L'inizio è a dir poco straordinario, e si prosegue con un primo tempo al fulmicotone.
Poi, nella seconda parte, si "siede" un pochetto, flirtando nè più nè meno con gli altri episodi della saga.
Ma resta un prequel/reboot a volte geniale e divertentissimo, con momenti esilaranti (la reazione allergica di Kirk al vaccino iniettato da McCoy), commoventi (l'incipt con il sacrificio del padre di Kirk) e ammiccamenti sessuali (Uhura che chiede a Kirk se sè la fà con gli animali(!) e Kirk impenitente "puttaniere").
Ottimamente modellato sui mitici personaggi della saga (forse troppo "figa" Uhura e Sulu trasformato in una specie di Bruce Lee alla
Matrix, nonchè la poca somiglianza tra il Checov classico e quello nuovo-poco somigliante all'originale e con terribile accento russo-). E ottimo il McCoy di Karl Urban, che ne è la copia giovanile ideale.
Ma sia il giovane Kirk alla James Dean, che il novello Spock danno un gusto tra il nostalgico e il restilyng innovativo e geniale.
Grande la scena della scazzotata al bar tra Kirk e alcuni "ceffi" della federazione, e di culto il piccolo Spock che si incazza alla provocazione "figlio di puttana", menando come un Jet Li in erba.
Il cattivo di Eric Bana (il romulano Nero) è piuttosto sciapetto, forse il meno incisivo tra i nemici della federazione.
Alcuni passi, poi, stridono con i film della saga:
*Vulcano viene distrutto, ma nei film passati non c'è traccia di ciò.
*La madre di Spock (Wynona Ryder che ho faticato a riconoscere), muore. Ma in
Rotta verso la terra è viva e vegeta.
*Uhura asserisce di conoscere i dialetti delle varie razze, ma in
Rotta verso l'ignoto deve ricorrere al vocabolario klingon per capirne la lingua.
*Non c'è traccia nei film passati (forse nella serie tv, ma non saprei) di un possibile flirt amoroso tra Spock e Uhura.
Gradevoli alcuni riferimenti ai film della saga:
*Nero si serve di schifosi bagarozzi del pianeta centauri da infilare nella cavità orale del capitano Pike, come farà Kahn (però a livello uditivo) in
L'ira di Khan.
*Kirk nel pianeta di ghiaccio contro due mostroni alla
Star Wars (o alla
Jurassik Park, visto l'amore di Abrams per Spielberg), rimanda a una situazione simile in
Rotta verso l'ignoto.
*Kirk scala una montagna a mani nude, come farà all'inizio di
L'ultima frontiera.
*Spock cita Conan Doyle (o Anthony Franciosa in
Tenebre, fate voi) con la frase:"
Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per
improbabile che sia, deve essere la verità". Stessa frase è pronunciata dallo stesso Spock in
Rotta verso l'ignoto.
Abrams è riuscito nell'impresa di rinverdire un mito, soprattutto nella prima parte, avendo anche il tempo di citare i suoi "guru" Lucas e Sielberg, come i poliziotti chips droidi di
L'uomo che fuggì dal futuro,
Duel,
American graffiti e naturalmente le
Guerre stellari.
Indi per cui grazie a Galbo che mi ha messo la pulce nell'orecchio (questo prequel non era contemplato nella saga), di un buon film che forse, se non su consiglio, non avrei magari nemmeno preso in considerazione.
Si aspettano, naturalmente, futuri sequel a venire...