti cinepanettoni, quando ancora l'intreccio aveva una sua importanza e le volgarità non erano presentate in dosi massicce. Il migliore è il grande Alberto Sordi, seguito da Ezio Greggio e dalla piacevole coppia Roncato/Frassica (che sarà ripresa anche nel successivo Anni 90); comunque buoni Massimo Boldi e Christian De Sica (in una storia di corna e controcorna). Divertente.
Un film che, tutto sommato, si lascia vedere. Gli episodi, piuttosto slegati fra loro, seguono ognuno la propria strada. Roncato e Frassica mostrano la solita verve, nonostante i due ruoli un po' stretti, Greggio gigioneggia a tutto spiano, Boldi e De Sica sono la parte migliore. Le risate non mancano, per fortuna, anche grazie a Sordi nella parte di un anziano cameriere.
MEMORABILE: L'arrivo di entrambe le coppie Lambertoni al Palace.
De Sica e Boldi tornano nella meravigliosa St. Motitz per trascorrere le vacanze di Natale. Le caratteristiche sono le stesse dei precedenti cinepanettoni, mentre novità del cast è il grande Alberto Sordi. Boldi e De Sica se la cavano piuttosto bene riuscendo, anche se di rado, a strappare qualche sorriso, mentre la parte di Greggio, anche se da un lato può risultare divertente, non c'entra nulla con tutto il resto del film.
MEMORABILE: De Sica a Boldi all'arrivo al Badrutt's Palace: "Aò! Ma che te 'nchiodi co sto carro da morto!".
Tra i capitoli meno interessanti della serie. Confezione piuttosto curata, discreta atmosfera natalizia e cast ricchissimo (e, grazie al doppiaggio, neppure i bambini disturbano la visione), pregi tutt'altro che indifferenti che finiscono inevitabilmente per crollare di fronte ad una sceneggiatura terribilmente tirata per le lunghe e terribilmente povera di battute o situazioni divertenti. Tutto si trascina banalmente e stancamente per 110 interminabili minuti, con le poche isolate risate condannate inesorabilmente ad affogare nella noia.
Oldoini non si riconferma e gira un'opera registicamente fiacca, lenta in ogni sua componente e poco brillante in fase di scrittura. L'episodio con protagonista Greggio è un abominio: mai si sono viste cosi tante brutture tutte insieme (effetti speciali farlocchissimi, battute che non fanno ridere nemmeno i polli). Roncato e Frassica sono abbastanza affiatati nei panni di una coppia omosessuale (Laurenti e Ceccherini avrebbero potuto prendere ispirazione). Bene Sordi e la Muti; strepitosi De Sica e Boldi. Brutte le musiche.
Se Vacanze di Natale '90 scontentò non poco (ma ebbe ottimi incassi), questo nuovo capitolo rasenta anche il compassionevole per l'impiego di Sordi; non tanto per l'operazione commerciale in sé, quanto proprio per la povertà del suo episodio, che fatica a strappar risate (se non in pochi momenti appena simpatici). Boldi-De Sica salvano in definitiva la baracca. Un cinepanettone francamente indigesto al quale nemmeno il tempo passato ha saputo render grazia. Piacevoli le musiche techno "vintage".
Per questo secondo excursus nel cinepanettone, Oldoini mette su un buon cast che funziona perchè sostanzialmente eterogeneo. E così si può trovare Sordi (sempre impagabile) come la solita coppia De Sica-Boldi, o addirittura Roncato e Frassica (versione gay), con un paio di apparizioni di Benigno. Il problema è che gli episodi sono totalmente slegati tra loro e alla fine ricalcano sempre le stesse gag. Inutile, se non addirittura incomprensibile, l'episodio di Greggio, irritante quello della coppia De Sica-Boldi.
Ennesimo episodio vacanziero post vanziniano che annovera nel cast la degnissima presenza di Sordi, che vivacizza la pellicola e oscura le altre situazioni che spaziano dalle corna all'amore omo (che si trasforma in etero). Solite situazioni poco originali con De Sica e Boldi poco ispirati, Roncato e Frassica scontati e Greggio sprecato. Minestra riscaldata.
Se nell'anno precedente gli spunti per l'erede dell'originale risultavano in qualche modo resistere, qui la piega di un genere ancora giovane inizia a prendere piede. Oltre al gruppetto dei soliti c'è pure Albertone in panni molto malinconici (nonostante l'happy end) ed è triste vederlo in un contesto come questo. Gli ex yuppies fanno sempre il solito senza incidere: funzionano solo i dialoghi tra i gay Roncato e Frassica, che con le sue storpiature sa far sempre ridere. Ci sono anche Gora e una splendida e matura Muti. Meno peggio dei cinepanettoni futuri.
MEMORABILE: Sordi maltrattato dal direttore dell'hotel; Frassica e Roncato coppia gay.
Terzo episodio delle vacanze natalizie vanziniane, nuovamente girato da Oldoini come il gradevole predecessore. Purtroppo stavolta la comicità latita; pur mancando di eccessive volgarità come nei cinepanettoni odierni (punto a suo favore), le storie sono poco convincenti e il film manca il bersaglio principale: far ridere lo spettatore. Si sorride a malapena, tranne pochissime sequenze; bravi Boldi e De Sica, impeccabile professionista Sordi, sottotono Greggio, simpatici Roncato e Frassica, la Muti non c'azzecca nulla: occasione sprecata.
MEMORABILE: Lo schiaffone di De Sica alla Rinaldi, che le fa sfondare il muro della camera.
Visto a 14 anni mi divertì abbastanza, nonostante l'assenza di una star come Abatantuono. Rivisto, fa appena sorridere nonostante la presenza di Alberto Sordi, davvero insolita per film del genere. Se non altro, sembra ci siano meno volgarità rispetto alla pellicola precedente (non a caso la critica lo giudicò migliore). Simpatico.
Fin troppo simile al sequel precendente, questa ennesima fatica di Oldoini non fa che evidenziare una volta di più le differenze tra gli originali vanziniani e i suoi epigoni: stanchi sorrisi, ma se nulla vale come curiosità d'epoca (a partire dalla scelta delle musiche) forte è l'impressione di laissez-faire: Boldi e De Sica sempre più inscindibili, Greggio sempre inadeguato, Roncato e Frassica legittimati in rinascite artistiche che avremmo preferito non avere. Incuriosisce, ma a tratti deprime, la presenza di Alberto Sordi.
Film di Natale '91 targato Enrico Oldoini. Tra i meno riusciti della serie. L'episodio di Boldi & de Sica si lascia comunque apprezzare per le verve dei due comici, così come è encomiabile la prova di Alberto Sordi e non disprezzabile quella del buon Roncato. A lasciare senza parole è invece l'episodio con Ezio Greggio, quanto di più brutto si possa immaginare.
Enrico Oldoini dirige il suo secondo film di Natale ottenendo un discreto successo. La coppia Boldi-De Sica è agli albori, ma funziona e fa scappare qualche risata. Divertenti l'episodio di Greggio e quello con Frassica e Roncato; Alberto Sordi sprecato nel ruolo che interpreta. infine c'è Ornella Muti, non di certo eccellente nella recitazione ma bellissima. Tutto sommato un film simpatico.
Un cinepanettone non particolarmente entusiasmante che tenta di giocare in modo piuttosto bislacco la carta Alberto Sordi il quale, seppur bravo, non riesce a dare quel tocco in più che servirebbe per dare colore al film. Si apprezzano comunque le gag di Ezio Greggio e della coppia Roncato-Frassica. Il resto è da tralasciare.
Dispensabile, ineguale sforzo (?) di Oldoini, dagli ingredienti non ben bilanciati: il segmento di Greggio è penoso, quello di Frassica e Roncato parte bene ma annaspa presto, Albertone (che si scrive la parte col fido Sonego) inclina al patetico, per fortuna De Sica inietta robuste dosi di volgarità e puntella la pericolante baracca. Benigno conferma le perplessità di Placido ("ma tu solo minchia sai dire?") Qualche passerona - e ci mancherebbe!
Il vantaggio delle commedie corali è la possibilità non troppo remota di trovare qualcuno di proprio gradimento. Qui siamo al limite e il valore complessivo dell’opera ne risente attestandosi al di sotto della sufficienza. Il carisma e l’affiatamento della coppia Boldi/De Sica vien da sé e, anche se di bassa lega, qualche pallido sorriso lo strappa. Per il resto c’è poco da salvare e nemmeno la presenza di Alberto Sordi sposta di molto il giudizio complessivo. Noiosa e inutile la parentesi di Ezio Greggio, forse la meno riuscita di tutte.
Un Sordi straordinario (che si mangia tutto il film) e una Muti in formissima regalano pezzi di altissima commedia italiana innestata nel cinepattenone. Purtroppo si deve fare i conti con l'inutile, fastidioso e terrificante episodio "fantasmatico" con Greggio che rovina irrimediabilmente il divertimento. Boldi e De Sica (meno in forma del solito) stentano a decollare (la coppia aperta, il buddismo, le cafonate romanacce di De Sica e della Rinaldi pre-Gerini e Verdone di Viaggi di nozze) e la coppia gay Frassica (bravissimo) e Roncato si risolve in derive più o meno omofobe.
MEMORABILE: Boldi che cerca la pipa; La terribile e mostruosa bambina che vezza il povero Sordi; La minestra all'urina fatta trangugiare a forza.
Il successo dell'anno precedente conduce inevitabilmente a un'altra puntata a Saint Moritz. L'idea degli adulteri incrociati di De Sica e Boldi è simpatica e conduce a qualche buon momento tra i due, seppur con diverse lungaggini e con partner femminili inconsistenti. Sordi tenta di accreditarsi pesso le nuove generazioni, ma il suo episodio è desolante, nonostante la presenza di Rodolfo Sonego in sceneggiatura: davvero uno scivolone incomprensibile. Noiosissima la storia di fantasmi di Greggio; beceri Roncato e Frassica in una storia senza né capo né coda.
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HomevideoXtron • 29/09/14 21:21 Servizio caffè - 2196 interventi
Ecco il dvd FILMAURO
Audio e sottotitoli in italiano (mono e 5.1)
Formato video 2.35:1 anamorfico (master un po' sfuocato)
Durata 1h51m27s
Extra Trailer