Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Manifesto di un cinismo massimo che richiama I MOSTRI portati in scena da Gassman e Tognazzi, Il film di Luigi Zampa si giova dell’ottima interpretazione di un convincente Johnny Dorelli nel ruolo di un giornalista fallito (lavora con tavolo a ridosso della toilette di redazione). Questi, aiutato da un serial killer (chiamato per l'appunto il mostro) che spedisce a lui via lettera i nomi delle sue prossime vittime, farà improvvisa e brillante carriera stabilendo con l'assassino un rapporto privilegiato di cui il suo quotidiano beneficerà in termini di vendite. Il business è dietro l'angolo ed è qui che...Leggi tutto il cinismo di cui è intrisa la valida sceneggiatura sale in cattedra, trasformando Dorelli in un mostro quasi peggiore di quello di cui racconta sul giornale. Nel frattempo però Zampa non dimentica di seguire il sottotesto giallo piegandosi in parte alle regole del periodo, che volevano si cercasse in ogni modo di confondere le idee allo spettatore offendo probabili colpevoli appena possibile. Ecco così che trova il suo spazio anche la figura del commissario di turno, interpretato con bella ironia dal bravo Orazio Orlando. Giallo e commedia si confondono, con leggere divagazioni sentimentali (Sidne Rome, giusto una particina) e familiari prima di giungere a un finale risibile che solo il professionismo di un Dorelli in palla permette di non leggere in chiave trash. Buone le caratterizzazioni secondarie (Renzo Palmer, Renato Scarpa…).

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/09/07 DAL BENEMERITO G.GODARDI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/06/08
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

G.Godardi 8/09/07 16:08 - 950 commenti

I gusti di G.Godardi

Solitamente considerato uno dei titoli minori di Zampa, quando non dileggiato, è in realtà un interessante pamphlet sulla violenza, su come essa sia insita nella società e su come sia trasmessa dai mass media, i quali la amplificano a scopo di lucro. Non è un caso che le vittime siano un conduttore tv, un calciatore, una cantante e un editore. In grande anticipo sui tempi (Stone farà un po' lo stesso discorso con NBK) è film in bilico tra dramma e commedia, in cui la componente gialla passa in secondo piano. Dorelli al top. Da riscoprire.
MEMORABILE: L'incipit nel cinema. Notare come il personaggio di Beneyton sembri una ripresa di quello che interpretava in Nel nome del padre di Bellocchio.

Il Gobbo 11/09/07 10:29 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Validissimo: per lo svolgimento, per la solida regia del vecchio Zampa, per l'eccellente prestazione di Dorellik che qui mostra registri poco valorizzati in altre occasioni, per un'autenticità di fondo nel suo essere tangenziale ai modelli (già logori a quel tempo) del "genere" (ma quale?). A tratti persino profetico di una realtà italiana che ormai ha polverizzato ogni fantasia di autori di fiction. Raggelante.

Markus 8/12/07 17:49 - 3680 commenti

I gusti di Markus

Zampa dirige con sensibilità e piglio drammatico uno dei capisaldi della commedia “nera” all'italiana anni Settanta. Il regista capta la cupezza degli anni di piombo senza citarli: li mostra come un inquietante scenario velato per una tragica vicenda addolcita da un Dorelli in stato di grazia. In chiave di blando noir sono esaminati il rapporto padre-figlio, il trauma della separazione, la volgarità dell’era dei consumi e l’arrivismo. Sul comparto femminile ho trovato ottima la Ippolito, mentre la Rome è una presenza modaiola.

Lovejoy 30/06/08 18:47 - 1823 commenti

I gusti di Lovejoy

Avvincente pellicola drammatica ben diretta da Zampa. In un crescendo di suspense irresistibile, sulle note della bellissima colonna sonora composta dal Maestro Ennio Morricone, si dipana una tragica vicenda di sangue che culminerà in un finale a dir poco agghiacciante. Grande prova di un Dorelli mai più a questi livelli. Ottimi anche i comprimari, a partire dal solito, gigantesco Renzo Palmer. Da riscoprire.

Ianrufus 19/08/08 00:50 - 139 commenti

I gusti di Ianrufus

Trattato male dagli incassi all'epoca, rivalutato in qualche passaggio televisivo Anni Ottanta e poi perso nelle tv private minori, questo film merita un recupero da parte almeno degli appassionati del cinema italiano Anni Settanta. Dorelli fa Dorelli, Morricone fa Morricone e il grande Orazio Orlando fa il solito commissario... vi sembra poco? Ai tempi, il finale mi sorprese, oggi basta sfogliare un quotidiano...

Bruce 27/03/09 16:03 - 1007 commenti

I gusti di Bruce

Intelligente esempio di commedia nera, film satirico di denuncia della dilagante violenza della società, ripresa e spettacolarizzata dai mass media (cinema compreso) e del vuoto incolmabile lasciato dalle famiglie in disgregazione. Tra il cinico, il grottesco e l'amaro Dorelli si rivela un attore di grande qualità. Mi ha ricordato inconsciamente, almeno nell'ispirazione di fondo, il ben diverso Cannibal Holocaust.

Brainiac 31/07/09 08:54 - 1083 commenti

I gusti di Brainiac

Prima scena: Dorelli lascia la proiezione di un giallo lamentandone l'incongruenza della storia. Alcune sequenze intermedie, rapide ma basilari per l'illustrazione dei personaggi e siamo catapultati nell'anima thrilling del film, con tanto di tema incalzante. Manifesto di tutta l'operazione, questo incipit: mostra con realismo le viziate dinamiche sociali che portano alla violenza e rispetta (con stile fosco) la struttura del giallo. I pedinamenti del neorealismo mutano nella soggettiva del killer seriale. Finale che lascia atterriti e che fa paura. Cult.
MEMORABILE: L'arma dell'assassino, come a rivendicare le radici neoreliste, non è un coltello affilato (tipico del Thrillig), bensì un comunissimo martello.

Enricottta 14/09/09 19:32 - 506 commenti

I gusti di Enricottta

Se non fosse per le suppellettili, la moda, i capelli e il trucco, potrebbe tranquillamente entrare in programmazione nelle sale già da domani. Zampa dirige con fermezza senza sbavature un storia cinica, morbosa, noir veramente bella. Dorelli è un signore fuori e dentro il set e questo si vede, gli altri tutti all'altezza. La morale del film è garantita.

Vstringer 30/10/09 16:34 - 349 commenti

I gusti di Vstringer

Film cinico e per nulla consolatorio sulla deriva sensazionalista dei media e, di riflesso, sul degrado di una società di cui il giornalista fallito Barigozzi/Dorelli è un'espressione paradigmatica: la sua irrefrenabile ascesa comporta la sua progressiva abiezione morale, di cui riesce a prendere coscienza fino alle estreme conseguenze soltanto nell'inatteso finale. Una deforme favola nera che Zampa gira con mano sapiente, aiutato da un Dorelli ottimo nella parte e da un buon rendimento dei comprimari.

Daidae 10/12/09 10:30 - 3163 commenti

I gusti di Daidae

Ho sempre detestato Dorelli, forse perché per la commedia non è adatto. Qui invece mi fa ricredere e fornisce un'ottima prova. Ottimo film di Zampa, a metà strada tra commedia e thriller. Buona la prova del restante cast, film a torto considerato "minore" da riscoprire.

Luigi Zampa HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Questa è la vitaSpazio vuotoLocandina L'arte di arrangiarsiSpazio vuotoLocandina Ladro lui, ladra leiSpazio vuotoLocandina Il vigile

Trivex 4/05/10 22:04 - 1738 commenti

I gusti di Trivex

Film cattivo, questo. Dall'inizio si intuisce quanto il cinismo sia confuso con il realismo, per quanto, purtroppo, i due termini alla fine sono sempre più considerati incredibilmente sinonimi. Ben girato, spietato nella sua evoluzione, con il finale, forse prematuramente intuibile, che è un pugno in faccia per il cittadino-spettatore. Dorelli fa quasi paura, ma la sua rabbia ha una origine chiara, il suo livore cova senza segreti e distrugge tutto e per sempre. Ma c'è qualcosa di davvero così osceno nell'impotenza e nel tentativo di superarla? Così... si!
MEMORABILE: L'uscita dal cinema, con la spiegazione di vita al figlio. Una massima maleducativa; l'amara consapevolezza finale.

Kanon 2/06/10 11:41 - 604 commenti

I gusti di Kanon

Non mi aspettavo un Dorelli così cinico/realista e disilluso dalla vita. Mette in scena un realtà violenta, l'arrivismo, l'influenza dei mass media sul cittadino e come gli stessi organi d'informazione speculano e trattano le notizie da dare degne del Bellocchio di Sbatti il mostro in prima pagina. Non c'è un barlume di morale ed è tristemente attuale ancora oggi. Finale programmatico ma che colpisce in pieno volto. Grande cinema italiano da riscoprire.

Fauno 20/05/11 15:29 - 2206 commenti

I gusti di Fauno

Ritroviamo anche qualche lato comico, ma è un film profondamente amaro, che esprime i geni del fenotipo che in 30 anni avrebbe attecchito nelle masse... denaro e ciarpame a tutti i costi, con la persona che non vale più niente. Molto bravo Dorelli a passare dalla frustrazione per non aver fatto in 20 anni il salto di qualità sperato, alla boria totale per l'improvviso, ma effimero e condizionato successo, senza rendersi peraltro conto che il vero mostro è lui, come tutto il suo ambiente.
MEMORABILE: Il mitomane balbuziente e l'addetto che gli dice di far la fila...

Graf 21/07/11 01:15 - 708 commenti

I gusti di Graf

Un film mostruosamente veggente. Mai citato tra quelli più significativi del regista Zampa, invece è un film che 35 anni fa ha esattamente profetizzato il futuro violento e cinico di una società schiava dei mass media e dell'avere. Il regista qui mostra un occhio sorprendentemente lucido e acuto che legge nel presente ciò che avverrà nel futuro: lo sgretolamento antropico di una società spietata e senza più rapporti umani, dove l’uomo o sottomette o viene sottomesso. Un mondo senza speranza ma buio e pauroso. Film nero. Dorelli notevole.

Cotola 26/07/11 22:49 - 8998 commenti

I gusti di Cotola

Godibilissimo come film di genere (pur con qualche spruzzata comica), risulta più superficiale o quantomeno non particolarmente originale come analisi massmediologica. Cinico e cattivo, approda ad un finale nerissimo che non convince appieno (almeno nella scoperta e nel movente del colpevole, meno invece nella "scelta" del personaggio di Dorelli) ed appare forzato e poco coerente poiché "sensazionalista", sposando così un punto di vista fino a quel momento condannato. Ad ogni buon conto io ne consiglio la visione.

B. Legnani 1/08/11 19:16 - 5519 commenti

I gusti di B. Legnani

Non ascrivibile con chiarezza a nessun genere, profeticamente spiazzante. Zampa metta in scena una società attualissima, della quale tutti siamo colpevoli e vittime, e realizza un buon film, che si fa perdonare pure l'assenza, talora urticante, del congiuntivo. Poco conta la soluzione (peraltro prevedibile) dell'enigma, perché quello che conta è arrivato prima. Il meccanismo "indotto" degli omicidi è preso da Ellery Queen ("Il rovescio della medaglia"), il triangolo sulla mappa da Borges ("La morte e la bussola"). Ottimi interpreti.

Hackett 8/08/11 10:52 - 1865 commenti

I gusti di Hackett

Solido film che alterna la denuncia sociale al giallo. Avvalendosi di ottimi interpreti (tra i quali spicca Dorelli), la pellicola di Zampa parte subito bene catturando l'interesse dello spettatore. Tra l'humor nero sfoggiato dalla verve del suo protagonista ed una serie di delitti abbastanza inattesi, si arriva ad una conclusione forse non molto plausibile ma carica di significati. La deriva della famiglia, dell'etica e della moralità fanno da cardini dell'intreccio.

Herrkinski 14/08/11 23:36 - 8052 commenti

I gusti di Herrkinski

Una sorpresa assoluta, questo lavoro del bravo Zampa. In equilibrio perfetto tra dramma e giallo, con mazzate di humour nero e cinico ben assestate, il film ha la capacità di incollare allo schermo grazie ad una trama in continua evoluzione, che mantiene alti l'interesse e la suspance; i dialoghi sono di qualità sopraffina e gli interpreti in stato di grazia (su tutti Dorelli, veramente eccezionale). Il nichilismo e la violenza della società vengono espressi con forza concettuale inusitata, senza risparmiare nessuno, nemmeno nel cupo finale.
MEMORABILE: L'incipit; il finale.

Rambo90 21/09/11 03:18 - 7661 commenti

I gusti di Rambo90

Notevole giallo di Zampa (pur se venato di commedia) dalla trama intricata e dai tanti personaggi, uno più riuscito dell'altro. Splendida l'interpretazione di Dorelli, così come le partecipazioni di molti caratteristi di grande bravura: Palmer, Orlando, Scarpa e la Ippolito; bella come sempre la Rome (anche se appare poco). Finale un po' troppo telefonato ma sicuramente interessante; buona la colonna sonora di Morricone.

Nando 18/10/11 12:12 - 3806 commenti

I gusti di Nando

Un'interessante critica al mondo cinico della stampa sensazionalista che scavalca tutto pur di raggiungere lo scoop. Validi gli interpreti con un Dorelli sopra le righe. Non del tutto convincente il movente dell'assassino, finale inquieto ma scontato.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Lo chiamavano BulldozerSpazio vuotoLocandina Lola Colt - Faccia a faccia con El DiabloSpazio vuotoLocandina San Pasquale Baylonne protettore delle donneSpazio vuotoLocandina Assassini per caso

Deepred89 3/11/11 02:21 - 3701 commenti

I gusti di Deepred89

Pellicola cupa, cinica e disillusa che condanna duramente l'universo giornalistico servendosi dei meccanismi del thriller argentiano. La critica picchia, corrode e fa riflettere (quando argomenti del genere non erano ancora del tutto banali); il thriller coinvolge, intriga e, visto a posteriori, rivela una costruzione perfettamente calibrata. A coronare il tutto una regia senza sbavature e un cast azzeccato. Peccato per qualche piccolo calo nel secondo tempo e per una OST morriconiana non memorabile, ma si tratta di peccati veniali. Notevole.
MEMORABILE: La prima lettera: "Domani ammazzo Nonno Gustavo. Il mostro"; La scoperta del terzo cadavere.

Il Dandi 29/03/12 00:13 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Fin dall'inizio, con la lezione di vita che Dorelli impartisce al figlio all'uscita del cinema, non si può non pensare a "L'educazione sentimentale", quel vecchio episodio de I mostri di Risi con Ugo Tognazzi che insegnava al figlioletto Ricky i rudimenti del pessimismo, del cinismo e della sopraffazione. Davvero notevole, non solo per l'affondo critico sui media (spietato ma grottesco), quanto per la capacità di tenere in piedi più registri fino alla fine (merito senza dubbio della verve del protagonista, perfetto nella parte).
MEMORABILE: V come Vendetta, V come Vaffanculo, V come Vedrete chi è Barigozzi!

Matalo! 9/06/12 08:50 - 1378 commenti

I gusti di Matalo!

Terribilmente prevedibile (io che non ho il dono della ragione avevo capito tutto a 10" dall'inizio). In fondo c'era tutto nell'episodio iniziale dei Mostri, con Ugo e Ricky Tognazzi. Solo che qui il brodo, allungato per due ore, regge poco e diventa patetico, col figliolo incompreso che accenna alle lacrime o si tappa le orecchie con le cuffie. C'è da dire che Dorelli recita bene e ha le giuste espressioni per il personaggio di perdente riscattato, cinico e a suo modo maldestro. Zampa era davvero sopravvalutato! In gran forma la bella Sydne.
MEMORABILE: Immortali flani d'epoca sulle pareti del "pidocchietto" nella scena d'apertura e sulle pareti della camera del figlio (anche un Non aprite quella porta)

Stefania 1/07/12 23:35 - 1599 commenti

I gusti di Stefania

Gli stilemi del giallo ottimamente metabolizzati, con tragica ironia, in una storia "estrema" ma realistica, una storia che potrebbe essere cronaca, e infatti il film appare invecchiato solo perché sinistramente superato dall'attualità. Perfetto, mai forzato, l'equilibrio tra thriller e commedia, ma la svolta del finale è da puro, cupissimo noir! Dorelli dà il meglio di sé in una variegata prova d'attore, Orlando offre una calibrata caratterizzazione.
MEMORABILE: Il personaggio di Nonno Gustavo, perfettamente delineato in un paio di battute; "Papà, me la firmi la giustificazione?"

Albstef90 1/02/13 19:52 - 78 commenti

I gusti di Albstef90

Zampa è sempre stato un buon mestierante del nostro cinema. Qui si mette al lavoro con un genere abbastanza inconsueto rispetto a quello che aveva fatto precedentemente. Il film si può definire un mix tra giallo e humor nero all'italiana. La sceneggiatura è abbastanza ben strutturata e Dorelli si dimostra all'altezza della parte. Bravi gli attori di contorno (senz'altro Renato Scarpa, Orazio Orlando e Renzo Palmer). Creano buona suspence le musiche a firma Morricone. Non male.
MEMORABILE: Gianrico Tedeschi "Nonno Gustavo" nello studio televisivo; I messaggi da parte del killer; L'inaspettato finale!

Motorship 12/03/13 17:26 - 585 commenti

I gusti di Motorship

Indubbiamente l'ultimo grande film di Luigi Zampa, prima dello scialbo Letti selvaggi, uscito due anni dopo. Un ottimo giallo con sprazzi di humor nero, molto ben realizzato, ottimamente recitato e altrettanto ben diretto e sceneggiato. Il film peraltro non manca assolutamente di suspance e tensione e il finale è notevole e davvero cinico; insomma, un noir con i fiocchi. Ottimo Johnny Dorelli in un ruolo inusualmente drammatico, così come ottimi sono i comprimari tra cui la bella Sydney Rome, Orazio Orlando ma soprattutto un immenso Renzo Palmer. Da vedere!

Nadir 8/04/13 19:23 - 56 commenti

I gusti di Nadir

Ottimo film di Zampa che, pur con qualche ammiccamento al genere in voga in quegli anni (poliziottesco/noir/giallo), riesce a creare un film attualissimo, dal cinismo crudo. Dorelli dimostra di essere un validissimo attore mentre il resto del cast offre una prova decisamente di qualità, il tutto corredato da una colonna sonora molto interessante. Spiazzante l'amaro finale.

Lucius 4/05/13 16:22 - 3015 commenti

I gusti di Lucius

La verve di Dorelli è del tutto inadatta a un personaggio con simili sfaccettature psicologiche; viceversa la musica del maestro Morricone fa centro ancora una volta rivelandosi, con le sue oscure partiture, adeguatissima al contesto della pellicola. Il film si rivela altresì prevedibile. Credo che con un attore drammatico si sarebbe concretizzato in una piacevola sorpresa.

Homesick 10/06/13 13:25 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

La sceneggiatura di Sergio Donati imbocca decisa il percorso del giallo, che Zampa indirizza verso il cinema d’impegno civile con una critica al giornalismo sciacallo e alla stampa sensazionalista. La soluzione, pur intuibile dalle premesse analoghe a quelle di un episodio de I mostri, non minaccia la suspense – il modus operandi dell’assassino e i suoi sanguinosi delitti sono in tipico stile thrilling -, né l’effetto agghiacciante, corroborato da un idoneo finale aperto. Grande prova drammatica di Dorelli tra rabbia, malinconia, arrivismo e affetto paterno.
MEMORABILE: Il falso inizio che sbeffeggia La morte cammina con i tacchi alti; le improvvise apparizioni di Renzo Palmer.

Metuant 9/07/13 12:09 - 456 commenti

I gusti di Metuant

Amaro, beffardo, sgradevole e drammatico, questo particolare film inseribile con riserve nel filone degli italian giallos ha come particolarità la cornice sociale insolita per il genere e il forte messaggio di polemica che ne emerge: fino a che punto il giornalismo può essere definito tale? Johnny Dorelli convince nel ruolo di un cronista che si ritrova catapultato in una storia torbida e violenta, della quale si ritroverà vittima in una maniera che non immaginerà. Cupo, ma riuscito.
MEMORABILE: Le soggettive dell'assassino; Le inquadrature finali.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Assassini per casoSpazio vuotoLocandina Un delitto impossibileSpazio vuotoLocandina Vendetta fataleSpazio vuotoLocandina La bambola di Satana

Gugly 9/07/13 18:19 - 1184 commenti

I gusti di Gugly

Film non conosciutissimo e per questo da riscoprire, in quanto tratta tematiche sin troppo attuali come lo sciacallaggio dei media e il trionfo della cronaca nera solo per far cassa; Zampa si avvale di un bravo Dorelli negativo e di un plot giallo che si lascia seguire sino alla fine, malgrado il ritmo non sia sempre costante. Musica di Morricone non leggendaria, ma strumentale alla trama. Bravo come sempre Orlando. Santaniello è cresciuto dai tempi di Leone, ma è solo la chiave di volta del film, non un vero personaggio.
MEMORABILE: Barigozzi, nuovo direttore del giornale, imposta la riunione di tutto il giornale sulle gesta mostro per vendere di più.

Puppigallo 17/08/14 11:03 - 5250 commenti

I gusti di Puppigallo

Pellicola un po' troppo sopra le righe (il personaggio di Baruffi, settore cosmetici; lo stesso Dorelli), a tratti forzata, che eccede sia nei dialoghi, che nelle situazioni, risultando spesso caricaturale (non si sa quanto volutamente). Ma nonostante ciò, si lascia vedere, non risultando pesante. Questo grazie agli attori, caratteristi compresi, che contribuiscono a dare il sufficiente quantitativo di ossigeno alla vicenda, che non brilla certo per originalità, ma ha uno svolgimento comunque dignitoso. Nel complesso, non male, nonostante la direzione presa (il genere) non sia troppo chiara.
MEMORABILE: "Io a mio figlio insegno a dire pane al pane e culo al culo"; Al capo: "Tu non hai idea delle cose che si imparano lavorando vicino al cesso".

Edecubo 18/08/14 05:55 - 48 commenti

I gusti di Edecubo

Un Dorelli così non l'ho mai visto: sembra che il film sia fatto apposta per lui! Interpreta un giornalista che farà carriera sfruttando l'esclusiva che un serial killer gli offre ogni volta che compie un delitto. L'interpretazione del protagonista è il piatto forte del film: riesce a impressionare lo spettatore che, abituato a pellicole più leggere, si troverà di fronte un thriller sbiadito da battute da commedia nera. Il resto volendo si può anche dimenticare: vale la visione per un sottovalutato Dorelli in un ruolo non suo.

Nicola81 28/11/14 21:57 - 2831 commenti

I gusti di Nicola81

A lungo considerato uno dei titoli minori nella filmografia di Zampa, rappresenta in realtà uno dei migliori esempi italiani di commedia nera. Come quasi tutte le pellicole di questo genere, a tratti va decisamente fuori giri (il personaggio di Palmer...), ma la polemica sul cinismo e l'ipocrisia dei media viene condotta con la giusta verve, contestualizzata in una trama gialla discretamente interessante. Sorprendentemente bravo Dorelli in un ruolo decisamente sgradevole, ottimo il commissario di Orlando. Morricone meno incisivo del solito.
MEMORABILE: L'incipit; La lezione di giornalismo di Scarpa a Dorelli; Il finale.

Giùan 16/02/15 10:57 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

A rivederlo oggi, a distanza di un paio di decenni dalla prima volta in una delle tante benedette sessioni notturne sulle lungimiranti emittenti private nord baresi, l'effetto di agghiacciante cinismo di allora si stempera, facendo affiorare i vizi di forma di una sceneggiatura talora troppo tracotantemente grottesca. Bando tuttavia al senno cinematografico del poi, il film di Zampa (e Donati) ha una rozza urgenza cialtrona che è in verità la sua vera forza, denunciando populisticamente ma con esemplare crudezza un attualissimo cortocircuito vizioso.
MEMORABILE: La coraggiosa prova di Dorelli nei panni del becero Barigozzi.

Alex75 3/06/15 09:28 - 876 commenti

I gusti di Alex75

Canto del cigno del regista Zampa, raggelante ritratto di una società malata e violenta, destinata al disastro, in cui i “mostri” sono tanti: Barigozzi è cinico e amorale, ma chi lo circonda non è da meno. Dorelli è convincente in un ruolo per lui insolito, nervoso e livido; tra i comprimari impressionano soprattutto l’arcigna Ippolito e il sulfureo Palmer, ma anche Orazio Orlando, a suo agio nei panni del poliziotto e Tedeschi. Cupe e suggestive le musiche di Morricone.
MEMORABILE: L’“educazione sentimentale” che Barigozzi impartisce al figlio; Nonno Gustavo; La lezione di giornalismo; L’amaro e spiazzante finale.

Schramm 26/06/15 15:03 - 3490 commenti

I gusti di Schramm

Sfiducia, sarcasmo, ispirazione: Zampa usa l’impasto di aspra commedia nera e giallo all’italiana come bilancino per soppesare il masochismo di una repubblica fondata sulla spinta falsificatrice, di un consorzio sociale rosicchiato dall’amoralità e del tutto identificatosi col cinismo e la legge del più bastardo, sintetizzato da un Dorelli mai più così intenso e memorabile, dialoghi scritti da un arrotino e un tono venefico che non lascia incolumi. Pamphlet e affabulazione non fanno mai a botte e il gran finale, sebbene ancillare a classici meccanismi da whodoneit, solca l'animo in profondità.

Modo 28/08/15 00:47 - 948 commenti

I gusti di Modo

Discreta commedia nera di Luigi Zampa attualissima nel riprendere il "cannibalismo" dei mass media. Il film ha un buon ritmo, a parte qualche piccole pausa. Inizia con una "buona" dose di cattiveria, difficile da riscontrare negli odierni lungometraggi nostrani. Dorelli in una parte non sua mostra qualche limite ma non sfigura, come il cast. Morricone sempre ottimamente presente.

Sircharles 7/06/16 12:33 - 104 commenti

I gusti di Sircharles

Giallo-thriller sostenuto da grande tensione narrativa e, in parte, specchio di un certo clima sociale del periodo (anni di piombo), dominato da paura, insicurezza, rabbia spesso indefinita e male indirizzata, anche se in questo caso si parla di banale cronaca nera e non di terrorismo. C'è anche una lettura tagliente e disincantata di certo modo "disinvolto" di fare giornalismo. Diversi interpreti di livello, da Palmer a Scarpa a Sydne Rome, che però sbiadiscono al cospetto di un Dorelli che giganteggia in una esemplare prova d'attore.

Ultimo 27/03/17 19:39 - 1652 commenti

I gusti di Ultimo

A metà tra dramma e giallo, questo film di Luigi Zampa si caratterista per l'estremo negativismo, rappresentato al meglio dalla figura di Dorelli (giornalista fallito, cinico e voglioso di ricchezza), che si troverà nel mezzo di un vero e proprio giallo con tanto di serial killer. Meglio la prima parte, ma comunque un film notevole, che merita la visione. Buona la prova generale del cast. Nel finale, a tratti, si sfiora la pelle d'oca.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina L'uomo più velenoso del cobraSpazio vuotoLocandina The killer is one of thirteenSpazio vuotoLocandina L'altro delittoSpazio vuotoLocandina [1.1] Miss Marple: C'è un cadavere in biblioteca

Rufus68 2/03/17 22:35 - 3819 commenti

I gusti di Rufus68

Uno di quei film minori che oggi stupiscono per la facilità narrativa, la bravura delle caratterizzazioni (Dorelli ha una misura e un garbo oggi impensabili) e il sarcasmo, superficiale ma spietato contro il mondo del sensazionalismo giornalistico. Il mostro non decolla mai veramente sino al pamphlet a tutto tondo; vanta, tuttavia, la gradevolezza delle cose ben fatte, rifinite con mestiere e capaci di resistere alle mode.

Buiomega71 23/03/17 19:35 - 2899 commenti

I gusti di Buiomega71

Zampa ammicca al cinema thrilling e lo fa in punta di piedi, con toni da tragicommedia (nella figura di uno strepitoso Johnny Dorelli, in stato di grazia, battute ciniche a raffica), speziando il racconto con una finissima morbosità che vibra sottopelle, andando a braccetto col cinema giornalistico. Spesso intinto di sana cattiveria, con colpi di scena degni del miglior thriller (Tedeschi ucciso a martellate dopo uno show per bambini) e un finale amaro, inaspettato, pugno nello stomaco che resta impresso a vita. Bizzarro, stralunato, quasi unico nel suo genere.
MEMORABILE: La lettera incestuosa di una madre che riceve Dorelli in redazione; Tedeschi che smadonna dopo lo show coi bimbi; L'inquietante pupazzo del "bruto".

Faggi 14/07/18 20:44 - 1548 commenti

I gusti di Faggi

Va detto subito che l'oggetto non è male, dopotutto; tuttavia - e non per mia smania di esigenza di perfezione - l'ho trovato difettoso; e ciò dispiace perché, con più cura in certi passaggi, Zampa poteva consegnarci un gioiellino non da poco. Dorelli è comunque notevole, certi dialoghi taglienti (o semplici battute) restando saldamente ancorate all'incisività, alcuni passaggi sono efficaci. L'incipit cattura immediatamente e l'attenzione si dispone al meglio; peccato per i successivi cedimenti formali.

Paulaster 6/05/19 10:50 - 4375 commenti

I gusti di Paulaster

Giornalista non considerato detta involontariamente le mosse di un serial killer. Giallo dalle venature al limite dell’horror, con una escalation di morti ammazzati e la condanna di un certo marketing editoriale che punta solo a far sensazione. Buono e insolito ruolo per un Dorelli in veste di sciacallo e discreta ambientazione anni 70 tra dialoghi sboccati (anche a una Rome di evidente bellezza), polizia che punta a insabbiare e mitomani assortiti. Nota negativa nell’omicidio del direttore (troppo razionale) e nel prefinale a colpi di mitra.
MEMORABILE: “Faccio tenerezza”; La morte di Tedeschi con i monitor tv alle sue spalle; V per vendetta; La ballata del mostro.

Anthonyvm 7/05/20 22:48 - 5615 commenti

I gusti di Anthonyvm

Gustosissima commedia gialla molto più mordace di quanto ci si possa aspettare. Zampa dipinge una feroce caricatura del mondo dei media, meno ricercata rispetto al mostro bellocchiano, ma ugualmente efficace nell'attaccare il sensazionalismo e l'ipocrisia di un certo tipo di giornalismo. L'equilibrio fra thrilling (con evidenti allacci al cinema di Argento), satira e tratteggio psicologico del protagonista (un cinico Dorelli) si mantiene buono per l'intera durata. Qualche dialogo è forzato, ma nell'insieme lo script funziona. Ottimo il finale.
MEMORABILE: L'inizio ultracitazionista al cinema; Gli ultimi spasmi di Nonno Gustavo; Lo spavento di Dorelli in ascensore; L'emblematica soluzione dell'enigma.

Oblomoff 11/08/20 00:29 - 43 commenti

I gusti di Oblomoff

Superiore al mostro di Bellocchio se non altro per l'assenza di motivi ispiratori ideologici (che là diventavano smaccatamente agiografici), è un'aspra requisitoria che condanna senza appello il fascino e il potere morboso della cronaca nera, e descrive impietosamente e minuziosamente il modo di pensare e di agire di molta stampa sensazionalistica. La soluzione del giallo è prevedibile ma adeguata allo sviluppo della storia, sebbene il finale sia piuttosto debole e incongruo. Perfetto Dorelli, che fa quasi da mattatore.

Ira72 26/09/20 11:27 - 1305 commenti

I gusti di Ira72

Ancora tristemente attualissimo per i temi trattati, il film è un mix, garbato, di vari generi in cui il giallo la fa da padrone. Bravo Dorelli che riesce a rendersi estremamente sgradevole, come la parte richiede. Sempre uniche le atmosfere, ancora in pieno stile anni 70, che permeano la pellicola e curata, ça va sans dire, la colonna sonora del grande Morricone. Una perla da riscoprire, dai risvolti amari.

Gabrius79 8/11/20 21:28 - 1420 commenti

I gusti di Gabrius79

Giallo, commedia, dramma. In questo film di Zampa ce n’è per tutti e qui il film si avvale di un bravissimo Dorelli molto in parte; non sono da meno i personaggi di contorno, da Orlando a Palmer passando per il reparto femminile con la Ippolito e una sexy Rome. Qualche inciampo qua e là in momenti talvolta telefonati, ma ciò non rovina la pellicola e lo spettacolo è assicurato.

Siska80 8/12/20 19:18 - 3714 commenti

I gusti di Siska80

Cronista fallito e deriso anche dai colleghi (una sorta di versione "seria" di Fantozzi) si ritrova coinvolto in una serie di misteriosi omicidi. Film ben diretto che, pur avendo una trama un po' sgangherata (vedasi il movente dei delitti) e un finale "a sorpresa" piuttosto prevedibile (e che ricorda L'uccello dalle piume di cristallo), è comunque avvincente, soprattutto grazie all'ottima interpretazione di Dorelli nel ruolo di un cinico senza scrupoli (il cui gesto nell'ultima inquietante sequenza equivale a un pentimento purtroppo tardivo).
MEMORABILE: L'intervento poco consono della polizia.

Michelino 26/04/22 16:43 - 103 commenti

I gusti di Michelino

Il regista riesce a sottolineare come all'interno della trama ciascuno nel proprio quotidiano possa essere un mostro: il ''nonno delle favole'' amato dai bambini davanti la tv ma arrogante e maleducato a telecamere spente; il caporedattore di un giornale alla ricerca del gossip da rotocalco rosa; il pubblicitario che cavalca l'onda dei delitti per tirar fuori l'idea di un giocattolo oppure la marca di un rossetto. Un giallo avvincente con un Dorelli impeccabile. Orlando vera sorpresa, cinico Tedeschi nel suo cameo, stoccate pungenti dalla Ippolito.
MEMORABILE: "Nonno Gustavo" agonizzante mentre scorrono le immagini registrate del programma di cui è protagonista; Lo sciacallo; Il gossip; La lettera ''V''.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina L'adulteraSpazio vuotoLocandina [5.06] Poirot: La scatola di cioccolatiniSpazio vuotoLocandina [5.05] Poirot: La disavventura di un nobile italianoSpazio vuotoLocandina [5.07] Poirot: Lo specchio del morto

Daniela 11/06/21 22:36 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Un giornalista da quattro soldi riceve un biglietto in cui viene preannunciato l'omicidio di un divo della tv. E' l'inizio di una serie di delitti che portano al protagonista successo professionale e tanti soldi ma accentrano anche sulla sua figura i sospetti della polizia... Su uno spunto poco originale, un film di genere non privo di efficacia ma forzato nei toni e negli snodi narrativi, oltre che rozzo nella definizione dei caratteri al limite del caricaturale. Anche il duttile Dorelli poco può per rendere più credibile un personaggio tanto programmaticamente cinico e baro.

Nick franc 27/01/22 23:36 - 507 commenti

I gusti di Nick franc

Cupo e pessimista thriller tipicamente anni '70 non privo di spunti interessanti. Nel mondo descritto da Zampa non si salva nessuno e il film appare intriso di un onnipresente e venefico cinismo. Ottimo Dorelli, che dà corpo a un crudele e mediocre giornalista carrierista disposto a tutto, ma anche i personaggi di Beneyton e Tedeschi funzionano alla grande. Forse l'identità del colpevole è un po' prevedibile e l'acredine dell'insieme risulta a tratti programmatica, ma il film anticipa un certo modo sensazionalistico di fare giornalismo e il finale è di quelli che non si dimenticano.
MEMORABILE: Nonno Gustavo; L'amaro dialogo finale che si fa consapevolezza; Le lezioni di giornalismo e la riunione di redazione  (Volonté docet).

Pumpkh75 23/03/23 14:35 - 1736 commenti

I gusti di Pumpkh75

Critica precorritrice nei confronti di un certo giornalismo effettistico (e alla società di cui è semplice campione, perché no...) che sorprende e non poco per la disarmante attualità e per il cinico acume con il quale è tratteggiata; meno quando si tratta di valutare a bocce ferme una parte thrilling che, seppur costruita con rigore e occhio vigile verso il genere, risulta in fin dei conti facilmente intuibile. Dorelli conferma che la duttilità non è sempre un pregio, molto meglio la regia e il resto del cast, in cui spicca la magnetica indifferenza della Ippolito. Bella scoperta.

Caesars 16/05/23 11:02 - 3773 commenti

I gusti di Caesars

Soggetto che presenta più di una parentela (I mostri, il giallo argentiano) ma risulta comunque abbastanza efficace nel descrivere una società ancora attuale. L'intreccio giallo è poca cosa, infatti non sarà difficile immaginare chi possa essere il colpevole degli omicidi; meglio il "contorno" con la narrazione dell'arrampicata sociale del protagonista ben interpretato da Dorelli. Tra i comprimari si distinguono Orlando e Scarpa, mentre Palmer è poco più di una macchietta e la Rome serve solo come richiamo pubblicitario, restando in scena pochi minuti.

Androv 27/06/23 12:18 - 194 commenti

I gusti di Androv

Interessante per metà, con gli eventi delittuosi e Dorelli che acquisisce spregiudicatezza. Buoni comprimari: Scarpa, Palmer, Beneyton, Orlando. Storia appassionante e misteriosa nella prima metà, ottima il personaggio di Dorelli, ma con l'arrivo della Rome tutto diventa più sciapo, anticipando un finale tremendo, inverosimile e assurdo. Con un po' di creatività in più sarebbe venuto fuori un film non certo perfetto ma di livello nettamente superiore.

Max dembo 15/08/23 23:53 - 427 commenti

I gusti di Max dembo

Zampa semifinale e sempre graffiante di gran caratura, pur con alcune ingenuità e due o tre facilonerie un po' "da pamphlet". Molto attuale per come tratteggia la categoria dei giornalisti e dei loro editori "liberi". Johnny Dorelli offre una prova attoriale "maiuscola" e la più convincente, nella sua non secondaria carriera di interprete. Molto amara ma purtroppo sempre più vera la constatazione di una società, un mondo, in cui sempre più il valore che tutto sovrasta è solo il denaro (e il successo personale).
MEMORABILE: "Io invece ricorderei a tua madre la parabola della volpe, e dell'uva matura"; Il bel finale, Dorelli davvero bravo e intenso; La musica di Morricone.

Il ferrini 5/01/24 23:57 - 2337 commenti

I gusti di Il ferrini

Se quello di Benigni sarà il pretesto per imbastire una divertente commedia, in questo "Mostro" si ride meno e sicuramente quando accade lo si fa a denti stretti. Zampa si concentra principalmente sulla satira di costume e prende di mira in specie la stampa e la sua disonestà intellettuale. Dorelli dimostra una grande versatilità ed è circondato da ottimi caratteristi. Finale amaro. Un ottimo film.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Schramm • 25/06/15 23:27
    Scrivano - 7693 interventi
    non so che dire, non mi sembra così terrificante. ha un paio di graffi qua e là -ma proprio un paio- e una brutta caduta di fotogrammi in un passaggio, ma per il resto quanto a resa fotografica, colori e luminosità si vede, almeno su schermo crt, da dio.
    Ultima modifica: 25/06/15 23:27 da Schramm
  • Discussione M.shannon • 20/08/18 02:27
    Disoccupato - 310 interventi
    La partita che Dorelli e il figlio guardano allo Stadio Olimpico, mixata con una ricreata in studio, è Liverpool Borussia Monchengladbach (finale della Coppa dei Campioni 1977, giocata a Roma).
  • Discussione Alex75 • 10/06/20 13:52
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Motorship ebbe a dire:
    Eh si, infatti seppur avendone viste poche e solo in spezzoni di vecchie trasmissioni anni 70, ho notato anch'io una certa atmosfera, una certa naturalezza nella conduzione, nonchè la presenza di personaggi davvero straordinari. Ma sai erano anche tempi diversi da quelli attuali, di gran lunga migliori almeno da sto punto di vista. Si magari erano i bui anni di piombo, ma almeno in TV c'era un pò di risollevanza (tranne nei TG ovviamente), almeno sull'intrattenimento, molto più renumerativo.
    Oggi invece, a parte che son tutti personaggi fatti in serie e senza spessore, ma anche le conduzioni sono poca cosa. Insomma dal giorno alla notte siamo passati...
    A me sembra che in quegli anni fosse ancora viva la finalità di offrire, assieme all'intrattenimento, occasioni di arricchimento culturale, che passavano anche attraverso l'intervista di spessore al personaggio di spessore. Gli stessi conduttori di allora sembrano, a rivederli, molto più preparati, competenti e partecipi di quelli odierni. Credo che, in questa involuzione, abbia contribuito non poco l'affermazione della televisione commerciale.
     
  • Curiosità Zender • 21/06/21 17:22
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/ilmostrodorelli.jpg[/img]
  • Homevideo Buiomega71 • 27/07/22 17:57
    Consigliere - 25892 interventi
    A settembre 2022 in blu ray ( e dvd) per Oblivion Film
  • Homevideo Zender • 27/07/22 18:08
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Finalmente, viste le orride versioni in dvd attuali!

  • Homevideo Digital • 27/07/22 19:13
    Portaborse - 3973 interventi
    Io mi tengo stretto il passaggio di rai 3 hd.
  • Homevideo Zender • 24/10/22 18:25
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Il bluray della Oblivion dà finalmente dignità giusta al film. Ottimo bluray che surclassa il terrificante vecchio dvd.
  • Curiosità Fedemelis • 25/03/23 15:05
    Fotocopista - 2137 interventi
    La partita che Barigozzi (Dorelli) vede allo stadio insultando il portiere Gigi Valli  (futura vittima de “Il mostro”) è la finale di Coppa dei Campioni 1976/77 Liverpool - Borussia 3-1 giocata allo stadio Olimpico di Roma il 25 maggio 1977. Le poche immagini che si vedono nel film sono fatte dalla tribuna Tevere opposta a quelle dalle riprese televisive, fatte dalla tribuna Monte Mario:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/mostero1.jpg[/img]
    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/mostero1b.jpg[/img]
  • Discussione Max dembo • 16/08/23 13:53
    Servizio caffè - 421 interventi
    Film purtroppo di tragica attualità sempre più in base alla paura e alla falsificazione basata sull'odio per il necessario nemico di turno, operata da quasi tutti i media - negli Anni Settanta i maggiori erano ancora i quotidiani, compresi quelli della sera (incomprensibili per un venti-trentenne di oggi) - dagli anni 2005-2010 enormemente potenziata in peggio dai media 24H di internet.  In questo Zampa anche profetico e, nel suo pessimismo di fondo, fin troppo realista e premonitore.
    Ultima modifica: 16/08/23 17:17 da Zender