28 anni dopo - Film (2025)

Diciotto anni dopo, torna con un nuovo capitolo la saga horror ideata dal duo Boyle-Garland e lo fa con il botto! La storia, seppur non esattamente di prima mano, è raccontata mirabilmente, con un’attenzione alla psicologia dei personaggi, tutti ottimamente tratteggiati e una ricostruzione ambientale di un futuro distopico assai efficace. Anche il cast offre performance di alto livello, a cominciare dal giovane Haynes (una vera rivelazione) passando per Taylor-Johnson e la Comer. Confezione impeccabile. Peccato per la parte centrale eccessivamente lenta, ma è un "difetto" perdonabile.

Horror notevole. Danny Boyle (con Alex Garland alla sceneggiatura) ritorna in grande spolvero dopo pellicole di discutibile qualità. Storia impostata in modo convincente, con personaggi ben delineati. Non mancano momenti ilari (si veda l'entrata in scena del soldato svedese). Forse si è lasciato un po' troppo spazio all'introspezione. Regia più che efficace. Così così la colonna sonora.

Nel complesso non è male, grazie ad alcune trovate (evoluzioni e involuzioni degli infetti; il dottore nel suo ambiente "piuttosto" singolare). Certo, la storia non è il massimo; e la situazione della madre, oltre a essere la ciliegina sulla classica torta umana già maleodorante, sembra più una scusa per arrivare al personaggio decisamente più particolare. Comunque, l'ambientazione è quella giusta, il passaggio soggetto alla marea, azzeccato; e alcuni attacchi sono ripresi bene, esaltando l'aggressività di infetti e Alfa.

Sprazzi di villaggi con echi di giganti: l'isolazionismo si perpetua con menzogne e retaggi storici condivisi e imposti. Boyle riprende il capostipite per raccontare un percorso di formazione che usa gli infetti come MacGuffin, rompendo alcune regole del gioco (il parto degli infetti come atto di discontinuità, la gerarchia dentro gli stessi infetti) e, al contempo, utilizzando alcune discrasie visivo-uditive per rafforzare il gioco di contrasti all'interno di un lavoro introspettivo. Grande lavoro di montaggio - in particolare nelle sequenze oniriche - e regia solida.