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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Seguito inevitabile del successo vanziniano, YUPPIES 2 è scritto e diretto da Enrico Oldoini, il regista che più di tutti, negli Anni Ottanta, cercò di seguire la strada tracciata dai “maestri”. Rispetto al primo capitolo questo sequel è più film e meno sketch ma, cosa sicuramente apprezzabile, propone una maggiore interattività tra i quattro protagonisti (che restano sempre Jerry Calà, Christian De Sica, Massimo Boldi ed Ezio Greggio). Qui non solo De Sica e Boldi approfondiscono il loro “rapporto...Leggi tutto di coppia” interpretando praticamente insieme lo stesso episodio, ma anche Greggio e Calà intervengono a più riprese nelle storie degli amici, andando a ricreare quasi una versione “easy” e tipicamente ottantiana di AMICI MIEI. Nonostante comunque una struttura meno “televisiva” del progetto rispetto al primo YUPPIES, la comicità resta sempre di grana molto grossa, con un distacco netto dalla commedia vanziniana in favore di un umorismo caricaturale, macchiettistico. In ogni caso ognuno ha il suo “episodio”: Calà (già sposato con la Federica Moro del primo capitolo) deve vedersela con una sensuale ex compagna di scuola che gli piomba in casa facendo irritare la moglie, Greggio ci prova con l'equivalente femminile - ma inventato - di Gianni Agnelli (Athina Cenci), De Sica accoglie in casa una splendida russa fuggita chissà da dove e Boldi deve riconquistare la moglie che l'ha appena cacciato di casa. Storielle esili, che hanno l'unico scopo di fare da terreno giusto per le improvvisazioni verbali e gestuali dei quattro: vincono Boldi De Sica, con Greggio in ombra ma sempre brillante e Calà alle prese con spalle femminili rese particolarmente odiose dal copione.

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TomasMilia 4/01/07 01:40 - 157 commenti

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Orrendo tentativo di sequel di un film che adoro. I personaggi questa volta non sono appiccicati con lo sputo anzi cercano di interagire tra loro nel corso dei novanta minuti. Quello che manca, e che lo rende peggiore del prototipo, è la mancanza del contesto. Non sembrano più nella Milano da Bere degli 80s. Manca quell’atmosfera che rendeva il precedente un film manifesto di quel periodo. L’innesto delle nuove e belle ragazze (ad eccezione della Cenci) non aumenta la simpatia del film anzi ne rallenta il ritmo. Le canzoni sono più belle rispetto al primo però è l’insieme che non mi convince.

Dusso 2/02/07 08:36 - 1568 commenti

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Yuppies 2 a me piace molto più del primo: migliori le canzoni, finale decisamente piu' soddisfacente, storia piu' interessante. Il primo, secondo me, di meglio ha solo Guido Nicheli. Per il resto il finale non lo sopportavo, così come non mi piaceva la storia di Boldi con la segretaria (Valeria D'Obici).

Lovejoy 22/12/07 14:24 - 1823 commenti

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Decisamente peggio del primo. Stavolta non si salva niente e nessuno. Gli episodi sono di una grossolanità e di una banalità a dir poco deprimente e la regia di Oldoini ci mette del suo fallendo i tempi comici. Il cast poi gira del tutto a vuoto. Deludono sopratutto Greggio, Boldi e De Sica. Gli altri più o meno avevano già deluso nel primo capitolo e qui riconfermano la loro mediocrita. In definitiva un prodotto decisamente insulso.

Fabbiu 4/03/08 09:15 - 2168 commenti

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L'allegra combriccola dei quattro protagonisti ritorna. E' un gruppo che funziona, intrattiene e diverte abbastanza anche in un sequel: sembrano la versione meno impegnata (e meno intelligente) di Amici miei. Ognuno è comico a modo suo, ma come al solito i due che hanno maggiore spessore sono Boldi e De Sica. Greggio è molto particolare, il suo umorismo e la sua comicità da perfetto strampalato lo distaccano un pochino dagli altri e, come nel primo, Calà (comunque molto simpatico) perde il confronto con gli altri. Di Poco inferiore al prototipo.

Stubby 12/10/08 22:12 - 1147 commenti

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Diciamo che qualche battuta e situazione divertente c'è e quindi lo preferisco già al primo, però per il resto come sempre queste commedie lasciano il tempo che trovano. Sembra a tratti di rivedere un capitolo mal riuscito di Amici miei. Anche stavolta salvo Jerry Calà e le "bonazze" del film.

Galbo 15/10/08 05:52 - 12519 commenti

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Dopo un primo capitolo banalotto ma in fondo capace di strappare qualche risata, il secondo episodio dedicato alle avventure degli yuppies metropolitani tocca livelli veramente pessimi. Non porta bene il passaggio di regia da Vanzina ad Enrico Oldoini: una sceneggiatura a dir poco raffazzonata non garantisce al film il minimo sindacale del divertimento; gli attori (anche quelli in parte nel primo film) sono svogliati ed inconcludenti. Insomma un film la cui visione ci si può tranquillamente risparmiare.

Mco 24/08/09 13:14 - 2354 commenti

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Inevitabilmente i quettro amigos del primo episodio si ritrovano per questa seconda puntata sulle vicissitudini dei giovani rampanti in puro stile anni Ottanta. De Sica si conferma attore di gran classe anche quando cade in (troppe) volgarità, mentre Calà fa sempre la perte del sessuomane. Per il resto siamo al di sotto del primo film della serie ma qualche battuta strappa ancor oggi il sorriso e non ci si annoia di certo.

Franz 30/12/09 16:57 - 111 commenti

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Anni 80 presenti in maniera non invasiva in questo film, anzi, lo yuppismo è qui un semplice legante per le vicende dei quattro amici. Le scenette che si vengono a creare volano piuttosto basso: le solite scommesse tra ragazzi, donne che tornano dal passato per sbloccarsi sessualmente, il doppio che genera equivoci (Boldi-sorella suora; athina Cenci ricca-suo alter ego attricetta spiantata). Finale vaticano abbastanza delirante. Ciononostante film passabile.
MEMORABILE: Boldi, in crisi mistica: "Levito, decollo, come S. Giovanni!"; la sfolgorante bellezza di Gioia Scola, meravigliosa.

Herrkinski 2/02/10 18:47 - 8401 commenti

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Tutto sommato un po' meglio dell'altamente mediocre prototipo vanziniano. Ritornano gli yuppies interpretati dallo stesso quartetto di attori, affiancati dalla Moro e dalla new entry Gioia Scola; manca Guido Nicheli (purtroppo). Stavolta i protagonisti interagiscono di più e sono decisamente affiatati, specialmente la coppia (destinata a diventare classica in seguito) Boldi/De Sica. Calà meglio che nel primo episodio, Greggio stabile ma meno insopportabile. Qualche gag va a segno; si ride poco ma si lascia vedere. Passabile.
MEMORABILE: Lo slogan di Calà: "La macchina del Papa: va da Dio e non costa un'ostia!"

Vanadio 29/04/10 20:10 - 105 commenti

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Strano caso in cui il sequel è meglio del film di partenza, Yuppies 2 (stavolta realizzato per mano di Oldoini) mantiene grossomodo lo stile ma propone un intreccio di vicende tutto sommato più gradevole della pellicola precedente (uscita oltretutto lo stesso anno). Così-così, in sostanza, ma è già un passo avanti. Grazie al cielo Valeria d'Obici s'è persa per strada, ed è un altro punto a favore. Migliorato Ezio Greggio (ma proprio di Athina Cenci doveva innamorarsi nel film? Mah...).
MEMORABILE: I titoli con in sottofondo "Looking for love" di Tom Hooker; la scena al mare di Ezio Greggio con "Easy Lady" di Spagna.

Christian De Sica HA RECITATO ANCHE IN...

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Rambo90 28/11/10 22:25 - 7819 commenti

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A distanza di nemmeno un anno, Oldoini decide di dare un sequel al film dei Vanzina. Il risultato è ugualmente buono, anzi forse si ride anche un po' di più visto che questa volta i quattro protagonisti interagiscono frequentemente tra loro. Calà rimane il personaggio più reale, Boldi e De Sica in coppia fanno faville (quando il primo parla in russo è da antologia del cinepanettone) e Greggio prende dimestichezza col mezzo cinematografico. Un buon prodotto comico anni '80, da vedere.

124c 30/11/10 16:49 - 2955 commenti

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Con il motto "L'uomo è una bestia", detto da Christian de Sica a un disperato Massimo Boldi in crisi con la moglie, si apre il secondo capitolo degli Yuppies. Cast principale invariato, ma regista diverso (quell'Enrico Oldoini che, pochi anni più tardi, farà cose ben diverse, come Don Matteo), per una storia che mi esalta ben poco. A parte un primo piano di Federica Moro che aspetta Jerry Calà in baby doll e tacchi a spillo, il resto è noia. Nemmeno lo scherzaccio che gli amici tirano ad Ezio Greggio mi fa ridere. Athina Cenci sprecata.

Plauto 7/03/11 22:58 - 126 commenti

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Non è Yuppies, ma una sorta di Amici miei '87... Eppure a parecchia gente è piaciuto più del primo. Scherzi inutili, battute tristissime, una rivale in amore per Federica Moro (nettamente meno bella)... Non si salva niente, in quello che è probabilmente il peggior film di Oldoini.

Tomastich 6/09/11 15:36 - 1258 commenti

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Oldoini eredita (per fortuna) gli stessi attori del primo capitolo e viene proseguita quest'opera "tassonomica" di iconografia e sociologia anni '80. Tante belle donnine, tanta bella musica (che suoni ragazzi): un sequel che merita d'essere visto. A parer mio si vede in Oldoini la volontà di "amicimiei-zzare" la saga.

Tarabas 9/09/11 11:40 - 1888 commenti

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Tornano i "giovani di successo" (mah) in un seguito che funziona meglio del predecessore, grazie al maggiore spazio dato a Boldi, De Sica e Calà e alla sottotrama spassosa con Athina Cenci, in un doppio ruolo divertente. La comicità è sempre e solo basata su gag estemporanee, la scrittura è modesta, ma almeno si ride. Comunque, il filone era già in crisi ed è incredibile che sia arrivato fino ad oggi con le varie Vacanze di Natale.
MEMORABILE: Boldi che al telefono imita Agnelli: "Passo a prenderti io... No, niente elicottero, superato. Passo con la Vespetta. Sì, senza casco, certamente".

Markus 24/08/12 09:51 - 3723 commenti

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Inevitabile secondo capitolo che Oldoini spreme dopo il successo del film "vanziniano". Si ride ancora e i tempi sono quelli giusti (complice una sceneggiatura felice e la vivacità degli attori ancora in forma), ma il regista priva la pellicola dal contesto "Milano da bere", fatto che lo rende una mera operazione scacciapensieri (per altro riuscita, va detto) senza l'intenzione di lasciare un'impronta sociologica.

Pumpkh75 25/08/12 14:13 - 1810 commenti

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I quattro yuppies perdono il pelo ma non il vizio. La produzione tenta di articolare il film in maniera più compiuta, ma il gioco riesce a metà a causa del tremendo crollo nel finale, dove i vari segmenti vengono risolti in maniera approssimativa e interlocuroria. Greggio è meno irritante e gli altri rispettano il cannovaccio del predecessore anche se, in generale, la percentuale di volgarità aumenta, sintomo e presagio dell'imbarbarimento che arriverà a breve con i cinepanettoni. Bellissima Lisa Stothard. Tutto sommato, più divertente del primo.

Ramino 7/07/13 16:27 - 127 commenti

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Raro esempio di come a volte il sequel sia migliore e più compatto del primo film. Se non fosse per alcune trovate, non sembrerebbe nemmeno di essere a Milano. Le figure femminili non funzionano affatto, sono solo un misero contorno per Boldi & co. Musica da paura!

Il Dandi 9/07/13 03:01 - 1917 commenti

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Oldoini, supplente abituale dei titolari Vanzina, dirige il sequel scemetto di un modello già imperfetto ma ben più dignitoso: lì i protagonisti vivevano avventure separate, sceneggiate più o meno bene; qui pur apparendo sempre tutti insieme non riescono a salvare un film che abbraccia la comicità più puerile, appesantita da una fastidiosa assurdità di fondo (tra i picchi deprimenti: Boldi nel ruolo della sorella suora): si soffre la mancanza di caratteristi bauscia come Ugo Bologna e Guido Nicheli che facevano respirare un'altra aria.
MEMORABILE: De Sica su Kim Basinger: "mah... poi te dovessi di'... c'ha un culetto che pare un posacenere"

Jep21 27/06/14 15:20 - 31 commenti

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Sarà perché questo film è "figlio" della "cultura tv" anni '80, decennio e tv che hanno volente o nolente cresciuto molti di noi, ma questo film si fa apprezzare persino a distanza di oltre 20anni: ovvio che la comicità è leggera e la storia ancora di più ma gli attori, le situazioni, svariate battute ed espressioni ne fanno un manifesto "easy" dell'epoca. Film scorrevole, solita compilation di hit dell'epoca; nel film i protagonisti interagiscono, le storie sono collegate molto meglio degli "episodi assemblati" tipici di questo genere di film.
MEMORABILE: "Ehi ragazzi! qui si lavora non si fa roba!" "E perché? hai cambiato ragione sociale?" Giacomo (Jerry Calà) e Willy (Ezio Greggio).

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Pinhead80 22/07/15 11:19 - 5117 commenti

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I ragazzi di successo tornano alla carica cercando di dare una svolta alla loro vita sentimentale. Il sogno è sempre lo stesso: cuccare, avere un sacco di soldi e possibilmente entrambe le cose. Ma i nostri yuppies sono diventati grandi e cercano anche di mettere la testa a posto, nonostante continuino a scherzare. Meno spensieratezza (ma inevitabilmente doveva essere così) e tanta nostalgia per un cinema che fotografa una realtà oggi così distante. Brava la Cenci nel doppio ruolo di cafona e signora.

Bergelmir 13/03/18 23:48 - 160 commenti

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Proseguimento certo e dichiarato del primo Yuppies, cambia davvero poco negli intenti e nella pratica e si rivolge a quanti avevano apprezzato il primo capitolo, che qui hanno occasione di rivedere all'opera i quattro protagonisti, sempre alle prese con avventure non sempre credibili e di livello televisivo (dell'epoca). Risulta forse meno interessante la testimonianza d'epoca che aveva caratterizzato il numero uno e diventa davvero difficile fare altre riflessioni. Manca molto Guido Nicheli.

Magi94 18/11/18 01:16 - 981 commenti

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L'ultimo passo è fatto e siamo ormai nel più completo cinepanettone, con una struttura che rimarrà intatta fino ai giorni nostri. La storia è quindi al di là di ogni discussione, le battute per la maggior parte non fanno ridere e scadono nel più triviale triviale, la visione delle donne primitiva. Detto ciò, è allo stesso tempo uno dei cinepanettoni propriamente detti più riusciti, perché riesce a creare qualche situazione divertente che fa mandar giù il tutto con leggerezza.

Caveman 15/12/18 14:53 - 523 commenti

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Seguito leggermente più fiacco di un film divertente ma non certo memorabile. Fortunatamente il cast è confermato in blocco; si perde (il poco) smalto e le situazioni risultano abbastanza ripetitive almeno fino a quando non si opta per la trovata del secolo: la macchina del papa. Simpatica comunque tutta la costruzione dello scherzo a Greggio. Boldi anche qui si ritaglia un passaggio memorabile, anzi due (l’imitazione dell’Avvocato e l’interpretazione della sorella suora). Inferiore al primo.

Didda23 8/01/19 21:31 - 2439 commenti

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Meglio del numero 1. Probabilmente perché De Sica ha una parte decisamente migliore e le vicissitudini con la russa sono un bel momento divertente. Boldi super come nel precedente, Calà senza Nicheli perde qualcosa ma non sono male le traversie passate per avere un figlio con la Moro. Greggio fa Greggio ma in episodio superiore, supportato dalla brava Cenci. La qualità complessiva non è dissimile e la regia di Oldoini non sfigura. Qualche intreccio è gestito meglio e qualche battuta ben assestata.
MEMORABILE: Le finte telefonate alla Cenci; De Sica che falsamente si vanta di performance inventate; Boldi che vuole riconquistare la moglie.

Paulaster 11/02/19 12:10 - 4634 commenti

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Segue l'onda del primo film, ma stavolta le trame sono meno legate. Forzate la scena con la ragazza a casa di Calà e quella con la russa sulla barca, con almeno le crisi matrimoniali di Boldi e lo scherzo a Greggio che hanno un filo di sostanza. Christian De Sica appare sacrificato, quasi spalla di un Boldi che saccheggia a piene mani il suo repertorio cabarettistico. Stavolta vengono evitate (e quasi sbeffeggiate) le caratteristiche dei rampanti ottantiani, tanto da far sembrare il film una commedia con quattro amici benestanti.
MEMORABILE: La telefonata di Cossiga; Il ragioniere di Sandokan; Boldi al piano e sulla vespetta.

Deepred89 24/05/20 11:29 - 3784 commenti

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Se il primo capitolo rappresentò una a suo modo epocale rappresentazione di un determinato contesto e una determinata epoca, questo sequel vola più basso, limitandosi a una serie di episodi - qui più coesi che in passato - piacevoli, talvolta improbabili ma spensierati e tutto sommato non volgari. Calà e De Sica, più misurati che altrove, confermano di riuscire a divertire anche senza eccedere, mentre Boldi e Greggio ripropongono senza variazioni il loro repertorio. Athina Cenci, bravissima e simpatica, svetta sulle più avvenenti colleghe.

Gabrius79 8/12/20 11:06 - 1452 commenti

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Sequel non troppo disprezzabile ma forse evitabile visto che il primo capitolo non era niente di che. I quattro protagonisti, nonostante il mestiere, non regalano nulla di menorabile lasciando quindi spazio a sketch di grana grossa e che fanno sorridere il giusto. Forse ad essere serviti meglio dal copione sono Boldi e De Sica,ma il risultato è piuttosto scarso. Resta comunque nell'aria una certa nostalgia degli anni Ottanta.

Ultimo 3/01/21 11:38 - 1688 commenti

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Sequel del film di Vanzina di livello decisamente inferiore. Le vicende risultano maggiormente banali e se non fosse per la simpatia dei protagonisti saremmo di fronte a un prodotto scadente. In ombra sia Calà che Greggio (che invece nel primo capitolo aveva dato il meglio di sé), mentre Boldi e De Sica si confermano coppia vincente. Meglio la prima parte, per un prodotto divertente solo a tratti. Sufficiente.

Striscia 1/02/21 14:55 - 74 commenti

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Seguito vicinissimo dopo l'uscita del primo film, in cui i quattro protagonisti rivestono i panni dei giovani di successo nella Milano da bere spensierata degli anni 80: abbiamo un Calà in cerca di un figlio e di una serenità matrimoniale, un Boldi alla riconquista della moglie, un De Sica alle prese con una non facile preda russa e un Greggio desideroso di accasarsi con la Gianni Agnelli al femminile/Cenci. Più cinepanettone del primo con i protagonisti più uniti dalla storia. Grave pecca l'assenza di Nicheli e meno presente la città di Milano. Gustoso!
MEMORABILE: De Sica che millanta prestazioni sessuali fasulle; Boldi che parla russo.

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Bullseye2 20/11/22 16:49 - 477 commenti

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Quasi monicelliano per il gusto della beffa come sale della vita; purtroppo manca la cattiveria del grande regista e il film ha un tono assolutorio nei confronti dei personaggi, anche se riesce perfettamente a mettere alla berlina l'ipocrisia dei seduttori arrivisti degli anni 80 vestiti all'ultima moda ma cafoni e grezzi nei modi e nell'animo. Grazie anche a un'eccellente colonna sonora (Prince, Nu Shooz, Whitney Houston e altri) il film resta una godibile fotografia della Milano da bere nel momento migliore, prima del catastrofico collasso di Tangentopoli di cinque anni dopo.

Daidae 19/08/24 14:09 - 3272 commenti

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Sicuramente inferiore al primo capitolo, ma qualche buona trovata (come la ottima colonna sonora, con diversi successi anni Ottanta e qualche valida idea come la sosia della donna ricca) gli fa guadagnare molti punti. A tratti un po’ lungo e noioso, a tratti più divertente, soprattutto verso il finale. Vedibile, ma il primo capitolo era tutt’altra cosa. Una visione sicuramente la merita.
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  • Discussione Striscia • 19/01/21 14:48
    Galoppino - 66 interventi
    Maxspur ebbe a dire:
    Federica Moro, oggi si occupa di arte e design contemporaneo e gestisce una galleria d’arte a Lugano. Più o meno quello che faceva il suo personaggio nel film.

    Veramente nel film ha un'agenzia di pubblicità insieme al marito Giacomo (Calà).
  • Discussione Striscia • 19/01/21 15:02
    Galoppino - 66 interventi
    La pubblicità delle sigarette, nel caso in questione le Chesterfield, che spesso appaiono nel film, era all'epoca "tollerata". Tarantino ha fatto della finta pubblicità occulta anche di sigarette un suo cavallo di battaglia per prendere in giro questa usanza nel cinema. Tutto questo non c'entra nulla con le poltrone o divani chesterfield, citati e apparsi sia in questo film che in quello precedente (Cala' ha un divano giallo che appare in entrambe le pellicole, il suocero di Lorenzo (Bologna) ha una poltrona di questo tipo nel suo studio notarile), che appartengono ad uno stile di arredamento anglosassone.
  • Discussione Il Dandi • 19/01/21 23:09
    Segretario - 1486 interventi
    Striscia ebbe a dire:
    La pubblicità delle sigarette, nel caso in questione le Chesterfield, che spesso appaiono nel film, era all'epoca "tollerata". Tarantino ha fatto della finta pubblicità occulta anche di sigarette un suo cavallo di battaglia per prendere in giro questa usanza nel cinema. Tutto questo non c'entra nulla con le poltrone o divani chesterfield, citati e apparsi sia in questo film che in quello precedente (Cala' ha un divano giallo che appare in entrambe le pellicole, il suocero di Lorenzo (Bologna) ha una poltrona di questo tipo nel suo studio notarile), che appartengono ad uno stile di arredamento anglosassone.

    La pubblicità delle sigarette funzionava in maniera diversa da quelle di altri prodotti e il rapporto con il testimonial era di tipo più "personale": Calà fuma Chesterfiled in tutti i suoi film degli anni '80, come Celentano le Merit, Manfredi alternativamente Muratti e Marlboro, e così via... non è detto che fossero le loro marche preferite anche nel quotidiano. 
  • Discussione Striscia • 20/01/21 09:07
    Galoppino - 66 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Striscia ebbe a dire:
    La pubblicità delle sigarette, nel caso in questione le Chesterfield, che spesso appaiono nel film, era all'epoca "tollerata". Tarantino ha fatto della finta pubblicità occulta anche di sigarette un suo cavallo di battaglia per prendere in giro questa usanza nel cinema. Tutto questo non c'entra nulla con le poltrone o divani chesterfield, citati e apparsi sia in questo film che in quello precedente (Cala' ha un divano giallo che appare in entrambe le pellicole, il suocero di Lorenzo (Bologna) ha una poltrona di questo tipo nel suo studio notarile), che appartengono ad uno stile di arredamento anglosassone.

    La pubblicità delle sigarette funzionava in maniera diversa da quelle di altri prodotti e il rapporto con il testimonial era di tipo più "personale": Calà fuma Chesterfiled in tutti i suoi film degli anni '80, come Celentano le Merit, Manfredi alternativamente Muratti e Marlboro, e così via... non è detto che fossero le loro marche preferite anche nel quotidiano. 
    Ricordo le Merit blu di Christian De Sica in Montecarlo gran Casino'. E,se non vado errato, le multifilter rosse ne Il ragazzo di campagna, fumate dalla tipa corteggiata da Pozzetto.

  • Discussione Striscia • 28/01/21 11:23
    Galoppino - 66 interventi
    Qualcuno sa dove è stata girata la scena nel negozio dove De Sica prova l'intimo erotico? Sul Web alcuni sostengono che la location sia all'excelsior a Milano (oggi chiuso), ma non mi pare che avesse un ascensore fatto a quel modo.
  • Discussione Striscia • 16/09/22 12:03
    Galoppino - 66 interventi
    Striscia ebbe a dire:
    Qualcuno sa dove è stata girata la scena nel negozio dove De Sica prova l'intimo erotico? Sul Web alcuni sostengono che la location sia all'excelsior a Milano (oggi chiuso), ma non mi pare che avesse un ascensore fatto a quel modo.
    L'unico centro commerciale con l'ascensore fatto a quel modo è il cinecittà2 a Roma (essendo il film girato anche a Roma). L'ascensore sembra proprio lui ma il centro è stato completamente rifatto. In piu' è stato inaugurato nell'88 (dicono). Qualche romano conosce questo centro? Comunque a giorni mi arriva il dvd cosi' posso esaminare meglio i fotogrammi.

  • Discussione Striscia • 17/09/22 10:23
    Galoppino - 66 interventi
    Errata corrige, la scena del centro commerciale è stata girata al Caffè Moda Durini, che era sito in via Durini 14 a Milano. Era un piccolo centro di 22 negozi di grandi firme della moda. E' stato inaugurato nel 1985. Presto la dimostrazione pratica.
  • Discussione Dusso • 20/04/23 17:37
    Archivista in seconda - 1867 interventi
    Qui un backstage dell'epoca di 23 minuti circa
  • Musiche Daidae • 19/08/24 22:33
    Compilatore d’emergenza - 1399 interventi
    Tutta la colonna sonora del film, includo anche il minutaggio di inizio

    Tom Hooker - Looking for love al minuto iniziale/titoli di testa.

    Doctor & the Medics - Spirit in the sky al minuto 9

    Spagna - Easy lady al minuto 10

    Prince and the Revolution – Girls & boys al minuto 15

    Nu Shooz - I can't wait al minuto 20 ed al minuto 73

    Sandra - Hi! Hi! Hi! al minuto 23

    Hollywood Beyond - What's the colour of money al minuto 26

    Rod Stewart - Every beat of my heart al minuto 28

    Whitney Houston - Greatest love of all al minuto 53 ed al minuto 82

    Al jarreau - L is for lover al minuto 67

    The communards - Don’t leave me this way al minuto 83

    Lionel Richie - Dancing on the ceiling al minuto 93 ed è la canzone che chiude il film.

    Tutte queste canzoni hanno una cosa in comune: sono state tutte pubblicate nel 1986, anno di uscita del film.
    Per essere pignoli, specifichiamo anche che alcune sono cover di canzoni antecedenti al 1986: Spirit in the sky ( Norman Greenbaum 1970), Don't leave me this way (autori vari, 1975), Greatest Love of All (George Benson, 1977)

    Ultima modifica: 19/08/24 23:39 da Daidae
  • Curiosità Daidae • 6/09/24 01:11
    Compilatore d’emergenza - 1399 interventi
    Al minuto 12:35 Margherita (Federica Moro) e Giacomo (Jerry Calà) guardano in tv (mentre sentiamo la canzone nel film) il video ufficiale di "Easy Lady" di Spagna (siamo al minuto 1:48 del videoclip della canzone):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images69/easy.jpg[/img]