Tornano i napoletani Arteteca dopo i buoni risultati di VITA CUORE BATTITO e torna pure Lello Arena, che dopo vent'anni dà finalmente un seguito alla sua prima e unica regia, CHIARI DI LUNA. Monica (Lima) ed Enzo (Iuppariello) sono sempre gli stessi, il rapporto tra i due non cambia di una virgola, ma questa volta è arrivato il momento di sposarsi. Almeno per Monica, che dopo tredici anni insieme esige di formalizzare il legame celebrando un matrimonio con tutti i crismi. Lui abbozza, come sempre, incapace di opporsi alla veemente intransigenza di lei. Solo che...Leggi tutto le spese per una celebrazione in grande stile salgono ogni giorno di più e di certo lo stipendio di una parrucchiera e di un cassiere d'un supermercato non possono coprirle per intero. Per questo, invece di partire in luna di miele per Miami come a tutti annunciato, gli sposi in gran segreto prendono il bus e se ne vanno in Germania dal cugino (Ceruti, qui anche tra gli sceneggiatori) di lui, con la speranza di trovar lavoro e di guadagnare il necessario. Il cugino, che vive con una moglie teutonica fino al midollo, rigida e glaciale (Nissen), riesce a trovar loro posto come camerieri, ma presto licenziati i due capiscono che è meglio se s'arrangiano e cercan qualcosa di maggiormente in linea con le loro attitudini. Trasferta tedesca quindi per gli Arteteca, che dopo una mezz'ora a Napoli in cui sguazzano nel loro ambiente naturale, devon cambiar registro e muoversi in una realtà non facile da vivere, a cominciare dalla lingua. Gli equivoci in questo senso non mancano (anche ordinare della semplice carne macinata in macelleria diventa un dramma), ma era impensabile che i due rinunciassero alla dinamicità intrinsecamente legata a doppio filo col dialetto; soprattutto la Lima, cui spetta il consueto ruolo di mattatrice. Iuppariello la asseconda, perlopiù azzarda qualche timida risposta ma è chiaramente subordinato all'estro della partner, che pur ricorrendo a gag ed espedienti vecchi come il nostro cinema comico (la storpiatura delle parole desuete, l'incapacità di completare un proverbio nel modo corretto) ha presenza scenica notevole e sa variare con bravura i diversi registri interpretativi. Esuberante e dolce, irritata sproloquiatrice e un istante dopo quieta, da sola copre i buchi di una sceneggiatura modestissima, che si limita a offrire qualche spunto per ricamarci sopra il possibile. Un paio di tormentoni, un po' di malinconia da immigrati, l'amicizia con la figlia del cugino (identificata come la Samara di RING da Enzo, visto il look), i bonari scontri con la moglie, gli immancabili tentativi di fare un figlio con conseguente visita per il controllo dello sperma... il tutto però nello squallore di una confezione super-economica, tra interni poveri e centri commerciali, umorismo facile e nessuna ricercatezza, lasciando che il peso ricada tutto sulle spalle dei protagonisti, sulla vivacità verace tutta napoletana della Lima e la tenera rassegnazione di Iuppariello, che comunque bene s'assortiscono e spesso s'affidano al loro repertorio da cabarettisti. Lello Arena in regia poco può fare se non dare dignitosa forma al film. Certo che quando si ricade nella solita partita di calcetto in palestra, nella disfida matrimoniale per la figlia contesa, nel Natale triste degli spiantati, più in generale in scene in cui è evidentissima la preoccupante assenza d'una sceneggiatura, la simpatia non può bastare...
Sorta di continuazione di Vita cuore battito, dove la coppia composta dagli eccentrici Monica e Enzo convoglia a nozze dopo molti anni di fidanzamento. Sarà l'occasione per innumerevoli gag dal sapore fantozziano, ma svolte con verve partenopea. Lello Arena alla regia (la sua prima e ultima risaliva al 1988, con Chiari di luna) fornisce ritmo a una vicenda poco originale sorretta e "salvata" dallo straordinario talento comico di Monica Lima (i suoi farneticanti sproloqui e il suo singhiozzare strappano più di una grassa risata).
MEMORABILE: Monica Lima: "Se Maometto non va alla montagna... è perché ci piace o' mare".
Gli Arteteca tornano al cinema con questa seconda opera di Lello Arena che si trascina con le unghie e con i denti a causa di una sceneggiatura un po' trita. I momenti migliori sono appannaggio di Monica Lima e delle sue smorfie che regalano ovviamente alcuni sorrisi, mentre Enzo Iuppariello tende più a far da spalla. Il resto del cast naviga a vista e non aiuta a migliorare la situazione.
La regia di Arena riesce dare alla vicenda tempi cinematografici che mancavano al film precedente, ma si registrano gli stessi difetti anche in questo secondo capitolo, legati soprattutto a una sceneggiatura sciatta che di rado riesce a trovare battute efficaci. I protagonisti si confermano bravi e simpatici e l'innesto di facce nuove nel cast giova al risultato finale, ma alla lunga le soluzioni narrative non reggono e si rifugiano sempre più spesso in una macchietta fine a se stessa, sprecando alcune buone occasioni di satira sulla condizione degli italiani all'estero. Evitabile.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneNeapolis • 27/12/20 10:04 Call center Davinotti - 3259 interventi
La partita trasmessa in televisione che distrae Enzo (Luppariello) dal discorso sul matrimonio da parte della sua fidanzata Monica (Lima) è Napoli - Milan 2-1 del 18/11/2017, 13° giornata Serie A della stagione '17/'18.
Inquadratura dello schermo nel quale vengono mostrati i gol del primo tempo del Napoli, mentre nel fotogramma precedente viene mostrato il gol di Romagnoli del Milan.
DiscussioneZender • 31/12/20 08:05 Capo scrivano - 48839 interventi
Ma al di là del nome dei protagnistoi, che è quello degli attori, da cosa si capisce che è davvero un seguito dell'altro? Parlano di cose successe nel numero uno, in questo?
DiscussioneNeapolis • 31/12/20 08:14 Call center Davinotti - 3259 interventi
Zender ebbe a dire:
Ma al di là del nome dei protagnistoi, che è quello degli attori, da cosa si capisce che è davvero un seguito dell'altro? Parlano di cose successe nel numero uno, in questo?
Gli attori e i nomi sono gli stessi in particolare la madre di lui e i genitori di lei. Inoltre come posterò l'abitazione di lui con la madre è la stessa, inoltre lei fa la parrucchiera in entrambi i film e lui il commesso in un supermercato