Lagnoso film per ragazzi che tenta vanamente di recuperare la sensibilità spielberghiana per riproporre un minestrone di spunti recuperati qua e là dal particolare (e spesso redditizio) filone. La presenza dello stesso Spielberg in produzione dovrebbe essere una sorta di garanzia, ma il copione (e conseguentemente la regia) di J.J. Abrams sembra davvero lontano dai migliori esempi nel campo. Il gruppo di ragazzini protagonisti ricordano più quelli di matrice kinghiana di STAND BY ME che i più brillanti GOONIES: subiscono meravigliati i fantascientifici...Leggi tutto accadimenti senza intervenire “attivamente" nella storia, e anche la loro passione per il cinema fatto in casa (da cui il titolo) sembra solo un pretesto per renderli meno insignificanti. Nel film si scorgono facilmente tracce di E.T., di INCONTRI RAVVICINATI nella rappresentazione degli effetti speciali che si manifestano spesso al buio e, in definitiva, ciò che infatti più manca è un briciolo di personalità che possa garantire a SUPER 8 un posto nei nostri ricordi: lento ad arrivare al dunque, povero e vuoto quando ci arriva, si salva solo per l'involucro professionale che lo avvolge e per la prevedibile buona scelta del giovanissimo cast. Spettacolare l'incidente del treno a inizio film, a conferma che i mezzi tecnici per produrre qualcosa di buono c'erano tutti, ma se poi la sceneggiatura è cosi scipita....
Ritornano gli anni '80, con questo film di fantascienza, firmato J.J. Abrams, anche se i ragazzi di oggi che scimmiottano quelli di ieri rimangono pur sempre ragazzi del terzo millennio. Fra horror, commedia, fantascienza e prime cotte adolescenziali, il film si guarda con affetto e rimpianto di un'epoca che non c'è più. Certo, però gli extraterrestri sono un po' troppo mostruosi, rispetto ai nanetti versione tartaruga dello Spielberg del 1982, però possono anche andare. I ragazzini, poi, sono bravi e non puoi fare a meno di tifare per loro. Tre.
L'ideatore di Lost e dell'ultimo Star Trek dà alla luce questo ambizioso progetto/omaggio che ripesca le fanciullesche avventure sci-fi dei tanti Incontri ravvicinati, E.T. e I Goonies, impregnandole di sincero calore autobiografico e sensibile spirito nostalgico ottantiano. Metacinematografia romantica neo-donneriana, eroismi adolescenziali al grido di "l'unione fa la forza", fantascienza sentimental-familiare in chiave Zemeckis, alla lunga però questa faciloneria spielberghiana finisce per esaurire la carica motrice, afflosciandosi in un frettoloso monster-movie retorico e pacchiano.
MEMORABILE: La creatura massiccia e bitorzoluta che strizza l'occhio ai mostri aracniformi di Soul Reaver; gli effetti speciali mirabolanti ma non invadenti.
Film dai grandi propositi ma poco incisivo. I creatori di Lost ed E.T. si uniscono per sfornare (guarda un po'!) un mix fra Lost ed E.T.! Gli elementi sono esattamente identici al famoso telefilm: un disastroso incidente (qui un treno) che dà il via ad una catena di misteri: gente che scompare, cospirazioni... Il tutto per suscitare interesse iniziale. Qualcuno la chiama "autocitazione", io preferisco "mancanza di idee". Nulla da dire per la recitazione dei promettenti ragazzini (incredibilmente intelligenti, astuti, coraggiosi e forti), ma non basta.
Ogni tanto ammetto di aspettarmi troppo da Hollywood, in questo caso che un rigurgito di nostalgia per certi film della ditta Spielberg/Donner potesse portare qualcosa di buono. Macchè, Abrams sforna un disaster movie mascherato da Goonies "consapevoli", che fallisce miseramente in entrambi i generi. Prima chiedendo allo spettatore simpatia per una creatura che si vede dieci minuti scarsi, poi mettendo in bocca frasi assurde a bambini dodicenni. Non spiacevole certo, ma senza mordente, dopo 15 minuti butta alle ortiche tutto il potenziale.
MEMORABILE: L'incidente del treno: scena epocale e chiaro inizio del declino inesorabile del film.
Un film che non propone nulla di nuovo al genere, pur presentandosi con un potenziale ben espresso sopratutto all'inizio. Purtroppo il declino si fa invadente e già dopo poco il tutto inizia a crollare su se stesso nella più improbabile scontatezza e sopratutto leggerezza nella scrittura della sceneggiatura. Cerca anche di fare la morale ma risulta quasi ridicolo nel provarci. Un'enorme delusione per quello che sarebbe potuto essere un gran film, che si è invece rivelato troppo sempliciotto. Comunque simpatici i giovani attori.
Ben vengano film come questo nel 2011, omaggio a opere degli anni 80 ma anche alla fantascienza degli anni 50. Ottima prova degli attori, i due giovani protagonisti su tutti, e la Fanning (con un anno in più rispetto a Somewhere) è bravissima. Notevole la scena dell'incidente; il film poi tiene bene ed il finale è molto buono.
Refrigerante e simpatico tuffo nella fantascienza d'altri tempi che il regista omaggia
sentitamente a piene mani. Se però la prima parte regge il gioco, con un alone di mistero che tende progressivamente ad infittirsi, la seconda procede in modo più commerciale con troppi effetti speciali che rischiano di rovinare l'effetto nostalgia e la genuinità del prodotto. Inoltre non mancano i tipici momenti "spielberghiani" con qualche melensaggine fuori luogo. Alla fine sembra essere la classica occasione mancata. Per gli amanti di quel tipo di cinema.
MEMORABILE: Il cortometraggio finale che si vede durante i titoli di coda.
Nulla di nuovo nel genere (la motivazione della furia distruttiva dell'alieno è banale) ma è girato con i tempi giusti e ragazzini simpatici e ben calati nei loro personaggi (al punto da far sfigurare alcuni adulti). Le scene di tensione sono ben fatte e il ritmo tiene (ma forse 10 minuti in meno non guastavano), Abrams si conferma un buon regista in fin dei conti.
MEMORABILE: Il filmino che scorre sui titoli di coda.
Che dire di quest'opera Steven Spielberg style dove tutti i vari elemeni sono sapientemente studiati per catturare quanto più pubblico possibile? I giovanissimi protagonisti (peraltro simpatici), il mondo degli adulti problematico, la fantasia che si rivela truce realtà ed un orribile mostro anche lui vittima dell'egoismo umano e quindi non poi così tanto malefico. Il film diverte, ma non fa riflettere; per quello c'ha già pensato il regista per noi...
Sceneggiatura che già scricchiola dopo trenta minuti, problemi di pacing qua e là, noiosetto a tratti. Le citazioni e la messa in scena hanno il loro piacevole gusto anni '80, gli effetti speciali sono di ottima fattura. Goonies, E.T. e Incontri ravvicinati, con una spruzzata di Cloverfield, Il labirinto del fauno e Jeepers Creepers 2: questi sono gli ingredienti che supportano una fantascienza ormai flebile, oserei dire quasi scaduta. Poco incisiva nelle dinamiche e fin troppo conformista nel delineare i caratteri.
MEMORABILE: Non poteva mancare il finale edulcorato "alla Spielberg".
In un paesino della provincia americana, dopo uno spaventoso incidente ferroviario che ha attirato un nugolo di militari nella zona, iniziano ad accadere strani fatti... La fantascienza retrò-style, con tanto di ragazzini che salvano il mondo, può riservare gradite sorprese, ma non è il caso di questo ibrido Abrams/spielberg, che dà piuttosto l'impressione di un tipetto esile - la sceneggiatura è zeppa di stereotipi e vistose incongruenze - gonfiato a forza di estrogeni, ossia effetti speciali che, per quanto ben fatti, non evitano la noia.
MEMORABILE: La cosa più carina: il filmetto che scorre durante i titoli di coda
Prodotto di molte ambizioni e poca sostanza, il film di Abrams ha al suo attivo qualche sequenza di grande impatto e la creazione di buone atmosfere di mistero nella prima parte. Per il resto risulta pesante il condizionamento spielberghiano, che si esprime nelle solite melense situazioni ultra-buoniste. Nella parte finale, anche le buone premesse crollano, e quando l'alieno si rivela, sembra spiacevolmente simile ad un transformer alla Michael Bay. Deludente nel complesso.
Tanto rumore (l'incidente ferroviario) per ben poco (ciò che viene liberato). Il film è girato con un certo mestiere e i ragazzini sono sopportabili. Ma in quanto a inventiva, a originalità non ci siamo. E non basta presentarlo come un amarcord di pellicole anni 70-80 (sa troppo di scusa per giustificare l'effettiva pochezza della sceneggiatura). In più, quando finalmente appare il fuggitivo, le braccia scricchiolano e quasi cadono. Si può vedere, ma non aggiunge nulla al genere, risultando inevitabilmente mediocre, seppur dignitosamente confezionato. Se ci si accontenta del contenitore...
MEMORABILE: I cubi componibili; Il filmino "amatoriale" realizzato dai ragazzini durante i titoli di coda (meglio della pellicola).
J.J. Abrams compila un filmetto caruccio, piuttosto divertente ma tutt'altro che perfetto. La sceneggiatura è davvero poca cosa, una storiella esile ma che -perlomeno- tende a non annoiare mai. Il succo del film, ad ogni modo, è la ri-creazione di tutto quel mood che avevano caratterizzato pellicole a loro modo storiche come E.T., I Goonies, Stand by me e tutto quel filone ottantiano a metà tra il fantastico e il romanzo di formazione. Il film non è nulla di che, ma per chi è cresciuto con un certo immaginario è un omaggio accettabile.
Il disperato tentativo di rianimare il cadavere dello Spielberg anni '70/'80. Un'operazione improbabile, destinata a fallire in partenza: la magia di un momento culturale così unico la si può omaggiare ma non la si può replicare. Gli effetti speciali non incantano più, tramortiscono, e la dolcezza di Spielberg viene clonata in melassa. Un compito in classe portato a termine con entusiamo ma con scarsi risultati: Abrams non ha il carisma del suo maestro e neanche del suo più geniale epigono Shyamalan. Un investimento sbagliato.
Decisamente buon allievo di Steven Spielberg, JJ Abrams compie con Super 8 un ottima operazione nostalgia. Pellicola che celebra il cinema nonchè l'immagine e l'estetica (anche se forse non sempre la sostanza) degli anni '80, il film di Abrams riesce a divertire e a tratti commuovere, splendidamente realizzato ma anche carico di passione e autentico amore per il cinema, Super 8 è interpretato da un ottimo gruppo di attori e per una volta decisamente ben doppiato.
Sorprende il come sia stata ricreata l'atmosfera da anni '80 da film per ragazzi alla ET. Nulla e' fuori posto in tal senso, con grande sforzo anche nelle scenografie. E il gruppo di ragazzini (un po' alla Stand by me) e' stato scelto alla perfezione e ben diretto: l'idea dei ragazzini registi di film di zombi, poi, e' geniale. Il film pero' non decolla mai, e' prevedibile e a tratti fin noioso. L'ispirazione di Abrams, regista altrove originale e intrigante, sembra negativamente influenzata da esigenze di botteghino.
Su tutto "comanda" l'aria da anni '80: si respira profumo di quel decennio, ma tecnologicamente si guarda oltre. C'è molto E.T., ci sono I goonies, manca ciò che rendeva unici i film di Spielberg, il cuore. Tutto era sentimento in E.T., perfino l'aspetto stesso, troppo reale per essere dimenticato. In Super 8 abbiamo un mostro, naturalmente fintissimo, tenuto troppo nascosto per poter ambire a un posto nell'anima dello spettatore; un mostro che banalmente compirà azioni che tutti attenderanno.
Si scrive Abrams ma si legge Spielberg. Eh già, perché in tutto il film i riferimenti sono troppo evidenti. Intanto l'ambientazione anni 70-80 e poi per E.T. e Incontri ravvicinati, spunti ben presenti nel girato. Operazione nostalgia malriuscita però. Intanto perché manca la magia degli originali e poi perché siamo nel terzo millennio. Ambientare quindi un film a 35 anni fa senza che questo sia funzionale al plot non ha assolutamente senso. Maluccio anche alcuni effetti a dire il vero, come la tragedia iniziale. Il mostro? Solito vedo e non vedo.
Quella fantascienza molto spielberghiana e molto anni '80 dove tutto il male non viene per nuocere e i cattivi non sono poi tutti cattivi torna a vivere in questo pirotecnico, divertente e leggero alien-movie diretto dal papà di Lost. Chi era bambino negli anni '80 non potrà non apprezzare. Gioiello il filmino montato sui titoli di coda.
Se le intenzioni di J. J. Abrams erano quelle di far rivivere le suggestioni anni 80 ha fallito miseramente: l'ironia scarseggia (anzi, a volte sembra prendersi persino troppo sul serio) e soprattutto la spensieratezza favolistica e di formazione di quegli anni è bandita, fagocitata da pressanti e mostruose (in tutti i sensi) istanze moderne. A conti fatti non è una copia, non è nulla (leggasi ruffianata commerciale). Gli unici omaggi sono quelli della stanza di Joe, piena di modellini e poster (i mostri dei film anni 30 dell'Universal). Inutile.
Nonostante le firme più che eccellenti che contraddistinguono il film, Super 8 a mio parere non ha colpito nel segno. L'operazione "recupero nostalgico del film anni '80" naufraga subito dopo l'incidente del treno. Da lì in avanti il film diventa di una noia mortale e pure altamente prevedibile. Le cose migliori rimangono le scene girate dai protagonisti con la loro videocamera nel tentativo di girare un film horror sui morti viventi. Mi aspettavo davvero molto di più. Bocciato.
MEMORABILE: Le immagini che accompagnano i titoli di coda; L'incidente del treno.
Con il tocco di Spielberg si assiste a un pellicola provvista di un discreto appeal nonostante i notevoli richiami al cinema del passato. La narrazione tipicamente adolescenziale appare dignitosa anche se talvolta farraginosa. Appropriato il cast, troppo convulso il finale.
Non male, con un primo tempo da tre pallini per una certa freschezza di regia e per come miscela le componenti del racconto, tra divertenti ragazzi in esplorazione e strane catastrofi in embrione. Buona anche la ricostruzione ambientale tarata sugli anni 70. Delude invece la seconda parte perché ricasca nei clichè del genere e per l'elevarsi esagerato della figura del giovane protagonista, quasi un mix di Bond e Bruce Willis senza canotta. Si torna a palpitare infatti solo con i titoli di coda.
Un film scorrevole che sembra un vero e proprio omaggio a Spielberg. C'è moltissimo di E.T. e Incontri ravvicinati: luci, campi magnetici, suoni, tintinnii, vibrazioni, militari con le torce, biciclette e ovviamente ragazzi svegli, quasi sempre più degli adulti. La storia in fondo non è tra le più originali e ci si trova un po' di tutto; a volte si ha la sensazione di assistere alla versione buonista di Predator ma tutto sommato ci si diverte (anche se, per essere un film destinato a ragazzini, qualche scena sfocia un po' troppo nell'horror).
L'originalità manca: siamo di fronte a un condensato di archetipi della cultura americana, quali Spielberg e, davanti a un gruppo di ragazzi (e una ragazza), viene subito alla mente anche King. La storia, di per sé, non è male, ma diviene prevedibile fin dai primi minuti. La regia, poi, non è che mero esercizio di stile, così come l'ambientazione provinciale di fine anni 70. Si salva almeno in parte per la buona qualità complessiva dello spettacolo, grazie agli smisurati mezzi hollywoodiani.
La produzione di Spielberg si sente eccome in questo buon film di avventura e fantascienza per ragazzi, recente ma dalla inconfondibile impronta classica. Impossibile non pensare a Stand by ne, a E.T. e ad altre pellicole di questo genere. La storia è ben sviluppata, i giovani protagonisti sono bravi e convincenti, la musica ricorda le migliori di John Williams. Tutto ciò non basta per farne un capolavoro di sicuro, ma si lascia vedere.
Non riponevo fiducia in questo film, che invece mi ha favorevolmente impressionato: bella atmosfera vintage, un racconto di formazione, di amicizia, di entrata nell'età "adulta", ovviamente il tutto calato in un contesto favolistico-fantascientifico. Si entra gradualmente nel turbinio di eventi che generano il caos nella popolazione; poi, tutto sommato, scoprire il "mostro" non è fondamentale quanto lo spirito avventuroso della vicenda. Finale poetico e originale (c'è un certo... magnetismo!). Buono!
MEMORABILE: Lo stato d'assedio della città, in stile Zombi; "Heart of glass" dei Blondie; Il filmino sui titoli di coda.
Realizzato in maniera ineccepibile: regia e montaggio vertiginosi, fotografia deliziosamente vintage, effetti speciali di altissimo livello. La narrazione è quella tipica spielbergiana, infatti le citazioni ai suoi film sono disseminate un po' ovunque, dalle biciclette di E.T. ai black out di Incontri ravvicinati. Simpatica l'idea metacinematografica dei ragazzini che girano il corto sugli zombi (viene mostrato per intero nei titoli di coda). Il finale lascia un po' perplessi, perché sbrigativo e poco coerente ma nel complesso un film piacevole.
Diretto da J.J. Abrams con la supervisione di Steven Spielberg, è un sincero omaggio a classici come E. T., I Goonies e ai lavori di Stephen King, di cui riesce a restituire l'atmosfera da infanzia perduta e l'innocenza del mondo dei bambini in contrasto col "cattivo" mondo degli adulti. Ottimo il cast di giovanissimi, soprattutto la brava Elle Fanning. Straordinari effetti speciali e ottime scene d'azione e di tensione.
Leggendo il nome di Spielberg tra i produttori vengono alla mente tanti pensieri, alcuni dei quali trovano effettivo riscontro nella pellicola. I richiami a un certo tipo di cinema sono presenti perché lo sviluppo della componente fantascientifica si muove in parallelo con le difficoltà dei rapporti all’interno delle famiglie, soprattutto tra adulti e adolescenti. Tuttavia il film è godibile e l’uso degli effetti speciali non sovrasta i protagonisti. L’effetto nostalgico rappresenta un punto a favore per chi ha qualche anno in più.
Un gruppo di ragazzini si reca in una piccola stazione ferroviaria per girare un film amatoriale, ma al passaggio del treno questo deraglia liberando poi dai suoi rottami qualcosa di misterioso. Fantasy pre-adolescenziale che ricorda per tipo di storia e regia diversi cult anni 80 (del resto bisogna considerare che alla produzione c'è Steven Spielberg). La storia è molto interessante e il film è realizzato bene, ma necessita di essere visto con gli occhi, con la mente e col cuore di un ragazzino di 12 anni.
Girando un filmino di zombi, i ragazzini scoprono il complotto dell’esercito per nascondere un extraterrestre che vuol tornare a casa. Divertente mix di generi e film di successo dal sapore anni 80, in cui i Goonies si ritrovano fianco a fianco con un nuovo E.T., mescolando avventura, piccoli sentimenti e catastrofismo vintage anni 50. Lavoro ben realizzato, con grande sforzo produttivo (ed effetti anche eccessivi), capace di appassionare i ragazzi e di stuzzicare gli adulti (soprattutto con la sottotrama dei cineasti in erba).
Tra il 1982 e il 1986 Stephen King e Steven Spielberg forgiano l'epica adolescenziale americana: discendendo nelle profondità ctonie o risalendo gli spazi siderali, esplorando le zone di confine e l'inconscio collettivo, definiscono il viatico per affrontare il mondo adulto. Abrams omaggia il canone - e realizza quasi un adattamento di "It", ma senza pagliaccio - innestando nel sense of wonder l'intuizione del metacinema che traduce la narrazione in riproduzione e quindi in riflessione sulla prassi. Molto ben caratterizzato il gruppo di cineasti in erba. Godibile.
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Eppure tutti dicono che saràil miglior film dell'anno in USA ha avuto tutte critiche favorevoli e oltremodo entusiasmanti, negli spot che circolano si dice sia stato nominato come kigliopr film degli ultimi anni.
Che dire aspetto di vederlo anche se dai vari trailer che ho visto posso dirvi che non è ne una boiata ne un filmone credo stia nella media come tanti altri film, magari vincera per ildiscorso degli effetti speciali quelli si credo siamo ai massimi livelli di oggi, per la scenggiatura vedo che c'è Spielberg dietro il progetto quindi forse cosi malaccio non e.
DiscussioneZender • 3/09/11 09:09 Capo scrivano - 48839 interventi
Per carità, io infatti come noto non parlo se non scherzosamente dei film, se non li ho visti.
Ruber ebbe a dire: Eppure tutti dicono che saràil miglior film dell'anno in USA ha avuto tutte critiche favorevoli e oltremodo entusiasmanti, negli spot che circolano si dice sia stato nominato come kigliopr film degli ultimi anni.
Almeno qui in Italia la vedo davvero durissima, si tratta di un prodotto culturalmente molto americano.
SPOILER SPOILER SPOILER A mio avviso l'errore più evidente che Abrams ha compiuto è quello di dare pochissimo spazio all'elemento "alieno", alla creatura vera e propria, relegandola a presenza subliminale che si rivela frettolosamente nella sua interezza solo quando oramai l'interesse dello spettatore è già sfumato (per di più i particolari anatomici che anticipano di sfuggita le fattezze del mostro sono tutti riciclati da altre pellicole abbastanza note).
SPOILER SPOILER SPOILER
E' una delle poche delusioni che ho avuto negli ultimi tempi, non tanto perché da Hollywood ho visto uscire prodotti di ottima fattura (tutt'altro!), ma perché per una volta mi aspettavo qualcosa, essendo cresciuto a pane, Goonies ed E.T..
Disponibile da Gennaio 2012 in edizione Combo Pack (Blu-Ray Disc + DVD + Digital Copy) per Paramount/Universal:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 2.0 Stereo Dolby Digital: Inglese (Commento)
5.1 Dolby Digital: Italiano Tedesco Spagnolo Francese
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Inglese Inglese NU Italiano Tedesco Spagnolo Francese Danese Olandese Finlandese Norvegese Svedese
* Extra Codice per download copia digitale
Commento al film di J.J.Abrams
Bryan Burk e Larry Fong
Il Sogno Dietro Super 8
“The Visitor Lives”
Ruber ebbe a dire: Eppure tutti dicono che saràil miglior film dell'anno in USA ha avuto tutte critiche favorevoli e oltremodo entusiasmanti, negli spot che circolano si dice sia stato nominato come kigliopr film degli ultimi anni.
Che dire aspetto di vederlo anche se dai vari trailer che ho visto posso dirvi che non è ne una boiata ne un filmone credo stia nella media come tanti altri film, magari vincera per ildiscorso degli effetti speciali quelli si credo siamo ai massimi livelli di oggi, per la scenggiatura vedo che c'è Spielberg dietro il progetto quindi forse cosi malaccio non e.
Anche secondo me sta nella media ma questo coro di critiche entusiasmanti proprio non mi è arrivato.
DiscussioneDusso • 9/10/14 19:22 Archivista in seconda - 1923 interventi
Rivisto (non tutto però causa stanchezza)in Blu Ray, per me un ottimo film che tra gli altri mi ha ricordato un sacco un famoso gioco per amiga del 1989 "It came from the desert"
Possibile che se faccio una ricerca (con TITOLO) di "Super 8" mi escano fuori 316 risultati?
Se invece levo lo spazio (quindi cerco "Super8"), ne escono solo 2, ma che non mi sembra che possano avere questa chiave di ricerca
DiscussioneZender • 5/06/20 14:42 Capo scrivano - 48839 interventi
Tutto corretto: nel primo caso se cerchi "super 8" in "TITOLO" cerca anche nel campo NOTE (dove si trovano i titoli originali). In questo caso sono usciti tutti i film che nelle note e nel titolo hanno la parola SUPER (l'8 non lo cerca perché un carattere da solo è troppo poco). Per affinare la ricerca correttamente e cercare solo nel campo TITOLO (italiano o comunque principale) devi cercare dove sta scritto
Hai cercato Super 8 come titolo. Vuoi cercarlo esattamente come regista, attore/regista, titolo del film oppure vuoi cercare in ogni campo? A quel punto clicchi titolo e te ne trova 4 compreso il tuo
Nel secondo caso ha trovato due titoli che nelle note hanno la parola Super8 tutta attaccata.
Grazie della spiegazione Zender.
Per il secondo caso, avevo poi visto che nelle note compariva la parola super8; mentre non sapevo che essendo un solo carattere ignorasse l'8, se separato, per la ricerca.
Ho seguito le tue istruzioni ed in effetti la ricerca funziona meglio (comunque io ne vedo 6 di titoli, non i 4 che hai detto tu... ma va benissimo così).
Tutto a posto!!!