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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

...UN ESERCITO DI CINQUE UOMINI è il titolo di un western che Dario Argento scriverà l'anno successivo per Italo Zingarelli. Ma si adatterebbe benissimo anche a questo OGGI A ME... DOMANI A TE, che Argento inventa e cosceneggia assieme a Tonino Cervi (che si assume il ruolo di regista per la prima volta in carriera) e vede anche qui tra i protagonisti l'astro nascente Bud Spencer (non ancora doppiato da Glauco Onorato ma da Ferruccio amendola). Sono sempre cinque uomini quelli che vanno alla ricerca del perfido Elfego (Tatsuya Nakadai), ma solo uno di loro (Brett Halsey, che nei titoli troviamo col nome di Montgomery Ford!) cova desideri...Leggi tutto di vendetta (capiremo il perché in un flashback virato dal vago sapore argentiano); gli altri accettano di aiutarlo dietro largo compenso (10.000 dollari a testa!). Non sono i MAGNIFICI SETTE ma poco ci manca: sparano veloci, menano le mani con esperienza (anche se di scazzottate, fortunatamente, ce n'è un sola), parlano pochissimo o preparano per Elfego una trappola mortale. Attireranno lui e una dozzina di comancheros in un bosco desolato e qui, uno alla volta, cominceranno a decimarli con agguati all'arma bianca in cui l'influenza di Argento si sente eccome: girate prevalentemente di notte, sono sequenze che giocano molto con la suspence per esplodere in momenti di notevole violenza. Impiccagioni improvvisate, coltellate, assalti dagli alberi in perfetto stile RAMBO destinati a concludersi con un duello puramente leoniano (ma le musiche di Lavagnino non possono competere con i classici morriconiani) di un certo effetto. Un western modesto, con un protagonista (Halsey) poco convincente: un duro col naso a patata!

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Il Gobbo 5/04/07 13:43 - 3015 commenti

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Ottimo western all'italiana, che ripropone il corto circuito col cinema giapponese omaggiandolo con la carismatica presenza di Tatsuya Nakadai e con una citazione-omaggio a Sanjuro (checchè ne dicesse Cervi farina del sacco di Argento, che non a caso infilerà un samurai anche in un altro western da lui scritto). Molto elegante in alcune sequenze, buon cast (il quintetto dei "nostri" è composto da pluridecorati del genere) ottima fotografia, film davvero sopra la media.

Matalo! 13/05/09 17:40 - 1378 commenti

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A rivederlo dopo tanti anni è un film abbastanza sciatto, con un Hasley monolitico e Spencer con evidente barba posticcia. Uso costante dello zoom, dialoghi stitici, un po' più curato della media nel decor e nei passaggi minori. Tatsuya Nakadai come Elfego è efficace nel suo ieratismo nipponico ma la parte centrale è lenta e ripetitiva. Tutto già visto insomma; un film-palestra come spesso erano gli spags per i registi in erba.

Rigoletto 13/04/12 12:25 - 1819 commenti

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Buon western italiano firmato da Tonino Cervi che sembra precursore de Un esercito di cinque uomini. Bud Spencer è ancora assai grezzo ma nel film non adotta lo stile che lo renderà tanto famoso successivamente. Le belle musiche, la fotografia e un cast affiatato rendono questa pellicola ben più che accettabile.
MEMORABILE: Bud che stritola un bicchiere usando la mano dell'avversario.

Rambo90 11/09/13 16:24 - 7853 commenti

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A metà fra I magnifici sette e il successivo Esercito di 5 uomini (il secondo sempre scritto da Argento), è un western semplice semplice, con una classica trama da vendetta ma ben ritmato e affatto spiacevole da guardare. Brett Halsey è uno stoccafisso, ma ci sono Spencer e Berger a fornire caratterizzazioni simpatiche, così come è originale e inquietante il cattivo impersonato da Nakadai. Bel finale tra i boschi, ambientazione abbastanza inusuale, colonna sonora dignitosa.

Fauno 2/02/14 18:30 - 2232 commenti

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Si sente molto forte la presenza del Dario nazionale nella scena in bianco e nero, che di tutte le pietrate è quella che arriva più diretta... Buone le sparatorie, ma gli altri piatti forti sono senza dubbio l'accerchiamento finale e la sorpresina dell'allenamento carcerario. Come attori ho preferito nettamente Berger e Preston a uno spento Halsey e a uno Spencer malamente doppiato, mentre Nakadai raggela il sangue più per il sorriso che per lo sguardo fisso e per quel che ne consegue. È un sorriso dolce... In tutti i casi un western tosto!
MEMORABILE: "...Nessun soldato ne deve uscire vivo!"

B. Legnani 23/02/14 22:57 - 5618 commenti

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Curiosa commistione di generi, sottogeneri e citazioni da altri film, regge bene per due terzi, perdendosi però in modo sensibile nel finale, quando la battaglia notturna assume contorni incredibili, con i “nostri” che dimostrano di avere la vista a raggi X mentre i “cattivi” (oltre che tontissimi) si dimostrano incapaci di reagire agli attacchi. Peccato, perché ciò che precede non è niente male, a partire dai momenti del reclutamento. Palesemente girato nel Lazio, ma senza gli eccessi delle pacchiane location fidaniane: bel ruolo, a proposito di Fidani, per Nino Scarciofolo (Jeff Cameron).

Vitgar 17/09/14 09:14 - 586 commenti

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Buon western italiano. L'ambientazione laziale, boscosa e lussureggiante, così lontana dalle tipiche location americane, crea un'atmosfera quasi magica. Primi piani alla maniera di Sergio Leone, dialoghi misurati senza smancerie, attori molto validi. Particolare il ruolo di Nakadai, attore giapponese di successo alla corte di Kurosawa, che interpreta il cowboy mentalmente disturbato (Elfego) dandogli la mimica e la melodrammaticità di un samurai.

Homesick 17/09/14 17:54 - 5737 commenti

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Nonostante il titolo e la presenza di Bud Spencer - all'epoca comunque non ancora votato alla comicità - questo non è un western parodistico, ma una feroce storia di vendetta che, rispetto alla massa di prodotti consimili, ha il rarissimo pregio di rinunciare al duello leale, umiliando anzi il cattivo mettendolo nelle condizioni di una lotta impari. Halsey è vestito come Django ma è lui ad invalidare le mani degli altri; nel cast una spanna su tutti Berger, lesto di ghigno e di mano, e l'irridente Nakadai. Sparatorie potenti e dirette, flashback di routine.
MEMORABILE: Preston che nomina sceriffo il suo prigioniero; Il bandito impiccato durante l'agguato nel bosco.

Brik94 29/07/15 08:26 - 68 commenti

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Western atipico, per certi versi: il cattivo non è il classico pistolero e il duello finale non è il consueto faccia a faccia nel deserto ma è comunque un godibile revenege-movie. Il protagonista che vorrebbe forse imitare Eastwood risulta inespressivo; se la cava come al solito egregiamente un Bud ancora agli esordi con barba finta (tagliata per Al di là della legge) e doppiaggio poco adatto a lui (il grande Amendola). Un bel passatempo.
MEMORABILE: Bud VS El Fuego.

Faggi 25/06/16 15:26 - 1551 commenti

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Western ben fatto che pur non toccando vette di eccellenza si lascia seguire bene, interessa ed è abbastanza cattivo. La regia ha carattere, il ritmo è costante, gli attori sono abbastanza e quasi tutti in parte. È una storia di vendetta ben condotta con un climax finale classico ma reso con originalità. Se si tralascia qualche difetto può essere elencato tra i più validi del periodo d'oro del genere.

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Caesars 14/03/18 11:25 - 3902 commenti

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Spaghetti western non molto riuscito, alla cui sceneggiatura ha collaborato anche Dario Argento. Gli interpreti principali non sono certo memorabili; l'unico che fornisce prova dignitosa è il giapponese Nakadai, ma non è questo il punto debole della pellicola; il difetto è nella trama e nello sviluppo di essa. Tutto assai poco originale e la parte finale, con la sfida nella foresta, raggiunge picchi di inverosimiglianza davvero eccessivi. Comunque non ogni cosa è da buttare e con un po' di generosità forse due pallini si possono regalare.

Alex75 9/11/17 14:12 - 907 commenti

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Classica (e a tratti schematica) storia di vendetta, che si fa ricordare grazie ad alcune particolari scelte stilistiche (l’inconsueto antagonista, l’ambientazione che privilegia le foreste al deserto, le lotte all’arma bianca e il flashback di evidente matrice argentiana). Il risultato è avvincente e non banale, con attori che tengono desta l’attenzione (oltre a Nakadai, che non passa certo inosservato per lo stile e il talento, meritano una menzione William Berger e Bud Spencer).
MEMORABILE: Il già citato flashback in bianco e nero; La barba posticcia di Bud Spencer.

Puppigallo 17/07/18 18:59 - 5402 commenti

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Discreto western, grazie principalmente al cattivo, psicopatico di turno, col suo ghigno e lo sguardo spesso allucinato. Il buon Bud qui è poco più di un bestione difficilmente abbattibile. Mentre il protagonista ci mette più la faccia che l'interpretazione. Il colorito gruppetto di compari gli dà però supporto; e aggiungendo un certo ritmo e un pizzico di ironia, compreso un momento comico-involontario (l'avanzata in casa del protagonista dei tre "amici" nel ricordo in bianco e nero), si arriva a fine pellicola con la consapevolezza che nell'insieme non sia poi così male, dopotutto.
MEMORABILE: "Le indiane non si sposano, si possiedono e si uccidono"; L'uscita a sorpresa di Bud dal cespuglio; "Hai sempre sbagliato tutto".

Jdelarge 30/04/18 17:03 - 1000 commenti

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Spaghetti western atipico con chiare influenze derivate dal cinema giapponese che si possono evincere dalla presenza di un fantastico Tatsuya Nakadai e dal bel finale ambientato nella foresta che sembra strizzare l'occhio al Rashomon di Kurosawa. Per il resto il film non riesce a mantenere alto l'interesse dello spettatore per colpa di un ritmo eccessivamente e ingiustificabilmente dilatato (l'incipit è eterno). Bella la fotografia.

Pesten 24/12/18 07:39 - 810 commenti

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Pellicola di livello sotto molti aspetti. Storia di vendetta alquanto classica, ma lo svolgimento, sia nella parte iniziale del "reclutamento" sia in quella finale del vero e proprio scontro, è di assoluto valore, rimanendo interessante sia nell'entrata in campo e relativa caratterizzazione dei personaggi, sia nella carneficina che porta all'inevitabile conclusione. Incredibilmente belle le location e il loro utilizzo, come il bosco usato per l'agguato ai cattivi e relativo massacro.
MEMORABILE: Halsey, un incrocio tra Terence Hill e Antonio Conte; La barba posticcia di Bud Spencer; Il lungo agguato con annesso massacro nel bosco.

Ronax 13/02/19 01:16 - 1331 commenti

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Un Bud Spencer pre-Trinità, ancora nei panni del pistolero serio, è fra i protagonisti di questo western di Tonino Cervi sceneggiato con Dario Argento. La storia, una vendetta portata a termine dopo una meticolosa preparazione, non ha nulla di nuovo, ma è condotta con consumato mestiere e un uso calibrato dei tempi, anche se certe lentezze leoniane sono eccessivamente manierate. Fra gli attori il meno convincente è Brett Halsey, che spicca per inespressività. Location nostrane ma una volta tanto molto ben sfruttate.
MEMORABILE: La resa dei conti finale nel bosco.

Domila1 25/08/19 20:23 - 63 commenti

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Si guarda fino alla fine senza troppi problemi, ma non è niente di memorabile. Una trama poco originale (classica storia di vendetta) resa piatta anche a causa di un Hasley piuttosto inespressivo. In certi momenti si raggiungono punti decisamente morti. Spencer con la finta barba non convince ed è per giunta mal doppiato da Amendola. Meglio invece Nakadai come antagonista. Musiche piuttosto anonime. Tra *! e **.

Ryo 28/02/20 01:38 - 2169 commenti

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Western senza molte emozioni e zeppo di cliché. C'è una vendetta, c'è una squadra di mercenari che viene assoldata per una missione, c'è una partita a poker, un assalto alla diligenza, scazzottate, il duello finale. C'è tutto quello che i western richiedono, ma tenuto insieme da una trama debole e molte scene allungate per fare minutaggio. Molta cura per ambientazioni e costumi, ma nulla di più.

Graf 4/03/20 22:49 - 708 commenti

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Il primo film diretto da Tonino Cervi è originale, molto ispirato e riuscito. E’ un western italiano autunnale, ambientato in boschi silenziosi e carichi di minacce, immerso in un’atmosfera incantata e visionaria e che racconta di una inesorabile e allucinata storia di vendetta. Sceneggiatura lineare e semplice ma fervida di invenzioni, dialoghi laconici ed essenziali, cifra registica persuasiva che espone in modo chiaro il suo assunto, personaggi taciturni che interagiscono tra loro soprattutto con gli sguardi e i silenzi.
MEMORABILE: Grande duello tra Tatsuya Nakadai che brandisce un machete e Bud Spencer che impugna il tronco di un albero.

Nicola81 17/05/20 21:33 - 2896 commenti

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Spaghetti western che a dispetto di una trama piuttosto usuale contiene alcuni elementi atipici: la figura dell'antagonista (probabilmente il personaggio meglio interpretato), gli scontri all'arma bianca in luogo dei soliti leali duelli, la resa dei conti finale che si consuma tra i boschi. Pur monopolizzando la locandina, Bud Spencer non è il protagonista (e Amendola non era certo il doppiatore più adatto a lui). Scritto dal regista insieme a Dario Argento, cui probabilmente si deve il flashback rivelatore. Discrete le musiche di Lavagnino.

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Reeves 9/01/22 14:45 - 2677 commenti

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Esordio per Tonino Cervi, un revenge western teso e ben recitato con scene memorabili (il flashback in bianco e nero) e buone interpretazioni dei caratteristi, da Torrisi che si fa rompere un bicchiere in mano a Scarciofalo in uno dei ruoli più importanti della sua carriera. Si sente la mano di Dario Argento nell'ottima sceneggiatura; l'unico che non funziona è un Brett Halsey sofferente e al tempo stesso inespressivo.

Noodles 9/09/23 16:58 - 2500 commenti

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Western che si discosta veramente di poco dai classici canoni del genere. Il tema centrale come sempre è la vendetta, portata avanti da un uomo di poche parole che stavolta si fa aiutare da un quartetto personalmente scelto da lui, in stile Magnifici Sette. Poche novità dunque, ma c'è da dire che il film si lascia guardare piacevolmente e ha un buon ritmo, nonché buone ambientazioni (laziali, ad onor del vero). Brett Halsey cambia poche volte l'espressione ma è efficace. C'è anche il buon Bud Spencer, qui doppiato da Ferruccio Amendola. Non male insomma.
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