È inutile girarci intorno: il soggetto viene dal celebre libro di Nabokov (forse più che dal film diretto da Kubrick), ma la sceneggiatura è firmata da Piero Regnoli e la regia da Alfonso Brescia con conseguenze non trascurabili sul piano dei contenuti, privati di ogni stimolo riflessivo. Per fortuna c'è Sonia Viviani (all'epoca appena maggiorenne), Serenella di nome e di fatto, attorniata da caratteristi di classe e da altre due notevoli bellezze (Malisa Longo e Dagmar Lassander). A patto di scollegare il cervello, ci si diverte parecchio.
MEMORABILE: La seduzione della nipote (Sonia Viviani) mentre in camera da letto assume posture compromettenti, che evidenziano un tornito sedere.
Curiosa commediaccia Anni Settanta, che alterna cose basse a cose non disprezzabili. Notevoli Musumeci e la stupenda Daniela Giordano (mai vista così brava), leziosa la Viviani, diabolicamente angelica. Ruolo cospicuo per la Scagnetti e apparizione per Giacomo Furia! Finché il film ha una sua originalità (i primi 30’) pare pure fresco, poi cala molto, perdendosi in ampie parentesi che paiono destinate solo al metraggio (nel duetto Giuffrè-Musumeci si notano la bravura dei due e la sostanziale inutilità del siparietto) e in deus ex machina assai improbabili. Guardabile.
Film curioso che punta tutto sulla bellissima Sonia Viviani (sfruttata poco dal nostro cinema a mio parere), allora diciottenne. Trama particolare, non è certamente un capolavoro ma non mi sento di stroncarlo. Contando poi la qualità delle commedie sexy di quegli anni... diciamo che una sufficienza piena ci sta.
L'accoppiata Daniela Giordano/Sonia Viviani autorizza la visione di qualunque nefandezza, ma resta che il film di Brescia si situa ai gradini più bassi della commedia erotico-familiar-provinciale. Girata negli anni d'oro del filone, la storiella è lenta, farraginosa, priva di vera tensione erotica a dispetto dell'abbondanza di nudi e appesantita oltre misura dalla pesante parlata dialettale. Daniela e Sonia riescono comunque a farci sognare, ma di fronte ai pp della faccia spiritata di Musumeci il sogno trascolora rapidamente verso l'incubo.
MEMORABILE: Il gioco dei toccamenti multipli nel cinema.
Commedia sexy che raccatta stancamente i luoghi comuni del sottogenere “peccati in famiglia” (e in provincia), ricucendoli con i nudi della Giordano e di una Viviani non troppo adatta al ruolo di lolita; il livello si alza nel siparietto in caserma di Giuffrè e negli ultimi minuti, che restituiscono un minimo di logica alla stitica sceneggiatura. La Lassander fa la segretaria sovietica e la Longo si camuffa in dottoressa teutonica e femminista; in bella evidenza le bottiglie di acqua minerale Eureka al posto della solita Pejo.
MEMORABILE: Lo spogliarello di Musumeci e della Lassander sulle note del “Bolero” di Ravel; Gnàula/Gnaùla.
Borgo siculo, perdigiorno inchiodati ai tavolini esterni del bar mormorando di questa e di quello, la “bona” del paese che sfila ancheggiando. Insomma, nessuna idea nuova. Uno scatolone zeppo di cliché riguardanti onore, corna, illibatezza e virilità; passando per adolescenti accaldate (invero un po’ cresciutelle), segretarie disponibili e… una farmacia: da sempre ciambella di salvataggio per infilare gag con purghe, preservativi e tonici per maschi in difficoltà. E cosa provi quando hai la sensazione di vedere lo stesso film mediocre per la centesima volta? Tristezza e noia.
MEMORABILE: L’ “adolescente” che praticamente vive sdraiata sul tappeto come un acaro.
Alfonso Brescia HA DIRETTO ANCHE...
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Realizzato lo stesso anno de La Figliastra, il film di Alfonso Brescia presenta un plot quasi identico: per questioni ereditarie un uomo (La Figliastra) o una donna (L'Adolescente) deve convolare a giuste nozze.
Sopraggiunge la nipote (o la figliastra) a turbare la tranquillità familiare (si fa per dire, poiché in entrambi i film di matrimonio per interesse si racconta).
Se ne La Figliastra un ulteriore sottotrama tende al tema della procreazione (il barone deve avere un figlio) questo non basta a differenziare la pellicola da L'Adolescente: in entrambi i casi, infatti, la maliziosa "nipotina/figliastra" (ritorna, immancabile il tema incestuoso) agisce solleticando le necessità erotiche del più maturo uomo.
Il tutto è comunque sviluppato sul binario comico/erotico, con una ilarità più incisiva, nel caso de L'Adolescente, grazie al cameo di Aldo Giuffré nei panni di commissario di Polizia.
Le motivazioni della somiglianza tra i due film potrebbero essere riposte in questa constatazione: la sceneggiatura è stata sviluppata, in entrambi i casi, dal prolifico Piero Regnoli
Purtroppo l'unica edizione disponibile è la VHS (Shendene & Moizzi - Commedia Sexy all'Italiana), che è però integrale (92 minuti), ma proposta in full screen (ovverosia 4:3) e con traccia audio non esattamente nitida.
Nei titoli di testa, invece che L'Adolescente compare La Gioventù è Bella, quello che dovrebbe essere un sottotitolo ma che è diventato, di fatto, un titolo alternativo.
HomevideoGeppo • 27/05/08 15:50 Call center Davinotti - 4356 interventi
A rivederlo, il film di Brescia appare decisamente "sleazy", ma non si può dire il regista difetti di buon "occhio", sapendo bene dove piazzare l'obiettivo della macchina da presa...
"All'inizio il titolo doveva essere La farmacista, o qualcosa del genere, e come protagonista avrebbe dovuto avera la Giordano (Daniela, n.d.r.).
Invece, mentre si girava, è risultato che questa nipote, interpretata da me, è diventata, in qualche modo, protagonista e allora hanno cambiato il titolo, anche se poi nei cartelloni è rimasta Daniela Giordano, grande, in alto, e Sonia Viviani, più piccolo, in basso.
Con la Giordano ho girato pochissime scene. Più che altro ho lavorato con Tuccio Musumeci, un bravissimo attore".
Daniela Giordano, qui piuttosto nuda, fu eletta miss Italia nel lontano (ahinoi) 1967.
HomevideoGeppo • 25/11/10 11:14 Call center Davinotti - 4356 interventi
Ecco il DVD USA di "L'adolescente (La gioventù è bella)" distribuito dalla MYA.
Master: Pessimo, praticamente è una vecchia VHS riversata.
Audio: Molto sporco (italiano con sottotitoli in inglese escludibili)
Durata: 97 minuti
Video: 1.33:1 (4:3)