La parodia de Il buono… è incostante e non azzeccata, spesso sciatta. Funzionano alcune cose, come alcuni primissimi piani dei protagonisti e la dilatazione dei tempi d’attesa, ma Grimaldi non segue questa strada, cercando soluzioni più verbali che visive, soddisfacendo solo i bisogni di base dello spettatore, abbandonando la strada della vera parodia (il che non avviene nel capolavoro parodistico con Franchi, Zagarol). In più il secondo tempo è noioso, talora ripetitivo (l’episodio del rodeo) e la trama si fa sgangherata sempre più.
MEMORABILE: Franco va in camera della biondona del saloon e le dice “che foga… che foga…”.
Scatenata parodia del capolavoro di Leone, con Franco e Ciccio al loro meglio. Grimaldi, uno dei registi che seppe meglio valorizzarli, dirige con buon ritmo e, grazie anche ad un copione finalmente come si deve, regala ai due indimenticati attori siciliani grandi momenti comici. Battute a raffica e gag a getto continuo, specie nel finale al cimitero. Oltre ai due comici, da segnalare anche l'ottimo Mimmo Palmara e Birgit Petry nel ruolo della bellona di turno.
MEMORABILE: Al cimitero "Non puoi lasciarci così... Per un pugno di dollari." "Per qualche dollaro in più".
Ennesimo episodio di Franco e Ciccio nel far west. Questa volta si fa la parodia de Il buono, il brutto, il cattivo. La prima parte è quella che diverte di più. La seconda invece, con il rodeo ed i due in mezzo ai nordisti e sudisti, è quella che annoia maggiormente. Comunque la coppia ha fatto di peggio.
Modesta parodia (e si intuisce dal titolo) de Il buono, il brutto e il cattivo del grande Sergio Leone. Nonostante qualche pecca evidente nella storia, Franco Franchi (il brutto) e Ciccio Ingrassia (il cretino) fanno a gara a chi fa più battute, spassandosela (e facendocela spassare) come vogliono. Una "sfida" comunque non supportata dal consueto e patetico "contorno".
MEMORABILE: Franchi: "Io sono il bounty killer e lui è un wanted, un vero wanted... dalle sue parti lo chiamano Ciccio il fetuso".
Parodia del capolavoro di Sergio Leone poco riuscita. Sono molte le gag esilaranti del duo siciliano che però qui non vengono accompagnati da un contorno all'altezza. Si sta più attenti a seguire le sequenze dell'originale piuttosto che ad innescare creatività nelle circostanze richieste. Solo Franco e Ciccio.
Buon film. Niente di trascendentale, ma Franco e Ciccio se la cavano al solito bene, supportati da un valido Mimmo Palmara, caratterista molto attivo nei vari spaghetti-western. Da riconsiderare a prescindere dal fatto che si sia fan del genere o della famosa coppia di comici siciliani.
Per una volta Franco e Ciccio sono immersi in una parodia non solo nominale; il film infatti ricalca la maggior parte delle situazioni del film originale. La prima parte è quella più veloce e simpatica, poi dall'incontro con Andronico in poi ci si annoia e si fatica ad arrivare al finale. Non male Palmara nella parte del buono, deludente il finale. In sostanza un film senza infamia e senza lode, non il peggiore della coppia ma nemmeno uno di quelli più godibili.
Caccia al tesoro in una modestissima parodia de Il buono, il brutto e il cattivo e delle consuetudini del western all’italiana che furoreggiava in quegli anni. Franchi e Ingrassia si rimpallano i ruoli che furono di Eastwood e Wallach, Palmara prende il posto di Van Cleef e Ceccarelli quelli di Brega. Qualche divertente scambio di battute nel tipico stile del duo siciliano non risolleva di molto le sorti della pellicola, sciatta nelle ambientazioni e incostante nel ritmo.
MEMORABILE: Ciccio nega di essere il ricercato del manifesto adducendo una «Omonimia facciale»; il sogno (non premonitore) di Franco.
Parodia già nel titolo (non solo nominale, vedi la scena al cimitero) de Il buono, il brutto, il cattivo. Co-produzione tedesca riuscita a metà: si ride abbastanza nel primo tempo per poi calare di ritmo nel secondo con i soliti travestimenti. Regia di Gianni Grimaldi, mentre l’aiuto regista è però Aldo Grimaldi. A volte la trama risulta molto tediosa a causa della solita sceneggiatura forzata. Viene citato esplicitamente nelle battute finali Per un pugno di dollari. Lallo Gori morriconeggia in molte sequenze.
Strampalata parodia del capolavoro di Leone. Non brilla; non so l'effetto che produceva nelle sale dell'ormai lontano 1967 ma oggi fa ridere quasi zero. Strappa qualche sorriso, ha un suo valore, certe gag e battute sono riuscite (altre appena simpatiche) ed è sempre piacevole vedere la coppia di comici all'opera, ma l'insieme è poco curato e la noia è spesso dietro l'angolo. Un oggetto curioso, vedibile e poco più.
Seconda parodia francocicciesca da Leone e primo episodio di una lunga collaborazione fra il regista e il duo siciliano. Il film è epurato dagli eccessi che spesso fanno scadere la comicità dei due protagonisti e possiede una sua autonoma dignità cinematografica, nonostante i riferimenti al capolavoro leoniano siano costanti. Confezione povera col sapore del fatto in casa, che ne condiziona non poco il risultato. Il cast di contorno fa la sua parte benché Franchi e Ingrassia, al meglio per forma e intesa, si prendano a buon diritto la scena.
MEMORABILE: L'elemento femminile decisivo (una brava Brigit Petry), una piacevole novità rispetto al modello ispiratore.
Evidente parodia de Il buono, il brutto, il cattivo, diretto da Sergio Leone. Il duo siculo assicura al suo pubblico l'abituale stuolo di gag dalla facile presa che, viste con occhi contemporanei, appaiono di una comicità assai datata. Tra saloon di cartapesta e colline laziali spacciate per il selvaggio West, ci si trascina in una farsa dal fiato assai corto parzialmente risollevata dal mestiere dei protagonisti. La regia regala se non altro qualche momento "scoppiettante", ma complessivamente è una pellicola men che mediocre.
Sicuramente non il miglior Franco & Ciccio. Pur non facendo sganasciare dalle risate e non contenendo parti memorabili il film risulta abbastanza simpatico in ogni suo aspetto e non ha particolari cali nel ritmo (se non si conta la scena del rodeo, la più noiosa della pellicola). Certo, con un modello come il capolavoro di Sergio Leone si poteva fare di più, ma i fan saranno comunque accontentati.
Passa e va, lasciando sensazioni piacevoli e qualche sorriso strappato per la naturale spontaneità di Franco e Ciccio. La parodia, una delle tante, ricalca quasi pedissequamente i cardini storiografici del celeberrimo film di Leone sul quale i due trovano terreno fertile per esprimersi, fortuna vuole senza strafare. È tutto qui e nemmeno sarebbe giusto pretendere qualcosa di più grande e impegnativo. L’ideale per riempire quei torridi pomeriggi estivi davanti alla TV, seduti sul divano con una bevanda fresca, in attesa di scendere in spiaggia.
Ci risiamo: come di moda all'epoca, Franco e Ciccio girano la parodia di un film di enorme successo (questa volta tocca a Leone). Il risultato, al solito, è desolante. Sono rarissimi i momenti in cui un sorriso fa capolino sul volto dello spettatore, molto più numerosi sono invece gli sbadigli che lo spettacolo riesce a creare. Alcune scene sono la trasposizione quasi esatta del film originale, altre nulla c'entrano, ma sia le une che le altre non risultano costruite in modo particolarmente sagace. Limitata (in minutaggio) è la partecipazione alla pellicola da parte di Palmara.
Ciccio e Franco nel Far West, per l'ennesima volta; forse è l'ambientazione ideale per la loro comicità, il film fila liscio come l'olio e si ride abbastanza tra gag, battute e scazzottate. Il primo tempo è stupendo, il secondo tempo cala un po' ma nel complesso il risultato è buono. Belle le scene nel saloon con la partita di poker, il rodeo e i due vestiti da frati che fanno la spola tra sudisti e nordisti. Divertente il finale. Buona l'interpretazione di Mimmo Palmara nel ruolo del "Bello". Brigitt Petry splendida!
MEMORABILE: A Franco esce un uovo di gallina dalla manica di camicia mentre gioca a poker.
La parodia del film di Sergio Leone non gioca solo sul titolo e sulla tipologia di avventure western, ma in più di un’occasione si diverte a scherzare coi suoi stilemi più evidenti. Ma nonostante questi spunti e il plot articolato (i due truffatori alla ricerca di un tesoro nascosto, nel mezzo dello scontro tra nordisti e sudisti) la sceneggiatura non riesce mai a essere davvero vivace e stimolante e tutto sta sulle spalle di Franco e Ciccio (peraltro un po’ ingessati) e dell’ambientazione da Far West. A tratti qualche risata, ma troppo poco.
Se i dialoghi fossero efficaci come l'esilarante titolo (che ha una spiegazione nell'ingegnoso epilogo), le sorti del film sarebbero state di certo migliori; al contrario, purtroppo, si contano sulle dita di una mano i momenti riusciti, ed è un vero peccato perché la trama ha una logica, pur essendo improbabile, e Grimaldi dirige con impegno, ben ricreando le atmosfere western. Certo, vedere Franco e Ciccio che tentano di farsi la pelle a vicenda suona strano (benché non sia la prima volta), ma in fondo pure questo contribuisce a rendere la pellicola mediocre ma a suo modo peculiare.
MEMORABILE: L'impiccato.
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HomevideoZender • 4/04/08 08:36 Capo scrivano - 48558 interventi
GEPPO PRIVATE COLLECTION Il nostro carissimo inviato di Germania ha deciso di presentarci in esclusiva mondiale le fascette delle sue rarissime vhs di Franco e Ciccio. Solo per intenditori e amanti del magico duo! Notiamo qui la simpatica diversità del titolo sul fianco e sulla cover della vhs...
*Enzo Tarascio: Lothar Gunther
*Carlo Buratti: Gino Buzzanca
*Vinicio Sofia: Enzo Andronico
*Aldo Barberito: [sergente morente, pieno di frecce]
*Franco Odoardi: [ex-sceriffo di Santa Monica]
Mimmo Palmara si doppia da sé
CuriositàGeppo • 25/03/10 20:04 Call center Davinotti - 4357 interventi
Pochi giorni fa acquistai su internet una pellicola 8mm di Franco e Ciccio dal titolo "Pugni e pistole". Essendo un fan accanito di Franco e Ciccio volevo sapere cosa fosse, questo misterioso "Pugni e pistole".
Sempre spinto dalla curiosità per il titolo (a me sconosciuto) portai la pellicola da un fotografo per riversarla su DVD.
Il risultato è stato piuttosto deludente: si tratta di una breve gag (durata: 2 minuti e 32 secondi, senza audio) estratta dal film "Il bello, il brutto, il cretino".
La gag in questione:
Franco stermina con pugni e colpi di pistola tutti i cowboy's del Saloon. Ad un tratto entra Ciccio, vestito di nero con pistola in mano, ed uccide Franco. Tutto qui.
Cartoncino bobina 8mm:
Titoli di testa:
Scena film:
Bobina 8mm:
CuriositàZender • 3/08/22 14:27 Capo scrivano - 48558 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: