E' la prima volta che si tenta di proporre Christian De Sica come co-protagonista comico. Dopo gli exploit vanziniani corali di SAPORE DI MARE e YUPPIES si sono cominciate a intuire le potenzialità dell'attore romano e, alla ricerca di una possibile coppia, gli si è affiancato Lino Banfi. Ma le due generazioni non si sposano, anche se le colpe maggiori della scarsissima riuscita del film sono da imputare innanzitutto a Enrico Oldoini e alla sua regia decisamente fiacca: lontano dai ritmi sostenuti di Vanzina, De Sica sembra sperduto persino in un...Leggi tutto ruolo che pare cucito su misura per lui (travestito da donna con velleità canzonettistiche), mentre Banfi è palesemente a disagio e costretto ad appigliarsi a qualche sua timida improvvisazione tipica per non affondare. L'ambientazione americana mal si adatta al film, quasi una rivisitazione/omaggio di A QUALCUNO PIACE CALDO (che i due guardano insieme a Lionel Stander su videocassetta e che viene ripetutamente citato nella sua frase/simbolo "Nessuno è perfetto"). De Sica e Banfi sarebbero anche discretamente in forma (soprattutto il primo), ma una sceneggiatura sciagurata associata a un soggetto poco in sintonia con la nostra commedia creano un ibrido mal riuscito che si chiude con un epilogo emblematico: malinconico e desolante. De Sica in versione canora è sprecato, affiancato da Banfi che in quella veste proprio “stona”. Fallimentare.
Commedia interpretata dal duo Banfi-De Sica "en travesti"; purtroppo i due protagonisti non sono Curtis e Lemmon ma sopratutto Oldoini non è Billy Wilder: ne deriva un film ricco di facili doppi sensi e battute alquanto volgari, che pur regalando qualche momento di divertimento è quasi sempre scontato (se ne intuisce lo svolgimento dopo pochi minuti). Tra le poche cose positive la presenza di un simpatico Lionel Stander, buon caratterista americano.
Forse l'ultimo film di Banfi a far ridere davvero. Qui forma con Christian De Sica un duo di scalcinatissimi attori di avanspettacolo accusati di omicidio. Certo lo spunto è ovviamente scopiazzato, ma il duo funziona a meraviglia e le risate non si contano. Banfi vestito da donna è semplicemente irresistibile; peccato solo che il cast dei comprimari sia agghiacciante.
Brutta commedia che Oldoini firma con una fotografia "all’americana", inserendo però dialoghi e recitazione da filodrammatica. Banfi e De Sica non s’impegnano più di tanto nel riempire i buchi che la striminzita sceneggiatura lascia in abbondanza. Simpatico Lionel Stander, ma il resto del cast è davvero poca cosa. Fastidiose le continue citazioni di A qualcuno piace caldo.
Scopiazzatura a parte (che è impossibile non notare), non è che questo film mi abbia mai impressionato. Non sono un amante dei maschietti che si travestono da donne sul grande schermo specie se il risultato non è, poi, tale da giustificarlo. Le trovate comiche sono abbastanza scontate e non geniali né esilaranti. Il momento migliore del film secondo me è la scena finale nella quale si svela l'arcano (si fa per dire!) del Banfi donna! Si può perdere!
Discreta commedia con la coppia De Sica-Banfi. Tra i due quello che brilla di più è sicuramente Banfi vestito da donna. Nel cast c'è anche il bravo Lionel Stander, per il resto di tanto in tanto si ride ma il film non è nulla d'eccezionale. Piuttosto americanizzata la regia di Oldoini, appena sufficiente.
Bruttissima pellicola nostrana che tenta di rifare il verso al capolavoro di Billy Wilder A Qualcuno Piace Caldo. Ma la sceneggiatura è inesistente, le battute penose, i personaggi semplici figurine e la regia di Oldoini appesantisce il tutto con un ritmo vicino allo zero. Banfi, De Sica e Stander completamente sprecati. Un'occasione persa.
Mi piace perché è un'operazione diversa da tutte le altre nel panorama della commedia italiana anni '80. Oldoini propone una regia più ricercata rispetto al suo solito in cui risalta l'azzeccata location americana. Christian è perfetto e appagato nel fare il travestito e dà una convincente prova mentre Banfi, già in fase calante di carriera, è visibilmente a disagio come donna ma si presta con professionalità. L'introduzione iniziale fa il verso a The blues brothers. Belle le musiche di Manuel De Sica.
MEMORABILE: La camminata femminile, nervosa e infastidita, di De Sica.
In origine il film doveva essere interpretato da De Sica e Boldi (del resto il titolo fa il verso a uno dei tanti tormentoni di Boldi... bella fresca!). Forse sarebbe stato meglio... anche perché Banfi sembra già votato a un altro tipo di cinema... e infatti da lì a poco sarebbe passato alla TV e a film meno comici se non drammatici. Il film è parecchio noioso, quasi per niente comico, stucchevole con i personaggi sempre travestiti da donne... Meglio non vederlo.
Oldoini alle prese con le ultime prove tecniche per lanciare De Sica come protagonista e mattatore principale negli anni a venire. Film di sperimentazione per sondare potenzialità, propesioni ed affinità dell'attore. Intelligentemente, almeno in questo, gli affianca uno dei più navigati interpreti della commedia all'italiana. Nonostante la trama abbastanza traballante e le gag comiche non sempre azzeccate la pellicola riesce comunque a strappare la risata in qualche occasione. Da un film di sperimentazione non ci si poteva aspettare di più.
Divertente filmetto con la coppia Banfi-De Sica. Ci sono molte situazioni azzeccate e i due vestiti da donna sono davvero esilaranti (soprattutto quando si esibiscono nel canto): entrambi sono in gran forma e interagiscono bene per tutta la durata. Alcune situazioni sanno di già visto, ma importa poco perché il ritmo è veloce e il film scorre piacevole. Bravissimo anche Lionel Stander (che si innamora di Banfi!). Simpatico.
A qualcuno piace caldo versione italiota 1987, con l'insolita coppia Christian de Sica e Lino Banfi che, per la maggior parte del tempo, vanno in giro vestiti da donna. Il travestitismo non era cosa nuova per Banfi (vedi La poliziotta della squadta del buoncostume, dove lui ed Alvaro Vitali entravano in un club mafioso vestiti da donzelle), mentre per de Sica è solo un'occasione pèr cantare vecchie canzoni. Ma se loro sono parzialmente giustificati; perché invece Lionel Stander è tornato, dopo anni, in Italia per interpretare una tale bruttura?
MEMORABILE: L'inizio, con de Sica e Banfi che "assaltano" la villa di Sylvester Stallone. Rosanna Banfi che accompagna il padre anche in questo film.
Dalla seconda metà degli anni '80 (e fino ai primi '90) uscirono diverse commedie con coppie "sperimentali": alcune complessivamente funzionati (Pozzetto-Montesano, Boldi-De Sica) altre (Boldi-Villaggio e questa, appunto) farraginose. L'intento di Oldoini è chiaro: prendere spunto dalle commedie americane degli equivoci e delle peripezie adattandole alla comicità nostrana; il risultato è alquanto deludente ma si apprezza l’intento, se vogliamo anche “coraggioso”. Si ride poco e non ha potuto giovarsi di alcuna successiva rivalutazione.
Commediola che s'ispira ai classici della cinematografia americana con risultati scadenti nonostante la discreta verve dei due comici nostrani. Il travestimento femminile è simpatico ma altamente improbabile e costellato di battute e doppi sensi da trivio.
Chi non ha visto almeno una volta un attore travestito da donna alzi la mano. Ecco, su quest'assunto Oldoini tenta la via della commedia che strizza l'occhio alle coppie comiche americane (Lewis-Martin), a loro agio sia rispettando tempi faceti che canoro-ballerini. Qui l'impianto è affidato al duo Banfi-De Sica e al loro estro tra situazioni sciocche ma nondimeno divertenti. Certamente non è un chef d'oeuvre, ma quando passa sugli schermi televisivi (abbastanza spesso) un'occhiata gliela si può anche dare.
Noiosissimo film, senza arte né parte. La coppia Banfi-De Sica non funziona mentre sul cast femminile stendo il classico velo pietoso; i momenti divertenti sono pochissimi e l'ultima parte del film è patetica. Filmetto da dimenticare, tra le peggiori commedie degli anni 80.
Tentativo malriuscito da parte di Enrico Oldoini di creare un mix fra azione e comicità "on the road" con la complicità della coppia De Sica-Banfi, che nonostante i loro travestimenti risultano essere poco coinvolgenti. Qualche doppio senso e qualche risata non mancano; più che altro latita la sceneggiatura. Ruolo piacevole seppur sotto tono per Lionel Stander.
Rivisto di recente mi ha riconfermato le idee che avevo avuto; originali negli spunti, vedibile, pone perlomeno il famoso duo di attori in situazioni, locations e costumi diversi dal solito. Nulla di memorabile ma comunque discreto e non troppo volgare; l'avere avuto qualche altra spalla di supporto famosa, oltre a quelle presenti, male non avrebbe fatto.
La battuta finale di Banfi davanti a un ingrigito Christian De Sica (a proposito di "spalle") sembra voglia chiudere rimettendo a posto il soverchiante figlio d'arte, perfettamente a suo agio in panni femminili che gli permettono movenze ed esibizioni canore dove sembra eccellere. Si continua con le satire (in questo caso mascherata da film originale) che riuscivano bene in un recente passato ad altre collaudate coppie e non. Indovinato nelle solari location, non riesce però a strappare risate. L'unico interesse rimane l'ottimo make up.
Modesta commedia en travesti che riprende il tema de A qualcuno piace caldo. Ovviamente, i pur simpatici Banfi e De Sica non reggono nemmeno lontanamente il confronto con Lemmon e, soprattutto, Curtis. Si ride ma le risate derivano da battute e doppi sensi troppo volgari. Ad ogni modo la presenza di Stander e della mitica Sora Lella danno mezzo punto in più al film.
MEMORABILE: Le avance di Stander a Banfi nella stalla.
Oldoini scrive e dirige una commedia en travesti proponendo l'improbabile coppia Banfi-De Sica quasi sempre in abiti femminili. La bravura dei protagonisti non si discute, ma questa volta i due non riescono ad avere la meglio su una sceneggiatura estremamente deficitaria, che ricicla nel peggiore dei modi una vicenda celebre. Mancano ritmo ed idee e a poco servono le performance musicali e le belle location, se la storia si trascina molto stancamente, prevedibile e scontata, senza riuscire nemmeno per un attimo ad essere coinvolgente. Dispiace dirlo, ma proprio non ci siamo...
Definire la commedia deludente è dire poco e ciò avviene non tanto per demeriti della coppia formata da Banfi e De Sica, quanto per un copione evanescente e tristemente povero. Sembra che i due protagonisti procedano a braccio, non sapendo nemmeno loro dove andare a parare. Qualche battutina va anche a segno, ma non serve a cambiare le tragiche sorti dell’opera. Una regia maggiormente incisiva si sarebbe preoccupata di creare situazioni migliori che avrebbero potuto esaltare i due comici, mentre si conferma piatta e senza alcun guizzo, decretando una bocciatura senza appello.
Negli anni Ottanta andava per la maggiore in Italia girare commedie che avessero come protagonisti una coppia di attori comici affermati. Qui è la volta del duo Banfi/De Sica, che cercano a modo loro di destreggiarsi all'interno di una sceneggiatura priva di grandi spunti di interesse che vive dei guizzi dei due protagonisti. A De Sica è stata ritagliata una parte su misura fatta di travestimenti, balletti e canti, mentre Banfi è evidentemente più a disagio sia en travesti sia nei numeri di canto. Se la coppia aveva una speranza di avere successo questo film non lo ha dimostrato.
Che la commedia tricolore (e Banfi in particolare) abbiano più di un insoluto col drag-queenismo di derivazione o declinazione wilderiana o parapollackiananon è una novità. Oldoini gioca subito a carte scoperte citando esplicitamente l'una e l'altra (indorando con due milligrammi di Landis), ma la cosa interessante è l'averla cucinata allo scottadito con largo anticipo sull'epocale lesbodramma on the road. Non siamo alle risate irrefrenabili un tanto al minuto, ma va visto anche solo per capire quanto oro massiccio vale De Sica quando si lancia nel ruolo senza paracadute.
MEMORABILE: "Me la sto facendo sotto!" - "Usa il metodo Stanislavskij!" - "Perché, Stanislavskij si cagava addosso?".
Christian De Sica mette insieme la sua passione per il musical e l'amore per Billy Wilder proponendo un remake all'italiana di uno dei suoi film più famosi. Il problema è proprio lì: il film è simpatico e ha parti divertenti mescolate con altre più drammatiche (soprattutto per il personaggio di Banfi), ma ovviamente il paragone è impietoso. Però si lascia guardare.
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DiscussioneCangaceiro • 18/08/08 13:11 Call center Davinotti - 739 interventi
Plauto nel suo commento ha evidenziato che al posto di Banfi doveva esserci Boldi come protagonista aggiungendo che sarebbe stato meglio.Io penso di no visto che Boldi si trova a suo agio quasi esclusivamente nel contrasto Roma-Milano,e quindi là in America vestito da donna non so cosa avrebbe combinato.Banfi invece che attore di avanspettacolo lo è stato veramente una prova decente è comunque riuscito a fornirla.
DiscussioneZender • 30/08/08 10:54 Capo scrivano - 49133 interventi
Io credo che non sarebbe cambiato molto: il film brutto è e brutto rimaneva (per quel che riguarda il mio punto di vista, ovviamente).
DiscussioneCangaceiro • 30/08/08 12:33 Call center Davinotti - 739 interventi
Quindi sarai imbestialito contro Mediaset che lo riproporrà domani su Italia1 per la terza volta nel giro di una anno solare sulle proprie reti...
DiscussioneGugly • 30/08/08 12:39 Archivista in seconda - 4712 interventi
beh...basta non guardare la pellicola in questione, a meno che non la trasmettano a reti unificate...per quanto mi riguarda trovo quersto film divertente solo a sprazzi, per il resto il tentativo palese di scopiazzamento di " A qualcuno piace caldo" con volgarità non mi è piaciuto, ma si è visto anche di peggio ;)
DiscussioneZender • 30/08/08 15:44 Capo scrivano - 49133 interventi
Concordo in pieno con Gugly: niente da dire sul fatto che lo ritrasmettano. Sono contento anzi per chi per molto tempo non aveva avuto modo di vederlo. E concordo in pieno anche sul parallelo volgare di A QUALCUNO PIACE CALDO.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("I filmissimi", domenica 6 maggio 1990) di Belli freschi:
L’ho rivalutato molto, già il mio giudizio non era mai stato malvagio conun 6,5 pieno quasi discreto, rivedendolo lo porterei ad almeno 7. Banfi in quegli anni era ancora pre fiction e pre nonno d’Italia, e la sua comicità era molto forte, De Sica fa il De Sica, cioè si adatta al personaggio che gli danno in maniera perfetta. Il duo a dispetto di molti, a me è piaciuto molto.
In questo film compare, in una scena ambientata negli USA ma girata all'Olgiata, questo attore che parlano italiano con accento americano. Con lui c'è l'attore Nikolaus Moras (sullo sfondo, con la barba) e quindi dovrebbe trattarsi di un attore italiano o italo-straniero residente in Italia. Nei titoli di coda e su imdb non è segnalato. Sto cercando di individuarlo per "Volti". Lo riconoscete?
In tv ieri sera e passato con il restauro 4k, come da comunicato che precedeva il film, cioè hanno fatto in 4k questo di Oldoini?? La cosa mi sorprende non poco.